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Numero 6 / 2011 - Outdoor

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38 |<strong>Numero</strong> 6 / <strong>2011</strong>|<br />

Eventi<br />

Il 14 maggio alla Spiaggia delle Lucertole di Arco<br />

un divertente ritorno al passato con La Sportiva<br />

Back to the 80’s<br />

con la Festa<br />

della Placca<br />

Scarpette, pantacollant, accessori rigorosamente<br />

vintage per questa giornata rievocativa, che ha<br />

portato due generazioni di climber a confronto.<br />

A cura di<br />

SANDRO DE ZOLT (LA SPORTIVA TEAM)<br />

Nato da un’idea di Gerhard Hörhager (celebre<br />

climber austriaco), questo primo appuntamento con<br />

il passato, la Festa della Placca, ha riportato l’arrampicata<br />

agli anni ’80, liberamente reinterpretati dai<br />

presenti. Pochi ma buoni come si dice di solito, nella<br />

mitica Spiaggia delle Lucertole ad Arco (TN), sabato<br />

14 maggio. Sole, il vento dolce del lago, placche<br />

datate e spietate, uscite direttamente dalla<br />

macchina del tempo, hanno benedetto questa prima<br />

edizione. L’arrampicata sportiva è uno sport così<br />

recente che per richiamarne gli albori basta andare<br />

indietro trent’anni: pantacollant attillati dai colori<br />

più improbabili, scarpe strettissime, tinte brillanti<br />

sbiadite dalla lunga permanenza negli armadi<br />

ma ancora decisamente sopra le righe.<br />

Anche Giulia Delladio (marketing La Sportiva,<br />

seconda da destra) presente all'evento.<br />

SCARPETTE, PANTACOLLANT… - C’è chi ha svaligiato<br />

l’armadio della mamma e chi ha rispolverato gli<br />

scatoloni in cantina. “Prova a scalare con queste!”,<br />

“Io facevo sicura con la Stich”, “Le Mariacher sono<br />

state il mio primo amore”, nomi di oggetti che fanno<br />

viaggiare qualcuno di noi tra i ricordi più remoti,<br />

le Tao (“Avevi le rosse o le nere?”), “Come si chiamavano<br />

quelle azzurre con il bordino nero?” (erano<br />

le Futura), il Fameau, gli Excentric, l’imbrago Chouinard<br />

(“Terrà ancora?”), il sacchetto della magnesite<br />

cucito con amore dalla mamma, roba che dovrebbe<br />

stare di diritto in un museo dell’arrampicata<br />

sportiva e che invece era lì, dove meglio sta, sulla<br />

roccia. I nomi delle vie perfino: Albatros, Patachon,<br />

Luisa Violenta, Honky Tonk, Non seguitemi…,<br />

incubi e sogni per alcuni, nomi sui poster per altri,<br />

racconti dei grandi vecchi per altri ancora. Per<br />

quel pezzo di roccia niente è mutato e anche l’arrampicata<br />

in fin dei conti non è cambiata poi così<br />

tanto, oggi quella dei 9b e delle prestazioni stratosferiche,<br />

negli '80 quella della ricerca dell’appiglio<br />

più piccolo. Cambiano gli outfit, ma la passione<br />

rimane la stessa.<br />

GENERAZIONI A CONFRONTO - Così i “vecchi” come<br />

Gerhard Hörhager, Rolando Larcher, Nicola Sartori,<br />

Maurizio Oviglia hanno riportato alla realtà delle<br />

spietate placche sotto il sole i giovani e moderni<br />

mutanti David Lama, Jorg Verhoeven e Hansjörg<br />

Auer, mentre un’intera generazione di mezzo assisteva<br />

allo spettacolo. Un confronto, per modo di<br />

dire, con un passato poi non così remoto: bastava<br />

infatti cambiare lato della spiaggia per trovare<br />

una coppia di tedeschi attillatissimi e colorati<br />

come un circo, con minuscoli sacchetti per il magnesio<br />

e rinvii sbiaditi. Gli si domanda se sono lì<br />

per la Festa della Placca, questi, disorientati, non<br />

capiscono. Per loro lo stile è ancora quello, perché<br />

dovrebbe essere diverso, è così bello. In serata ha<br />

fatto seguito la festa al Bar Conti d’Arco, o da Pio<br />

che si capisce meglio. Chi non c’era non sa cosa<br />

si è perso, valeva la pena venire anche solo per i<br />

pantaloncini di Gerhard, ma potrà rimediare il prossimo<br />

anno, forse.<br />

www.lasportiva.com<br />

Alcuni particolari dell'abbigliamento in perfetto tema old style dei partecipanti, compresi alcuni rari “pezzi d’epoca”.

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