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<strong>Selene</strong> <strong>Araya</strong> LAM, Liceo Lugano 1<br />
8.2.2. preparati insulinici lenti<br />
8.2.2.1. l’insulina umana lenta<br />
Un esempio di questo tipo di insulina può essere l’Insulatard® (principio attivo: insulina-isofano<br />
protamino HM). Questa insulina si presenta a forma di cristalli in soluzione <strong>ch</strong>e le conferiscono un<br />
aspetto lattiginoso. È associata ad una forma di “insulina isofano” ed agisce per questo in modo<br />
lento venendo assorbita in piccole quantità quando i cristalli si disciolgono in modo graduale sotto<br />
la cute. Insulatard® deve sempre essere miscelata accuratamente prima dell’iniezione per<strong>ch</strong>é i<br />
cristalli si depositano nella fiala creando un sedimento bianco. Se i cristalli non sono miscelati<br />
uniformemente nel liquido, l’insulina potrebbe agire in modo troppo forte o troppo debole. Per<br />
rallentare l’azione dell’insulina una sostanza <strong>ch</strong>e viene usata è, per esempio, la protammina di<br />
pesce. L’insulina umana lenta viene an<strong>ch</strong>e <strong>ch</strong>iamata insulina alla protammina o insulina NPH<br />
(Neutral-Protamin-Hagedorn <strong>ch</strong>e proviene dall’inventore di questa insulina <strong>ch</strong>e è H.C.Hagedorn).<br />
efficacia<br />
0<br />
24<br />
h<br />
fig. 29: efficacia dell’insulina umana lenta. Essa inizia ad agire dopo un’ora e mezza e ha il suo picco d’azione tra<br />
le 4 e le 12 ore dopo l’iniezione. L’azione finisce dopo 24 ore.<br />
8.2.2.2. Analogo dell’insulina umana lenta<br />
Un esempio è Levemir® (principio attivo: insulina detemir). Si presenta come una soluzione<br />
limpida ed è costituita da una molecola di insulina legata ad una catena di acidi grassi. Grazie a<br />
questa conformazione le singole molecole si uniscono fra loro e, in più, le molecole si legano alle<br />
albumine (proteine del plasma sanguigno prodotte dal fegato presenti ovunque nell’organismo) per<br />
poi slegarsi da sé dopo un certo lasso di tempo. Questi meccanismi permettono di rallentare l’azione<br />
del farmaco in modo molto omogeneo e l’efficacia dell’insulina è molto affidabile, poi<strong>ch</strong>é poco<br />
influenzabile da altri fattori (ad esempio l’attività fisica).<br />
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