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Commento al Vangelo – XXVI Domenica del Tempo Ordinario<br />
Guai a chi<br />
scandalizza!<br />
Il Divino Maestro ci mostra come non si possa fare la<br />
minima concessione al male, poiché, per conquistare il<br />
Cielo, è necessario essere integri nella pratica del bene.<br />
Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP<br />
I – Immagine del Supremo<br />
Re e Celeste P<strong>it</strong>tore<br />
Il magnifico Museo del Prado, a Madrid, accoglie<br />
quotidianamente migliaia di vis<strong>it</strong>atori che<br />
percorrono le sue estese gallerie, desiderosi di<br />
ammirare l’incomparabile collezione dei capolavori<br />
dei maggiori artisti <strong>della</strong> Storia.<br />
Molti anni fa, un uomo entrato là senza farsi<br />
notare in mezzo alla molt<strong>it</strong>udine fu portato<br />
via poco dopo, ammanettato, dalla polizia. O<br />
per squilibrio mentale, o per cattiveria, in un momento<br />
di disattenzione degli addetti del museo,<br />
egli aveva gettato un liquido nero sopra il famoso<br />
r<strong>it</strong>ratto equestre dell’Imperatore Carlo V, dipinto<br />
da Tiziano. Il crimine scioccò l’opinione pubblica.<br />
Per un gesto stupido, quel celebre quadro<br />
rimase seriamente danneggiato.<br />
Danneggiare l’opera del P<strong>it</strong>tore per eccellenza<br />
Ora, se è grave rovinare un’opera d’arte di<br />
questo calibro, chi induce altri a peccare fa molto<br />
peggio: rovina non una p<strong>it</strong>tura pregevole, ma<br />
un’anima spir<strong>it</strong>uale e immortale dalla quale è<br />
espulsa la luce <strong>della</strong> grazia. E l’immagine così<br />
profanata non rappresenta un monarca di questa<br />
terra, ma il Supremo Re e Celeste P<strong>it</strong>tore<br />
che, autore di tutte le virtù distrutte dal peccato,<br />
viene così profondamente offeso.<br />
Sulle serie conseguenze di ogni atto umano<br />
ci ammonirà il Divino Redentore in questo Vangelo<br />
<strong>della</strong> 26ª Domenica del Tempo Ordinario.<br />
II – La preoccupazione per<br />
i beni soprannaturali<br />
Il passo del Vangelo considerato in questa l<strong>it</strong>urgia<br />
è preceduto da un ammonimento di Nostro<br />
Signore agli Apostoli, sull’orgoglio. Il Maestro,<br />
sapendo per sua conoscenza divina, che sulla<br />
via per Cafarnao avevano discusso su chi di loro<br />
fosse il migliore, insegnò loro, al contrario, a<br />
considerarsi ognuno inferiore agli altri: “Se uno<br />
vuol essere il primo, sia l’ultimo di tutti e il servo<br />
di tutti” (Mc 9, 35). Per quesllo, è indispensabile<br />
tener sempre presente il quadro delle proprie<br />
miserie ed ev<strong>it</strong>are i paragoni con gli altri.<br />
Sub<strong>it</strong>o dopo San Marco racconta l’episodio<br />
raccolto nella l<strong>it</strong>urgia di questa domenica, nel quale<br />
l’Apostolo Giovanni dimostra di non aver compreso<br />
molto bene questo insegnamento di Nostro<br />
Se è grave<br />
rovinare<br />
un dipinto<br />
di questo<br />
calibro, chi<br />
induce altri<br />
a peccare fa<br />
molto peggio<br />
Settembre 2012 · Madonna di Fatima 11