interview - Italy-America Chamber of Commerce, Southeast

INTERVIEW
Piero Mazzocchetti
THE GREAT NEW VOICE FROM ITALY
The renowned Italian tenor Luciano Pavarotti commented on your voice saying, “He
has a beautiful voice. Yes, really beautiful. Very interesting.” How does it feel to
have one of the world’s best tenors comment so gracefully on your voice and to be
referred to as Italy’s greatest crossover artist to hit the charts since Pavarotti?
For me it is a great honor to have been critiqued by the best tenor of all times. I still
remember as if it were yesterday, when he called to congratulate me and invited me to
Modena to visit him. Unfortunately, I didn’t have the chance to meet him given he passed
away a few weeks after our phone call. His figure still accompanies me during every
concert, during every performance and in every acute note I hit and it will continue to
accompany me for the duration of my career. Climbing the ranks with a crossover genre
is very difficult but I can assure you that when it happens, you feel a particular emotion
and gain consciousness of having entered into peoples hearts, to then never leave again.
Piero Mazzocchetti is well known for being Italy’s “Great New Crossover Artist”.
Where does your inspiration come from for the interpretation of pop and operatic
repertoire?
There was no particular inspiration, yet it was more of an artistic path. It began when I
used to perform at piano bars in Italy and abroad where since a young age, I demonstrated
proneness for pop music and at 15 years of age for lyrical music. They were two paths
that magically fused together creating with time, almost unconsciously, what is now my
peculiar artistic style.
How does a tenor vocally prepare, beginning from the day before a concert up until
the concert itself?
L’indimenticabile tenore italiano Luciano
Pavarotti ha detto della tua voce: “Ha una bella
voce. Davvero, molto bella. Molto interessante”.
Come ci si sente a ricevere un tale complimento da
uno dei piú grandi tenori e ad essere considerato
l’artista crossover italiano che ha conquistato le
classifiche musicali dopo Pavarotti?
Per me è un grandissimo onore essere stato criticato
dal più grande tenore di tutti i tempi. Ricordo
ancora come se fosse oggi quando mi chiamò per
complimentarsi e mi invitò ad andare a Modena per
visitarlo, ma purtroppo non ci fù tempo in quanto
il grande Pavarotti venne a mancare dopo alcune
settimane dalla nostra telefonata. A tutt’oggi la sua
figura mi accompagna ad ogni concerto, ad ogni
performance e ad ogni acuto, e lo sarà per sempre,
fin quando continuerò la mia carriera. Scalare le
classifiche con il genere Crossover è molto difficile,
ma posso assicurarvi che quando ci si riesce si ha
una particolare emozione e consapevolezza di essere
entrati del cuore della gente, per poi non uscirne più.
Piero Mazzocchetti é conosciuto come il “Nuovo
Grande Artista Crossover” italiano. Da dove hai
preso l’ispirazione nel cantare un repertorio che
va dalla musica pop alla lirica?
Non vi è stata una particolare ispirazione, ma bensì un
vero e proprio percorso artistico. Quando mi esibivo
nei piano bar in ogni luogo, in Italia ed all’estero, sin
da ragazzo ho avuto una predisposizione al canto
pop per poi avvicinarmi, all’età di 15 anni, al canto
lirico. Sono stati due passaggi naturali che nel tempo
si sono fusi magicamente creando anche con un velo
di inconsapevolezza la mia peculiarità artistica.
A partire dal giorno prima fino al concerto
stesso, come si prepara vocalmente un tenore?
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