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kit didattico - Greenpeace Italia

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CANADA<br />

DENUNCIA<br />

•<br />

4<br />

Le foreste canadesi sono un autentica<br />

meraviglia. Estese su spazi immensi - il<br />

20% della superficie del paese - sono<br />

composte da conifere e latifoglie, ed<br />

ospitano specie come la renna, il lupo, il<br />

castoro canadese, l'alce e l'orso bruno,<br />

oltre a una grande quantità di uccelli, tra<br />

cui anatre migratorie e l'oca del Canada.<br />

Le foreste boreali canadesi sono tagliate a<br />

raso ad un ritmo allarmante per<br />

produrre carta e legname da costruzione.<br />

Ogni anno l'industria del legno sta<br />

buttando giù alberi in oltre 400.00 ettari<br />

di foresta nel Quebec e oltre 220.000<br />

ettari in Ontario. La martora del<br />

Labrador e la lince canadese sono già<br />

minacciate, così come la renna e il<br />

licaone sono considerati “vulnerabili”.<br />

Le compagnie del legno sostengono che<br />

il taglio a raso riproduce fenomeni che<br />

avvengono naturalmente nella foresta.<br />

Non è vero: un'apertura naturale nella<br />

foresta non supera generalmente i due<br />

alberi. Nelle rarissime occasioni in cui<br />

avvengono fenomeni di più ampia scala,<br />

non arrivano comunque ad uccidere tutti<br />

gli alberi e a rimuoverli sin dalla base.<br />

Anche dopo un incendio, un gran parte<br />

del manto rimane intatto, garantendo<br />

l'ombra e il microclima necessari alla<br />

protezione degli alberi più giovani. In<br />

seguito ad un taglio a raso, questo<br />

processo di crescita è completamente<br />

interrotto: quando la copertura della<br />

foresta è compromessa, gli arbusti<br />

rimangono esposti alla piena luce del<br />

sole, che ne minaccia la crescita. Al<br />

tempo stesso è molto più facile che<br />

acqua e piogge impoveriscano il terreno,<br />

non più protetto dagli alberi.<br />

Si chiama clearcutting, taglio a raso,<br />

ossia l'abbattimento di tutti gli alberi in<br />

vaste aree di foresta - a volte oltre 100<br />

ettari di terreno: da paradiso a deserto di<br />

trucioli. Questo sistema è ovviamente il<br />

più conveniente per le compagnie: è<br />

molto più facile rimuovere i tronchi coi<br />

mezzi cingolati e trasportarli fino alla<br />

strada dove li attendono i camion. Ma è<br />

un sistema molto dannoso, perché<br />

distrugge per sempre intere parti di<br />

foresta. Se anche un giorno gli alberi<br />

ricresceranno, la complessità della foresta<br />

millenaria coi suoi equilibri costruiti nel<br />

tempo sarà perduta per sempre.<br />

Inoltre l'abbattimento a raso rimuove<br />

tanto gli alberi morti quanto i vivi:<br />

almeno 56 specie di mammiferi ed<br />

uccelli usano come casa gli alberi morti,<br />

rimasti ancora in piedi. E quando, alla<br />

fine, un albero si schianta al suolo,<br />

diventa la casa di tutta un'altra serie di<br />

piante, animali ed insetti: infine, gli alberi<br />

morti e in decomposizione garantiscono<br />

il letto spugnoso, umido e nutriente che<br />

occorre ai nuovi arbusti per germogliare e<br />

crescere. Fino al 97% degli arbusti di<br />

conifere della Columbia Britannica cresce<br />

su alberi in decomposizione.<br />

Alberi centenari sono tagliati senza<br />

discriminazioni e finiscono in quaderni,<br />

carta igienica, fazzolettini da naso. Ogni<br />

volta che gettiamo via della carta<br />

inutilmente e che evitiamo di metterla<br />

nei contenitori per il riciclo, è come se<br />

tirassimo via un pezzo di questi alberi.<br />

E con gli alberi perdiamo un intero<br />

mondo, perché le foreste pluviali<br />

temperate ospitano animali unici.<br />

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