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Customers Magazine UPDATE, Edizione 3/2005 - Phoenix Contact ...

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DALC AMPO La lunga via dell’acqua<br />

L’impiego di apparati <strong>Phoenix</strong> <strong>Contact</strong> consente lo scambio di dati tra gli impianti<br />

Nata oltre un secolo fa, AGSM Verona S.p.a. gestisce oggi i servizi di energia elettrica, pubblica illuminazione,<br />

gas metano, teleriscaldamento, acqua potabile, fognatura, depurazione e smaltimento rifiuti della città veneta<br />

e di alcuni comuni limitrofi. Dal 1980 AGSM provvede direttamente anche alla distribuzione dell’acqua potabile<br />

nell’ampio comprensorio montano della Lessinia, alle porte di Verona e, oggi, considerando anche la rete<br />

cittadina, può contare su 60 pozzi e su una rete di oltre mille chilometri di tubazioni. La conduzione degli<br />

impianti di captazione e rilancio è basata sull’uso di un sofisticato sistema di telecontrollo e automazione tra<br />

cui si mette in evidenza l’impiego di moduli di trasmissione senza fili RAD-ISM 2400 di <strong>Phoenix</strong> <strong>Contact</strong>.<br />

Torre di comunicazione<br />

dove è<br />

installata l’antenna<br />

del sistema<br />

wireless di<br />

<strong>Phoenix</strong> <strong>Contact</strong><br />

"Le difficoltà di gestione del sistema<br />

acquedotto della Lessinia sono<br />

legate principalmente a due fattori",<br />

spiega l’ing. Giancarlo Zamboni,<br />

capo reparto dell’Area Telecontrollo<br />

e Automazione di AGSM, "innanzitutto<br />

il primo, la penuria idrica del<br />

territorio dovuta alla struttura carsica<br />

del terreno la quale impone di<br />

ricorrere per circa il 40% dei consumi<br />

ad acqua pompata dalla pianura.<br />

Dai pozzi situati ad una media<br />

di 50 m.s.l.m., con una serie di rilanci,<br />

l’acqua viene pompata fino ai<br />

serbatoi più elevati, a circa 1.500<br />

metri di altezza, da dove viene poi<br />

distribuita agli utenti finali. Ciò si<br />

realizza attraverso 2 lunghe “catene”<br />

di centrali di rilancio e relativi<br />

serbatoi. La seconda difficoltà deriva<br />

dalla vocazione ormai prevalentemente<br />

turistica del territorio: la<br />

zona, infatti, normalmente ospita<br />

poche migliaia di abitanti, che<br />

d’estate, soprattutto<br />

nei periodi<br />

festivi, crescono<br />

notevolmente,<br />

arrivando anche<br />

a quintuplicare il<br />

numero dei<br />

residenti. Di per<br />

sé il sistema nel<br />

suo complesso<br />

è in grado di<br />

garantire portate<br />

anche molto<br />

più elevate del<br />

valore nominale: occorre, però, far<br />

ricorso a tutte le risorse disponibili.<br />

Nei periodi di consumo elevato<br />

tutto deve funzionare alla perfezione,<br />

soprattutto le pompe, gli apparati<br />

di automazione e quelli di telecontrollo:<br />

un guasto qualsiasi può<br />

compromettere la buona qualità<br />

del servizio erogato.".<br />

Parametri sotto controllo<br />

Già da alcuni anni AGSM ha attivato<br />

un sistema moderno d’automazione<br />

e di telecontrollo, che consente<br />

di conoscere in tempo reale lo<br />

stato di ogni parametro della rete<br />

(livello dei serbatoi, portate, pressioni,<br />

stato delle pompe, ecc.) e di<br />

governarne il funzionamento a<br />

distanza. L’AGSM Verona S.p.a. si è<br />

dotata fin dagli anni ’70 di una centrale<br />

operativa di controllo dove<br />

convergono tutte le informazioni<br />

provenienti dagli impianti aziendali.<br />

Conduzione ottimizzata<br />

Avere a disposizione in modo centralizzato<br />

tutte le informazioni relative<br />

ad un processo industriale,<br />

com’è un sistema idrico, consente<br />

di ottimizzare dal punto di vista del<br />

funzionamento ed economico<br />

l’esercizio. E’ comunque evidente<br />

che per far fronte con pochi operatori<br />

(due) alla mole di lavoro che<br />

richiede la teleconduzione di tutti<br />

gli impianti aziendali è stato necessario<br />

dotare ogni impianto di apparati<br />

di automazione.<br />

E’ questa la ragione per cui si parla<br />

sempre congiuntamente di “automazione<br />

e telecontrollo”.<br />

Inoltre l’architettura pensata<br />

dall’AGSM per il proprio sistema di<br />

automazione e telecontrollo è stata<br />

quella di poter assicurare il corretto<br />

funzionamento di ogni singola<br />

centrale telecontrollata anche in<br />

caso di caduta del supporto trasmissivo<br />

con il centro. Ne consegue<br />

che ogni singola centrale è in<br />

grado di operare anche indipendentemente<br />

dai comandi ricevuti<br />

dalla centrale operativa. “La scelta<br />

di questa strategia di controllo ha<br />

fatto nascere l’esigenza di avere un<br />

sistema di scambio dei dati affidabile<br />

non solo tra la centrale e il centro<br />

ma anche tra le singole centrali<br />

dove questo è ritenuto fondamentale<br />

per il corretto funzionamento<br />

del sistema soprattutto in assenza<br />

di collegamento con il centro. Il<br />

collegamento tra le centrali è di<br />

norma complesso in quanto queste<br />

sono di solito in posti difficilmente<br />

raggiungibili, isolati, dove non esistono<br />

linee Telecom già installate”<br />

prosegue l’ing. Zamboni.<br />

Il sistema wireless<br />

“Il problema di cui ha appena<br />

accennato l’ing. Zamboni è stato<br />

risolto con il sistema di trasmissione<br />

senza fili RAD-ISM 2400 di<br />

<strong>Phoenix</strong> <strong>Contact</strong>”, precisa il p.i.<br />

8 <strong>UPDATE</strong> 3/05

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