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Al Puff di Lando Fiorini - Campo de'fiori

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<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

Come eravamo<br />

25<br />

Lòpole, spargi, raponzoli e caccialepri<br />

<strong>di</strong> <strong>Al</strong>essandro Soli<br />

Il titolo del pezzo è in<br />

stretto <strong>di</strong>aletto civitonico<br />

e per renderlo<br />

“accessibile” a tutti i<br />

nostri lettori, andando<br />

avanti, cercherò <strong>di</strong><br />

esemplificarlo. Ho tratto<br />

spunto dall’arrivo<br />

della imminente primavera,<br />

per ricordare<br />

situazioni e tra<strong>di</strong>zioni<br />

che ancora, per fortuna, resistono alle<br />

spallate <strong>di</strong> un progresso che “se ne frega”<br />

della natura e dei sentimenti umani. E’<br />

questo, da sempre, il periodo ottimale per<br />

andare per campi alla ricerca <strong>di</strong> germogli<br />

<strong>di</strong> Luppolo (‘e lòpole) e degli Asparagi<br />

selvatici (‘i ‘spargi), che per la loro breve<br />

stagionalità rappresentano il non plus<br />

ultra e nello stesso tempo nobilitano, la<br />

“<br />

cucina civitonica e non<br />

solo. Ma che fatica raccoglierli!<br />

Le lòpole sono più<br />

accessibili, in quanto,<br />

essendo germogli, si alzano<br />

al <strong>di</strong> sopra della vegetazione<br />

(‘a fratta), sono<br />

ben visibili e si possono<br />

tagliare facilmente, mentre<br />

‘i ‘spàrgi che stanno<br />

nascosti nei cespugli della<br />

“piccòsa sparacina”, ai<br />

margini <strong>di</strong> anfratti, macchie<br />

e carracci, sono <strong>di</strong><br />

non facile in<strong>di</strong>viduazione<br />

e richiedono un impegno<br />

fisico più elevato (và ‘n<br />

pò a mette ‘e mano immezzo a ‘a<br />

spargiara!). Ma una volta arrivati in cucina,<br />

sia i luppoli, che gli asparagi la fanno<br />

da padroni: in frittata con le uova, lessati<br />

all’agro, come con<strong>di</strong>mento per spaghetti e<br />

pasta similare, sono <strong>di</strong> una squisitezza<br />

unica. Inoltre i “nostri amici” fanno anche<br />

bene: ricchi <strong>di</strong> ferro, ricostituenti e <strong>di</strong>uretici<br />

entrano a far parte dei toccasana tipici<br />

<strong>di</strong> una me<strong>di</strong>cina che esula dalla chimica<br />

Io sono fortunato,<br />

perché seguendo<br />

fin da piccolo mio<br />

padre a caccia, ho<br />

imparato a <strong>di</strong>stinguerle,<br />

e soprattutto ho<br />

imparato che la loro<br />

raccolta deve essere<br />

mista il più possibile,<br />

per dare, con i vari<br />

sapori, al risultato<br />

finale, un esito unico<br />

nel suo genere...<br />

farmacologica. Dato che siamo in<br />

argomento, vi debbo confessare<br />

che da piccolo, presi un grande<br />

spavento quando dopo aver mangiato<br />

gli asparagi, andato al<br />

bagno a far…pipì , percepii uno…<br />

stranissimo odore, non <strong>di</strong>ssi niente<br />

a mamma, ma andai subito dal<br />

dottore, (a quei tempi, a Civita era<br />

il Dottor Donato Di Donato), “A<br />

Sa’, ma che ai magnato i spàrgi?<br />

E’ tutta salute!”.<br />

Discorso a parte, ma non meno<br />

importante, meritano “raponzoli<br />

e caccialepri”. Essi fanno parte<br />

<strong>di</strong> quelle erbe spontanee che da<br />

sempre raccogliamo in campagna<br />

e da sempre rappresentano il “casareccio<br />

contorno” della nostra “casareccia cucina”.<br />

Non tutti riescono a conoscere tali erbe,<br />

“<br />

perché sono tante e<br />

attecchiscono in terreni<br />

<strong>di</strong>versi. Io sono fortunato,<br />

perché seguendo fin<br />

da piccolo mio padre a<br />

caccia, ho imparato a<br />

<strong>di</strong>stinguerle, e soprattutto<br />

ho imparato che la<br />

loro raccolta deve essere<br />

mista il più possibile, per<br />

dare, con i vari sapori, al<br />

risultato finale, un esito<br />

unico nel suo genere:<br />

“ma quant’è bòna sta<br />

misticanza”. Adesso<br />

proverò a spiegare i vari<br />

tipi <strong>di</strong> quanto sopra, so<br />

che non è facile, ma chi li conosce, mi<br />

capirà a volo, vero “Pistamentuccia,<br />

fungaroli, frattaroli e cicoriari”?. ‘O<br />

raponzolo, con la sua ra<strong>di</strong>cina dolce alla<br />

base <strong>di</strong> un ciuffetto <strong>di</strong> tenere foglioline, va<br />

sra<strong>di</strong>cato e ben pulito, esso <strong>di</strong>mora su<br />

cunette scoscese, anche ai lati delle strade.<br />

‘O caccialepre erba dalle foglie sfrangiate<br />

e consistenti, che si integra all’erba<br />

precedente ed ha la stessa <strong>di</strong>mora. Ma<br />

Caccialepre<br />

Raponzolo<br />

Finocchiella<br />

Crispigno<br />

questi due elementi (permettetemi il termine,<br />

anche se avrei preferito <strong>di</strong>re “alimenti”)<br />

come accennavo sopra, trovano il<br />

massimo ren<strong>di</strong>mento <strong>di</strong> sapori se<br />

“mischiati” a quelli che descriverò <strong>di</strong><br />

seguito. E allora aggiungiamo: ‘a porca<br />

grassa, i bucalossi, ‘a cresta de gallo,<br />

‘a barba d’i frati, ‘o pà co’ noce, l’ojolella,<br />

‘o crispigno, a lattuceia, ‘a puntarella<br />

de fava, ‘o papà no, ‘a finocchiella<br />

selvatica. Mi fermo a 13 erbe,<br />

che non sono poche, sicuramente mio<br />

padre mi rimprovererà , perché qualcuna<br />

ne avrò saltata, ma vi assicuro che ognuna<br />

ha il suo sapore a volte caratteristico<br />

come ‘o pa’ co’ noce, che sa <strong>di</strong> noce, o la<br />

finocchiella il cui sapore deriva dal nome<br />

che porta. Una volta pulito e lavato, questo<br />

ben <strong>di</strong> Dio, con<strong>di</strong>to con sale olio e<br />

aceto, e fatto leggermente “macerare”, è il<br />

sublime contorno per ogni tipo <strong>di</strong> arrosto,<br />

meglio se <strong>di</strong> cacciagione. Preferisco chiudere<br />

qui, e colgo l’occasione per farvi i<br />

migliori auguri per la Pasqua imminente,<br />

co’ a pizza, ‘e cciammelle, o’ sguaio<br />

de cioccolata ecc.ecc, ma questa è<br />

un’altra storia che ho già trattato precedentemente.<br />

Comunque resto sempre dell’idea,<br />

come si <strong>di</strong>ceva una volta che “A<br />

Pasqua ogni poeta….busca!”

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