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DM 24 aprile 2000 Adozione del progetto obiettivo materno-infantile

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Il processo di aziendalizzazione, instauratosi col D.Lgs. n. 502/1992 e D.Lgs. n. 517/1993 e<br />

successive integrazioni e modificazioni, coinvolge a pieno il territorio <strong>del</strong>l'Azienda sanitaria, inteso<br />

sia come àmbito di intervento extraospedaliero all'interno <strong>del</strong> quale garantire l'erogazione di<br />

prestazioni assistenziali sia come sede fisica di strutture cui fare riferimento. Per la specifica area<br />

<strong>materno</strong>-<strong>infantile</strong> già norme precedenti avevano previsto specifici interventi sui minori in età<br />

scolare (D.P.R. 11 febbraio 1961, n. 264 e D.P.R. 22 dicembre 1976, n. 1518), sulle donne e sulle<br />

coppie (legge n. 405/1975 e legge n. 194/1978) e sul minore bisognoso di tutela (legge n.<br />

285/1997.)<br />

Ora tali interventi extraospedalieri, secondo la logica dei livelli uniformi di assistenza, da garantirsi<br />

da parte <strong>del</strong>la relativa struttura organizzativa aziendale, confluiscono nelle U.U.O.O. Distrettuali.<br />

Il Distretto infatti risulta essere la sede ottimale, quale area di integrazione socio-sanitaria, per il<br />

funzionamento dei servizi. Il Distretto, inoltre, consente l'interazione sinergica tra i vari soggetti<br />

protagonisti <strong>del</strong>le azioni volte al perseguimento <strong>del</strong> benessere personale e sociale.<br />

Il processo di aziendalizzazione comporta una ridefinizione di rapporti tra àmbito sanitario e socioassistenziale<br />

sia alla luce <strong>del</strong> D.Lgs. n. 502 (Delega ai Comuni), <strong>del</strong>la legge n. 142/1990 (Accordi di<br />

programma) e <strong>del</strong> D.Lgs. n. 229/1999 (integrazione socio-sanitaria).<br />

Dall'analisi <strong>del</strong>le disposizioni normative al riguardo, risulta lo sforzo <strong>del</strong> legislatore di proporre<br />

mo<strong>del</strong>li di integrazione <strong>del</strong>le strutture, tali da garantire una più efficiente organizzazione degli<br />

interventi socio-sanitari.<br />

L'area funzionale omogenea da una risposta a tale esigenza, attraverso l'aggregazione di unità<br />

operative che conservano la propria autonomia.<br />

Risulta quindi necessario creare fra territorio ed ospedale, alla luce <strong>del</strong>la legislazione vigente, una<br />

sinergia che nasca da strutture di pari dignità.<br />

Ciò va inteso come la realizzazione di un coordinamento funzionale per perseguire obiettivi<br />

strategici e scelte operative finalizzate al miglioramento <strong>del</strong>la qualità <strong>del</strong>le azioni di prevenzione<br />

cura e riabilitazione con particolare attenzione alle fasce di popolazione più deboli nell'utilizzo<br />

integrato dei fattori produttivi.<br />

Il D.Lgs. n. 229/1999 all'art. 17-bis, comma 1, sancisce che «l'organizzazione dipartimentale è il<br />

mo<strong>del</strong>lo ordinario di gestione operativa di tutte le attività <strong>del</strong>le Aziende sanitarie».<br />

L'organizzazione dipartimentale è quindi un mo<strong>del</strong>lo organizzativo grazie al quale Unità Operative<br />

Ospedaliere (U.O.O.) e/o Unità Operative Territoriali (U.O.T.), mediante l'erogazione di specifiche<br />

prestazioni in base alle previsioni <strong>del</strong> programma annuale aziendale, concorrono al conseguimento<br />

degli obiettivi di salute secondo le indicazioni <strong>del</strong> P.S.N. e dei Piani Regionali (Sanitari e Socioassistenziali).<br />

Nel Dipartimento confluiscono, nel rispetto <strong>del</strong>la programmazione regionale, sulla base <strong>del</strong>l'art. 2<br />

<strong>del</strong> D.Lgs. n. 502/1992 e successive modifiche ed integrazioni, U.O.O. e U.O.T. interdipendenti,<br />

rispetto alle azioni di programma previste, che mantengono tuttavia la propria autonomia, secondo<br />

il piano dei centri di responsabilità individuato.<br />

Nell'area <strong>materno</strong>-<strong>infantile</strong> il mo<strong>del</strong>lo organizzativo è un Dipartimento tecnico-funzionale non<br />

equiparato quindi ad una struttura operativa dotata di proprio budget.

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