DM 24 aprile 2000 Adozione del progetto obiettivo materno-infantile
DM 24 aprile 2000 Adozione del progetto obiettivo materno-infantile
DM 24 aprile 2000 Adozione del progetto obiettivo materno-infantile
Create successful ePaper yourself
Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.
- aggiornamento professionale medico ed infermieristico tale da offrire garanzie all'utenza,<br />
- efficenza sostenibile ed efficacia in linea con quanto richiesto dagli standard.<br />
Allegato 4<br />
Requisiti e standard di fabbisogno indicativi per le U.O.O. pediatriche di altissima specializzazione<br />
(malattie croniche e disabilitanti)<br />
I P.L. di altissima specializzazione dovrebbero essere contenuti nel numero di 20/100.000 abitanti<br />
0-17 anni.<br />
- A parte dovrebbero essere considerati i centri per l'assistenza alle gravide, ai neonati ed ai bambini<br />
HIV sieropositivi o malati, secondo quanto recitano le norme per la lotta all'AIDS.<br />
- In rapporto ad analoga popolazione dovrebbero essere previste strutture di alta specialità<br />
chirurgica collegate ai progetti nazionali e regionali di trapianto d'organo, nella misura di 10<br />
P.L/1.000.000 di abitanti d'eta 0-17 anni.<br />
- Le strutture superspecialistiche di cui sopra dovrebbero essere accorpate in complessi ospedalieri<br />
e/o universitari e in I.R.C.C.S., organizzati secondo mo<strong>del</strong>li dipartimentali orizzontali, con<br />
disponibilità di servizi centralizzati specificamente orientati all'età evolutiva, con particolare<br />
riguardo alla diagnostica per immagini, all'anatomia patologica, alla biochimica clinica e alla<br />
genetica.<br />
- Nelle strutture di II livello dovrebbero essere garantite le seguenti attività: ricovero per patologie<br />
complesse, ricoveri in regime di D.H. e di D.S., ambulatori specialistici. La consulenza per il I<br />
livello assistenziale, il coordinamento e l'attuazione di programmi di formazione e di raccolta dei<br />
dati epidemiologici, compresi i registri <strong>del</strong>le malattie croniche degenerative, <strong>del</strong>le contizioni<br />
malformative e <strong>del</strong>le disabilità infantili, dovranno coinvolgere direttamente le strutture territoriali<br />
attraverso il Distretto e il D.P..<br />
- Particolare attenzione dovrà essere posta affinché a tutti i livelli operativi e assistenziali i soggetti<br />
affetti da malattie disabilitanti possano usufruire di trattamento riabilitativi di corrispondente livello,<br />
nel rispetto <strong>del</strong>le Linee guida predisposte per la più corretta offerta di riabilitazione.<br />
Allegato 5<br />
Requisiti e standard di fabbisogno indicativi per l'urgenza e l'emergenza pediatrica di III livello<br />
Tali strutture dovrebbero essere identificate, nella programmazione regionale, nella misura di<br />
1/23.000.000 di abitanti; tenuto anche conto <strong>del</strong>le situazioni oro-geografiche, potranno<br />
eventualmente essere a valenza interregionale per garantire maggiore efficienza ed adeguate<br />
competenze professionali;<br />
In tali sedi dovrà essere identificata un'area di terapia intensiva pediatrica (possibilmente<br />
strutturalmente e funzionalmente limitrofa alla Unità di terapia intensiva neonatale) dotata di 2<br />
P.L./100.000 abitanti.<br />
Per la cura dei bambini gravemente ustionati si rendono necessarie sub-U.O. specificamente<br />
dedicate, in misura di 1/7.000.000 di abitanti, con dotazioni strumentali particolari e con servizi