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ANALISI / 1° TRIMESTRE 2011<br />
LA MODA VIVE IL MOMENTO<br />
D’ORO. ITALIANE A +13,6%<br />
ED ESTERE A +13,4%<br />
di Milena Bello<br />
Salvatore Ferragamo<br />
Si potrebbe definire un piccolo Rinascimento <strong>del</strong>la moda e<br />
<strong>del</strong> lusso. I big <strong>del</strong> settore sia italiani che esteri continuano<br />
sulla scia <strong>del</strong>la ritrovata salute dopo la crisi dei consumi<br />
<strong>del</strong> 2009 e confermano, anzi migliorano, le percentuali di incremento<br />
ottenute nel 2010 non solo dal punto di vista dei ricavi<br />
ma anche <strong>del</strong>l’Ebitda e <strong>del</strong>l’utile. Nei primi tre mesi <strong>del</strong> 2011<br />
gli 11 principali gruppi <strong>del</strong>la moda in Italia hanno aumentato il<br />
giro d’affari di oltre tredici punti percentuali (per la precisione<br />
+13,6%) toccando i € 4,3 miliardi, ben superiore rispetto ai €<br />
3,1 miliardi <strong>del</strong>lo stesso periodo <strong>del</strong>l’anno scorso. Un balzo in<br />
avanti dovuto in parte all’ormai proverbiale ruggito <strong>del</strong>le Tigri<br />
asiatiche che, c’è da aggiungere, continuano a macinare tassi di<br />
incremento sostanziosi e che per alcuni marchi (basti pensare<br />
Ferragamo) sono entrati sul podio dei bacini di riferimento.<br />
Ma non solo, perché anche nelle aree più tradizionali, come il<br />
Vecchio Continente e gli Stati Uniti, si è innescato un certo<br />
fermento che ha riportato in positivo le vendite, almeno a livello<br />
generale. Basta scorrere i dati raccolti per trovare subito<br />
la conferma. Su 11 gruppi italiani, otto hanno registrato una<br />
crescita dei ricavi a doppia cifra e solo uno di questi, Benetton,<br />
ha chiuso il primo trimestre con un leggero calo <strong>del</strong> fatturato.<br />
L’altro aspetto è legato alla redditività. Anche in questo caso i<br />
valori sono ulteriormente migliorati rispetto ai primi tre mesi<br />
<strong>del</strong> 2010, anche se il divario non è così eccessivo. Ma è comunque<br />
il sintomo che le aziende italiane, quanto meno le big,<br />
mantengono un accurato controllo sui costi. L’Ebitda, riferito<br />
a 8 aziende, è pari al 17,8% ed è in leggera crescita rispetto<br />
al 17,5% dei primi tre mesi <strong>del</strong> 2010, mentre l’utile netto è<br />
aumentato di un punto percentuale passando da 6% <strong>del</strong> primo<br />
trimestre 2010 al 7,1% <strong>del</strong>lo stesso periodo.<br />
BOTTEGA VENETA E FERRAGAMO DANNO SPRINT ALLE ITALIANE<br />
Esaminando le aziende italiane in base alla crescita registrata<br />
nei primi tre mesi <strong>del</strong>l’anno, al primo e al quarto posto si piazzano<br />
due brand di punta <strong>del</strong>la divisione Lusso di Ppr, Bottega<br />
Veneta e Gucci. Il primo, Bottega Veneta, guadagna il vertice<br />
<strong>del</strong>la classifica con un incremento dei ricavi <strong>del</strong> 38,1% a 157<br />
milioni di euro, confermando il dinamismo <strong>del</strong>le vendite che<br />
ha contraddistinto il marchio di pelletteria <strong>del</strong>uxe negli ultimi<br />
trimestri. Il secondo, Gucci, che si trova in quarta posizione,<br />
ha messo a segno un aumento <strong>del</strong> fatturato <strong>del</strong> 24,1% a 731<br />
milioni di euro.<br />
Tornando alle prime posizioni <strong>del</strong>la classifica, alle spalle di Bottega<br />
Veneta si piazzano quasi a pari merito, rispettivamente<br />
al secondo e terzo posto, Bulgari e Ferragamo. La maison di<br />
gioielleria a marzo è passata sotto l’ombrello di Lvmh con una<br />
maxi operazione che ha valutato l’<strong>azienda</strong> 3,8 miliardi di euro<br />
e che la porterà ad un <strong>del</strong>isting dalla Borsa. Ovviamente i primi<br />
30 PAMBIANCOWEEK 14 giugno 2011