Asiago , la benefica rivoluzione attuata dall'assessorato al turismo e ...

QUINDICINALE DI ATTUALITA’, CULTURA, SPORT E TRADIZIONI
l’Altopiano
La voce degli 8 Comuni
pag.10
www.giornalealtopiano.it
ASIAGO CONCO ENEGO FOZA GALLIO LUSIANA ROANA ROTZO
I SAPORI
DELLA
TRADIZIONE
N. 346 - ANNO XIV - EURO 1,50 “IL PRIMO ED UNICO GIORNALE DELL’ALTOPIANO” SABATO 14 MAGGIO 2011
TURISMO
Il Consorzio
Asiago 7C
verso la
trasformazione
in società
per azioni
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IL PAPA A NORDEST
Anche gli altopianesi a
Mestre per incontrarlo
Pagina 2
84^Adunata Nazionale Alpini di Torino
L’omaggio del
Ministro
La Russa
al “vecio”
Dal Pozzo
Pagina 14
Il Palazzo Millepini diventa il centro operativo per il comparto turistico
Asiago , la benefica rivoluzione attuata
dall’assessorato al turismo e alla cultura
Roberto Rigoni: “Una riorganizzazione interna che porterà novità e qualità”
Consorzio Caseifici:
la condanna e la rivincita
Pesavento denuncia: “Pochi ci
hanno aiutato, ma non finisce quì”
Roana
I chiarimenti
di Luigi
Martello sul
futuro della
Roana Servizi
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Treschè
Conca
La minoranza:
“Attenti, le case
ai Lughetti sono
destinate
ai turisti”
Pagine 10 - 11
Pagina 10
Pagina 6
Canove
Al via una
raccolta di
firme per
salvare il
parco giochi
Pagina 11
ENEGO
A due donne il
San Giuseppe
d’Oro 2011
Al via il restauro
del Castello
Scaligero
Pagine 17-18
HOCKEY
GHIACCIO
GALLIO
Strade e
parcheggi al
centro del
piano triennale
opere pubbliche
Pagina 6
Pagina 12
Arrivi e partenze,
poche novità
Grafica Altopiano

Sabato 14 maggio 2011
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l’Altopiano
2
Dall’Altopiano a Mestre per
incontrare Benedetto XVI
Anche gruppi di fedeli delle nostre parrocchie hanno voluto accogliere il
Papa nel suo viaggio a Nordest -“Forte l’impatto emozionale, di grande
respiro ecumenico, di senso palpabile di innovazione della Chiesa”
Una cinquantina i fedeli partiti dall’Altopiano e giunti a Mestre
col pullman, per assistere alla messa celebrata da Papa Benedetto
XVI assieme a molti parroci delle 17 Diocesi trivenete.
(Giusto per la cronaca, la nostra - quella di Padova, è composta
da 464 parrocchie. Sottolinea Don Stefano Margola, Parroco
Coordinatore di Canove Cesuna Treschè Conca, che ha
avuto l’onore di concelebrare col Santo Padre, che anche in
Altopiano è in via di attuazione, da ottobre scorso, l’operazione
di Unità pastorale: più parrocchie - come in questo caso -
sotto la guida di 2/3 parroci, in proporzione al numero di abitanti).
Il Parco S. Donato, luogo della celebrazione della Messa
dell’8 maggio (700 ettari di terreno da poco tempo
bonificato, affacciato alla laguna presso il ponte della Libertà
che collega Venezia con la terraferma), era gremito di
300.000 mila persone, arrivate in pullman, aereo, treno, auto;
in bicicletta, in vaporetto e a piedi i più vicini. Il coordinamento
logistico e il servizio d’ordine e di sicurezza sono stati ineccepibili,
hanno confermato alcuni pellegrini, presenti all’evento.
La giornata dei pellegrini a Mestre: dopo l’arrivo e il parcheggio
precisamente definito per tempo dall’organizzazione, i
fedeli sono stati fatti accomodare su seggioline di cartone per
assistere alla celebrazione religiosa, quindi sciamati ordinatamente
presso i rispettivi mezzi, dove hanno avuto modo di
ristorarsi della levataccia (in piedi dalle 5 del mattino) con una
colazione al sacco, per poi rientrare. L’impatto emozionale che
ci è stato riferito è stato forte, di grande respiro ecumenico, di
La prima volta in Veneto di Joseph Ratzinger: fu nel “74 a Roana
Risale al 1974 il primo
contatto di Sua Santità Benedetto
XVI, allora solamente
mons. Joseph
Ratzinger, con il Veneto.
Un incontro avvenuto
quando egli era docente di
teologia all’Università di
Regensburg e l’Istituto di
cultura cimbra di Roana
era in rapporto con questa
università per lo studio
della tradizione cimbra
che ha unito nel Medioevo
la terra del Veneto con
la Germania.
Un contatto che nasce
grazie a due illustri sacerdoti
altopianesi. Nel 1974 fu
pubblicato dal prof. Roberto
Tura, docente di teologia nel
Seminario di Padova, il primo
studio in lingua italiana della teologia
di Ratzinger. Tura,
galliese, era allievo e collega del
prof. Luigi Sartori di Roana,
allora presidente dell’associazione
Teologi Italiani.
Sartori a sua volta aveva
conosciuto
Ratzinger a Roma durante
le sessioni del
Concilio Vaticano II.
Nel 1974 riallacciò i rapporti
con il prelato
bavarese per invitarlo,
assieme ad alcuni amici
dell’Istituto di Cultura
Cimbra, al convegno
dei teologi del Triveneto
previsto a Roana per
quell’aprile. Ratzinger
accolse il gruppo
veneto-altopianese nella
sua casa a
Regensburg con estrema
cordialità e, non potendo partecipare
al convegno del ‘74, inviò
a Roana il suo assistente dott.
Wiedenhofer. L’anno seguente,
e ancora nel 1976, Ratzinger par-
senso palpabile di innovazione della Chiesa, di grande presenza
allargata anche a paesi confinanti con l’Italia, come Croazia e
Slovenia: giovani e meno giovani, tutti insieme! Confida Eugenia
Barbierato, attivissima organizzatrice dell’iniziativa, come nell’ambito
del volontariato, che l’impressione sua personale e
dei compagni con cui ha condiviso l’ esperienza, è stata di
grande speranza, di percezione di un nuovo anelito religioso
che sta investendo il mondo cattolico, di voglia e bisogno di
un nuovo cammino anche attraverso la fede, per le presenti e
future generazioni. Con quel che accade quotidianamente, ce
n’è bisogno ora più che mai.
Beppa Rigoni Scit
tecipò a Roana ai convegni dei
Teologi del Triveneto e approfondì
i rapporti di amicizia con
Sartori e con l’altopiano.
Un’amicizia sorretta anche attraverso
amici comuni sia del
modo culturale sia politico in
Baviera, sempre sulla scia dello
studio della lingua e della
cultura cimbra. In occasione
dei due convegni il prof.
Ratzinger è stato insignito del
Collare Cimbro prima in argento
e poi in oro, da lui molto
apprezzati. I due convegni con
gli interventi del prof. Ratzinger
sono documentati in due volumi
pubblicati dall’Editrice
AVE di Roma con i titoli “Salvezza
cristiana tra storia e
aldilà” e “Spirito Santo e Storia”,
volumi che si spera saranno
prossimamente ristampati
a cura della facoltà Teologica
del Triveneto. Ratzinger
non ha potuto fare ritorno a
Roana per le diverse cariche assunte
prima come Arcivescovo
di Monaco di Baviera e poi
come Cardinale a Roma. Spesso
egli ha espresso il desiderio
di ritornare sull’altopiano e
spesso ha ricordato la sua amicizia
con mons. Luigi Sartori
deceduto a Padova nel 2007.
A Papa Benedetto XVI l’Istituto
di Cultura Cimbra di Roana
ha dedicato la sua storia in lingua
tedesca dei primi trent’anni
di attività.
Gerardo Rigoni

Sapor d’acqua natia
Cent’anni di gesta eroiche, di
cime innevate, di tempestosi
duelli sulle strade polverose
d’Italia. Dalle Alpi agli Appennini,
dalla Laguna al
Monferrato, dalla
Garfagnana al Gargano nacque
e crebbe questo bel figlio
chiamato Giro d’Italia.
Tra campi e vecchie fattorie,
distese di grano e vette
luminose quel gruppo colorato
e veloce divenne il simbolo
dell’esistenza stessa: un
viaggio, un’epopea, una proiezione
della passione che
passeggia verso l’Eternità.
Un’avventura d’altri tempi,
tra rabbia e amore. Dal primo
ciclista vestito di rosa
fino all’ultimo è serbata l’avventura
di uomini simili a
cacciatori di fortuna che lungo
le strade d’Italia portano
l’odore acre delle gomme
sull’asfalto, il colore della
passione, l’arditezza della
sfida. Nacque povero il Giro:
gli atleti si nutrivano male,
rubavano frutti sugli alberi,
saltavano nei nidi dei pollai
per carpire uova fresche.
Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
ASIAGO
Aeroporto, si scaldano i motori
Approvato il bilancio 2010, con una perdita di “soli” 67 mila euro. Si guarda la futuro
con ottimismo ed entusiasmo. Nel traffico di ultraleggeri ed alianti sta la scommessa
Il volto del presidente dell’aeroporto di Asiago Bernardo
Finco è l’emblema della soddisfazione. Soddisfazione
per l’approvazione del bilancio 2010 e per quanto
il cda dell’aeroporto di Asiago è riuscito a fare in relativamente
poco tempo. Un cda che con diligenza e
professionalità, forte anche dell’appoggio dei tre Comuni
soci dell’aerostazione, è riuscito a risollevare le
sorti di un ente che pareva destinata alla messa in
liquidazione e alla chiusura.
Un risultato che si riassume con i numeri. Diminuiti
del 50% i costi di gestione dell’aerostazione
altopianese; una diminuzione dovuta ad una serie di
fattori in particolare dal permesso accordato dall’Enac di tenere
attivo un unico vigile del fuoco, invece dei 3 previsti, durante
l’orario di apertura dell’aeroporto. Aumentate invece del 40% le
entrate dell’areostazione grazie ai canoni pagati dagli utenti dell’aeroporto,
dal servizio di traino per gli alianti e dai velivoli che
atterrano sulla pista asiaghese. Risultati che hanno fruttato un
ulteriore finanziamento di 1 milione di euro dall’Enac per la
riasfaltatura della pista e per il rifacimento totale della piazzola di
sosta degli aeromobili.
Numeri che danno, appunto, soddisfazione.
“Si, sono molto più rilassato – commenta Finco – Temevo la
chiusura del bilancio 2010 ed invece i soci lo hanno approvato
all’unanimità. E’ la dimostrazione che siamo sulla strada giusta.
Abbiamo rispettato il mandato dei soci, ovvero riduzione dei costi
e aumento dell’operatività dell’aeroporto. Credo di poter dire senza
timore di essere smentito, che fra qualche anno l’aeroporto
sarà a costo zero per i soci e costituirà un grande polo d’attrazione
di un turismo qualificato oltre a un punto di riferimento per
tutti gli appassionati del volo, piloti e non”. “Il bilancio si chiude
con una perdita di 67 mila euro, circa un terzo di quelli precedenti
– aggiunge il sindaco di Asiago Andrea Gios – Pur capendo il
momento di grossa difficoltà per tutti gli enti, quindi senza voler
polemizzare, se la Provincia e la Camera di Commercio avessero
rispettato le loro promesse di sostegno economico di 20 mila euro
ciascuno il bilancio si sarebbe chiuso, per la prima volta, sostanzialmente
in pareggio. Un risultato che permette di vedere con maggior
tranquillità il futuro dell’aeroporto trasformandolo da eterna promessa
incompiuta ad una società dinamica attorno alla quale si stanno prospettando
attività future interessanti. Un ringraziamento ai Comuni
che ci hanno creduto e hanno dato il tempo al nuovo cda di dimostrare
il proprio attaccamento all’aeroporto e la sua professionalità”. Un
futuro dove il ruolo della Federazione nazionale volo a vela è di fondamentale
importanza. Intanto il FIVV ha ufficializzato la sua entrata
Il presidente
dell’aeroporto
di Asiago
Bernardo Finco
Fuori tutti: passa il Giro d’Italia
Nato povero, ben presto divenne
ricco della sua nobile
semplicità. Schermaglie e
duelli, imboscate e fughe epiche,
tranelli e coalizioni accesero
ben presto nell’immaginario
della gente la simpatia
per questo sport così vicino
alla vita della gente. Senza
biglietto né prenotazioni,
basta mettersi sull’uscio e
attendere, accompagnati da
quella carovana che anticipa
l’emozione del passaggio. E
sulle gradinate delle strade, il
vecchio sul trattore racconta
di Girardengo, la vecchia ricorda
la Dama Bianca del
mitico Coppi stendendo il bucato.
Giovinezza, vecchiaia e
quell’unica passione per la
bicicletta. Il Giro e l’Italia:
delle due guerre, della Resistenza,
dell’emigrazione.
Dell’attentato a Togliatti, delle
proteste degli operai, del
terziario francescano Bartali
e del Coppi concubino. Di
Binda, Guerra e Nencini.
Della lotta sportiva tra il cannibale
belga Merckx e l’umile
italico Gimondi, tra Saronni
nella società aeroportuale avviando i primi progetti per
il suo centro tecnico che troverà casa all’aeroporto
asiaghese. Sul piano turistico sono già numerosi
aeroclub, anche da altri paesi, che hanno prenotato
soggiorni per volare sull’altopiano. Emblematico dell’aumentato
traffico sul Romeo Sartori è l’arrivo, nei
giorni di Pasqua, di 12 alianti arrivati dalla pianura
veneta e di tre aerei tedeschi. Un traffico non certo
impattante considerato che è costituito per la maggior
parte da alianti e, nel futuro, da ultraleggeri.
Ed è proprio nel traffico di ultraleggeri e degli alianti
che sta la chiave di successo dell’aeroporto, discipline
che hanno da sempre segnato la storia dell’aeroporto. Una
storia che parte da quella gara internazionale italo – germanica del
1924 dove venne anche siglato il record mondiale di Martens che
volò a vela per oltre 21 km. Ma non è l’unico episodio del ruolo di
Asiago nella storia del volo a vela, come ricorda il volovelista
asiaghese della Deslex Rino Casagrande. “Nel 1936
all’aerostazione venne aperto la prima scuola nazionale di volo
veleggiato che ha proseguito fino al 1943 e che contava una media
di 60 allievi e di 15 alianti, 6 traini e 6 verricelli. Nei vari raduni
nazionali venivano sempre fatti nuovi record come quella di Carlo
Deslex che proprio ad Asiago per la prima volta superò i 5 mila
metri di quota. Poi nel 1956 l’aeroclub di Vicenza iniziò i campi
estivi con una notevole attività didattica fornita dal comandante
Domenico Brazzale e dove si formarono molti dei migliori piloti
italiani”. Un’eredità che si rischiò di perdere ed invece dovrebbe
diventare il punto di partenza per il rilancio dell’aerostazione con
la realizzazione futura magari di un museo che ricorda i fasti del
passato, fungendo da stimolo per fasti futuri. Infatti Finco ora
rilancia: “Ora salvato l’aeroporto si deve passare alla seconda fase:
trovare nuovi soci privati pronti ad investire sull’aeroporto e
sull’altopiano. Infatti il consiglio, che crede fermamente
nell’affiancamento incoraggiante delle istituzioni locali, ha trovato
soci privati che hanno già con successo realizzato importanti strutture
aeroportuali in Veneto. Questi si rendono disponibili ad entrare in
sinergia con l’aeroporto di Asiago che costituisce il fiore all’occhiello
per il volo in montagna”. Altro passo per il cda è trovare qualcuno
pronto ad investire nel ristorante che sarà ricavato nella palazzina turistica
che sarà completata a breve. Un palazzina che sarà ritrovo di tutti
gli appassionati e che custodirà la storia stessa dell’aeroporto di Asiago
e del volo a vela italiana che è nata proprio ad Asiago nel 1929. “Chiunque
fosse interessato è pregato a contattare la società di gestione –
conclude Finco – Oppure consultare il sito
www.aeroportoasiago.it”.
Gerardo Rigoni
e Moser. Dello spettacolo di
Charly Gaul sulle montagne
e di Bahamontes, “l’aquila di
Toledo”. E del mistero,
fascinoso e tremendo, di
quello scricciolo d’uomo venuto
dal mare di Romagna
che riportò agli antichi fasti
uno sport dalle radici secolari.
Veloce, scattante,
fulmineo: sui pedali come
nella vita bruciata per un nonnulla.
Di lui rimane quella
tomba che s’inalbera a mo’
di salita. Ogni anno un vestito
nuovo, con quel rosa di
sottofondo che ancor oggi
affascina. Un vestito colorato
e mille storie da raccontare;
storie infami e bellissime,
di traditori e di poeti, di musicisti
e di giornalisti. Di vittorie
e di sconfitte, di alleanze
e tradimenti, d’astuzia e spionaggio.
Con la chitarra o la
fotocamera, con un po’ di
porchetta e un bicchiere di
rosso, qualche striscione sul
tornante e quell’attesa che fa
di ogni tifoso il protagonista
innamorato di quest’avventura
chiamata Giro d’Italia. Lo
maltrattano, ne ignorano le
radici e l’etica, lo sporcano e
lo infangano, ma lui rimane
sempre quello del 1909. Bellissimo,
emozionante, avvincente,
perchè racconta la storia
di un uomo che in sella al
suo destriero si batte con tutto
se stesso per rubare alla
sorte il profumo della vittoria.
La storia della gente di
campagna, di città e di riviera
che al fiorire di ogni maggio
pennella le strade, orna i
davanzali, accende la passione
perchè passa il Giro d’Italia.
Doping, imbrogli e imprese
truccate: le provano tutte
per ammazzarlo questo fiore
dell’Italia sportiva. Eppure
ogni anno risorge a colpi
d’amore: perchè c’è ancora
chi scommette che quello di
quest’anno sarà il Giro della
rinascita. Dopo novantanove
anni di tentativi. Ci piacerebbe
solo che al comando ci
fosse un atleta pulito. Il regalo
più bello ad un Giro che
da oltre cent’anni è il
cantastorie della vita!
don Marco Pozza
Ad Asiago un corso
di cucina vegetariana
Apprendere l’arte
della cucina vegetariana
per lo sviluppo
di una salute
olistica (l’uomo
inteso come
un’unità bio-psicospirituale).
E’ quanto
offre il corso di
cucina vegetariana
che verrà proposto
ad Asiago a giugno
organizzato da
Natalina Morlin
del Centro studi
Bhaktivedanta.
Il corso è programmato
per
domenica 5 giugno
dalle 9.30 alle18.30
presso l’Istituto Alberghiero
di via Bertacchi e sarà
condotto da Vedrana
Smolic, esperta in cucina
vegetariana che opera nel
settore da anni e che unisce
questa sua passione all’interesse
e allo studio della
cultura tradizionale indiana.
PRIMA MONDIALE!!
Cinema Lux Asiago
I Pirati dei Caraibi 4 in 3D
Mercoledì 18 ore 21
Giovedì 19 ore 17
Venerdì 20 ore 17
Sabato 21 e Domenica 22
ore 16.00 18.30 21.00
Lunedì 23 ore 20.45
Mercoledì 25 ore 20.45 (no 3D)
Sabato 28 e Domenica 29
ore 16.00 - 18.30 - 21.00
(spett ore 18.30 no 3D)
Lunedì 30 ore 20.45
3
ULTIMA ORA
Asiago non avrà un
palazzetto dello sport
Nel consiglio comunale svoltosi giovedì 12 maggio (al momento
della chiusura di questo numero del giornale), è stato stralciato dal
piano opere pubbliche di Asiago il tanto discusso, in passato,
palazzetto dello sport. La realizzazione della struttura era stata prevista
nella zona del Millepini. Avrebbe dovuto essere a disposizione
delle società sportive locali, in primo luogo degli Asiago Vipers
Inline e ospitare varie manifestazioni sportive e culturali. A questo
scopo nel bilancio erano stati destinati, per il momento, 432 mila
euro non certo sufficienti a coprire tutte le spese di realizzazione
del palazzetto. Per il resto del finanziamento necessario, circa 3
milioni e 670 mila euro, si sarebbe dovuto
ricorrere alla formula del leasing con la
previsione di rate annue di circa 300 mila
euro, non più sostenibili dopo i tagli dei
trasferimenti statali ai Comuni. Al di là delle
spese di realizzazione, spaventavano quelle
per il futuro funzionamento e mantenimento
della struttura sportiva. I 432 mila
euro già riservati restano in bilancio per
finanziare altre opere pubbliche o servizi.
Il corso fornirà: linee guida
alimentari, idee
pratiche e
veloci per
una gustosa
e sana cucina,
nonchè orientamenti
e risposte
pratiche
per migliorare la
qualità dell’ alimentazione,
importante
per favorire la salute
globale della persona e
come scelta etica utile al
proprio percorso
evolutivo. Giovedì 26 maggio,
alle 20.45, nella sala
consiliare del municipio a
Canove si terrà una serata
introduttiva propedeutica al
seminario in cui si parlerà
della dieta vegetariana e dei
suoi benefici sul piano fisico,
mentale,coscienziale
dell’individuo oltre che economico
ed ambientale. Per
informazioni e prenotazioni
349 8652896- 3385087377.

TURISMO
Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
Il nuovo corso del comparto turistico
Rivoluzione all’assessorato al turismo con una riorganizzazione interna che,
secondo l’assessore Rigoni, porterà buoni frutti - Il Millepini centro operativo
4
Vivo 365 giorni l’anno. Lo
sarà d’ora in poi il Millepini.
Il Palazzo del turismo e della
cultura di Asiago, da qualche
settimana, è infatti diventato
la sede dell’Ufficio Turismo,
Sport, Cultura e pubblica
istruzione, che si trova al secondo
piano, e pure del Consorzio
Turistico, al primo piano.
In Municipio permane il SIT
(Sportello Informazioni Turistiche).
Cambiamenti già annunciati
tempo fa dall’assessore
competente Roberto
Rigoni, che rappresentano la
messa in atto della
riorganizzazione dell’intero
comparto turistico di Asiago
e forse non solo.
“Ritengo – spiega lo stesso
Rigoni - che questo rappresenti
un passaggio epocale per
il nostro territorio che ha saputo
così superare
un’impostazione
disomogenea e troppo spesso
legata alle strette competenze
attribuite ai singoli organismi
operanti nel turismo.
L’attivazione del Palazzo del
Turismo presso il Millepini,
non solo ha permesso di dotare
Asiago ed il suo
comprensorio di una
prestigiosa sede per la programmazione
turistica ma
ha al contempo reso possibile
il superamento di
quelle divisioni e di quella
incomunicabilità che per
troppo tempo hanno
contraddistinto l’azione dei
vari enti operanti nel settore
turistico. Portare in
un’unica sede gli uffici dell’Assessorato
al Turismo e
quelli del Consorzio Turistico
è stata un’operazione
straordinaria quanto complessa
ma sono sicuro che
sarà in grado di garantire
un salto di qualità nell’elaborazione
di nuove politiche
turistiche e permetterà al
Millepini di divenire la sede
ideale per potervi sviluppare
iniziative culturali e
congressuali che determineranno
sicuri benefici in chiave
di destagionalizzazione della
domanda turistica. Questi
obiettivi, uniti al maggiore
contenimento dei costi di gestione
dei due enti, saranno
Lo staff dell’Ufficio: da sinistra Elena Tessari, Michela Rodeghiero,
Mario Basso, Donata Posocco, Giulia Rossi e Lorenzo Forte
certamente resi possibili anche
grazie al cambio di
impostazione che ho voluto
conferire al Palazzo del Turismo
attraverso il
coinvolgimento di personale
disponile e motivato, capace
di ascoltare gli operatori turistici
e del commercio (che
sono i primi nostri
interlocutori) e di far fronte
con entusiasmo alle esigenze
Nuova al settore turismo, ma
non nuova per Asiago, Donata
Posocco, 44 anni, è stata,
dal 2002 al 31 marzo 2011, dirigente
dell’Ufficio Servizi
Sociali e pubblica istruzione
del Comune
asiaghese (incarico assunto
dopo aver vinto
l’apposito concorso nel
2002). Coniugata.
Mamma di tre figli
(Giovanna, Agnese e
Francesco). Residente
ad Asiago dal 2002.
Laureata in Diritto amministrativo
alla Facoltà
di Giurisprudenza
dell’Università di
Ferrara, con una tesi
sulla gestione dei musei,
nel 2000 svolge l’esame
di abilitazione all’eserci-
Donata Posocco nuova dirigente
zio della professione di avvocato
presso la Corte d’appello
di Venezia ed esercita la libera
professione fino al 2002
quando, appunto, vince il concorso
per istruttore amministrativo
dell’Ufficio servizi sociali
e pubblica istruzione del
Comune di Asiago dove rimane
per circa 9 anni, seguendo
anche un costante percorso
di aggiornamento.
Dallo scorso 1 aprile
ha accettato l’incarico
presso l’Ufficio
Turismo, Cultura/Teatro
Millepini, Pubblica
istruzione, Sport e Biblioteca.
In questi
giorni è impegnatissima,
insieme all’assessore
e a tutto il suo
staff nell’organizzazione
dell’ufficio e nella
stesura della programmazione
per l’ormai
prossima stagione
estiva.
che una seria pianificazione
delle attività turistiche da sempre
richiede. In quest’ottica
va la scelta di nominare dirigente
dei settori del Turismo,
Cultura, Sport e Pubblica
Istruzione, Donata Posocco,
persona a cui l’Amministrazione
Comunale è grata per
aver accettato di assumere
questa impegnativa sfida”.
Accanto alla collaborazione
con il Consorzio Turistico,
si stà rivelando proficua
anche quella con l’Associazione
Commercianti.
“Circa sei mesi fa – spiega
Roberto Rigoni - gli assessori
al Turismo dei Comuni di
Asiago, Roana e Gallio hanno
deciso concordemente di far
parte del rinnovato consiglio
di amministrazione del Consorzio
Turistico ed hanno nominato
me alla carica di presidente.
Spero che questa
scelta possa garantire quel
rilancio di cui il Consorzio
necessita essendo uno strumento
fondamentale per la
crescita turistica di tutto il territorio.
Mi ha fatto molto piacere
notare l’interesse ed il
coinvolgimento manifestato
dai nostri commercianti nel
corso delle due riunioni tenutesi
presso il Municipio il
mese scorso; sono convinto
che i nostri operatori contribuiranno
a sostenere le attività
turistiche poiché credono
nelle nostre grandi potenzialità
e sanno che l’Amministrazione
Comunale non può essere
lasciata sola in questo
momento di forti
tagli
dei fondi a disposizione del turismo.
In tale ottica voglio ringraziare
l’Associazione dei
Commercianti, in particolare
la neo presidente Angela Carli,
per il supporto che sta fornendo
nella elaborazione della
programmazione estiva.
Voglio ricordare che, rispetto
allo scorso anno, i fondi comunali
a disposizione del turismo
hanno subito una
decurtazione pari al 57%.”
Con le poche le risorse a disposizione,
si riesce a fare
comunque proposte di qualità?
Cosa si sta preparando
per la stagione turistica
estiva ormai alle porte?
“Stiamo attendendo di conoscere
gli intendimenti della
Regione Veneto in merito all’approvazione
di un accordo
di programma che dovrebbe
portare circa 50.000 euro al
turismo. Ciò potrebbe permetterci
di attestarci sui livelli
degli scorsi anni con la
riconferma della “Notte di
note” prevista per il primo sabato
di agosto, del “Company
Contatto tour”, previsto per
il 16 di agosto con i maggiori
artisti di “Amici” e di “X
factor”, della “Notte nera”;
terremo la riedizione della festa
“Tutti dentro” dedicata ai
giovani il 13 ed il 14 agosto
presso il Prunno. Voglio inoltre
sottolineare gli eventi culturali
che terremo al Millepini,
in particolare il concerto dei
Solisti Veneti che ritornano ad
Asiago con Salvatore
Accardo, considerato tra i
massimi violinisti al mondo,
gli aperitivi con l’autore,
l’Asiagofestival,
“I forti in scena”,
ancora, “I mercoledì
dell’astronomia”,
il ciclo di
eventi culturali dedicati
ai 150 anni dell’Unità
d’Italia con la
rassegna denominata
“150 volte Italia” in
cui sono comprese le
conferenze
sulla storia
d’Italia condotte
da Mario
Isnenghi ed il
Requiem di
Giuseppe Verdi che eseguiremo
in Duomo. Nonostante
tutto sono convinto
che i nostri ospiti avranno
tempo per godersi ciò che
tutto il territorio saprà allestire
per loro.
Quali sono le vere novità?
“Stiamo elaborando un
nuovo evento che valorizzi
le nostre specificità
agroalimentari con una
grande serata di piazza dedicata
al nostro “Asiago”
che dovrebbe svolgersi nel
mese di luglio e chiamarsi
“Notte dell’Asiago” ma è
ancora presto per definirne
i dettagli”.
Su cosa deve puntare
Asiago, cosa manca, cosa si
può e deve fare: sono in
molti a pensare che il nostro
territorio in tema di turismo
abbia perso troppi
treni e che ormai sia tardi
per cambiare rotta e risalire
la china....
“Penso che il nostro territorio
possieda straordinarie
potenzialità che difficilmente
riesce a valorizzare. Le ragioni
di ciò stanno nell’assenza
di coscienza turistica che,
purtroppo, ancor’oggi si rileva
in una percentuale alta
della popolazione e nell’assenza
di risorse economiche. Voglio
tranquillizzare chi ritiene
che non ci siano idee, posto
che non penso vi sia altro
comprensorio turistico con un
numero così elevato di progetti
e di iniziative come il nostro
da finanziare. Quante critiche
ricevo ogni qualvolta organizzo
eventi con enorme riscontro
di pubblico oppure investo
soldi in promozione che ben
potrebbero essere utilizzati per
“chiudere i buchi” sulle strade:
queste sono frasi ricorrenti che
fanno comprendere quanto sia
difficile per la nostra stazione
competere con le più rilevanti
realtà turistiche di montagna,
quelle che hanno saputo stare
al passo con i tempi, quelle che
hanno saputo frenare lo sviluppo
delle seconde case incentivando
le attività alberghiere,
quelle che sono riuscite a rinnovare
i loro impianti e garantire
servizi di ricettività adeguati
alle mutate esigenze della
clientela. Per fare un esempio,
il Comune di Cortina quest’anno
ha stanziato a favore
del suo Consorzio di Promozione
Turistica ben 550.000
euro a fronte di neanche un centesimo
stanziato dal Comune di
Asiago per il suo Consorzio.
Recuperare quello che si è perduto
nel corso di quarant’anni
di assenza di politiche turistiche
è molto difficile, penso,
tuttavia, che siamo sulla strada
giusta per far riacquisire
ad Asiago ed a tutto il nostro
comprensorio quel prestigio
d’immagine che le sono da
sempre stati riconosciuti”.
Stefania Longhini

Sabato 14 maggio 2011
Il Consorzio turistico Asiago 7C versa in
gravi difficoltà economiche e il blocco di
fondi e di liquidità che ne consegue sta
mettendo a serio rischio alcuni progetti
promozionali ritenuti fondamentali. Una
situazione confermata dal presidente Roberto
Rigoni.
“L’assenza di liquidità – dice
– è in questo momento totale.
All’atto del suo insediamento
il nuovo Cda si è trovato
a gestire un’esposizione
bancaria di
523.000 euro ed ha
avviato un piano di
risanamento per
diminuire
l’indebitamento che
sta ingessando l’attività.
Inutile sottolineare
quanto sia complesso
operare in questa situazione
considerando che i
fondi regionali che ali-
8
l’Altopiano
Consorzio turistico Asiago 7C
Verso il risanamento dei conti
Con la riduzione dei costi di gestione, il blocco dei tassi d’interesse. Si ripensa anche al ruolo
dell’ente. Tra le ipotesi allo studio vi è chiaramente quella della liquidazione del Consorzio con
il contestuale avvio di una nuova società consortile per azioni o a responsabilità limitata
mentano il Consorzio Turistico, pari ad 203.000 euro, saranno
introitati entro il prossimo autunno. Tuttavia, pur avendo ridotto
considerevolmente le spese di gestione, vi sono dei costi di funzionamento
che non possono essere azzerati, pena la chiusura.
Voglio sottolineare come, grazie alla sensibilità dimostrata dalla
Cassa Rurale di Roana, il nuovo Cda ha ottenuto il blocco del
tasso di interesse sul fido in essere e l’approvazione di un piano
di ammortamento sicuramente vantaggioso. Molte altre sono le
iniziative realizzate con l’obiettivo di un radicale risanamento
dei conti del Consorzio, ma la strada è ancora complessa”.
Si parla di conti bloccati e stipendi non pagati; potrà l’ente
uscire da questa situazione? In che modo?
“Come detto, il blocco dei conti è dovuto all’assenza di liquidità
a causa del forte indebitamento dell’ente. Dobbiamo tenere presente,
però, che il Consorzio possiede crediti per oltre 300.000
euro di cui auspichiamo di introitare almeno 100.000 euro entro
l’estate. Ciò ci permetterà di uscire da questa situazione, almeno
in attesa di percepire altri fondi da enti pubblici e privati che
sostengono le nostre iniziative. Ricordo che il Consorzio sta elaborando
progetti per il reperimento di fondi pubblici che permetteranno
di finanziare svariate azioni promozionali nel corso dei
prossimi anni. Inoltre, stiamo realizzando progetti di promozione
in accordo con il Consorzio Dolomiti e la Regione Veneto che
garantiranno ulteriori entrate”.
Il Consorzio tutela formaggio Asiago
ora ha sede nel capoluogo altopianese
1.685.050 forme di formaggio
Asiago prodotte di cui
1.439.299 di fresco e 245.751
di stagionato. 4,68 euro/kg la
quotazione media. Esportazioni
estere che segnano un +
30% in controtendenza rispetto
agli anni precedenti con cali
del – 6% nel 2008 e del – 11%
nel 2009. Rilevanti gli incrementi
nel mercato australiano
(+ 49%) e svizzero (+ 49,5%).
Sono solo alcuni dei numeri
usciti dall’assemblea annuale
dei soci del Consorzio tutela
formaggio Asiago tenutasi
domenica 8 maggio nella sala
dei quadri del Municipio di
Asiago. Un’assemblea che
ha riservato anche altre novità
importanti, in particolare lo
Con lo psicologo Giampiero Moschini
MADRI E PADRI, O MEGLIO MATERNITA’
E PATERNITA’ A CONFRONTO
L’incontro in patronato ad Asiago venerdì 27 maggio
di Cesare Pivotto
Dopo l’incontro –dibattito sul tema della paternità
di due mesi fa, lo psicologo Giampiero Moschini
propone un’altra serata di analisi e riflessione con
un tema quasi all’insegna della continuità rispetto
al precedente; infatti, dopo gli interrogativi sulla
paternità e sul “cos’è un padre?” trattati il 30
marzo scorso, stavolta l’argomento è “Padri e
madri: cambia solo l’iniziale? Differenze e
somiglianze tra maternità e paternità”.
Sarà attraverso considerazioni ed analisi che il
dr. Moschini percorrerà un itinerario all’interno
della famiglia dei nostri giorni, puntando a trattare
il tema andando alla ricerca di risposte ad una
sequenza di domande, magari e spesso lapidarie,
provocatorie, impietose e crude sui ruoli dei due
genitori; ne volete la prova? Eccone alcune: “Per
spostamento ufficiale della
sede legale del Consorzio tutela
ad Asiago e precisamente
nella Comunità Montana e
l’istituzione di una commissione
sensoriale che valuterà le
forme di Asiago prima della
loro messa in vendita come ulteriore
misura per accrescere
la qualità dell’Asiago, e quindi
anche il suo prezzo di vendita.
Già nell’assemblea dei soci
dell’anno scorso era stato
ipotizzato il trasferimento della
sede legale del Consorzio tutela
ad Asiago. Un’ipotesi
concretizzata domenica con la
sua ufficializzazione. La sede
operativa rimarrà chiaramente
quella di Corso Fogazzaro a
Vicenza ma quella legale sarà
la crescita dei figli è più importante il padre o
la madre? Spetta alla madre allevarli ed educarli?
Ed il padre che fa? Quali sono i compiti
comuni ad entrambi e quali quelli distinti? Chi
tiene la cassa? Chi detta legge? Chi dei due fa
la parte del cattivo? Un tempo i ruoli ernao
chiaramente definiti; ora si sono rimescolate
le carte ed a volte non si capisce cosa compete
all’uno o all’altra. Era meglio una volta? Stiamo
evolvendo o tornando indietro? Il caos
porta solo confusione?”
Questi e molti altri ancora saranno i quesiti che
tracceranno la scaletta di un incontro fra realtà
quotidiana e psicologia, fra esperienze e considerazioni
che, con il contributo dei presenti, si
preannuncia quanto mai interessante. Partecipazione
ovviamente aperta a tutti.
5
Si indica da tempo l’ipotesi di una messa in liquidazione
dell’ente e la costituzione di un nuovo soggetto, quanta
verità c’è?
“Il nuovo cda ha avviato un serio approfondimento sul ruolo del
Consorzio Turistico pur ritenendo determinante l’azione che lo
stesso sta compiendo a favore di tutto il territorio. E’ chiaro che
le attuali difficoltà di gestione, dovute ad un indebitamento creatosi
nel corso degli anni, non permettono di sviluppare al meglio
gli obiettivi che hanno motivato i rappresentanti delle amministrazioni
comunali di Asiago, Gallio e Roana ad un loro
coinvolgimento nelle attività del Consorzio. Tra le ipotesi allo
studio vi è chiaramente quella della liquidazione dell’attuale ente
con il contestuale avvio di una nuova società consortile per azioni
o a responsabilità limitata che si ponga quale obiettivo quello
di ripartire con nuovi impulsi e mezzi finanziari idonei a
rilanciare l’attività promozionale a favore di tutto il territorio.
Di ciò è stata resa edotta l’assemblea dei soci che sarà
riconvocata a breve al fine di assumere ogni decisione che
questa nuova compagine intende adottare. Voglio tuttavia sottolineare
che l’attuale Consorzio Turistico possiede un patrimonio
di conoscenze e di progetti di assoluto rispetto che
cercheremo di valorizzare con l’aiuto degli oltre 140 soci
che hanno da sempre supportato l’azione che il Consorzio
ha svolto a favore dell’economia”. Gerardo Rigoni
Asiago proprio come “segno
di affezione nei confronti del
territorio che ha visto nascere
il nostro formaggio e che si accompagna
ad un nuovo accordo
tra il Consorzio tutela ed il
Comune asiaghese per promuovere
sempre più l’Asiago
dop ed il territorio di riferimento”,
come ha spiegato il presidente
del Consorzio tutela, Roberto
Gasparini. Un accordo
che vedrà il Comune di Asiago
impegnato ad incentivare più
malghe a produrre l’Asiago
dop “prodotto di montagna”
obbligando il malghese, all’atto
di rinnovo della concessione
della malga, di marchiare
almeno il 40% del formaggio
con i sigilli del Consorzio tutela
e a sua volta il Consorzio
tutela che sarà più presente
come sponsor o come patrocinante
negli eventi organizzati
dal Comune. Altra novità è
l’impegno sempre più radicato
di creare un prodotto di qualità
eccelsa. Dopo numerosi
impegni presi dai produttori di
Asiago e un’aumentata attività
di controllo (nel 2010 564
sopralluoghi nei punti vendita,
9 presso grossisti e 62 nei
caseifici produttori e magazzini
di stagionatura,
smarchiatura di 805 forme di
Asiago) l’assemblea dei soci
ha deliberato l’istituzione di
una commissione sensoriale
che valuterà non solo il sapore
del prodotto ma anche il profumo
del formaggio e il suo
aspetto. Il consorzio tutela diventa
così il primo a adottare
una commissione sensoriale il
cui giudizio sarà vincolante alla
marchiatura. “Servirà ai produttori,
non ad uniformare, ma
a migliorare il proprio prodotto
– illustra Gasparini - Garantendo
più qualità, e quindi anche
un prezzo maggiore alla vendita”.
In pratica la commissione
eviterà che sulle tavole dei
consumatori arrivi formaggi
non all’altezza, eliminando dal
Roberto Gasparini,
presidente Consorzio
Tutela Formaggio
Asiago
circuito della dop Asiago i prodotti
non conformi. “Ritengo
che un’efficace politica di
valorizzazione dovrebbe prescindere
dalle quotazioni
borsistiche – ha concluso
Gasparini rivolgendosi ai soci
– Qualità, quantità e prezzi
devono diventare un senso di
responsabilità dei nostri soci
che devono imparare a far
squadra imponendosi una direzione
più energica e orientata
all’innovazione”.
Gerardo Rigoni

ATTUALITA’
Il Consorzio tra i Caseifici è
stato al centro di un’intensa
attività giudiziaria nei giorni
scorsi. Dapprima il suo
presidente Giuliano
Pesavento si è visto infliggere
un anno e tre
mesi di condanna dal Tribunale
di Bassano per
gravi inadempienze che
hanno aggravato il danno
del noto incendio del
novembre 2007 che devastò
due dei tre magazzini
dello stabilimento di
via Baracca. Poi il giorno
seguente, il Consorzio
Caseifici ha vinto a Milano
la causa intentata
contro le assicurazioni che da
tre anni e mezzo si rifiutavano
di pagare i danni.
“Due sentenze che non possono
non essere collegate –
commenta Pesavento – Penso
che nessuno possa credere
che sia un caso che la condanna
penale sia giunta il
giorno prima della sentenza
per le assicurazioni”.
La sera del 17 novembre del
2007 un rogo distrusse buona
parte dei magazzini di stagionatura
e una quantità notevole
di forme di formaggio
provocando danni per 25 milioni
di euro. Già nella fase di
istruttoria il pm Giovanni
Parolin, basandosi sulla relazione
del perito dei vigili del
fuoco, concluse che all’origine
dell’incendio ci sarebbero
state imprudenze nella
fase marchiatura a fuoco
delle forme. Ed inoltre che “il
rogo ha potuto propagarsi
grazie all’inadeguatezza della
rete idrica”. La difesa ha,
a sua volta, sostenuto che se
Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
Consorzio fra i Caseifici – Dopo l’incendio del novembre 2007
Pesavento condannato, ma i danni
verranno pagati dalle assicurazioni
A tre anni e mezzo dal tremendo rogo, si è giunti alle conclusioni sulle varie responsabilità
Il presidente: “Pochi ci hanno aiutato. Ora pronti a ripartire, ma la faccenda non si chiude qui”
era vero che il magazzino era
privo di anello idrico era anche
vero che il Consorzio,
proprio in virtù della mancanza
dell’anello, aveva predisposto
una grande riserva
d’acqua che ha permesso il
contenimento dell’incendio.
E proprio queste mancanze,
sommate ad altre imperizie
(come materiale potenzialmente
infiammabile non isolato
o la marchiatura delle
forme con fiamme libere direttamente
in magazzino)
hanno portato i magistrati
bassanesi a condannare
Pesavento per inadempienze.
Una condanna per
Pesavento “totalmente inaspettata”
perché, spiega,
“come consorzio ci siamo
affidati a consulenti e periti
per le pratiche
antincendio e di sicurezza.
Io non ho le competenze in
merito e credo che a questo
servano i consulenti.
Perché allora le persone
*Il laboratorio galenico è stato ampliato ed organizzato secondo le Norme di Buona
Fabbricazione. Abbiamo un reparto dedicato alla preparazione di creme, unguenti,
prodotti cosmetici e profumi, e un altro riservato alla preparazione di polveri, capsule,
compresse. Vengono allestiti su ricetta medica oppure da formulario della
Farmacopea Europea.
*
pagate per far fronte a queste
questioni non erano sul
banco degli imputati?”
Ma il giorno seguente lo
smacco bassanese,
Pesavento e il Consorzio
Caseifici hanno avuto la
loro rivalsa. Altra città, Milano.
Altro tribunale, quello
civile. I contendenti, il Consorzio
Caseifici e il pool assicurativo
(costituito dalle
assicurazioni Cattolica,
Unipol e Milano). Una causa
civile partita nel 2009
quando le tre compagnie
assicurative avanzano dubbi
sulle liceità del risarcimento
per le inadempienze
antincendio del Consorzio
Caseifici. Le stesse che hanno
portato alla condanna di
Pesavento.
Ma il risultato è stato ben diverso
con le assicurazioni
condannate a pagare tutto,
compresi i danni. Una batosta
da 20 milioni di euro perché,
secondo i giudici milanesi, le
assicurazioni erano ben consce
delle condizioni e dei rischi
dello stabilimento prima
della stipula assicurativa
come ampiamente dimostrato
con le perizie
propedeutiche alla stipula.
Tanto che i giudici hanno appesantito
la condanna calcolando
il risarcimento danni dal
giorno dell’incendio e non
dall’inizio della causa.
“Una vittoria schiacciante e
una rivincita contro chi ha
remato contro in questi tre
anni e mezzo – commenta
Pesavento - Tre anni e mezzo
di sofferenza e di difficoltà,
anche economiche, non
Formare un’associazione non
è difficile. Servono un paio di
persone, entusiasmo e voglia
di fare. E’ tenere in piedi
un’associazione per 25 anni,
accompagnarla nella crescita,
aumentarne le competenze,
mantenere uniti i soci che diventa
difficile. Anzi in alcuni
momenti inverosimile. Non
così per il gruppo di Protezione
civile Altopiano 7 Comuni
che in un quarto di secolo è
cresciuto non solo numericamente
ma anche professionalmente
raggiungendo apici di
eccellenza non comuni nemmeno
nel settore delle professioni.
Ma è ciò che rende il
volontariato un fenomeno
poco comprensibile per chi non
lo ha mai provato. Donare se
stessi e il proprio tempo libero
agli altri è un esercizio che
molti non capiscono. Ma per
capire basterebbe trascorrere
qualche ora con gli uomini e le
donne che compongono la Protezione
Civile Altopiano 7C.
Sono proprio quelli con la giacca
gialla che sorvegliano alle
partite di hockey, seguono le
manifestazioni sportive, accompagnano
gli anziani e i
disabili all’ospedale. E, meno
evidente, sono quelli che lasciano
lavoro e famiglia per ac-
solo per il cda ma, e
soprattutto, per i 170
allevatori soci ed i 70
dipendenti. Questa
sentenza è uno
schiaffo alla tanta fogna
che ci ha denigrato,
diffamato e sperato
tanto che chiudessimo
baracca. Ed invece
siamo ancora
qua pronti ora a ripartire.
Appena spenti i
focolai attorno a noi
è calato il silenzio.
Nessun aiuto, nessuna lacrima.
Anzi hanno provato a
schiacciarci ma, come ho
promesso ai nostri anziani,
non è finita qui. Chi ha cercato
di affossarci dovrà risponderne”.
Un tentativo di mettere alle
strette la società che, secondo
il presidente Pesavento
ma anche secondo molti soci
e collaboratori del Consorzio
Caseifici, è stato voluto, cercato
e incoraggiato. Proprio
perché quei 1.100 quintali di
latte lavorati quotidianamente
dal consorzio Caseifici fa
gola a molti. Ed il fatto che il
6
Consorzio Caseifici abbia
sempre difeso la propria autonomia
non gli ha certo creato
molti amici nell’ambiente.
“A remare contro sono state
associazioni di categoria, una
certa politica ed aziende
competitors per non parlare
di qualche “cavallaro” che
ha voluto indagare di proprio
conto sull’incendio inquinando
una situazione già di per
se triste con uno squallore
umano ma visto – appunta
Pesavento – Questa esperienza
ci ha anche fatto vedere
chi sono i veri amici; e
le uniche persone che mi
sento di poter ringraziare
sono il sindaco di Asiago
Andrea Gios che si è prodigato
in maniera singolare sia
con il mondo politico sia con
le assicurazioni, il senatore
Piergiorgio Stiffoni che ha
portato a conoscenza del
Parlamento con un’interrogazione
quanto stava avvenendo
e il broker assicurativo
che ci ha assistito in ogni
fase dell’istruttoria”.
Gerardo Rigoni
La Protezione civile “Altopiano 7C”
festeggia i venticinque anni di attività
Il presidente
Flavio Rigoni
correre là dove c’è maggior
bisogno; nei terremoti, nelle alluvioni,
nella catastrofe umanitaria
degli sbarchi di immigranti.
Sono spesso i primi che
portano conforto e gli ultimi ad
abbandonare aree dissestate.
“Non sono solito ad elencare
le cose fatte bensì quelle ancora
da fare; rimane nei nostri
sogni una sede per i nostri
mezzi, vedere una maggior
contribuzione regionale ai progetti
di formazione e una
auspicata collaborazione tra le
varie associazioni di Protezione
civile del territorio – ha esordito
il presidente Flavio Rigoni alla
cena associativa che ha visto la
presenza di una 50ina di volontari
–Credo inoltre doveroso ringraziare
chi ha fatto, chi poco
chi tanto chi tantissimo, ma sempre
in modo disinteressato, senza
ricerca di lodi o di battimani.
Ringrazio anche chi ha sacrificato
giorni di riposo, pause e
anche ferie per frequentare i
corsi di aggiornamento per
portare la nostra protezione
civile verso una professionalità
sempre più richiesta ed opportuna”.
“Condivido le vostre
richieste ed aspirazioni – ha
rassicurato l’assessore
asiaghese alla Protezione civile
Giampaolo Rigoni – Alcuni
sono in discussione altri, proprio
per mancanza di fondi,
devono per forza di cose lasciate
ad un futuro speriamo
più sereno. Per quanto riguarda
la collaborazione tra protezioni
civili la cosa è in via di attuazione
con la zonizzazione prescritta
dalla Regione. Una disposizione
non facile per l’Altopiano per
l’estensione del territorio che
dovrà essere plasmata
specificatamente e non una fotocopia
di quanto sta avvenendo
in pianura”. Per quanto riguarda
la formazione, Rita Dal
Molin, già vice presidente della
protezione civile Altopiano 7 Comuni
e oggi del centro servizi
volontariato di Vicenza ha aperto
uno spiraglio: “Ci sono parecchi
soldi a disposizione delle 46
associazioni provinciali per progetti
di formazione proprio in vista
dell’anno europeo del
Volontariato”.
Gerardo Rigoni

Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
7
ATTUALITA’
Nelle attività del Rotary Club
di Asiago trovano spazio serate
conviviali in cui vari
relatori vengono invitati a proporre
approfondimenti e
sottolineature sulle materie di
rispettiva competenza.
L’ultimo appuntamento in ordine
cronologico ha visto come
del Club presieduto
da Dario Dal Collo e
presentato dal primario ortopedico
dell’Ospedale di
Asiago, dr. Giovanni
Costacurta, il dr. Valerio
Alberti, dal 1° gennaio 2008
Rinnovati i vertici del CAI
Paganin nuovo presidente
Dopo l’assemblea di metà
marzo scorso (occasione in cui
è stato formato il consiglio del
C.A.I. per il triennio 2011/
2013), a fine marzo son stati
eletti il nuovo presidente, Antonio
Paganin, e i nuovi consiglieri:
Giuseppe Barberis, Mario
Busana, Lorenzo Cenci,
Fabiola Covolo, Giovanni Frigo,
Alberico Rigoni, Francesco
Rigoni, Barbara Rodeghiero e
Alessandro Venzo; fanno parte
del consiglio direttivo anche
Gilberto Dal Pozzo, Direttore
della Scuola di Alpinismo
“Hogar Pail” e Stefano Pertile
quale rappresentante del Soccorso
Alpino, mentre i Revisori
dei conti sono: Ilario De
Guio, Daniela Finco e Mauro
Micheletto. All’interno del regolamento
nazionale, la struttura
centrale del Club Alpino
Italiano si configura come
“Ente pubblico non economico”
mentre quelle periferiche,
come la nostra, sono soggetti
di diritto privato. Le finalità
CAI comuni a tutti i territori
montani sono: la
frequentazione della montagna
e l’organizzazione di attività
alpinistiche,
escursionistiche e
speleologiche; l’organizzazione
e la gestione di corsi di
addestramento per le attività
sciistiche, sci-alpinistiche,
escursionistiche,
speleologiche, naturalistiche; il
tracciamento, la realizzazione
e la manutenzione di sentieri,
opere alpine e attrezzature
alpinistiche e di rifugi alpini e
bivacchi (di proprietà CAI
delle varie sezioni); la vigilanza
e la prevenzione degli infortuni
nell’esercizio delle at-
Il dottor Valerio Alberti, Direttore Generale dell’Ulss 3, ospite del Rotary Club Asiago
“Per Asiago un futuro importante
ed un forte legame con Bassano”
Direttore Generale dell’ULSS
n. 3 di Bassano del Grappa -
Asiago e Coordinatore Regionale
della Conferenza dei Direttori
Generali delle Aziende
ULSS e Ospedaliere della
Regione Veneto. Nutrita la
partecipazione (una quarantina
i presenti) per una serata
che, dopo l’appuntamento conviviale,
ha vissuto della relazione
del dr. Alberti sul tema: “La
Sanità e l’Altopiano dei 7 Comuni”.
Il massimo dirigente
tività tramite la struttura operativa
del Corpo Nazionale
Soccorso Alpino e
Speleologico; la promozione di
attività scientifiche e didattiche
per la valorizzazione dell’ambiente
montano italiano; l’avvio
di iniziative di formazione
etico-culturali degli ambienti
montani, attraverso vari mezzi,
come fotografia e cinematografia
e la formazione professionale
per guide
speleologiche ed esperti per il
servizio valanghe; ultimo ma
non ultimo: la difesa delle montagne
e del loro ambiente naturale.
Il CAI è infatti riconosciuto
dal Ministero dell’Ambiente
quale associazione
ambientalista di interesse nazionale.
L’Altopiano, che poco
si presta all’alpinismo comunemente
inteso in quanto carente
“in altezza”, è ricco “in
profondità”, quindi particolarmente
idoneo alla speleologia,
come testimonia l’attività partita
già negli anni ’70 dell’ex
Gruppo Grotte, oggi Gruppo
Speleologico 7 Comuni. (La
fondazione del Museo dell’Acqua,
attuale sede del Gruppo,
ben rappresenta le attività di
scoperta, ricerca e studio
morfologico/storico/ambientale
del territorio). Il Corpo di
Soccorso Alpino in Altopiano,
è altresì nato nel ’68, con la
rinascita del CAI locale ed
entrato in funzione nel ’70. (Le
richieste di soccorso, precedentemente
venivano
espletate dal Corpo dei Vigili
del Fuoco volontari e da
alcuni componenti il Gruppo
Grotte). Dagli anni ’70 è
iniziata l’attività sentieristica,
con la pulizia l’adeguamento e
della sanità del bassanese ha
introdotto il suo intervento
puntualizzando le tipicità del
nostro territorio, per far riferimento
agli obiettivi legati alle
nuove prospettive delle strutture
sanitarie in Altopiano.
“Continuità col passato ed
al tempo stesso rilancio e
sviluppo – ha detto – Aspettiamo
a giorni l’approvazione
regionale del progetto,
per poi seguire l’iter che
porterà lo stesso a Roma per
la tabellazione di moltissime vie
del territorio, sottoposte annualmente
a manutenzione.
Quanto all’attività didattica la
sezione CAI Asiago 7 Comuni,
offre da sempre formazione
interna, rivolta ai consociati
(corsi di alpinismo e
scialpinismo base e avanzato,
corso neve-valanghe, corso tipografia
e orientamento) ed
esterna, rivolta a scuole cittadini
e turisti, attraverso incontri,
mostre, proiezioni. Molto
ampia la gamma delle uscite
proposte a soci e simpatizzanti,
che diventerà appuntamento
mensile sul nostro giornale.
(Due le uscite di maggio già
realizzate: Castelletto/Tonezza
e Monte Novegno). In programma
per domenica 15
maggio in bicicletta: Brenta/
Ville venete (difficoltà T); itinerario:
ciclabile riviera del
Brenta; responsabili: Andrea
Martini e Franco Pivotto.
Le domeniche 22 e 29 maggio
e 12 giugno, la sezione è
impegnata in una delle attività
più rilevanti svolte a favore del
territorio (la pulizia e la manutenzione
dei sentieri di competenza):
sentiero 804 Albaredo-
Forte Corbin; sentiero 803
Monte Erio e 832, Monte
Zebio e sentiero 840 Ortigara.
Mercoledi 25 un’uscita per
tutti: fioritura sul Monte Paù
(difficoltà E), dislivello 300 mt.;
percorrenza: 5 ore; itinerario:
Bocchetta Paù/pendii meridionali
dell’Altopiano; responsabili:
Jean Claude Menozzi e
Mariano Vellar. Il 28/29/30 è
in programma una gita al Golfo
dei Poeti e alle Cinque Terre
(www.caiasiago.it - 0424/
464122). Beppa Rigoni Scit
l’approvazione e, una volta
acquisita, all’avvio delle
gare. Sul piano finanziario
non ci dovrebbero essere
problemi, con un finanziamento
già assicurato di 20
milioni di euro ed un impegno
della Regione Veneto
per 5 milioni e mezzo di euro.
Sui tempi, considerando
come verosimile la partenza
dell’iter nel 2012, è ragionevole
parlare di 3 – 4
anni”. Davanti al tavolo dei
relatori cinque pannelli che illustrano
quello che sarà il risultato
finale della
ristrutturazione ed ampliamento
dell’Ospedale di Asiago.
“Un ospedale generale che
disporrà di 120 posti letto
di cui 90 ordinari e 30 per
day hospital- surgery – ha
precisato – sarà sviluppato
in orizzontale (dell’esistente
resterà solo la parte nuova
della struttura anche se
nel progetto finale non sarà
più destinata a Pronto Soccorso)
col pieno rispetto dell’impatto
ambientale e del
paesaggio, con la creazione
di adeguati parcheggi.
Sarà una struttura che punterà
su di un’organizzazione
moderna di carattere dipartimentale
con una gestione
unitaria ed una forte
collaborazione e cooperazione
con Bassano, nel reciproco
interesse ed a garanzia
di buona salute”.
“Asiago – ha poi aggiunto –
avrà una sua attività ad
ampio raggio in cui svilupperemo
attività particolari
come la riabilitazione
cardiologica (finora fatta
ad Arco) sfruttando le qualità
e le competenze ad alto
livello disponibili; ci saranno
insomma caratterizzazioni
di nicchia senza dimenticare
di far bene tutto il resto”.
“Il profilo di Asiago
prevede – ha detto ancora
Alberti – attività di qualità;
l’importante è fare bene
quello che si fa: questo è il
Il presidente Dal Collo
omaggia Alberti
nostro target” A margine,
Valerio Alberti ha annunciato
alcune novità: il freschissimo
arrivo ad Asiago di una nuova
TAC di ultima generazione,
l’apertura del laboratorio di
Diabetologia e, prossimamente,
quello di psichiatria infantile,
con l’obiettivo di aumentare
l’offerta specialistica. Alcune
domande dei presenti hanno
sollecitato l’ospite. Si è parlato
di Mezzaselva e, dopo
aver ricordato il concorso di
idee del 2008, le 9 proposte
arrivate ed i 3 progetti premiati,
il dr. Alberti ha ricordato
come “Questo deve essere un
progetto a respiro Regionale
e deve essere concreto; si
è parlato di un centro
polifunzionale sociale così
come del mondo della
disabilità dello sport, vasto
e con molte risposte anche
di carattere economico;
sono state coinvolte le Associazioni
ed adesso siamo
al punto di cercare di capire
se un progetto di tale
respiro può reggere o no,
se ha gambe per camminare
da solo. Gestirlo per ora
può spaventare e quindi rende
necessario un approfondimento
e la verifica se il
relativo
può reggere”. Si è parlato di
posti di rianimazione “Questa
è una struttura molto specialistica
– ha detto – che deve
essere inserita in una struttura
parimenti specialistica,
che richiede un corredo assai
ampio. Cercheremo di
dare maggior copertura
anestesiologica, ma il profilo
dell’Ospedale è quello:
ad Asiago si può arrivare
fino ad un certo punto,
a Bassano fino ad un
altro, a Padova ad un altro
ancora”. A fine serata,
con la consegna all’ospite di
un omaggio da parte del presidente
Dal Collo, è stata
espressa soddisfazione non
solo per l’attenta ed esauriente
disamina proposta da
Alberti ma anche alla luce di
una considerazione: sembra
persino impossibile vedere,
parlare e pensare ad una
struttura ospedaliera di
Asiago oggetto di grande
considerazione ed importanza
nel quadro sanitario del
territorio quando solo qualche
anno fa si paventava un
sostanziale smantellamento,
tanto da far scendere la gente
altopianese fino a Venezia
per difendere il proprio diritto
alla salute.
Annotazione curiosa, forse
non a tutti nota: la legge impone,
quando si realizza un
nuovo Ospedale, lo
sminamento del territorio;
ebbene, nel fare quello di
Asiago sono stati recuperati
ben 600 ordigni di cui sarà poi
fatta una mostra fotografica.
Cesare Pivotto

Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
Torna ad Asiago con sei date da maggio a
settembre il Centro Temporaneo raccolta rifiuti
L’iniziativa offre la possibilità ai cittadini di conferire ingombranti, pc, elettrodomestici e verde
Uno “spettacolo” che sembra non finire mai, quello sgradevole
dei rifiuti di genere diverso lasciati nei pressi delle
campane per la raccolta della differenziata. Soprattutto in
alcuni luoghi, si assiste a un continuo abbandono di materiale
di ogni tipo, dai materassi agli apparecchi televisivi,
dai mobiletti agli elettrodomestici. Tanto che in talune
zone, proprio per cercare di dare fine a questi comportamenti
disdicevoli, le campane sono state rimosse. Purtroppo
la visione di cumuli di rifiuti ingombranti abbandonati,
soprattutto in alcuni punti, favorisce l’imitazione
e così non appena rimossi ne spuntano altri, offrendo un
continuo pessimo esempio di come non ci si voglia adeguare
ai comportamenti corretti, infischiandosene delle
regole e imbrattando un territorio che è di tutti. Un esempio,
sotto gli occhi di tutti, è quello lungo la strada che da
Asiago porta a Camporovere: come testimonia la foto che
pubblichiamo, qui l’inciviltà di certe persone offre davvero
un’immagine spiacevole. Ma non è di certo l’unica, la nostra
“collezione” di fotografie su questo tema è sempre più ricca, e
“Acqua bene di tutti”: appuntamenti
in vista del referendum di giugno
Continuano in provincia gli
appuntamenti con la partecipazione
anche di rappresentanti
del movimento altopianese, l’ultimo
dei quali ha avuto luogo a
Vicenza il giorno 11 maggio
scorso. Nell’incontro precedente
del 28 aprile scorso, in
Altopiano al Museo dell’Acqua,
sono state esposte le iniziative
referendarie negli 8 Comuni.
Ovunque saranno posizionati
dei gazebo, dove avere notizie,
scambiare opinioni e acquistare
bandiere e spille (5 • e 1 •)
per finanziare la campagna sin
corso. Già il 7 maggio, il Gruppo
di sostegno di Lusiana ha organizzato
una serata per promuovere
la raccolta di fondi per il
Comitato, mentre questo sabato
14, sarà dedicato ad un incontro
a carattere informativo e domenica
15, sarà allestito un gazebo
dove reperire informazioni e materiale
cartaceo illustrativo. Il
Gruppo Speleologico 7 Comuni,
la sera del 18, terrà il terzo
incontro in merito presso la sede
del Museo dell’Acqua, dove
verrà comunicata l’azione promossa
e già partita a livello na-
zionale, quella più significativa
come risonanza mediatica e
quotidianamente in diretta Rai:
la presenza al Giro d’Italia (già
partito il 7 maggio), con bandiere,
striscioni, palloncini,
scritte sull’asfalto utilizzando
vernici ad asciugatura rapida,
per non mettere in pericolo la
sicurezza dei ciclisti. Un fiume
di membri dei comitati si riverseranno
sulle strade italiane fino
al 29 maggio prossimo: dal Piemonte
(Venaria), passando per
la Toscana (Piombino), il Sud:
da Tropea a Messina, l’Emilia
Romagna: Ravenna; il Nord: da
Conegliano, Belluno, Bergamo
a Milano. Il Museo dell’Acqua,
sarà inoltre aperto sabato 14,
per “La Notte dei Musei di tutti
Europa” (Programma: inizio
ore 18; ore 19: relazione del
Dott. Manuel Cunico, dal tema:
“Il Novecento e l’acqua”; ore
20,30: proiezione del film:
“Water makes money”, ore 22:
musica col gruppo Free Spirit).
Aperti anche il Museo
Naturalistico Patrizio Rigoni alla
Scuola Elementare di Asiago e
il Museo Tremonti in località
da quando nel territorio comunale di Roana sono entrati in
vigore i press container per il secco non riciclabile, si sono
aggiunte anche le immagini dei sacchetti che vengono lasciati
Sasso. Ricordiamo inoltre
l’evento più importante fra quelli
in calendario in Altopiano,
quello presentato dal giornalista
Rai, Guiovanni Stefani e con
Rosario Lembo come relatore
(Segretario Nazionale del Comitato
per il controllo mondiale
dell’acqua), che avrà luogo al
“Grillo Parlante”, alle 20,30 del 20
maggio prossimo. In Comune di
Asiago sarà collocato un gazebo
in Piazzetta S. Rocco, sempre sabato
14 (dalle 9 alle 13) e domenica
15 (dalle 9 alle 18) e di nuovo
sabato 15 (dalle 9 alle 13) e
domenica 29 (dalle 9 alle 18), da
confermarsi. L’ultima domenica
di maggio il Gruppo Speleologico
7 Comuni, organizza altresì una
scampagnata con pic-nic (a costo
ridotto d’entrata al Museo),
con visita al percorso esterno guidata
e all’interno libera, con
intrattenimento per i più piccoli
e proiezione del video: “Wather
mach money”: la
privatizzazione dell’acqua in
Francia e la sua
ripubblicizzazione. Kermesse
non-stop, dalle 10 alle 17.
Beppa Rigoni Scit
Calendario centro
di raccolta ASIAGO
14/05/2011
INGOMBRANTI +
ELETTRODOMESTICI
e COMPUTER;
11/06/2011
INGOMBRANTI +
ELETTRODOMESTICI
e COMPUTER;
09/07/2011
INGOMBRANTI +
VERDE E RAMAGLIE;
13/08/2011
INGOMBRANTI +
ELETTRODOMESTICI
e COMPUTER;
27/08/2011
INGOMBRANTI +
VERDE E RAMAGLIE;
10/09/2011
INGOMBRANTI +
ELETTRODOMESTICI
e COMPUTER
La grande festa del Primo maggio
e le altre iniziative di solidarietà
degli Amici di Antonio e Sonia
Una grande festa come sempre;
nonostante temperature
autunnali e nonostante la pioggia
e pure la grandine. Una grande
festa di solidarietà in primis,
con la raccolta fondi da destinare
alle scuole, alla cultura e
alla formazione, ma anche del
ritrovarsi insieme per ricordare
Sonia e Antonio, due persone
speciali che hanno lasciato
questo mondo troppo presto.
Proprio una grande festa quella
del “1 maggio di solidarietà”
organizzata per il settimo anno
consecutivo dall’associazione
Amici di Antonio Pertile e Sonia
Sartori. Il sodalizio, fondato nel
2001 per portare avanti le idee
dell’amico Antonio, è stato insignito
nel 2010 del “Premio
della solidarietà” proprio per la
sua attività di sostegno alla cultura
e ai bisogni dei più deboli
distribuendo nell’arco dell’anno
scorso aiuti ad oltre 10 diversi
enti presenti sul territorio. Tra
le ultime iniziative la vendita del
libro natalizio “I bambini raccontano
il Natale” scritto dai
ragazzi delle elementari del circolo
didattico di Asiago il cui
ricavato è servito ad acquistare
libri per le biblioteche scolastiche
(proprio in questi giorni i
volontari hanno fatto tutto il lavoro
di preparazione di distribuzione
dei testi). Ultimissima
8
nei pressi dei bidoncini dell’umido o delle campane da chi
non si vuol adeguare e portarli nei nuovi contenitori ad apertura
controllata con la tessera. Tornando agli ingombranti,
molto utile è l’iniziativa del Comune di Asiago in collaborazione
con Etra di offrire ciclicamente un centro temporaneo
di raccolta per tipologie di rifiuti di grandi dimensioni o non
conferibili nei normali cassonetti stradali, come mobili vecchi,
contenitori e oggetti in metallo di grandi dimensioni,
pneumatici, materassi, divani, elettrodomestici e computer;
verde e ramaglie. Iniziativa che si auspica possa venire imitata
anche dagli altri comuni, offrendo così ai cittadini un
servizio aggiuntivo a quello su chiamata per il ritiro a domicilio,
e dando la possibilità di conferire, senza spese
aggiuntive, un numero maggiore di colli di rifiuti. La location
per il centro temporaneo di Asiago è, come nei mesi scorsi,
il parcheggio del cimitero in via Ceresara;
le regole di conferimento prevedono che gli utenti esibiscano
una copia dell’ultima bolletta o la tessera personale (Ecocard).
I cittadini potranno consegnare agli operatori un massimo di
quattro pezzi, se si tratta di ingombranti, elettrodomestici o
computer, o fino a sei sacchi da 100 litri nel caso di rifiuto
verde o ramaglie. Per quantitativi superiori è necessario chiamare
il Numero gratuito 800 247842 e accordarsi con gli addetti.
Per chi ne facesse richiesta, è attivo un servizio di asporto
a domicilio per rifiuti voluminosi: non comporta alcun costo
fino a quattro pezzi, e deve essere prenotato sempre al Numero
verde. “Puntiamo molto su Asiago- dice il presidente di
Etra, Stefano Svegliado- perché, nonostante sia un centro
molto grande, ha raggiunto nel 2010 una percentuale di differenziata
pari al 33,5%, con oltre 760 chili di rifiuti raccolti per
abitanti per un totale di quasi 5 mila tonnellate. Questi risultati
sono sinonimo di impegno, serietà e sensibilità, e speriamo che
fenomeni come l’abbandono abusivo degli ingombranti possa
presto essere completamente arginato. Gesti di questo tipo rendono
infatti difficoltoso il lavoro degli operatori, e sono anche
puniti della legge con sanzioni pecuniarie anche elevate, che
vanno dai 105 ai 620 euro”. In caso di maltempo è consigliabile
informarsi agli uffici Etra sulla regolare apertura del Centro.
Per ulteriori informazioni: Etra, Numero Verde 800 247842,
dal lunedì al venerdì 8-20, sabato 9-13 o sito www.etraspa.it.
Si ricorda che il servizio è riservato esclusivamente alle utenze
domestiche. Silvana Bortoli
iniziativa filantropica in ordine
di tempo è stata la donazione di
due pc agli ospiti della cooperativa
San Matteo di Asiago,
che dal 1981 dà ospitalità diurna
e sostegno educativo ai
disabili dell’altopiano, avvenuta
qualche giorno prima della
grande festa del 1 maggio. Attualmente
usufruiscono del
progetto educativo occupazionale
29 ospiti che potranno
beneficiare dei due pc per varie
attività tra cui la redazione
del periodico del centro
“L’alambicco” nato per far conoscere
alla popolazione le attività
del centro.
Gerardo Rigoni

STORIA
Del ricco programma di celebrazioni
preventivato per
festeggiare degnamente i
700 anni della “Spettabile
Reggenza”, alla fine è stata
realizzata solo la serie di incontri
nei vari Comuni per
ricordare la storia dell’antica
federazione. Sulla base di
quanto illustrato in questi
appuntamenti dallo storico
asiaghese Giancarlo Bortoli,
proponiamo qui un breve
Sabato 14 maggio 2011
Una riproduzione in argento
dei sigilli delle
Spettabile Reggenza per
la Comunità Montana di
Melbourne. E’ il particolare
e significativo dono
giunto nelle mani di Luciano
Benetti, presidente
della Comunità montana
in Australia, in occasione
del viaggio istituzionale
tenutosi ad
aprile. Un omaggio a ricordo
e in celebrazione
dei 700 anni della Reggenza.
Un’idea e una
realizzazione per rinnovare
la vicinanza con gli
altopianesi che vivono
dall’altra parte del mondo
che è opera di tre
amici: Erico Rigoni, Luciano Gios e Rudy Oro. Luciano
Gios racconta tutto l’iter e le annesse emozioni per la realizzazione
di questa riproduzione.
“Dapprima ho parlato con Erico Rigoni del 32, persona
abile in mille mestieri, capace di realizzare l’irrealizzabile,
che doveva riprodurre i manici in scala 1 a 1
ricavandoli da una foto. Li ha realizzati adoperando
un pero e un ciliegio caduti dopo un inverno difficile,
alcuni anni fa in contrada Podestà , poco distante da
casa sua. Io procedevo a ripetere in cera i sigilli che
poi ho fuso in argento. Lui al tornio procedeva e appena
realizzato il primo, mi chiamò orgoglioso dicendo :
lo gò fato, vien vedare! Era l’esatta copia e incoraggiato
dal suo modo di procedere tornato a casa, ho
preparato i cilindri, acceso il forno e facendomi il Segno
della Croce, ho iniziato a fondere l’argento per il
primo sigillo. Tutto proseguì liscio e una volta fatta la
8
l’Altopiano
L’antica federazione dei Sette Comuni
dalla costituzione ai giorni nostri
Un breve excursus storico sulla “Spettabile Reggenza”, tratto dalle conferenze di Giancarlo Bortoli
excursus storico dalla data
della sua costituzione ai giorni
nostri. Premesso che i primi
insediamenti risalgono al
Paleolitico e i primi abitanti
stabili giunsero in epoca preromana,
vogliamo sottolineare
che la definizione di
“cimbri”, può derivare o da
popolazioni provenienti dallo
Jutland o dai barbari sconfitti
da Mario nel 101 ad Aque
Sextie. Certo è che è l’isolamento
dell’area e la rudezza
degli abitanti è stato il
deterrente dell’indole
altopianese da sempre connotata
di forte spirito di indipendenza.
Già nel “Mille” gli
abitanti ostacolarono un
qualsivoglia dominio esterno,
ponendo guardie armate nei
punti strategici. Avendo però
buoni rapporti con gli Ezzelini,
stipularono un patto che, caduta
la nobile casata nel
1300, gettò le basi della Federazione,
con l’obiettivo di
difendere le Frehieten (privilegi
ed esenzioni fiscali), con
un giuramento di solidarietà:
“Dar Wohl de Volkes ist
dar Wolh de Regierung, un
dar Wohl de Regierung ist
dar Wohl de Wolkes” (il
bene del popolo è il bene della
reggenza e il bene della
Reggenza è il bene del popolo)
con l’alleanza con gli
Scaligeri, coi Visconti e con
la Serenissima. Nel 1404
(calendario veneto) si instaurò
un patto che durò per 4
secoli, con cui la Federazione
fece atto spontaneo di
dedizione (non di sottomissione!)
alla Repubblica di
Venezia: piena autonomia in
cambio di fedeltà, sorveglianza
dei confini a Nord,
fornitura di militi, legname
per il fasciame dell’Arsenale
e carbone vegetale. Molti
nostri volontari divennero
I sigilli della Reggenza in dono alla
Comunità montana di Melbourne
fusione la curiosità di
vedere come era riuscita
era sempre maggiore
e attendendo il raffreddamento
cominciai a
preparare il secondo.
Altro ciclo di riscaldamento
e infine la fusione.
Anche stavolta non
si sono verificati intoppi
e la misi a raffreddare.
Emozionato come un
bambino curioso ho iniziato
a rompere col martello
il rivestimento e poi
con l’aiuto della sabbia
compressa da quella
massa grigia ha cominciato
a uscire la prima
replica di un sigillo che
è stato per secoli …la
Nostra Storia. Mentre lo pulivo, ho pensato alla confezione
che all’inizio doveva essere la solita scatola blu,
ma visto il valore affettivo non mi sembrava idonea ….la
vedevo senza carattere. Mi venne in mente che quando
da noi parte qualcuno in cerca di fortuna si dice che
lascia qui la “soca” e immediatamente mi sono immaginato
la scatola ricavata da un tronco di faggio tagliato
a metà e ne feci subito uno schizzo su un pezzo
di carta. Finii di pulire il metallo, ero talmente contento
del risultato che non stavo più nei vestiti. Mostrai tutto
a Erico che nel frattempo stava realizzando il secondo
manico, quello in ciliegio, e gli spiegai come intendevo
procedere per la scatola ma il tempo passava e rimanevano
4 giorni. A chi chiedere un favore così grande se
non a Rudy Oro, un altro amico di Foza a cui sta a cuore
la Nostra Storia? Chiamai immediatamente a casa sua e
suo padre mi rassicurò dicendomi: ghe mancaria altro, lo
fa, lo fa ! Il giorno seguente erano già in
cerca del legno e questo farà anche ridere
ma in Altopiano trovare un pezzo di fagaro
intero, secco e non spaccato e incasellato
in legnaro è molto difficile. Lo trovarono il
giorno dopo, un ramo di fagaro tagliato in
Val Frenzala e Rudy si mise all’opera di
buona lena e nel frattempo, gli scrissi le
dediche da incidere sui rispettivi coperchi”.
Tre pezzi di legno: un pero, un ciliegio, un faggio;
tre amici: Erico, Luciano e Rudy; una manciata
d’argento e tanto amore per l’Altopiano
e la sua storia. Questi gli ingredienti per realizzare
gli antichi “Sigilli della Spettabile Reggenza
dei 7 Comuni “ che ora si trovano nella
Comunità Montana di Melbourne.
capitani di ventura o
condottieri dell’esercito regolare
veneziano e sostennero
eroiche lotte contro i nemici
di Venezia: gli Asburgo per
primi, che nel 1600 sotto il
comando di Massimiliano I°,
più volte tentarono -attraverso
la Valdassa, la Valbrenta,
Marostica- la conquista
dell’Altopiano. Poi ci provarono
invano, anche Carlo V
e gli abitanti della Valsugana.
La milizia combattè eroicamente
sotto la Serenissima,
anche contro i turchi e fu premiata
con uno stendardo, tuttora
visibile nella sala
consiliare di Asiago, che riporta
da un lato il leone di S.
Marco, lo stemma delle 7 teste
dall’altro.
Le divise della milizia:
giubba verde, gilè rosso con
bottoni argento, carzoni corti
neri, scarpe di cuoio e cappello
di lana, in cui è inserita
una coccarda o un ramoscello
di abete, ad anticipare
quello da alpino. Lo
stemma della Federazione:
7 teste una per ogni comune;
le 3 maggiori poste
sopra per Asiago, Lusiana,
Enego; le 4 minori, sotto:
Foza, Gallio, Rotzo, Roana,
(Conco era contrada di
Lusiana fino al 1796). Ultimo
intervento armato, la
BIRRERIA
PIZZERIA
SABATO Sabato 19 14 FEBBRAIO: EXIT
Sabato 21 4th DIMENSION
Sabato 28 DEA
Sabato 11 giugno
tornano I BANDICJO
9
milizia lo attuò contro Napoleone
a Verona. I francesi
ebbero la meglio e nel
1797, il Doge Manin decretò
la fine della Repubblica
veneta. Noi passammo sotto
l’Austria, con la quale fu
però stipulata una convenzione
per cui il territorio
manteneva le franchigie,
l’esenzione fiscale, il diritto
di pensionatico e i nostri
delegati giurarono fedeltà
agli Asburgo. Con la successiva
vittoria dei francesi
sugli austriaci,
infaustamente il Veneto
passò all’Impero
napoleonico e all’Altopiano
fu tolto lo status di “terra
separata” e con lui l’abolizione
dell’indipendenza. Il
29 giugno 1807, decretò la
nostra fine, la fine della
Reggenza e l’inizio di un
decadimento dell’economia
che prima si reggeva solo
grazie ai privilegi centenari,
primo fra tutti il diritto di
pensionatico. Si arrivò così ad
una fase oscura che, che
portò all’emigrazione anche
oltre i confini. L’anonimato si
protrasse fino al 1900, con lo
scoppio del primo e del secondo
conflitto mondiale,
dove purtroppo, tornammo
protagonisti.
Beppa Rigoni Scit
Ristorante
CASA ROSSA
località Kaberlaba - Asiago
info 0424-462017
Musica dal Vivo

ROANA
Inizieranno a breve i lavori di
miglioramento della viabilità
comunale in alcune frazioni
di Roana, si tratta di tre interventi
a favore della mobilità
e della sicurezza stradale;
il progetto esecutivo, a
cura dell’ingegnere Maurizio
Braggion - Studio Vep, prevede
interventi lungo la S.P.
349 che collega Tresché-
Conca con Cesuna, l’allargamento
di un tratto di via
Via Magnaboschi, il tratto
di strada che da piazzale
ex stazione di Cesuna
porta nell’omonima valle
Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
Strade e marciapiedi: a Roana
e Cesuna si migliora la viabilità
600 mila euro l’importo dei lavori che interesseranno la strada tra Tresché-Conca, Cesuna e Canove,
un tratto in via Magnaboschi a Cesuna e uno lungo la S.P. “del Piovan” tra Roana e Mezzaselva
Magnaboschi a sud del centro
di Cesuna, infine la realizzazione
di nuovi marciapiedi
lungo la Strada “del
Piovan” tra Mezzaselva e
Roana. Le opere risultano
necessarie al fine di eliminare
la situazione di pericolo
nella viabilità e creare viarie
strutture idonee al transito sia
dei mezzi di trasporto, che
della popolazione residente
e turistica,
scongiurando così il
costante pericolo di
incidenti. Nei due interventi
a Cesuna si
è reso necessario il
taglio della fascia
boschiva prospiciente
la sede stradale, al
fine di aumentare il
soleggiamento della
carreggiata, migliorando
le condizioni di
transitabilità, specialmente
nel periodo
invernale, nonché la
durabilità della
pavimentazione. Si andranno
quindi ad eseguire scavi di
sbancamento a monte per
allargare i punti particolarmente
stretti, specialmente in
corrispondenza delle curve,
con installazione di barriere
Il tratto tra Cesuna
e Treschè Conca,
con l’alberatura
fronte strada posta
a monte già
tagliata
10
di protezione nei tratti più
esposti e pericolosi. Nello
specifico di via Magnaboschi
è previsto un muro di
contenimento mediante posa
in opera di massi ciclopici in
pietra locale. Per quel che
concerne i lavori a
Mezzaselva, questi vanno intesi
come un proseguimento
di quanto già iniziato, con la
realizzazione di marciapiedi
della larghezza media di 1,50
mt. e della lunghezza di oltre
600, posti sul lato sud della
strada. La lunga sede pedonale
si andrà a collegare con
i tratti già esistenti presentandosi
con le stesse caratteristiche
costruttive, e
avrà interrate le opere
necessarie per la
predisposizione dell’impianto
di illuminazione
pubblica. L’importo del
progetto preliminare prevedeva
una spesa di 498
mila euro, ma a ragione
di nuove valutazioni,
l’amministrazione ha ritenuto
di apportare
migliorie e integrazioni al
programma dei lavori,
incrementando di conseguenza
l’entità dell’opera
che in totale prevede una
spesa di 600 mila euro, di cui
250 mila erogati dalla Regione
Veneto, la rimanente somma
mediante mutuo con la
Cassa Depositi e Prestiti.
Giovanni Dalle Fusine
Uno statuto che le rende inimitabili,
questa la forza delle Casse Rurali
Banche di Credito Cooperativo
Coesione sociale e crescita responsabile e sostenibile dei
territori, ecco come la Rurale di Roana interpreta i principi
di solidarietà e sussidiarietà su cui si fonda la banca
Il modello delle Casse Rurali
- Banche di Credito Cooperativo
sta ricevendo da
parte dei cittadini sempre
maggiori apprezzamenti, lo
testimonia la riscoperta di
cui godono oggi questo genere
di istituti di credito. Ma
da dove nascono la forza e
la diversità di queste banche?
Ne parliamo con Gian
Luigi Angonese, direttore
della Cassa Rurale ed Artigiana
di Roana.
“Innanzitutto – risponde -
da uno Statuto che le rende
inimitabili. L’articolo 2,
ispirato da Don Sturzo, recita
che le banche
mutualistiche, pur essendo
soggetti privati, perseguono
l’interesse comune di una
compagine sociale legata al
territorio e non dell’azionista.
Sul documento fondante
è stabilito che sono delle
società cooperative a
mutualità prevalente, senza
finalità speculative, con
l’obbligo di erogare
finanziamenti nel territorio
di competenza e di portare
a patrimonio l’utile conseguito.
Lo Statuto mette
quindi al centro il territorio
e la persona, che si fondono.
Infatti è la maggior attenzione
al “territorio” che
porta con sé la centralità
della “persona” intesa
come insieme di soci, clienti
e dipendenti”. - Si tratta
dunque di un movimento
sociale con radici fondate
sulla solidarietà e
sussidiarietà. Come interpreta
tali enunciati la
nostra Cassa Rurale?
“La risposta la troviamo nei
fatti. Come si diceva, la
Banca di Credito Cooperativo
è mutualistica, lo scopo
non è il profitto “tout
court”, ma la coesione sociale,
la crescita responsabile
e sostenibile dei territori.
Questi principi sono
stati tradotti in concreto da
parte della nostra Banca
con oltre 200.000 euro di
elargizioni nel 2010 a sostegno
delle attività sociali, culturali,
scolastiche, sportive;
microcredito in collaborazione
con la Caritas; raccolta
fondi per alluvionati;
anticipazioni gratuite agli
asili dei contributi regionali.
Da citare inoltre incontri,
aggiornamenti, formazione
finanziaria con la
base sociale; le attività di
formazione e sostegno alle
scuole: ad esempio, abbiamo
accolto tutte le richieste
di stage degli studenti
presso la nostra Banca. Per
incentivare e favorire poi
favorire i momenti di incontro
e socializzazione abbiamo
organizzato delle gite e
una crociera, agevolate per
i soci, ma aperte a tutti. Rilevante
il nostro intervento
nella promozione turistica del
nostro territorio, in qualità di
main sponsor del Campionato
Mondiale di sci da fondo
del 2013. Come sempre più
ampia diffusione stiamo dando
a quello che è diventato
un simbolo della nostra Banca:
il calendario che veicola
le più belle immagini del nostro
Altopiano”. Parlando
invece più nello specifico
dell’attività bancaria, quali
sono le azioni che distinguono
la Cassa Rurale ed
Artigiana di Roana? “Il sostegno
alle Piccole e Medie
Aziende con moratorie;le
convenzioni con i Comuni
per anticipi ai fornitori; i
finanziamenti agevolati tramite
Veneto Sviluppo e i Consorzi
di Garanzia; gli investimenti
semplici, trasparenti, sicuri
per soci e clienti. Potrei
continuare – conclude il direttore
Angonese - ma penso
questo basti a “certificare” la
nostra “diversità”.
S.B.
Lottizzazione “Lughetti” Bolzon:
“Ma è residenziale davvero?”
La minoranza capeggiata da
Davide Bolzon è pronta a
dare battaglia in merito al
PDL da attuarsi all’interno
del parco ex Colonia
Lanerossi di Treschè Conca.
Presso l’area trasformata
recentemente in zona
edificabile, troveranno posto
5 edifici, di cui due bifamiliari
e tre unifamiliari. Il Piano Urbanistico
Attuativo in località
Lughetti, almeno nella sua
presentazione, parla chiaro
laddove si legge:
“lottizzazione residenziale
di espansione confermata
con tipologia insediativa
prevalentemente volta alla
residenza stabile”. Di seguito,
alla voce Premesse
Generali, si specifica altresì
che “il P.R.G. del Comune
di Roana, a seguito delibera
del marzo 2009, ha reso
edificabile l’area sita in via
Martiri della Libertà.
L’area indicata come B in
delibera è classificata
come zona C2/3.20 residenziale
di espansione
confermata con tipologia
insediativa prevalentemente
volta alla residenza turistica”.
Il provvedimento è
passato in Consiglio senza il
voto favorevole della minoranza
che per voce del consigliere
Bolzon solleva la questione
e precisa: “Tutta la
procedura è poco trasparente,
ma possiamo dire che
è lampante dove si vuol parare
approvando questo
genere di decisioni. Ancora
una volta si fa passare
per residenziale
l’urbanizzazione mirata ad
insediamenti turistici. Parlare
di svista dell’Ufficio
Tecnico è una scusante
che non regge, e tanto
meno affermare che si tratta
di un abbaglio di una
parte della maggioranza.
Le specifiche di tavola
parlano chiaro e
non possono essere state
fraintese da chi ha
votato a favore del
PDL. I consiglieri all’opposizione
– continua
Bolzon – hanno votato
contro non per partito
preso, ma per salvaguardare
lo sfruttamento
di un’area di proprietà
del Comune,
quindi della comunità.
Contrari eravamo pure
al recente abbattimento
dell’alberatura che da
decenni insisteva rigogliosa
all’interno del parco
dell’ex Colonia Lanerossi,
oggi, a disboscamento avvenuto,
possiamo solo
prendere atto del danno
procurato. È comunque
nostro dovere come rappresentanti
di un’ampia percentuale
di cittadini, portare
all’attenzione pubblica
l’agire non cristallino di
questa amministrazione.
Proporremo pertanto di rivalutare
in consiglio la delibera,
per far tornare il
PDL ad uso residenziale”.
Di tutt’altro indirizzo sono le
dichiarazione del sindaco
Valentino Frigo.
“Parlare di destinazione
turistica degli immobili nell’area
Lughetti è errato –
dice il primo cittadino - La
lottizzazione vedrà tre
esperimenti d’asta con
prezzi ridotti rispetto a
quelli che vengono assegnati
per uso turistico. Se
questa formula di transazione
non avrà i riscontri
sperati, si passerà alla vendita
non ad uso prima
casa, ma come seconda,
tanto per residenti quanto
per turisti, con ovvia variazione
economica se l’assegnazione
sarà a fini
commerciali. Il tutto all’insegna
della dovuta trasparenza.
Chi acquisterà e
costruirà gli immobili lo
farà adattandosi ai costi dell’effettiva
destinazione”.
Giovanni Dalle Fusine

ROANA
Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
“La piscina non chiude: si ricercano
soluzioni per ridurre i costi di gestione”
L’assessore Luigi Martello chiarisce la situazione e l’evoluzione della Roana Servizi
11
“Mettere in allarme l’utenza e
i dipendenti delle strutture
sportive comunali con notizie
tendenziose è non solo scorretto
ma terroristico e si causa
un danno non solo alla
maggioranza ma a tutto il territorio”.
L’assessore allo sport di
Roana Luigi Martello non
manda giù la polemica sorta
con l’opposizione dopo che in
consiglio comunale è stata
avanzata l’idea di chiudere la
Roana Servizi, la società partecipata
dal Comune incaricata
di gestire le numerose strutture
sportive e turistiche comunali.
Un’ipotesi sorta dopo la
presentazione del bilancio 2010
dove emergono ulteriori perdite
della società per 260 mila
euro. Perdite che il Comune,
quale unico socio, deve
ripianare e, in tempi di crisi,
difficili da giustificare.
“Non è mai stata nelle intenzioni
di questa amministrazione
di chiudere alcun impianto
sportivo né tanto meno ridurre
i servizi (e la loro qualità) che
da anni il Comune di Roana
fornisce alle società sportive,
L’Associazione
Artemusica di
Roana continua la
sua attività proponendo
agli appassionati
di musica
classica un pomeriggio
musicale: un
concerto di pianoforte
che avrà luogo
sabato 14 maggio
alle ore 17,30
presso la sala consiliare del
municipio di Canove. Il concerto
avrà come protagonista
Giulia Toniolo, una pianista
quindicenne di grande talento,
che ascolteremo
spaziare dalla complessità
musicale di Bach alla forza di
Beethoven, dai romantici
a semplici cittadini ed ospiti di
tutto l’altopiano- rimarca Martello
– L’idea piuttosto è quella
di affidare la gestione delle
strutture alle associazioni sportive
o ad altre figure private. In
questo modo il Comune potrà
risparmiare circa 50 mila euro
l’anno tra iva e costi di amministrazione”.
In pratica il Comune oggi deve
sostenere economicamente la
Roana Servizi come fosse una
qualsiasi azienda o impresa. La
Roana Servizi a sua volta si trova
a dover pagare l’iva sulle
quote versate dal Comune ed
in più, in quanto una società a
tutti gli effetti come una qualsiasi
azienda o impresa, la Roana
Servizi ha dei costi amministrativi
alti. Togliendo l’aspetto
societario alla Roana Servizi e
rendendola una sorta di associazione,
i versamenti comunali
non sarebbero tassati e anche i
costi di gestione calerebbero.
“La spesa di mantenimento delle
strutture sportive lo consideriamo
un costo sociale ed un investimento
anche turistico quindi
il ripianare un debito di bilancio
ci sta – prosegue – Abbassandolo
di 50/60 mila euro è già
un buon inizio anche perché il
2010 ha visto entrate per 284
A Canove il concerto di Giulia Toniolo
Chopin e Schumann alla potente
personalità di Brahms.
Giulia ha iniziato lo studio del
pianoforte a 5 anni, ha superato
l’esame del V° anno al conservatorio
“G. Tartini” di Trieste
con il massimo dei voti, e
ha già partecipato, pur così giovane,
a numerosi corsi di perfezionamento
tenuti
da prestigiosi maestri,
come Bruno Canino,
Giampaolo
Nuti, Boris
Petrushansky e altri.
Ha partecipato a concorsi
nazionali e internazionali
ottenendo
numerosi riconoscimenti
tra cui 16
primi premi e 6 primi
premi assoluti. Negli ultimi
due anni ha avuto un’intensa
attività concertistica in
Veneto e in Friuli Venezia
Giulia, ottenendo sempre nutriti
riconoscimenti da critica
e pubblico. Il concerto, come
sempre, sarà ad ingresso libero.
CESUNA - Morto Alberto Rossi
La comunità di Cesuna è in lutto per prematura scomparsa di Alberto
Rossi. Figura nota ed apprezzata anche a livello associativo, Rossi è
stato tra i fondatori del Comitato Recupero Storico Cesunese, un gruppo
di volontari locali che con la collaborazione del Commissariato “Onor
Caduti” e dell’Amministrazione comunale di Roana, ha reso possibile
il recupero di numerose vestigia e monumenti lasciati dalla grande
guerra su questo territorio. Per anni impiegato come vigile urbano, ha
prestato servizio anche a Dueville e Asiago. Al cordoglio della famiglia si
unisce la Sezione Fanti 7 Comuni, tra le cui fila Rossi ha avuto per anni mansioni di segretario, nonché
valido collaboratore del presidente Ambrosini.
L’addio di Canove alla maestra Lidia
La Contrada del “CIAO”, e tutta la Comunità di Canove piange la
perdita di Lidia Viero. Per tanti anni era stata la Maestra di scuola di
tanti altopianesi. Madrina della sezione Alpini di Canove Roana. Nella
chiesa parrocchiale di Canove hanno partecipato al dolore dei
familiari, tanti residenti dell’Altopiano, moltissimi amici venuti
da Bologna, Ferrara, Padova, e da tante altre località per portare
l’ultimo saluto alla loro indimenticabile amica. Lidia viveva
l’amicizia con la sua gioiosa e generosa disponibilità. Era amata
da tutti perchè tutti godevano della sua parola, del suo disinteressato consiglio. Contenta
di avere raggiunto gli 80, ma il “solito brutto male” in pochi mesi ha decretato che non
potevamo più vivere della Sua amicizia ma solo del Suo ricordo. Stefano Busi
mila euro oltre ad un indotto rispettabile”.
“A differenza di quanto ha sostenuto
la minoranza – illustra
Martello - nel 2002 la perdita è
stata di 230 mila euro, nel 2003
di 200 mila e nel 2004 di 225
mila euro; anni in cui ad amministrare
c’era proprio Bolzon,
ora in minoranza. In pratica la
media della perdita negli ultimi
9 anni è di 233 mila euro. Ma si
deve considerare anche che
negli ultimi anni la Roana Servizi
ha gestito anche il laghetto
di Roana, il cinema di Cesuna e
il centro benessere di Canove”.
In più dal 2007 la Roana Servizi
provvede anche per lo chalet
turistico di Tresché Conca che
da solo grava per 50 mila euro
sul bilancio della società.
“E’ falso anche che il calo di
utenza sia da imputare alla caldaia
di cippato – conclude –
Perché se è vero che abbiamo
avuto alcuni problemi, purtroppo
proprio in periodo turistico,
la caldaia a biomasse ci fa risparmiare
e garantisce un clima
interno alla piscina, oltre alla
temperatura dell’acqua, confortevole.
Tutte le strutture sportive
sono in crisi, in pianura si
raggiunge il 30% in meno di
entrate, ma sostenere che chiudiamo
è terroristico. Stiamo solamente
cercando una soluzione
per il contenimento dei costi,
una soluzione che salvaguardi
i posti di lavoro e la qualità
dei servizi, possibilmente concordato
anche con i dipendenti”.
Gerardo Rigoni
No al restringimento dell’area del parco giochi
Lo chiedono, tramite una raccolta di firme, i cittadini di Canove, che
auspicano anche una maggiore manutenzione e attenzione per la zona
Ha preso avvio recentemente,
su iniziativa dei cittadini di
Canove, una raccolta di firme
per scongiurare il ridimensionamento
del parco giochi in
Piazza S. Marco, i cui firmatari
esprimono al sindaco di Roana
Valentino Frigo “la propria contrarietà
alla volontà espressa dall’amministrazione
comunale di
procedere con il restringimento
dell’area” facendo presente che
è l’unica zona all’interno della
quale i bambini e i ragazzi del
paese possono giocare e ritrovarsi
durante la bella stagione.
Si evidenzia inoltre come la
zona rappresenti anche l’unico
punto di aggregazione e di svago
per gli ospiti, sia bambini che
anziani, che frequentano
Canove durante le vacanze,
chiedendo, oltre che di non procedere
al restringimento dell’area,
anche di fare una maggiore
manutenzione al manto
erboso e ai giochi installati, soprattutto
per garantire la sicurezza
dei frequentatori. Il parco
sorge infatti su terreno di
proprietà parrocchiale, ma la
manutenzione dell’area spetta
al Comune, e già lo scorso
anno si era levato un coro di
protesta per la situazione di degrado
in cui alcune strutture si
erano venute a trovare, tanto
che l’allora parroco don Giorgio
Verzotto si era visto costretto
a vietare l’accesso al parco
per un certo periodo. Ora la
popolazione di Canove si mobilita,
dopo aver saputo che
l’amministrazione comunale ha
deciso di rendere fabbricabile
il terreno di proprietà del Comune
che si trova nelle
adiacenze del parco giochi e di
fianco allo stabile della sede dei
vigili e del centro anziani. A
contrariare i cittadini della frazione
roanese è il fatto che, per
essere autorizzata dalla Regione,
la lottizzazione comporta
l’allargamento della strada di
accesso, la cui conseguenza
sarà la riduzione dell’area del
parco giochi. “Si tratta dell’unico
spazio verde che, pur trovandosi
in centro paese - dice
la gente - offre l’opportunità di
passare dei momenti di relax
lontano dal traffico. Vi si divertono
i bambini, vi si rilassano
mamme e nonni, oltre che essere
punto di ritrovo per le compagnie
di giovani. Il parco giochi
è molto frequentato anche
dai villeggianti, tanto che nei
momenti di maggiore afflusso
turistico l’area è già di per sé
insufficiente, figuriamoci se
dovesse venire ridotta”. Pure
le attività del centro anziani verrebbero
penalizzate dal passaggio
veicolare di fronte allo stabile,
visto che d’estate i frequentatori
spesso si ritrovano
all’aperto, a fianco dell’edificio.
“Sarebbe invece opportuno – è
il parere di molti cittadini - rivalutare
tutta l’area, visto che nelle
immediate vicinanze vi si trovano
anche la canonica, la sala
del cinema con sopra la sala
giochi e la scuola materna”. La
questione è molto sentita in paese,
non solo tra i diretti fruitori
dell’area, ad esprimere contrarietà
al progetto, anche La Pro
Loco di Canove, il cui consiglio
ha inviato già mesi orsono
una lettera all’amministrazione
comunale spiegando le motivazioni
per cui reputa inopportuno
restringere l’area. Il gruppo
di opposizione consiliare
dopo aver recepito il malcontento
della gente ha sollevato la
questione in consiglio comunale,
proponendo anche una soluzione
alternativa, suggerendo
di far passare la strada sul retro
dello stabile dei vigili urbani,
con accesso dalla strada del
cimitero. Il sindaco, pur avendo
preso in considerazione la
proposta, ha risposto che tra
l’allargare l’attuale strada e fare
un nuovo accesso, ritiene più
opportuna la prima soluzione,
dicendosi perplesso per la seconda
possibilità. L’opposizione
ha chiesto quindi all’amministrazione
comunale che la
decisione possa venire valutata
e discussa con i consiglieri di
Canove, tenendo conto del parere
contrario dei cittadini; in
tale sede il sindaco ha risposto
che ciò avverrà al momento
opportuno, prima di decidere
la soluzione da adottare.
Silvana Bortoli

Sabato 14 maggio 2011
Viabilità e abbellimento urbano sono le due principali voci del
piano di opere pubbliche di Gallio per l’anno in corso. Parcheggi
per favorire la sosta di turisti e una viabilità più veloce
per garantire il flusso veicolare onde evitare imbottigliamenti
che diminuiscono la qualità di vita di residenti e la voglia di
fermarsi dei visitatori. E’ quanto intende compiere l’amministrazione
del sindaco Pino Rossi con un piano triennale di
investimenti per 2,7 milioni di euro, dove risaltano il parcheggio
pubblico interrato di via Roma (che graverà per oltre 900
mila euro sul bilancio) ed il completamento della circonvallazione
sud (con annessi parcheggi alle entrate ovest e sud del
paese). Completa il piano l’ultimazione del marciapiede lun-
Le scelte dell’amministrazione
di Gallio fanno discutere
anche fuori dall’Altopiano e a
quanto pare sono diventate interessanti
per chi si occupa
della realtà territoriale
nordestina e della sua trasformazione.
E’ il caso della testata
“Carta Estnord”, mezzo d’informazione
e strumento di lettura
critica dei fenomeni sociali
e territoriali del nordest
che sul suo sito ha recentemente
pubblicato un articolo a
firma di Gianni Belloni che, rifacendosi
anche ad articoli
apparsi sul nostro giornale,
mette in rapporto lo sviluppo
urbanistico di Gallio e l’attentato
di cui è stata vittima l’ex
8
l’Altopiano
Gallio, opere pubbliche: strade
e parcheggi la fanno da padrone
Approvato il piano triennale. Nell’anno in corso, gli investimenti dovrebbero superare 1,3 milioni
go la strada provinciale che collega Gallio con Asiago. Solo
nell’anno in corso gli investimenti dovrebbero superare 1,3
milioni a fronte di entrate di 5 milioni di euro. Infine è stato
completato lo studio di fattibilità del progetto “sogno” del sindaco
di Gallio Pino Rossi, quell’arroccamento del Monte
Longara che dovrebbe costituire nei piani del primo cittadino
il vero banco di rilancio turistico di Gallio. Un progetto sulla
quale la minoranza esprime sempre più riserve anche in considerazione
che con minor spesa si potrebbe risolvere
definitivamente alcuni problemi irrisolti del comprensorio
sciistico delle Melette, tra cui la sua elettrificazione. Molte
delle opere in progetto però dipendono dalla variante al PAT
12
comunale recentemente apportata dal primo cittadino. Nella
variante, sul quale il sindaco Rossi ha posto l’accento soprattutto
alla “concessione alla possibilità ai residenti di edificazione
della prima casa su terreno di proprietà, la possibilità di acquisto
terreno comunale su cui edificare e la locazione di appartamenti
comunali a prezzo agevolato con la possibilità futura del
riscatto”, c’è anche il capitolo dell’individuazione di aree di
trasformabilità di proprietà comunale dove, con la perequazione,
il Comune potrà “garantire opere pubbliche fondamentali”. In
pratica il Comune concederà la costruzione di seconde case su
terreni comunali ed in cambio i costruttori effettueranno, o comunque
finanzieranno, le opere previste.
G.R.
Il futuro di Gallio tra incubi sempre vivi e le attuali scelte amministrative
sindaco Antonella Stella. Riportiamo
di seguito il pezzo,
nell’intento di contribuire al dibattito
sul presente e il futuro
di Gallio. “A Gallio il 26 aprile
scorso viene approvata la variante
al piano d’assetto del territorio
[Pat]. Il piano è quello
delineato dalla giunta precedente
guidata da Antonella
Stella, vittima, nel 2006, di un
pacco bomba, sufficientemente
potente da poter ucciderla
e che, per fortuna, le inflisse
«solamente» delle profonde
ferite alle mani. Attentato originato,
secondo molti, dalla politica
urbanistica perseguita dal
sindaco che impose severi vincoli
alla cementificazione del
territorio. Una delle pagine più
inquietanti dell’ultimo decennio
a nordest. Ora, con la variante
promossa dall’amministrazione
guidata dal sindaco Pino
Rossi, i vincoli vengono allentati.
Allentamento in particolare
motivato dalla necessità di edificazione
di prime case per
residenti. Necessità contestata
dai dati della Commissione
Internazionale per la protezione
degli Alpi [Cipra], pubblicati
dal quindicinale L’Altopiano,
che certificano come vi siano,
nella conca centrale
dell’altopiano – comuni di
Roana, Gallio ed Asiago –, prime
case ogni 2,57 abitanti.
La variante introduce il meccanismo
della perequazione
urbanistica così sintetizzata dal
sindaco in una dichiarazione
resa a L’Altopiano: «Chi costruisce
un albergo, potrà avere
a disposizione aree per costruire
anche case in base alla
percentuale che si stabilirà».
L’approvazione della variante
ha riaperto vecchie ferite nella
piccola comunità di Gallio,
gli esecutori e i mandanti dell’attentato
all’ex sindaco non
sono mai stati trovati anche se
è da ritenersi inconsistente la
pista, ventilata con insistenza
all’inizio, di qualche paziente di
Antonella Stella, psichiatra.
Molto più realistica l’ipotesi
che la politica dell’ex sindaco
avesse disturbato più di qualche
potente interesse nell’altipiano
dove l’economia è stata,
fino ad oggi, trainata dal
mattone delle seconde case
per i turisti. L’indagine della
Cipra rileva inoltre la presenza
di 14.317 seconde case nell’altipiano
di cui oltre 4mila
nella sola Gallio. Molte di queste
costruite durante gli anni
’80 e ’90. I sostenitori dell’ex
sindaco vedono nell’approvazione
della variante un tradimento
del sacrificio della Stella.
«Quel giorno è morta in me
l’innocenza di credere che chi
cerca di fare il Bene non può
rischiare nulla – scrisse la Stella
in una recente lettera aperta
- l’innocenza di pensare che
MAI la morte possa arrivarti
deliberatamente per mano di
un altro essere umano».
A parte il piccolo gruppo di Libera
(Occhi aperti per costruire
giustizia, ndr) dell’altopiano
nessuno sembra aver analizzato
e discusso liberamente
quanto accaduto. Il tentativo
di omicidio di Antonella Stella
pesa come un incubo. Un incubo
riemerso con i recenti
provvedimenti dell’attuale amministrazione.
«Chi sa’ si liberi
finalmente l’anima e parli»
scrisse Antonella Stella negli
auguri d’inizio anno”.
Rotzo al voto. Si elegge il nuovo sindaco
E’ il momento di decidere a
Rotzo. Domenica 15 e lunedì
16 urne aperte per l’elezione
del nuovo sindaco. Voglia
o non voglia, si cambierà.
Perché la lista del sindaco
uscente Matteo Dal Pozzo
non si ripresenta e perché
l’unico dell’attuale maggioranza
a rimettersi in corsa,
Lucio Spagnolo, si schiera
per proprio conto, coalizzato
con rappresentanti dell’attuale
minoranza. La scelta è fra
tre liste capeggiate rispettivamente
da Michele Arcangelo
Iuliani (Lista 1 – Civica
per Rotzo), Livio Toldo (Lista
2 – La destra) e, appunto,
Lucio Spagnolo (Lista 3
– Insieme per Rotzo).
In vista di questo appuntamento
elettorale, il nostro
giornale ha organizzato un
dibattito tra i candidati a sindaco
svoltosi martedì 10
maggio nella palestra delle
scuole di Rotzo. Un incontro
al quale i candidati sono stati
invitati per presentare alla popolazione,
in modo più dettagliato
rispetto ai programmi
elettorali inviati alle famiglie,
le proprie idee per il futuro
di Rotzo, e rispondere alle
domande e alle curiosità dei
cittadini presenti il tutto in pieno
spirito civile e democratico.
Al nostro invito hanno risposto
in maniera positiva
Livio Toldo, giunto appositamente
dalla pianura (risiede
a San Vito di Leguzzano) e
Lucio Spagnolo. Michele
Iuliani ha invece risposto con
un rifiuto ad intervenire e,
come ha avuto modo di dire
introducendo il dibattito il
nostro direttore Stefania
Longhini, senza spiegazioni
plausibili se non quella di dire
“abbiamo già inviato il nostro
programma a tutte le famiglie”,
e lasciando piuttosto
Da sinistra: il
giornalista Gerardo
Rigoni, Livio Toldo e
Lucio Spagnolo
perplessi organizzatori della
serata e partecipanti. Come
organizzatori, ci spiace non
aver potuto garantire ai cittadini
intervenuti un quadro
completo sulle possibili scelte,
sia in merito alle persone
che ai programmi, anche se
più di qualcuno ha asserito
che “molto si è capito, comunque!”
Sia Spagnolo che Toldo,
dal canto loro, hanno sfruttato
appieno questa bella opportunità
e hanno dato dimostrazione
di stile e preparazione illustrando
chiaramente e approfonditamente
i loro obiettivi. Il
dibattito si è svolto nel migliore
dei modi con una buona partecipazione
e un bel dialogo
anche con i cittadini che hanno
posto domande, fatto raccomandazioni
e proposte. Significativo
l’intervento del sindaco
uscente Matteo Dal Pozzo,
una sorta di passaggio di
consegne accorato sull’opportunità
di curare e portare avanti
alcuni buoni progetti della sua
amministrazione: la salvaguardia
del territorio e la valorizzazione
delle sue risorse in primis, con
l’utilizzo di fondi già stanziati. Ora
il responso alle urne; si ricorda
agli elettori che nei comuni con
meno di 15mila abitanti, si può
votare o direttamente il sindaco
o esprimere un voto di preferenza
per un candidato a consigliere
comunale compreso nella lista
legata al candidato a sindaco
prescelto.

E’ stato il primo
agriturismo di Asiago, e fra
i primissimi anche in
Altopiano: il Gruuntaal
prende il nome dalla valle
verde in cui si trova, lungo
la strada che da Asiago
porta a Camporovere.
L’azienda agricola ,di cui è
titolare Duilio Rodeghiero,
copre una vasta area lasciata
a prato e pascolo, e
oltre a bovini e suini allo
stato semibrado, vi si allevano
conigli, anatre, capponi,
polli e faraone. E’ nel
1991 che Duilio e la moglie
Norma, pensando anche al
futuro delle loro quattro figlie,
decidono di affiancare
all’azienda l’agriturismo,
In cucina ci sono soprattutto
Norma ed Erika, Milly si occupa
della sala, mentre Duilio
dà una mano dove c’è necessità.
Al Gruuntaal la caldiera
della polenta è sempre sul fuoco,
pronta per uno dei piatti più
semplici ma
apprezzati: la
“Fonduta di
fresco dolce”:
nel
pentolino ci
va uno strato
di polenta
fumante, poi
uno di funghi
m i s t i
dell’Altopiano, quindi si copre
il tutto con il formaggio fresco
dolce dei Pennar, fatto fondere
a parte. Qui si usano i prodotti
del Pennar per moltissimi
piatti, fra questi ricordiamo
i pasticci ai formaggi misti che
vengono incorporati
8
Al Ristorante con il l’Altopiano Caseificio Pennar Asiago
Sabato 14 maggio 2011
Agriturismo Gruntaal,
oasi verde tra Asiago
e Camporovere
dove proporre piatti a base
delle proprie carni e salumi,
oltre che di produzioni
tipiche locali. Negli anni
Ketty e Vania hanno preso
strade diverse, la prima fa
la parrucchiera e ha un proprio
salone ad Asiago, la
seconda dopo il matrimonio
si è trasferita a Fara, così
ad occuparsi dell’azienda
con mamma e papà sono
rimaste Erika e Milly, entrambe
diplomatesi alla
scuola alberghiera. Tutti e
quattro seguono le varie attività
dell’azienda, che oltre
all’allevamento di animali
vari e alla ristorazione,
comprende anche alcuni
alloggi e un punto vendita
di prodotti propri e di altre
aziende agricole della provincia.
Non manca
poi l’organizzazione
di alcune
attività ricreative
come la “fattoria
aperta”, dedicata
alle famiglie che
vogliono passare
dei momenti a
contatto con natura
e animali, e
la “fattoria didattica”.
Da qualche
anno l’azienda si
è infatti specializzata
in un progetto
rivolto alle scuole e ai
gruppi in genere che possono
visitare l’area del
SERVIZIO REDAZIONALE
Squisite bontà con prodotti di produzione propria e tipici del territorio
alla besciamella.
A volte ai formaggi
vengono
aggiungi altri
prodotti di stagione,
come in
questo periodo
gli asparagi, abbinati ai formaggi
dal gusto più delicato. Squisita
e allegra da gustare in compagnia
è poi la “Colà di formaggio”
appetitosa e filante con vari
tipi di formaggio e la crema di
formaggio dei Pennar, fatti fondere
in un grande tegame
di terracotta portato
in tavola con sotto la
fiammella che mantiene
in calore e nel quale
vanno intinti dadini di diversi
tipi di pane, cruditè
di verdure fresche,
insaccati di propria produzione
e dadini di polenta
abbrustolita. Fra gli
antipasti molto richiesto è
il tris di formaggi dei Pennar con
bruschettine al miele. Specialità
della casa sono il cappone e la
faraona capponata allo
spiedo,oltre che le costate di
chianina propria (su prenotazio-
ne). Ricordiamo poi i bigoli con
l’arna, i canderli, le fettuccine ai
funghi porcini, i dolci con la marmellata
fatta in casa, con la ricotta
dei Pennar, con mele e noci, lo
strudel.
TOSELA PENNAR
Tra i vari primati proposti dal Caseificio Pennar
c’è un formaggio dalle caratteristiche uniche
e cioè un formaggio che cuocendo non si scioglie
ma resta in fetta come una bistecca. Il
Caseificio Pennar Asiago resta l’unico a
proporre questo
prodotto
seguendo
pienamente
i
segreti
dell’antica
tradizione
altopianese.
Gruuntaal partecipando anche
a laboratori vari, divulgando
così i valori e le tradizioni
della nostra antica
civiltà rurale. Proprio nella
ricorrenza del ventennale di
LA RICETTA
13
apertura, al Gruuntal sono
in fase di attuazione dei lavori
di ampliamento e
ristrutturazione, con l’ingrandimento
della cucina e
il rifacimento della sala,
che renderanno l’ambiente
più funzionale e accogliente.
Il Gruuntaal è
aperto fuori stagione il sabato
e la domenica, il venerdì
o anche altre sere
su prenotazione, mentre
nel periodo estivo e durante
le festività natalizie è
aperto tutti i giorni.
Crespella con milkraut
e ricotta dei Pennar
Questa crespella, a
seconda della stagione
, si può preparare
con verdure diverse.
In primavera al
Gruuntaal usano soprattutto
il tarassaco
e i milkraut, gli squisiti
spinaci selvatici.
Dopo aver lavato e
scottato i milkraut in
acqua bollente salata,
si fanno saltare in padella
con un po’ d’olio
e porro, quindi si uniscono
alla ricotta e lavorano
insieme fino a
quando sono ben
amalgamati. A questo
punto si farciscono le
crespelle preparate in
precedenza e si
richiudono a metà, a
forma di ventaglio.
Dopo averle passate
in forno a scaldare, si
mettono nel piatto e si
coprono con la crema
ai formaggi del
Pennar scaldata in un
pentolino. Questo
piatto semplice, che
contiene tutti i gusti più
buoni della nostra terra,
è pronto per essere
servito.

Sabato 14 maggio 2011
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l’Altopiano
Un’accoglienza trionfale per Cristiano
Anche quest’anno, con la sua divisa e il cappello di reduce dell’Abissinia, ha voluto partecipare
alla sfilata in occasione dell’adunata degli Alpini a Torino. Per lui gli omaggi di La Russa.
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Anche quest’anno l’Alpino Cristiano
Dal Pozzo, del 4° Reggimento
Alpini di Bolzano, ha voluto
assicurare la propria presenza
alla 84^ Adunata Nazionale di
Torino. Partito da Rotzo con il
figlio ed alcuni amici venerdi
mattina, è arrivato nel primo pomeriggio
a Torino e, dopo una
breve visita al centro della città,
ha raggiunto il proprio albergo per
trascorrere la notte. Sabato è stato
dedicato al riposo per
ritemprarsi dalle energie consumate
il giorno prima e domenica
mattina partenza per il centro città,
pronto per la sfilata che lo ha
visto come ormai da molti anni
protagonista, con la sua divisa e
cappello di reduce dell’Abissinia.
La folla torinese assiepata ai bordi
delle strade, non ha mai cessato
di acclamarlo con saluti e applausi
e lui non ha mai cessato di
salutare il pubblico e di inviare
moltissimi baci, con diversi momenti
di commozione sia per il
nostro alpino che per il pubblico.
Come ogni anno il saluto personale
delle autorità presenti (nella
foto Cristiano con il Presidente
Nazionale degli Alpini Corrado
Cristiano con il Presidente Nazionale degli Alpini Corrado Perona
Perona e con il Ministro della Difesa
Ignazio La Russa che gli ha
promesso di venirlo a trovare a
Rotzo. Alla futura amministrazione
fare sì che ciò possa accadere).
Lunedì una bella visita al Santuario
di Superga e alla reggia di
Venaria Reale e poi rientro a
Castelletto, pronto per un’altra
ricorrenza importante a Giugno
per il raduno Triveneto degli Alpini.
A dicembre poi, salute permettendo,
si recherà come ogni
anno a Padova, per mantenere
fede al voto fatto a Sant’Antonio
di andare in pellegrinaggio alla
Basilica del Santo ogni anno il giorno
del suo compleanno, se fosse
ritornato sano e salvo dalla prigionia
in Austria. Da allora è sempre
riuscito a mantenere fede alla
promessa fatta e si reca nella città
patavina, con il pullman delle
FTV, assiste ad una Messa e poi
va a trovare i suoi fratelli a
Grisignano. Cristiano, nato a
Rotzo il 1° dicembre del 1913, a
due anni e mezzo ha vissuto il
profugato nella bassa vicentina,
in modo particolare a Grisignano
di Zocco, dove la sua famiglia è
rimasta anche dopo la fine della
guerra. In servizio di leva a
Bolzano è andato volontario in
Con il Ministro della Difesa Ignazio La Russa
Abissinia dove ha combattuto nel
1935 e 1936. Nel 1942 è stato
protagonista anche dalla campagna
di Libia e, ritornato in Italia,
l’8 settembre 1943 è stato fatto
prigioniero dai tedeschi a Bolzano
e condotto nel campo di concentramento
austriaco di Cren, dove
è rimasto fino alla liberazione.
Dopo la guerra, si è sposato a
Grisignano di Zocco con Angelina
ed è ritornato dopo il matrimonio
a Rotzo dove una zia partita per
l’Australia gli ha lasciato libere alcune
stanze. Lavoratore per diverse
stagioni in Piemonte nella
costruzione di dighe, di strade e
di gallerie, ha intrapreso negli anni
cinquanta anche l’attività di coltivatore
di patate, divenendo uno
dei maggiori produttori del prezioso
tubero a Castelletto. Rimasto
vedovo nel 1996, vive ancora
nella sua abitazione, da solo,
arrangiandosi nelle faccende domestiche
e nella preparazione di
qualcosa da mangiare, aiutato dal
figlio Gianni che lo segue ogni
giorno per le sue esigenze. Divenuto
il personaggio più importante
di tutte le adunate degli alpini, grazie
alla sua ancora buona salute,
si è fatto apprezzare da tutti per la
sua semplicità e per il suo attaccamento
alle istituzioni ed alla patria,
che ha fedelmente servito per
diversi anni. Cristiano ci tiene a
ringraziare tutte le persone che gli
sono state vicine in queste importanti
ricorrenze, autorità, alpini
e tutta la gente che gli vuole
bene. Noi vogliamo ringraziare
questo nostro importante Alpino,
per il suo esempio e la sua dedizione,
che ci rendono orgogliosi
di appartenere a questo meraviglioso
mondo di amicizia e solidarietà
e che ci permettere di trascorrere
in allegria e serenità questi
importanti avvenimenti.
Matteo Dal Pozzo
SPAZIO CINEGHEL
THOR
Sabato 14 maggio ore 20 - 22
Domenica 15 maggio ore 20,30
PIRATI DEI CARAIBI
OLTRE I CONFINI DEL MARE
Venerdì 20 maggio
ore 20,30
Sabato 21 maggio
ore 17,30 e 20,30
Domenica 22 maggio
ore 17,30 e 20,30
Trovate la programmazione anche sul sito www.parrocchiadigallio.it
Adunata degli Alpini a Torino:
Cesuna e Treschè Cesuna insieme
L’Adunata degli Alpini: un momento di festa, di ritrovo e di ricordi. Ritrovarsi
con chi ha trascorso con te quel periodo indimenticabile; ritrovarsi con chi
non conosci ma che, per quel cappello e quella penna nera, è come se lo
conoscessi da sempre; ritrovarsi con chi condivide la vita nel gruppo alpini
del proprio paese in una città sempre diversa ogni anno. E proprio la capitale
del 150°, Torino, ha visto nascere la collaborazione tra il Gruppo Alpini di
Cesuna e il Gruppo Alpini di Treschè Cesuna, che hanno unito le loro forze
e i loro mezzi, rendendo questo evento indimenticabile. Dai primi alpini partiti
giovedì mattina agli ultimi arrivati la sera di venerdì, è stato tutto un susseguirsi
di canti , di risate, di mangiate abbondanti, fino a giungere ad un
numero di soci e simpatizzanti all’incirca di 30 persone. E il clou della festa
in accampamento, dopo le visite alla città durante il giorno e le feste notturne,
è stata la serata di sabato con l’arrivo della banda musicale “Monte Lemerle”
di Cesuna per cui è stata preparata una succulenta cena: oltre cento i pasti
distribuiti tra musicisti, soci e simpatizzanti. Successivamente la banda ha
intrattenuto i commensali e l’intero accampamento con le sue apprezzate
marce alpine. La splendida adunata è poi proseguita la domenica, il giorno
della grande sfilata in cui gli Alpini di Cesuna e Treschè Cesuna hanno avuto
l’onore e l’onere di portare due striscioni: quello che ci invita a non dimenticare
la tragedia dell’Ortigara e quello nuovo della Provincia di Vicenza che
recita: “Sfilano gli alpini delle terre vicentine”. Quest’ultimo avrà carattere
itinerante e sarà sempre portato dalla sezione vicentina che sfilerà per prima.
E se nel pomeriggio, dopo aver smontato tende e cucina, è venuta un po’ di
tristezza, la certezza che questa bella collaborazione tra i due gruppi continuerà
ci ha portato gioia. L’appuntamento e in quel di Bolzano l’anno prossimo.
W gli Alpini.
Gruppi alpini di Cesuna e Treschè Cesuna

La posizione felice e protetta
dal Mosciagh e dallo Zebio ha
consentito fin da tempi remoti
l’insediamento di abitanti stanziali
dediti all’allevamento, ai
lavori boschivi, all’agricoltura
e all’orticoltura. Quei cumuli di
pietra a mezzaluna a monte delle
due contrade, confinanti con le
zone Boschetto, Giardini, Corda,
Busa, sono gli antichi muretti
di contenimento degli orti
terrazzati a disposizione degli abitanti
per il fabbisogno delle famiglie
e per un piccolo commercio.
Poco a poco la vegetazione
li sta ricoprendo e la natura sta
rivalendosi sull’antropizzazione di
secoli. Gli orti sono un museo all’aperto
sulla vita dei nostri antenati.
Bombardati in guerra, sono
poi stati ripristinati. Transitando
lungo il bellissimo sentiero che li
lambisce e che collega località
Ferragh, Gastagh, Zebio,
Maddarello e a ovest alle contrade
Bosco, Rodeghieri, Costa, (quale
area confinaria fra i comuni di
Severino Bianchi sullo slitto
I coniugi Rigoni - Longo
Antonio Rigoni Pun
Sabato 14 maggio 2011
Rigoni
di sotto e
di sopra
Gallio e d Asiago), la visione magica
resta sospesa nel tempo.
Durante un primo sopralluogo ai
Rigoni di sotto, abbiamo avuto
la fortuna sfacciata di incontrare
due abitanti: un Rigoni e un Bianchi.
Il primo, Giovanni (detto
Giovanin, anni 81) di ceppo Scit
rinominati Longo per via di
un’antenata di altissima statura;
il secondo, suo cugino Severino
(77enne) Bianchi Schenal (per la
passata possanza fisica da boscaioli),
la cui ascendenza certa - abbiamo
avuto modo di verificarlo
- risale ad un tale Cristan, nel
1600. Come riferito dagli abitanti
delle altre contrade anche qui la
vita di ricordi familiari e personali
è di stenti, di fatica fin da
bambini e mai finita. Giovanin
infatti stava tagliando la legna
davanti a casa, con Severino a
fianco. Ci riceve in casa Mirella
Maurizio Rigoni Zai
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l’Altopiano
Rigoni in Rigoni Longo da 56
anni: 2 figli e 3 nipoti. Quando
scioccamente chiediamo come
passassero il tempo da bambini,
a cosa giocassero, ci guardano
con aria di compatimento:
“A 8 anni andavamo in bosco
con i nostri genitori o a lavorare
in orto e in stalla, non
perchè ce lo imponevano: noi
volevamo fare la nostra parte!
Beh qualche volta giocavamo
a ciori, alda mescie, cuco,
saltamussa e col cerchio”. E
Giovanin esce per andare a prenderlo.
Il cerchio è un ferro sottile
e tondo, originariamente rettangolare,
che serviva per rinforzare i
fili spinati in guerra, utilizzato poi
per far da freno allo slitto per la
legna. Interviene Severino: “La
grande differenza fra noialtri e
“quei de la piassa”, è che loro gli
slitti dovevano spingerli, noi frenarli”.
Lo slitto che da vuoto andava
issato sulla schiena come
uno zaino, era il mezzo di trasporto
della legna fra bosco (Val di Nos
e Zebio) e casa, dotato di due pattini
e di due pali o corni per condurlo.
Il cerchio era appeso ai
corni e in caso di accelerazione,
gettato sotto ai pattini, come freno.
Il carico e la velocità erano
pericolosissimi perchè il conducente
ne veniva travolto, come ci
racconta Mirella: suo fratello è stato
schiacciato. E Giovanin continua
sorridendo: “Nella casa paterna
c’erano 4 spòse. Mio papà
ne mandò una a comprare 2
renghe, come ogni giorno. Lei ne
portò 4 per risparmiarsi un viaggio
e lui la redarguì ma la perdonò
con un: solo par stavolta, ma
in stà casa gnente sprechi -!” Sembra
ieri...Fino alla Prima Guerra,
via Rigoni andava dritta a contrada
Ebene e solo dopo il ’35, con la
costruzione della pista
aeroportuale, è stata aperta l’attuale
strada. All’incrocio per gli
Ebene c’era una pozza di
abbeveramento, che con la costruzione
dell’acquedotto, è stata
interrata. Poiché l’area era proprietà
comune, lo spazio è stato adibito
dagli abitanti a deposito per la
legna. Due le fonti, una vicina alla
pozza con l’albio per le bestie
(un’altra era prima dei Rigoni di
sopra e altre due nella medesima).
Nessuna locanda, nessuna bottega,
nessuna cappella votiva, solo
una vecchia croce, lungo il per-
In viaggio per le contrade dei 7 Comuni
Le contrade Rigoni dagli Zocchi
Gli orti a Rigoni di sotto
corso della Rogazione. Quasi tutte
le famiglie avevano almeno una
vacca. Giovanin ricorda la Nobila
(pareva brutto chiamarla al neutro:
Nobile), acquistata in pianura,
perciò adusa al traino, funzione
che svolse con grande agilità
anche per far legna ed arare. Tutti
conferivano il latte al casello della
Costa, che prima di sbancare la
pista, (lavoro cui partecipò tutta
la contrada) era situato proprio
nel mezzo. Giovanin e Severino
hanno lavorato il legno in Fada,
in Salca e all’Apo, come tanti.
Giovanin aveva 8 fratelli: uno
morto piccolo, un altro, Rinaldo
detto “Moretto” da partigiano a
20 anni sul Monte Isidoro. Per
sfuggire ai fascisti, pare si sia gettato
nel baratro. I suoi resti son
stati trovati solo nel ’45 e nelle
tasche dei suoi pantaloni, son stati
rinvenute 85 lire di carta moneta!
Solo nel 2006, la famiglia ha
voluto posare una nuova lapide,
lontano dal baratro. Severino attento,
aggiunge un dettaglio, risveglio
i ricordi del cugino,
Mirella richiama un dettaglio, sollecita
una riflessione e più che
un’intervista, questa è l’occasione
per loro per ritrovarsi e raccontarsela
e per noi, l’opportunità
di infilare un’altra perla di saggezza
alla collana di conoscenza,
storia e umanità che gli abitanti di
tutte le contrade ci hanno dispensato.
Una breve salita, ed eccoci
ai “Rigoni di sopra”. Bastano
quei pochi metri a sfavore e
subito realizzi come questo, sia
stato luogo di emigrazione ben
prima delle due guerre mondiali:
tutto parla di antica miseria, di
fame. Ci imbattiamo in Maurizio
Rigoni Zai (pronuncia Sei),
persona acuta, attiva, mentre
lavora davanti a casa, che ci
racconta gli anni da emigrante
in Australia e quelli del rientro.
Maurice Rigoni
(così lo chiamavano),
era a
Melbourne proprio
mentre era in
corso la stesura
del libro sulle famiglie
altopianesi
emigrate, cui
avrebbe tanto voluto
contribuire.
Oggi ha la sua
occasione. Lui faceva l’idraulico,
anche nei 13 anni da emigrante:
partì nel ’60, dopo le
professionali. Longilineo, chiaro
di occhi e capelli, indossa
una tuta da lavoro australiana e
ci racconta con enfasi la sua
esperienza: “Sono stato fortunato.
A Melbourne, ospite di
una zia paterna, ho trovato subito
lavoro e frequentato le
scuole serali per ottenere la qualifica
e l’abilitazione professionale
ed apprendere la lingua inglese”.
In pochi anni si mise in
proprio. I primi clienti, italiani,
poi anche australiani. Maurice,
che ha un’aria very british, ci
riferisce un episodio: “Una
cliente australiana, mi chiede
la mia origine e fa alcune supposizioni:
nord-europeo, esteuropeo?
Quando rispondo, fiero:
“italiano!”, rimane stupita.
Devo dire che il mio aspetto
mi ha aiutato, ma solo
perchè supportato dall’educazione
e dal senso del dovere impartiti
in famiglia. Mio papà
era l’11° di 13 fratelli. Il suo
nome di battesimo era Fortunato,
ma è sempre stato chiamato
Angelo. Gli ultimi nati
due gemelli, e il maschio, Benvenuto,
è sempre stato
chiamato...Furtunato! Ora siamo
rimasti in 4 e io sono l’unico
tornato all’ovile. Quando,
dopo aver ponderato bene ho
deciso di rientrare dall’estero,
la mia attività era ben avviata
e io volevo metter su famiglia.
Avevo i piedi per terra: avevo
visto troppi compaesani mangiarsi
una fortuna in viaggi!
Così decisi di tornare dato che
nel ’70 si era aperto il mercato
edilizio: non me ne sono mai
pentito, anche se non è stato
facile”. Cortesemente, ci presenta
la vicina Maria Mosele
Gaigar. Le chiediamo come si
vivesse una volta: “Poveri, con
la vacchetta che passava per
la cucina” - la stessa in cui ci
ha accolti. I suoi erano contadini
ma papà Cristiano era anche
un valente e apprezzato artigiano
del metallo e del legno,
un vero inventore e in contrada
tutti di lui dicono: “faceva le ali
alle mosche...” Lavorava i materiali
dei recuperanti, fondeva
15
e faceva le leghe per fare attrezzi
per contadini e boscaioli:
fu lui l’inventore dei pattini
semoventi della troika che portò
a spasso per Asiago Re
Umberto II di Savoia (foto
Bonomo). Eccoci infine a casa
di Antonio Rigoni Pun, cui abbiamo
chiesto invano informazioni
sul significato del soprannome:
in compenso ci ha dato
la sua versione su Scit: fulmine...
Pun indica la casa natale,
chiamata “Colombara” per la
forma allungata, l’unica rimasta
in piedi in tempo di guerra e
ci descrive i vecchi mestieri.
Oltre al recupero di materiali
bellici, l’agricoltura (e descrive
la struttura della spiga di frumento
di terre magre, fatta di
soli 5 semi mentre quello nato
in terreni favorevoli ne ha 7 o
9) ma anche la caccia con i
roccoli: in Altopiano ce n’erano
ben 52! La famiglia aveva
dei terreni fra cui i due in cui
M. Rigoni Stern ed Ermanno
Olmi si costruirono la casa. Il
papà Riccardo, del ’14, andava
a recupero anche a
Dobbiaco (presso il fratello Cristiano
ferroviere), al Monte Cristallo,
dove si trovava, quando
scoppiò la II Guerra e la sua
classe fu richiamata. Essendo
l’attività proibita, lui si rendeva
introvabile, così rientrato in ritardo,
fu prelevato dai carabinieri
come disertore. Fece la sua
parte nell’8° Reggimento Alpini
in Grecia e fu fatto prigioniero.
Nel “campo” dove si trovava,
dopo 7 giorni digiuni, i
compagni morivano come mosche:
un mattino...silenzio, nessuna
sentinella e riuscirono a
fuggire in 7.000! Scherza
Antonio:”Fortunato Zai, zio di
Maurizio, si fece la campagna
d’Africa, d’Albania, di Russia:
beh...Fortunato, si fa per dire!”
Due contrade contigue, omonime:
gli abitanti “di sotto” più
vicini al centro e alle vie di comunicazione,
si son mostrati
più aperti, ciarlieri. Quelli “di sopra”
(storicamente più isolati),
più chiusi, riservati, ma tutti
ugualmente figli di questa terra
dura, dove ancor oggi nessuno
sta mai con le mani in mano.
Beppa Rigoni Scit

Sabato 14 maggio 2011
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l’Altopiano
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LUSIANA
Sistemato l’ex asilo di Campana
in tempo per la Festa del Lazzaretto
Fervono i preparativi per i festeggiamenti: la frazione protagonista
per una settimana dal 24 maggio con pellegrinaggi quotidiani
delle parrocchie del vicariato di Lusiana e serate musicali
Il comitato “Pro Madonna del Lazzaretto”, in prossimità della
festa del 26 maggio in cui si onora la Madonna del Lazzaretto, ha
terminato i lavori di risistemazione dell’ex asilo di contrà Campana
con il rifacimento dell’esterno e la sistemazione delle stanze
dell’interno. Fervono intanto i preparativi per i festeggiamenti
che vedranno la frazione protagonista per una settimana dal 24
maggio con pellegrinaggi quotidiani delle parrocchie del vicariato
di Lusiana e serate musicali con una pesca di beneficenza il cui
ricavato sarà devoluto ai lavori eseguiti sia nella chiesa del
CONCO
A Conco una vincita di
100.000 euro al Gratta e Vinci
Centomila euro vinti con un biglietto del Gratta e Vinci “Il milionario” da 5 euro: è il consistente
bottino che si è portato a casa un fortunato giocatore che ha acquistato il tagliando alla Pasticceria
Cortese di Conco, dove la dea bendata ogni tanto non disdegna di fare tappa. Anche
nell’ottobre del 2008 erano stati vinti 100.000 euro, mentre vincite minori si registrano con una
certa frequenza: la settimana prima della recente vendita del biglietto superfortunato, ne era stato
“grattato” uno da 10.000 euro, somma comunque soddisfacente, soprattutto se arriva semplicemente
grattando la monetina sul biglietto e
svelando la combinazione vincente. Al bar
dicono di non conoscere l’identità del vincitore
e di aver saputo della vincita solo dopo
la riscossione della somma, il che rende più
difficile del solito fare ipotesi sull’acquirente
del biglietto. Sembra comunque piuttosto
probabile che il fortunato, come ventilato
in paese, sia uno del posto, anche se,
come succede quando vengono realizzate
vincite di cifre di una certa importanza, vengono
fatte numerose ipotesi che difficilmente
poi trovano conferma ufficiale. S.B.
Lazzaretto che nell’ex asilo, locale che sarà utilizzato per le iniziative
della frazione. Nel programma folcloristico la sera del 26 maggio
è prevista l’apertura dello stand gastronomico mentre venerdì 27
si svolgerà il quarto torneo di settino a 16 coppie; sabato 28 dalle
ore 14.30 si inizierà con il torneo di scacchi per poi proseguire
con la caccia al tesoro e in serata il torneo di calcetto balilla e
musica con dj Efrem. Domenica 29 ci sarà la processione con la
statua della Madonna, giochi popolari per ragazzi e in serata musica
con dj Malga ed estrazione della lotteria. Egidio Zampese
Gabriele, titolare della
pasticceria Cortese, mostra la
fotocopia del biglietto vincente
Hotel “La Bocchetta” di Conco premiato con il
Marchio di Qualità “Ospitalità Italiana” 2010-2011
Martedì 10 maggio presso il salone “Marzotto”della
Camera di Commercio di Vicenza si è svolta la cerimonia
di premiazione Marchio di Qualità “Ospitalità
Italiana” 2010-2011. Il Presidente della Camera di
Commercio di Vicenza Vittorio Mincato ha tenuto il
discorso introduttivo cui è seguita la relazione del dott.
Pietro Zagara, della società Isnart, che ha illustrato i
criteri e le motivazioni del Premio. Presenti molti amministratori
locali, sindaci o assessori, che hanno consegnato
l’attestato agli albergatori e ristoratori dei relativi
comuni. Per Conco, il sindaco ha consegnato l
‘attestato alla signorina Lara Dalle Ave,figlia della signora
Nadia Crestani proprietaria ,con la sorella Chiara
, dell’Hotel “La Bocchetta”. La famiglia ha curato
da sempre con passione l’albergo, ha effettuato continui
investimenti per apportare innovazioni e migliorare
la ricettività e l’accoglienza degli ospiti. Qualche
mese fa l’albergo ha avuto anche l’assegnazione delle
quattro stelle. Il premio attribuito è motivo di soddisfazione
e orgoglio non solo per chi l’ha ricevuto ma
anche per tutto il paese di Conco.
Via Xausa torna
percorribile
E’ tornata percorribile la
strada di Via Xausa che era
stata interrotta per consentire
la demolizione di un fabbricato
rurale che restringeva
la carreggiata. La casa è
stata demolita e i lavori prevedono
l’allargamento della
strada con la costruzione di
un piccolo parcheggio per le
auto e area ecologica per le
campana della raccolta differenziata.
Già sin d’ora è
possibile transitare sia nel
senso di marcia via Tratte -
via Xausa che da via Monte
Xausa a via Tratte. E.Z.
Casa del segretario
in ristrutturazione
ambulatori e punto
prelievi si spostano
Visto l’inizio dei lavori che
interesseranno la ristrutturazione
dell’ex casa del
segretario in viale Europa gli
ambulatori medici ed il punto
prelievi sarà spostato da
mercoledì 18 maggio, mantenendo
gli stessi orari,
presso il Municipio – Piano
Terra.
Settino in malga
A Malga Tena, nei pressi di
frazione Campana di Lusiana,
si è svolto il “2° torneo di
settino in Malga Tena” per 16
coppie, tutte di Lusiana, una
specie di “campionato di
settino lusianese”. Ha vinto il
duo Angelo Frello-Luciano
Ronzani. Seconda piazza per
Alessandro Passuello e Aldo
Pozza.
E.Z.
L’esterno dell’ex asilo di Campana risistemato
Gli Alpini al lavoro per abbellire il paese
I volontari del gruppo alpini “Gabriele Cantele” di Lusiana
hanno terminato i lavori di costruzione di una aiuola nel
tratto di strada di intersezione tra via Sette Comuni e la
discesa che porta in via Gabriele Cantele. L’aiuola è stata
realizzata in marmo dello stesso colore di quello utilizzato
sempre dai volontari alpini del gruppo “Cantele”
per realizzare il muro e la scalinata che porta alle scuole
elementari e medie “Padre Pozza” Nell’aiuola saranno
anche piantati dei fiori per abbellirla. Anche questo è il
pregevole risultato della collaborazione tra l’ Associazione Alpini
e l’Amministrazione Comunale.
E.Z.
L’aiuola e il muro realizzati dai volontari alpini
La seconda giornata della bicicletta
Il Gruppo ciclistico “Frezza Arredamenti”, in collaborazione
con il Comune di Lusiana, organizza per domenica
22 maggio la seconda edizione della Giornata della Bicicletta.
Questo appuntamento è rivolto a tutte quelle persone
giovani, meno giovani e bambini che amano la natura
e vogliono passeggiare in bicicletta lungo le vie del
paese; ritrovo ore 14.30 in piazza IV Novembre con possibilità
per i più piccoli di pedalare in libertà lungo Via
Roma appositamente chiusa al traffico. In caso di maltempo
la manifestazione verrà rinviata a domenica 29
maggio con lo stesso programma.

Sabato 14 maggio 2011
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l’Altopiano
ENEGO
Un San Giuseppe d’oro tutto al femminile
Il primo maggio la consegna del premio destinato agli eneghesi che si sono distinti nel lavoro e non solo.
Quest’anno sono state premiate due donne: Teresa Frison e il maresciallo Marta Doro
Teresa
Frison
Marta Doro assieme al nonno
Sono sempre bravissimi quelli del Comitato Fosse ad organizzare
la Festa del primo maggio, hanno costanza, passione,
grazie alla loro tenacia, l’appuntamento, giunto alla 38^ edizione,
è ormai un atteso da molti ad Enego, una bella occasione
per ritrovarsi, stare insieme, festeggiare, e scoprire
sempre nuove e belle storie, che hanno come protagonista
uno di noi, uno della comunità! La Festa del 1° maggio di
Fosse di Enego, è dedicata al santo patrono S. Giuseppe
Lavoratore, e proprio per questo il premio, istituito ormai 12
anni fa, il S. Giuseppe d’Oro, riconosce i meriti di un eneghese
che si è distinto, nel lavoro e non solo. La cerimonia di assegnazione
del premio è quindi il momento cruciale dei
festeggiamenti, e si tiene la domenica mattina dopo la S.
messa. Questa volta il comitato che raccoglie le segnalazioni
e decide di assegnare il S. Giuseppe d’Oro, costituito dai
rappresentanti delle varie associazioni paesane, ha conferito
il riconoscimento ad una signora molto in gamba, che con la
sua semplicità, ma seguendo la tenacia di madre e di donna
di montagna, ha fatto un grande gesto nei confronti del figlio
Luciano, donandogli un rene e con esso un’altra nuova vita;
la signora è Teresa Frison dei Ronchi. La storia risale a circa
dieci anni fa, ma solo oggi, grazie al premio, il paese ha conosciuto
questa bella storia. Un grande gesto che, come mamma
è stato più che naturale fare, ma la tenacia ed il coraggio
sono state messe in campo a dosi massicce soprattutto per
resistere e superare le numerose prove a livello medico -
burocratico. Tante le visite, gli esami, un iter che si è articolato
fra tanti ospedali: Padova, Treviso, Trento, Bassano,
Asiago, ma al termine per fortuna è andato tutto bene, la
compatibilità fra madre e figlio c’era, e tutte le prove sono
state superate brillantemente, fino a quella cruciale del trapianto.
Un successo per madre e figlio, un successo di umanità,
amore, volontà, vita! Una storia bellissima che ha commosso
e coinvolto tutti i presenti, ma in particolare le madri.
Ed un’altra storia che ha commosso anche se in modo decisamente
diverso, è stata quella del maresciallo Marta Doro
che sta seguendo la scuola per Ispettori della Guardia di Finanza
a Coppito in provincia del L’Aquila dove fra l’altro
studia per conseguire la laurea in Economia. Un premio particolare,
voluto soprattutto dal Sindaco Rodeghiero, che riconosce
anche in questo caso una grande tenacia e volontà,
caratteristiche che hanno portato Marta a superare tanti ostacoli
e difficoltà nell’ambito degli studi e della carriera intrapresa.
Una Marta emozionatissima, che tuttavia ha voluto
ringraziare il suo paese, al quale è particolarmente affezionata;
un sentimento forte ereditato dall’amato nonno Luciano, uno
dei suoi più calorosi sostenitori. Infine come ogni anno il preside
Boscardin e Andrea Dalla Palma per la Coldiretti hanno
consegnato un premio ai ragazzi che nel passato anno scolastico,
alle scuole Medie e Medie Superiori, si sono distinti per
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profitto; a loro è stata anche affidata una borsa di studio
promossa dalla Coldiretti. Questa volta hanno ricevuto il premio,
per le medie: Chiara Cerato, Simone Dall’Agnol, Anna
Merlo, Angelica Rossi; per le medie superiori, grazie al suo
ottimo profitto ha ottenuto la borsa di studio Sabrina Cerato.
A chiusura, della cerimonia, come è ormai consuetudine, dal
1° maggio 2003, anno in cui è stata istituita, l’ambulanza ed il
gruppo volontari dell’Associazione Monte Lisser hanno ricevuto
la benedizione da parte di don Andrea Stevanin, compiendo
il loro 8° anno di vita.
Tra le manifestazioni collaterali organizzate, hanno avuto successo
la gara dei boscaioli e soprattutto la serata teatrale di
sabato, con la Confraternita del Bagolo, che ha presentato
un nuovo lavoro dal titolo: “Magnar, grattar e mormorar basta
scummisiar”.
Stefania Simi

ENEGO
Oltre sei milioni di euro, in buona
parte finanziati dalla regione.
E’ la quota destinata al capitolo
opere pubbliche ad
Enego. Il primo cantiere ad
aprire riguarda il restauro del
Castello Scaligero in piazza San
Marco. «Il progetto definitivo
Ad Enego entrerà in vigore il
16 maggio il nuovo servizio rifiuti
e intanto si sono concluse
le serate informative dedicate
agli utenti, mentre presso gli
Etra point sono stati distribuiti i
supporti informativi e i materiali
per la raccolta differenziata.
Si auspica che dalla collaborazione
dei tecnici Etra e dei
cittadini si possano raggiungere
risultati importanti e diffondere
una pratica della
differenziazione che diventi
corretta abitudine. «Nel 2010
– ricorda Stefano Svegliado,
presidente della multiutility – le
Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
“Il Comitato Enego e la sua Marcesina, e chi lo ascolta più?”
Nuova vita per il Castello Scaligero
Rientra nel piano delle opere pubbliche che richiederanno investimenti per 6 milioni di euro in buona
parte finanziati dalla Regione. Altro rilevante, la sistemazione della passeggiata di via Madonnina
Dopo le serate informative, tramite gli Etra Point, distribuiti materiali e kit
Rivoluzione rifiuti ad Enego: parte la nuova raccolta differenziata
è stato approvato - afferma il
sindaco Igor Rodeghiero - i lavori
saranno completati entro
fine anno e il castello potrà finalmente
essere visitato». Il progetto
prevede non solo il consolidamento
interno e la ristrutturazione
esterna, ma anche il rifacimento
dell’anello del passaggio pedonale
attorno all’antica cinta muraria.
Per non creare disagi all’attività
turistica estiva il cantiere avanzerà
a stralci. Costo previsto
415mila euro, finanziato integralmente
dalla Regione. «Anche quest’anno
ci sarà la festa delle candele
vicino al Castello, antica tradizione
celtica che è stata
tonnellate di rifiuto differenziato
raccolte sono state oltre 60
mila. Un dato di molto inferiore
rispetto a quello del secco
non riciclabile, ma pur sempre
un punto di partenza verso il
miglioramento. I cambiamenti
che intendiamo apportare sono
estesi, e richiederanno un iniziale
sforzo di memorizzazione,
per ricordare di raggruppare la
plastica assieme ai metalli, di
conferire separatamente il vetro
e di raccogliere l’umido in
sacchetti compostabili. Ma in
questo modo non solo ricaveremo
delle preziose materie prime,
riusciremo anche a operare
un taglio significativo delle
spese per il trattamento
dell’indifferenziato». Gli utenti
che si sono recati agli Etra point
hanno ricevuto un kit comprensivo
di istruzioni per la corretta
differenziazione e l’utilizzo
dei vari contenitori; una prima
fornitura di sacchetti
compostabili per l’umido e una
di sacchetti in plastica per il
conferimento del secco, della
plastica e dei metalli; un cestello
da 10 litri, da usare come
sottolavello per il rifiuto umido,
e la chiave, una per famiglia,
con la quale aprire i contenitori
finali più grandi. Infine,
in linea con la campagna di
sensibilizzazione “Non siamo
solo fritti” per il corretto
conferimento degli olii da cucina
usati, sono state previste
anche delle tanichette, sempre
una per famiglia, in cui contenere
l’olio derivante da frittura,
cottura o cibi in scatola, e che
potranno poi essere svuotate
nella cisterna collocata nel parcheggio
di fronte alla scuola
media di Enego in via Murialdo.
Per i cittadini non residenti che
detengano o conducano un
Egr. Direttore,
ho letto con attenzione l’articolo pubblicato
sul Suo “Giornale dell’Altopiano” n.
345 del 30 aprile relativo a “Marcesina
quale futuro? Un incontro per risvegliare
l’amore per la propria terra”, svoltosi nella
sala della Pro Loco di Enego la domenica
delle Palme. Premetto che a questo incontro
l’Amministrazione Comunale ha
scelto di non partecipare dopo la negativa
esperienza di quello del 27 dicembre 2009, il quale è stato
ottimamente organizzato con il fine di criminalizzare il c.d.
“progetto Marcesina” ancora in fase di progettazione preliminare;
quindi, come si usa spesso definire negli ultimi tempi in
ambiente politico, i giudici avevano già emesso la sentenza:
“condannato”. Ora con questo ulteriore incontro a “senso unico”,
e probabilmente con altri che ne seguiranno, si vuole processare
questo nostro progetto non nelle idee e nelle scelte,
ma nelle intenzioni; il grande interrogativo: “dopo le aree di
sosta arriverà anche l’urbanizzazione di questo luogo incantato?”
è solo l’ultima delle “trovate politiche” del Comitato Enego
e la sua Marcesina e della minoranza consigliare, perennemente
in campagna elettorale dopo la sonora sconfitta del 2008. Si
è iniziato definendo il progetto una Gardaland, passando poi
per previsioni aberranti quali costruzioni di parcheggi
multipiano, un mega parcheggio di 900 posti auto, per finire
con la previsione di un aeroporto in Marcesina e altre bestialità
di questo tipo. Niente di tutto ciò, sola demagogia politica e
disinformazione bella e buona, con il coraggio di esporre un
ulteriore manifesto dal titolo “Il Comitato informa, non diffama”;
lascio ai lettori ogni conclusione. Di manifesti, definiti
simpaticamente dal nostro Sindaco poster, il Comitato ha tappezzato
i muri della piazza di Enego in maniera costante, colpendo
disordinatamente l’Amministrazione a destra e a manca,
senza mai indicare o proporre idee o alternative serie alle
nostre scelte amministrative, solo una confusa opinione sul
recupero dei fabbricati della “Croce Rossa” (ma purtroppo
non di proprietà comunale) e della costruzione di una cabinovia
che colleghi il centro di Enego con il Monte Lisser (vorrei
capire, ma a questa domanda non mi è mai stato risposto, se
questa “boutade” è concordata con le Associazioni ambientaliste
che sostengono e aderiscono al Comitato; o forse risulta più
opportuna la costruzione di un grande impianto a biomasse
nella Piana di Marcesina?). A tutti i poster affissi dal Comitato
l’Amministrazione Comunale ha scelto di non rispondere, per
due ordini di motivi: in primo luogo da parte nostra non si
intende assolutamente scendere sul piano della polemica sterile
fine a se stessa, la quale non aiuterebbe certo alla chiarezza
ed al quieto vivere; in secondo luogo riteniamo che l’Amministrazione
Comunale debba dialogare con i propri Cittadini non
attraverso manifesti o poster, ma attraverso quei canali a disposizione
di ogni Cittadino, dati da richieste e comunicazioni,
incontri pubblici ed il giornale o bollettino comunale. Proprio
attraverso questi canali l’Amministrazione ha fatto conoscere
questo progetto, e, come ripetuto più volte, chi dice che manca
l’informazione o non sa ciò che dice o è in malafede; non mi
risulta che altri Comuni a noi vicini abbiano seguito un iter
pubblicistico e di democrazia partecipata pari al nostro, con la
composizione di una Commissione Consigliare apposita (alla
quale la minoranza si è rifiutata di partecipare) con incontri
pubblici di presentazione e accoglimento di richieste, con redazione
di svariati articoli di approfondimento sulla rivista del Comune
e discussione con la popolazione negli incontri programmati.
Dunque massima pubblicità ed informazione sul progetto,
mentre nel Vostro articolo questo non viene evidenziato,
anzi, viene definita la nostra gente “latitante” e con “scarsa
consapevolezza dei propri diritti”, e ciò mi pare per lo meno
fuorviante; infatti ritengo, diversamente dall’articolista e dal
Comitato, che la nostra gente sia ben consapevole delle nostre
proposte, degli obiettivi e delle opportunità, e l’assenza della
cittadinanza a quell’incontro è dovuta al poco credito ormai
rivolto al Comitato Enego e la sua Marcesina, dedito solamente
alla delegittimazione ad ogni costo dell’attuale maggioranza Comunale
con manifesti e poster ormai ignorati dai paesani (altro
che preoccupazione condivisa da MOLTI COMPAESANI; la
gente di Enego ha loro ha risposto non ascoltandoli più). Infine,
se mi permette egr. Direttore, un piccolo appunto all’articolista;
nelle ultime righe, dopo un lungo delineare su come
dovrebbe comportarsi un bravo erede della storica Reggenza,
definisce gli Altopianesi dei “pecoroni”; non entro nel merito
del contenuto, che di certo non fa onore a colui che lo ha
elaborato, e nemmeno in polemiche inutili e dannose per tutti,
ma ritengo che la Sua articolista abbia avuto poco rispetto, con
questa eccessiva definizione, di tutte quelle persone che, con il
proprio voto democratico, hanno dato fiducia ad una compagine
di governo che in ogni momento è impegnata per il bene
comune, e per coloro che giornalmente hanno scelto di dedicare
parte del loro tempo a questo bene comune. L’impressione
riproposta negli ultimi tre anni
- assicura il sindaco - il cantiere
sarà contenuto al fine di consentire
le numerose iniziative in
piazza». Altra opera rilevante e
tanto attesa è la sistemazione della
passeggiata di via Madonnina.
Per realizzare il marciapiede dell’intero
tratto, del fondo stradale
e per l’illuminazione è previsto
un costo di 480mila euro.
«Abbiamo cambiato il progetto
iniziale. Saranno mantenute le
piante a lato strada Madonnina -
prosegue Rodeghiero - solo due
saranno spostate». Altra opera è
il restauro del museo Monte
Ortigara, ma sono comunque
immobile nel Comune di
Enego, o che non hanno potuto
recarsi ai punti di distribuzione
organizzati nei giorni
scorsi, è prevista una sessione
di ritiro a partire da lunedì
16 maggio. È sufficiente recarsi
o all’Ufficio anagrafe del
Comune, dal lunedì al venerdì,
dalle 9.30 alle 12.30, il sabato
dalle 9.30 alle 12, oppure
alla sede Etra di Bassano,
in via dei Tulipani n. 37/39,
in quartiere Prè, dal lunedì al
giovedì, dalle 9 alle 12 e dalle
14 alle 17, e il venerdì dalle 9
alle 12.
S.B.
18
che la gente soffra di narcolessia è solo, mi
creda, un’impressione; il cittadino parla, discute,
dialoga, affronta le problematiche del proprio
paese, sembrerebbe in maniera magari latente,
ma molto profondamente, e sa giudicare
in modo consapevole chi li governa e chi invece
è dedito alla semplice demolizione di chi non
la pensa come lui. La gente è stanca solo delle
chiacchiere da bar, delle baruffe fine a se stesse,
delle promesse che non vengono mantenute,
di governanti che cercano poltrone, di Amministrazioni che
colpevolmente non rispondono ai bisogni della Comunità, ed
anche di chi affigge manifesti e poster solo con il fine di
delegittimare il “nemico politico”. I nostri paesani hanno bisogno
d’altro, di serietà politica, di risposte alle urgenze per molti
anni dimenticate, di impegno nell’affrontarle e nel
raggiungimento degli obiettivi; e questo risultato evidentemente
da fastidio a molti, soprattutto a quelli che criticano senza
mai apparire. Durante la campagna elettorale del 2008 il nostro
gruppo veniva additato, dall’attuale minoranza consigliare, come
un’accozzaglia di persone senza esperienza, con mancanza di
agganci politici, un poster di allora affermava che Enego aveva
perso una grande occasione di crescita; dopo tre anni di mandato,
impegnati nell’attività amministrativa, possiamo tirare delle
somme estremamente positive. Riassumendo in breve la nostra
Amministrazione ha effettuato progetti di investimento per
oltre otto milioni di euro, dei quali oltre due milioni già realizzati, ed
oltre sei milioni in fase di progettazione definitiva-esecutiva o in corso
di appalto. Questi sono i numeri, e numeri veri. Noi crediamo di aver
dimostrato, e continuiamo a dimostrare, di avere a cuore il bene di
Enego e il futuro dei nostri paesani, in primo luogo lavorando quotidianamente
per favorire il raggiungimento di obiettivi amministrativi al
fine di creare e migliorare i presupposti di crescita e sviluppo, in secondo
luogo per fare in modo che ogni persona abbia la possibilità di
investire nella propria attività e nei propri interessi personali, dando
modo così a tutti di vivere e crescere in armonia e libertà di idee in
questo bellissimo paese.
Giovanni Cantele
Vice Sindaco di Enego
P.S.: dimenticavo che la presente
lettera è la risposta all’articolo
apparso su
“L’Altopiano” e non una replica
ai manifesti e poster del
Comitato Enego e la sua
Marcesina, ai quali continueremo
a non rispondere.
previsti ulteriori lavori per il Forte
Lisser. Oltre il 50% della quota
degli investimenti, 3milioni e
355mila euro riguarda la tanto discussa
«Valorizzazione turistica,
ambientale e naturalistica dell’area
transfontaliera della Piana di
Marcesina», ma lo stato dei lavori
risulta ancora nella fase degli
studi progettuali non definitivi. Tra
le opere appena completate una
serie di rifacimenti dei manti stradali
a Godenella, Godeluna, Dori,
Valdifabbro, Fosse (euro 116mila)
e ancora il consolidamento della
strada per Valgoda (8460 euro).
Sono stati approvati i progetti per
sistemare le malghe comunali di
Marcesina, molte opere sono già
state avviate, altre già completate
per 157mila euro: «Dopo la
ristrutturazione della stalla al 2. lotto
Valmaron, e i serramenti delle
malghe 1. e 2. lotto, saranno avviati
gli scavi per le vasche di
raccolta dell’acqua piovana».
Altro rilevante investimento è
destinato alle strutture scolastiche:
350 mila euro per la messa
in sicurezza e l’abbattimento
delle barriere architettoniche.

MUSICA
Continua il connubio tra
l’Amministrazione comunale
di Asiago e l’associazione
Amici di Antonio Pertile e
Sonia Sartori che questa
volta propongono una serata
di musica con le canzoni
di Fabrizio De Andrè in una
Una partecipazione che il
paese di Calvene non ricorda
a memoria d’uomo. Eppure
laddove nessuno aveva
ancora osato c’è riuscita la
verve dialettica, la follia professionale
e il carisma di un
sacerdote funambolico che
adesso s’è messo pure a fare
lo scrittore. Un pubblico di
oltre 700 persone ha preso
d’assalto la Palestra Comunale
del piccolo comune della
Pedemontana per partecipare
alla presentazione ufficiale
del romanzo Penultima
lucertola a destra. La sconfitta
è l’arma segreta dei vincitori
(Marietti Scuola, •
9,50) firmato da don Marco
Pozza. Arrivato in compagnia
del giornalista ed
europarlamentare Magdi Cristiano
Allam e incalzato dalle
domande del fratello-moderatore
il dott. Sandro Pozza
(che è anche il suo deus
ex machina invidiabile), è riuscito
a tenere con il fiato sospeso,
per oltre due ore, una
platea che non ha osato muovere
ciglio sotto l’incalzare
della sua arte oratoria e della
sua proverbiale capacità di
provocare.
Un uso della parola e una
capacità di comunicazione
che lo stesso dottor Allam ha
definito “invidiabile”: “fortunato
quell’editore che ha uno
scrittore capace di promuovere
se stesso in una maniera
così sublime e convincente”.
A suo agio con le platee,
è stato capace di una
serata impeccabile, culturalmente
elevata e dal grande
afflato spirituale. “Don Marco
è un sacerdote che possiede
un’affabile capacità di
scrittura. Ma è il suo spirito luminoso
e coinvolgente a stregare
le menti e conquistare i
cuori della gente” - ha affermato
Magdi Cristiano Allam
nel suo intervento denso di stima
e di profonda amicizia per
l’autore. Dire che ha semplicemente
presentato il suo romanzo
sarebbe diminuire al
grado massimo il valore della
serata. Perché chi c’era ha
avuto la possibilità di ri-pensare
la Chiesa, d’immaginare un
nuovo modello di società e
d’imparare un alfabeto nuovo
con il quale diventare protagonisti
di una nuova pagi-
Sabato 14 maggio 2011
Le lucertole hanno spiccato il volo
8
l’Altopiano
I Flexus e il Coro delle Mondine di Novi
interpretano il grande Fabrizio De Andrè
Al teatro Millepini sabato 21 maggio. La serata è organizzata dall’associazione
Amici di Antonio Pertile e Sonia Sartori in collaborazione con il Comune di Asiago
versione rivisitata interpretate
dai
Flexus accompagnati
dal Coro delle Mondine di
Novi. L’appuntamento è
fissato per sabato 21 maggio
al teatro Millepini di
Asiago con inizio alle 21. In
questa serata passato, presente
e futuro della musica
italiana si fonderanno in una
esplosiva miscela dai forti
na di storia.
“Questo è un ragazzo che è
quello che scrive. Con le parole
racconta il suo mondo e
lo fa con un coraggio e una
simpatia quasi irriverente.
Quando ho letto il suo primo
faldone, disordinato e meraviglioso,
ho capito che poteva
nascere qualcosa di inedito.
Questa sera ne è la prova”
- sono state le parole
dell’Amministratore Delegato
di De Agostini Scuola Roberto
Devalle.A fargli da
splendida coreografia, la
magistrale passione delle
maestre della Scuola Elementare
di Calvene, con oltre
50 bambini che sono divenuti
la colonna sonora di
una liturgia tanto commovente
quanto inaspettata. Quella
stessa scuola che ha avuto
come suo alunno colui che
l’altra sera ha dato luminosità
e gloria a chi gli ha insegnato
ad usare la penna e
scrivere il suo nome. Fino a
far dire alla sua maestra
(chiamata ad arte sul palco
dei relatori) - “grazie per
avermi dato la possibilità di
essere stata la tua maestra”.
Tra la folla c’era la Regione
Veneto, la Provincia di
Vicenza, volti di sindaci e di
docenti, ma sopratutto c’era
la sua gente tutta in prima fila.
Gente anonima, un fiume di
giovani e più di qualche adulto
con gli occhi lucidi e commossi:
perché ci sono sere in cui
pensi d’andare ad uno spettacolo
e te ne torni con un quaderno
pieno d’appunti. Il tutto
contornato da una regia e
un’organizzazione impeccabile,
coordinata da una squadra
di combattenti mai domi che
in questi anni ha iniziato a
scommettere su questo prete
dalla forza d’animo smisurata
e con una grinta che
certe volte incute soggezione
e forse un po’ di paura.
Per il semplice fatto che i suoi
occhi assicurano che a quello
che dice e scrive lui ci crede
davvero.
La conclusione della serata
è stata un coupe de théâtre
degno di un maestro navigato:
l’arrivo a sorpresa di Giovanni
Pellizzari - “l’amico più
piccolo che tengo” l’ha presentato
don Marco -, il vincitore
dell’ultima edizione de
Lo Zecchino d’oro con la
canzone Il contadino: anche
lui un concentrato di grinta,
di simpatia e di esuberanza
da sembrare l’alter ego di
quel prete che, seppur strafottente,
ha dimostrato per
l’ennesima volta che di fronte
alla Bellezza la gente tace,
si commuove e piange. Tanto
di cappello ad un autore
capace del gesto più
profetico: trovare il coraggio
di chiudere una serata dentro
una bolgia da stadio con
una preghiera e una benedizione.
Qualcuno aveva detto che
la gente non cerca più Dio? A
Calvene, l’altra sera, uno scrittore-sacerdote
ha dimostrato
l’esatto contrario. L’abbraccio
commosso di Magdi Cristiano
Allam (giunto appositamente in
segno di grandissima amicizia)
e le oltre tre ore di attesa per
farsi autografare il romanzo
sono stati l’esempio più bello
di una serata che Calvene non
dimenticherà facilmente. E
che i suoi detrattori impareranno
presto a conoscere come la
prima mossa del nuovo Partito
delle Farfalle. Che ai Monsignori
leccheranno i baffi. Perché
quando tu li pensi sconfitti, loro
scattano in contropiede.
Elena Martino
La Mostra di Ettore Greco
nel Museo delle Carceri ad Asiago
Poche mostre come questa
di Ettore Greco sono state
intonate ed esaltate negli
spazi del Museo delle Carceri
di Asiago. Spazi angusti,
ristretti, costruiti per la
detenzione e per la reclusione.
Spazi carcerari. Spazi
che ora ospitano una
esposizione di corpi umani
in bronzo, in gesso, in terracotta,
scolpiti da Ettore Greco.
Forme umane che escono
dalla materia, erompono
nello spazio, si liberano nella
luce e nell’ombra come
toni emotivi, dove il più
grande cantautore italiano
verrà magistralmente
reinterpretato, con un occhio
alla tradizione e uno all’ innovazione.
I Flexus, band distintasi a
livello nazionale coi propri
progetti, fondono le loro
sonorità a quelle dello
storico Coro delle Mondine
di Novi, percorrendo il repertorio
di Fabrizio De
Andrè, dagli indimenticabili
brani di inizio carriera (La
ballata del Miché, La guerra
di Piero, Geordie, Il Pescatore,
Il Gorilla), alla fase
della più profonda maturità
(Volta la carta, Fiume Sand
Creek, Crêuza de mä,
Sidùn, Dolcenera, Smisurata
Preghiera), fino a
riscoprire le perle più nascoste
(Il sogno di Maria,
Bella se vuoi volare, Preghiera
in gennaio). Il canto
degli ultimi e della tradi-
nel primo mattino del mondo,
si spengono come nel tramonto
dell’ultimo giorno.
Per esprimere la voglia di vita,
la felicità della vita, la sofferenza
della vita.
E’ la sofferenza della vita
che predomina in tanti corpi
contorti, dilaniati, spasimanti,
tramortiti, talvolta consumati
e disfatti. I corpi di San
Sebastiano, di ladroni, di satiri,
di folli, di martiri…Le oltre
mille figure che compongono
l’immensa installazione
della “Debacle”: debacle
che vuol dire rovina, disfatta,
disastro, sfacelo, terrore,
ma anche invocazione, preghiera,
speranza…
La “Debacle”. Nessun
dramma umano poteva essere
meglio rappresentato negli
spazi di questo Museo
delle Carceri. Per ricordare
il dramma del dolore di tanti
esseri umani vittime della
ingiustizia nelle carceri del
mondo. Ma per ricordare anche
il dramma di tanti esseri
19
zione, la musica dei giovani
e del futuro: i Flexus e il
Coro delle Mondine di Novi
cantano De Andrè, uno
spettacolo da non perdere,
per riscoprire il passato,
con lo sguardo rivolto al
domani. I biglietti sono in
prevendita allo Sportello Informazioni
Turistiche di
Asiago(Piazza Carli). Il
costo è di 10 euro; 5 euro
per gli studenti fino a 18
anni.
umani in situazioni di sofferenza
e di disperazione. Il
dramma di tutti noi prigionieri
in tante situazioni in cui siamo
costretti a vivere . Da
soli. O insieme. Prigionieri
nei nostri corpi generati per
vivere e per essere felici .
Corpi molte volte invece
condannati soltanto a soffrire
e a morire.
Questa mostra di Ettore
Greco è una straordinaria
testimonianza di arte e in
particolare di scultura.
Scultura che viene dalla
scultura classica greca e
romana, passa attraverso il
rinascimento di Donatello e
di Michelangelo, attraverso
la scultura moderna di
Rodin e di Bourdelle e arriva
fino a noi in questa bella
mostra nel Museo delle
Carceri di Asiago,
sull’altopiano, in questa primavera
così dolce e insieme
così atroce e bastarda.
Sergio Bonato

Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
20
Stefano Rigoni,
Psicologo
Psicoterapeuta Cognitivo
Comportamentale
Tel. 338.2919597 – E-mail:
stefanorigoni@hotmail.com
LA RUBRICA DELLA PSICOLOGIA
La difficile arte del perdono e della riconciliazione
È esperienza comune di tutti che nei rapporti interpersonali
possiamo essere esposti alle delusioni, alle discussioni e ai conflitti.
Accade, anche con le persone che più amiamo, che a
volte non è possibile guardarsi negli occhi o evitare di sentire
un profondo scoramento dopo un litigio. Ciononostante, alcune
storie sentimentali o matrimoniali sopravvivono anche se è
presente un alto grado di conflitto e di malessere. Com’è possibile?
Di solito è perché i conflitti non risolti sono considerati
il prezzo da pagare quando si sta insieme a un partner e pertanto
non sono visti come degli ostacoli alla felicità di coppia.
Altre volte si temono talmente tanto le discussioni, che si fa di
tutto per non vivere momenti di tensione, rabbia o amarezza.
Rinunciando al confronto. La ragione è che spesso si ha paura
che nel dibattito, magari acceso, si danneggi irrimediabilmente
il rapporto; pertanto, si preferisce evitare lo scontro. Questo
tipo di atteggiamento è facilmente riscontrabile nei soggetti a
tendenza depressiva, che non hanno fiducia in sé e non credono
che sia facile riconciliarsi con il partner dopo una “sana”
litigata. Pensate che gli scimpanzé, i nostri cugini primati più
vicini, dimostrano di essere più bravi di noi a fare la pace dopo
essersi “beccati”, riavvicinandosi e riabbracciandosi quasi immediatamente.
Ci chiediamo allora come mai alcuni esseri umani
sono così restii e in difficoltà nel tentare la riconciliazione. La
risposta più immediata sembra richiamare le esperienze precoci
da bambini quando, forse per responsabilità genitoriali, non
si è appresa l’arte del perdono. Un’altra ipotesi è che uno degli
interlocutori ha assunto un ruolo di potere nella coppia, tanto
che non è disposto a “perdere”, sconfessando la sua posizione
dominante. In altri termini, potrebbe apparire superficialmente
una questione di orgoglio (in realtà la chiave di lettura sociale
attribuisce all’individuo che chiede scusa una posizione di sottomissione
e quindi di “perdente”). Se nel passato i genitori ci
hanno costretto a chiedere scusa sempre per primi -anche se
non avevamo torto del tutto- minacciando il distacco affettivo
(“finché non chiedi scusa, mamma non ti parla più”), ci siamo
abituati a vivere in un clima emotivamente insopportabile. Tenendo
il “muso duro” l’esito era di sentirsi rifiutati temporaneamente
dal genitore, mentre chiedendo scusa eravamo
colpevolizzati per il comportamento riprovevole: in ogni caso
ne uscivamo perdenti. Questa situazione tende a far sviluppare
un senso di profonda mortificazione nel momento in cui si tratta
di riconciliarsi perché comunque vada ci si sente “sbagliati”.
Per un meccanismo di evitamento delle emozioni negative, si
cerca in tutti i modi di evitare il conflitto, anche quando esso
sarebbe auspicabile per chiarirsi ristabilendo una gerarchia accettabile
e la tutela dei propri diritti. Chi ha paura dei conflitti
pertanto rischia spesso di soprassedere alla possibilità di far
valere i propri interessi, per paura delle conseguenze negative
delle discussioni.
Possiamo reagire a tale preoccupazione cominciando ad interpretare
la situazione differentemente. Ad esempio, possiamo
pensare che non necessariamente nei conflitti interpersonali
abbiamo sempre noi tutta la colpa. Piuttosto, è presumibile che,
se in buona fede, entrambi abbiano commesso degli errori e
debbano criticamente rivedere le proprie posizioni per trovare
un accordo. Inoltre, la non comprensione dell’altro spesso è
indice della presenza di differenti opinioni o bisogni e non di un
proprio comportamento degno di biasimo. La soluzione dei
conflitti non si basa sul riuscire a “vincere” sull’altro ma sul
chiarire le proprie posizioni senza, appunto, offendere. Tale
dinamica umana è più vicina alla mediazione piuttosto che alla
competizione. D’altra parte, la capacità di chiedere scusa è una
risorsa dell’individuo e non una parte di sé di cui vergognarsi;
altrimenti, saremmo costretti ad ammettere di essere nel torto
sempre e comunque, subendo passivamente per paura di perdere
la relazione.
Questi sono alcuni consigli su come iniziare ad avere un atteggiamento
più assertivo e più favorevole alla riconciliazione.
D’altronde, essere in grado di “riparare” una relazione dopo
uno scontro è un’abilità che si può imparare e che ha poco a
che fare con capacità innate.
Certamente, come avrete avuto
modo di capire, è importante
il significato che diamo a tali
conflitti interpersonali e al vissuto
emotivo che deriva dalla
nostra esperienza passata. All’inizio
è difficile, ma se si è
convinti e ci s’impegna, è possibile
ottenere buoni successi
e modificare il proprio stile tanto
da trarne profitto nelle relazioni
personali. Ovviamente, è
sconsigliato mostrarsi riluttanti
all’incontro o arrabbiati al fine
di punire e vendicarsi. Potremmo
pensare ad esempio che chi ci ha fatto star male debba a sua volta pagare,
oppure che perdonare sarebbe da deboli o non permetterebbe di esprimere fino
in fondo il proprio disappunto. Ancora, è possibile che si
voglia essere compiacenti a tutti i costi, anche se ciò
significa rinunciare ai propri diritti. Tutte queste
assunzioni sono disfunzionali e sono da considerare
veri e propri ostacoli alla prosecuzione del
rapporto. Se invece è l’altro che è riluttante a
riconciliarsi, ciò che possiamo fare è ribadire
la nostra posizione con chiarezza, scusandoci
se lo riteniamo opportuno, offrendo la
possibilità di venirci incontro.
Se non lo fa, dovremo cercare di non vivere
con rabbia tale evento e accettare la
scelta. Certamente, ciò non è sempre
facile e può lasciare uno strascico di
amarezza e delusione; d’altro canto,
questo è un costo che talvolta
dobbiamo mettere in conto quando
si tratta di rapporti umani.
L’articolo 116 del codice della
strada (già modificato dal d.lgs.
9/2002, dalla L. 214/2003, dalla
L. 168/2005 e, da ultimo,
dalla L. 120/2010), prevede che
per condurre i ciclomotori si
debba essere muniti del certificato
di idoneità, il cosiddetto
patentino. L’obbligo grava sia
sui minorenni non titolari di
patente A, sia sui maggiorenni
non titolari di patente di guida.
La riforma del 2010, operativa
dallo scorso 1° aprile, ha introdotto
importanti novità sul rilascio
del cd. patentino, subordinando
lo stesso al
superamento di una prova pratica
di guida (le nuove regole
saranno applicabili anche a chi
abbia già frequentato i corso
teorico ma non abbia ancora
presentato istanza per la richiesta
del patentino stesso). Per i
minorenni con età superiore ai
14 anni il rilascio del patentino
sarà, pertanto, condizionato alla
frequentazione obbligatoria
(con massimo tre ore di assenza)
di un corso di 13 ore presso
le scuole statali o paritarie
(secondarie di primo e secondo
grado) oppure presso le autoscuole,
dietro specifica richiesta
firmata dai genitori o da
chi ne fa le veci ed al
superamento, entro un anno dal
termine del corso, dell’esame
teorico di fine corso. I contenuti
del corso, specificati dal
Ministero dell’Istruzione, riguardano
argomenti sia di
natura strettamente tecnica
sulla segnaletica stradale e
sulle norme di comportamento
alla guida, sia di vera
e propria educazione al rispetto
della legge ed
alla convivenza civile.
Dal 1° aprile il Ministero
dei Trasporti ha
aggiunto alle materie di
corso insegnamenti
relativi agli elementi del
ciclomotore e loro uso, al
comportamento alla guida
del ciclomotore ed uso del
L’AVVOCATO RISPONDE
NOVITA’ SUL PATENTINO
PER GUIDARE I CICLOMOTORI
casco, nonché almeno un ora
di lezione sul funzionamento dei
ciclomotori in caso di emergenza.
Chi alla data succitata avesse
già frequentato il corso e presentasse
dopo tale data la domanda
di rilascio del patentino
dovrà integrare la sua formazione
con l’ora suddetta, con
frequenza certificata. L’esame
teorico (30 minuti per rispondere
ad un questionario di 10
domande con Vero o Falso) verrà
sostenuto di fronte ad un
funzionario della ex
Motorizzazione civile insieme
all’operatore responsabile della
tenuta dei corsi. L’ammissione
all’esame sarà subordinata, oltre
che alla frequentazione del
corso ed al compimento del
14simo anno di vita, al pagamento
delle tasse relative alla
tariffa per esami per conducenti
di veicoli a motore nonché
dei bolli sulla domanda e sul certificato
(presso gli uffici postali
sono disponibili dei bollettini
prestampati), ed alla produzione
di un certificato medico che
attesti il possesso dei requisiti
fisici e psichici (vista, udito, riflessi)
prescritti per la patente
di categoria A. Nel caso in cui
il candidato abbia sostenuto la
prova con esito positivo
gli verrà rilasciat
a
un’autorizzazione per esercitarsi
alla guida. Nel caso di esito
negativo, la prova potrà essere
ripetuta più volte entro l’anno
di scadenza dell’attestato di frequenza
del corso teorico.
Una volta superato l’esame teorico
verrà rilasciata un’autorizzazione,
valida per sei
mesi, utilizzabile per esercitarsi
alla guida di un ciclomotore
(una sorta di “foglio rosa”).
Sui ciclomotori a due ruote ci
si dovrà esercitare in luoghi
poco frequentati e si potrà
non avere un istruttore a bordo,
mentre su quelli a più di
due ruote (come per esempio
gli “ape” e le “minicar”) a
bordo dovrà essere presente
una persona -di età non superiore
a 65 anni e titolare di
patente almeno di categoria B
da non meno di 10 anni- che
vigili e sia pronta ad intervenire.
Il quadriciclo dovrà essere
munito, inoltre, di un
contrassegno recante la lettera
“P”. In caso di esercitazione
senza autorizzazione potrà
essere comminata una sanzione
che va da 80 a 318 euro
per i ciclomotori a due ruote
e da 398 a 1.596 euro per
quello a più ruote (in tale ultimo
caso, se manchi pure
l’accompagnatore vi
sarà la sanzione
aggiuntiva del fermo
del veicolo per tre
mesi). Nei sei mesi di
validità dell’autorizzazione
suddetta sarà
possibile tentare l’esame
di guida pratica per
due volte al massimo, a
distanza di un mese
l’una dall’altra. La
prima prova potrà
essere sostenuta
solo dopo che sia
decorso un mese
dal rilascio dell’autorizzazione.
La prova si comporrà
di due fasi: la
prima si svolgerà in
aree appositamente attrezzate,
mentre la seconda, a cui
si accederà solo con il
superamento della prima, consisterà
in una verifica di guida
nel traffico. Se verrà superata
la prova al candidato
verrà rilasciato il certificato di
idoneità alla guida del ciclomotore
(patentino). I soggetti che
hanno compiuto la maggiore
età a partire dal 1/10/2005 che
non siano già muniti di patente
di guida ed intendano conseguire
il patentino saranno sottoposti
agli stessi obblighi dei soggetti
minorenni, con
frequentazione dei corsi e
sostenimento delle prove teoriche
e pratiche. I soggetti che
invece al 30/9/2005 avevano
già compiuto la maggiore età
potranno ottenere il patentino
rivolgendo un’apposita domanda
alla competente ex
Motorizzazione civile, corredata
dalla necessaria
certificazione medica (analoga
a quella prevista per i minorenni)
e dall’attestazione di frequenza
di un corso di formazione
presso una autoscuola autorizzata.
Per questi soggetti non
sussiste l’obbligo di sostenere
né la prova teorica né,
tantomeno, quella pratica.
Avvocato Serena Baù
I lettori che vogliano
sottoporre domande su
qualsiasi questione di
carattere legale al nostro
avvocato possono inviare
una mail all’indirizzo
redazione.altopiano@tiscali.it
o scrivere a “L’avvocato
risponde – Giornale
Altopiano, Via Jacopo
Scajaro, 23 36012
Asiago (Vi)”

Sabato 14 maggio 2011
E’ da poco tornato dal Canada il giemme asiaghese Renato
Tessari dove è ovviamente andato a tastare il terreno per il
nuovo mercato dei Campioni d’Italia.
Novità? “No, al momento nessuna – esordisce (ma anche se
non fosse vero, non lo direbbe!) – anche perché non è questo
il momento di comprare: contratti ancora in scadenza,
prezzi alti. Meglio sentire, guardarsi attorno, farsi idee
concrete e non avere fretta. Comunque è importante andare
per conoscere, e non solo in prospettiva immediata”.
“Nei nostri programmi ci sono quattro obiettivi: 1 portiere,
1 attaccante e 2 difensori; ma continueremo nella politica
già intrapresa di inserire un giocatore oriundo giovane da
ingaggiare a prezzo contenuto e da valorizzare e far crescere
in prospettiva futura (vedi quanto fatto con Plastino)”.
Facciamo il punto cominciando dalla difesa.
“Benysek non tornerà; Plastino ha un contratto, ma tenterà
la stessa strada percorsa lo scorso anno da Bellissimo e
quindi vedremo solo a settembre se avrà avuto fortuna o
se sarà ancora con noi. Per la conferma di De Marchi
abbiamo qualche riserva non tanto sul piano delle qualità
tecniche quanto sulla tenuta caratteriale (tradotto: troppe
penalità, pericolose, specie nei momenti caldi ndr)”.
Difesa da rifondare, dunque. Per Stefano Marchetti è fatta? E
Arrivano i russi
sulle voci dell’arrivo di
Kelly da Brunico? “Con
Marchetti c’è un accordo
ma mancano ancora
le firme. Per quanto
riguarda Kelly sono
voci infondate, o meglio,
lui si è proposto,
la sua qualità non si
discute ma … non possiamo
permettercelo;
costi troppo elevati”.
E facendo un nome nuovo,
l’ex Fassa Matt
MacDonald?
E’ di questi giorni la notizia che l’Hockey Milano
Rossoblu ha “definito un accordo di collaborazione
e sviluppo con la Kontinental Hockey League” (il
campionato che riunisce le migliori squadre
professionistiche di Russia, Bielorussia, Lettonia e
Kazakistan ed è considerato il secondo campionato
hockeistico al mondo dietro solo alla NHL), accordo
che “prevederebbe da subito un coinvolgimento in
termini di sponsorizzazione per la stagione sportiva
2011-2012 in grado di ambire ai massimi livelli
del prossimo Campionato Italiano di Serie A2”.
Questo, sempre secondo quanto arriva da fonte milanese,
sarebbe “il primo passo di un progetto
pluriennale con il duplice obiettivo di riportare la
società Hockey Milano Rossoblu ai vertici del Campionato
Italiano di Serie A entro breve e, al
contempo, sviluppare una seconda squadra d’elite
che prenderebbe parte alla Kontinental Hockey
League a partire dalla stagione sportiva 2012-2013
offrendo alla città di Milano uno spettacolo
hockeistico di assoluto livello”.
(C.P.)
8
l’Altopiano
HOCKEY GHIACCIO
Asiago verso la prossima stagione
poche novità e tante incertezze
Sono ancora diversi gli interrogativi sul chi va e chi resta
Stefano
Marchetti
Il presidente Mantovani
Matt
MacDonald
Si vanno definendo i contorni
di numeri e regole per la prossima
stagione. La prima cosa
è che la seria A, dopo vari
anni, torna a 10 squadre con
la promozione del Vipiteno
(anche se all’orizzonte ci sarebbero
fosche nubi sul futuro
del Pontebba, alle prese
con problemi economici), la
A2 a nove, con l’imminente,
atteso arrivo dei trentini del
Pergine. Emanate la formula
e le norme federali che regoleranno
la prossima stagione
di A. La formula prevede
una prima fase con doppio
girone di andata e ritorno ed
una seconda fase (a due gruppi:
prime quattro e le altre sei)
costituita da un girone di andata
e ritorno per definire gli
abbinamenti playoff; novità
l’assegnazione della Coppa di
Lega alla prima classificata
a questo punto della stagione.
Terza e decisiva fase i fatidici
playoff per le prime otto
squadre (confermata la serie
“best of seven”), mentre le
ultime due si affronteranno
per non retrocedere.
Per quanto riguarda la Coppa
Italia, verrà assegnata
“E’ uno dei papabili
– ammette Tessari -
se il numero di
extracomunitari fosse
rimasto a 5 non ci
avremmo pensato
(già in roster Ulmer,
Borrelli, Michael
Henrich e Vigilante)
riservando il 5° posto
per il portiere;
avendo allargato a
6, questo giocatore,
di grandi qualità tecniche ma anche umane, potrebbe essere
un obiettivo concreto”.
Parliamo di attacco. Confermati Ulmer, Borrelli, Michael Henrich,
Intranuovo e Vigilante?
“I primi tre notoriamente sì; con Vigilante non ancora: noi
lo vorremmo tenere per quanto ha dimostrato di saper dare,
ma esiste un consistente divario economico fra domanda
ed offerta e non siamo disposti
a snaturare gli equili-
John Vigilante
bri della squadra per soddisfare
una richiesta che comporterebbe
una reazione a
catena, effetto domino. Non
ce lo possiamo permettere.
Con Intranuovo c’è un’intesa
e lui è disponibile a restare
anche per fare il jolly,
l’uomo in turnover, insomma, da utilizzare quando serve e
nella Continental”.
Ed il top scorer 2010-11 Adam Henrich?
“Lui vorrebbe tornare a tutti i costi, freme ma per noi è
invece libero (posizione che sarebbe legata alla sua non sempre
facile gestibilità sul piano caratteriale, ndr); se si verificheranno
determinate condizioni allora si potrà rivalutare
questa posizione”.
La prossima stagione
con una final four a cui saranno
ammesse le prime
quattro squadre dopo il primo
girone all’italiana.
Sul piano dei giocatori massimo
10 gli stranieri (con un
massimo di 6
extracomunitari e di 2 oriundi
non ancora eleggibili per
la Nazionale), mentre nei 22
giocatori del roster dovranno
esserci almeno 12 italiani
(compresi gli oriundi eleggibili
per la Nazionale) e 4 di questi
dovranno essere Under 23.
Per quanto riguarda gli accordi
di Lega si prospetta un
accordo che prevederebbe
la conferma degli 8 punti da
spendere (un punto per gli
stranieri, mezzo punto per gli
oriundi) ma con un numero
massimo di transfer-card
che scenderebbe da 10 a 9.
Per l’Asiago da aggiungere
gli impegni di
Supercoppa Italiana, gara
secca che lo vedrà opposto
al Val Pusteria (luogo e
data da destinarsi) e quelli
di Continental Cup, quel
“bersaglio grosso” che il
presidente Mantovani ha
definito l’obiettivo forse più
importante della stagione.
21
Non parla di Scandella, Tessari,
anche se voci ricorrenti lo vorrebbero
molto vicino al ritorno.
Ultimo, delicatissimo reparto,
perché di reparto si parla: il
portiere. Emigrato in Svezia
Bellissimo, chi sarà il suo sostituto,
magari, come dicono certe
voci, un certo Todd Ford
(27enne goalie canadese
draftato come 3^ scelta da
Toronto nel 2002)?
“No, lui certamente no. C’è
una rosa abbastanza varia
ed aperta di soluzioni. Potrebbe
essere quell’Adam
Munro già visto con la maglia del Cortina ma anche Jordan
Parise (28enne americano lo scorso anno a Lørenskog, in Norvegia,
con trascorsi europei anche a Salisburgo e Klagenfurt, in
Austria, ndr), come altre diverse opzioni. Sarà il primo problema
da risolvere ma non con la fretta, che è sempre cattiva
consigliera”.
Ma, tanto per aggiungere pepe, ad Asiago le solite voci bene
informate darebbero in arrivo
da Valpellice l’ottimo Kevin
Regan.
Tempi per le prime news e per
soddisfare la fame di novità dei
tifosi giallorossi? “Prima di fine
maggio non ci saranno sicuramente
contratti nuovi; già
in passato troppe volte appena
firmato un contratto si
è presentata un’occasione
più ghiotta e non vogliamo
che la cosa si ripeta”.
Cesare Pivotto
Adam Henrich
Kevin
Regan
l’Altopiano
Sabato 14 maggio 2011
L’Altopiano srl - Società unipersonale
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Hanno collaborato:
don Marco Pozza, Virginia Gianello,
Aurora Carli, Ilario De Guio,
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Stefano Busi, Anna Dalle Nogare, Sergio Bonato,
Elena Martino,Giacomo Scrasella,
Morena Turetta, Evelina Pertile
Responsabile grafico ed impaginazione: Fabrizio Favaro
Impaginazione giornale: Davide Degiampietro
Foto: Archivio Giornale - Grafica Altopiano
Stampa: Centro Stampa delle Venezie
Via Austria, 19/b - 35217 Padova

INLINE
Una notizia buona ed una
cattiva per l’inline di casa nostra
nell’ultimo fine settimana.
Iniziamo dagli aspetti positivi:
le Asiago Pink Vipers,
senza gare ufficiali da quasi
due anni, hanno aperto il loro
secondo capitolo di storia,
andando a vincere (3-9) sulla
pista del Piacenza, compiendo
così già un sensibile
passo verso la “Final Four”
scudetto del 4 e 5 giugno. Le
rosanero, una volta prese le
misure, sono riuscite a gestire
senza problemi la gara, respingendo
ogni tentativo di
rimonta delle avversarie,
crollate poi alla distanza. Subito
in grande evidenza la giovane
attaccante Tartaglione
(tre reti), ma tutta la formazione
diretta dal duo Petrone-
Stefani si è ben comportata,
“girando” al completo nel
corso della gara. Da segnalare
anche le doppiette di
Rodeghiero e Cunico (esordio
convincente per loro) e
le immancabili firme di
Alzetta e Toffano. Unica
nota stonata, purtroppo, il
Sabato 14 maggio 2011
Si è svolto giovedì 28 aprile 2011 il secondo “Memorial Alessandro
Colella” con i ragazzi delle tre sedi dell’Istituto di
Istruzione Superiore di Asiago che si sono impegnati in tornei
sportivi in ricordo del loro compagno che frequentava il
liceo scientifico e che amava molto lo sport e la vita all’aria
aperta. Su iniziativa dei rappresentanti d’Istituto di Ipsia, Liceo
e ITC, con la volontà di lasciare un segno di grande impegno e
solidarietà, sono stati organizzati un torneo di calcetto, uno di
pallavolo, e gare di atletica leggera sui 100 metri, getto del peso
e salto in lungo. Il tempo sfavorevole ha costretto a rinunciare
alle gare di atletica al campo sportivo Zotti, predispondendole al
coperto nelle palestre dell’Ipsia, mentre il torneo di pallavolo si
è svolto nella palestra dell’ITC. Il bilancio della giornata è stato
più che ottimo: gli studenti hanno partecipato positivamente, con
entusiasmo e con il giusto spirito alle varie attività. L’organizzazione
aveva stabilito che ogni classe doveva partecipare con
8
l’Altopiano
Pink, buona la prima
Black finale da dimenticare
Le ragazze hanno esordito in campionato con una netta vittoria ed ora
sfidano le campionesse in carica. I Black Vipers perdono testa
(8 penalità partita in due gare) e promozione. Che brutto epilogo!
brutto infortunio
(ginocchio) occorso
al 9’ del secondo
tempo alla
rosanero Rigon (a
cui vanno i migliori
auguri per un pronto
rientro). Domenica
15 maggio
(ore 16) intanto per
le Pink Vipers sarà
tempo di debuttare
sulla pista di Via
Cinque ad Asiago
contro il Torino
campione d’Italia
in carica.
Da dimenticare, e
in fretta, invece, il
weekend degli
Asiago Black
Il Capitano dei “Black”
Federico Parini
Vipers (Serie B)
che ad Asiago si
giocavano la promozione
in A2. Una possibilità
acciuffata all’ultimo secondo
dell’ultima partita della
fase a gironi. Una possibilità
evaporata nel finale del
match più abbordabile del
gironcino. Contro il Piacenza
i “men in black” hanno disputato
un buon primo
tempo, raccogliendo
tuttavia troppo
poco (1-1). Nella
seconda frazione gli
altopianesi si sono
fatti via via sempre
meno lucidi, rischiando
troppo.
Gara tranquilla fino
a meno di 3’ dal termine,
quando i
Black hanno perso
testa ed incontro (3-
1). Nervi scoperti,
troppe parole ed atteggiamenti
davvero
sopra le righe, insomma
uno “spettacolo”
purtroppo già
noto, ma di cui si
farebbe volentieri a
meno. Alla sirena
spazio pure per una
rissa ed una lunga coda di polemiche
e penalità partita (7-
2 per Asiago). Il giorno dopo,
contro la favorita Molinese
(che in precedenza aveva regolato
6-1 il Piacenza), quel
che era rimasto dei Black ha
provato a lottare, ma alla fine
ha ceduto 7-3 riuscendo comunque
a regalarsi un altro
finale ad alta tensione e pure
un’altra penalità partita. Tutto
sommato leggera la pena
inflitta dal giudice sportivo,
che ha fermato gli otto giocatori
altopianesi per un totale
di 11 giornate di squalifica
(solo in tre hanno rimediato
due turni di stop). La
stagione non poteva concludersi
in modo peggiore.
E chi, invece, è ancora in gioco,
eccome poi, è il Padova
a trazione altopianese
(Mantese, Mosele, Frigo,
Rigoni ed il tecnico
Marobin), che nella finale
scudetto sta conducendo
per 1-0 nella serie con
l’Edera Trieste. Giuliani
che partivano da super favoriti,
forti anche della fine
La seconda edizione del “Memorial Alessandro Colella”
almeno uno studente per ogni disciplina, si sono formate cosi
20 squadre di pallavolo e 18 di calcetto, mentre una settantina
di ragazzi sono stati impegnati nelle gare di atletica. Nel
torneo di calcetto tutti gli incontri sono stati molto combattuti,
tanto che in più partite e nella finalissima è stato necessario
decidere la vittoria ai calci di rigore. Il clima è stato dei migliori
ed i ragazzi hanno dato una lezione di sportività e fair-play. Nella
pallavolo, al cospetto di un pubblico che incitava i diversi team,
la presenza in alcune squadre di studenti giocatori di pallavolo
ha reso le dispute ancora più affascinanti e innalzato il livello di
gioco. Le gare di atletica hanno visto gli allievi cimentarsi nelle
due specialità proposte, il tutto contornato da un sottofondo
musicale e da uno speaker che commentava e comunicava i
risultati. Prima delle finali di ogni torneo e delle gare di atletica
Alessandro è stato ricordato con un minuto di silenzio ed un
momento di riflessione personale. La manifestazione è stata molto
Quattro giovani danzatrici asiaghesi
sul palco del teatro Martinitt di Milano
Una sorta di vetrina dedicata ai giovani danzatori, sostenuta
da Play for dance e supervisionata dal ballerino e coreografo
Francesco Ventriglia (già parte del Ballo della Scala e ora
direttore del Maggio Danza): questo è stata la rassegna
“Olympic games: citius, fortius, altius” andata recentemente
in scena al Teatro Martinitt di Milano. Un evento al quale
hanno potuto prendere parte anche quattro danzatrici
asiaghesi: Giorgia Ambrosini, Giorgia Bonato, Glenda Gheller
e Claudia Sartori che facevano parte di un gruppo di 9
danzatori. “E’ stata un’esperienza importante - ci raccontano
- una grande emozione. Per noi, che siamo così
giovani, andare a ballare in un importante teatro di Milano
è stato molto professionalizzante. Una bella soddisfazione
che ci ha dato ulteriore motivazione per il nostro
Foto Grafica Altopiano
Foto di Carlo
Dal Sasso
22
del tabù Asiago (eliminato
nei quarti di finale) e, invece,
gli ex Vipers, trasferitisi
in estate nella città del
Santo, stanno facendo rivivere
l’incubo delle precedenti
finali (tutte perse).
Domenica 15 maggio (ore
18) al PalaChiarbola di Trieste
andrà in scena gara 2;
mentre gara 3, sempre nello
stesso impianto, è fissata
per martedì 17 maggio
(ore 21) con diretta su Rai
Sport. Stefano Angonese
apprezzata dagli studenti e ognuno ha fatto la propria parte per
renderla piacevole a tutti. Ottima l’organizzazione, animata dallo
spirito che attraverso lo sport si possono unire le persone e si
può imparare a stare insieme divertendosi, anche ricordando un
amico che non c’è più. I ringraziamenti per la perfetta riuscita di
questa giornata vanno innanzitutto agli studenti a tutti coloro
che si sono adoperati per l’organizzazione della manifestazione,
in particolar modo gli insegnanti di educazione fisica
Cristina Volpi, Roberto Carli e Andrea Zarantonello per l’atletica;
Sandro Rigoni e Lucio Plebs (arbitri del torneo di
pallavolo); Roberto Corà, e Matteo Rigoni (arbitri del torneo
di calcetto); i rappresentanti d’Istituto Marco Lobbia, Giada
Basso e Bruno Carli, e Martina Sartori della Consulta Provinciale.
Sempre per ricordare Alessandro Colella, al
Memorial sportivo seguiranno un concorso letterario e un
concorso matematico.
Morena Turetta
Da sinistra: Giorgia Bonato,
Claudia Sartori, Giorgia
Ambrosini, Glenda Gheller
cammino di formazione”. Glenda è la più piccolina, con i
suoi 16 anni, mentre le altre tre ne compiono 18 quest’anno.
Studiano danza da quand’erano piccole. Avviate a
questo percorso ad Asiago, presso la scuola di danza di
Sandra Rossi, da quattro anni fanno parte delle allieve
della “Galleria Spazio Danza” di Zanè della ballerina e
coreografa Stefania Pigato, un nome molto noto nell’ambiente
della danza jazz e moderna. Per due pomeriggi a
settimana si recano in pianura, mentre per un pomeriggio
sono le insegnanti a salire ad Asiago, per seguire i corsi di
danza classica, moderna e contemporanea, oltre a tutto il
percorso RAD e un corso triennale del Dipartimento di
formazione professionale. Un bell’impegno, non c’è che
dire, che le ragazze affrontano comunque con determinazione
e tantissima passione per questa disciplina che sperano
possa in futuro diventare per loro una bella e concreta
opportunità professionale.
Stefania Longhini
Ristorante CASA ROSSA Pizzeria birreria
Non solo pizza ma anche tante gustose specialità: PRIMI PIATTI - GRIGLIATE ecc..
Loc.Kaberlaba Asiago

Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
23
CALCIO - Seconda categoria - Playoff
Il Canove vince, ma non basta
Se l’anno scorso
di questi tempi
per il Canove
Calcio si scriveva
di playout (tra
l’altro finiti malissimo
con la retrocessione
dei
gialloblu in seconda
categoria),
questo fine
campionato riserva
alla squadra
del presidente
Fabio
Rebeschini un
epilogo decisamente
più avvincente:
la partecipazione
ai playoff per risalire
in prima.
E’ stato un Armando Frigo
animato, pur non straripante
come ci si poteva aspettare,
quello che ha assistito all’ul-
Mancano 90’ al termine
della stagione regolare, ma
per l’Asiago è già quasi tutto
deciso. L’assalto al secondo
posto, divenuto più
concreto dopo il 2-0 rifilato
ad una Union
Pedemontana in caduta libera
ed il contemporaneo
pareggio del Galvanauto
Motta, è stato respinto nel
penultimo turno, quando i
giallorossi, avanti 2-0 sul
Montecchio Precalcino, si
sono distratti, subendo il ritorno
degli ospiti (2-2). Per
la formazione di Lorenzi,
dunque, terzo posto matematico
nella griglia di partenza
dei playoff, ma rivale
ancora da definire: in lotta
per il quarto posto, infatti,
rimangono il Monte di Malo
e l’Arsiero, staccati l’uno
dall’altro di due lunghezze.
« Sono due buone squa-
tima di campionato con i
gialloblu che ospitavano il
Longa 90. Una partita che il
Canove doveva vincere se
voleva ancora sperare di agguantare
la terza piazza del
L’Asiago è terzo.
Glc, tempo di vacanze
Il presidente
dell’Asiago
Calcio Altopiano
Federico Longhini
dre – dice il presidente
dell’Asiago Calcio
Altopiano Federico
Longhini – e non abbiamo
preferenze, anche se è
vero che il Monte di Malo
è un po’ la nostra bestia
nera, visto che ci ha battuto
due volte in questo
torneo. Sarà una gara
secca e quindi aperta ad
ogni soluzione; noi, comunque,
la giocheremo in
casa e questo è un vantaggio
importante che
dovremo cercare di sfruttare
(in caso di pareggio si
qualifica la formazione meglio
classificata, ndr) ».
Prima dell’inizio dei playoff
promozione, comunque, gli
altopianesi faranno visita
allo Zanè domenica 15 maggio
(ore 16.30) nel recupero
della seconda giornata di ritorno.
girone F; un piazzamento che
ora permette al Canove di
disputare la prima partita di
playoff in casa e che consentirebbe
il passaggio al secondo
turno ai gialloblu sia con
Classifica Terza Categoria
girone B: Cogollo
punti 67; Galvanauto
Motta 62; Asiago 58; Monte
di Malo 51; Arsiero 49;
Union Pedemontana 44;
S. Quirico 43; Novoledo
Villaverla e Valli 36;
Montecchio Precalcino
35; Azzurra Agno 33; Zanè
e New Team SS. Trinità
31; Rozzampia 26;
Giavenale 22; S. Tomio 20.
Prossimo turno (15
maggio – ore 16.30):
Zanè – Asiago
Verdetti: Cogollo promosso
in seconda categoria. Ai
playoff: Galvanauto Motta,
Asiago, Monte di Malo ed
Arsiero.
Tempo di vacanze, salvo
contrordini legati alle decisioni
del giudice sportivo,
per il GLC che l’8 maggio
avrebbe dovuto recuperare
l’incontro con l’Arsenal
Cusinati non disputatosi per
mancanza del direttore di
gara il 3 aprile scorso. Sfida
assolutamente inutile ai
fini della classifica, tanto
che gli ospiti non si sono
presentati all’appuntamento.
In settimana le decisioni
del giudice sportivo.
Il girone di Bassano
si è concluso con la promozione
in seconda categoria
del Transvector;
mentre le semifinali
playoff saranno Junior
Monticello-Facca ed Aurora
S. Giuseppe-S.P.
Rosà. Stefano Angonese
vittoria sia con
il pareggio. La
squadra ospite,
il Lugo
Calvene, invece
è condannata
a vincere
assolutamente
per proseguire
il proprio cammino
verso
l’aspirata prima
categoria.
Ritornando
alla partita di
domenica
scorsa, il
Canove ha vinto
e convinto
portandosi a casa un 3 a 0
che è frutto, benemerenza e
merito di tutta una squadra e
dove spicca un rigore parato
dal veterano, anzi più che
veterano oramai reduce,
E’ terminata con un ottimo settimo posto
finale nel campionato Regionale FIGC di
calcio a 5 - serie D, la prima stagione sportiva
della società asiaghese, all’esordio in
questa categoria; una stagione ricca di soddisfazioni,
cominciata subito in salita a causa
dei molti infortuni patiti e dell’inesperienza
dovuta all’esordio nell’impegnativo campionato
di serie D. Mentre una lunga serie
di fattori negativi hanno relegato la formazione
asiaghese nelle retrovie al termine del
girone di andata, il cammino di ritorno è
stato costellato da una lunga serie di vittorie,
anche contro la capolista Romano
d’Ezzelino, vincitrice del campionato; successi
che ad un certo punto avevano permesso
all’Immobiliare Stella Asiago di avvicinare
quel quinto posto finale che avrebbe
permesso di raggiungere gli agognati
play-off. La rincorsa si è però infranta nei
due scontri diretti con le formazioni concorrenti,
che, seppur sul filo di lana, hanno negato
alla formazione asiaghese un traguardo
che, seppur ambizioso, sarebbe stato ampiamente
meritato dall’impegno profuso da
allenatore, giocatori e staff della squadra al
Classifica Seconda Categoria girone F: Rino Toniolo
punti 67; Marola 62; Lugo Calvene e Canove 61; S.
Anna 56; Bp ’93 45;Juventina Laghi e Fara S. Vitale
43; Tre Ci 42; Grantorto 35; Fides e Vallonara 34; S.P.F.
33; Longa ’90 32; Colceresa MPM 12; Breganze 6.
I verdetti. Promosso in Prima categoria: Rino Toniolo
Ai playoff: Marola-S. Anna; Lugo-Calvene-Canove
Spareggio: Fides-Vallonara
Ai playout: perdente spareggio (Fides-Vallonara)-
Colceresa; S.P.F.-Longa ‘90
Retrocesso in Terza categoria: Breganze
Giorgio Baù che ha salvato il
risultato ancora sull’1 a 0. Un
gesto non solo tecnico, ma
che ha dato il via allo “show”
canovato che poteva vincere
con 6 – 7 gol di scarto su
un Longa frastornato, vittima
sacrificale di una squadra
affamata di vittorie fornita
dallo stesso vigore agonistico
che ha spinto l’anno
scorso i juniores, che compongono
gran parte della
prima squadra 2010 - 11, a
vincere il proprio girone.
Obiettivo quindi raggiunto
per il Canove. Ha raggiunto
il terzo posto in classifica
a pari punti con il Lugo
Calvene ma per la differenza
reti i gialloblu passano
quale terza squadra del
campionato.
Ora l’appuntamento è per
il 22 maggio sempre all’Armando
Frigo per sospingere
il Canove nel proseguire
la corsa verso quella prima
categoria che ha visto i
gialloblu protagonisti per un
ventennio. Forza Canove,
adesso più che mai.
Gerardo Rigoni
Immobiliare Stella Asiago – Calcio a 5
Una stagione sportiva ricca di soddisfazioni
completo. La seconda squadra asiaghese ha
invece vinto, con due giornate di anticipo, il campionato
provinciale CSAIN serie A2, rimanendo
al vertice della classifica per tutta la stagione ed
aggiudicandosi così il lasciapassare per accedere
alla serie A1 il prossimo campionato. Una
stagione densa di soddisfazioni, sia in campo che
fuori, per un gruppo molto compatto che ha saputo
rimanere molto coeso soprattutto ad inizio
stagione, quando i risultati tardavano a venire, ma
che si è ulteriormente cementato con il proseguo
del campionato grazie soprattutto al proficuo ed
intenso lavoro del mister Rudy Baù, che ha sempre
saputo dare ai suoi ragazzi tranquillità e fiducia,
guidando le due squadre con molta sagacia
tattica e competenza. Dopo la cena sociale, che
avrà luogo venerdì 27 maggio, l’ultimo importante
appuntamento stagionale per l’Immobiliare
Stella Asiago sarà la partecipazione, nei giorni 3,
4 e 5 giugno, all’Eurosport League – Calcio a 5
che si svolgerà a Riccione, un torneo molto
prestigioso, a cui parteciperanno un centinaio di
squadre provenienti da tutta Italia, al quale la formazione
asiaghese prenderà parte con l’intento
di chiudere alla grande una stagione da incorniciare.
Alessandro Cunico

Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
Sabato 14 e domenica 15 si assegneranno 14 titoli. Un banco di prova per i Mondiali del 2014
24
SPORT
Sabato 14 e domenica 15 maggio l’Altopiano di Asiago 7 Comuni
sarà la capitale dell’orienteering, la corsa orientamento che si svolge
in spazi aperti, con i concorrenti che devono transitare attraverso
alcuni punti di controllo, cartina e bussola alla mano, impegnando
corpo e mente per completare la gara. In località Val Giardini
di Asiago si svolgeranno infatti i Campionati Italiani di Corsa
Orientamento, specialità media distanza. Due giorni di gare per
assegnare quattordici titoli nazionali, ma anche per convincere la
Federazione ad affidare ad Asiago i mondiali di orienteering del
2014, evento prestigioso che potrebbe essere confermato a breve.
“Tutto ciò - sottolinea l’assessore provinciale allo sport Marcello
Spigolon - va a merito anche di chi, come l’associazione Erebus
Orientamento Vicenza, ormai da undici anni organizza eventi di
Campionati Italiani di Orienteering
Nei boschi di Asiago oltre 800 atleti
VOLLEY ASIAGO ALTOPIANO
Aspettando la finalissima Under 13
Bene Terza Divisione e Mini Volley
Ci siamo! Mancano poco più di ventiquattro ore all’appuntamento
che vale una stagione, all’appuntamento che forse tutti stavamo
aspettando ma che nessuno avrebbe mai pensato potesse
concretizzarsi: la finalissima per l’assegnazione del titolo provinciale
AICS di categoria Under 13. A contendersela le giovani atlete del
Volley Asiago Altopiano e il Creazzo. Dove? A Lugo, al Palazzetto
dello Sport, alle ore 10:30 di Domenica 15 Maggio 2011. Le “ragazzine
terribili”, cosi’ le abbiamo battezzate questa stagione, ce l’hanno fatta!
Hanno conquistato la finalissima e se la giocheranno proprio con
l’unica squadra che e’ riuscita a batterle a inizio stagione, e solo a
inizio stagione (precisiamo!), perche’ poi anche il Creazzo e’ caduto
sotto i colpi micidiali delle ragazzine asiaghesi che, una dopo l’altra,
hanno messo a tappeto (anche se sarebbe piu’ giusto dire “a parquet”)
tutte le contendenti al titolo di questo intenso campionato. Ora manca
solo un’altra vittoria per coronare il sogno di questo giovane gruppo
aggregatosi soltanto l’anno scorso, che ha avuto il merito di crederci
fino in fondo, di superare l’enorme sconforto dettato dalle
difficolta’ di affrontare un campionato d’esordio senza nemmeno una
vittoria a referto, ma solo la grande volonta’ di voler crescere, di volerci
credere, di voler vincere. Comunque andra’, questi meriti, a questo
gruppo, dalle atlete agli allenatori che le hanno seguite, non li toglie
nessuno, ma continuare a crederci e’ d’obbligo, provarci anche, e
Non stuzzicare il can che dorme! Probabilmente in quel di Breganze
questo proverbio lo ricorderanno per un po’… Sabato scorso 7
maggio era infatti in scena la sesta giornata di ritorno del campionato
di Terza Divisione femminile U16 ed il confronto fra le formazioni
del Volley Towers e l’Hotel Col del Sole Cesuna appariva una
sfida di routine di fine campionato. Ma nel riscaldamento prepartita
più che i muscoli sono stati gli animi a infiammarsi
vivacizzando il confronto sotto rete. Non bastava la prima arsura
di stagione a rendere pesante l’incontro che le breganzesi hanno
voluto alimentare l’agonismo rammentando alle altopianesi la sconfitta
nella precedente sfida. A differenza di altri sport, nella pallavolo
non c’è il contatto fisico fra le opposte fazioni cosicché l’unico
modo per imporre le proprie ragioni è quello di impegnarsi a fondo
in partita per superare l’avversario. Ecco allora che il Cesuna costruisce
con l’orgoglio il proprio cavallo di battaglia, facendo dello
spirito di gruppo le redini per convogliare l’agonismo verso
grande rilevanza nazionale con esperienza, capacità e professionalità”.
Circa 800 gli iscritti da tutta Italia e fra loro anche atleti
provenienti da Svizzera, Austria, Slovenia, Croazia, Germania, Inghilterra,
Francia e Paesi Bassi; infatti, assieme ai campionati italiani
si terranno anche gare valide per la classifica mondiale.
“Un’occasione importante - sottolinea il presidente di Erebus Renzo
Donatello - per continuare a promuovere l’immagine del Vicentino
come terra ricca di opportunità e di tradizioni. Ai vincitori offriremo
prodotti locali, un ottimo biglietto da visita per ricordarsi e
ritornare”. Soddisfatto anche Mauro Gazzerro, responsabile della
Fiso (Federazione Italiana Sport Orientamento) del Veneto: “È la
terza importante manifestazione che approda su queste montagne
che tra l’altro ben si sposano con questa disciplina per natura e
quindi coraggio ragazze, il palcoscenico
e’ vostro e le luci, Domenica,
si accenderanno su di voi:
we do belive! Procede
indisturbata invece, la marcia delle
ragazze della Terza Divisione di
Federazione nel girone di spareggio
per il miglior quinto posto.
Forse anche troppo indisturbata, dato che due delle quattro partite
finora messe a referto sono state conquistate per 3 a 0 a tavolino.
Entrambe, poi, con la stessa squadra, il PVO Montebello, che evidentemente
lamenta qualche problema a livello organizzativo: nel primo
caso la dirigenza aveva sbagliato data, nel secondo caso per
impraticabilita’ del campo. Il Volley Asiago ringrazia e porta a casa e
continua a viaggiare a forza tre; infatti le altre due partite contro il
Volley Valbrenta sono state vinte con dei 3 a 0 secchi. Tutto cio’ va a
riconferma di quanto avevamo detto in qualche numero fa di questo
giornale, ovvero che i quattro gironi di regular season erano tutt’altro
che equilibrati e che il Volley Asiago, pur arrivando quinto nel proprio
girone, ha fatto piu’ punti di tutte le altre quarte e di alcune terze. Il
prossimo incontro per le ragazze della Terza Div. e’ previsto per Sabato
14 Maggio in trasferta contro il Grumolo, mentre torneranno a
giocare sul parquet amico dll’IPSIA Sabato 21 Maggio alle ore 18:00
per il match di ritorno. Infine spendiamo due doverose parole per i
piccoli atleti del Mini Volley che Domenica 1 maggio, a Lugo, hanno
partecipato al Gran Finale di Stagione 2011 AICS. Il Volley Asiago ha
partecipato con ben tre squadre: le Marmotte e Caprioli, gia’ rodate da
inizio stagione, alle quali si e’ aggiunta la squadra dei piccolissimi
Scoiattoli composta da atleti di seconda elementare chiamati proprio
per questo gran finale. La kermesse pallavolistica (e non solo) si e’
Volley Cesuna
LO SPIRITO DI GRUPPO
l’obiettivo della vittoria. La formazione
guidata da Beatrice Pesavento crede talmente
tanto al successo da dimenticare il
gap che le separa in classifica dalle rivali;
ma dopo aver fatto proprio il primo set,
l’exploit arriva nel secondo quando si impongono
ai vantaggi dopo aver recuperato
10 punti di divario. Un’affermazione voluta
e trovata grazie all’armonia fra le varie
fasi di gioco, ricezione, alzata e attacco, che in altre occasioni è
mancata pur essendo nel bagaglio tecnico dell’U16. 0 a 3 il finale di
partita, parziali di 21-25, 25-27 e 21-25, con il Cesuna che colleziona
la quinta vittoria nel torneo consolidando, con i tredici punti totali
ottenuti, il sesto posto finale. Per quanto scontato sia l’obiettivo
di trovare affiatamento nel gruppo non sempre la soluzione è a
portata di mano e di facile realizzazione. Perciò in società viene
varietà di percorsi”. Particolare confermato anche dall’organizzatore
Cosimo Guasina: “Sono i tracciati più tecnici e spettacolari
del circuito. Non a caso la nazionale austriaca è qui da una settimana”.
Chiude Umberto Nicolai, presidente del Coni provinciale e
vicepresidente regionale: “È una disciplina in piena espansione
che vede aumentare di anno in anno i praticanti anche nelle scuole
elementari. Al riguardo, sarà utile un maggior dialogo fra i vari
gradi scolastici, per far sì che i ragazzi non si perdano quando
lasciano le medie approdando alle superiori”. “È solo perdendosi
che si ha la possibilità di ritrovarsi” recita lo slogan della manifestazione
di Asiago. L’auspicio è che tutti, ragazzi e non, si ritrovino
praticando questo interessante sport!
tenuta nell’arco dell’intera
giornata e le nostre
squadre, abbinate
ai colori grigio e
arancione, hanno conquistato
rispettivamente
primo e secondo posto;
il terzo piazzamento
e’ andato al gruppo abbinato
al colore verde
mentre il quarto al gruppo
blu. Doveroso nominare
tutti gli atleti
che hanno dato vita a
questa fantastica stagione
di Mini Volley; le
Marmotte composte da
Alice V., Giada, Yasmine, Veronica, Annalisa, Federica, Chiara e Silvia
B. I Caprioli: Nicolo’, Marco, Elias, Davide, Valeria, Sofia C., Sofia F.,
Alice S. e Giovanni B. E infine gli scoiattoli Scoiattoli: Aurora,
Virginia, Sara R., Giulia, Giovanna, Sara B., Francesca, Francesca
B., Kevin, Federico, Nicola, Chiara, Giulia S., Gemma, Nicole e
Agnese. Per il Mini Volley, anche se i raduni sono finiti, gli allenamenti
continueranno fino a Giovedi’ 19 Maggio, dopo di che ci
sara’ una giornata conclusiva di saluto che, ovviamente, ci auguriamo
possa essere un arrivederci, dato che il Volley Asiago
Altopiano, in particolare nelle figure degli allenatori/istruttori, sara’
ben felice di ritrovare tutti i suoi atleti a Settembre 2011 per riprendere
il percorso di crescita come atleti, come gruppo, come squadra,
ma e soprattutto, come persone!
regolarmente apprezzato l’impegno degli allenatori nel cercarne la
concretizzazione, in particolar modo nel settore giovanile dove il
risultato tecnico è fattore di secondo piano. Meritata soddisfazione
quindi anche per le sorelle Giulia e Glenda Forte, co-allenatrici
dell’U14 femminile (nella foto), che sono riuscite a raggiungere
l’obiettivo migliorando progressivamente l’intesa fra le atlete a
loro disposizione.

Sabato 14 maggio 2011
SCACCHI
8
l’Altopiano
25
SPORT
Ponte Nelle Alpi, 20^ Tappa del Gran Prix I premiati del Torneo A
Promozione col botto per gli Under 16
Al Gran Prix Veneto, Federico Scarsella guadagna la qualificazione ai Campionati Nazionali
Assoluti Individuali (categoria Under 14) in programma a luglio. Sabato 28 maggio, presso
la contrada Campana del Colonnello Superiore di Lusiana, il torneo di circolo a squadre
Torneo –Alcool + Scacchi.
Sabato 16 aprile si è svolto a Vicenza, organizzato dal C.
S. Vicentino Palladio, l’ultimo torneo valido per il II
Trofeo Magnascacchi 2011. Buona la partecipazione
dei giovani scacchisti: 24 alla categoria Torneo B (classi
1^ , 2^ e 3^ elementare), 40 alla categoria Torneo A
(4^ e 5^ elementare) e 20 alla categoria Open (da 11 a
100 anni). Nutrita la rappresentativa altopianese con
ben 7 atleti che hanno partecipato al Torneo A e 6
atleti per il Torneo Open. Buoni, ancora una volta, i
risultati ottenuti. Nel Torneo A sono risultati 2^ assoluto
Alessandro Tescari con 4,5 punti su 5, 5^ assoluto
Lorenzo Scarsella con 4 punti su 5 e 10^ assoluto
Gioele Cufai con 3 punti su 5. Ottima performance
per Alessandro che ha dominato vincendo 4 partite e
pattando la quinta con un buon avversario. Peccato,
invece, per Lorenzo che ha vanificato tutto perdendo
l’ultimo incontro con il vincitore Riccardo Carraro. E
pensare che a metà incontro era nettamente in vantaggio
e solo una svista ha irrimediabilmente compromesso
partita e torneo. Un po’ più indietro in classifica le
quattro giocatrici di Conco vale a dire Eva e Vanessa Crestani,
Sofia Xausa e Camilla Pilati anche se va detto che per loro era
in assoluto la prima esperienza lontano dall’Altopiano. Siamo
sicuri che in futuro avranno anche loro ottimi risultati. Al Torneo
Open, seppur non eclatanti, i risultati ottenuti sono stati di
tutto rispetto. Due atleti fra i primi sette: sesto e settimo assoluti
sono risultati, infatti, Graziano Gerardo e Porro Thomas
entrambi con 3 punti su 5. Gli stessi atleti, tra
gli Under 20 del Torneo, si sono classificati
rispettivamente al 4^ e 5^ posto.
A conclusione di questa prima nostra parziale
partecipazione al Trofeo Magnascacchi
di Vicenza (non abbiamo infatti partecipato
ai tornei di ottobre/novembre e dicembre
2010) dobbiamo ritenerci assolutamente
soddisfatti. Alla manifestazione
hanno infatti partecipato ben 30
nostri ragazzi ed in tutte e tre le occasioni
abbiamo portato degli atleti sul
podio: Callegari Sebastien (un terzo posto),
Alessandro Tescari (un secondo
posto) e Lorenzo Scarsella (un terzo
ed un primo posto). Anche questo
ci fa ben sperare per il prossimo
futuro.
Gran Prix di scacchi del Veneto.
Domenica 17 aprile si è svolta a Ponte
nelle Alpi (BL) la 20^ tappa del Gran Prix
di scacchi del Veneto ed anche lì abbiamo
partecipato con 4 nostri rappresentanti della
categoria giovanile dei gabbiani inseriti
per Regolamento regionale nel Torneo denominato
A e che raggruppa i ragazzi che
già giocano a scacchi ad un certo livello
e con un’età solitamente compresa
tra i 10 ed i 15 anni. Tutti i nostri atleti
si sono comportati bene sia per i
punti promozione alla categoria
superiore sia per i risultati assoluti.
In particolare 5^ assoluto
nel Torneo A e 1^ nella
categoria Gabbiani è risultato
Federico Scarsella con 3,5
punti su 5. Grazie a questo
risultato, il giovane
altopianese, ha guadagnato
Vicenza - Il Presidente Testa ed il
Consigliere Regionale Danese
premiano i vincitori
Vicenza, Torneo – Alcool + Scacchi La compagine di scacchisti dell’Altopiano
anche la qualificazione ai Campionati Nazionali Assoluti Individuali
(categoria Under 14) che si terranno a Porretta Terme
(BO) nel prossimo mese di luglio. Buona anche la prestazione
di Thomas Porro che, con 3 punti su 5, si è classificato al 9^
posto assoluto. Più indietro gli altri 2 nostri atleti Lorenzo
Scarsella ed Andrea Ronzani che però hanno incontrato avversari
molto forti ed agguerriti. Lunedì 25 aprile si è svolta a
Mogliano Veneto la 21^ tappa del Gran Prix di scacchi del
Veneto ed anche qui il Circolo Scacchistico Altopiano dei Sette
Comuni ha avuto i suoi bei rappresentanti che sono andati oltre
qualsiasi rosea previsione. Primo e secondo assoluti nella
categoria “gabbiani” sono risultati i fratelli Federico e Lorenzo
Scarsella che nel Torneo A si sono classificati rispettivamente
al 4^ e 5^ posto assoluto (3,5 punti su 5 e 3,0 punti su 5 il
punteggio totalizzato). Al 7^ posto assoluto Thomas Porro con
3 punti su 5 e 10^ posto assoluto per Andrea Ronzani con 2
punti su 5. Grazie ai punteggi totalizzati nei loro primi due
tornei A del Gran Prix, sia Federico sia Thomas sono stati già
promossi alla categoria superiore degli “Sparvieri”. E’ da aggiungere
che sia Lorenzo sia Thomas si sono giocati la qualificazione
ai Campionati Nazionali Assoluti Individuali all’ultima
partita del Torneo contro due fortissimi avversari di Venezia e
di Padova rispettivamente. Certo è che la qualificazione ai Campionati
Assoluti Nazionali del loro compagno Federico sta fungendo
da stimolo anche per gli altri giovani atleti del Circolo e
questo ci fa ben sperare perché vediamo crescere un gruppo
unito di ragazzi che, lasciatemelo dire, negli ultimi tre mesi è
Treviso, 22^ Tappa del Gran Prix I nostri
sei atleti alcuni dei quali a premio
molto maturato tecnicamente ed agonisticamente.
Domenica 8 maggio si è svolta a Treviso presso
la sede del locale Circolo Scacchistico la 22^ tappa
del Gran Prix di scacchi del Veneto. Sempre la
stessa la suddivisione vale a dire Torneo B (per le
categorie giovanili dei Principianti e delle Rondini),
Torneo A (per Gabbiani, Sparvieri, Falchi ed
Aquile) e Torneo Open (aperto a tutti). Buona la
partecipazione complessiva se si pensa alla splendida
giornata estiva: 53 partecipanti di cui 10 al
Torneo B, 28 al Torneo A e 15 al Torneo Open.
Anche il Circolo Scacchistico Altopianese ha partecipato
con suoi 6 rappresentanti: 1 al Torneo B
e 5 al Torneo A. Buono il comportamento dei nostri
ragazzi che troppo bene ci stanno abituando
seppur alcuni di loro (Andrea, Lorenzo e Thomas)
ci sono sembrati in giornata negativa. Terzo nella
categoria dei Principianti si è classificato Federico
Marolla nel Torneo B. Ancora meglio è andata
nel Torneo A dove Callegari Sebastien ha sottolineato
il rientro alle gare dopo quasi un mese di assenza con un
ottimo secondo posto nella categoria Gabbiani (3 punti su 5) e
soprattutto con un buon punteggio promozione. Si conferma
ad un buon livello il giovane Federico Scarsella che, nonostante
la recentissima promozione alla categoria degli Sparvieri,
va a premio di categoria con un ottimo secondo posto e
con un punteggio complessivo di 3 punti su 5. L’ 8^ posto
assoluto, poi, gli consente di accumulare punteggio anche nel
Trofeo Gran Prix Regionale per il 2011. Restano due appuntamenti
importanti a livello regionale: i campionati Regionali Giovanili
Assoluti programmati per il 22 maggio sul lago di Garda
e l’ultima tappa del Gran Prix a Venezia il prossimo 29 maggio.
In entrambe le manifestazioni ci sarà la possibilità di qualificarsi
ai Campionati Nazionali Assoluti e noi ci saremo. Ancora
più importante per il nostro Circolo è però il secondo
Torneo a squadre che si terrà Lusiana sabato 28 maggio presso
la contrada Campana del Colonnello Superiore. Oltre al
Torneo ci sarà una ricca caccia al tesoro per i ragazzi e sarà
una occasione per noi genitori per scambiarci le informazioni
e le osservazioni necessarie a migliorare i servizi offerti dal
nostro Circolo Giacomo Scarsella
Mogliano Veneto, 21^ Tappa del Gran Prix I
quattro atleti nostri rappresentanti a premio

Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
26
Sabato 14 S. Mattia
Domenica 15 S. Torquato
Lunedì 16 S. Ubaldo
Martedì 17 S. Pasquale
Mercoledì 18 S. Giovanni
Giovedì 19 S. Pietro
Venerdì 20 S. Bernardino
Sabato 21 S. Vittorio
Domenica 22 S.Rita
Lunedì 23 S. Desiderio
Martedì 24 S. Maria Aus.
Mercoledì 25 S. Beda
Giovedì 26 S. Filippo
Venerdì 27 S. Agostino
Hockey Inline
a cura di Giovanni Dalle Fusine
Da sabato 14 a venerdì 27 maggio 2011
Il 14 maggio è il 134° giorno del calendario Gregoriano, mancano 231 giorni alla fine del 2011
Sabato 14 maggio il sole sorge alle 4.51 e tramonta alle 19.21.
Venerdì 27 maggio il sole sorge alle 4.41 e tramonta alle
19.59
Aforisma del mese: “L’uomo che sa tutto: ecco l’ideale
moderno. E la mente dell’uomo che sa tutto è una cosa
terribile. È come un negozio di cianfrusaglie, pieno di
polvere e di mostruosità, dove ogni cosa ha un prezzo
superiore di quel che vale”. (O. Wilde)
Proverbi del mese di maggio: Se piove nel periodo di S.
Bernardino (20 maggio), la pioggia rovinerà il raccolto del
grano, delle olive e dell’uva. -Se piove per l’Ascensione, ogni
cosa va in perdizione. -Fango di maggio, spighe d’agosto. -
Maggio fresco e bagnato giova alla vigna e al prato. -Maggio
fresco e ventoso rende l’anno ubertoso. -Maggio asciutto
e soleggiato, molto grano a buon mercato. -Nel mese di
maggio compra legna e formaggio. -Per l’Ascensione (metà
maggio) una spiga per cantone. -A san Bernardino (20 maggio)
la fioritura del lino. -Per Santa Rita (22 maggio) ogni
rosa è fiorita. -Nel mese di maggio si scopre finalmente se
l’asina è gravida.
Un santo per volta: 26 maggio, San Filippo. Firenze,
1515 - Roma, 26 maggio 1595. Era figlio di un notaio fiorentino
di buona famiglia. Ricevette una buona istruzione e poi
fece pratica dell’attività di suo padre; ma aveva subito l’influenza
dei domenicani di San Marco, dove Savonarola era
stato frate non molto tempo prima, e dei benedettini di
Montecassino. Visse a Roma come laico per diciassette anni
e inizialmente si guadagnò da vivere facendo il precettore,
scrisse poesie e studiò filosofia e teologia. A quel tempo la
città era in uno stato di grande corruzione, e nel 1538 Filippo
Neri fondò una confraternita di laici che si incontravano per
adorare Dio e per dare aiuto ai pellegrini e ai convalescenti,
e che gradualmente diedero vita al grande ospizio della Trinità.
Filippo passava molto tempo in preghiera, specialmente
di notte e nella catacomba di san Sebastiano, dove nel 1544
sperimentò un’estasi di amore divino che si crede abbia lasciato
un effetto fisico permanente sul suo cuore. Nel 1551
fu ordinato prete e andò a vivere nel convitto ecclesiastico di
san Girolamo; gli fu attribuito il dono di saper leggere nei
cuori. Ma la sua occupazione principale era ancora il lavoro
tra i giovani. Sopra la chiesa fu costruito un oratorio in cui si
tenevano conferenze religiose e discussioni e si organizzavano
iniziative per il soccorso dei malati e dei bisognosi. Diventò
famoso in tutta la città e la sua influenza sui romani del
tempo, a qualunque ceto appartenessero, fu incalcolabile.
Ma San Filippo non sfuggì alle critiche e all’opposizione: alcuni
furono scandalizzati dall’anticonvenzionalità dei suo discorsi,
delle sue azioni e dei suoi metodi missionari. Egli cercava
di restituire salute e vigore alla vita dei cristiani di Roma
in modo tranquillo, agendo dall’interno; non aveva una mentalità
clericale, e pensava che il sentiero della perfezione fosse
aperto tanto ai laici quanto al clero, ai monaci e alle monache.
Nelle sue prediche insisteva più sull’amore e sull’integrità
spirituale che sulle austerità fisiche, e le virtù che risplendevano
in lui venivano trasmesse agli altri: amore per
Il Giornale pubblica le Vostre lettere!
Inviatele a: Giornale dell’Altopiano e-mail:
redazione.altopiano@tiscali.it
Per favorire il lavoro della redazione sarebbe preferibile
riceverle via posta elettronica.
E’ comunque possibile inviarle all’indirizzo:
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Si ricorda che, per poter essere pubblicate, le lettere
devono riportare sempre firma e indirizzo e numero di
telefono del mittente. La redazione si riserva anche
eventualmente di ridurre, modificare o non accettare
eventuali testi di cattivo gusto.
Dio e per l’uomo, umiltà e senso delle proporzioni, gentilezza
e gaiezza. “Riso” è una parola che compare spesso quando
si tratta di San Filippo.
Santa Rita: la Festa di Santa Rita ricorre il 22 maggio. Chiamata
la Santa dei miracoli impossibili, ella è una delle Sante
più amate oggi, oggetto di una straordinaria devozione popolare,
perché amata dal popolo che la sente molto vicina per la
sua stupefacente “normalità” dell’esistenza quotidiana da lei
vissuta, prima come sposa e madre, poi come vedova e infine
come monaca agostiniana.
La venerazione per questa piccola suora di Cascia non accenna
a diminuire, anzi s’intensifica con il tempo, accompagnata
da guarigioni, conversioni, profumi e altro ancora.
Sabato 21 maggio VAS (Verdi Ambiente e Società) propone
la VI Edizione della Giornata Nazionale
Mangiasano, in circa 50 piazze italiane, come attività nazionale
per la promozione della Biodiversità. Il tema sarà quello
dell’etichettatura dei prodotti agroalimentari, al fine di informare
correttamente i cittadini sulle regole attuali, di favorire
la discussione a livello istituzionale e tra gli operatori del settore,
di coinvolgere esperti della materia per cercare delle
soluzioni rispetto alle problematiche attuali. I Circoli locali
VAS, insieme alle associazioni di categoria e della società
civile, partner scientifici e della comunicazione, porteranno
avanti attività di informazione e comunicazione. Saranno organizzati
convegni, dibattiti, incontri, cene tematiche, seminari,
distribuzione di materiale informativo, trasmissione di
video, film e cortometraggi relativi all’argomento del progetto.
Inoltre, per favorire l’incontro tra i principali destinatari
del progetto, produttori agricoli, allevatori e consumatori, saranno
allestiti mercati di prodotti “ecologici” locali.
Noccioli di ciliegie… curativi. A maggio maturano le ciliegie,
almeno questo succede in pianura, per quelle
dell’Altopiano bisogna aspettare e avere un po’ di fortuna
per vederle belle rosse. Pochi sanno delle peculiarità curative
dei noccioli, l’ossicino che una volta consumato il frutto siamo
abituati a scartare. Ebbene i noccioli, con la loro capacità
di assorbire velocemente calore e di rilasciarlo lentamente,
sin dai tempi remoti si sono rivelati strumenti ideali per la
cura di sintomi reumatici, tensioni muscolari, dolori dovuti ai
muscoli cervicali, crampi addominali, mal di schiena, per i
geloni, le cefalee, sciatalgia e torcicollo. Metodo d’impiego:
intanto mangiare una notevole quantità di ciliegie e conservare
i noccioli. Pulirli bene mettendoli prima in acqua per
qualche ora e poi togliendo i residui di polpa una volta asciutti.
Farli seccare al sole e quindi metterli in un piccolo sacchetto
di tela. Utilizzarli è semplice: porli a scaldare in forno,
nel microonde oppure sul termosifone fino a che non sono
caldi e poi applicarli sulla parte dolorante. Ma la cosa sorprendente
è che funzionano anche con il freddo: se si mettono
nel freezer, si otterrà una borsa del ghiaccio pronta per
l’uso.
Domenica 15 maggio
MEZZASELVA: IP – Via XXI Maggio
Domenica 22 maggio
ASIAGO: Q8 – Località Mosele
FOZA: TOTAL – Via Lazzaretti
Dalle ore 8.45 di sabato 14
alle ore 8.45 di sabato 21 maggio
ASIAGO: Farmacia Rossi del dr. Adelchi Zuccato
– Viale Matteotti
Dalle ore 8.45 di sabato 21
alle ore 8.45 di sabato 28 maggio
CANOVE: Farmacia del dr. Leonardo Bosio-Via Roma 33/a
CONCO: Farmacia della dr.ssa Monica Federici
– Piazza S. Marco 23
ARIETE
Siete sotto l’influenza di Marte e Saturno, opposti
al vostro segno, che indicano nella prudenza
e nell’attenzione per gli astri la strada
giusta per rendervi graditi alle persone che vi
interessano. In amore, se c’è qualche divergenza di vedute con
un partner che sembra non capirvi, evitate inutili discussioni e
puntate su una breve, elegante, assenza.
TORO
Siete sulla cresta dell’onda, con Venere che vi sospinge dolcemente
verso un maggiore impegno nell’amore, nel sesso, negli
acquisti gratificanti anche se inutili. Lasciatevi andare a un atto di
coraggio, che potrebbe dare ulteriore impulso a un inizio d’estate
da non dimenticare. Nel lavoro concedetevi una pausa per mettere
ordine nelle idee.
GEMELLI
Tenete alta l’attenzione su quel che succede intorno a voi, in
famiglia e nell’ambiente di lavoro. Solo così riuscirete a muovervi
con successo, perfino nell’affrontare un vecchio problema che
finalmente troverà un’adeguata soluzione. Nell’amore, se il partner
fa i capricci, non insistete nella vostra tesi, anche e soprattutto
se avete ragione.
CANCRO
Guardate avanti con ottimismo, perché se saprete fondare le vostre
scelte su dati attendibili, avrete successo sia negli affetti sia
nei rapporti di lavoro. Non rifiutate il vostro aiuto a qualcuno che
ha bisogno di voi (specie se ha quattro zampe) e vi porterà fortuna
con il suo affetto pulito e incondizionato. Nell’amore attendete
un segno del destino.
LEONE
In assenza di precise indicazioni del destino prendete tempo, specie
se chi vi spinge ad agire in realtà non attende altro che un
vostro passo falso. Nell’amore non cedete alla gelosia ed evitate
di colpevolizzare il partner sulla base di voci non controllate. Il
lavoro invece può trarre giovamento da una maggiore presenza.
VERGINE
Venere in aspetto propizio vi spiana la strada non soltanto nell’amore
ma anche nei rapporti di lavoro e nelle spese: sta a voi
scegliere quale settore volete privilegiare, prendendo un’iniziativa
coraggiosa che se sostenuta da una valutazione realistica può
andare a buon fine. Nelle amicizie siate disponibili ed evitate ogni
pericolosa confidenza.
BILANCIA
Avete a che fare con Marte e Saturno e la vostra natura speculativa
se ne avvantaggia, specie nei rapporti di lavoro, dove potrete
fare emergere la vostra preparazione, accantonando il vostro riserbo
e superando la vostra timidezza. Nell’amore non prendete
iniziative spericolate: attendete il momento giusto per convincere
un partner perplesso.
SCORPIONE
Venere tuttora nel vostro segno risplende, dandovi sicurezza e
capacità persuasiva, che potrete sfruttare nell’amore, ma anche
negli acquisti, e soprattutto nel rapporto con un partner che attende
solo un segno da parte vostra. Per i single, qualche nuova
conoscenza potrebbe aprire orizzonti promettenti, da sperimentare
con ottimismo.
SAGITTARIO
Qualche piacevole novità è in arrivo, ma non è il caso di sollecitare
il destino, che ne sa più di voi: evitate perciò di muovervi senza
una precisa motivazione, specialmente nell’amore, che potrebbe
evolvere positivamente se saprete attendere il momento giusto
per farvi avanti. Non fate confidenze a persone che sembrano
sollecitarle.
CAPRICORNO
Marte e Saturno consigliano la massima attenzione sia nell’amore
che nei rapporti di lavoro e di amicizia: potrete sfruttare a vostro
vantaggio un’occasione imprevista, se saprete agire con tempestività,
basandovi sui fatti e non su voci di corridoio. Delle quali
comunque farete bene a tenere conto per poter prendere misure
preventive, prima che sia troppo tardi.
ACQUARIO
Plutone e Marte sostengono i vostri ideali e i vostri progetti per
l’avvenire: prendetevi tutto il tempo necessario per una attenta
riflessione e poi passate all’azione, specie se avete già un progetto
in mente. In caso contrario, guardatevi attorno con lucida attenzione:
qualcuno o qualcosa sta per farvi cambiare idea. Siate
disponibili a suggerimenti del destino.
PESCI
Sapete già che Giove e Urano stanno per entrare nel vostro segno,
mentre all’opposizione di questi due “big” compare Saturno:
l’estate in questa situazione si annuncia bollente, e non soltanto
dal punto di vista climatico. Preparatevi dunque a un confronto
d’amore, che avrà successo solo se saprete muovervi con coraggio
e tempestività.
Citazioni Francescane
a cura della fraternità dell’Ordine Francescano Secolare di Roana
“Cristo è venuto a
insegnarci il valore positivo
di ogni cosa e di ogni
esperienza, non ad
alienarci in una religione
futura”
dal libro “ La casa la terra gli
amici” ed. San Paolo
don Massimo Camisasca

Sabato 14 maggio 2011
8
l’Altopiano
27
Regina al traguardo dei 100
Grande festa nel pomeriggio di mercoledì 4 maggio
alla casa residenziale Opera Immacolata Concezione
di Asiago, per festeggiare l’entrata nel “Club dei
100” di Regina Zanetti. Nata a Rosà il 4 maggio del
1911 Regina, detta Concetta, all’età di quindici anni
inizia a lavorare in filanda., percorrendo ogni mattina
a piedi con le sue amiche otto km per raggiungere la
fabbrica dei bachi da seta in cui presta servizio. Nel
1938 sposa un suo compaesano, Giovanni
Marchiorello, e si trasferisce ad Asiago con il marito
dove, lungo il corso principale, apre il negozio di frutta
e verdura che attualmente è gestito dal nipote. La
signora Regina è sempre stata una persona semplice,
dal carattere forte, sorridente e generosa con
tutti: nessun ospite usciva dalla sua casa senza prima
aver bevuto una tazza di caffè o un bicchiere di
vino. Per la sua gentilezza e bontà d’animo è sempre
stata apprezzata e molto conosciuta in paese, ed oggi
anche a “Villa Rosa” dove è sempre circondata dall’affetto
e dall’amore dei suoi quattro figli, dei suoi
tredici nipoti e dodici pronipoti. Per festeggiarla nel
giorno del suo 100° compleanno, attorno a lei si sono
raccolti molti ospiti della casa per anziani, i suoi
famigliari e soprattutto tante di quelle persone che in
quasi 50 anni di attività sono state fra i suoi clienti.
La festa a Villa Rosa è iniziata alle 15.30 con la Santa
Messa celebrata dal nipote don Giovanni
Marchiorello assieme a don Romeo Martello e ani-
Tanti auguri di
Buon Compleanno
a Nonna Antonietta
del Turcio per i suoi
80 anni, con affetto dai
suoi 5 figli, 9 nipoti
e 9 pronipoti.
E un “benvenuta”
all'ultima arrivata,
la piccola Angela
nata pochi giorni fa!
mata dal Coro degli Ospiti di Villa Rosa. Quindi grande
festa al bar con torta e pasticcini e tantissimi auguri,
da quelli pronunciati dal direttore dell’O.I.C. Paolo
Mantese, fino alla lettura di quelli espressi dell’amministrazione
comunale di Asiago. E’ stata data lettura
anche di una lunga lettera scrittale dal figlio Pietro
e della poesia “Cent’anni” dedicatale dall’operatrice
Francesca Rigoni. Ad allietare la festa ci ha pensato
la Villa Rosa Band.
G.R.
.
Fatevi gli Auguri con il Giornale
Cent’anni
Cent’anni! un secolo di vita
Hai visto scorrere tra le dita.
Nata al tempo di re, principi e balli di
corte
Regina ti han dato come nome e un
cuore grande e forte.
E Regina tu lo sei sempre stata
dalla tua famiglia tanto amata.
Come non ti si può amare,
gli occhi come cielo o mare.
Tanti riccioli bianchi in testa:
nuvole bianche acconciate a festa
Il viso sempre sorridente
con cui accogli la gente.
Nella tua natura gentilezza, simpatia,
che voglia di un caffè in compagnia!
E quel po’ di furbizia che non guasta
mai:
chissà quante volte ti ha tolto dai guai!
Per la tua signorilità e cortesia
ti sei meritata questa poesia.
Con saggezza continua ad invecchiare
ma non permettere a nessuno di farti
cambiare!
Buon compleanno Regina!
Francesca Rigoni Nappa
I super campioni dell’Avis
Campioni in donazioni.
Una categoria,
nell’ambito
dell’Avis
Altopiano, che si
sta via via infoltendo
e che conta
ad oggi 15 super
“atleti” (li vediamo
nella foto, in occasione
dell’ultima
cena conviviale).
Ne entra a far parte
chi supera le 100 donazioni
(sangue e plasma). Il
raggiungimento di questo traguardo
richiede per gli uomini
oltre 25 anni di assidua partecipazione
all’Avis, oltre 35 per le
donne (4 donazioni all’anno per
gli uomini e 2 all’anno per le donne
in età fertile). “Per velocizzare
il percorso – ci spiegano dal
direttivo dell’associazione - i donatori
dovrebbero effettuare donazioni
di plasma che, teoricamente,
possono avvenire anche con
un intervallo minimo di 14 giorni
una dall’altra”. Il massimo lo aveva
raggiunto Giuliano
Rodeghiero con 172 donazioni
complessive dal 1968, data della
costituzione dell’Avis. Giuliano
Ragazza con esperienza cerca lavoro
anche saltuario come commessa, baby
sitter o altro. Chiamare il n. 346 366 76 54.
era infatti anche un socio fondatore.
Oggi in pole position troviamo
Attilio De Giovannini con
142 donazioni, seguito nell’ordine
da: Claudio Vescovi (127);
Francesco Covolo (124); Enrico
Rigoni 120; Maurizio Stella 119;
Piergiovanni Rigoni (117); Paolo
Toso (113); Gaetano Rossi (111);
Enrica Rigoni (109); Sandro
Stefani (107); Attilio Sterchele
106; Cesare Gios (103); Giorgio
Pesavento (102); Amedeo
Canazzo (100) e Silvano Vescovi
(100). S.L
Ancora un omaggio curioso
al tricolore. Casualmente
tre clienti abituali
del Bar Lux, si sono ritrovati
vestiti uno di bianco,
uno di rosso e l’altro di
verde formando un’originale
bandiera italiana, in
questo 2011, in cui ricorrono
i 150 anni dell’unità
d’Italia. Loro però uniti di
anni ne fanno... 170!

Sabato 14 maggio 2011
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l’Altopiano
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