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LA MODA IN BORSA / maggio 2011<br />

di Alessio Candi e Giacomo Curti<br />

ANALISI SULL’ANDAMENTO DELLA MODA IN BORSA NEL MESE DI MAGGIO<br />

Moda in Borsa: Sell in May and go away<br />

Come in ogni <strong>mese</strong> di maggio nelle Borse torna di moda il detto “sell in May and go away” che invita gli investitori<br />

a vendere dopo aver incassato i dividendi, che tradizionalmente vengono distribuiti in questo periodo, in modo da<br />

alleggerire i propri portafogli in vista <strong>del</strong>le vacanze estive, quando gli scambi si assottigliano.<br />

Continua a splendere il sereno per la moda in Borsa nel <strong>mese</strong> di maggio. Il Pambianco Fashion Index Europe è infatti<br />

salito <strong>del</strong> 3,1% e quello su base USA <strong>del</strong> 2,2%. Tutto ciò nonostante durante il <strong>mese</strong> siano stati distribuiti ottimi dividendi e<br />

dall’inizio <strong>del</strong>l’anno entrambi gli indici siano ampiamente in attivo, con l’Europa a +3,9% e gli USA a +9,6%.<br />

Gli investitori quindi non hanno la minima intenzione di vendere, almeno per ora, e ciò è probabilmente dovuto alla<br />

abbondante liquidità che continua a circolare nei mercati e alla mancanza di valide forme di rendimento alternative<br />

alle Borse.<br />

I MIGLIORI IN EUROPA<br />

Ottime notizie per i titoli italiani, visto che in maggio cinque<br />

dei primi sei titoli sono quotati nel nostro Paese.<br />

Si tratta di Aeffe (+52,4%), Damiani (+21%), Stefanel<br />

(+20%), Caleffi (+14%) e Poltrona Frau (+11,7%). Unico<br />

“straniero” in quinta posizione è Hermès, che chiude il <strong>mese</strong><br />

a +13,1%.<br />

Va detto però che si tratta di titoli a bassa capitalizzazione,<br />

quindi prezzi molto sensibili a investimenti anche limitati e<br />

che avevano avuto fino ad ora performance poco esaltanti.<br />

1750 - -<br />

1720 - -<br />

1690 - -<br />

1660 - -<br />

1630 - -<br />

1600 - -<br />

1570 - -<br />

1540 - -<br />

1510 - -<br />

1480 - -<br />

1450 - -<br />

1420 - -<br />

1390 - -<br />

1360 - -<br />

1330 -<br />

1.611<br />

Europa<br />

USA<br />

1.538<br />

1.000 = 1/1/2007<br />

1.000 = 1/1/2007<br />

Pambianco Fashion Index Europe-USA<br />

(maggio 2011)<br />

Europa<br />

USA<br />

+3,1%<br />

+2,2%<br />

1.662<br />

1.572<br />

29/4 6/5 13/5 20/5 27/5<br />

In maggio, per vari motivi, sono tornati sotto l’interesse degli<br />

investitori che ne hanno determinato la crescita dei corsi azionari.<br />

In particolare Aeffe, che con un mirabolante + 52,4%,<br />

festeggia il ritorno all’utile nel primo trimestre: € 0,8 milioni,<br />

contro una perdita di 1,7 milioni di un anno prima. I ricavi<br />

sono saliti <strong>del</strong> 17,4% a € 71,9 milioni e l’Ebitda è quadruplicato<br />

a € 7,8 milioni.<br />

La società ha inoltre comunicato “dati incoraggianti <strong>del</strong>la raccolta<br />

ordini per il prossimo autunno/inverno, che evidenziano<br />

una crescita <strong>del</strong> 12%”. Ottimo <strong>mese</strong> anche per Damiani,<br />

l’Azienda di gioielleria di Valenza che è tornata sugli scudi<br />

dopo i rumors circa la possibile cessione <strong>del</strong> 18% di Pomellato<br />

in suo possesso.<br />

Bene anche Caleffi che ha comunicato una crescita <strong>del</strong> fatturato<br />

estero <strong>del</strong> 15% e che procederà con “consistenti investimenti<br />

in comunicazione e attività sul retail, a supporto e<br />

sviluppo <strong>del</strong>la rete distributiva”.<br />

Sugli scudi infine anche Poltrona Frau, con l’AD Dario Rinero<br />

che ha dichiarato che “il primo trimestre debole per il segmento<br />

contract riflette una differente stagionalità rispetto al<br />

2010, ma il portafoglio ordini ci rende confidenti rispetto ai<br />

target di crescita <strong>del</strong> 2011”.<br />

Hermès invece sale, spinto dalla continua speculazione con<br />

LVMH e anche dalla cessione <strong>del</strong> 45% di Jean Paul Gaultier<br />

al gruppo spagnolo Puig.<br />

I PEGGIORI IN EUROPA<br />

La maglia nera questo <strong>mese</strong> va a Hugo Boss, che lascia sul terreno<br />

il 9,8%. Da far notare come l’azione avesse comunque<br />

corso molto fino ad oggi, segnando un +25% da inizio anno.<br />

Dopo aver raggiunto infatti quasi i € 65 per azione e aver<br />

distribuito un dividendo di € 2 per azione, il titolo è stato bersagliato<br />

dalle cosiddette “prese di profitto”.<br />

Da segnalare in negativo anche la performance di Coin che,<br />

dopo il rush sopra gli € 7 dovuto ai rumors sulla cessione,<br />

nella speranza di una generosa offerta di acquisto, ripiega sul<br />

prezzo di Opa offerto da BC Partners a € 6,5 per azione.<br />

120 PAMBIANCOWEEK 14 giugno 2011

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