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Al Puff di Lando Fiorini - Campo de'fiori

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44 <strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

Le storie <strong>di</strong><br />

Max<br />

Lucio Dalla<br />

Grande appassionato <strong>di</strong> musica Jazz, inizia la sua carriera artistica suonando il clarinetto nei Flippers<br />

Improvvisa la sua<br />

morte, ha lasciato<br />

tutti increduli. Lo avevamo<br />

visto solo qualche<br />

giorno prima al<br />

Festival <strong>di</strong> Sanremo<br />

insieme al giovanissimo<br />

cantautore Pier<br />

<strong>di</strong> Sandro Anselmi<br />

Davide Carone, presentare<br />

il brano<br />

“Nanì ”. E poi, forse, anche per il suo<br />

modo sempre così singolare ed un po’<br />

buffo <strong>di</strong> presentarsi in pubblico, mai mesto<br />

ed afflitto, ma sempre con un pizzico <strong>di</strong><br />

allegria ed ironia, non ci saremmo immaginati<br />

questo momento. Tutto il loro affetto<br />

glielo hanno <strong>di</strong>mostrato gli innumerevoli<br />

fan, proprio quello che Lucio Dalla meritava.<br />

Nato il 4 marzo del 1943 a Bologna (data<br />

che sarà anche il titolo del suo primo vero<br />

successo <strong>di</strong>scografico), perderà il padre<br />

all’età <strong>di</strong> soli sette anni e sarà cresciuto<br />

dalla madre Iole Melotti, proprietaria <strong>di</strong><br />

una sartoria, che sceglie per lui una corretta<br />

istruzione presso il Collegio Vescovile<br />

Pio X a Treviso, dove il piccolo Lucio <strong>di</strong>mostra<br />

le sue capacità artistiche esibendosi<br />

nelle prime recite scolastiche. Impara, da<br />

auto<strong>di</strong>datta, a suonare la fisarmonica e poi<br />

il clarinetto, ed ascolta molta musica jazz,<br />

grazie anche ad un suo vicino <strong>di</strong> casa.<br />

<strong>Al</strong>l’età <strong>di</strong> se<strong>di</strong>ci anni risalgono le partecipazioni<br />

alle prime rassegne jazz e l’esperienza<br />

con la Reno Jazz Gang, <strong>di</strong> cui fa<br />

parte anche il futuro regista Pupi Avati. La<br />

sua bravura emerge, però, grazie alla<br />

Second Roman New Orleans Jazz Band,<br />

con la quale registra il <strong>di</strong>sco Telstar. A<br />

venti anni entra a far parte dei Flippers, un<br />

gruppo <strong>di</strong> estrazione jazz, ma che ama<br />

riprendere brani classici per rivisitarli con<br />

suoni moderni, adattandoli soprattutto ai<br />

balli del momento. Con loro Lucio, al clarino,<br />

registra l’album Arrivano i mostri, la cui<br />

voce solista è quella <strong>di</strong> Edoardo Vianello,<br />

col quale Dalla registra anche<br />

Abbronzatissima, I Watussi, Hully Gully in<br />

<strong>di</strong>eci e Il peperone. Nel 1963 il gruppo<br />

partecipa al Cantagiro, accompagnando<br />

proprio Vianello ne I watussi, ma l’anno<br />

successivo Lucio abbandona i Flippers per<br />

presentarsi da solo col brano Lei (non è<br />

per me), inciso anche nella versione inglese<br />

Careless Love, da Ray Charles. Ma,<br />

nonostante i critici sembrino apprezzare<br />

questo Dalla prima maniera, il pubblico no,<br />

tanto da farlo arrivare sempre ultimo classificato<br />

per tutte le tappe del Cantagiro<br />

’64, dove gareggia nel girone B riservato<br />

agli emergenti. Durante le sue esibizioni<br />

volano anche fischi ed insulti, tanto da<br />

demoralizzare il giovane cantante, che<br />

viene però spronato da Gino Paoli, con il<br />

quale si erano conosciuti nella precedente<br />

e<strong>di</strong>zione, dove il genovese proponeva il<br />

brano Sapore <strong>di</strong> sale e Dalla, lo ricor<strong>di</strong>amo,<br />

era in gara con i Flippers che accompagnavano<br />

Vianello nell’interpretazione de I<br />

watussi. Tra una tappa e l’altra, infatti, i<br />

concorrenti trascorrevano il tempo a cantare<br />

tra loro e Paoli aveva avuto modo <strong>di</strong><br />

apprezzare le qualità vocali <strong>di</strong> Dalla, tanto<br />

da presentarlo ai <strong>di</strong>scografici della RCA,<br />

alla quale, in quel momento, entrambi<br />

appartenevano. Sarà, infatti, la Arc, nuova<br />

etichetta della più nota casa <strong>di</strong>scografica,<br />

de<strong>di</strong>cata esclusivamente ai giovani emergenti,<br />

a produrre il qurantacinque giri contenente<br />

il brano <strong>di</strong> Dalla Lei (non è per<br />

me), che poco era piaciuto al pubblico nel<br />

Cantagiro del ’64. Sul retro, Ma questa<br />

sera, versione italiana <strong>di</strong> Hey, little girl <strong>di</strong><br />

Major Lance, tradotta da Bardotti.<br />

Dalla non può ancora minimamente<br />

immaginare cosa gli riserverà il suo futuro<br />

musicale.<br />

Continua sul prossimo numero...

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