22.01.2014 Views

GIOIA numero 35 - Yumpu

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

amore e guerra<br />

Lui mi tradisce.<br />

Posso fare causa<br />

all’amante?<br />

La legge non lo prevede perché l’obbligo di fedeltà<br />

riguarda solo moglie e marito e la Costituzione<br />

riconosce la libertà di avere una relazione<br />

sentimentale con chiunque, anche se sposato<br />

LE RUBAMARITI<br />

NON PAGANO MAI<br />

Le scrivo, mortificata da<br />

una vicenda personale,<br />

ma anche profondamente<br />

arrabbiata verso una<br />

categoria di donne che,<br />

secondo me, non paga mai.<br />

Parlo delle “rubamariti”,<br />

le gattemorte, le finte<br />

amiche, quelle che appena<br />

intravedono uno spiraglio<br />

di crisi si buttano<br />

a capofitto con sottili<br />

strategie che solo l’ingenuità<br />

maschile non riconosce.<br />

E noi mogli condannate<br />

a sentirci chiamare perfide<br />

e competitive, solo perché<br />

avevamo capito in anticipo<br />

ciò che era evidente: la<br />

collega di tuo marito, tanto<br />

premurosa, che ha la sua<br />

vita, il suo uomo ora è la<br />

sua amante ufficiale. Posso<br />

farle causa e chiederle i<br />

danni?<br />

Laura<br />

La risposta è no. Ognuno è<br />

libero di vivere una relazione<br />

sentimentale e sessuale con<br />

chiunque, anche se sposato:<br />

non esiste il dovere giuridico<br />

di astenersi da rapporti affettivi<br />

con chi è coniugato.<br />

Nonostante la famiglia sia<br />

protetta dalla Costituzione,<br />

non esiste l’obbligo di essere<br />

solidali e di tutelare nuclei<br />

familiari altrui. Ci sono stati<br />

casi di donne che hanno<br />

fatto causa all’amante del<br />

coniuge, ma sempre senza<br />

successo. Questo perché la<br />

Costituzione protegge anche<br />

la libertà di ognuno di esprimere,<br />

nel rispetto della legge<br />

ma come meglio crede, la sua<br />

personalità. Anche innamorandosi<br />

di uomini o donne<br />

sposati. L’amante, quindi,<br />

non è destinatario dell’obbligo<br />

di fedeltà che grava solo<br />

sui coniugi. Pensare che una<br />

terza persona possa avere<br />

indotto suo marito al tradimento<br />

lo scredita soltanto:<br />

lasci a lui la paternità della<br />

sua “piccola” crudeltà.<br />

DOVRÒ<br />

MANTENERLO?<br />

Benestante soprattutto<br />

grazie alla mia famiglia<br />

di origine e per un’eredità<br />

materna ricevuta tre anni<br />

fa, sono sposata da circa<br />

otto anni con un uomo<br />

dal quale ho avuto due figli<br />

(sette e quattro anni). Mio<br />

marito ha sempre avuto<br />

problemi a lavorare. Negli<br />

anni ha alternato piccole<br />

collaborazioni, consulenze,<br />

qualche start up<br />

fallimentare a lunghi<br />

periodi di ozio. È colpa<br />

mia, gliel’ho fatto fare.<br />

I soldi non erano un<br />

problema, io ho un’ottima<br />

occupazione, lui era il<br />

classico bello e dannato,<br />

io la ragazza ricca da<br />

sposare. Purtroppo stiamo<br />

arrivando alla separazione<br />

e il mio terrore è che debba<br />

mantenerlo.<br />

Lavinia<br />

La versione in tribunale dovrà<br />

essere questa: l’origine<br />

della vostra crisi coniugale<br />

risale proprio alla scarsa<br />

propensione al lavoro di suo<br />

marito e al mancato contributo<br />

alle esigenze della famiglia.<br />

Se la ricostruzione<br />

che lei ha fatto corrisponde<br />

al vero ed esistono prove che<br />

la confermano, chieda lei la<br />

separazione personale con<br />

LAURA LOGLI<br />

AvvocAto,<br />

espertA<br />

in diritto<br />

di fAmigliA.<br />

addebito a suo marito. Tenga<br />

presente, infatti, che la<br />

condotta del genitore nullafacente<br />

che non collabori in<br />

alcun modo al mantenimento<br />

della famiglia, come nel<br />

suo caso, è contraria ai doveri<br />

di assistenza morale e<br />

materiale previsti dall’art.<br />

143 del codice civile a carico<br />

di entrambi i coniugi. Se<br />

quindi la separazione fosse<br />

addebitata a suo marito, non<br />

avrebbe diritto a quell’assegno<br />

che in teoria gli spetterebbe.<br />

Smetta quindi di colpevolizzarsi<br />

e dimentichi la<br />

frase “è colpa mia, gliel’ho<br />

fatto fare”. Lei ha sempre<br />

voluto che lui lavorasse e la<br />

sua pigrizia ha fatto naufragare<br />

il matrimonio.<br />

NON GLI DARÒ LA<br />

SEPARAZIONE<br />

Ho ricevuto una lettera<br />

dall’avvocato di mio marito<br />

in cui mi veniva chiesta la<br />

separazione. Non ho<br />

risposto. In seguito mi è<br />

arrivato a casa un ricorso in<br />

cui mio marito mi cita in<br />

tribunale e mi chiede la<br />

separazione. Ho intenzione<br />

di fare resistenza e di non<br />

presentarmi, che cosa<br />

accadrà?<br />

Livia<br />

Decideranno anche senza di<br />

lei, quindi si trovi un avvocato<br />

e si difenda.<br />

Hai bisogno di un consiglio legale? Chiedi al nostro avvocato: scrivile a gioiaposta@hearst.it (rubrica amore e guerra).

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!