i cantanti lirici - il portale di "rodoni.ch"
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Senta, forse è una domanda un po’ oziosa, ma quali <strong>di</strong> questi personaggi è quello che ama<br />
<strong>di</strong> più?<br />
«No mi piacciono tutti. Adesso, ad esempio, sto stu<strong>di</strong>ando <strong>il</strong> Rance della Fanciulla del West.<br />
Vorrei fare papà Germont in Traviata, ma lo vorrei fare a modo mio. Io lo vorrei fare più<br />
dozzinale: è un conta<strong>di</strong>notto. Ha questa tenuta in Provenza, ma poi ha un’altra figlia che quello là<br />
non la sposa perché <strong>il</strong> fratello sta con una puttana. Io lo farei così insomma, mica questo signore<br />
<strong>di</strong>stinto».<br />
E lo Scarpia?<br />
«Lo faccio a modo mio anche se è un barone. Sì, quando è fuori non quando è nel suo stu<strong>di</strong>o in<br />
cui <strong>di</strong>ce a Tosca“Così, così ti voglio”. Mi hanno fatto una buona critica una volta a Genova<br />
<strong>di</strong>cendo che avevo interpretato Scarpia sotto una luce <strong>di</strong>versa. Lui è fedelissimo alla corona e non<br />
tra<strong>di</strong>sce, perché ammazza Cavaradossi: la legge vuole così. Pecca soltanto <strong>di</strong> concussione<br />
obbligando una persona a fare una cosa per suo tornaconto».<br />
I suoi rapporti con i registi; tutti questi personaggi dove li stu<strong>di</strong>a?<br />
«Non vado molto d’accordo con i registi. I personaggi li stu<strong>di</strong>o per mio conto. Perché questo<br />
qua fa così? Se fa così bisogna che sia successo qualcosa. Poi <strong>il</strong> personaggio viene fuori e<br />
naturalmente non tutti i registi sono d’accordo, perché non sanno niente loro, inten<strong>di</strong>amoci. Io ho<br />
sentito dei registi <strong>di</strong>re che non hanno nessuna responsab<strong>il</strong>ità perché Protti vuol fare tutto da solo».<br />
Lei indubbiamente ha una personalità spiccatissima.<br />
«Ma vede io parlo, <strong>di</strong>scuto, ascolto l’opinione <strong>di</strong> tutti e siccome capisco alla svelta, ci mettiamo<br />
d’accordo, ma ci vuole anche la controparte. Adesso torno da una serie <strong>di</strong> Tosche e come fai a<br />
<strong>di</strong>rmi “sogghigno <strong>di</strong> demone” se non mi guar<strong>di</strong>? L’ho detto anche alla moglie <strong>di</strong> Šostakovič, credo<br />
che si chiami Galina, un soprano niente <strong>di</strong> particolare. Era tutta piena <strong>di</strong> gioielli che sembrava la<br />
Madonna <strong>di</strong> Lourdes. L’ho detto anche a lei. E quando viene fuori <strong>il</strong> tenore tu ti devi avvinghiare,<br />
perché lo <strong>di</strong>co io “ag<strong>il</strong> qual leopardo t’avvinghiasti all’amante”: e io <strong>di</strong>vento matto. Ma se tu gli<br />
fai una carezza … Non è che voglio inventare una scena, ma è così <strong>di</strong>cono le parole. Ma la Galina<br />
non l’ha mica fatto perché non è abituata a farlo».<br />
Direi che questa è la parte più interessante della nostra chiacchierata: conoscere <strong>il</strong> senso<br />
delle parole.<br />
«Le parole son parole. Sono fatti, son concetti, porco cane; ma come si fa! Guar<strong>di</strong> fa tutto parte<br />
<strong>di</strong> una cosa sola: del teatro. Mi interessano poco i f<strong>il</strong>ati o cose del genere. Ho sentito la Caballé:<br />
che cantatrice! Dei f<strong>il</strong>ati stupen<strong>di</strong>, ma non è mica teatro quello lì. Quella è una cantatrice<br />
bravissima che canta un pezzo <strong>di</strong> musica. Il teatro è sentire la pelle d’oca, anche se si va fuori un<br />
momentino da quello che è <strong>il</strong> solfeggio non è la morte <strong>di</strong> nessuno. Ver<strong>di</strong> <strong>di</strong>ceva “Ragazzi non<br />
<strong>di</strong>menticate che oltre al contrappunto e la melo<strong>di</strong>a c’è la musica”».<br />
Mi ha detto che altri baritoni non ne conosce, perché se c’è lei non ci sono loro, oppure<br />
cantano in altre opere.<br />
«Ma sì, come qui c’è un collega che fa la Butterfly. L’ho fatta anch’io, ma a modo mio. Mi fa<br />
ridere quando <strong>il</strong> Console viene fuori con l’occhialino tutto elegante, ma immaginatevi uno in