01/2011 - Auditorium Parco della Musica
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EXTRA EXTRA EXTRA<br />
26<br />
Domenica 9<br />
Teatro Studio ore 11<br />
Domenica 16<br />
Sala Petrassi ore 11<br />
Lezioni di Rock<br />
A cura di Ernesto Assante<br />
e Gino Castaldo<br />
Biglietti: 8 euro.<br />
Riduzioni: <strong>Parco</strong> <strong>della</strong> <strong>Musica</strong> Card, giovani<br />
fino a 26 anni, over 65 anni, American<br />
Express, Feltrinelli, Carta Per Due, ACI,<br />
Bibliocard, Carta Giovani, Cral convenzionati,<br />
Interclub<br />
Lunedì 10<br />
Sala Sinopoli ore 21<br />
I Processi alla Storia<br />
a cura di<br />
Stefano Dambruoso<br />
e Massimo Martinelli<br />
Processo a Cagliostro<br />
Presidente <strong>della</strong> Corte<br />
Filippo Berselli<br />
Imputato<br />
Rino Barillari<br />
Pubblico Ministero<br />
Antonio Laudati<br />
Avvocato difensore<br />
Umberto Rapetto<br />
Biglietti: 12 euro.<br />
Riduzioni: <strong>Parco</strong> <strong>della</strong> <strong>Musica</strong> Card, giovani<br />
fino a 26 anni, over 65 anni,<br />
American Express, Feltrinelli, Carta Per<br />
Due, ACI, Bibliocard, Carta Giovani, Cral<br />
convenzionati, Interclub<br />
Venerdì 14<br />
Teatro Studio ore 21<br />
CANTANDO SOTTO LA STORIA<br />
Incontri-racconti musicali<br />
sulla canzone<br />
Genova<br />
”Con quella faccia un po’ così”<br />
ovvero Se non ci fossero stati<br />
i cantautori?<br />
Roberta Albanesi voce<br />
Marco Pescosolido violoncello<br />
Luca Bagagli violino<br />
Luigi Tufano viola<br />
Cinzia Gangarella<br />
pianoforte e arrangiamenti<br />
Biglietti: 12 euro.<br />
Riduzioni: <strong>Parco</strong> <strong>della</strong> <strong>Musica</strong> Card, giovani<br />
fino a 26 anni, over 65 anni, American<br />
Express, Feltrinelli, Carta Per Due, ACI,<br />
Bibliocard, Carta Giovani, Cral convenzionati,<br />
Interclub<br />
DOMENICA 9 BEFORE AND AFTER SCIENCE BRIAN ENO<br />
Gino Castaldo e Ernesto Assante racconteranno attraverso suoni, parole e immagini uno dei<br />
dischi più apprezzati di Brian Eno, compositore, produttore e teorico musicale inglese che si<br />
definisce un "musicista non musicista". “Before and after Science” del 1977 esprime tutte le<br />
sfaccettature dell’arte di Eno, l’ironia, l’intelligenza, l’energia e nello stesso tempo la vena<br />
malinconica. Brian Eno è il padre <strong>della</strong> cosiddetta musica ambient, perfetta come supporto alle<br />
immagini. Molte le sue musiche utilizzate nel cinema, basti pensare alla colonna sonora del<br />
film “La Stanza del Figlio” di Nanni Moretti e a quella <strong>della</strong> fortunata serie televisiva “X Files”.<br />
Ha collaborato tra gli altri con Roxy Music, David Bowie, Robert Fripp, Ultravox, Devo, David<br />
Byrne, gli U2 e i Coldplay. L’arte di Eno si incontra spesso con lo sviluppo delle tecnologie informatiche<br />
e la multimedialità. E’ suo il Microsoft sound, il jingle che si sente all’avvio di Window.<br />
DOMENICA 16 LA CHITARRA ROCK, MITI E LEGGENDA<br />
Lezioni di Rock affronterà in un appuntamento speciale in Sala Petrassi la storia e l’evoluzione<br />
dello strumento principe del rock: la chitarra. La chitarra continua a essere sicuramente lo strumento<br />
più amato, più suonato di oggi, che ha conosciuto un’evoluzione unica nella storia <strong>della</strong><br />
musica. I grandi miti del rock hanno utilizzato tutti questo strumento, tanto che ogni leggenda<br />
del rock è rappresentata dalla sua leggendaria chitarra, ogni rockstar ha trasformato nelle sue<br />
mani lo strumento in un vero e proprio oggetto di culto. Ernesto Assante e Gino Castaldo percorreranno<br />
la storia <strong>della</strong> chitarra rock attraverso filmati, aneddoti e ascolti, rivelando tutto il<br />
fascino di questo strumento che ha rivoluzionato il mondo <strong>della</strong> musica.<br />
Cagliostro fu mago, guaritore, alchimista e truffatore. Il più grande di tutti in<br />
Europa nell'arte di far credere al prossimo quello che voleva lui, almeno a<br />
cavallo del 1700. Fu il simbolo italico dell'estro e <strong>della</strong> destrezza intellettuale<br />
messa al servizio del tornaconto personale. Fu processato, condannato e imprigionato<br />
alla fine di un percorso rutilante fatto di frequentazioni altolocate, salotti<br />
e riconoscimenti immeritati. Eppure, per qualcuno, incarna ancora alla perfezione<br />
l'immagine dell'uomo costretto a fingersi<br />
qualcun altro per riuscire nella vita. Il<br />
senatore e avvocato Filippo Berselli,<br />
Presidente Commissione Giustizia del Senato<br />
e avvocato, sarà il Presidente <strong>della</strong> Corte, mentre Rino Barillari, giornalista<br />
e fotografo, vestirà i panni dell’Imputato. Antonio Laudati, Procuratore<br />
<strong>della</strong> Repubblica di Bari, e Umberto Rapetto, Colonnello <strong>della</strong> Guardia di<br />
Finanza, Capogruppo Anticrimine Tecnologico, si impegneranno rispettivamente<br />
nei ruoli di Pubblico Ministero e Avvocato difensore.<br />
GENOVA<br />
”Con quella faccia un po’ così”<br />
ovvero Se non ci fossero stati i cantautori?<br />
COLPEVOLE<br />
MAIN SPONSOR<br />
INNOCENTE<br />
Tutto avvenne quasi per caso, nell’arco di due estati, quelle del 1959 e del 1960. Alla Ricordi<br />
decisero di dar vita anche a una etichetta discografica e affidarono l’avventura a due giovani<br />
dalle idee anticonformiste: Nanni Ricordi e Franco Crepax. Arrivarono canzoni del tutto diverse<br />
da quelle che fino ad allora avevano tenuto banco: si intitolavano “La gatta”, “Arrivederci”, “Non<br />
arrossire” e sembravano scritte apposta per incontrare i gusti di un pubblico giovanile assetato di novità. L’idea vincente dei due fu<br />
quella di affidare agli stessi autori il compito di cantare le loro opere. Così nacquero Paoli, Bindi, Tenco, De André, Lauzi, Endrigo. Fu<br />
un’idea vincente: ad un’Italia profondamente provinciale quei primi cantautori trasmisero una carica di spregiudicatezza; all’Italia dei<br />
“favolosi” anni ‘60 queste canzoni nuove diedero una sferzata di verità dando voce al malessere diffuso tra i giovani. Ancora una volta<br />
una città diventa punto di incontro di poeti e intellettuali. Vivere a Genova era una vera e propria appartenenza culturale.<br />
Quell’esperienza ha influenzato tutta la canzone italiana fino ai nostri giorni. E se non ci fossero stati i cantautori?