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iPods, DRMS e l’indennità sulla copia privata<br />
Le memorie degli iPods sono da considerarsi dei<br />
supporti vergini?<br />
L’opinione che le memorie negli iPods, negli MP3-Player, nei registratori HD, ecc. non siano supporti vergini<br />
ai sensi della legge viene sostenuta soprattutto dai produttori e dagli importatori di tali supporti. Essi vogliono<br />
vendere i loro prodotti con margini di utile più elevati oppure in quantità maggiori. Sarebbe più saggio se i<br />
consumatori e i loro enti che protestano energicamente contro la nuova tariffa non si facessero illusioni. Innanzitutto<br />
le indennità sui diritti d’autore non hanno mai influito in maniera determinante sulla strutturazione<br />
dei prezzi e in secondo luogo i produttori e gli importatori rappresentano solo i propri interessi e non quelli dei<br />
consumatori. Strumentalizzano semplicemente i consumatori per i loro scopi.<br />
Ad ogni modo, con ogni probabilità, sarà il Tribunale federale a giudicare se le memorie negli iPods, ecc.<br />
siano dei supporti vergini ai sensi della legge.<br />
La favola del doppio onere illecito<br />
Viene inoltre affermato che questo compenso risulti in un doppio o addirittura triplo onere per i consumatori<br />
poiché da un lato essi pagano i gestori online per le interrogazioni musicali e dall’altro comprano supporti<br />
vergini per i quali l’indennità sui supporti vergini è già stata compensata.<br />
All’inizio questa affermazione trae in inganno. Le copie private effettuate a partire da un’opera acquistata<br />
online vengono infatti trattate alla pari della copia di un supporto sonoro o audiovisivo registrato acquistato<br />
in commercio. Un’opera acquistata online viene salvata per la prima volta sul Hard disk di un PC che non è<br />
soggetto al versamento di un’indennità sui supporti vergini, così come non lo sono i CD o i DVD registrati<br />
acquistati in commercio.<br />
Le ulteriori copie private per la propria collezione, per il viaggio, per i membri della propria famiglia, vengono<br />
in entrambi i casi (sia che l’opera sia stata acquistata online o offline) registrate su un supporto per il quale è<br />
stato versato un compenso (CD-R, DVD-R, ecc.) oppure che deve essere compensato in base alla nuova tariffa<br />
(iPod, MP3-Player, ecc.). Sotto questo aspetto il mondo online non si distingue da quello offline.<br />
Chi afferma che si tratti di un doppio onere illecito mette in dubbio il principio secondo cui gli autori e gli artisti<br />
debbano essere compensati per la copia in massa delle loro opere.<br />
Inoltre questa affermazione è giuridicamente e logicamente sbagliata. La copia privata è permessa. Per questo<br />
motivo il gestore online non può esigere un compenso a titolo di diritto d’autore per autorizzare alla propria<br />
utenza la copia privata. Può richiedere solo un contributo per il fatto di mettere il contenuto a disposizione dei<br />
clienti in modo tale che possa essere copiato. Se il gestore online vendesse un «diritto» alla copia privata, venderebbe<br />
un diritto che non esiste. Non può esigere dall’ultimo acquirente nemmeno un’indennità sui supporti<br />
vergini dato che questa può essere fatta valere solo dalle società di gestione nei confronti dei produttori e degli<br />
importatori dei supporti vergini.<br />
Chi afferma che si<br />
tratti di un doppio<br />
onere illecito mette<br />
in dubbio il principio<br />
secondo cui gli<br />
autori e gli artisti<br />
debbano essere compensati<br />
per la copia<br />
in massa delle loro<br />
opere.<br />
I DRMS non sono una soluzione<br />
Viene altresì riferito che i DRMS sono adatti per una gestione dei diritti individuale da parte degli aventi diritto<br />
(in luogo della gestione collettiva delle società di gestione) e che rendono quindi superflua l’indennità sui<br />
supporti vergini.<br />
L’indennità sui supporti vergini è in effetti un compenso indiretto. Viene corrisposta per i supporti vergini<br />
venduti, indipendentemente da quale musica o film vi venga registrata e quante volte ciò accada. Il compenso<br />
viene ripartito sugli aventi diritto in base a delle cifre empiriche e non in maniera precisa riferendosi al nu-<br />
Rappor to annuo 20 05 SUISA<br />
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