Conto d'esercizio 2005 - Suisa

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Sorveglianza sulle tariffe e nei procedimenti di approvazione davanti alla Commissione arbitrale non fossero consultate solo le associazioni degli organizzatori interessati, bensì anche le organizzazioni per la tutela dei consumatori. Tale richiesta è stata presentata in occasione delle trattative per una nuova tariffa in merito alle unità di memoria negli apparecchi di registrazione con hard disk o memoria Flash (per esempio il popolare iPod oppure i nuovi videoregistratori con funzione di registrazione su disco fisso di computer). Questa nuova tariffa (TC 4d) intende adeguare il sistema delle indennità sulle cassette vergini ai più recenti sviluppi tecnici. La Legge sul diritto d’autore prevede che la copia di musica per uso privato o per amici e parenti stretti sia autorizzata senza alcuna limitazione. I produttori o gli importatori sono tenuti a risarcire a riguardo gli autori tramite un compenso forfetario. La SUISA ha quindi condotto delle trattative con le associazioni degli importatori e dei produttori. Come menzionato, questi hanno preteso un’estensione delle trattative alle associazioni dei consumatori con la motivazione che sono i consumatori a dover pagare questo nuovo compenso. In questi termini l’affermazione non risulta vera. I consumatori si assumono sempre una parte degli obblighi dell’organizzatore in relazione ai diritti d’autore o nella fattispecie del fornitore di supporti vergini. Ma non per questo le associazioni dei consumatori diventano associazioni di utenti ai sensi della legge sul diritto d’autore. Se non esistessero gli autori che hanno creato la musica, il consumatore non avrebbe l’esigenza di acquistarsi un iPod e di memorizzarvi della musica. I consumatori non sono utenti dei diritti d’autore Gli organizzatori e le loro associazioni cercano di mascherare questa realtà dando ad intendere al consumatore di dover pagare dei diritti d’autore per il godimento di un’opera. Le reti cavo, ad esempio, sulla fattura ai loro clienti inseriscono per la fornitura del segnale la voce «Diritti d’autore». Il proprietario di una casa o l’affittuario di un appartamento non è tuttavia mai un utente dei diritti d’autore. L’utente è l’offerente della prestazione, in questo caso la rete cavo che ritrasmette via cavo le opere mandate in onda. L’azienda di rete cavo realizza una cifra d’affari attraverso la ritrasmissione di opere. Gli obblighi relativi ai diritti d’autore diminuiscono tutt’al più il suo guadagno, motivo per cui cerca di scaricare tale onere al consumatore in parte o possibilmente per intero. Nel quadro del procedimento di approvazione della TC 4d presso la Commissione arbitrale, gli importatori e i produttori di supporti vergini hanno preteso che le associazioni dei consumatori venissero consultate a riguardo. Hanno cercato di mettere i consumatori contro la SUISA utilizzando le associazioni degli stessi. In questo modo distolgono l’attenzione dal fatto che i produttori e gli importatori traggono vantaggio dall’offrire al consumatore nuove opzioni di memorizzazione della musica. Se non esistessero gli autori che hanno creato la musica, il consumatore non avrebbe l’esigenza di acquistarsi un iPod e di memorizzarvi della musica. È pertanto del tutto legittimo rendere i fornitori di tali apparecchi di memorizzazione responsabili per l’indennità sui diritti d’autore ai compositori e ai parolieri. Il 17 gennaio 2006 la Commissione arbitrale ha deciso sulla richiesta degli importatori e dei produttori di chiamare a consulto anche le associazioni dei consumatori. Ha giustamente respinto tale pretesa confermando il principio che la responsabilità per la regolamentazione dei diritti d’autore compete a colui che consegue un guadagno grazie all’utilizzazione delle opere protette. Anche i produttori e gli importatori di nuovi media di memorizzazione quali hard disk negli iPods oppure nei videoregistratori vengono a giusto titolo considerati utenti e devono far partecipare gli autori al loro fatturato. Dopo questa decisione le associazioni dei consumatori si sono rivolte al capo del Dipartimento di giustizia e polizia, il consigliere federale Blocher, con lo scopo di screditare il lavoro della Commissione arbitrale. Anche l’associazione dei produttori e degli importatori di supporti vergini SWICO ha inoltrato, già prima dell’esistenza di una motivazione scritta della decisione della Commissione arbitrale in merito alla TC 4d, un ricorso di diritto amministrativo al Tribunale federale contro tale decisione. Nell’ambito di una decisione incidentale, il presidente della II Camera di diritto pubblico competente, il 20 febbraio 2006 ha infine deciso di conferire al 40 SUISA Rappor to annuo 20 05
Sorveglianza ricorso della SWICO l’effetto sospensivo. Ne consegue che al momento la SUISA non può effettuare l’incasso nel settore dei suddetti supporti vergini. Temiamo che questa decisione possa ripercuotersi negativamente sugli autori. È probabile che il Tribunale deciderà in merito a questa tariffa in maniera definitiva solo l’anno prossimo. Nel frattempo un numero sempre maggiore di supporti di memoria di questo genere sarà venduto e sarà molto difficile chiedere agli importatori e ai produttori di pagare retroattivamente per queste vendite. Nuova tariffa per le esecuzioni di musica per manifestazioni danzanti e ricreative nell’industria alberghiera Nell’esercizio in esame le trattative con le associazioni dell’industria alberghiera in corso da due anni hanno potuto essere portate a termine. A partire da gennaio del 2006 è in vigore una nuova tariffa per le esecuzioni di musica per manifestazioni danzanti e ricreative nell’industria alberghiera. Siamo riusciti ad incrementare tale tariffa per le manifestazioni caratterizzate dalla presenza di molti ospiti e per le quali vengono applicati dei prezzi d’ingresso elevati. In futuro le manifestazioni di questo genere, soprattutto nelle discoteche e nei club musicali, costeranno notevolmente di più agli organizzatori. L’aumento è comunque giustificato, in quanto già oggi per manifestazioni analoghe al di fuori dell’industria alberghiera viene applicata una tariffa maggiore (TC Hb). Illustriamo le ripercussioni concrete dell’aumento mediante l’esempio di seguito riportato: in passato il proprietario di una discoteca per una serata con 1000 visitatori ed un ingresso di CHF 20.– pagava alla SUISA ca. 1,2% del suo fatturato, vale a dire CHF 237.–. In base alla nuova tariffa il medesimo cliente è tenuto a pagare per la stessa serata il 3,8% del fatturato, vale a dire CHF 760.–, per i diritti musicali. Vi saranno anche esercizi i cui oneri per i diritti d’autore diminuiranno con la TC H. Gli esercizi più piccoli con meno ospiti per serata musicale pagheranno di meno, dato che lo schema tariffario è stato perfezionato. Panoramica delle tariffe approvate dalla Commissione arbitrale nel <strong>2005</strong> e rilevanti per la SUISA TC H Esecuzioni di musica per manifestazioni danzanti e ricreative nell’industria alberghiera nuova tariffa per sei anni TC Hb Esecuzioni musicali per manifestazioni danzanti proroga di un anno Tariffa PI Registrazione di musica su supporti sonori destinati al pubblico nuova tariffa per un anno TC T Proiezioni di supporti audiovisivi con ingresso a pagamento (senza i cinema), Servizi di Telechiosco, Audiotex, Videotex e simili, ricezione di emissioni su megaschermi proroga di due anni Tariffa VI Registrazione di musica su supporti audiovisivi destinati al pubblico proroga di un anno TC 4b Indennità sui CD-R/RW Data nuova tariffa per due anni TC 4c Indennità sui DVD registrabili nuova tariffa per due anni TC 5 Noleggio di esemplari di opere proroga di tre anni Rappor to annuo 20 05 SUISA 41
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