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Annual Report - Anno Accademico 2005/06 - Collegio Einaudi

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I L C O L L E G I O i n i t a l i a 20 21 I L C O L L E G I O i n I t a l i a<br />

<strong>Einaudi</strong> Live<br />

Edizione <strong>2005</strong><br />

Il lato musicale del collegio <strong>Einaudi</strong> è emerso nuovamente il 14 dicembre <strong>2005</strong> nella seconda edizione della serata<br />

rock E-live, presso il locale “L’ex”, più noto come il “vecchio Las Olas”. Reduci del successo dell’anno precedente,<br />

ci siamo mobilitati per raggruppare i veterani ed i nuovi complessi, che avrebbero fatto ruggire gli amplificatori<br />

a suon di rock.<br />

Le oltre tre ore e mezza di concerto hanno offerto un menu davvero per tutti i gusti, a partire dal duo Filippo &<br />

Davide, che con chitarra ed armonica a bocca hanno avviato la serata in uno stile strettamente folk-singer americano;<br />

grazie alle note dei Rollo-greb ci si è addentrati nei vecchi anni ’70 dei Cream e Led Zeppelin, per poi proseguire<br />

con le variegate proposte dei Rock e i suoi fratelli e dei Sanzara Rock, gli originali Esthesis e lo spazio degli<br />

Effetto serra quasi esclusivamente dedicato a cover del famoso<br />

gruppo indipendentista sardo dei Kenze Neke.<br />

La serata, per la felicità dell’organizzazione e dei gestori del<br />

locale, ha visto la numerosa partecipazione sia di studenti<br />

provenienti dalle cinque sedi del collegio, sia di un elevato<br />

numero di esterni, che hanno accolto con piacevole interesse<br />

l’iniziativa. Visto il risultato di queste prime due edizioni dell’<br />

E-live, l’<strong>Einaudi</strong> punta ad incentivare attività di questo tipo,<br />

infatti era in programma anche un concerto associato al consueto<br />

spettacolo teatrale di fine anno presso il Borgo Medioevale<br />

del Castello del Valentino. L’evento, tanto atteso e fissato<br />

per i primi giorni di luglio, è però saltato a causa del maltempo,<br />

ma ci stiamo organizzando per riproporlo nel mese di dicembre.<br />

Per noi studenti una manifestazione del genere ci offre<br />

l’occasione di sfruttare una parte del nostro tempo libero<br />

in modo divertente e interessante: lasciando da parte per un<br />

po’ i pensieri legati ai libri e agli esami possiamo sfogare la<br />

nostra fantasia musicale e trasmettere la nostra passione anche<br />

ad un pubblico esterno.<br />

Davide Serra<br />

LA FESTA<br />

DI FINE ANNO<br />

EINAUDITO!<br />

Ovvero: La festa vista da dietro (il palco)<br />

Cronaca semiseria di Marco Bertino<br />

22 Giugno 20<strong>06</strong>. Ore 21,00. Un manipolo di impavidi ed accaldati<br />

condottieri (in verità, due donzelle e due buzzurri) avanza<br />

per i viali del Parco del Valentino con passo spedito e deciso,<br />

destinazione: il Cacao Caffè Concerto. All’ingresso, due armigeri<br />

muniti di auricolare sbarrano la strada:<br />

- Chi siete? Dove andate? Un fiorino! (come nel film di Troisi<br />

e Benigni)<br />

- Siamo in missione per conto di Montermini!<br />

- Cooome? – chiede uno dei muscolosi guardiani.<br />

- Ehm, lo scusi, è un po’ agitato. Siamo i presentatori della festa<br />

di fine anno del collegio.<br />

È proprio bello questo locale, la scalinata, i tavolini all’aperto,<br />

la pista, il palco, ma non c’è tempo da perdere, urgono i<br />

preparativi. Per prima cosa, tanto per rimanere in tema medievale,<br />

i prodi conduttori si cospargono di un miracoloso unguento<br />

preparato dalla maga Di Pilla, adatto a scoraggiare i<br />

temibilissimi dragonfly (ovvero le zanzare). Così, tra un ripasso<br />

della scaletta e l’altro, si arriva all’ora fatidica. Tommaso<br />

ma dov’è il tuo abito? Come quale abito?!? Ed io che mi sono<br />

messo pure la cravatta…<br />

Mi affaccio da dietro le quinte, urca quanta gente… Vabbè,<br />

pronti? Via!<br />

È la prima volta che presento qualcosa, e per il bene dell’umanità<br />

forse è meglio che sia anche l’ultima. Ma con due splendide<br />

ragazze come Dora e Manuela e con un pazzo scatenato<br />

come Tommaso al mio fianco, non posso fare altro che divertirmi.<br />

Come ogni anno, si festeggiano in questa serata i vincitori<br />

del Campionato di calcetto e della Coppa <strong>Einaudi</strong>. Trofei<br />

assegnati con riserva, in attesa degli sviluppi dell’inchiesta<br />

Calciopoli.<br />

Tocca ora ai ragazzi del corso di tango: i passi scivolano lievi<br />

tra le luci soffuse, nel vorticoso procedere della musica argentina.<br />

E proprio mentre il vortice tanguero si conclude, inizia<br />

la tempesta. Non ci voleva proprio questo acquazzone.<br />

Ma non importa, “the show must go on”.<br />

Ed ora, che succede? Uno dei due microfoni non funziona più!<br />

Tutti stretti attorno al microfono superstite, sembriamo un po’<br />

il Quartetto Cetra. Incomincia a starmi un po’ sui nervi questo<br />

“the show must go on”.<br />

Non smette di piovere ed il pubblico comincia a rumoreggiare.<br />

Ci pensa il gruppo della danza afro a scaldare l’ambiente:<br />

il ritmo di tamburi e djambè è travolgente, non si può resistere,<br />

e finalmente qualcuno tra il pubblico incomincia a muovere<br />

la testa e tenere il tempo col piede.<br />

Lo spettacolo volge al termine e si avvicina il momento clou<br />

della serata, la consegna delle magliette agli studenti che finiscono<br />

l’università e lasciano<br />

il <strong>Collegio</strong>. Solitamente<br />

è il nostro Director Maximo,<br />

il Dott. Irzio Montermini,<br />

ad officiare questo<br />

rito; purtroppo quest’anno<br />

le sue ferie càpitano<br />

proprio in questa settimana<br />

(o è un escamotage<br />

per sfuggire all’inchiesta<br />

Calciopoli?). Lo<br />

sostituisce in maniera<br />

eccellente il Subcomandante<br />

Mariuccia<br />

Furci, il nostro faro<br />

nel mare delle scartoffie<br />

e della burocrazia<br />

collegiale.<br />

Anche per me<br />

questo è l’ultimo<br />

anno di collegio,<br />

e mi viene davvero<br />

un groppo<br />

in gola a ritirare<br />

l’agognata<br />

maglietta.<br />

Il <strong>Collegio</strong> me<br />

lo sono goduto<br />

fino in fondo, la stanza tappezzata<br />

di foto, le cene collettive del terzo piano, che per<br />

vino e mangiare non avevano nulla da invidiare alle sagre<br />

paesane, le partite a biliardino fino alle due di notte, il “Pronto<br />

collegio – un attimo – è per te” delle telefonate in portineria,<br />

ma soprattutto le fantastiche persone che ho conosciuto<br />

dentro al <strong>Collegio</strong>. Sarà dura, ma voglio mantenere i contatti<br />

con tutti loro, rappresentano molto per me. Per il momento,<br />

finita la massacrante esperienza di presentatore, penso solo a<br />

godermi questa serata insieme a tanti, tantissimi amici.

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