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la terrazza<br />
Grazie per<br />
la cattiveria<br />
GUIA SONCINI<br />
giornalista<br />
e scrittrice.<br />
il suo ultimo<br />
libro è i mariti<br />
delle altre<br />
(rizzoli)<br />
Se ne è andata a 81 anni Joan Rivers, una leggenda della<br />
tv americana. La donna che inventò la dissacrazione<br />
delle celeb e l’autoironia femminile: dire cose orribili di<br />
sé per guadagnarsi il diritto di dirle a proposito degli altri<br />
Joan Rivers somigliava<br />
a quel verso<br />
di Francesco Guccini:<br />
«Per la battuta mi farei<br />
spellare». È morta la settimana<br />
scorsa. Lena Dunham,<br />
che sapeva come a-<br />
vrebbe voluto essere ricordata,<br />
ha subito rievocato<br />
deliziata la volta in cui<br />
disse che i suoi tatuaggi<br />
sembravano «disegnati da<br />
Michael J. Fox e colorati<br />
da Stevie Wonder».<br />
Criticare l’aspetto delle<br />
celebrità è alla portata di<br />
molti (è una delle cose che<br />
inventò lei, ma ormai gli<br />
emuli non si contano), ma<br />
farlo offendendo in una<br />
frase sola la fermezza della<br />
mano dei malati di Parkinson<br />
e il gusto per il colore<br />
dei ciechi era purissima<br />
Rivers.<br />
Il giorno dopo la<br />
sua morte, Chris Rock<br />
ha dato un’intervista in cui<br />
avrebbe dovuto parlare del<br />
suo nuovo film da regista.<br />
Chris Rock è un comico<br />
nero quarantanovenne.<br />
Erano ventiquattr’ore che<br />
sentiva parlare di quante<br />
porte avesse aperto per le<br />
donne quell’ebrea polacca<br />
ottantunenne: ai suoi tempi<br />
fare la comica non era<br />
un lavoro da signore, e a<br />
parte lei nessuna donna ha<br />
mai fatto un talk di seconda<br />
serata sui network a-<br />
mericani, e prima di lei il<br />
commento caustico al red<br />
carpet non era un genere<br />
esistente.<br />
È toccato a Rock rimarcare<br />
quanto fosse limitativo<br />
considerarla una che aveva<br />
insegnato il mestiere alle<br />
donne: lo aveva insegnato<br />
a tutti; e tutti, persino Robin<br />
Williams, faticavano a<br />
essere alla sua altezza: «Sì,<br />
ha fatto tanto per le donne,<br />
ma ha fatto assai di più<br />
per la comicità. Molto di<br />
quel che faccio io le è debitore,<br />
ma nessuno lo nota<br />
perché non siamo lo stesso<br />
tipo fisico. Da chi credete<br />
abbia preso quel mio modo<br />
di dire cattiverie sulle<br />
celebrità quando presento<br />
le premiazioni?».<br />
Siccome faceva quel<br />
che fanno i comici bravi<br />
– dire cose orrende di sé per<br />
guadagnarsi il diritto a dirne<br />
a proposito degli altri – immagino<br />
che ogni tanto incontrasse<br />
uno dei molti che reagiscono<br />
all’autoironia femminile<br />
invitandoti a volerti più<br />
bene. Magari aveva appena<br />
detto «La mia vagina è come<br />
il capoluogo del New Jersey:<br />
gli uomini sanno dove si trova,<br />
ma non vogliono andarci<br />
in gita», e qualcuno sentiva il<br />
dovere di rassicurarla: non<br />
devi dire così, sei tanto carina.<br />
Chissà come si divertiva a infierire,<br />
in quei casi.<br />
Rassicuratori di donne<br />
e abolizionisti del<br />
sarcasmo: ai tempi in cui<br />
diceva «Liz Taylor è così grassa<br />
che mette la maionese<br />
sull’aspirina» non erano diffusi,<br />
ma ora forse le avrebbero<br />
persino citato David Foster<br />
Wallace, e le sue tesi sul fatto<br />
che l’ironia ci abbia rovinati,<br />
privandoci dell’empatia.<br />
La immagino mentre rimarca<br />
che Wallace s’è ammazzato<br />
– evidentemente le sue regole<br />
di vita non funzionavano neanche<br />
per lui – e poi infierisce<br />
offendendo almeno un paio<br />
di categorie protette. Cosa<br />
arrivi a fare a 81 anni, se non<br />
per approfittartene dicendo<br />
verità sconvenienti.<br />
Foto sean micHael beolcHini, illustrazione di alessandro sanna<br />
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