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foto Mauro Topini - Campo de'fiori

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<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

Scopri l’Arte<br />

di Cristina Evangelisti<br />

Nato a Roma il 28 agosto 1963, Marco De Santis ha sempre vissuto a Caste Sant’Elia.<br />

Nel 1982 consegue la maturità artistica presso l’Istituto Statale d’Arte di Civita Castellana e nel 1990 termina gli<br />

studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma.<br />

Già da bambino frequenta, a Castel Sant’Elia, lo studio del pittore spagnolo Prof. Francisco Palma Burgos, che gli<br />

consentirà di amare questa forma d’arte e di apprenderne i primi insegnamenti.<br />

Dal 1980 partecipa ad alcune esposizioni personali e collettive:<br />

1981 – Sala Pablo Neruda a Civita Castellana, 1982 – 1° Mostra arti figurative “Plein Air” Premio Sem Rossi a Nepi,<br />

1987 – 6° Rassegna Nazionale d’Arte Giovanile a Roma, 1987 – 7° Concorso Nazionale Arti Figurative a Roma, 1988<br />

– 8° Concorso Nazionale Arti Figurative a Roma, 1991 – 10° Concorso Nazionale Arti Figurative a Roma, 1995 – Sala<br />

Palazzo Lezzani-Petretti a Castel Sant’Elia, 1996 Sala Palazzo Lezzani – Petretti a Castel Sant’Elia. Nell’autunno del<br />

1994, a Roma, entra in contatto con il mondo dei pittori di Via Margutta, arricchendo, così, il suo bagaglio culturale.<br />

Ad ispirare le opere di Marco De Santis sono i paesaggi e la natura morta.<br />

Nei suoi dipinti, la ricerca dei colori, delle luci e delle ombre si materializzano in morbidi paesaggi in perfetta armonia con lo spirito<br />

romantico dell’artista.<br />

Di lui, dice la Professoressa Rita Aiuti, Docente di Storia dell’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma: “… Le immagini sono ricche di una<br />

luce limpida e calda, immagini che colgono la quiete un po’ malinconica di una stradicciola, la solennità di una antica chiesa o di un<br />

paesaggio che si specchia immoto nell’acqua di un fiume. Costruisce sempre con tocco sicuro immagini di una luminosità splendente,<br />

dove la luce del sole crea trasparenze impalpabili nei fili d’erba, nelle masse degli alberi e nell’acqua. La sua è una ricerca lenta, fatta<br />

di ritmi felici, tesa a cogliere quell’attimo di amore che sublima ogni forma, come il sole che fa scintillare una foglia piena di rugiada o<br />

quei silenzi che avvolgono ed impreziosiscono le nature morte ed i fiori che nel De Santis trovano felice espressione.”

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