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Rivista Araldi del Vangelo - Salvamiregina.it

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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R. - Periodico <strong>del</strong>l’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Stella <strong>del</strong>la Nuova Evangelizzazione<br />

Numero 75<br />

Luglio 2009<br />

La grandezza incomparabile<br />

<strong>del</strong> Battesimo<br />

Salvami Regina


Supplica ai Sacri<br />

Cuori di Gesù e di Maria<br />

C<br />

uore di Gesù, oceano di bontà, fonte perenne<br />

di misericordia, degnaTi di esaudire<br />

le mie preghiere.<br />

Cuore di Gesù, che è Tua <strong>del</strong>izia ab<strong>it</strong>are<br />

con i figli degli uomini e colmarli di<br />

benefici, degnaTi di venire incontro alle nostre preghiere.<br />

Cuore di Gesù, nostro conforto nelle afflizioni, rimedio<br />

nelle molestie, sollievo di tutte le miserie, esaudisci<br />

le nostre suppliche.<br />

Cuore di Gesù, che sotto l’impulso di una tenera e amorosa<br />

compassione, hai fatto un miracolo nelle nozze di Cana,<br />

soccorri e guarisci la persona che Ti presentiamo.<br />

Cuore di Gesù, che hai rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o la v<strong>it</strong>a alla figlia <strong>del</strong><br />

capo <strong>del</strong>la Sinagoga, soccorri e guarisci il nostro malato.<br />

Cuore di Gesù, che intener<strong>it</strong>o di compassione per la<br />

vedova di Naim Ti sei degnato di resusc<strong>it</strong>are suo figlio,<br />

soccorri e guarisci il nostro malato.<br />

Cuore di Gesù, che con bontà più che paterna hai alimentato<br />

cinquemila uomini<br />

nel deserto, per timore<br />

che venissero meno,<br />

Darío Iallorenzi<br />

Il Tesoro <strong>del</strong>la Preghiera<br />

soccorri e guarisci il<br />

nostro malato.<br />

Cuore di Gesù,<br />

che hai mostrato<br />

il Tuo potere<br />

e la Tua bontà<br />

guarendo ogni<br />

specie di inferm<strong>it</strong>à<br />

e prostrazione,<br />

soccorri e guarisci<br />

il malato che Ti<br />

presentiamo.<br />

Beato Eustachio van Lieshout, Sscc<br />

Cuore di Gesù, a Cui è<br />

stato concesso tutto il<br />

potere sulla Terra e in<br />

Cielo, soccorri e guarisci<br />

il nostro malato.<br />

Cuore di Gesù, a<br />

cui non piace castigare,<br />

ma che preferisce<br />

perdonare e liberarci<br />

dai mali che<br />

ci affliggono, soccorri<br />

e guarisci il nostro<br />

malato.<br />

Per l’agonia che hai<br />

sofferto nell’Orto degli Ulivi,<br />

ascoltaci, Divino Cuore.<br />

Per il colpo di lancia che hai ricevuto sulla croce,<br />

esaudiscici, Divino Cuore.<br />

Per la Tua clemenza e bontà infin<strong>it</strong>a, esaudisci le nostre<br />

suppliche.<br />

Preghiera<br />

Non rifiutare, Adorabile Cuore, la grazia che Ti chiediamo.<br />

Non smetteremo di implorarTi fino a che udiremo<br />

queste dolci parole: “Sono la tua salvezza. Voglio<br />

guarirti”. Come potrai respingere le nostre suppliche,<br />

visto che soccorri tutti Rifiuterai le nostre richieste, essendo<br />

il Il Tuo Cuore così facile da intenerire<br />

Maria Santissima, la più tenera <strong>del</strong>le madri, per il Tuo<br />

Cuore così generoso e compassionevole, intercedi per noi,<br />

affinché Nostro Signore ci conceda la grazia che Gli chiediamo<br />

con istanza.<br />

Cuore di Maria, aiutaci.<br />

Cuore di Gesù, esaudiscici.<br />

Amen! <br />

P<strong>it</strong>ture a olio prodotte nell’atelier artistico<br />

degli araldi - Cappella privata degli <strong>Araldi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong> a Schomberg, Canada<br />

(Possedendo il dono di guarire,<br />

Beato Eustachio compose questa preghiera<br />

a beneficio dei malati che gli chiedevano aiuto)


SommariO<br />

Salvami<br />

Regina<br />

Periodico <strong>del</strong>l’Associazione<br />

Madonna di Fatima - Maria, Stella<br />

<strong>del</strong>la Nuova Evangelizzazione<br />

Anno XI, numero 75, Luglio 2009<br />

Direttore responsabile:<br />

Zuccato Alberto<br />

Consiglio di redazione:<br />

Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane<br />

Vasconcelos A. Campos, EP,<br />

Luis Alberto Blanco Cortés, Madre<br />

Mariana Morazzani Arráiz, EP,<br />

Severiano Antonio de Oliveira<br />

Amministrazione:<br />

Via San Marco, 2A<br />

30034 Mira (VE)<br />

CCP 13805353<br />

Aut. Trib. Padova 1646 <strong>del</strong> 4/5/99<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione<br />

in Abbonamento Postale - D. L.<br />

353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />

art. 1, comma 2, DR PD<br />

Contiene I.R.<br />

www.araldi.org<br />

www.salvamiregina.<strong>it</strong><br />

Con la collaborazione<br />

<strong>del</strong>l’Associazione<br />

Privata Internazionale di Fe<strong>del</strong>i<br />

di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />

<strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong><br />

Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5<br />

00165 Roma<br />

Tel. sede operativa<br />

a Mira (VE): 041 560 08 91<br />

Montaggio:<br />

Equipe di arti grafiche<br />

degli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong><br />

Stampa e rilegatura:<br />

Pozzoni - Ist<strong>it</strong>uto Veneto<br />

de Arti Grafiche S.p.A.<br />

Via L. Einaudi, 12<br />

36040 Brendola (VI)<br />

Gli articoli di questa rivista potranno essere<br />

riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii<br />

copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli<br />

firmati è di responsabil<strong>it</strong>à dei rispettivi autori.<br />

Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />

La grandezza incomparabile<br />

<strong>del</strong> Battesimo (Ed<strong>it</strong>oriale) . . . . . . . . . . . . . . . . 5<br />

La voce <strong>del</strong> Papa –<br />

Chiesa, la legge<br />

naturale e dir<strong>it</strong>ti umani<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6<br />

Commento al <strong>Vangelo</strong> –<br />

I Dodici sono<br />

inviati in missione<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10<br />

Intervista esclusiva con il<br />

Cardinal Cláudio Hummes<br />

Tempo di riflessione per<br />

tutta la Chiesa<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18<br />

Il Battesimo e i suoi effetti<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22<br />

<strong>Araldi</strong> nel mondo<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28<br />

Pace <strong>del</strong>l’ anima nel silenzio<br />

e nella sol<strong>it</strong>udine<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34<br />

La Madonna<br />

<strong>del</strong> “Grand Retour”<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .37<br />

E’ accaduto nella<br />

Chiesa e nel mondo<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40<br />

Storia per bambini...<br />

Una meravigliosa<br />

conversione<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46<br />

I Santi di<br />

ogni giorno<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48<br />

“Dio ab<strong>it</strong>a qui”<br />

. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50


Scrivono i lettori<br />

Sostegno per la mia<br />

v<strong>it</strong>a sacerdotale<br />

Tutto quanto appare nella rivista<br />

<strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong> mi sembra sommamente<br />

interessante. Desidero nuovamente<br />

esprimere il mio più ardente<br />

sentimento di grat<strong>it</strong>udine soprattutto<br />

per l’ultimo numero <strong>del</strong>la rivista:<br />

il suo contenuto è un sostegno per la<br />

mia v<strong>it</strong>a sacerdotale, e lo considero di<br />

grande valore nella pastorale odegetica<br />

e nella predicazione. È sempre attuale<br />

e molto “concreta”, in ordine alle<br />

necess<strong>it</strong>à e alle problematiche <strong>del</strong><br />

mondo che abbiamo da affrontare.<br />

Don Julio Cèsar G. L.<br />

Me<strong>del</strong>lin – Colombia<br />

Comp<strong>it</strong>o di annunciare la pace<br />

e portarci buone notizie<br />

Prima di tutto porgo i miei complimenti<br />

c<strong>it</strong>ando le parole <strong>del</strong> profeta<br />

Isaia: “Come sono belli i piedi degli<br />

<strong>Araldi</strong> che annunciano la pace e portano<br />

buone notizie!” (cfr. Is 52, 7).<br />

Sulla scia <strong>del</strong>le celebrazioni pasquali,<br />

mi rivolgo a tutta l’equipe di<br />

collaboratori ringraziando per la rivista<br />

che mi arriva mensilmente e felic<strong>it</strong>andomi<br />

con loro per il fatto che<br />

si tratta di una rivista sempre attuale,<br />

la cui presentazione inv<strong>it</strong>a alla<br />

lettura; inoltre è professionalmente<br />

strutturata, e nel contempo didattica<br />

nell’esposizione dei temi. A mano<br />

a mano che si avanza nella lettura,<br />

si ha la sensazione di bere un bicchier<br />

d’acqua fresca in momenti di<br />

intenso calore, che produce nell’anima<br />

una pace indefin<strong>it</strong>a, chissà forse<br />

psicologica, ma io direi piuttosto prodotta<br />

dallo Spir<strong>it</strong>o Santo nei lettori di<br />

buona volontà. Pace programmata a<br />

Betlemme, vissuta dagli Apostoli in<br />

ogni elogio di Gesù, splendente e riconfortante<br />

nella notte <strong>del</strong>la domenica<br />

<strong>del</strong>la Resurrezione: “La pace sia<br />

con voi! Non temete!”.<br />

Qui finiscono i miei complimenti,<br />

ma non la mia grat<strong>it</strong>udine. Vi offro le<br />

mie orazioni, e che la Santissima Vergine<br />

Maria, Regina <strong>del</strong>la Pace, vi protegga<br />

in questo meraviglioso comp<strong>it</strong>o<br />

di annunciare la pace e portarci buone<br />

novelle. Felic<strong>it</strong>azioni vivissime!<br />

Mons. S. Aurelio I. S.<br />

Parroco di San Marcello<br />

Canonico Metropol<strong>it</strong>ano<br />

di Lima – Perù<br />

Eccellente strumento<br />

per la med<strong>it</strong>azione<br />

Sono un abbonato <strong>del</strong>la vostra rivista<br />

e vorrei complimentarmi con<br />

voi per tutti i numeri che ho ricevuto,<br />

specialmente per quello <strong>del</strong>l’aprile<br />

scorso. Se tutte le riviste che ho ricevuto<br />

fino a questo momento sono<br />

state molto interessanti e formative,<br />

quella <strong>del</strong> mese di aprile è stata particolarmente<br />

“sostanziosa”. Oltre ad<br />

essere informative e formative, sono<br />

un eccellente strumento per la med<strong>it</strong>azione.<br />

Chiedo alla Santissima Vergine<br />

che conservi in voi il desiderio di<br />

continuare a pubblicare una rivista così<br />

interessante e di qual<strong>it</strong>à. Continuate<br />

così e contate sulle mie orazioni.<br />

Guillermina de la E.<br />

Guadalajara – Spagna<br />

Il vero pane <strong>del</strong>la Parola<br />

Scrivo questo messaggio per congratularmi<br />

con tutta l’equipe che lavora<br />

in questa iniziativa meravigliosa.<br />

Ho portato i diversi numeri <strong>del</strong>la<br />

rivista nella mia comun<strong>it</strong>à, e sappiate<br />

che tutti i mesi è attesa con ansietà.<br />

Vedo con soddisfazione come essa<br />

sia sfruttata da tutti. Il nostro parroco,<br />

Don Edivandro, è sempre interessato<br />

al Commento al <strong>Vangelo</strong>, i<br />

bambini <strong>del</strong> catechismo vogliono conoscere<br />

le Storie per bambini, quelli<br />

che compiono gli anni guardano il<br />

loro patrono nel calendario dei santi...<br />

e così via, ognuno trova qualcosa<br />

di speciale nella rivista per la sua v<strong>it</strong>a.<br />

La trovo popolare, nel miglior senso<br />

<strong>del</strong>la parola, poiché raggiunge tutti.<br />

Allo stesso tempo arriva agli spir<strong>it</strong>i<br />

più colti, a cui piacciono le attual<strong>it</strong>à e<br />

le questioni che inducono alla riflessione.<br />

E le illustrazioni, così belle, sono<br />

uno stimolo per noi brasiliani, non<br />

sempre molto amici <strong>del</strong>la lettura.<br />

Agli scr<strong>it</strong>tori, così giovani e dal<br />

volto così gioioso, il mio elogio speciale,<br />

e molte grazie a Mons. João<br />

Clá, che offre ai lettori il miglior alimento:<br />

il vero pane <strong>del</strong>la Parola.<br />

Luis S.<br />

Via e-mail – Brasile<br />

Approvazioni pontificie<br />

Che grande gioia per i cuori di tante<br />

persone che cercano Gesù, attraverso<br />

il carisma degli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>,<br />

e di tante altre che ne traggono<br />

anch’esse beneficio e condividono il<br />

suo esemplare apostolato!<br />

Vi inviamo i nostri complimenti,<br />

con tutto il nostro cuore, per le approvazioni<br />

pontificie <strong>del</strong>le due Società di<br />

V<strong>it</strong>a Apostolica nate in seno agli <strong>Araldi</strong>,<br />

e ci uniamo al rendimento di grazie<br />

allo Spir<strong>it</strong>o Santo, che susc<strong>it</strong>a nella<br />

sua Chiesa nuove iniziative per il bene<br />

<strong>del</strong>le anime. E preghiamo in modo<br />

speciale per voi nelle nostre orazioni,<br />

affinché la vostra fe<strong>del</strong>tà sia perpetua,<br />

come perpetuo è l’amore <strong>del</strong> Padre<br />

manifestato chiaramente attraverso la<br />

fiducia nel vostro lavoro apostolico.<br />

Mirna de R. H. e famiglia<br />

Guatemala – Guatemala<br />

R<strong>it</strong>ratto <strong>del</strong>la Santa<br />

Chiesa Cattolica<br />

Vorrei continuare a ricevere queste<br />

riviste bellissime, piene di v<strong>it</strong>a e<br />

Fede, ove traspare il vero r<strong>it</strong>ratto <strong>del</strong>la<br />

nostra Santa Chiesa Cattolica. Mi<br />

piace molto leggere e mi sento riv<strong>it</strong>alizzato<br />

quando leggo argomenti riguardanti<br />

Dio e la Sua Chiesa.<br />

José F. F. de A.<br />

Bom Conselho – Brasile<br />

4 Salvami Regina · Luglio 2009


E d<strong>it</strong>oriale<br />

La grandezza incomparabile<br />

<strong>del</strong> Battesimo<br />

Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R. - Periodico de l’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Ste la de la Nuova Evangelizzazione<br />

Numero 75<br />

Luglio 2009<br />

La grandezza incomparabile<br />

<strong>del</strong> Battesimo<br />

Salvami Regina<br />

Battesimo <strong>del</strong><br />

Signore – Chiesa<br />

<strong>del</strong> Santissimo<br />

Sacramento, Porto<br />

(Portogallo)<br />

(Paulo Mikio)<br />

Al tempo in cui il cappello faceva parte <strong>del</strong>l’abbigliamento, la sua funzione non<br />

si lim<strong>it</strong>ava a proteggere il capo: era anche un bell’ornamento <strong>del</strong>la parte più<br />

nobile <strong>del</strong> corpo umano e un prezioso strumento <strong>del</strong>la cortesia. Le convenzioni<br />

sociali esigevano che il gentiluomo sapesse in che misura avrebbe dovuto alzare il<br />

cappello, o toglierlo completamente, in base alla rispettabil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la persona da salutare.<br />

Era anche costume che passando davanti ad una chiesa, gli uomini si scoprissero<br />

il capo in segno di rispetto al luogo sacro. Infatti quelle pietre erano state unte dal<br />

vescovo e consacrate al culto divino. Al loro interno, il Santissimo Sacramento era<br />

presente nel Tabernacolo.<br />

Semplici formule di cortesia, senza valore né util<strong>it</strong>à, che il pragmatismo <strong>del</strong>la nostra<br />

epoca ha fin<strong>it</strong>o per abolire quasi completamente o manifestazioni di una realtà<br />

più profonda che l’uomo moderno ha una certa difficoltà a distinguere<br />

Per un cristiano le formule di cortesia sono un prezioso mezzo per esprimere l’amore<br />

al prossimo e per impregnare le realtà temporali con lo spir<strong>it</strong>o <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>. La condizione<br />

di battezzato mer<strong>it</strong>a un altissimo rispetto. Non è vero forse che con il Battesimo,<br />

mentre perdura lo stato di grazia, ogni cristiano è un tempio vivo di Dio San Paolo,<br />

esortando i fe<strong>del</strong>i di Corinto a perseverare nella Fede, invoca questo argomento:<br />

“Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spir<strong>it</strong>o di Dio ab<strong>it</strong>a in voi” (I Cor 3, 16). Il<br />

peccato profana questo tempio ed espelle Dio dal suo interno. Per questo l’Apostolo<br />

supplicava i corinzi a non peccare: “Fugg<strong>it</strong>e la fornicazione” (I Cor 6, 18a).<br />

L’inab<strong>it</strong>azione <strong>del</strong>la Santissima Trin<strong>it</strong>à, concessaci con il Battesimo, è una ver<strong>it</strong>à<br />

difficile da intendere alla nostra intelligenza umana, come ben notava Papa Pio<br />

XII: “Certamente, non ignoriamo quanto sia difficile da comprendere e da spiegare<br />

questa dottrina riguardante la nostra unione con il divino Redentore e, in modo particolare,<br />

l’inab<strong>it</strong>azione <strong>del</strong>lo Spir<strong>it</strong>o Santo nelle anime” (Mystici Corporis Christi, n. 78).<br />

Non dobbiamo però indietreggiare davanti a questa ver<strong>it</strong>à, per quanto sia di difficile<br />

comprensione, ma cercare di penetrare con venerazione il suo misterioso senso.<br />

Ricorriamo per questo ai chiarimenti <strong>del</strong>la Teologia, grazie alla penna brillante<br />

di Fr. Antonio Royo Marin: “La inab<strong>it</strong>azione divina — assolutamente inseparabile<br />

dalla grazia santificante — ce la dà proprio Dio stesso”. In che cosa consista questo<br />

dare Dio all’anima, spiega con la chiarezza propria <strong>del</strong>la scuola tomista lo stesso<br />

teologo: “Nel cristiano, l’inab<strong>it</strong>azione equivale all’unione ipostatica nella persona di<br />

Cristo, sebbene non sia lei, ma la grazia santificante, che ci cost<strong>it</strong>uisce formalmente figli<br />

adottivi di Dio. [...] Ma la divina inab<strong>it</strong>azione è come l’incarnazione, nelle nostre anime,<br />

<strong>del</strong>l’assolutamente divino: <strong>del</strong> proprio essere di Dio tale come è in Se stesso, uno in<br />

essenza e trino in persone”.<br />

Davanti a una così sublime ver<strong>it</strong>à, non sarebbe fuori luogo, dopo il battesimo di un<br />

bambino, che tutti si inginocchiassero davanti a lui, in segno di adorazione a Dio che in<br />

questo bimbo ha appena stabil<strong>it</strong>o la Sua dimora: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola<br />

e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14, 23).<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 5


La voce <strong>del</strong> Papa<br />

Chiesa, la legge naturale<br />

e dir<strong>it</strong>ti umani<br />

I dir<strong>it</strong>ti umani sono radicati in una partecipazione di Dio, che ha creato<br />

ogni persona umana con intelligenza e libertà. Se questa ferma base etica e<br />

pol<strong>it</strong>ica sarà ignorata, essi rimarranno fragili, perché<br />

sprovvisti <strong>del</strong> suo solido fondamento.<br />

Dopo aver studiato il<br />

lavoro, la democrazia,<br />

la globalizzazione,<br />

la solidarietà e la<br />

sussidiarietà in relazione<br />

alla dottrina sociale <strong>del</strong>la Chiesa,<br />

la vostra accademia ha scelto di<br />

tornare alla questione centrale <strong>del</strong>la<br />

dign<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la persona umana e dei dir<strong>it</strong>ti<br />

umani, un punto di incontro fra<br />

la dottrina <strong>del</strong>la Chiesa e la società<br />

contemporanea.<br />

L’uomo è creato ad immagine<br />

e somiglianza di Dio<br />

Le grandi religioni e filosofie<br />

<strong>del</strong> mondo hanno illuminato alcuni<br />

aspetti di questi dir<strong>it</strong>ti umani, esposti<br />

brevemente nella “regola d’oro” nel<br />

<strong>Vangelo</strong>: “E come volete che gli uomini<br />

facciano a voi, così anche voi fate a<br />

loro” (Lc 6, 31; cfr. Mt 7, 12).<br />

La Chiesa ha sempre affermato<br />

che i dir<strong>it</strong>ti fondamentali, al di<br />

là <strong>del</strong>le loro differenti formulazioni<br />

e dei differenti gradi di importanza<br />

che possono avere nei vari contesti<br />

culturali, devono essere sostenuti<br />

e riconosciuti universalmente perché<br />

sono inerenti alla natura stessa<br />

<strong>del</strong>l’uomo che è creato a immagine<br />

e somiglianza di Dio. Se tutti gli<br />

esseri umani sono creati a immagine<br />

e somiglianza di Dio, allora condividono<br />

una natura comune che li unisce<br />

gli uni agli altri e richiede rispetto<br />

universale. La Chiesa, assimilando<br />

la dottrina di Cristo, considera la persona<br />

“la più degna <strong>del</strong>la natura” (San<br />

Tommaso d’Aquino, De potentia, 9, 3)<br />

e insegna che l’ordine etico e pol<strong>it</strong>ico<br />

che governa i rapporti fra le persone<br />

ha origine nella struttura stessa<br />

<strong>del</strong>l’essere <strong>del</strong>l’uomo.<br />

La stessa libertà ha bisogno<br />

di essere liberata<br />

La scoperta <strong>del</strong>l’America e il conseguente<br />

dibatt<strong>it</strong>o antropologico<br />

nell’Europa dei secoli sedicesimo e<br />

diciassettesimo hanno portato a una<br />

maggiore consapevolezza dei dir<strong>it</strong>ti<br />

umani in quanto tali e <strong>del</strong>la loro universal<strong>it</strong>à<br />

(ius gentium). Il periodo moderno<br />

ha contribu<strong>it</strong>o a forgiare l’idea<br />

che il messaggio di Cristo, poiché<br />

proclama che Dio ama ogni uomo e<br />

ogni donna e che ogni essere umano<br />

è chiamato ad amare Dio liberamente,<br />

dimostra che ognuno, indipendentemente<br />

dalla sua condizione sociale<br />

e culturale, per natura mer<strong>it</strong>a libertà.<br />

Al contempo, dobbiamo sempre ricordare<br />

che “la libertà, quindi, ha bisogno<br />

di essere liberata. Cristo ne è il liberatore”<br />

(Ver<strong>it</strong>atis splendor, n. 86).<br />

A metà <strong>del</strong>lo scorso secolo, dopo<br />

la grande sofferenza causata da due<br />

terribili guerre mondiali e da crimini<br />

inenarrabili perpetrati da ideologie<br />

total<strong>it</strong>arie, la comun<strong>it</strong>à internazionale<br />

ha acquis<strong>it</strong>o un nuovo sistema di<br />

dir<strong>it</strong>to internazionale basato sui dir<strong>it</strong>ti<br />

umani. In questo, sembra aver ag<strong>it</strong>o<br />

in conform<strong>it</strong>à al messaggio <strong>del</strong> mio<br />

predecessore Benedetto XV, quando<br />

esortò i belligeranti <strong>del</strong>la prima guerra<br />

mondiale a “trasformare la forza<br />

materiale <strong>del</strong>le armi nella forza morale<br />

<strong>del</strong> dir<strong>it</strong>to” (“Nota ai capi dei popoli<br />

belligeranti”, 1 agosto 1917).<br />

6 Salvami Regina · Luglio 2009


I dir<strong>it</strong>ti umani sono divenuti il<br />

punto di riferimento di un ethos universale<br />

condiviso, almeno a livello<br />

di aspirazione, dalla maggior parte<br />

<strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à. Questi dir<strong>it</strong>ti sono stati<br />

ratificati da quasi tutti gli Stati <strong>del</strong><br />

mondo. Il Concilio Vaticano II, nella<br />

dichiarazione Dign<strong>it</strong>atis humanae, e i<br />

miei predecessori Paolo VI e Giovanni<br />

Paolo II, hanno fatto riferimento<br />

con vigore ai dir<strong>it</strong>ti di libertà di coscienza<br />

e di religione che devono essere<br />

al centro di quei dir<strong>it</strong>ti che scaturiscono<br />

dalla natura umana stessa.<br />

I dir<strong>it</strong>ti umani sono radicati<br />

in una partecipazione di Dio<br />

Parlando in senso stretto, questi<br />

dir<strong>it</strong>ti umani non sono ver<strong>it</strong>à di fede,<br />

sebbene si possano scoprire, e di fatto<br />

acquistano piena luce, nel messaggio<br />

di Cristo che “rivela l’uomo all’uomo<br />

stesso” (Gaudium et spes, n. 22).<br />

Essi ricevono ulteriore conferma dalla<br />

fede.<br />

Tuttavia non si può negare che, vivendo<br />

e agendo nel mondo fisico come<br />

esseri spir<strong>it</strong>uali, uomini e donne<br />

constatano la presenza pervasiva<br />

di un logos che permette loro di distinguere<br />

non solo fra vero e falso,<br />

ma anche fra buono e cattivo, migliore<br />

e peggiore, giustizia e ingiustizia.<br />

Quest’abil<strong>it</strong>à di discernere, questo intervento<br />

radicale, rende ogni persona<br />

in grado di cogliere la “legge naturale”,<br />

che non è altro che una partecipazione<br />

alla legge eterna: “unde... lex<br />

universalis nihil aliud est quam participatio<br />

legis aeternae in rationali creatura”<br />

(San Tommaso d’Aquino, ST I-<br />

II, 91, 2).<br />

La legge naturale è una guida riconoscibile<br />

da tutti, sulla base <strong>del</strong>la<br />

quale tutti possono reciprocamente<br />

comprendersi e amarsi. I dir<strong>it</strong>ti umani,<br />

quindi, sono defin<strong>it</strong>ivamente radicati<br />

in una partecipazione di Dio, che<br />

ha creato ogni persona umana con intelligenza<br />

e libertà. Se si ignora questa<br />

solida base etica e pol<strong>it</strong>ica, i dir<strong>it</strong>ti<br />

umani restano fragili perché privi <strong>del</strong><br />

loro saldo fondamento.<br />

Benedetto XVI ascolta attentamente le parole di saluto<br />

<strong>del</strong>la Prof.ssa Mary Ann Glendon, Presidente <strong>del</strong>la Pontificia<br />

Accademia <strong>del</strong>le Scienze Sociali<br />

L’azione <strong>del</strong>la Chiesa nella promozione<br />

dei dir<strong>it</strong>ti umani è dunque<br />

sostenuta dalla riflessione razionale,<br />

in modo tale che questi dir<strong>it</strong>ti si possano<br />

presentare a tutte le persone di<br />

buona volontà, indipendentemente<br />

dalla loro affiliazione religiosa. Ciononostante,<br />

come ho osservato nelle<br />

mie Encicliche, la ragione umana<br />

deve subire una purificazione costante<br />

da parte <strong>del</strong>la fede, da un lato<br />

perché corre sempre il pericolo di<br />

una certa cec<strong>it</strong>à etica provocata da<br />

passioni disordinate e dal peccato,<br />

dall’altro perché, dovendo ogni generazione<br />

e ogni individuo riappropriarsi<br />

dei dir<strong>it</strong>ti umani ed essendo<br />

la libertà umana, che procede per libere<br />

scelte, sempre fragile, la persona<br />

umana ha bisogno <strong>del</strong>la speranza<br />

e <strong>del</strong>l’amore incondizionati che<br />

si possono trovare solo in Dio e che<br />

portano alla partecipazione alla giustizia<br />

e alla generos<strong>it</strong>à di Dio verso<br />

altri (cfr. Deus car<strong>it</strong>as est, n. 18; e Spe<br />

salvi, n. 24)<br />

Soluzione per alcuni problemi<br />

sociali degli ultimi decenni<br />

Questa prospettiva richiama l’attenzione<br />

su alcuni dei più gravi problemi<br />

sociali degli ultimi decenni, come<br />

la crescente consapevolezza, sorta<br />

in parte con la globalizzazione e<br />

con l’attuale crisi economica, di un<br />

contrasto stridente fra l’attribuzione<br />

uguale di dir<strong>it</strong>ti e l’accesso diseguale<br />

ai mezzi per ottenerli.<br />

Per i cristiani che regolarmente<br />

chiedono a Dio “donaci ogni giorno<br />

il nostro pane quotidiano”, è una<br />

tragedia vergognosa che un quinto<br />

<strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à soffra ancora la fame.<br />

Per garantire una scorta di cibo<br />

adeguata e la protezione di risorse<br />

v<strong>it</strong>ali quali acqua ed energia, tutti<br />

i responsabili internazionali devono<br />

collaborare dimostrando una disponibil<strong>it</strong>à<br />

a lavorare in buona fede,<br />

rispettando il dir<strong>it</strong>to naturale e promuovendo<br />

la solidarietà e la sussidiarietà<br />

con le regioni e le popolazioni<br />

più povere <strong>del</strong> pianeta come<br />

la strategia più efficace per eliminare<br />

le ineguaglianze sociali fra Paesi<br />

e società e per aumentare la sicurezza<br />

globale.<br />

(Discorso ai membri <strong>del</strong>la<br />

Pontificia Accademia <strong>del</strong>le<br />

Scienze Sociali, 4/5/2009)<br />

L’Osservatore Romano<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 7


Il ministero pastorale <strong>del</strong>le<br />

nunziature apostoliche<br />

Le condizioni in cui i diplomatici <strong>del</strong>la Santa Sede eserc<strong>it</strong>ano la loro missione<br />

esigono da loro “una struttura interiore robusta e una solid<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uale capace di<br />

salvaguardare ed evidenziare sempre di più la loro ident<strong>it</strong>à cristiana e sacerdotale”.<br />

Il servizio nelle Nunziature<br />

Apostoliche si può considerare,<br />

in qualche misura,<br />

come una specifica vocazione<br />

sacerdotale, un ministero<br />

pastorale che comporta un particolare<br />

inserimento nel mondo e nelle<br />

sue problematiche spesso assai complesse,<br />

di carattere sociale e pol<strong>it</strong>ico. E’<br />

allora importante che impariate a decifrarle,<br />

sapendo che il “codice”, per così<br />

dire, di analisi e di comprensione di<br />

queste dinamiche non può essere che<br />

il <strong>Vangelo</strong> e il perenne Magistero <strong>del</strong>la<br />

Chiesa.<br />

Occorre che vi formiate alla lettura<br />

attenta <strong>del</strong>le realtà umane e sociali,<br />

a partire da una certa sensibil<strong>it</strong>à<br />

personale, che ogni serv<strong>it</strong>ore <strong>del</strong>la<br />

Santa Sede deve possedere, e usufruendo<br />

di una esperienza specifica<br />

da acquisire durante questi anni.<br />

Il Signore vi vuole santi<br />

Inoltre, quella capac<strong>it</strong>à di dialogo<br />

con la modern<strong>it</strong>à che vi è richiesta,<br />

nonché il contatto con le persone e<br />

le ist<strong>it</strong>uzioni che esse rappresentano,<br />

esigono una robusta struttura interiore<br />

e una solid<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uale in grado<br />

di salvaguardare e anzi di evidenziare<br />

sempre meglio la vostra ident<strong>it</strong>à<br />

cristiana e sacerdotale. Solo così potrete<br />

ev<strong>it</strong>are di risentire degli effetti<br />

negativi <strong>del</strong>la mental<strong>it</strong>à mondana, e<br />

non vi lascerete attrarre né contaminare<br />

da logiche troppo terrene.<br />

Poiché è il Signore stesso che vi<br />

domanda di svolgere nella Chiesa<br />

questa missione, attraverso la chiamata<br />

<strong>del</strong> vostro Vescovo che vi segnala<br />

e vi pone a disposizione <strong>del</strong>la<br />

Santa Sede, è al Signore stesso che<br />

dovete sempre e soprattutto far riferimento.<br />

Nei momenti di oscur<strong>it</strong>à<br />

e di difficoltà interiore, volgete il<br />

vostro sguardo verso Cristo che un<br />

giorno vi ha fissati con amore e vi<br />

ha chiamati a stare con Lui e ad occuparvi,<br />

alla sua scuola, <strong>del</strong> suo Regno.<br />

Ricordate sempre che è essenziale<br />

e fondamentale per il ministero<br />

sacerdotale, in qualunque modo lo si<br />

eserc<strong>it</strong>i, mantenere un legame personale<br />

con Gesù. Egli ci vuole suoi<br />

“amici”, amici che cercano la sua intim<strong>it</strong>à,<br />

seguono i suoi insegnamenti<br />

e si impegnano a farlo conoscere ed<br />

amare da tutti.<br />

Il Signore ci vuole santi, cioè tutti<br />

“suoi”, non preoccupati di costruirci<br />

una carriera umanamente interessante<br />

o comoda, non alla ricerca <strong>del</strong><br />

plauso e <strong>del</strong> successo <strong>del</strong>la gente, ma<br />

interamente ded<strong>it</strong>i al bene <strong>del</strong>le anime,<br />

disposti a compiere fino in fondo<br />

il nostro dovere con la consapevolezza<br />

di essere “servi inutili”, lieti di<br />

poter offrire il nostro povero apporto<br />

alla diffusione <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>.<br />

“Siate, prima di tutto, uomini<br />

di intensa preghiera”<br />

Cari sacerdoti, siate, in primo luogo,<br />

uomini di intensa preghiera, che<br />

coltivano una comunione di amore<br />

e di v<strong>it</strong>a con il Signore. Senza questa<br />

solida base spir<strong>it</strong>uale come sarebbe<br />

possibile perseverare nel vostro ministero<br />

Chi così lavora nella vigna <strong>del</strong> Signore<br />

sa che quanto viene realizzato<br />

con dedizione, con sacrificio e per<br />

amore, non va mai perduto. E se talora<br />

ci è dato di assaporare il calice <strong>del</strong>la<br />

sol<strong>it</strong>udine, <strong>del</strong>l’incomprensione e<br />

<strong>del</strong>la sofferenza, se il servizio ci risulta<br />

talora pesante e la croce qualche<br />

volta dura da portare, ci sostenga e<br />

ci sia di conforto la certezza che Dio<br />

sa rendere tutto fecondo. Noi sappiamo<br />

che la dimensione <strong>del</strong>la croce,<br />

ben simboleggiata nella parabola<br />

<strong>del</strong> chicco di grano che sepolto in<br />

terra muore per dare frutto - immagine<br />

usata da Gesù poco prima <strong>del</strong>la<br />

sua passione - è parte essenziale <strong>del</strong>la<br />

v<strong>it</strong>a di ogni uomo e di ogni missione<br />

apostolica.<br />

In ogni s<strong>it</strong>uazione dobbiamo offrire<br />

la lieta testimonianza <strong>del</strong>la nostra<br />

adesione al <strong>Vangelo</strong>, accogliendo<br />

l’inv<strong>it</strong>o <strong>del</strong>l’apostolo Paolo a vantarci<br />

solamente <strong>del</strong>la croce di Cristo, con<br />

l’unica ambizione di completare in<br />

noi stessi ciò che manca <strong>del</strong>la passio-<br />

8 Salvami Regina · Luglio 2009


ne <strong>del</strong> Signore, a favore <strong>del</strong> suo Corpo<br />

che è la Chiesa (cfr. Col 1, 24).<br />

Occasione quanto mai preziosa<br />

per rinnovare e rafforzare la vostra<br />

risposta generosa alla chiamata <strong>del</strong><br />

Signore, per intensificare la vostra relazione<br />

con Lui, è l’Anno Sacerdotale,<br />

che avrà inizio il prossimo 19 giugno,<br />

solenn<strong>it</strong>à <strong>del</strong> Sacratissimo Cuore<br />

di Gesù e Giornata di santificazione<br />

sacerdotale. Valorizzate al massimo<br />

questa opportun<strong>it</strong>à per essere sacerdoti<br />

secondo il cuore di Cristo, come<br />

san Giovanni Maria Vianney, il<br />

santo Curato d’Ars, <strong>del</strong> quale ci apprestiamo<br />

a celebrare il 150º anniversario<br />

<strong>del</strong>la morte.<br />

(Brano <strong>del</strong> discorso ai membri<br />

<strong>del</strong>la Pontificia Accademia<br />

Ecclesiastica, 23/5/2009)<br />

La pace è un dono di Dio<br />

Per assicurare il progresso sociale nella pace, è fondamentale coltivare<br />

un’autentica v<strong>it</strong>a di preghiera, imparando a combattere e vincere il<br />

male dentro di noi stessi e nel rapporto con gli altri.<br />

Ogni volta che celebriamo<br />

la Santa Messa, sentiamo<br />

echeggiare nel<br />

cuore le parole confidate<br />

da Gesù ai discepoli,<br />

nell’Ultima Cena come un dono<br />

prezioso: “Vi lascio la pace, vi do la Mia<br />

pace” (Gv 14, 27). Quanto bisogno ha<br />

la comun<strong>it</strong>à cristiana el’intera uman<strong>it</strong>à<br />

di assaporare appieno la ricchezza e la<br />

potenza <strong>del</strong>la pace di Cristo!<br />

San Benedetto ne è stato grande testimone,<br />

perché l’ha accolta nella sua<br />

esistenza e l’ha fatta fruttificare in opere<br />

di autentico rinnovamento culturale<br />

e spir<strong>it</strong>uale.<br />

Proprio per questo, all’ingresso<br />

<strong>del</strong>l’Abbazia di Montecassino e di<br />

ogni altro monastero benedettino, è<br />

posta come motto la parola “PAX” :<br />

la comun<strong>it</strong>à monastica, infatti, è chiamata<br />

a vivere secondo questa pace,<br />

che è dono pasquale per eccellenza.<br />

Come sapete, nel mio recente viaggio<br />

in Terra Santa, mi sono fatto pellegrino<br />

di pace, e oggi – in questa terra segnata<br />

dal carisma benedettino – mi è<br />

data l’occasione per sottolineare, ancora<br />

una volta, che la pace è in primo<br />

luogo dono do Dio, e dunque la sua<br />

forza sta nella preghiera.<br />

E’ un dono affidato, però, all’impegno<br />

degli uomini. Anche l’energia<br />

necessaria per attuarlo si può attingere<br />

dalla preghiera. E’ pertanto,<br />

fondamentale coltivare un’autentica<br />

v<strong>it</strong>a di preghiera per assicurare il<br />

progresso sociale nella pace. Ancora<br />

una volta la storia <strong>del</strong> monachesimo<br />

ci insegna che una grande cresc<strong>it</strong>a<br />

di civiltà si prepara nel quotidiano<br />

ascolto <strong>del</strong>la Parola di Dio, che<br />

spinge i credenti ad uno sforzo personale<br />

e comun<strong>it</strong>ario di lotta contro<br />

ogni forma di egoismo e di ingiustizia.<br />

Solo imparando, con la grazia di<br />

Cristo, a combattere e vincere il male<br />

dentro di sé nelle relazioni con gli<br />

altri, si diventa autentici costruttori<br />

di pace e di progresso civile.<br />

La Vergine Maria, Regina <strong>del</strong>la Pace,<br />

aiuti tutti i cristiani, nelle diverse<br />

vocazioni e s<strong>it</strong>uazioni di v<strong>it</strong>a, ad essere<br />

testimoni <strong>del</strong>la pace che Cristo ci ha<br />

dato e ci ha lasciato come missione impegnativa<br />

da realizzare dappertutto. <br />

(Regina Cæli, Prala Miranda,<br />

Cassino, 24/5/2009)<br />

Entrata <strong>del</strong>l’Abazia di<br />

Montecassino<br />

Ricardo Castelo Branco<br />

Tutti i dir<strong>it</strong>ti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Ed<strong>it</strong>rice Vaticana.<br />

La versione integrale di questi documenti può essere trovata in www.vatican.va<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 9


Commento al <strong>Vangelo</strong> – XV Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario<br />

I Dodici<br />

sono inviati in missione<br />

Gesù conferì agli Apostoli il potere di scacciare gli spir<strong>it</strong>i immondi e il dono di<br />

guarire gli infermi, affinché gli uomini <strong>del</strong> suo tempo dessero cred<strong>it</strong>o al messaggio<br />

<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>. E ai nostri giorni, qual è la prova <strong>del</strong>l’autentic<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la Buona Novella<br />

che gli evangelizzatori devono presentare al mondo moderno<br />

Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP<br />

I – La croce,<br />

compagna inseparabile<br />

<strong>del</strong>l’apostolo<br />

Prima di inviare gli Apostoli in<br />

missione a predicare il <strong>Vangelo</strong>, Gesù<br />

ha dato loro preziosi consigli che,<br />

sebbene possano sembrare ad alcuni<br />

un tanto ardui da essere messi in pratica,<br />

continuano ad essere interamente<br />

validi, poiché le Sue parole rimangono<br />

per sempre.<br />

Egli parlava agli uomini <strong>del</strong> Suo<br />

tempo, facendo uso <strong>del</strong>le risorse<br />

di linguaggio proprie <strong>del</strong>la cultura<br />

orientale, nella quale abbondano<br />

le immagini, gli enigmi, le parabole.<br />

Queste, purché siano deb<strong>it</strong>amente<br />

interpretate, rivelano preziose norme<br />

di apostolato, utilissime per chi segue<br />

oggi i passi <strong>del</strong> Maestro nel mer<strong>it</strong>orio<br />

e difficile comp<strong>it</strong>o di evangelizzare.<br />

Prima però di considerare il <strong>Vangelo</strong><br />

<strong>del</strong>la 15º domenica <strong>del</strong> Tempo<br />

Ordinario, soffermiamoci un poco<br />

sull’episodio immediatamente precedente<br />

— la vis<strong>it</strong>a a Nazareth —, per<br />

penetrare meglio nel senso degli insegnamenti<br />

<strong>del</strong> Signore ai Dodici, in<br />

vista <strong>del</strong>la missione che avrebbe dato<br />

loro.<br />

I suoi compaesani Lo respinsero<br />

Si potrebbe affermare, in termini<br />

colloquiali, che la predicazione<br />

di Gesù a Nazareth sfociò in un vero<br />

fallimento: qui Egli probabilmente<br />

non riuscì a convertire nessuno e<br />

quasi non fece miracoli.<br />

San Marco riporta i commenti<br />

fatti dai conoscenti “<strong>del</strong> carpentiere”,<br />

nei quali traspare il deplorevole<br />

vizio <strong>del</strong>l’invidia, proveniente dalla<br />

comparazione <strong>del</strong>le proprie qual<strong>it</strong>à,<br />

sopravvalutate da un’analisi compiacente,<br />

con i talenti degli altri. In<br />

questo caso, la comparazione era con<br />

lo stesso Gesù: “Non è costui il carpentiere,<br />

il figlio di Maria, il fratello di<br />

Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone<br />

E le sue sorelle non stanno qui da<br />

noi”. (Mc 6, 3). In altre parole, “non<br />

è costui quell’ uomo che io conosco<br />

da molto tempo, che vale quanto me,<br />

e ora si presenta come profeta, che<br />

fa miracoli Come mai egli ha questi<br />

doni e io no”.<br />

Frequentemente, i legami molto<br />

prossimi e assidui provocano un<br />

curioso fenomeno di cec<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uale<br />

in relazione alle qual<strong>it</strong>à e virtù<br />

<strong>del</strong> prossimo. Gli ab<strong>it</strong>anti di Nazareth<br />

non riuscivano a vedere in<br />

Gesù nient’altro che il “falegname”,<br />

10 Salvami Regina · Luglio 2009


Il Divino Maestro parlava agli uomini <strong>del</strong> Suo tempo,<br />

facendo uso <strong>del</strong>le risorse di linguaggio proprie <strong>del</strong>la cultura orientale,<br />

nella quale abbondano le immagini, gli enigmi, le parabole<br />

“Gesù mentre insegna ai suoi Apostoli” – Cattedrale di Sant’Isacco,<br />

San Pietroburgo (Russia)<br />

“fratello di Giacomo”. Rimasero incapaci<br />

di vedere in Lui il Figlio di<br />

Dio. E, invece, Egli era il Messia<br />

promesso!<br />

C’è da notare che, prima di andare<br />

a Nazareth, Gesù aveva operato<br />

un miracolo che aveva lasciato tutti<br />

stupefatti: aveva resusc<strong>it</strong>ato la figlia<br />

di Giàiro, appena morta: “Part<strong>it</strong>o<br />

quindi di là, andò nella sua patria”<br />

(Mc 6, 1). Solo Dio ha il potere di<br />

far r<strong>it</strong>ornare in v<strong>it</strong>a un morto. Era<br />

naturale che una notizia di questo<br />

calibro corresse a precedere il Divino<br />

Maestro. Così, al suo arrivo a Nazareth,<br />

il fatto straordinario era già<br />

noto a tutti.<br />

C’era, pertanto, da aspettarsi che i<br />

Suoi compaesani — soprattutto i Suoi<br />

parenti più prossimi — si rallegrassero<br />

per tale avvenimento, poiché Dio<br />

aveva scelto uno <strong>del</strong>l’ambiente loro,<br />

per una così alta missione. No! Al<br />

contrario, chiusero il loro cuore, rifiutarono<br />

Gesù, tentarono persino di ucciderLo,<br />

come narra San Luca (cfr. 4,<br />

29). Mistero <strong>del</strong>l’iniqu<strong>it</strong>à...<br />

Il Maestro forma lo<br />

spir<strong>it</strong>o degli Apostoli<br />

Nasce allora la domanda: per quale<br />

ragione Cristo, che tutto conosceva, ha<br />

voluto vis<strong>it</strong>are Nazareth, insieme agli<br />

Apostoli<br />

Egli sapeva già che la Sua predicazione<br />

sarebbe stata vana... Oltre a<br />

questo, lì aveva vissuto dal Suo r<strong>it</strong>orno<br />

dall’Eg<strong>it</strong>to e conosceva a fondo la<br />

durezza di cuore dei Suoi conterranei.<br />

Senza dubbio, nel corso di questo periodo,<br />

deve esserSi impegnato ad aprire<br />

loro l’anima in vista <strong>del</strong>la grandezza<br />

a <strong>Vangelo</strong> A<br />

7<br />

“Allora chiamò i Dodici, ed<br />

incominciò a mandarli a due<br />

a due e diede loro potere sugli<br />

spir<strong>it</strong>i immondi. 8 E ordinò<br />

loro che, oltre al bastone,<br />

non prendessero nulla per il<br />

viaggio: né pane, né bisaccia,<br />

né denaro nella borsa; 9 ma,<br />

calzati solo i sandali, non indossassero<br />

due tuniche. 10 E<br />

diceva loro: ‘Entrati in una<br />

casa, rimanetevi fino a che<br />

ve ne andiate da quel luogo.<br />

11<br />

Se in qualche luogo non vi<br />

riceveranno e non vi ascolteranno,<br />

andandovene, scuotete<br />

la polvere di sotto ai vostri<br />

piedi, a testimonianza per loro’.<br />

12 E part<strong>it</strong>i, predicavano<br />

che la gente si convertisse,<br />

13 scacciavano molti demòni,<br />

ungevano di olio molti<br />

infermi e li guarivano” (Mc<br />

6, 7-13).<br />

Gustavo Kralj<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 11


dei giorni che avrebbero vissuto,<br />

quando Egli Si fosse manifestato<br />

come il Messia, sapendo<br />

quanto essi fossero lontani<br />

da queste prospettive grandiose.<br />

Che cosa Lo condusse allora<br />

a Nazareth Una <strong>del</strong>le ragioni,<br />

certamente, era quella<br />

di preparare gli Apostoli alla<br />

missione di annunciare il <strong>Vangelo</strong>.<br />

Egli aveva percorso la Galilea<br />

compiendo ogni tipo di<br />

miracoli ma, per il modo in cui<br />

l’Evangelista Marco riferisce il<br />

passaggio per Nazareth, quanto<br />

successe in questa c<strong>it</strong>tà non<br />

passò indifferente nel cuore<br />

dei Suoi discepoli, che non<br />

fecero a meno di sottolineare<br />

quell’apparente fallimento:<br />

“E non vi poté operare nessun<br />

prodigio” (Mc 6, 5).<br />

Per formare lo spir<strong>it</strong>o<br />

degli Apostoli, lo stesso<br />

Gesù non trascurò di manifestare<br />

loro quanto l’incredul<strong>it</strong>à di<br />

quella gente fosse inus<strong>it</strong>ata: “E si<br />

meravigliava <strong>del</strong>la loro incredul<strong>it</strong>à”<br />

(Mc 6, 6). In questo modo, con lo<br />

choc generato da un atteggiamento<br />

così sorprendente dei Nazareni —<br />

il rifiuto <strong>del</strong>la grazia e dei benefici<br />

che gli erano offerti —, certamente<br />

Gesù cercava di insegnare, in modo<br />

divino, come colui che si dedica<br />

all’apostolato non possa lasciarsi<br />

prendere dalle illusioni. Infatti la<br />

tendenza normale <strong>del</strong>l’apostolo è<br />

diffondere il bene, soprattutto tra i<br />

più prossimi e, alle volte, è tra questi<br />

che incontra un maggior rifiuto.<br />

Atteggiamento <strong>del</strong>l’apostolo<br />

davanti al rifiuto<br />

Gustavo Kralj<br />

I compaesani di Gesù chiusero il loro cuore,<br />

Lo rifiutarono, tentarono persino di ucciderLo,<br />

come narra San Luca (4, 29)<br />

Interno <strong>del</strong>la Sinagoga di Nazareth<br />

Per quale ragione<br />

Cristo, che tutto<br />

conosceva, ha<br />

voluto vis<strong>it</strong>are<br />

Nazareth, insieme<br />

agli Apostoli<br />

Che cosa bisogna fare allora La<br />

ver<strong>it</strong>à non deve essere imposta ma<br />

offerta con semplic<strong>it</strong>à. Se quelli che<br />

ascoltano non la vogliono accettare,<br />

l’apostolo, invece di insistere, cerchi<br />

di annunciarla a chi ha buona disposizione.<br />

Per questo, Gesù non ha fatto<br />

miracoli a Nazareth: se avesse cercato<br />

di imporre la ver<strong>it</strong>à per mezzo di<br />

segni straordinari, avrebbe aumentato<br />

la colpa di coloro che la rifiutavano.<br />

In questo vi era anche un atto<br />

di misericordia nei confronti di chi<br />

chiudeva l’anima al Bene.<br />

Che cosa deve fare l’apostolo<br />

quando è rifiutato da qualche parte<br />

L’esempio dato dal Maestro è inequivocabile:<br />

“Percorreva i paesi <strong>del</strong>la regione,<br />

insegnando” (Mc 6, 6).<br />

È mirabile il modo in cui Egli<br />

preparava gli Apostoli per la missione<br />

che sub<strong>it</strong>o dopo avrebbe<br />

dovuto affidare loro. Il suo<br />

divino metodo pedagogico<br />

era basato sul Suo sublime<br />

esempio. Primo, fece in modo<br />

che Lo accompagnassero<br />

nella predicazione, vedessero<br />

i miracoli operati, partecipassero<br />

anche ad un tentativo<br />

fall<strong>it</strong>o, a Nazareth, dove<br />

tutto sembrava concorrere a<br />

un buon successo <strong>del</strong>la predicazione.<br />

Solo dopo li inviò<br />

in missione a predicare<br />

la Buona Novella, quando il<br />

loro spir<strong>it</strong>o era già più preparato<br />

per questa esperienza<br />

ed era stata già un po’<br />

scossa l’illusione che davanti<br />

a loro si aprisse un’ampia<br />

e comoda strada di successi.<br />

Quello che l’apostolo deve<br />

aspettarsi di incontrare<br />

sul cammino non sono successi,<br />

ma il più <strong>del</strong>le volte,<br />

incomprensioni, ostacoli<br />

e sofferenze. La Croce sarà<br />

la compagna inseparabile <strong>del</strong> vero<br />

apostolo, anche quando gli sia concesso<br />

il dono di fare miracoli e dominare<br />

gli spir<strong>it</strong>i impuri.<br />

II – Raccomandazioni<br />

<strong>del</strong> Divino Maestro<br />

7<br />

“Allora chiamò i Dodici...”.<br />

In tutto quanto faceva il Signore<br />

Gesù, troviamo principi di altissima<br />

saggezza, poiché i Suoi atti erano realizzati<br />

con divina perfezione. Possiamo,<br />

infatti, domandarci perché Egli<br />

avrà scelto dodici Apostoli e non un<br />

altro numero qualsiasi, in base alle<br />

necess<strong>it</strong>à concrete <strong>del</strong> momento. Nei<br />

commenti al <strong>Vangelo</strong> di San Matteo,<br />

San Tommaso d’Aquino dà una ragione:<br />

“Perché dodici Per mostrare la<br />

conform<strong>it</strong>à tra l’Antico e il Nuovo Testamento:<br />

come nell’Antico ci furono<br />

dodici Patriarchi, nel Nuovo sono dodici”<br />

gli Apostoli. 1<br />

Inoltre, seguendo molto il gusto<br />

dei medievali, il Dottor Angelico di-<br />

12 Salvami Regina · Luglio 2009


scorre sulla simbologia dei<br />

numeri e presenta un altro<br />

motivo: “Era anche per indicare<br />

la perfezione, perché<br />

il numero dodici risulta da<br />

due volte sei. Infatti, sei è un<br />

numero perfetto, visto che si<br />

compone di tutte le sue parti:<br />

egli viene da uno, da due<br />

o da tre, e queste parti, sommate<br />

una alle altre, danno<br />

sei. Così, il Signore ha scelto<br />

dodici per indicare la perfezione.<br />

‘Siete perfetti come vostro<br />

Padre è perfetto’” (Mt 5,<br />

48). 2<br />

“...ed incominciò a<br />

mandarli a due a due”<br />

È mirabile il modo in cui Gesù prepara<br />

gli Apostoli per la missione che sub<strong>it</strong>o dopo<br />

avrebbe affidato loro<br />

“Gesù con gli Apostoli” – Chiesa <strong>del</strong> Salvatore<br />

<strong>del</strong> Sangue Versato, San Pietroburgo (Russia)<br />

La compagnia<br />

di un fratello<br />

è sempre una<br />

protezione verso<br />

un incalcolabile<br />

numero di<br />

tentazioni<br />

te, sedotte dalle illusioni <strong>del</strong> mondo...<br />

La compagnia di un fratello è<br />

sempre una protezione verso un incalcolabile<br />

numero di tentazioni<br />

e seduzioni,che, oggi più che mai,<br />

possono presentarsi persino nei<br />

luoghi più sacri, come anche nella<br />

tranquill<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la propria casa, durante<br />

una “navigazione” imprudente<br />

per i vasti e pericolosi spazi virtuali<br />

di internet...<br />

Duemila anni fa, non esistevano<br />

i rischi morali <strong>del</strong>la nostra epoca.<br />

Anche così, il Signore Gesù ha<br />

Gustavo Kralj<br />

Il fatto di inviare gli<br />

Apostoli a due a due obbedisce<br />

a un principio di prudenza.<br />

Data la natura socievole<br />

<strong>del</strong>l’uomo, la compagnia<br />

di un fratello gli<br />

serve da prezioso appoggio<br />

psicologico, tanto nelle difficoltà<br />

concrete <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a come in quelle<br />

spir<strong>it</strong>uali, rendendo più sopportabile<br />

il peso da sostenere.<br />

Così, con sollec<strong>it</strong>udine divina,<br />

Nostro Signore già insegnava loro<br />

una norma di condotta che favoriva<br />

la pratica <strong>del</strong>la virtù nella perseveranza<br />

e sarebbe stata segu<strong>it</strong>a da tanti<br />

religiosi, nel corso dei secoli. Questa<br />

norma favorisce anche le virtù <strong>del</strong>la<br />

vigilanza e <strong>del</strong>l’umiltà, poiché chi<br />

accetta la compagnia di un fratello e<br />

si assoggetta ad essere da lui vigilato,<br />

riconosce implic<strong>it</strong>amente la propria<br />

debolezza. Il demonio avrà più<br />

difficoltà a vincerlo con le sue insidie<br />

e il mondo meno potere per avvilupparlo<br />

con le sue seduzioni.<br />

Quante persone, che si sono<br />

lanciate con impegno nelle lotte<br />

<strong>del</strong>l’apostolato, hanno mancato<br />

ai propri doveri lungo il cammino,<br />

per aver confidato sulle proprie<br />

forze e si sono avventurate da sole!<br />

Hanno fin<strong>it</strong>o per essere, tristemeninviato<br />

i Suoi Apostoli a due<br />

a due, per aiutarsi l’un l’altro<br />

e sostenersi reciprocamente<br />

nella Fede, quando sarebbero<br />

sorte <strong>del</strong>le difficoltà: “Io vi<br />

mando come pecore in mezzo<br />

ai lupi” (Mt 10, 16).<br />

Anche don Manuel de Tuya<br />

sottolinea che il partire in<br />

coppia degli Apostoli, dava<br />

loro la possibil<strong>it</strong>à “aiutarsi e<br />

vigilarsi” a vicenda e aggiunge<br />

che, oltre a questo, conferiva<br />

autentic<strong>it</strong>à alle loro parole,<br />

poiché “nessuno poteva sospettare<br />

di colui che aveva un<br />

testimone”. 3<br />

Duchesne adduce altre ragioni,<br />

non meno importanti:<br />

“In questo modo, certamente<br />

Gesù voleva indicare anche<br />

l’unione che deve regnare tra i<br />

Suoi ministri e i Suoi veri discepoli”.<br />

4 E conclude il commento<br />

con un saggio consiglio:<br />

“È massima prudenza<br />

cercare, sempre che sia possibile,<br />

questo aiuto che Gesù Cristo<br />

ha stabil<strong>it</strong>o, ha santificato e offerto ai<br />

Suoi Apostoli”. 5<br />

Anche la Sapienza ci parla nello<br />

stesso senso: “Meglio essere in due<br />

che uno solo, perché due hanno un miglior<br />

compenso nella fatica. Infatti, se<br />

vengono a cadere, l’uno rialza l’altro.<br />

Guai invece a chi è solo: se cade, non<br />

ha nessuno che lo rialzi.” (Qo 4, 9-10).<br />

“...e diede loro potere sugli spir<strong>it</strong>i<br />

immondi”.<br />

Questa era un’altra prova irrefutabile<br />

<strong>del</strong>la divin<strong>it</strong>à di Nostro Signore.<br />

Essendo il potere degli angeli<br />

molto superiore a quello degli uomini,<br />

nessuno può vincere uno spir<strong>it</strong>o<br />

impuro senza l’aiuto di Dio.<br />

Cristo ha non solo questo potere,<br />

ma anche la capac<strong>it</strong>à di trasmetterlo<br />

agli Apostoli, poiché Egli è Dio.<br />

La Chiesa, fino ad’oggi, lo conferisce<br />

ai suoi ministri, che designano<br />

esorcisti, con l’incarico — in caso di<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 13


François Boulay / Gustavo Kralj<br />

Gesù ha inviato i Suoi Apostoli a due a<br />

due, per aiutarsi l’un l’altro e sostenersi<br />

reciprocamente nella Fede<br />

Dettaglio <strong>del</strong> pulp<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la Chiesa <strong>del</strong> Sacro Cuore<br />

di Gesù, Montreal (Canada)<br />

possessione diabolica comprovata, e<br />

seguendo norme molto rigide — di<br />

espellere gli spir<strong>it</strong>i impuri, col potere<br />

concessole da Cristo.<br />

Al tempo <strong>del</strong> Signore Gesù, l’impero<br />

<strong>del</strong> male si estendeva su tutta<br />

l’uman<strong>it</strong>à, immersa nelle tenebre<br />

<strong>del</strong> paganesimo e <strong>del</strong>l’idolatria, manifestandosi<br />

frequentemente attraverso<br />

possessioni, come ci riferiscono<br />

numerosi passi dei Vangeli.<br />

Può darsi che ai nostri giorni non<br />

sia così visibile il dominio <strong>del</strong> male<br />

sul mondo, come lo era nell’ Antich<strong>it</strong>à,<br />

ma la sua azione, senza dubbio,<br />

è più ampia e insidiosa, portando<br />

un gran numero di persone a credere<br />

che non esiste il demonio né il peccato.<br />

Così, le anime, per mancanza di<br />

difesa, sono più esposte alla sua malefica<br />

influenza. E la sbalord<strong>it</strong>iva degradazione<br />

dei costumi <strong>del</strong>la nostra<br />

epoca, con la conseguente moltiplicazione<br />

dei crimini, non sarà un sintomo<br />

di questa forma surrettizia di dominazione<br />

degli spir<strong>it</strong>i impuri in tutta<br />

la terra<br />

8<br />

“E ordinò loro<br />

che, oltre al bastone,<br />

non prendessero<br />

nulla per il viaggio:<br />

né pane, né bisaccia,<br />

né denaro<br />

nella borsa; ma,<br />

calzati solo i sandali,<br />

non indossassero<br />

due tuniche”.<br />

La radical<strong>it</strong>à di queste<br />

disposizioni di Nostro<br />

Signore agli Apostoli<br />

ha susc<strong>it</strong>ato tra gli<br />

esegeti e maestri spir<strong>it</strong>uali,<br />

nel corso <strong>del</strong>la<br />

storia <strong>del</strong>la Chiesa,<br />

molteplici interpretazioni.<br />

Secondo alcuni, tra<br />

cui San Francesco d’Assisi,<br />

tali precetti devono<br />

esser segu<strong>it</strong>i alla lettera,<br />

seguendo l’esempio<br />

degli Apostoli. Altri interpretano<br />

le parole di Gesù in senso figurato,<br />

facendo i dovuti adattamenti rispetto<br />

alle circostanze di ogni epoca e luogo.<br />

In ogni caso, è inequivocabile l’intenzione<br />

di Nostro Signore di rendere<br />

chiaro, con queste prescrizioni, che gli<br />

Apostoli, nel dedicarsi all’evangelizzazione,<br />

non si dovevano preoccupare<br />

<strong>del</strong>le risorse materiali, ma far uso soltanto<br />

di quello che era loro indispensabile.<br />

Tutta la loro fiducia avrebbe<br />

dovuto esser riposta nella protezione<br />

di Dio, sia per ottenere i mezzi di sussistenza<br />

sia, soprattutto, per ottenere i<br />

mezzi soprannaturali, ossia, la grazia,<br />

indispensabile alla conversione <strong>del</strong>le<br />

anime.<br />

A volte, l’evangelizzatore, troppo<br />

preoccupato <strong>del</strong>le risorse materiali<br />

per sviluppare le sue attiv<strong>it</strong>à a favore<br />

<strong>del</strong>la salvezza <strong>del</strong>le anime, può finire<br />

per depos<strong>it</strong>are la sua fiducia nei propri<br />

sforzi e qual<strong>it</strong>à naturali, dimenticando<br />

che solo Dio, con la grazia divina,<br />

è capace di smuovere i cuori. Tutto<br />

il resto, compreso lo stesso aposto-<br />

lo, non è che un mero strumento nelle<br />

mani <strong>del</strong>l’Altissimo. Pertanto, dopo<br />

aver fatto tutti gli sforzi per il buon risultato<br />

<strong>del</strong>l’evangelizzazione, dobbiamo<br />

rimanere convinti <strong>del</strong> fatto che siamo<br />

“servi inutili” (Lc 17, 10).<br />

Il miglior modo di assicurare<br />

buoni frutti di apostolato consiste<br />

nell’avere questa disposizione d’animo,<br />

di consegnarsi completamente<br />

nelle mani <strong>del</strong>la Provvidenza, confidando<br />

ciecamente nel Suo aiuto.<br />

Lasciamo da parte l’interpretazione<br />

data dagli esegeti alle discrepanze<br />

tra gli Evangelisti sull’uso o<br />

meno <strong>del</strong> bastone e altri particolari<br />

di minore importanza , e rivolgiamo<br />

la nostra attenzione alla bellissima<br />

simbologia che alcuni autori mettono<br />

in risalto nelle prescrizioni <strong>del</strong> Signore.<br />

San Tommaso d’Aquino raccoglie<br />

nella Catena Aurea alcune di queste<br />

interpretazioni simboliche, colme<br />

di saggezza. Sant’Agostino così<br />

spiega il significato <strong>del</strong>l’uso dei<br />

sandali, al posto <strong>del</strong>le calzature ordinarie:<br />

“Quando, secondo San Marco,<br />

il Salvatore gli raccomanda di calzare<br />

i sandali, è necessario vedere in<br />

questi sandali un significato simbolico<br />

e misterioso: la calzatura deve lasciare<br />

il piede <strong>del</strong> predicatore scoperto<br />

in cima e protetto in basso; questo<br />

significa che il <strong>Vangelo</strong> non può rimanere<br />

occulto né appoggiarsi ai vantaggi<br />

terreni”. 6<br />

Quanto alla raccomandazione di<br />

non portare due tuniche per il viaggio,<br />

così la interpreta lo stesso Dotto-<br />

Quante persone<br />

hanno mancato<br />

ai propri doveri<br />

lungo il cammino,<br />

per aver confidato<br />

nelle proprie forze!<br />

14 Salvami Regina · Luglio 2009


Chi si è rivest<strong>it</strong>o<br />

<strong>del</strong>le funzioni di<br />

evangelizzatore<br />

non può piegarsi<br />

sotto il peso <strong>del</strong>le<br />

occupazioni terrene<br />

11<br />

“Se in qualche luogo<br />

non vi riceveranno e<br />

non vi ascolteranno, andandovene,<br />

scuotete la<br />

polvere di sotto ai vostri<br />

piedi, a testimonianza<br />

per loro”.<br />

Ancora una volta, a somiglianza<br />

<strong>del</strong>l’esempio da Lui<br />

dato a Nazareth, Gesù ammonisce<br />

che non si deve insistere<br />

con coloro che non vogliono<br />

credere nella Buona Novella.<br />

Il tempo è una creatura<br />

di Dio, <strong>del</strong> cui uso Gli dovremo<br />

render conto. Sprecarlo, insistendo<br />

ad evangelizzare chi non vuole salvarsi,<br />

implica trascurare di predicare a<br />

coloro che trarrebbero miglior prof<strong>it</strong>to<br />

dal messaggio <strong>del</strong>la Salvezza. Non<br />

avranno costoro ragioni per recriminare,<br />

nel giorno <strong>del</strong> Giudizio, di chi li<br />

ha privati di un bene così prezioso<br />

Il linguaggio dei simboli parla molto<br />

più agli uomini orientali che a noi,<br />

occidentali, che abbiamo ered<strong>it</strong>ato<br />

una mental<strong>it</strong>à proiettata all’util<strong>it</strong>arismo.<br />

Strappare le vesti in segno di indignazione,<br />

coprire la testa di ceneri per<br />

esprimere la pen<strong>it</strong>enza o una grande<br />

tristezza erano atteggiamenti, tra gli altri,<br />

che gli orientali trovavano necessario<br />

assumere per esprimere i loro sentimenti<br />

più vivi. Così anche, nell’essere<br />

oggetto di un grande rifiuto, il gesto di<br />

battere i sandali per scrollare la polvere<br />

esprime una rottura totale, la volontà<br />

di non portare con sé nemmeno la polvere<br />

<strong>del</strong> luogo i cui ab<strong>it</strong>anti non hanno<br />

voluto accettare la Buona Novella.<br />

Pirot e Clamer descrivono l’origine<br />

di tale costume: “Procedevano core:<br />

“Che cosa significa la proibizione di<br />

avere e di portare due tuniche, e la proibizione<br />

più espressa di vestire più di una<br />

tunica, se non che gli Apostoli devono<br />

procedere nella semplic<strong>it</strong>à, senza la minima<br />

duplic<strong>it</strong>à”. 7<br />

A sua volta, San Beda interpreta<br />

nella forma seguente il simbolismo <strong>del</strong><br />

pane, <strong>del</strong>la bisaccia e <strong>del</strong> denaro: “In<br />

senso allegorico, la bisaccia rappresenta<br />

gli impegni e le difficoltà mondane;<br />

il pane, le <strong>del</strong>izie <strong>del</strong>la terra; il denaro<br />

nella borsa, la saggezza che rimane nascosta.<br />

Infatti, chi si è rivest<strong>it</strong>o <strong>del</strong>le funzioni<br />

di evangelizzatore non può piegarsi<br />

sotto il peso <strong>del</strong>le occupazioni terrene,<br />

né lasciarsi intenerire dai desideri carnali,<br />

né nascondere, sotto la negligenza<br />

di un corpo ded<strong>it</strong>o all’ozio, il talento<br />

<strong>del</strong>la parola che gli è stata affidata”. 8<br />

10<br />

“E diceva loro: ‘Entrati in<br />

una casa, rimanetevi fino a che<br />

ve ne andiate da quel luogo.’”<br />

Trattando di questo stesso episodio,<br />

l’ Evangelista San Matteo è più<br />

dettagliato, specificando che deve esser<br />

scelta la casa di una persona degna:<br />

“In qualunque c<strong>it</strong>tà o villaggio entriate,<br />

fatevi indicare se vi sia qualche<br />

persona degna, e lì rimanete fino alla<br />

vostra partenza.” (Mt 10, 11).<br />

È quasi intu<strong>it</strong>iva la ragione per la<br />

quale Nostro Signore fa loro questa<br />

raccomandazione. “Senza una prudente<br />

scelta — commenta Fillion —,<br />

avrebbero potuto mettere in rischio la<br />

loro reputazione personale e pregiudicare<br />

la causa <strong>del</strong> Regno dei Cieli. Non<br />

devono andare alla casa <strong>del</strong> più ricco<br />

o <strong>del</strong> più influente, ma<br />

a quella che sia più degna.<br />

Ricevuti in una<br />

casa, lì rimarranno fino<br />

alla partenza. Cambiare<br />

per un’altra sarebbe segno di<br />

superficial<strong>it</strong>à o di poca mortificazione,<br />

che scred<strong>it</strong>ano la dign<strong>it</strong>à<br />

apostolica”. 9<br />

“Ordinò loro che, oltre al bastone,<br />

non prendessero nulla per il viaggio:<br />

né pane, né bisaccia, né denaro<br />

nella borsa”.<br />

“San Giacomo Apostolo”, Chiesa <strong>del</strong> Sacro<br />

Cuore di Gesù, Montreal, (Canada)<br />

sì i giudei quando uscivano dal suolo<br />

pagano ed entravano nella Terra Santa.<br />

Per mettere in chiaro che non volevano<br />

conservare nessun contatto impuro,<br />

essi scrollavano persino la polvere dai<br />

loro sandali, gesto simbolico che sottolineava<br />

quanto completa era la rottura<br />

tra il giudeo e il pagano. Da parte degli<br />

Apostoli, questo gesto si proponeva di<br />

mostrare ai giudei ribelli alla voce <strong>del</strong>la<br />

grazia, che essi si erano resi indegni<br />

<strong>del</strong> messaggio che era stato loro offerto,<br />

al punto che, a partire da quel momento,<br />

erano considerati e trattati come dei<br />

pagani. Così agirono ad Antiochia <strong>del</strong>la<br />

Pisidia, quando una rivolta provocata<br />

dai giudei li forzò a lasciare questa c<strong>it</strong>tà<br />

e ad andare a Iconio (cfr. At 13, 51)”. 10<br />

III – Effetti <strong>del</strong>la<br />

predicazione<br />

12<br />

“E part<strong>it</strong>i, predicavano che la<br />

gente si convertisse”.<br />

Gustavo Kralj<br />

La pen<strong>it</strong>enza ha qui il senso di<br />

conversione <strong>del</strong> cuore ossia, peni-<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 15


Gustavo Kralj<br />

In questa prima missione, essi operavano le guarigioni<br />

ungendo i malati con olio, mentre il Divino Maestro lo faceva<br />

semplicemente con la forza <strong>del</strong>la Sua Parola<br />

Sacri olii – Parrocchia Santa Ed<strong>it</strong>h Stein, Brockton (Stati Un<strong>it</strong>i)<br />

tenza interiore, più che atti esterni di<br />

mortificazione come digiunare, vestirsi<br />

con un sacco o coprirsi di cenere,<br />

alla maniera dei farisei, per esser<br />

visti e lodati dagli uomini.<br />

“La pen<strong>it</strong>enza interiore è un radicale<br />

riorientamento di tutta la v<strong>it</strong>a, un r<strong>it</strong>orno,<br />

una conversione a Dio con tutto<br />

il cuore, una rottura con il peccato,<br />

un’avversione per il male, insieme<br />

con la riprovazione nei confronti <strong>del</strong>le<br />

cattive azioni che abbiamo commesse.<br />

Nello stesso tempo, essa comporta il<br />

desiderio e la risoluzione di cambiare<br />

v<strong>it</strong>a con la speranza <strong>del</strong>la misericordia<br />

di Dio e la fiducia nell’aiuto <strong>del</strong>la sua<br />

grazia” — come insegna la Chiesa. 11<br />

13<br />

“scacciavano molti demòni,<br />

ungevano di olio molti infermi<br />

e li guarivano”.<br />

Oltre al potere di scacciare i demoni,<br />

il Signore ha dato agli Apostoli il<br />

dono di fare miracoli. In questa prima<br />

missione, essi operavano le guarigioni<br />

ungendo i malati con olio, mentre<br />

il Divino Maestro lo faceva semplicemente<br />

con la forza <strong>del</strong>la Sua Parola.<br />

Il Concilio di Trento vide “insinuato”<br />

in questa unzione il Sacramento <strong>del</strong>l’<br />

Il principale dono<br />

<strong>del</strong>l’Unzione degli<br />

Infermi<br />

è una grazia di<br />

conforto, di pace<br />

e di coraggio<br />

Unzione degli Infermi. Alcuni teologi<br />

vedono in essa le “origini reali” di questo<br />

Sacramento, mentre altri la considerano<br />

soltanto un “tipo o figura”. 12<br />

È questa una buona occasione per<br />

ricordare alcuni degli effetti <strong>del</strong> Sacramento<br />

che la Chiesa riserva a chi<br />

si trova in pericolo di morte, causata<br />

da malattia o vecchiaia. Non è necessario,<br />

pertanto, per ricevere l’Unzione<br />

degli Infermi, che la morte sia<br />

imminente, basta che la malattia sia<br />

grave e possa causare il decesso, anche<br />

avendo speranza di guarigione.<br />

“Il principale dono di questo Sacramento<br />

— insegna il Catechismo <strong>del</strong>la<br />

Chiesa Cattolica — è una grazia di<br />

conforto, di pace e di coraggio per superare<br />

le difficoltà proprie <strong>del</strong>lo stato<br />

di malattia grave o <strong>del</strong>la fragil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la<br />

vecchiaia. Questa grazia è un dono<br />

<strong>del</strong>lo Spir<strong>it</strong>o Santo che rinnova la fiducia<br />

e la fede in Dio e fortifica contro le<br />

tentazioni <strong>del</strong> maligno, cioè contro la<br />

tentazione di scoraggiamento e di angoscia<br />

di fronte alla morte. Questa assistenza<br />

<strong>del</strong> Signore attraverso la forza<br />

<strong>del</strong> suo Spir<strong>it</strong>o vuole portare il malato<br />

alla guarigione <strong>del</strong>l’anima, ma anche a<br />

quella <strong>del</strong> corpo, se tale è la volontà di<br />

Dio. Inoltre, ‘se ha commesso peccati,<br />

gli saranno perdonati’ (Tg 5, 15)”. 13<br />

Per questo, non è raro che infermi<br />

gravi si r<strong>it</strong>rovino guar<strong>it</strong>i dopo aver ricevuto<br />

l’ Unzione degli Infermi o abbiano<br />

la v<strong>it</strong>a prolungata al di là <strong>del</strong>le<br />

aspettative normali <strong>del</strong>la medicina.<br />

Non perdiamo, dunque, l’opportun<strong>it</strong>à<br />

di offrire questa grazia inestimabile a<br />

coloro che riuniscono le condizioni richieste<br />

per ricevere validamente questo<br />

Sacramento. Tra i suoi effetti mirabili<br />

— secondo grandi dottori e teologi<br />

come San Tommaso d’Aquino, San<br />

Bonaventura, Sant’Alberto Magno,<br />

Sant’Alfonso de’ Liguori e altri — vi è<br />

quello di preparare l’anima ad entrare<br />

direttamente nella gloria, che dipende<br />

dalle disposizioni interiori con cui essa<br />

lo riceve. Non sarebbero questi effetti<br />

una ragione sufficiente per chiedere<br />

l’Unzione degli Infermi con vera<br />

impazienza, ogni qualvolta una malattia<br />

grave ci fa vis<strong>it</strong>a<br />

IV – Dio dà,<br />

ad ogni epoca,<br />

i rimedi più adeguati<br />

Il mondo moderno non necess<strong>it</strong>a<br />

di essere evangelizzato meno di quello<br />

antico ma, a volte, forse ci sentiamo<br />

in svantaggio in rapporto all’epoca<br />

passata, vedendo il progresso dominatore<br />

<strong>del</strong> male e la mancanza di operai<br />

che annuncino la Buona Novella. Dove<br />

sono i nuovi Apostoli capaci di fare<br />

miracoli, come quelli di altri tempi,<br />

di scacciare gli spir<strong>it</strong>i impuri e di predicare<br />

la pen<strong>it</strong>enza come loro<br />

Dio dà sempre per i mali di ogni<br />

epoca i rimedi più adeguati. Quando<br />

16 Salvami Regina · Luglio 2009


Gesù convocò i Dodici, era più conveniente,<br />

per il bene <strong>del</strong>le anime, che essi<br />

realizzassero prodigi portentosi al<br />

fine di provare la verac<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la dottrina<br />

mirabile che annunciavano.<br />

E oggi Che miracoli deve operare<br />

chi si dedica all’apostolato, per smuovere<br />

le anime alla conversione Nella<br />

nostra epoca così secolarizzata, può<br />

darsi che i miracoli non producano<br />

l’effetto che ebbero nei tempi apostolici.<br />

Per questo, il “miracolo” che gli<br />

autentici evangelizzatori devono fare è<br />

quello di annunciare Gesù Cristo mediante<br />

la testimonianza di una v<strong>it</strong>a santa;<br />

pertanto, praticando la virtù, aspirando<br />

alla sant<strong>it</strong>à e disprezzando le sollec<strong>it</strong>azioni<br />

e gli illusori incanti <strong>del</strong> mondo.<br />

Questo, sì, è il miracolo capace di<br />

stupire il nostro mondo secolarizzato,<br />

poiché la pratica stabile dei Dieci Comandamenti<br />

non è possibile soltanto<br />

con le forze naturali <strong>del</strong>la volontà umana,<br />

come ci insegna il Magistero Ecclesiastico.<br />

È necessario che la grazia santificante<br />

divinizzi l’uomo e lo faccia agire<br />

e vivere alla ricerca <strong>del</strong>la perfezione.<br />

È questo il portentoso miracolo che<br />

potrebbe scuotere l’incredul<strong>it</strong>à o l’indifferenza<br />

dei nostri coetanei, come<br />

tante volte ci hanno ricordato gli ultimi<br />

Papi, e già insegnava il Concilio Vaticano<br />

II, riferendosi all’apostolato laicale:<br />

“I laici diventano valorosi araldi<br />

<strong>del</strong>la Fede in quelle realtà che speriamo<br />

(cfr. Eb 11,1) si uniscano senza<br />

es<strong>it</strong>azione, ad una v<strong>it</strong>a di Fede,<br />

alla professione <strong>del</strong>la stessa Fede.<br />

Questo modo di evangelizzare,<br />

che proclama il messaggio<br />

di Cristo con la testimonianza<br />

<strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a e con la parola, acquista<br />

un certo carattere specifico<br />

e una particolare efficacia<br />

per il fatto che si realizza nelle<br />

condizioni ordinarie <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a<br />

nel mondo”. 14<br />

Seguiamo le sapienziali<br />

raccomandazioni <strong>del</strong> Concilio<br />

Vaticano II, come<br />

autentici araldi <strong>del</strong>la<br />

Buona Novella, come<br />

lo furono gli evangeliz-<br />

zatori dei primi tempi <strong>del</strong>la Chiesa, soprattutto,<br />

con la “predicazione” di una<br />

v<strong>it</strong>a irreprensibile e santa, secondo i<br />

precetti mirabili <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>. Solo così<br />

una Nuova Evangelizzazione riuscirà a<br />

vincere l’onda di secolarismo che invade<br />

la società odierna. ²<br />

1<br />

d’AQUINO, San Tommaso. Super<br />

Evangelium S. Matthæi. caput 10,<br />

lectio 1.<br />

2<br />

Idem, ibidem.<br />

E oggi<br />

Che miracoli<br />

deve operare<br />

chi si dedica<br />

all’apostolato<br />

3<br />

TUYA, OP, Pe. Manuel de. Biblia comentada<br />

– II Evangelios. Madrid:<br />

BAC, 1964, pag. 671-672.<br />

4<br />

DUQUESNE, L’abbé. L’Évangile méd<strong>it</strong>é<br />

– Tome deuxième. Paris: Librairie<br />

Victor Lecoffre, 1904, pag. 223.<br />

5<br />

Idem, ibidem.<br />

6<br />

Apud d’AQUINO, San Tommaso.<br />

Catena Aurea.<br />

7<br />

Idem, ibidem.<br />

8<br />

Idem, ibidem.<br />

9<br />

FILLION, Louis-Claude. Vida de<br />

Nuestro Señor Jesucristo – II Vida<br />

pública. Madrid: Rialp, 2000,<br />

pag. 218.<br />

10<br />

PIROT, Louis; CLAMET, Albert. La<br />

Sainte Bible – t. IX. Paris: Letouzey<br />

et Ané, 1950. pag. 465.<br />

11<br />

Catechismo <strong>del</strong>la Chiesa Cattolica,<br />

n. 1431.<br />

12<br />

Cf. PIROT, Op c<strong>it</strong>., pag. 466.<br />

13<br />

Catechismo <strong>del</strong>la Chiesa Cattolica,<br />

n. 1520.<br />

14<br />

Lumen Gentium, n. 35.<br />

Dio dà sempre per i mali di ogni epoca i rimedi più adeguati.<br />

Quando Gesù convocò i Dodici, era più conveniente, per il bene <strong>del</strong>le anime,<br />

che essi realizzassero prodigi portentosi<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 17


François Boulay<br />

Intervista esclusiva con il Cardinale Cláudio Hummes, OFM<br />

Tempo di riflessione<br />

per tutta la Chiesa<br />

Affabile e accogliente, il prefetto <strong>del</strong>la Congregazione per il Clero spiega come<br />

l’Anno Sacerdotale, iniziato il 19 giugno, sarà una eccellente occasione per<br />

riflettere sull’ ident<strong>it</strong>à, la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e la missione dei sacerdoti e su come<br />

tutti i laici possano e debbano dare la loro collaborazione per il buon es<strong>it</strong>o di<br />

questa iniziativa <strong>del</strong> Santo Padre.<br />

Don José Francisco Hernández Medina, EP<br />

Vostra Eminenza potrebbe<br />

parlarci un po’ <strong>del</strong>la genesi<br />

<strong>del</strong>l’Anno Sacerdotale<br />

Com’è sorta l’idea Com’è<br />

stata ricevuta dal Papa<br />

Una decisione così importante come<br />

proclamare un anno speciale, in<br />

questo caso l’Anno Sacerdotale, tocca<br />

esclusivamente al Papa. E’ stata infatti<br />

una decisione sovrana <strong>del</strong> Santo Padre.<br />

Questo è ovvio e deve essere messo<br />

in risalto. Evidentemente egli può<br />

aver ascoltato coloro che allora erano<br />

coinvolti in questo argomento, la Congregazione<br />

per il Clero, ed anche altre<br />

congregazioni. Desidero però sottolineare<br />

che, ovviamente, si tratta di una<br />

decisione <strong>del</strong> Papa.<br />

In un recente pronunciamento,<br />

Benedetto XVI ha affermato<br />

che favorire il perfezionamento<br />

spir<strong>it</strong>uale dei sacerdoti è<br />

stata una <strong>del</strong>le principali<br />

cause <strong>del</strong>la proclamazione<br />

<strong>del</strong>l’Anno Sacerdotale. Qual<br />

è la relazione tra la sant<strong>it</strong>à<br />

personale dei presb<strong>it</strong>eri e<br />

l’efficacia <strong>del</strong> loro ministero<br />

C’è sempre stata una relazione molto<br />

forte. Tutta la storia <strong>del</strong> sacerdozio<br />

nella Chiesa lo evidenzia. Possiamo cominciare<br />

con l’Ultima Cena. Gesù aveva<br />

davanti a Sé gli Apostoli, ai quali<br />

aveva dato una formazione di tre anni,<br />

nella Sua v<strong>it</strong>a pubblica. Essi aderirono<br />

pienamente al Divino Maestro — con<br />

tutti i lim<strong>it</strong>i umani — seguendolo dappertutto.<br />

A loro Cristo ha consegnato<br />

questo grande ministero <strong>del</strong> Sacerdozio<br />

legato, soprattutto, con l’Eucaristia,<br />

ma anche con la predicazione, come<br />

Egli dirà in segu<strong>it</strong>o: “Andate in tutto<br />

il mondo e predicate il <strong>Vangelo</strong> a ogni<br />

creatura” (Mc 16, 15).<br />

Questo ha sempre supposto, in primo<br />

luogo, una Fede molto profonda,<br />

radice di ogni spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à. Una Fede<br />

che proviene dall’adesione a Gesù<br />

Cristo, incondizionata e totale, entusiasta<br />

ed entusiasmante. Così, il sacerdote<br />

— ogni cristiano ma soprattutto<br />

il sacerdote — deve essere una persona<br />

che realmente ha un grande amore<br />

verso Gesù Cristo, è incantato da Gesù<br />

Cristo. Questa adesione inizia con<br />

un incontro personale e forte con Lui.<br />

Per esempio, vediamo nei Vangeli<br />

quei discepoli di Giovanni Battista<br />

che seguono Gesù e gli chiedono:<br />

“Rabbi, dove ab<strong>it</strong>i” (Gv 1, 38). Gesù<br />

risponde: “Ven<strong>it</strong>e e vedrete” (Gv 1, 39).<br />

Loro sono andati e sono usc<strong>it</strong>i trasfor-<br />

18 Salvami Regina · Luglio 2009


François Boulay<br />

mati. Hanno avuto quell’incontro forte,<br />

personale, con Gesù Cristo. Coloro<br />

che sono aperti effettivamente ricevono<br />

la grazia <strong>del</strong>l’adesione. L’inizio <strong>del</strong>la<br />

Fede è aderire a Gesù Cristo, credere<br />

in Lui, confidare in Lui, donarsi<br />

pienamente a Lui. Questo è il nucleo<br />

forte, centrale, di ogni spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e<br />

così deve essere per il sacerdote. Credo<br />

che egli possa imparare molto nel<br />

guardare quei primi discepoli aderire<br />

a Gesù Cristo.<br />

È chiaro che poi la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />

dovrà essere approfond<strong>it</strong>a, in molti<br />

modi. Sarà una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à, soprattutto,<br />

eucaristica; una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />

<strong>del</strong>l’ascolto <strong>del</strong>la Parola di Dio, perché<br />

il sacerdote è predicatore di questa<br />

Parola; una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la car<strong>it</strong>à<br />

pastorale, soprattutto per quella<br />

piccola parte di pecorelle di Cristo<br />

affidate al sacerdote. Lui dovrà<br />

amare Gesù Cristo e queste pecore,<br />

al punto da esser capace di dare la<br />

v<strong>it</strong>a per loro; soprattutto esser colui<br />

che sta vicino ai più sofferenti, ai più<br />

bisognosi, ai più poveri. Tutto questi<br />

elementi hanno a che vedere con la<br />

car<strong>it</strong>à pastorale e sono elementi fondamentali<br />

di questa spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à.<br />

La spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à non è una cosa vaga,<br />

di mero sentimento, ma ha direttive<br />

molto ferme e, diciamo così, molto<br />

forti. Sono att<strong>it</strong>udini di v<strong>it</strong>a e compromessi,<br />

è esser capace di donarsi<br />

“Stiamo insistendo molto affinché la<br />

programmazione <strong>del</strong>l’Anno Sacerdotale<br />

sia marcatamente locale, dove ogni Chiesa<br />

locale sia in grado di fare un programma.”<br />

Il Cardinale Cláudio riceve gli omaggi dei fe<strong>del</strong>i in occasione <strong>del</strong> suo<br />

50° anniversario di sacerdozio, nella Cattedrale di San Paolo <strong>del</strong> Brasile<br />

realmente. È qui che sta la forza <strong>del</strong>la<br />

spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à. E’ questo che dà, infatti,<br />

al sacerdote una migliore comprensione<br />

<strong>del</strong>la sua ident<strong>it</strong>à, <strong>del</strong> senso <strong>del</strong><br />

suo ministero, quindi <strong>del</strong>l’ident<strong>it</strong>à sacerdotale.<br />

Gli dà la forza per vivere la<br />

sua vocazione e compiere la missione<br />

che gli è stata affidata.<br />

Allora, la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à realmente è<br />

fondamentale. Il Papa ha sempre posto<br />

l’accento— e noi anche, costantemente<br />

parliamo con i Vescovi su questo —<br />

sul fatto che essi devono aver molta cura<br />

a sviluppare la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e dare anche<br />

ai sacerdoti l’opportun<strong>it</strong>à<br />

per poterla approfondire,<br />

una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />

che sia realmente forte,<br />

dai contenuti molto defin<strong>it</strong>i,<br />

come succede con la<br />

spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à eucaristica.<br />

Ma anche la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />

mariana è molto importante,<br />

perché la Madonna<br />

è un grande mo<strong>del</strong>lo<br />

di Fede. È la donna eucaristica,<br />

come sempre<br />

si dice con molta ragione.<br />

Allora, anche la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />

mariana fa parte<br />

<strong>del</strong>la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à sacerdotale.<br />

L’Anno Sacerdotale pretende<br />

sottolineare qualche punto<br />

di questa spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />

Vede, stiamo insistendo molto affinché<br />

la programmazione <strong>del</strong>l’Anno<br />

Sacerdotale sia marcatamente locale,<br />

dove ogni Chiesa locale sia in<br />

grado di fare un programma. Invece<br />

di aspettare soltanto contenuti inviati<br />

da Roma, essi stessi — il Vescovo<br />

con i suoi sacerdoti — devono sedersi<br />

a un tavolo, riflettere, med<strong>it</strong>are,<br />

pregare, celebrare, fare un programma.<br />

È chiaro che verranno inviati<br />

anche contenuti, a cominciare dallo<br />

stesso Papa. Ieri, festa <strong>del</strong> Corpus<br />

Domini, egli ha già parlato di questo<br />

Anno speciale. Il giorno 19, apertura<br />

<strong>del</strong>l’Anno Sacerdotale, sarà il tema<br />

<strong>del</strong>l’omelia. Nel corso <strong>del</strong>l’anno,<br />

certamente, affronterà i temi <strong>del</strong>la<br />

v<strong>it</strong>a e <strong>del</strong>la missione sacerdotale.<br />

Speriamo che egli possa pubblicare<br />

una Lettera Apostolica per i sacerdoti<br />

di tutto il mondo.<br />

Abbiamo l’intenzione di inviare,<br />

attraverso il s<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la congregazione,<br />

un messaggio mensile. Pubblicheremo<br />

anche il testo sulla missionarietà<br />

dei presb<strong>it</strong>eri, che è frutto<br />

<strong>del</strong>l’ultima plenaria <strong>del</strong>la Congregazione<br />

per il Clero, poiché r<strong>it</strong>e-<br />

Victor Toniolo<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 19


François Boulay<br />

“E’ molto importante<br />

che anche i laici riflettano<br />

sia sull’ident<strong>it</strong>à sacerdotale<br />

che, assieme ai sacerdoti,<br />

su qual è di fatto<br />

la vocazione e la missione<br />

<strong>del</strong> sacerdote”.<br />

niamo molto importante risvegliare<br />

la coscienza missionaria, stimolare<br />

il fatto che il sacerdote realmente<br />

va in missione. La missione aiuta<br />

molto il sacerdote a riscoprire la sua<br />

ident<strong>it</strong>à, la sua gioia di essere sacerdote,<br />

perché lui incontrerà le persone<br />

che sono in attesa di una luce vera<br />

la quale dia senso alla loro v<strong>it</strong>a e<br />

le orienti. Si tratta di uscire alla ricerca<br />

di queste persone che non vengono<br />

da sole, ma sono molto aperte<br />

a questa luce.<br />

Oltre alle iniziative e proposte<br />

che partiranno dalla Congregazione,<br />

speriamo che vi siano congressi<br />

<strong>del</strong>le univers<strong>it</strong>à cattoliche<br />

sul sacerdozio. Sarebbero, indubbiamente,<br />

riflessioni approfond<strong>it</strong>e<br />

sulla quotidian<strong>it</strong>à, la missione,<br />

la v<strong>it</strong>a, la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> sacerdote.<br />

Speriamo che siano programmati<br />

r<strong>it</strong>iri spir<strong>it</strong>uali specifici per<br />

riacquistare l’ident<strong>it</strong>à sacerdotale,<br />

il celibato sacerdotale e la questione<br />

<strong>del</strong>la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e <strong>del</strong>la missione,<br />

che noi desideriamo accentuare<br />

particolarmente.<br />

In quale maniera e misura i laici<br />

potranno partecipare anche<br />

loro all’Anno Sacerdotale<br />

Questo è fondamentale perché il<br />

sacerdote esiste per i laici, esiste per<br />

il popolo di Dio, esiste per la comun<strong>it</strong>à<br />

locale che gli è affidata. Allora,<br />

è realmente molto importante coinvolgere<br />

i laici nell’Anno Sacerdotale.<br />

Stiamo insistendo su questo punto,<br />

ed è per questo che si celebrerà l’Anno<br />

nelle comun<strong>it</strong>à parrocchiali e in altre<br />

comun<strong>it</strong>à. È ovviamente molto importante<br />

che anche i laici riflettano sia<br />

sull’ident<strong>it</strong>à sacerdotale che, assieme<br />

ai sacerdoti, su qual è di fatto la vocazione<br />

e la missione <strong>del</strong> sacerdote.<br />

Ci piacerebbe inoltre che<br />

quest’anno fosse molto pos<strong>it</strong>ivo anche<br />

in un altro senso. Malgrado tutto<br />

ciò che la stampa ha pubblicato in<br />

questi ultimi tempi riguardo a gravi<br />

<strong>del</strong><strong>it</strong>ti di una piccola parte di sacerdoti<br />

— una parte piccolissima,<br />

ma che ha originato una visione negativa<br />

da parte <strong>del</strong>l’opinione pubblica<br />

rispetto al sacerdozio — che i laici<br />

siano capaci di dire ai loro sacerdoti,<br />

come anche noi desideriamo dire<br />

nuovamente, che in ver<strong>it</strong>à, nella loro<br />

grandissima maggioranza, i sacerdoti<br />

sono fe<strong>del</strong>i, degni, uomini che danno<br />

tutta la loro v<strong>it</strong>a per la Chiesa, per il<br />

popolo, insomma, per Gesù Cristo e,<br />

pertanto, noi li ammiriamo, li amiamo,<br />

li veneriamo e la Chiesa è orgogliosa<br />

di loro. Questo i laici dovrebbero<br />

dire di nuovo ai sacerdoti, perché<br />

si sentano, effettivamente, riconosciuti<br />

per quello che sono. Non si<br />

tratta soltanto di una bella parola. La<br />

realtà è questa: realmente, nella loro<br />

grandissima maggioranza, i sacerdoti<br />

sono uomini degni e la Chiesa sente<br />

un grande orgoglio per loro.<br />

Vostra Eminenza è stato per<br />

più di otto anni a capo di una<br />

<strong>del</strong>le maggiori diocesi <strong>del</strong> mondo,<br />

quando è stato nominato prefetto<br />

<strong>del</strong>la Congregazione per il Clero.<br />

Come ha fatto ad adattarsi così<br />

bene alla nuova funzione<br />

Siamo vari capi di dicasteri — come<br />

sono chiamati i prefetti <strong>del</strong>le Congregazioni<br />

e i presidenti dei Pontifici<br />

Consigli — che sono stati Vescovi diocesani<br />

per un certo tempo, e poi sono<br />

stati designati per qualche incarico<br />

nella Curia. Questa esperienza nelle<br />

attiv<strong>it</strong>à pastorali è molto importante<br />

perché portiamo un punto di vista più<br />

rivolto verso l’aspetto pastorale. Io sono<br />

stato Vescovo diocesano per 32 anni.<br />

Questo, credo, mi aiuti nell’esercizio<br />

<strong>del</strong>le mie attuali funzioni, specialmente<br />

per quanto riguarda i sacerdoti,<br />

i diaconi, la catechesi, che sono le<br />

competenze di questa Congregazione.<br />

È chiaro che non sia facile adattarsi<br />

al nuovo r<strong>it</strong>mo di v<strong>it</strong>a, a non aver<br />

più una comun<strong>it</strong>à, nella quale si lavori<br />

direttamente con il popolo. Il servizio<br />

nella Curia ha sempre una dimensione<br />

pastorale fondamentale,<br />

che però opera ad un livello universale,<br />

senza un coinvolgimento diretto<br />

con il popolo. Comprende anche tutte<br />

le attiv<strong>it</strong>à tecniche, amministrative,<br />

perché una Congregazione ha anche<br />

competenze governative, essa fa parte<br />

<strong>del</strong> governo <strong>del</strong>la Chiesa universale.<br />

Questo è necessario impararlo.<br />

Per adattarsi, basta avere amore per<br />

il lavoro, credere che si sta facendo la<br />

volontà di Dio. Io ho la certezza che<br />

Egli voglia che sia qui, perché il Papa<br />

mi ha chiamato.<br />

Nell’Arcidiocesi di San Paolo,<br />

Vostra Eminenza si è distinto<br />

per la preoccupazione, per la<br />

formazione dei presb<strong>it</strong>eri. Come<br />

vede da Roma l’istruzione e<br />

la formazione <strong>del</strong> Clero<br />

Prima di tutto questa differisce<br />

molto da diocesi a diocesi, da paese<br />

a paese, perché ogni cosa si assimila<br />

alla cultura <strong>del</strong> posto, tutto ha la sua<br />

storia. In questo senso la Chiesa è<br />

molto differenziata — questo è bene,<br />

perché la leg<strong>it</strong>tima divers<strong>it</strong>à arricchisce<br />

la Chiesa, porta esperienze differenti<br />

— ma esiste una grande un<strong>it</strong>à.<br />

La formazione nei seminari è di<br />

competenza <strong>del</strong>la Congregazione per<br />

20 Salvami Regina · Luglio 2009


l’Educazione Cattolica, ma la formazione<br />

permanente, a partire dal momento<br />

in cui il seminarista riceve l’ordinazione<br />

presb<strong>it</strong>erale, compete alla<br />

nostra Congregazione. Bisogna aver<br />

sempre cura di offrire proposte universali,<br />

valide per tutte le diocesi, che<br />

siano importanti da seguire.<br />

Ora, quando si analizza la storia recente<br />

<strong>del</strong>la formazione nei seminari, si<br />

nota che, sebbene ci siano stati molti<br />

cambiamenti dopo il Concilio Vaticano<br />

II, il sacerdote di Gesù Cristo, che<br />

deve esser formato, continua sempre<br />

ad essere lo stesso. In questo senso, si<br />

tratta sempre <strong>del</strong>la medesima formazione,<br />

perché il sacerdozio non muta.<br />

Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e<br />

sempre. Per essere Suo discepolo deve<br />

avere sempre le stesse grandi esigenze<br />

e lo stesso grande amore.<br />

Allora i cambiamenti non sono stati<br />

così radicali, sono stati cambiamenti<br />

di metodo per raggiungere gli stessi<br />

obiettivi. Dopo il Concilio, ci furono<br />

molte, cosiddette, esperienze nuove.<br />

Alcune sono state azzeccate, altre<br />

sono state un vero fallimento, altre<br />

ancora hanno portato a recuperare<br />

certe metodologie che erano state<br />

abbandonate, ma si è visto, alla fine,<br />

che era importante riprendere. Allora<br />

c’è stato tutto un processo di ricerca<br />

di percorsi, ma non di cambiamento<br />

di obiettivi: gli obiettivi sono gli<br />

stessi perché il sacerdozio è lo stesso.<br />

Il sacerdote deve sempre essere<br />

un uomo acculturato nella sua epoca,<br />

egli deve saper portare Gesù Cristo<br />

al mondo di oggi, che è differente<br />

dal mondo di secoli addietro. Sotto<br />

questo aspetto ci sono stati cambiamenti,<br />

ma il grande ministero <strong>del</strong> sacerdote<br />

è sempre lo stesso. Il ministero<br />

<strong>del</strong>l’Eucaristia, <strong>del</strong>la Parola, <strong>del</strong>la<br />

santificazione, <strong>del</strong> pastore che dirige<br />

la sua comun<strong>it</strong>à sono i grandi ministeri<br />

<strong>del</strong> sacerdote, che provengono<br />

da Gesù Cristo.<br />

Che consiglio darebbe Vostra<br />

Eminenza ai nostri lettori, per<br />

impostarli a vivere pienamente<br />

l’Anno Sacerdotale<br />

Io raccomanderei di cominciare<br />

col cercare di avere una comprensione<br />

più profonda di quello che è un<br />

presb<strong>it</strong>ero. Quest’uomo di Dio, in ver<strong>it</strong>à,<br />

si intende soltanto alla luce <strong>del</strong>la<br />

Fede, non si può ridurlo a un essere<br />

umano che ha una professione che<br />

gli dà da vivere. No! Il sacerdozio è<br />

un dono di Dio. Pertanto, la comun<strong>it</strong>à<br />

dovrà accogliere il sacerdote come<br />

un dono di Gesù Cristo, non come un<br />

qualcosa di fabbricato da lei.<br />

In secondo luogo, avere molto<br />

amore per il sacerdote e non solo collaborare<br />

con lui, come ha detto il Papa<br />

recentemente, ma sentirsi corresponsabile<br />

per la propria Chiesa. Non<br />

aiutare il sacerdote semplicemente<br />

perché si r<strong>it</strong>iene che lui stia facendo<br />

una cosa buona, lasciando a lui tutta<br />

la responsabil<strong>it</strong>à. No. Ogni cristiano,<br />

ogni battezzato deve sentire che<br />

quanto ha a che vedere con la Chiesa<br />

riguarda anche con lui. Anche se è<br />

“C’è stato tutto un<br />

processo di ricerca di<br />

percorsi, ma non di<br />

cambiamento di obiettivi:<br />

gli obiettivi sono gli<br />

stessi perché il sacerdozio<br />

è lo stesso”.<br />

laico o laica deve dire: “Anch’io sono<br />

responsabile”.<br />

Oltre a questo, pregare per i sacerdoti<br />

e per le vocazioni. Far capire al<br />

sacerdote che noi lo amiamo, lo ammiriamo,<br />

ci rallegriamo di averlo come<br />

nostro pastore e desideriamo essere<br />

un appoggio per lui. Così l’Anno<br />

Sacerdotale sarà un anno pos<strong>it</strong>ivo<br />

che aiuterà i sacerdoti a crescere nella<br />

gioia <strong>del</strong>la loro vocazione, a sentire<br />

la gioia di realizzare la loro missione,<br />

anche se questo costa loro molto<br />

sacrificio. <br />

François Boulay<br />

Victor Toniolo<br />

Il Cardinale Cláudio Hummes, OFM, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel<br />

1958, all’età di 24 anni. Ha consegu<strong>it</strong>o il dottorato in Filosofia e ha insegnato in<br />

diversi ist<strong>it</strong>uti scolastici superiori. Fin dai primi anni <strong>del</strong> suo ministero, ha eserc<strong>it</strong>ato,<br />

tra l’altro, la funzione di formare i futuri sacerdoti <strong>del</strong> suo Ordine religioso. Quando<br />

fu eletto Vescovo di Santo André (Brasil), nel 1975, era il superiore <strong>del</strong>la Provincia<br />

Francescana di Rio Grande do Sul. Nel 1996 è stato promosso Arcivescovo di Fortaleza,<br />

dove è rimasto soltanto due anni, essendo poi convocato per reggere l’Arcidiocesi<br />

di San Paolo nel 1998. Giovanni Paulo II lo elevò al Cardinalato nel 2001 e<br />

Benedetto XVI lo ha nominato prefetto <strong>del</strong>la Congregazione per il Clero nel 2006.<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 21


Gustavo Kralj<br />

Il Battesimo e i<br />

Un gesto semplice, una materia comune, e<br />

soltanto alcune parole facili da memorizzare<br />

producono, in unione con la Chiesa, i più<br />

meravigliosi effetti sul piano soprannaturale.<br />

“Gesù è battezzato<br />

da San Giovanni” –<br />

Chiesa di San Giovanni Battista,<br />

Halifax (Canada)<br />

Erano circa quattro secoli<br />

che nessun profeta faceva<br />

udire la sua voce in Israele<br />

quando, nel 15º anno <strong>del</strong><br />

regno di Tiberio Cesare, avvicinandosi<br />

i giorni annunciati da Daniele sulla venuta<br />

<strong>del</strong> Messia, un improvviso subbuglio<br />

percorse Gerusalemme e tutta la<br />

Giudea. Sulle sponde sacre <strong>del</strong> Giordano<br />

— il fiume leggendario, palco di<br />

incantevoli miracoli e scene grandiose<br />

— era apparso un uomo pen<strong>it</strong>ente,<br />

un inviato di Dio nello spir<strong>it</strong>o di Elia.<br />

Giovanni Battista era il suo nome.<br />

Predicazione di Giovanni<br />

e Battesimo di Gesù<br />

Mo<strong>del</strong>lo di anacoreta fino al momento<br />

di compiere la sua missione,<br />

il figlio di Zaccaria ed Elisabetta abbandonò<br />

la lunga, austera e mistica<br />

sol<strong>it</strong>udine in cui era vissuto e scese fino<br />

alla valle <strong>del</strong> Giordano, dove convergevano<br />

da tutte le parti carovane,<br />

al fine di predicarvi parole di un religioso<br />

timore: “Convert<strong>it</strong>evi, perché il<br />

regno dei cieli è vicino!” (Mt 3, 2).<br />

Molt<strong>it</strong>udini di israel<strong>it</strong>i affluivano<br />

per udirlo e ricevere il suo battesimo,<br />

simbolo <strong>del</strong>la purificazione <strong>del</strong><br />

cuore necessaria per mer<strong>it</strong>are il Regno<br />

dei Cieli. Il battesimo di Giovanni<br />

— che era di preparazione, di<br />

pen<strong>it</strong>enza, non ancora il sacramento<br />

— produceva un infervoramento<br />

spir<strong>it</strong>uale come mai si era visto prima<br />

in Israele. “Allora accorrevano a<br />

lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea<br />

e dalla zona adiacente il Giordano;<br />

e, confessando i loro peccati, si<br />

facevano battezzare da lui nel fiume<br />

Giordano” (Mt 3, 5-6).<br />

E l’araldo <strong>del</strong>l’Altissimo si presentava<br />

sempre come mero precursore,<br />

dicendo incessantemente: “Io vi battezzo<br />

con acqua per la conversione; ma<br />

colui che viene dopo di me è più potente<br />

di me e io non son degno neanche di<br />

portargli i sandali; egli vi battezzerà in<br />

Spir<strong>it</strong>o santo e fuoco” (Mt 3, 11).<br />

Erano sei mesi che il santo Precursore<br />

preparava i figli di Israele<br />

all’incontro col Messia, quando Gesù<br />

andò al Giordano “per farsi battezzare<br />

da lui” (Mt 3, 13). Notando la<br />

presenza <strong>del</strong>l’Innocente nel mezzo<br />

<strong>del</strong>la molt<strong>it</strong>udine, Giovanni si chinò<br />

e Gli disse: “Io ho bisogno di essere<br />

battezzato da te e tu vieni da me!”<br />

(Mt 3, 14). Gesù gli rispose: “Lascia<br />

fare per ora, poiché conviene che così<br />

adempiamo ogni giustizia”. E Gio-<br />

22 Salvami Regina · Luglio 2009


suoi effetti<br />

José Afonso Sulzbach de Aguiar<br />

vanni, obbediente, Lo immerse nel<br />

Giordano (cfr. Mt 3, 13-15). 1<br />

Quando Gesù uscì dall’acqua, il<br />

Cielo si aprì e lo Spir<strong>it</strong>o Santo scese su<br />

di Lui assumendo l’aspetto di una colomba.<br />

“E si sentì una voce dal cielo: ‘Tu<br />

sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono<br />

compiaciuto’” (Mc 1, 11). Grandiosa<br />

manifestazione divina con la quale il<br />

Padre, il Figlio e lo Spir<strong>it</strong>o Santo, un<strong>it</strong>i<br />

nell’opera <strong>del</strong>la Redenzione proclamavano<br />

l’ist<strong>it</strong>uzione <strong>del</strong> Sacramento<br />

più necessario per la nostra Salvezza. 2<br />

I Sacramenti, che cosa sono<br />

Secondo il Catechismo <strong>del</strong>la<br />

Chiesa Cattolica, “I Sacramenti sono<br />

segni efficaci <strong>del</strong>la grazia, ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />

da Cristo e affidati alla Chiesa, attraverso<br />

i quali ci viene elarg<strong>it</strong>a la v<strong>it</strong>a divina.<br />

I r<strong>it</strong>i visibili con i quali i Sacramenti<br />

sono celebrati significano e realizzano<br />

le grazie proprie di ciascun Sacramento.<br />

Essi portano frutto in coloro<br />

che li ricevono con le disposizioni<br />

richieste.” 3<br />

Nello stesso senso — sebbene in<br />

forma più sintetica — si esprime l’illustre<br />

teologo don Antonio Royo<br />

Marin, OP, il quale afferma che i Sacramenti<br />

sono “segni sensibili ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />

dal Signore Gesù, per significare e produrre<br />

la grazia santificante in colui che<br />

li riceve degnamente”. 4<br />

Ascoltiamo il dotto domenicano<br />

nella spiegazione dei termini in questa<br />

breve e precisa definizione.<br />

I Sacramenti sono, in primo luogo,<br />

segni. — Ossia, rimandano a qualcosa<br />

di differente da se stessi, come<br />

Françõis Boulay<br />

Il Battesimo di Cristo e<br />

il Battesimo di Giovanni<br />

M<br />

entre Apollo si trovava a Corinto,<br />

Paolo attraversò le province<br />

superiori e giunse a Efeso, dove<br />

incontrò alcuni discepoli e chiese loro:<br />

“Avete ricevuto lo Spir<strong>it</strong>o Santo, quando<br />

avete abbracciato la fede”.<br />

Gli risposero: “No, non abbiamo<br />

neppure sent<strong>it</strong>o parlare di uno Spir<strong>it</strong>o<br />

Santo!”. “Allora in che battesimo<br />

siete stati battezzati” — chiese Paolo.<br />

Dissero: “Nel battesimo di Giovanni”.<br />

Paolo allora replicò: “Giovanni<br />

dava soltanto un battesimo di<br />

pen<strong>it</strong>enza, dicendo al popolo che credesse<br />

in Colui che sarebbe venuto<br />

dopo di lui, cioè, in Gesù”.<br />

Udendo questo, furono battezzati<br />

in nome <strong>del</strong> Signore Gesù e quando<br />

Paolo impose loro le mani, lo Spir<strong>it</strong>o<br />

Santo discese su di loro e parlavano<br />

in lingue strane e profetizzavano.<br />

Erano in tutto circa dodici uomini.<br />

Paolo entrò nella sinagoga e parlò<br />

con coraggio per tre mesi, discutendo<br />

e persuadendoli riguardo al Regno di<br />

Dio (At 19, 1-8).<br />

“San Paolo” - Vetrata <strong>del</strong>la Basilica di<br />

San Patrizio, Montreal (Canada)<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 23


Gustavo Kralj<br />

È<br />

“Crocifissione” Opera<br />

di Pacino di Buonaguida -<br />

Metropol<strong>it</strong>an Museum<br />

of Art - New York<br />

Acqua e Sangue<br />

<strong>del</strong> costato di Cristo<br />

evidente che Cristo ci ha liberato<br />

dai peccati, soprattutto<br />

con la sua Passione, non soltanto<br />

per l’efficacia e i mer<strong>it</strong>i <strong>del</strong>la stessa,<br />

ma anche a causa <strong>del</strong> suo valore<br />

espiatorio. Allo stesso modo, anche<br />

grazie alla sua Passione è iniziato<br />

il sistema r<strong>it</strong>uale <strong>del</strong>la Religione<br />

cristiana, offrendo Se stesso a<br />

Dio come ‘oblazione e v<strong>it</strong>tima’, come<br />

è scr<strong>it</strong>to nella Lettera agli Efesini.<br />

È, dunque, evidente che la forza<br />

dei Sacramenti <strong>del</strong>la Chiesa provengono<br />

specialmente dalla Passione<br />

di Cristo; il ricevere i Sacramenti,<br />

a sua volta, ci pone per così dire<br />

in comunicazione con la forza <strong>del</strong>la<br />

Passione di Cristo. Come segno<br />

di questa connessione, dal costato<br />

di Cristo pendente nella Croce<br />

sono deflu<strong>it</strong>i acqua e sangue: l’acqua<br />

si riferisce al Battesimo, il sangue<br />

all’Eucaristia, che sono i principali<br />

Sacramenti (d’AQUINO, San<br />

Tommaso, Summa Teologica, III, q.<br />

62, a. 5, risp.)<br />

la bilancia simbolizza la giustizia, o la<br />

bandiera rappresenta la Patria.<br />

Sono segni sensibili. — Possono,<br />

pertanto, esser percep<strong>it</strong>i dai sensi corporali,<br />

come accade, per esempio, con<br />

l’acqua nel Battesimo, il pane e il vino<br />

nell’Eucaristia o l’olio nella Cresima e<br />

nell’Unzione degli Infermi.<br />

Sono stati ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da Nostro Signor<br />

Gesù Cristo. — Come afferma<br />

anche San Tommaso, “ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />

qualcosa che gli dà vigore e forza”. 5<br />

Stando così le cose, solamente Gesù<br />

può esser causa dei Sacramenti, e<br />

non la Chiesa, “poiché la grazia santificante<br />

germina, come dalla sua fonte<br />

unica, dal Cuore traf<strong>it</strong>to di Cristo”. 6<br />

Ne deriva anche che, come insegna<br />

San Pio X, non tocca alla Chiesa, “innovare<br />

alcunché riguardo alla sostanza<br />

stessa dei Sacramenti”. 7<br />

Per significare e produrre la grazia<br />

santificante. — L’acqua <strong>del</strong> Battesimo,<br />

per esempio, lava il corpo <strong>del</strong><br />

battezzato per rappresentare la purificazione<br />

<strong>del</strong>la sua anima, che resta<br />

purificata da ogni peccato e l’Eucaristia<br />

ci è data sotto la forma di<br />

alimento corporale, per simbolizzare<br />

l’alimento spir<strong>it</strong>uale che l’anima<br />

riceve per la presenza reale di Cristo<br />

in corpo, sangue, anima e divin<strong>it</strong>à.<br />

In colui che li riceve degnamente.<br />

— Affinché i Sacramenti producano<br />

la grazia santificante è necessario che<br />

chi li riceve non opponga loro nessun<br />

ostacolo o impedimento volontario.<br />

Ecco perché è richiesto il possesso<br />

<strong>del</strong>lo stato di grazia per ricevere<br />

la Cresima, Eucaristia, Unzione degli<br />

Infermi, Ordine e Matrimonio ed<br />

essere pent<strong>it</strong>o, almeno con attrizione<br />

soprannaturale, 8 per ricevere l’assoluzione<br />

nel Sacramento <strong>del</strong>la Pen<strong>it</strong>enza,<br />

o il Battesimo quando si tratta<br />

di persona in età d’uso <strong>del</strong>la ragione.<br />

Occorre notare, infine, che i Sacramenti<br />

hanno un carattere universale;<br />

Gesù Cristo non li ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />

unicamente perché alcuni scegliessero,<br />

ma piuttosto per prof<strong>it</strong>to<br />

di tutti gli uomini.<br />

24 Salvami Regina · Luglio 2009


V<strong>it</strong>a naturale e v<strong>it</strong>a<br />

soprannaturale<br />

Portando oltre l’analogia tra il piano<br />

simbolico e il piano <strong>del</strong>la grazia,<br />

San Tommaso d’Aquino stabilisce nella<br />

Summa Teologica un interessante parallelo<br />

tra la v<strong>it</strong>a naturale e la v<strong>it</strong>a soprannaturale<br />

prodotta dai Sacramenti. 9<br />

Mentre, nella v<strong>it</strong>a naturale, l’uomo<br />

è generato, cresce e si alimenta; nella<br />

v<strong>it</strong>a soprannaturale, l’anima nasce<br />

dal Battesimo, raggiunge la statura e la<br />

forza perfette per la Cresima e si nutre<br />

con l’Eucaristia. E “come l’uomo incorre<br />

a volte in un’inferm<strong>it</strong>à corporale o spir<strong>it</strong>uale,<br />

essendo questa il peccato, è necessario<br />

che sia guar<strong>it</strong>o dalla malattia”. 10<br />

È questa la funzione <strong>del</strong>la Pen<strong>it</strong>enza<br />

(Riconciliazione), che ristabilisce la salute,<br />

e <strong>del</strong>l’Unzione degli Infermi, che<br />

pulisce l’anima dalle vestigia e postumi<br />

lasciati nella sua anima dal peccato.<br />

A questi cinque Sacramenti<br />

si uniscono quello <strong>del</strong> Matrimonio<br />

e quello <strong>del</strong>l’Ordine — essendo<br />

quest’ultimo analogo al potere che<br />

riceve un uomo per reggere la molt<strong>it</strong>udine<br />

e eserc<strong>it</strong>are funzioni pubbliche<br />

— completando così il numero<br />

di sette.<br />

“A partire da qui — conclude il Dottor<br />

Angelico — resta chiara la questione<br />

<strong>del</strong> numero dei Sacramenti, anche in<br />

quanto mira alla ribellione dal peccato,<br />

poiché il Battesimo si rivolge contro<br />

la mancanza di v<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale; la Cresima,<br />

contro la debolezza d’animo che<br />

si trova negli appena nati; l’Eucaristia,<br />

contro la fragil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>l’anima davanti al<br />

peccato; la Pen<strong>it</strong>enza, contro il peccato<br />

presente commesso dopo il Battesimo;<br />

l’Unzione degli Infermi, contro le<br />

conseguenze <strong>del</strong> peccato non sufficientemente<br />

tolte dalla Pen<strong>it</strong>enza o provenienti<br />

dalla negligenza o dall’ignoranza;<br />

l’Ordine , contro la disorganizzazione<br />

<strong>del</strong>la molt<strong>it</strong>udine; il Matrimonio,<br />

contro la concupiscenza personale<br />

e contro la scomparsa <strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à che<br />

si verifica con la morte”. 11<br />

“Nulla permane, pertanto, a margine<br />

<strong>del</strong>l’ influenza benefica dei Sa-<br />

cramenti”, osserva Don Antonio Royo<br />

Marin.“Tram<strong>it</strong>e loro la v<strong>it</strong>a umana<br />

intera è santificata e l’uomo si trova<br />

provvisto con divina abbondanza di<br />

tutto quanto necess<strong>it</strong>a per assicurare la<br />

sua salvezza eterna”. 12<br />

L’unico Sacramento<br />

indispensabile per la salvezza<br />

Nella tradizionale relazione stabil<strong>it</strong>a<br />

da San Tommaso, il Battesimo,<br />

nuova nasc<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale, è il primo<br />

dei sette Sacramenti. 13 Lo è anche dal<br />

punto di vista <strong>del</strong>la necess<strong>it</strong>à, poiché è<br />

l’unico Sacramento indispensabile per<br />

ognuno di noi, individualmente, per<br />

raggiungere la Beat<strong>it</strong>udine eterna. 14<br />

Così sostiene con tutta chiarezza<br />

lo stesso San Tommaso: “È, dunque,<br />

chiaro, che tutti sono obbligati al Battesimo<br />

e che, senza questo, non può esserci<br />

salvezza per gli uomini”. 15 In modo<br />

ancor più bello e chiaro lo stesso<br />

Nostro Signore: “Se uno non nasce da<br />

acqua e da Spir<strong>it</strong>o, non può entrare nel<br />

regno di Dio.” (Gv 3, 5). 16<br />

Ora, “conviene alla misericordia di<br />

chi ‘vuole che tutti gli uomini si salvino’,<br />

permettere che si trovi facilmente<br />

il rimedio per la salvezza”. 17 Ne consegue<br />

che la materia <strong>del</strong> Battesimo<br />

sia una materia comune, l’acqua, che<br />

qualunque uomo può ottenere e ne<br />

consegue anche che il ministro <strong>del</strong><br />

Battesimo, in circostanze eccezionali,<br />

possa essere una persona qualunque,<br />

anche non ordinata, uomo o donna<br />

e persino un eretico o un pagano. 18<br />

Affinché il Sacramento sia valido, la<br />

Chiesa esige soltanto che sia utilizzata<br />

la materia <strong>del</strong> Sacramento, osservata<br />

la forma e applicata l’intenzione<br />

di fare ciò che Lei stessa fa, astraendo<br />

da qualsiasi eresia o infe<strong>del</strong>tà.<br />

Battesimo e Peccato Originale<br />

Conviene, infine, non dimenticare<br />

che la necess<strong>it</strong>à di questo Sacramento,<br />

come spiega Besson, “è conseguenza<br />

degli effetti <strong>del</strong> Peccato Originale<br />

e <strong>del</strong>le rest<strong>it</strong>uzioni promesse<br />

dall’Uomo-Dio”. 19<br />

Ognuno di noi ha peccato<br />

in Adamo, e la morte<br />

è entrata nella nostra anima<br />

col peccato; allo stesso<br />

modo, ognuno di noi<br />

è stato salvato nel nuovo<br />

Adamo, e affinché la v<strong>it</strong>a<br />

di Lui entri nella nostra<br />

anima è necessario che riceviamo la<br />

grazia <strong>del</strong> Battesimo. “Sotto le acque<br />

<strong>del</strong> Battesimo, la macchia prim<strong>it</strong>iva ed<br />

estinta dalla fronte <strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à; e con<br />

il t<strong>it</strong>olo di figlio battezzato e rigenerato,<br />

l’uomo decaduto recupera i suoi dir<strong>it</strong>ti e<br />

la sua ered<strong>it</strong>à celestiale. Questa necess<strong>it</strong>à<br />

include tutti gli uomini”. 20<br />

Per questo, poco tempo dopo la<br />

sua nasc<strong>it</strong>a, il bambino è condotto al<br />

fonte battesimale da un padrino che<br />

risponde <strong>del</strong>la sua Fede, e china sotto<br />

l’acqua santa la sua fronte ancora<br />

segnata dal peccato originale. 21 Consumato<br />

il r<strong>it</strong>o, il bambino si erge libero,<br />

innocente e immacolato, con l’in<strong>del</strong>ebile<br />

sigillo <strong>del</strong>l’ordine soprannaturale.<br />

Era schiavo e le sue catene sono<br />

state spezzate; era morto ed è stato<br />

resusc<strong>it</strong>ato.<br />

Due principali effetti<br />

Quali sono i principali effetti di<br />

questo Sacramento<br />

Nel suo già menzionato libro Somos<br />

hijos de Dios, don Royo Marin<br />

ne enumera sette, con la precisione<br />

propria <strong>del</strong> teologo. Il Catechismo<br />

<strong>del</strong>la Chiesa Cattolica, con un intento<br />

più pastorale, afferma che ve ne<br />

sono principalmente due: la purificazione<br />

dei peccati e la nuova nasc<strong>it</strong>a<br />

nello Spir<strong>it</strong>o Santo. 22<br />

Non vi è molto da dire in relazione<br />

al primo di questi, se non che la<br />

purificazione è così completa che<br />

“tutti i peccati sono perdonati: il peccato<br />

originale e tutti i peccati personali,<br />

come pure tutte le pene <strong>del</strong> peccato”.<br />

23<br />

Ma al di là di pulire così l’anima,<br />

questo Sacramento “fa <strong>del</strong> neof<strong>it</strong>a una<br />

creatura nuova, un figlio adottivo di<br />

Dio che è divenuto partecipe <strong>del</strong>la na-<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 25


Sette meravigliosi<br />

effetti <strong>del</strong> Battesimo<br />

Il Sacramento <strong>del</strong> Battesimo produce, in colui che lo riceve,<br />

una serie di divine meraviglie. Ecco le principali:<br />

1) Infonde la grazia santificante, con la sfumatura speciale<br />

di grazia rigenerativa, che è propria <strong>del</strong> battezzato,<br />

rendendolo in grado di ricevere gli altri Sacramenti.<br />

2) Converte il battezzato in tempio vivo <strong>del</strong>la Santissima<br />

Trin<strong>it</strong>à, per la divina inab<strong>it</strong>azione in tutte le anime in<br />

stato di grazia.<br />

3) Infonde il germe di tutte le virtù infuse e i doni <strong>del</strong>lo<br />

Spir<strong>it</strong>o Santo.<br />

4) Lo rende membro vivo di Gesù Cristo, come ramo <strong>del</strong>la<br />

divina Vigna (Gv 15, 5).<br />

5) Imprime il carattere battesimale, il quale lo rende<br />

membro vivo <strong>del</strong> Corpo Mistico di Gesù Cristo, che è<br />

la Chiesa, e gli dà una partecipazione reale e vera (sebbene<br />

incompleta) nel sacerdozio di Gesù Cristo. Questa<br />

partecipazione sacerdotale si perfeziona con il carattere<br />

<strong>del</strong> Sacramento <strong>del</strong>la Cresima e si completa con<br />

il carattere <strong>del</strong> Sacramento <strong>del</strong>l’Ordine.<br />

6) Estingue totalmente dall’anima il peccato originale e<br />

tutti i peccati presenti, precedentemente commessi;<br />

questi peccati non sono appena coperti, ma estinti di<br />

fatto e in forma defin<strong>it</strong>iva. Così lo ha defin<strong>it</strong>o espressamente<br />

il Concilio di Trento (D §792).<br />

7) Perdona tutta la pena dovuta ai peccati, tanto quella temporale<br />

quanto quella eterna. In modo che se un peccatore<br />

riceve il Battesimo nel momento <strong>del</strong>la morte, entra immediatamente<br />

in Cielo, senza passare per il Purgatorio. È<br />

quello che ha insegnato il Concilio di Firenze (D §696) e<br />

che poi il Concilio di Trento ha defin<strong>it</strong>o (D §792).<br />

(ROYO MARÍN, OP, Antonio. Somos hijos de Dios.<br />

Madrid: BAC, 1977, pagg. 69-70).<br />

Sergio Miyasaki<br />

Note<br />

1<br />

Durante la sua recente<br />

vis<strong>it</strong>a al luogo in cui era<br />

stato battezzato Gesù,<br />

Papa Benedetto XVI<br />

spiega il motivo di questo<br />

gesto <strong>del</strong> Redentore:<br />

“Gesù si è messo in<br />

fila con i peccatori e ha<br />

accettato il battesimo di<br />

pen<strong>it</strong>enza di Giovanni<br />

come un segno profetico<br />

<strong>del</strong>la propria Passione,<br />

Morte e Ressurrezione<br />

per il perdono dei peccati”<br />

(10/5/2009).<br />

2<br />

San Tommaso afferma che<br />

questo Sacramento è stato<br />

ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o quando Cristo è<br />

stato battezzato, sebbene<br />

la necess<strong>it</strong>à di riceverlo sia<br />

stata notificata all’uman<strong>it</strong>à<br />

solo dopo la sua Passione<br />

e Ressurrezione (cfr. ST<br />

III, q. 66, a. 2).<br />

3<br />

CIC § 1131-1132.<br />

4<br />

ROYO MARÍN, OP,<br />

Antonio. Somos hijos de Dios.<br />

Madrid: BAC, 1977, pag. 93.<br />

5<br />

d’AQUINO, San<br />

Tommaso. Summa<br />

Teologica III, q. 64, a. 2.<br />

Cfr. Denzinger –<br />

Hünermann, §1864.<br />

6<br />

ROYO MARÍN, OP, Op.<br />

c<strong>it</strong>., pagg. 93-94.<br />

7<br />

Denzinger –<br />

Hünermann, §3556.<br />

8<br />

La attrizione, o contrizione<br />

imperfetta, e il pentimento<br />

susc<strong>it</strong>ato dal timore <strong>del</strong><br />

castigo. Per conoscere<br />

meglio le differenze tra<br />

attrizione e contrizione<br />

perfetta, si può consultare<br />

<strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>, n. 84,<br />

dicembre 2008, pagg. 34-<br />

35.<br />

9<br />

Cf. d’AQUINO, San<br />

Tommaso. Summa<br />

Teologica III, q. 65, a. 1.<br />

10<br />

Idem, q. 65, a. 1, resp.<br />

11<br />

Idem, ibidem.<br />

12<br />

ROYO MARÍN, OP, Op.<br />

C<strong>it</strong>., pag. 94.<br />

13<br />

Cf. d’AQUINO, San<br />

Tommaso de. Summa<br />

Teologica III, q. 65, a. 2,<br />

risp.<br />

14<br />

Cfr. Idem, q. 65, a. 3, ad.<br />

3; a. 4, resp. La Pen<strong>it</strong>enza<br />

e l’Ordine sacerdotale<br />

sono anch’essi di necess<strong>it</strong>à<br />

assoluta, ma la prima<br />

è richiesta soltanto per<br />

coloro che hanno peccato<br />

dopo il Battesimo e il<br />

secondo è imprescindibile<br />

per la Chiesa, non per gli<br />

individui (cfr. ST III, q.<br />

65, a. 4).<br />

15<br />

d’AQUINO, San<br />

Tommaso. Summa<br />

Teologica, III q. 68, a. 1,<br />

risp.<br />

16<br />

Non tratteremo in questo<br />

articolo <strong>del</strong> battesimo di<br />

26 Salvami Regina · Luglio 2009


tura divina, membro di Cristo e coerede<br />

con Lui, tempio <strong>del</strong>lo Spir<strong>it</strong>o Santo”. 24<br />

Infatti, il Battesimo ci rende membri<br />

<strong>del</strong> Corpo di Cristo e ci incorpora<br />

alla Chiesa. Attraverso il Battesimo,<br />

la v<strong>it</strong>a di Gesù Cristo circola in<br />

tutto il Corpo, portando la Sua grazia<br />

cap<strong>it</strong>ale a tutti i membri e permettendo<br />

loro di ottenere la grazia e le<br />

virtù: “Dal capo che è Cristo deriva sui<br />

Suoi membri la pienezza <strong>del</strong>la grazia e<br />

<strong>del</strong>la virtù, secondo il <strong>Vangelo</strong> di Giovanni:<br />

‘Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo<br />

ricevuto e grazia su grazia’ (Gv<br />

1, 16)”. 25<br />

Così, in ordine alla soddisfazione,<br />

alla redenzione, al mer<strong>it</strong>o, all’orazione,<br />

al sacerdozio: tutto è divenuto<br />

comune tra Gesù Cristo e noi, visto<br />

che la Chiesa intera, Corpo Mistico<br />

di Gesù Cristo, può esser considerata<br />

come una sola persona con Lui,<br />

secondo quanto insegna San Tommaso<br />

d’Aquino. 26<br />

La Passione di Cristo è<br />

comunicata al neof<strong>it</strong>a<br />

Le conseguenze di questa dottrina<br />

hanno una portata maggiore di quanto<br />

si pensi, al punto che San Paolo afferma<br />

che, col Battesimo, il credente<br />

è in comunione con la morte di Cristo,<br />

è sepolto e resusc<strong>it</strong>a con Lui. 27<br />

Su questo, commenta San Tommaso:<br />

“Col Battesimo siamo incorporati<br />

nella Passione e Morte di Cristo.<br />

Dice Paolo: ‘Se siamo morti con<br />

Cristo, crediamo che anche vivremo<br />

con Lui. Si dimostra così che ad ogni<br />

battezzato la Passione di Cristo è comunicata<br />

per servire da rimedio, come<br />

se lui stesso avesse sofferto e fosse<br />

morto. Ora, la Passione di Cristo<br />

è una soddisfazione sufficiente per<br />

tutti i peccati di tutti gli uomini. Per<br />

questo, chi è battezzato, è liberato dal<br />

reato di ogni pena dovuta per i suoi<br />

peccati, come se egli stesso avesse offerto<br />

una soddisfazione sufficiente per<br />

tutti i suoi peccati”. 28<br />

Siamo figli di Dio<br />

Ma forse il più toccante e prodigioso<br />

effetto <strong>del</strong> Battesimo è il produrre<br />

la filiazione divina.<br />

Dio ha solo un figlio secondo la<br />

sua natura, che è il Verbo Incarnato.<br />

Soltanto a Lui il Padre trasferisce<br />

eternamente la natura divina in<br />

tutta la sua infin<strong>it</strong>a pienezza. Tuttavia,<br />

la grazia santificante<br />

— che è uno degli effetti<br />

<strong>del</strong> Battesimo — conferisce<br />

ai neof<strong>it</strong>i una partecipazione<br />

reale e vera<br />

in questa filiazione<br />

“per una adozione intrinseca,<br />

la quale pone nella<br />

nostra anima, fisicamente e formalmente,<br />

una realtà assolutamente divina,<br />

che fa circolare lo stesso sangue<br />

di Dio nelle vene <strong>del</strong>la nostra anima.<br />

Grazie a questo innesto divino, l’anima<br />

si fa partecipe <strong>del</strong>la stessa v<strong>it</strong>a di<br />

Dio. Si tratta di una vera generazione<br />

spir<strong>it</strong>uale, una nasc<strong>it</strong>a soprannaturale<br />

che im<strong>it</strong>a la generazione naturale e<br />

ricorda, per analogia, la generazione<br />

eterna <strong>del</strong> Verbo di Dio”. 29<br />

In una parola, la grazia santificante,<br />

per la quale il Battesimo ci apre le<br />

porte, non ci dà solo il dir<strong>it</strong>to di chiamarci<br />

figli di Dio, ma ci rende realmente<br />

tali. “Ineffabile meraviglia —<br />

conclude Don Royo Marin — che sembrerebbe<br />

incredibile se non risultasse<br />

espressamente nella divina Rivelazione”.<br />

30<br />

Avrebbe potuto Dio fare qualcosa<br />

di più per noi <br />

sangue (dei martiri non<br />

battezzati) né di quello<br />

di desiderio, poiché<br />

sebbene producano<br />

gli stessi effetti <strong>del</strong><br />

Battesimo sacramentale,<br />

non sono essi sacramenti<br />

propriamente detti (cfr.<br />

ST III, q. 66, a. 11, ad.<br />

2). Il lettore interessato<br />

a conoscere quello che<br />

San Tommaso afferma su<br />

entrambi, può consultare<br />

l’art. 12 <strong>del</strong>la questione<br />

66 (battesimo di sangue)<br />

e l’art. 2 <strong>del</strong>la q. 68<br />

(battesimo di desiderio).<br />

17<br />

Cf. d’AQUINO, San<br />

Tommaso. Summa<br />

Teologica III, q. 67, a. 3.<br />

18<br />

Cf. Idem, q. 67, a. 3-5.<br />

19<br />

BESSON, Mgr. Louis<br />

François Nicolas. Les<br />

Sacrements. Paris: Reaux-<br />

Bray, 1886, pag. 116.<br />

20<br />

Idem, ibidem.<br />

21<br />

Sulla convenienza di non<br />

trascurare il Battesimo dei<br />

bambini si veda Summa<br />

Teologica, III, q. 68, a. 3<br />

e 9.<br />

22<br />

Cfr. CIC §1262. Il Rev.<br />

mo Don Royo Marin,<br />

nel suo già menzionato<br />

Somos hijos de Dios, fa la<br />

relazione sistematica degli<br />

effetti <strong>del</strong> Battesimo che<br />

abbiamo riprodotto nel<br />

box allegato.<br />

23<br />

CIC §1263.<br />

24<br />

CIC §1265.<br />

25<br />

d’AQUINO, San<br />

Tommaso. Summa<br />

Teologica, III, q. 69, a. 4.<br />

San Tommaso afferma<br />

anche: “Con il Battesimo<br />

rinasciamo alla v<strong>it</strong>a<br />

spir<strong>it</strong>uale, propria di<br />

coloro che credono in<br />

Cristo. [...] Ora, la v<strong>it</strong>a è<br />

l’unione <strong>del</strong>le membra col<br />

capo dal quale ricevono<br />

il senso e il movimento”<br />

(Summa Teologica, III, q.<br />

69, a. 5).<br />

26<br />

Cfr. Idem: “Si deve dire<br />

che capo e membri sono<br />

come un’unica persona<br />

mistica. Pertanto, la<br />

soddisfazione di Cristo<br />

appartiene a tutti i fe<strong>del</strong>i<br />

come membri Suoi”<br />

(ST III, q. 48, a.2 ad 1).<br />

“Tutta la Chiesa, che è il<br />

Corpo Mistico di Cristo, è<br />

considerata come una sola<br />

persona col suo capo, che<br />

è Cristo” (ST III, q. 49, a.<br />

1 Risp).<br />

27<br />

Cf. CIC §1227.<br />

28 d’AQUINO, San<br />

Tommaso. Summa<br />

Teologica, III, q. 69, a.4<br />

Risp.<br />

29<br />

ROYO MARÍN, OP, Op.<br />

c<strong>it</strong>., pagg. 20-21.<br />

30<br />

Idem, pag. 21.<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 27


<strong>Araldi</strong> frequentanti l’Angelicum<br />

Studiando “in ginocchio”<br />

Ancor oggi si può dire che tutte le strade portano<br />

a Roma.<br />

Basta percorrere alcune vie <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà per<br />

averne la conferma. Vi convergono molt<strong>it</strong>udini di fe<strong>del</strong>i<br />

e turisti, durante tutto l’anno, desiderosi di percorrere<br />

ogni basilica, ogni chiesa, ogni monumento, poiché tutto<br />

ha una Storia millenaria. Fra coloro che hanno avuto la<br />

fortuna di andarci, non ce n’è uno che non sogni di poter<br />

tornare, tale è l’attrazione eserc<strong>it</strong>ata dalla C<strong>it</strong>tà Eterna.<br />

Si respira Cattolicesimo e Storia ad ogni passo. Ogni angolo,<br />

ogni pietra ha qualcosa da raccontare...<br />

Come sede <strong>del</strong> Papato, Roma è anche il principale centro<br />

di formazione accademica dei chierici <strong>del</strong> mondo intero.<br />

È un privilegio e un onore poter studiare in una <strong>del</strong>le<br />

sue secolari univers<strong>it</strong>à, prezioso fregio <strong>del</strong>la Santa Chiesa.<br />

Tra queste ist<strong>it</strong>uzioni scolastiche, occupa un luogo di<br />

rilievo la famosa Univers<strong>it</strong>à Pontificia di San Tommaso<br />

d’Aquino, l’Angelicum, come è conosciuta. Appartiene<br />

all’Ordine fondato nel 1216 da San Domenico di<br />

Guzman, la cui final<strong>it</strong>à è la predicazione <strong>del</strong>la Parola di<br />

Dio. Con speciale enfasi nello studio, i domenicani hanno<br />

avuto nelle loro fila il fior fiore di teologi come San<br />

Tommaso d’Aquino, Sant’Alberto Magno e Santa Caterina<br />

da Siena, dichiarati dottori <strong>del</strong>la Chiesa, oltre a cinque<br />

papi, tra i quali San Pio V.<br />

Otto secoli di storia<br />

L’origine <strong>del</strong>l’Angelicum rimonta allo Studium medievale,<br />

scuola fondata nel 1220 nel Convento di Santa Sabina,<br />

a Roma. In segu<strong>it</strong>o, nel 1577, fu ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o il Collegio<br />

Italo-Spagnolo di SanTommaso nel Convento di Minerva,<br />

aperto anche ad alunni non appartenenti all’ordine<br />

domenicano. Nel 1727, Benedetto XIII concesse il dir<strong>it</strong>to<br />

all’Ordine di San Domenico di conferire t<strong>it</strong>oli accademici,<br />

originando la Facoltà di Teologia. A seguire, nel<br />

1882 fu fondata la Facoltà di Filosofia e, nel 1896, la Facoltà<br />

di Dir<strong>it</strong>to Canonico. Il t<strong>it</strong>olo pontificio fu concesso<br />

dal Papa San Pio X nel 1906, mentre era Maestro-Generale<br />

<strong>del</strong>l’ordine il Beato Giacinto Cormier, fondatore<br />

<strong>del</strong>l’Angelicum, propriamente detto. Dal 1932 ha la sua<br />

sede nell’antico Convento dei Santi Domenico e Sisto,<br />

ampliato per tale funzione. Attualmente, tredici centri di<br />

formazione in Teologia e Filosofia nei cinque continenti<br />

sono affiliati all’univers<strong>it</strong>à.<br />

Adorazione eucaristica quotidiana<br />

Nell’Angelicum dal 2001, vi è adorazione al Santissimo<br />

Sacramento portata avanti da alunni volontari,<br />

durante tutti i giorni di lezione. Si unisce, in tal modo,<br />

la v<strong>it</strong>a di studio a quella di devozione. A tal propos<strong>it</strong>o,<br />

così si è espresso in un modo molto felice l’alunno<br />

Fra Ryan Wolford: “Cercando di studiare Teologia ‘in<br />

ginocchio’, il Santissimo Sacramento è un mezzo meraviglioso<br />

che fa sì che i nostri cuori r<strong>it</strong>ornino al centro e<br />

all’obiettivo di ogni nostro sforzo”. (L’Osservatore Romano,<br />

20/5/2009, pag. 26 – edizione settimanale in inglese,<br />

articolo di Joanne Ford).<br />

1600 alunni di circa ottanta paesi cost<strong>it</strong>uiscono il corpo<br />

discente <strong>del</strong>l’univers<strong>it</strong>à oggi, includendo sette <strong>Araldi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong> che vi seguono il corso di dottorato o il master<br />

in Dir<strong>it</strong>to Canonico e in Filosofia, un araldo è inoltre<br />

il vice-presidente <strong>del</strong> Centro Accademico.<br />

Sulla via <strong>del</strong>l’ Angelicum...<br />

... c’è sempre curios<strong>it</strong>à di conoscere gli araldi.<br />

28 Salvami Regina · Luglio 2009


Nella Pontificia Congregazione per il Clero – Studenti<br />

<strong>del</strong>la Facoltà di Dir<strong>it</strong>to Canonico <strong>del</strong>l’Angelicum hanno<br />

vis<strong>it</strong>ato questo dicastero dove sono stati ricevuti dal Prefetto,<br />

Cardinale Cláudio Hummes, OFM, e hanno assist<strong>it</strong>o a una<br />

conferenza tenuta dal Segretario, Don Mauro Piacenza.<br />

Processione Eucaristica – Oltre all’Adorazione<br />

quotidiana, gli alunni <strong>del</strong>l’Angelicum<br />

organizzano annualmente una processione<br />

col Santissimo Sacramento all’interno<br />

<strong>del</strong>l’Angelicum e <strong>del</strong>le vie adiacenti.<br />

Nella Congregazione per i Religiosi – Nella Pontificia<br />

Congregazione per gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata e le Società<br />

di V<strong>it</strong>a Apostolica sono stati anche accolti dal Prefetto,<br />

Cardinal Franc Rodè, CM. L’esposizione è stata fatta dal sottosegretario<br />

Don Sebastiano Pacciola, OCist.<br />

Apprendere dall’esperienza viva – Conferenze e altre attiv<strong>it</strong>à extra-accademiche danno l’opportun<strong>it</strong>à di<br />

assorbire l’esperienza viva dei responsabili per interpretare e applicare le Leggi <strong>del</strong>la Chiesa. A sinistra, alcuni<br />

degli araldi che studiano all’Angelicum con l’arcivescovo Mons. Raymond Leo Burke, Prefetto <strong>del</strong>la Firma<br />

Apostolica e il P. Bruno Espos<strong>it</strong>o, Vicerettore <strong>del</strong>l’Univers<strong>it</strong>à; a destra, con Mons. Francesco Coccopalmerio,<br />

Presidente <strong>del</strong> Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e il Cardinal Georges Cottier, OP, Proteologo emer<strong>it</strong>o<br />

<strong>del</strong>la Casa Pontificia.<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 29


Colombia<br />

Brasile<br />

Stati Un<strong>it</strong>i<br />

Costa Rica<br />

El Salvador<br />

Paraguay<br />

13 maggio – In tutto il mondo, gli araldi hanno commemorato l’anniversario <strong>del</strong>la prima apparizione <strong>del</strong>la<br />

Madonna a Fatima con solenni incoronazioni <strong>del</strong>la statua <strong>del</strong> Cuore Immacolato di Maria. In Brasile, questi<br />

eventi sono stati promossi in 101 c<strong>it</strong>tà di diversi Stati.<br />

Trenta portoghesi<br />

ricevono l’ab<strong>it</strong>o<br />

Trenta portoghesi aspiranti degli araldi hanno ricevuto l’ab<strong>it</strong>o<br />

dalle mani <strong>del</strong> Superiore Generale, Mons. João Scognamiglio<br />

Clá Dias, in una cerimonia realizzata nel Monastero di Battaglia il<br />

3 maggio scorso.<br />

30 Salvami Regina · Luglio 2009


Vaticano – Il Direttore degli <strong>Araldi</strong> in Perù, don José Mário da Silva, ha avuto la gioia<br />

di salutare il Santo Padre dopo l’udienza privata concessa ai Vescovi peruviani in vis<strong>it</strong>a ad limina.<br />

La Pontificia Congregazione<br />

per il Clero si felic<strong>it</strong>a con<br />

gli <strong>Araldi</strong><br />

In virtù <strong>del</strong>l’approvazione pontificia<br />

<strong>del</strong>le due Società di V<strong>it</strong>a<br />

Apostolica consorelle e affini<br />

agli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>, Mons. João<br />

Scognamiglio Clá Dias, EP, ha ricevuto,<br />

l’ 8 maggio scorso, una lettera di<br />

congratulazioni <strong>del</strong> Cardinale Cláudio<br />

Hummes, OFM, Prefetto <strong>del</strong>la Congregazione<br />

per il Clero, nella quale si<br />

dice convinto che questo vincolo più<br />

stretto con la Sede Petrina “genererà<br />

molti frutti apostolici di evangelizzazione<br />

in tutto il mondo”.<br />

Ecco il testo completo <strong>del</strong>la lettera:<br />

“Reverendo Monsignore,<br />

“È stato con grande gioia che abbiamo<br />

ricevuto la notizia <strong>del</strong>l’elevazione<br />

allo stato canonico di Società<br />

di V<strong>it</strong>a Apostolica di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />

<strong>del</strong>le due fondazioni realizzate da<br />

Vostra Reverendissima.<br />

“Si tratta di un vincolo ancora più<br />

stretto con la Sede Petrina, che porta<br />

con sé la grande responsabil<strong>it</strong>à di<br />

una maggior comunione di fede con<br />

il Successore di Pietro<br />

e, pertanto, con tutta la<br />

Chiesa Universale.<br />

“Siamo sicuri che tale<br />

vincolo genererà molti<br />

frutti apostolici e di<br />

evangelizzazione in tutto<br />

il mondo e, specialmente,<br />

nel Continente Latinoamericano,<br />

dove vogliamo<br />

continuare, con rinnovato<br />

fervore, a condurre<br />

i nostri fratelli e sorelle<br />

a Gesù Cristo. Infatti, come<br />

ben ha ricordato la V<br />

Conferenza Generale di<br />

Aparecida, “conoscere Gesù Cristo<br />

con la fede è la nostra gioia; seguirlo<br />

è una grazia, e trasmettere queste<br />

tesoro agli altri è un comp<strong>it</strong>o che il<br />

Signore, chiamandoci ed eleggendoci,<br />

ci ha affidato” (Cfr. Documento di<br />

Aparecida, n.18).<br />

“Speriamo che la Virgo Flos Carmeli<br />

e la Regina Virginum possano<br />

continuare ad essere strumenti valenti<br />

che conducano all’incontro personale<br />

e comun<strong>it</strong>ario con Cristo, sempre più<br />

graziati con sante vocazioni al sacerdozio<br />

e alla v<strong>it</strong>a consacrata.<br />

“Che Dio, nostro amato Padre<br />

vi benedica e vi renda molto fe<strong>del</strong>i<br />

a Nostro Signore Gesù Cristo, con<br />

l’intercessione <strong>del</strong>la Nostra Madonna<br />

di Fatima!<br />

“Mi congedo, confermando i più<br />

sinceri sentimenti di stima e amicizia”.<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 31


L’Unzione degli Infermi<br />

Fonte costante di grazie<br />

Nell’amministrare ai malati l’Unzione degli Infermi,<br />

il sacerdote ha l’opportun<strong>it</strong>à di testimoniare quanto<br />

impressionanti siano le grazie legate a questo Sacramento.<br />

Ai giorni nostri, così<br />

incerti e pericolosi,<br />

le persone tendono<br />

a isolarsi nelle loro<br />

case, relazionandosi<br />

sempre meno con parenti o vicini.<br />

Anche se siamo circondati da persone,<br />

quasi tutto il mondo vive in una<br />

triste sol<strong>it</strong>udine... Tale s<strong>it</strong>uazione diventa<br />

particolarmente dolorosa quando<br />

si è aggred<strong>it</strong>i da una malattia, che<br />

richiede in molti casi un lungo ricovero<br />

all’ospedale. Il malato ha bisogno,<br />

in questa emergenza, di un po’ di incoraggiamento,<br />

di una parola amica. Praticare<br />

la car<strong>it</strong>à effettiva e affettiva verso<br />

questi fratelli, in queste condizioni, è<br />

un’opera sicuramente molto necessaria<br />

e mer<strong>it</strong>evole.<br />

Apostolato negli ospedali<br />

Gli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong> hanno già<br />

fatto propria questa pratica nella loro<br />

v<strong>it</strong>a di apostolato. In diverse c<strong>it</strong>tà,<br />

la loro presenza in ospedali e cliniche<br />

di salute, portando la statua <strong>del</strong> Cuore<br />

Immacolato di Maria o la statua di<br />

Gesù Bambino, è diventato un’impegno<br />

costante. Per i sacerdoti <strong>del</strong>l’associazione,<br />

portare i Sacramenti ai sofferenti,<br />

fa parte <strong>del</strong> lavoro pastorale.<br />

Don Aumir Antonio Scomparin, EP<br />

Molto numerose sono le richieste<br />

per ricevere l’Unzione degli Infermi<br />

ed essi si prodigano per esaudirle nel<br />

miglior modo possibile. In contropart<strong>it</strong>a,<br />

hanno l’opportun<strong>it</strong>à di testimoniare<br />

ogni giorno come le grazie legate<br />

a questo Sacramento siano impressionanti.<br />

Due casi recenti rendono testimonianza<br />

di questa realtà.<br />

Il suo ultimo sguardo fu<br />

verso la Madonna<br />

Una donna ricoverata in gravi<br />

condizioni, desiderava la presenza<br />

di un sacerdote prima di sottoporsi<br />

a una <strong>del</strong>icata operazione chirurgica.<br />

Un’amica che andò a farle vis<strong>it</strong>a si<br />

rese disponibile ad aiutarla, pensando<br />

di chiamare gli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong><br />

ma quando andò a cercare il loro numero<br />

di telefono nella sua agenda, ne<br />

trovò soltanto uno ormai disattivato.<br />

Tuttavia, aveva il numero di un cellulare<br />

che pensava fosse di un araldo,<br />

lo dig<strong>it</strong>ò sperando che fosse quello giusto<br />

e — che gioia! — era proprio quello.<br />

Malgrado egli si trovasse in missione in<br />

una c<strong>it</strong>tà all’interno <strong>del</strong> Paraná, si rese<br />

sub<strong>it</strong>o disponibile per aiutarla. Telefonò<br />

immediatamente a un sacerdote araldo<br />

a San Paolo, passandogli le necessarie<br />

informazioni. Era un venerdì sera.<br />

Il giorno dopo, il sacerdote telefonò<br />

alla malata e combinò l’incontro.<br />

Per una serie di complicazioni derivate<br />

dal suo ministero, non gli fu possibile<br />

arrivare all’orario fissato. Pensando<br />

che ormai fosse tardi, le telefonò<br />

per scusarsi e chiedere se ancora<br />

voleva esser vis<strong>it</strong>ata, malgrado l’ora<br />

tarda. Da parte <strong>del</strong>la malata, udì una<br />

voce debole, ma calma: “Non uscirò<br />

dall’ospedale. Può venire a qualsiasi<br />

ora <strong>del</strong> giorno o <strong>del</strong>la notte”.<br />

Il sacerdote pensò che questo fosse<br />

un segno di Dio, e disse: “Allora,<br />

tra mezz’ora al massimo arriverò. Va<br />

bene” — e si diresse in tutta fretta<br />

in ospedale.<br />

Quando egli entrò nella camera, la<br />

donna, sorridendo, gli disse che conosceva<br />

gli <strong>Araldi</strong>, ed era addir<strong>it</strong>tura<br />

una loro collaboratrice assidua e ha<br />

voluto sapere: “Dov’è la statua <strong>del</strong>la<br />

Madonna Mi piacerebbe vederla<br />

ancora per una volta”.<br />

Il sacerdote si rese disponibile<br />

a portargliela il giorno dopo. Dopo<br />

aver conversato un po’, lei chiese<br />

di confessarsi e di ricevere l’Unzione<br />

degli Infermi.<br />

32 Salvami Regina · Luglio 2009


Sacerdoti araldi sono costantemente precettati per amministrare l’Unzione degli Infermi ai malati.<br />

Nella foto, l’autore di queste righe amministra i Sacramenti in un ospedale<br />

In segu<strong>it</strong>o, riconfortata dall’azione<br />

efficace dei Sacramenti, disse: “Farò<br />

un’operazione <strong>del</strong>icata il prossimo<br />

lunedì. Sarebbe possibile, quando<br />

porterà la statua <strong>del</strong>la Madonna,<br />

ricevere l’Eucaristia Mi sento differente<br />

quando mi comunico”.<br />

E così fu fatto.<br />

Dopo l’operazione, la signora non<br />

si risvegliò più. Rimase tre giorni in<br />

terapia intensiva e morì. Il suo ultimo<br />

sguardo fu rivolto alla Madonna,<br />

consolatrice degli affl<strong>it</strong>ti e il suo<br />

ultimo alimento, il “Pane disceso dal<br />

Cielo”...<br />

Una gioia si impossessò di lei<br />

Un secondo caso rivela anch’esso<br />

l’inesauribile misericordia divina.<br />

Venne chiesto ad un sacerdote<br />

araldo che si prendesse cura di una<br />

persona, in un ospedale di San Paolo,<br />

fino a mezzogiorno, perché sarebbe<br />

entrata in sala operatoria alle ore 14.<br />

Alle 11 la malata ricevette l’Unzione<br />

degli Infermi. Era ormai di una<br />

certa età e molto semplice. Ringraziò<br />

molto per la vis<strong>it</strong>a e il sacerdote si r<strong>it</strong>irò.<br />

Sembrava non ci fosse nulla di<br />

straordinario.<br />

Passata una settimana, la figlia di<br />

questa donna telefonò al sacerdote<br />

raccontando l’accaduto.<br />

“Sacerdote, le telefono per chiedere<br />

scusa. Mia madre stava molto<br />

male, doveva essere operata assolutamente<br />

e sub<strong>it</strong>o, ma lei non voleva.<br />

Quando uno le diceva che aveva bisogno<br />

di esser ricoverata, per essere<br />

operata, lei diventava nervosa.<br />

“Ma era inev<strong>it</strong>abile. Cominciai allora<br />

a cercare negli armadi tutti gli esami<br />

e documenti per portarla in ospedale,<br />

verificavo l’una e l’altra cartella, e<br />

sempre in mezzo alle carte mi cap<strong>it</strong>ava<br />

in mano una foto <strong>del</strong>la statua <strong>del</strong>la<br />

Madonna. E io gettavo lontano la foto,<br />

giunsi persino a calciarne una...<br />

“Ma all’improvviso compresi che<br />

era un messaggio <strong>del</strong>la Madonna, e<br />

decisi di chiamare un sacerdote affinché<br />

venisse da mia madre. Non è<br />

stato facile! Mi trovai a discutere con<br />

tutta la famiglia, perché essi sostenevano<br />

che, se lo avessi fatto mia madre<br />

sarebbe morta. Anche in queste<br />

condizioni, ho affrontato tutto il<br />

mondo e le ho telefonato...<br />

“Vorrei anche raccontare che,<br />

non appena ha ricevuto l’Unzione<br />

degli Infermi, mia madre che prima<br />

scacciava gli infermieri dalla stanza,<br />

era nervosa e non voleva essere operata,<br />

ha cambiato completamente atteggiamento.<br />

Una gioia l’ha presa, ha<br />

cominciato a pregare incoraggiando<br />

gli altri a farlo insieme a lei e, con<br />

sorpresa generale, ha chiesto di esser<br />

operata sub<strong>it</strong>o.<br />

“Avrebbe dovuto rimanere in<br />

ospedale quindici giorni, in convalescenza,<br />

ma fu sufficiente una settimana.<br />

Ora è già a casa! Adesso parla<br />

soltanto <strong>del</strong>la Madonna. A tutte le<br />

persone che le chiedono come è andata<br />

l’operazione, lei parla <strong>del</strong>la gioia<br />

che ha provato nel cuore quando<br />

ha ricevuto l’Unzione degli Infermi e<br />

ringrazia la Madonna”.<br />

* * *<br />

Questa è la forza pacificatrice, rinvigorente<br />

e, soprattutto, santificatrice<br />

<strong>del</strong>l’Unzione degli Infermi, un meraviglioso<br />

Sacramento che Gesù, nella<br />

sua infin<strong>it</strong>a bontà, ha disposto per<br />

aiutarci in queste ore così speciali.<br />

Per mezzo di lui, sono meraviglie <strong>del</strong>la<br />

grazia quelle che si realizzano tutti<br />

i giorni, per rafforzarci nella fede e fiducia<br />

nella misericordia divina. <br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 33


San Charbel Makhlouf<br />

Pace <strong>del</strong>l’ anima<br />

nel silenzio e nella<br />

sol<strong>it</strong>udine<br />

In Libano, i cui maestosi cedri e m<strong>it</strong>iche montagne sono stati<br />

tante volte lodati dalla Sacra Scr<strong>it</strong>tura, ha brillato, in pieno<br />

secolo XIX, uno dei maggiori anacoreti <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la Chiesa.<br />

Fin dai primordi <strong>del</strong> Cristianesimo,<br />

sono brillati<br />

nel firmamento <strong>del</strong>la<br />

Chiesa uomini e donne<br />

di preghiera che trascorrevano<br />

la v<strong>it</strong>a nella contemplazione<br />

e nel silenzio, assorti solamente in<br />

Dio. Spogliatisi completamente <strong>del</strong>le<br />

preoccupazioni terrene, tenevano<br />

l’anima fissa ad un unico fine: vacare<br />

Deo — riposare in Dio, darsi a Dio.<br />

Retrocediamo di quasi due secoli<br />

e viaggiamo, in cerca di una di<br />

queste anime, in un paese dai monti<br />

impervi le cui meraviglie furono<br />

innumerevoli volte proclamate nei<br />

Libri Sacri: il Libano. Lì, nel 1828,<br />

nel villaggio di Beqaa Kafra, nacque<br />

all’ombra dei cedri centenari il<br />

piccolo Youssef Makhlouf.<br />

Dio comincia<br />

a parlargli al cuore<br />

Nei teneri anni <strong>del</strong>la sua infanzia,<br />

morì suo padre, Antun Za’rur Makhlouf,<br />

sottoposto dall’eserc<strong>it</strong>o ottomano<br />

a un regime di lavori forzati. Sua<br />

Raphaela Nogueira Thomaz<br />

madre, Brigida, contrasse nuove nozze,<br />

lasciando la casa e le piccole proprietà<br />

di Antun ai figli, che passarono<br />

sotto la tutela <strong>del</strong>lo zio paterno, Tannus.<br />

Incline alla pietà e alla devozione,<br />

toccò al piccolo Youssef, sebbene fosse<br />

l’ultimogen<strong>it</strong>o di cinque fratelli, a<br />

dare loro il buon esempio nella pietà<br />

e nel compimento dei doveri. Dotato<br />

di uno spir<strong>it</strong>o pietoso e altamente sottomesso,<br />

rec<strong>it</strong>ava quotidianamente le<br />

preghiere con la famiglia, come pure<br />

assolveva con grande cura al comp<strong>it</strong>o<br />

di vigilare gli animali al pascolo.<br />

Le sue virtù divennero sub<strong>it</strong>o note<br />

a tutti gli ab<strong>it</strong>anti <strong>del</strong> villaggio. Amava<br />

la sol<strong>it</strong>udine, era saggio e intelligente.<br />

In Chiesa, si manteneva in raccoglimento,<br />

senza mai guardarsi intorno.<br />

Il suo buon comportamento richiamava<br />

così tanto l’attenzione che<br />

i ragazzi <strong>del</strong> posto si riferivano a lui<br />

denominandolo “il Santo”.<br />

A poco a poco la Provvidenza preparò<br />

l’anima di questo suo figlio eletto<br />

a tal punto che, vivendo ancora<br />

nel mondo, lo utilizzava soltanto per<br />

compiere quella che era l’unica aspirazione<br />

<strong>del</strong>la sua v<strong>it</strong>a. “Quando Dio<br />

vuole unirsi intimamente a un uomo<br />

e parlargli al cuore, Egli lo conduce<br />

alla sol<strong>it</strong>udine. Se si tratta di un uomo<br />

chiamato alla v<strong>it</strong>a religiosa contemplativa,<br />

Dio, per realizzare il suo<br />

desiderio, comincia col separarlo dal<br />

mondo”. 1<br />

Fu così che, nell’anno 1851, a 23<br />

anni, Youssef lasciò la casa materna<br />

e entrò nel Monastero <strong>del</strong>la Madonna,<br />

a Maifouk, dove adottò il nome di<br />

Charbel, in lode al martire di Edessa,<br />

<strong>del</strong> secondo secolo.<br />

Da Maifouk a<br />

San Maron de Annaya<br />

Però, considerato il desiderio di<br />

isolarsi dal mondo che ardeva nella<br />

sua anima, Maïfuq certamente non<br />

si trovava nell’ambiente più propizio<br />

per la realizzazione <strong>del</strong> suo ideale.<br />

Nonostante conducesse una v<strong>it</strong>a<br />

di orazione e lavoro, come la santa<br />

Regola prescriveva, il contatto<br />

34 Salvami Regina · Luglio 2009


con i contadini vicini gli pregiudicava<br />

molto il raccoglimento.<br />

Un giorno in cui i novizi si stavano<br />

occupando <strong>del</strong> loro comp<strong>it</strong>o<br />

quotidiano di togliere le foglie e le<br />

bucce dai gelsi, per la creazione <strong>del</strong><br />

baco da seta, una ragazzina che lavorava<br />

al suo fianco, volendo mettere<br />

alla prova il silenzio e la serietà<br />

di Charbel, gli lanciò sul volto un<br />

bozzolo. Non ottenendo alcun risultato,<br />

ne lanciò un altro. Il giovane<br />

novizio rimase impassibile, ma<br />

quella stessa notte uscì dal monastero<br />

di Maifouk, senza dir nulla a<br />

nessuno, e andò a r<strong>it</strong>irarsi nel convento<br />

de San Maron de Annaya, s<strong>it</strong>uato<br />

a quattro ore di marcia.<br />

Lì iniziò il noviziato, separato<br />

dal mondo da una severa clausura,<br />

osservando la regola che lo guidava<br />

nelle vie <strong>del</strong>la contemplazione,<br />

<strong>del</strong> raccoglimento, <strong>del</strong>l’orazione e<br />

<strong>del</strong>l’obbedienza. Due anni dopo ricevette<br />

l’ab<strong>it</strong>o dei maron<strong>it</strong>i — tunica<br />

nera, cappuccio a forma di cono<br />

e cordone fatto di pelle di capra —<br />

e pronunciò i voti di povertà, cast<strong>it</strong>à<br />

e obbedienza. Da allora, fu un monaco<br />

immerso nell’anonimato e nei<br />

suoi colloqui con Dio.<br />

Malgrado facesse di tutto per far<br />

dimenticare la sua persona, la sua<br />

sant<strong>it</strong>à diventò famosa agli altri religiosi.<br />

Per decisione <strong>del</strong> superiore<br />

e <strong>del</strong> consiglio <strong>del</strong>la comun<strong>it</strong>à,<br />

fu ammesso agli ordini sacri e, dopo<br />

aver fatto gli studi necessari, ricevette<br />

l’ordinazione presb<strong>it</strong>erale<br />

nel 1859.<br />

Charbel celebrava il Santo Sacrificio<br />

con la massima dign<strong>it</strong>à e con<br />

una fede talmente viva che, con frequenza,<br />

durante la Consacrazione,<br />

le lacrime gli scendevano dagli occhi<br />

scuri e profondi, che erano come<br />

due finestre aperte verso il Cielo.<br />

Nella contemplazione, restava<br />

così profondamente assorto che<br />

non prestava attenzione alcuna a<br />

eventuali rumori o brusii.<br />

Mo<strong>del</strong>lo di obbedienza e purezza<br />

Dal tempo <strong>del</strong> noviziato fino al<br />

suo ultimo respiro, si distinse come<br />

monaco esemplare nell’obbedienza e<br />

nell’osservanza <strong>del</strong>la Regola al punto<br />

che, quando il Superiore ordinava a<br />

un monaco di fare qualcosa di molto<br />

penoso, era frequente sentire una risposta<br />

<strong>del</strong> tipo:<br />

— Lei pensa, per caso, che io sia<br />

padre Charbel<br />

Una volta, quando era ancora novizio,<br />

un sacerdote decise di mettere alla<br />

prova la sua pazienza. Al momento<br />

di trasportare da un campo all’altro gli<br />

attrezzi agricoli, cominciò ad ammucchiare<br />

sulle sue spalle sacchi di sementi,<br />

pezzi di aratri, ferramenta ed altri<br />

materiali... Quando terminò, si vedeva<br />

in mezzo al carico il volto sorridente di<br />

Charbel che ripeteva la censura di Gesù<br />

ai dottori <strong>del</strong>la Legge: “Guai a voi,<br />

dottori <strong>del</strong>la legge, che caricate gli uomini<br />

di pesi insopportabili, e quei pesi voi<br />

non li toccate nemmeno con un d<strong>it</strong>o!”<br />

(Lc 11, 46). Tutti risero di questa c<strong>it</strong>azione<br />

spir<strong>it</strong>osa e si affrettarono a liberarlo<br />

dall’eccesso <strong>del</strong> carico.<br />

Ha brillato anche in modo speciale<br />

nella lotta per preservare la virtù <strong>del</strong>la<br />

cast<strong>it</strong>à, con atti di eroismo estremi,<br />

senza mai mostrare agli altri le mortificazioni<br />

a cui si sottoponeva. La Regola<br />

<strong>del</strong>l’ Ordine inc<strong>it</strong>a i monaci a tenere a<br />

freno con tutto l’impegno i propri sensi.<br />

Tra le altre att<strong>it</strong>udini di vigilanza, li<br />

esorta a ev<strong>it</strong>are qualsiasi conversazione<br />

con persone di sesso femminile, anche<br />

se si tratta di parenti. San Charbel andò<br />

ancora più in là: egli fece, e compì,<br />

il propos<strong>it</strong>o di non guardare mai il volto<br />

di una donna.<br />

Il dono di fare miracoli<br />

Ebbe il dono di fare miracoli, che<br />

eserc<strong>it</strong>ò con la sua sol<strong>it</strong>a umiltà.<br />

Una volta, una povera donna<br />

emorroissa, la cui inferm<strong>it</strong>à resisteva a<br />

tutti i trattamenti, incaricò un messaggero<br />

di consegnare a padre Charbel<br />

una determinata quant<strong>it</strong>à di denaro e<br />

di chiedergli che le inviasse una cintura<br />

benedetta. Vi è una devozione mariana<br />

tipica <strong>del</strong> Libano: nelle s<strong>it</strong>uazioni<br />

di emergenza — calam<strong>it</strong>à pubbliche,<br />

epidemie, guerre, ecc. —, i capi-<br />

www.saintcharbel-annaya.com<br />

Ai 47 anni, San Charbel si r<strong>it</strong>irò <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a comun<strong>it</strong>aria <strong>del</strong> monastero (foto a sinistra)<br />

per ab<strong>it</strong>are come anacoreta nella chiesetta di San Pietro e San Paolo (foto a destra)<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 35


Il giorno 22 d’ogni mese il monastero d’Annaya<br />

si riempie di fe<strong>del</strong>i che vi accorrono per venerare San Charbel<br />

famiglia portano in Chiesa un velo di<br />

seta o cotone; questi veli sono intrecciati<br />

e restano sospesi sulla volta <strong>del</strong>la<br />

cappella, fino a che la Vergine fa cessare<br />

la disgrazia. Padre Charbel prese<br />

uno di questi veli, che stava presso la<br />

statua <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Rosario e lo<br />

consegnò al messaggero, dicendo:<br />

— Che la donna si cinga con questo<br />

velo, e sarà guar<strong>it</strong>a. Quanto alla<br />

elemosina, la metta sopra l’altare, il<br />

padre amministratore provvederà a<br />

r<strong>it</strong>irarla.<br />

E la donna guarì.<br />

Nella chiesetta di<br />

San Pietro e San Paolo<br />

Visto che la sol<strong>it</strong>udine lo attirava<br />

fin dall’infanzia e che nel monastero<br />

di Annaya viveva ormai praticamente<br />

come un anacoreta, fu trasfer<strong>it</strong>o alla<br />

chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, a poca<br />

distanza dal monastero. Aveva allora<br />

47 anni e vi rimase fino al giorno <strong>del</strong>la<br />

sua morte, avvenuta 23 anni dopo.<br />

Qui, la sua orazione era interrotta<br />

soltanto dalla coltivazione <strong>del</strong>la vigna<br />

e da altri lavori nella chiesetta. L’unica<br />

refezione quotidiana, verso le tre<br />

<strong>del</strong> pomeriggio, finiva per essere un<br />

esercizio di pen<strong>it</strong>enza, per l’esigu<strong>it</strong>à e<br />

povertà <strong>del</strong> cibo.<br />

La sua devozione a Maria era incomparabile.<br />

Ripeteva continuamente<br />

il Suo nome benedetto, e ogni volta<br />

che entrava o usciva dalla sua cella<br />

rec<strong>it</strong>ava, in ginocchio, l’Ave Maria davanti<br />

a una piccola statua.<br />

Proverbiale fu anche la sua pace<br />

d’animo. In un giorno di temporale,<br />

un fulmine demolì parte <strong>del</strong>l’ala meridionale<br />

<strong>del</strong>la chiesetta, buttò a terra<br />

una parete <strong>del</strong>la vigna e bruciò,<br />

nella cappella, la tovaglia <strong>del</strong>l’altare,<br />

mentre il santo monaco vi era raccolto<br />

in preghiera. Due erem<strong>it</strong>i accorsero<br />

sul posto, e lo videro nella più imperturbabile<br />

tranquill<strong>it</strong>à.<br />

— Padre Charbel, perché non si è<br />

mosso per spegnere il fuoco<br />

— Caro fratello, come avrei potuto<br />

farlo Sub<strong>it</strong>o dopo che si è attizzato,<br />

il fuoco si è estinto...<br />

Infatti, siccome l’incendio era stato<br />

rapidissimo, egli aveva r<strong>it</strong>enuto<br />

più importante continuare la sua preghiera,<br />

senza scomporsi.<br />

Nasc<strong>it</strong>a per la v<strong>it</strong>a eterna<br />

Mentre celebrava la Messa il 16<br />

dicembre <strong>del</strong> 1898, nel momento in<br />

cui comunicava il Preziosissimo Sangue<br />

<strong>del</strong> Signore Gesù, un improvviso<br />

attacco di apoplessia lo lasciò paralizzato,<br />

senza poter concludere il Santo<br />

Sacrificio. Soccorso immediatamente,<br />

fu portato nella sua povera cella,<br />

dove rimase otto giorni tra la v<strong>it</strong>a e<br />

la morte, con intervalli di lucid<strong>it</strong>à durante<br />

i quali rec<strong>it</strong>ava brevi orazioni.<br />

Alla vigilia di Natale, mentre la<br />

Chiesa commemorava la venuta al<br />

mondo <strong>del</strong> Bambino Gesù, nacque<br />

per l’etern<strong>it</strong>à quel santo monaco maron<strong>it</strong>a,<br />

il primo orientale ad essere<br />

canonizzato secondo la forma usata<br />

nella Chiesa Cattolica latina.<br />

I suoi resti mortali furono sepolti<br />

in una fossa comune, accanto a quelli<br />

di altri monaci deceduti, come prescriveva<br />

la santa Regola. Da quel momento,<br />

il cim<strong>it</strong>ero cominciò ad esser<br />

illuminato durante la notte da una<br />

soave e misteriosa luce. Questo e altri<br />

prodigi, un<strong>it</strong>i alla sua fama di sant<strong>it</strong>à,<br />

portarono al trasferimento in<br />

un nuovo tumulo, nella parete <strong>del</strong>la<br />

cripta <strong>del</strong>la Chiesa di San Maron.<br />

La fossa dove San Charbel era stato<br />

interrato era talmente umida che,<br />

al momento <strong>del</strong>l’esumazione, il corpo<br />

apparve letteralmente fradicio,<br />

ma miracolosamente integro e flessibile,<br />

trasudando un liquido rossastro<br />

dall’odore gradevole. Quando il nuovo<br />

tumulo fu aperto, nel 1950, 1952<br />

e 1955, si constatò che continuava ad<br />

essere ancora flessibile e incorrotto.<br />

La sua esemplare v<strong>it</strong>a monastica<br />

e i numerosi miracoli realizzati con<br />

la sua intercessione, portarono il Papa<br />

Paolo VI a beatificarlo il 5 dicembre<br />

<strong>del</strong> 1965, nei giorni antecedenti la<br />

chiusura <strong>del</strong> Concilio Vaticano II e a<br />

canonizzarlo il 10 ottobre <strong>del</strong> 1977.<br />

Esempio anche per noi<br />

L’esempio di San Charbel Makhlouf<br />

indica un cammino anche nei giorni<br />

attuali, poiché il silenzio e la preghiera<br />

cost<strong>it</strong>uiscono un prezioso ausilio<br />

per trovare le soluzioni alle angosce<br />

e afflizioni <strong>del</strong>l’uomo contemporaneo.<br />

Sbaglia chi pensa che il raccoglimento<br />

sia privilegio esclusivo dei religiosi<br />

di clausura. Esso è alla portata di<br />

tutti noi, poiché “la fonte <strong>del</strong>la vera sol<strong>it</strong>udine<br />

e <strong>del</strong> silenzio non è nelle condizioni<br />

o nella qual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> lavoro, ma piuttosto<br />

nel contatto intimo con Dio [...]<br />

Il silenzio, così inteso, può trovarsi per<br />

strada, nello strep<strong>it</strong>o <strong>del</strong> lavoro in fabbrica,<br />

nelle attiv<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la campagna, perché<br />

lo portiamo dentro di noi”. 2 <br />

1<br />

BRUNO, OCSO, P. M. Le silence monastique.<br />

2.ed. Besançon: Imprimerie<br />

de L’est, 1954, pag. 4.<br />

2<br />

ROYO MARÍN, Antonio, OP, La vida<br />

religiosa. 2.ed. Madrid: BAC,<br />

1968, pag. 437.<br />

36 Salvami Regina · Luglio 2009


La Madonna <strong>del</strong><br />

“Grand Retour”<br />

Al culmine <strong>del</strong>le afflizioni e angosce provocate dalla<br />

Seconda Guerra Mondiale, la Vergine Maria trasmette<br />

alla Francia un messaggio d’amore e fiducia che si<br />

estende a tutta l’uman<strong>it</strong>à.<br />

Felipe Garcia López Ria<br />

Nel 1943, il mondo subiva<br />

le orribili conseguenze<br />

<strong>del</strong>la guerra<br />

mondiale. Nella<br />

Francia invasa e<br />

umiliata, migliaia di famiglie soffrivano<br />

l’angoscia di avere un parente morto,<br />

prigioniero o scomparso. A testa bassa,<br />

i francesi vedevano le truppe straniere<br />

marciare arrogantemente per le loro<br />

c<strong>it</strong>tà semidistrutte dai bombardamenti<br />

nemici. Afflizione e amarezza imperavano<br />

negli animi.<br />

Tuttavia, in tanta desolazione,<br />

sorgeva inaspettatamente all’orizzonte<br />

un barlume luminoso di speranza.<br />

Una dopo l’altra, varie c<strong>it</strong>tà<br />

cominciavano ad addobbarsi come<br />

per una grande festa: nelle case<br />

pendevano dalle finestre arazzi e decorazioni<br />

floreali di vari colori. Graziose<br />

ghirlande sostenute da pali venivano<br />

erette lungo le strade, numerose<br />

bandiere bianche e blu sventolavano,<br />

sembrando obbedire al r<strong>it</strong>mo<br />

<strong>del</strong>la musica esegu<strong>it</strong>a dalla fanfara<br />

locale. Le sarte sistemavano affrettatamente<br />

gli ultimi dettagli dei<br />

vest<strong>it</strong>i da cerimonia dei bambini. In<br />

questi preparativi generali, neppure<br />

gli uomini rimanevano in disparte,<br />

organizzandosi per portare dal bosco<br />

p<strong>it</strong>toreschi arbusti con cui adornare<br />

gli angoli <strong>del</strong>le strade.<br />

Giubilo e aspettativa regnavano<br />

in molte c<strong>it</strong>tà francesi, presagendo<br />

qualcosa di grandioso... Ma, non perdiamo<br />

di vista il periodo in cui tutto<br />

questo si verifica: la Seconda Guerra<br />

Mondiale. Che cosa avrà fatto dimenticare<br />

alle persone per un momento<br />

i loro dolori Chi sarà stato<br />

l’oggetto di tanto omaggio<br />

Una celestiale vis<strong>it</strong>a<br />

“Lei sta arrivando!”... “Lei è lì!”<br />

— sono le grida che annunciano il<br />

grande avvenimento. Un pomposo<br />

corteo entra per le porte <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà.<br />

Fe<strong>del</strong>i intonano cantici religiosi a<br />

pieni polmoni. Tutti gli sguardi si rivolgono<br />

verso un carro che arriva...<br />

Per la sua forma, sembra piuttosto a<br />

una barca. Sì, una piccola barca su un<br />

carretto spinto da cavalli ornati con<br />

nastri multicolori.<br />

Sopra questa singolare imbarcazione,<br />

che sembra veleggiare sul selciato<br />

<strong>del</strong>le strade, si ravvede una<br />

semplice ma toccante statua <strong>del</strong>la<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 37


Michel Wal<br />

Marc Ryckaert<br />

Due aspetti <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà di Bologne-sur-Mer: a sinistra, dettaglio <strong>del</strong>la Porte des Dunes,<br />

che dà accesso alla parte alta <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà; a destra, veduta <strong>del</strong>la Basilica di Notre Dame<br />

Santissima Vergine. Dopo aver percorso<br />

l’ab<strong>it</strong>ato, Ella è ricevuta con<br />

grandi onori nella chiesa matrice, dove<br />

passerà la notte in veglia con i fe<strong>del</strong>i.<br />

Che Vergine è questa Quale sua<br />

storia Perché attira tanto le molt<strong>it</strong>udini<br />

intorno a sé<br />

Dono <strong>del</strong>la Provvidenza<br />

La sua origine risale al secolo<br />

VII. Un giorno, gli ab<strong>it</strong>anti di Boulogne-sur-Mer,<br />

all’estremo nord<br />

<strong>del</strong>la Francia, avvistarono in riva al<br />

mare un’imbarcazione senza vele,<br />

Invece la Provvidenza aveva altri disegni.<br />

Nel 1938 nella stessa c<strong>it</strong>tà, vensenza<br />

remi e senza marinai a condurla.<br />

Al suo interno vi fu trovata<br />

una statua <strong>del</strong>la Madonna con il<br />

Bambino Gesù, dal quale si irradiava<br />

una luce straordinaria, che trasmetteva<br />

un senso di pace, calma e<br />

felic<strong>it</strong>à.<br />

La devozione sorta intorno a<br />

questa statua trasformò a poco a<br />

poco il luogo in centro di pellegrinaggi.<br />

Vi accorsero personaggi come<br />

San Luigi IX, re di Francia e<br />

San Bernardo di Chiaravalle. Intorno<br />

al 1100, Santa Ilda, Contessa di<br />

Boulogne, diede inizio alla costru-<br />

zione di un santuario, ultimato circa<br />

200 anni dopo.<br />

Secoli più tardi, quando i furori<br />

antireligiosi <strong>del</strong>la Rivoluzione <strong>del</strong><br />

1789 rasero al suolo la Francia, non<br />

risparmiarono neppure la venerabile<br />

statua, che fu gettata alle fiamme,<br />

non restando di lei nient’altro<br />

che la mano destra. Sembrava terminata,<br />

così, l’opera <strong>del</strong>la Madonna,<br />

Vergine di Boulogne-sur-Mer.<br />

Cinque anni di missione popolare<br />

Catedral de Bologne-sur-Mer - Arquivo da Cúria<br />

A Bologne-sur-Mer si realizza ogni anno una<br />

processione per commemorare il miracolo.<br />

Sopra: arrivo <strong>del</strong>la statua al porto; a destra: la<br />

barretta è portata per le vie <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà<br />

38 Salvami Regina · Luglio 2009


Nei blog e s<strong>it</strong>i francesi abbiamo trovato innumerevoli ricordi <strong>del</strong>le processioni<br />

di Notre Dame di Boulogne realizzati fra 1943 e 1948<br />

ne celebrato un congresso mariano durante<br />

il quale la Francia fu consacrata<br />

solennemente al Cuore Immacolato di<br />

Maria. Nel 1942, il Papa Pio XII consacrò<br />

a Lei l’uman<strong>it</strong>à intera. Anche in<br />

segu<strong>it</strong>o, le autor<strong>it</strong>à ecclesiastiche francesi<br />

rinnovarono la consacrazione <strong>del</strong>la<br />

Francia, già realizzata.<br />

Sulla scia di queste grazie, quattro<br />

copie <strong>del</strong>la statua di Boulogne-sur-<br />

Mer, nel 1943 partirono in pellegrinaggio,<br />

percorrendo in tutte le direzioni<br />

per cinque anni la terra di San Luigi IX<br />

e risvegliando un movimento di orazioni,<br />

di pen<strong>it</strong>enza e di nuovo fervore che<br />

solo lo Spir<strong>it</strong>o Santo può aver ispirato.<br />

Questo movimento fu denominato<br />

come Grand Retour, a causa <strong>del</strong> milione<br />

di soldati francesi che continuavano<br />

ad essere prigionieri di guerra, o r<strong>it</strong>orno<br />

<strong>del</strong>la pace, o r<strong>it</strong>orno <strong>del</strong>la libertà<br />

e, ciò che più importava, il r<strong>it</strong>orno <strong>del</strong>la<br />

Fede. La sofferenza faceva si che le<br />

anime si rivolgessero a Dio, in cerca di<br />

aiuto e consolazione.<br />

Ciò che si compì, in realtà, fu una<br />

fervente e commovente missione popolare<br />

di cinque anni. Le quattro statue,<br />

in totale, percorsero 120 mila chilometri,<br />

vis<strong>it</strong>ando 16 mila parrocchie di<br />

88 diocesi francesi. Furono anni di straordinarie<br />

manifestazioni di entusiasmo<br />

e di devozione mariana. In qualunque<br />

luogo la statua era accolta da una molt<strong>it</strong>udine<br />

vibrante di Fede e devozione,<br />

lasciando al suo passaggio conversioni,<br />

miracoli e una gioia traboccante e diffusa.<br />

Guarigioni fisiche e spir<strong>it</strong>uali<br />

Innumerevoli fatti toccanti segnarono<br />

questi cinque anni di pellegrinaggi.<br />

Si narra, per esempio che, inginocchiata<br />

e a braccia incrociate, una<br />

bambina pregava un giorno a lungo<br />

davanti alla statua. Che cosa supplicava<br />

così fervidamente Desiderava<br />

con ardore rivedere il suo caro papà,<br />

che da vari anni era part<strong>it</strong>o per la<br />

guerra e non aveva mai dato notizie<br />

di sé. Fu esaud<strong>it</strong>a: giunta a casa, lo<br />

trovò ad aspettarla affettuosamente.<br />

Si narra anche il caso di un fabbro<br />

che batteva vigorosamente la sua incudine<br />

durante la processione allo<br />

scopo di boicottare questa “idiozia”.<br />

Bastò che la Vergine facesse fermare<br />

l’incudine per alcuni istanti passando<br />

davanti a casa sua perché egli, pent<strong>it</strong>o,<br />

si unisse alla processione…<br />

Fu notata anche una persona che<br />

seguiva malvolentieri il corteo. Ostinato,<br />

con i pugni serrati, sembrava<br />

essere sotto l‘effetto di una misteriosa<br />

azione, e diceva tra sé: “Questa<br />

Vergine è irresistibile! È veramente<br />

irresistibile!”. E quando la processione<br />

giunse alla Chiesa, si diresse immediatamente<br />

al confessionale.<br />

Si verificarono anche guarigioni<br />

fisiche, ma erano superate da quelle<br />

spir<strong>it</strong>uali. Dove passava una statua, le<br />

chiese si riempivano in ogni angolo;<br />

molti accorrevano al Sacramento <strong>del</strong>la<br />

Pen<strong>it</strong>enza e r<strong>it</strong>ornavano alla pratica<br />

<strong>del</strong>la Religione, abbandonata per<br />

anni. Un parroco riferì che, prima di<br />

questa grazia, non vedeva un solo uomo<br />

pregare nella sua chiesa; dopo il<br />

pellegrinaggio, essi affluivano in gran<br />

numero.<br />

La Madonna <strong>del</strong> “Grand Retour”<br />

In virtù di queste grazie, Notre-<br />

Dame de Boulogne divenne nota come<br />

Madonna <strong>del</strong> Grand Retour. E il<br />

rinnovamento spir<strong>it</strong>uale che la Francia<br />

sperimentò in quei cinque anni,<br />

ha ben dimostrato quanto Maria<br />

non si dimentica di nessuno, vegliando<br />

su ognuno come se fosse suo<br />

figlio unico. Con il suo sapienziale<br />

e Immacolato Cuore che palp<strong>it</strong>a di<br />

ansietà e santa premura, Lei aspetta<br />

il nostro r<strong>it</strong>orno alla casa paterna<br />

per accoglierci, purificarci e riempirci<br />

di doni.<br />

Alla Vergine Santissima possono<br />

ben essere applicate queste parole<br />

<strong>del</strong> libro <strong>del</strong>la Sapienza: “La sapienza<br />

è radiosa e indefettibile, facilmente è<br />

contemplata da chi l’ama e trovata da<br />

chiunque la ricerca. Previene, per farsi<br />

conoscere, quanti la desiderano. Chi<br />

si leva per essa di buon mattino non faticherà,<br />

la troverà seduta alla sua porta.”<br />

(Sp 6, 12-14). <br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 39


“La Madonna mi ha guar<strong>it</strong>o!”<br />

Secondo una notizia pubblicata da<br />

Il Giornale di Milano, una signora <strong>it</strong>aliana<br />

che da vent’anni soffriva di sclerosi<br />

multipla ad una gamba, si è sent<strong>it</strong>a<br />

guar<strong>it</strong>a dopo essersi immersa nelle<br />

miracolose acque di Lourdes.<br />

Oltre a non poter camminare, Rosa<br />

Mollica — 52 anni, ab<strong>it</strong>ante nella<br />

piccola c<strong>it</strong>tà di Ripi — non riusciva a<br />

fare quasi nulla senza l’aiuto di qualcuno<br />

dei suoi familiari. Ora si muove<br />

senza difficoltà. Lei stessa racconta<br />

quello che è accaduto il giorno <strong>del</strong>la<br />

sua guarigione: “Sono entrata nella<br />

piscina e sub<strong>it</strong>o ho sent<strong>it</strong>o qualcosa di<br />

differente dentro di me. Dopo, nell’hotel,<br />

le mie gambe mi hanno inv<strong>it</strong>ato a<br />

camminare e in segu<strong>it</strong>o ho cominciato<br />

a danzare e a cantare”.<br />

Giunta a Lourdes, Rosa aveva portato<br />

il dossier medico relativo alla sua<br />

inferm<strong>it</strong>à. Questi documenti, come è<br />

di prassi, sono stati consegnati al Com<strong>it</strong>ato<br />

Medico Internazionale, i cui<br />

specialisti studieranno minuziosamente<br />

il caso, affinché l’Autor<strong>it</strong>à Ecclesiastica<br />

decida se la guarigione può o no<br />

essere attribu<strong>it</strong>a a un miracolo.<br />

Aumenta la partecipazione<br />

degli irlandesi alla Messa<br />

È aumentato significativamente<br />

negli ultimi mesi — fino al 30%, in alcune<br />

parrocchie — il numero di irlandesi<br />

che assistono alla Messa, informa<br />

l’agenzia Catholic News Service.<br />

Secondo Mons. Joseph Duffy, Vescovo<br />

di Clogher — una <strong>del</strong>le diocesi<br />

in cui questo incremento è più consistente<br />

—, molti cattolici che vivevano<br />

in disparte rispetto alla v<strong>it</strong>a ecclesiale,<br />

ora stanno r<strong>it</strong>ornando, insieme<br />

ai loro familiari giovani. Le difficoltà<br />

causate dalla crisi economica mondiale<br />

portano certamente le persone<br />

a cercare “qualcosa di più profondo”,<br />

ha spiegato Mons. Joseph Duffy.<br />

Omaggio filatelico a<br />

Benedetto XVI<br />

I servizi filatelici <strong>del</strong>la Giordania<br />

e di Israele hanno lanciato varie serie<br />

di francobolli commemorativi<br />

<strong>del</strong>la vis<strong>it</strong>a <strong>del</strong> Papa in Terra Santa.<br />

In Giordania, il portavoce <strong>del</strong>le<br />

poste, Zuheir al-Azzaz, ha informato<br />

che l’iniziativa di lanciare i francobolli<br />

in omaggio al Papa Benedetto<br />

XVI è stata presa con l’obiettivo<br />

di “preservare nella memoria questa<br />

importante e storica vis<strong>it</strong>a”.<br />

Trentaduesima<br />

assemblea <strong>del</strong> CELAM<br />

Si è realizzata nella cap<strong>it</strong>ale <strong>del</strong><br />

Nicaragua, dal 12 al 15 maggio, la 32ª<br />

Assemblea <strong>del</strong> CELAM, alla quale<br />

hanno partecipato rappresentanti<br />

<strong>del</strong>le 22 Conferenze Episcopali<br />

<strong>del</strong>l’America Latina, oltre al Prefetto<br />

<strong>del</strong>la Congregazione per i Vescovi,<br />

Cardinal Giovanni Battista Re.<br />

Tra i temi trattati: le sfide attuali<br />

dei paesi <strong>del</strong>la regione, come la crisi<br />

economica globale, la povertà, i mo<strong>del</strong>li<br />

pol<strong>it</strong>ici populisti e la corrente<br />

laicista che cerca di mettere sotto silenzio<br />

i valori religiosi e morali.<br />

L’andamento <strong>del</strong>la Missione Continentale<br />

lanciata dal Papa ad Aparecida<br />

nel 2007 è stata valutata in forma<br />

pos<strong>it</strong>iva. “Il fermo richiamo fatto<br />

ad Aparecida per realizzare la Missio-<br />

ne Continentale sta dando i suoi frutti”,<br />

sottolinea il comunicato finale.<br />

I progetti <strong>del</strong> Brasile vincono<br />

un premio <strong>del</strong>le Nazioni Un<strong>it</strong>e<br />

RV – Tre progetti di sostenibil<strong>it</strong>à<br />

<strong>del</strong> Brasile hanno vinto il Premio<br />

Semente-2009, annunciato nella sede<br />

<strong>del</strong>le Nazioni Un<strong>it</strong>e, a New York.<br />

Il premio è concesso dall’ONU a<br />

idee originali di sviluppo sostenibile.<br />

L’iniziativa è coordinata dall’agenzia<br />

<strong>del</strong>la Risorsa Ambiente <strong>del</strong>le Nazioni<br />

Un<strong>it</strong>e (PNUMA) e dal Programma<br />

di Sviluppo (PNUD).<br />

Quelli scelti <strong>del</strong> Brasile sono stati:<br />

Programma un Milione di Cisterne, che<br />

prevede la costruzione di vasche domestiche<br />

per la raccolta <strong>del</strong>l’acqua piovana<br />

nelle regioni semiaride; L’Uso Sostenibile<br />

di Sementi Amazzoniche, che<br />

mira alla creazione di redd<strong>it</strong>o attraverso<br />

la produzione di oli fatti con sementi;<br />

e il Progetto Pesciolini <strong>del</strong> Rio Negro,<br />

che tenta di promuovere la pesca commerciale<br />

ed ecologicamente sostenibile<br />

di pesci ornamentali.<br />

È la terza volta che iniziative brasiliane<br />

sono contemplate nel Premio<br />

Semente.<br />

Nuova pagina <strong>del</strong> Vaticano<br />

destinata alla gioventù<br />

Il Pontificio Consiglio <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />

Sociali ha lanciato un<br />

nuovo spazio web dedicato in modo<br />

speciale alla gioventù, il portale<br />

www.Pope2you.net.<br />

In una intervista alla Radio Vaticana,<br />

l’Arcivescovo Mons. Claudio María<br />

Celli, Presidente <strong>del</strong> Pontificio Consiglio,<br />

ha spiegato che si tratta di un s<strong>it</strong>o<br />

preparato tenendo conto <strong>del</strong>la 43ª<br />

Giornata Mondiale <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />

Sociali. “Credo che sia un primo tentativo<br />

valido per avere con i giovani un dialogo<br />

ricco, piacevole, aperto e cordiale”<br />

— ha affermato Mons. Claudio Celli.<br />

Il contenuto <strong>del</strong>la nuova pagina<br />

web è disponibile in cinque lingue:<br />

<strong>it</strong>aliano, tedesco, inglese, spagnolo e<br />

francese. La sua realizzazione è frutto<br />

<strong>del</strong>la cooperazione con il Diparti-<br />

40 Salvami Regina · Luglio 2009


Nuno Moura<br />

La statua <strong>del</strong>la Madonna di Fatima che si<br />

venera nella cappella <strong>del</strong>le apparizioni è<br />

stata condotta in processione da Lisbona<br />

ad Almada. (Sopra, la statua di Cristo Re e<br />

sullo sfondo il Ponte 25 Aprile)<br />

Portogallo - Cinquantenario<br />

<strong>del</strong> Santuario di Cristo Re<br />

C<br />

entinaia di migliaia di<br />

fe<strong>del</strong>i hanno partecipato,<br />

il 17 maggio, alle<br />

commemorazioni <strong>del</strong> 50º anniversario<br />

<strong>del</strong> Santuario di Cristo<br />

Re, ad Almada in Portogallo.<br />

Le celebrazioni hanno avuto<br />

inizio con una Messa presieduta<br />

dal Cardinal Patriarca di Lisbona,<br />

José Policarpo e si sono<br />

concluse con una Celebrazione<br />

Eucaristica presieduta dal Cardinal<br />

Saraiva Martins e concelebrata<br />

da quasi tutti i Vescovi<br />

<strong>del</strong> Portogallo. Si sono associati<br />

all’evento il Presidente <strong>del</strong>la<br />

Repubblica accompagnato dalla<br />

moglie, il Presidente <strong>del</strong>l’Assemblea<br />

<strong>del</strong>la Repubblica, il<br />

Duca di Bragança e sua moglie,<br />

il Sindaco di Almada e diverse<br />

altre autor<strong>it</strong>à civili.<br />

Sempre in questo giorno,<br />

dopo l’Angelus, il Santo Padre<br />

ha rivolto uno speciale saluto<br />

ai cristiani portoghesi, accentuando<br />

che ad Almada, “eretto<br />

ben in alto, ben visibile, il Redentore<br />

divino con il cuore e le<br />

braccia aperte è un dono di pace<br />

all’uman<strong>it</strong>à”. Ha concluso<br />

con un’ardente supplica a Cristo<br />

Re “per un Portogallo migliore,<br />

fe<strong>del</strong>e alla Fede Cattolica,<br />

fertile nella sant<strong>it</strong>à, prospero<br />

nell’economia, giusto nella divisione<br />

<strong>del</strong>la ricchezza, fraterno<br />

nello sviluppo, gioioso nel servizio<br />

pubblico”.<br />

Ispirato al Cristo Redentore<br />

di Rio de Janeiro, il Santuario<br />

di Almada è stato eretto a<br />

compimento di una promessa<br />

fatta dai Vescovi portoghesi<br />

il 20 aprile <strong>del</strong> 1940, secondo<br />

la quale si compromisero a far<br />

erigere un monumento al Sacro<br />

Cuore di Gesù sovrastante<br />

la cap<strong>it</strong>ale, se il Portogallo non<br />

fosse entrato in guerra.<br />

mento <strong>del</strong>le Comunicazioni Sociali<br />

<strong>del</strong>la Conferenza Episcopale Italiana,<br />

il Centro Televisivo Vaticano, la<br />

Radio Vaticana e l’agenzia di notizie<br />

H2ONews.<br />

Indulgenza plenaria in<br />

onore di San Giovanni Bosco<br />

Mentre era in corso il pellegrinaggio<br />

<strong>del</strong>l’urna con la reliquia di San<br />

Giovanni Bosco, in preparazione <strong>del</strong><br />

bicentenario <strong>del</strong>la sua nasc<strong>it</strong>a, il Santo<br />

Padre ha concesso l’indulgenza<br />

plenaria a tutti i fe<strong>del</strong>i che, con spir<strong>it</strong>o<br />

pen<strong>it</strong>ente, abbiano partecipato<br />

a qualche funzione sacra in onore di<br />

questo santo o si siano trattenuti per<br />

un tempo conveniente in venerazione<br />

e orazione davanti alla reliquia solennemente<br />

esposta.<br />

Il Decreto promulgato dalla Pen<strong>it</strong>enzieria<br />

Apostolica chiarisce che,<br />

per ottenere l’indulgenza plenaria,<br />

è necessario anche adempiere alle<br />

condizioni generali: Confessione sacramentale,<br />

Comunione eucaristica<br />

e orazione secondo le intenzioni <strong>del</strong><br />

Sommo Pontefice.<br />

Gruppo di lavoro <strong>del</strong>la<br />

Comunicazione<br />

La Pontificia Univers<strong>it</strong>à Cattolica<br />

di Rio Grande do Sul, nella c<strong>it</strong>tà di<br />

Porto Alegre, Brasile, è stata scelta come<br />

sede per il Gruppo di lavoro <strong>del</strong>la<br />

Comunicazione <strong>del</strong>l’America Latina e<br />

dei Caraibi, da realizzarsi dal 12 al 17<br />

di questo mese, sul tema Processi di comunicazione<br />

e cultura solidale.<br />

Si calcola che vi parteciperanno<br />

più di tremila comunicatori, tra Vescovi,<br />

presb<strong>it</strong>eri, religiosi, professionisti,<br />

professori, ricercatori, agenti di<br />

pastorale <strong>del</strong>la comunicazione e studenti.<br />

È confermata la presenza <strong>del</strong><br />

Presidente <strong>del</strong> Pontificio Consiglio<br />

<strong>del</strong>le Comunicazioni Sociali, Mons.<br />

Claudio María Celli.<br />

Il Gruppo di lavoro sarà centralizzato<br />

su tre tematiche: nuovi scenari<br />

pol<strong>it</strong>ico-sociali e processi di comunicazione;<br />

economia e comunicazione<br />

nell’era dig<strong>it</strong>ale; comunicazione nel<br />

dialogo tra le culture.<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 41


Centenario <strong>del</strong>la Congregazione<br />

dei Missionari di Mariannhill<br />

La Congregazione dei Missionari<br />

di Mariannhill commemora 100<br />

anni d’esistenza con una serie di<br />

iniziative che ricordano la nasc<strong>it</strong>a<br />

<strong>del</strong>l’ist<strong>it</strong>uzione e la v<strong>it</strong>a <strong>del</strong> suo fondatore,<br />

l’Abate Franz Pfanner.<br />

Nata nell’Africa <strong>del</strong> Sud, il 28 luglio<br />

<strong>del</strong> 1909, durante il pontificato<br />

di San Pio X, oggi annovera circa 400<br />

membri che operano in 22 paesi <strong>del</strong><br />

mondo. Uno di questi, Mons. Paul<br />

Khumalo, è stato ordinato Vescovo<br />

nel 2002 e nominato recentemente<br />

Arcivescovo di Pretoria.<br />

Una bomba esplode in<br />

Chiesa in Nepal<br />

L’esplosione di una bomba collocata<br />

da estremisti il 23 maggio nella<br />

Chiesa <strong>del</strong>l’Assunzione a Kathmandu<br />

in Nepal, ha ucciso due giovani e<br />

fer<strong>it</strong>o numerosi altri fe<strong>del</strong>i dei circa<br />

300 che assistevano alla Messa.<br />

Il Direttore <strong>del</strong>la Car<strong>it</strong>as in Nepal,<br />

Don Silas Bogatim, che celebrava<br />

la Messa, ha attribu<strong>it</strong>o l’attentato<br />

a estremisti che cercano di spezzare<br />

l’armonia religiosa in questo paese.<br />

“Mai avremmo potuto immaginare che<br />

qualcuno avrebbe perpetrato un attentato<br />

così codardo come questo!” — ha<br />

commentato.<br />

Hong Kong – Anno <strong>del</strong>le<br />

Vocazioni Sacerdotali<br />

Fides – Da luglio 2009 fino a dicembre<br />

2010, la diocesi di Hong<br />

Kong celebrerà l’Anno <strong>del</strong>le Vocazioni<br />

Sacerdotali, unendosi, così, alle<br />

intenzioni <strong>del</strong> Santo Padre Benedetto<br />

XVI, che ha stabil<strong>it</strong>o l’Anno Sacerdotale.<br />

Questo è l’annuncio dato da<br />

Mons. John Tong Hon, nuovo Vescovo<br />

di Hong Kong, durante la solenne<br />

Eucaristia per il suo insediamento.<br />

Nell’omelia, Mons. Tong ha rinnovato<br />

il suo impegno prior<strong>it</strong>ario per le<br />

vocazioni sacerdotali, e ha ringraziato<br />

il Santo Padre Benedetto XVI e il<br />

Cardinal Dias, Prefetto <strong>del</strong>la Congregazione<br />

per l’Evangelizzazione dei<br />

Victor Toniolo<br />

Popoli, per la fiducia accordatagli.<br />

“Faccio un appello a tutti i fratelli sacerdoti<br />

affinché seguano intensamente<br />

le indicazioni <strong>del</strong> Papa, partecipando<br />

attivamente alla formazione permanente<br />

dei sacerdoti”.<br />

Nuove guardie svizzere<br />

prestano giuramento<br />

Il 6 maggio scorso, 32 reclute <strong>del</strong>la<br />

Guardia Svizzera hanno prestato giuramento<br />

di fe<strong>del</strong>tà al Papa, in una cerimonia<br />

realizzata nel Cortile San Damaso,<br />

in Vaticano.<br />

Nell’occasione, il Segretario di<br />

Stato <strong>del</strong>la Santa Sede, Cardinal Tarcisio<br />

Bertone, SDB, ha sottolineato<br />

che le guardie svizzere prestano un<br />

servizio qualificato che esige serietà,<br />

dedizione, fe<strong>del</strong>tà e vigilanza. Per<br />

questo, ha aggiunto, “la linfa v<strong>it</strong>ale <strong>del</strong><br />

lavoro deve essere la v<strong>it</strong>a di fede, di coscienza<br />

<strong>del</strong>l’appartenenza alla Chiesa e<br />

<strong>del</strong> sentimento di fe<strong>del</strong>tà al Papa”.<br />

Il giorno seguente, Benedetto XVI<br />

ha ricevuto in udienza tutti i membri<br />

<strong>del</strong>la Guardia. Nella sua breve allocuzione,<br />

il Santo Padre ha osservato<br />

che la loro missione, di proteggere il<br />

Successore di Pietro, si svolge in tre<br />

dimensioni che formano cerchi concentrici:<br />

nel Palazzo Apostolico, nella<br />

c<strong>it</strong>tà di Roma e in tutto l’orbe terrestre,<br />

poiché, ha spiegato,“dove vive<br />

il Papa, sta il cuore <strong>del</strong>la Chiesa Cattolica<br />

e, dove sta il cuore e il centro, sta<br />

anche il mondo intero”.<br />

Il Movimento Opera <strong>del</strong>la<br />

Chiesa compie 50 anni<br />

Quest’anno, si celebrano i 50 anni<br />

di fondazione <strong>del</strong>l’Opera <strong>del</strong>la<br />

Chiesa, ist<strong>it</strong>uzione di dir<strong>it</strong>to ponti-<br />

ficio integrata da sacerdoti, consacrati<br />

e consacrate, sposi, giovani,<br />

adolescenti e bambini.<br />

Fondato in Spagna nel 1959 da<br />

Madre Trinidad de la Santa Madre<br />

Iglesia, il Movimento ha ricevuto<br />

l’approvazione pontificia dal Papa<br />

Giovanni Paolo II, il 20 dicembre<br />

<strong>del</strong> 1997. La sua final<strong>it</strong>à, conforme<br />

a quanto risulta nel decreto di approvazione,<br />

è “vivere profondamente<br />

il mistero <strong>del</strong>la Chiesa, esser testimone<br />

vivo di Questa, mediante la v<strong>it</strong>a<br />

e la parola, e susc<strong>it</strong>are nelle anime<br />

il desiderio di aiutare i Vescovi a realizzare<br />

la loro missione”.<br />

L’ Opera <strong>del</strong>la Chiesa, che svolge<br />

in Spagna e in Italia le sue attiv<strong>it</strong>à,<br />

si sta espandendo anche in diversi<br />

paesi d’Africa e d’America.<br />

“Pellegrinaggio Nazionale<br />

a favore <strong>del</strong>la Famiglia”<br />

Circa 30mila fe<strong>del</strong>i si sono recati<br />

al Santuario Nazionale <strong>del</strong>la Madonna<br />

Aparecida, Brasile, per partecipare<br />

al Pellegrinaggio Nazionale a Favore<br />

<strong>del</strong>la Famiglia, organizzato dalla<br />

Commissione Episcopale Pastorale<br />

per la V<strong>it</strong>a e la Famiglia, <strong>del</strong>la CNBB.<br />

Il momento alto <strong>del</strong>l’evento è stata<br />

la Celebrazione Eucaristica il giorno<br />

24 maggio, presieduta dall’Arcivescovo<br />

di Mariana (Brasile) e Presidente<br />

<strong>del</strong>la CNBB, Mons. Geraldo<br />

Lyrio Rocha, alla quale hanno partecipato<br />

più di venti Arcivescovi e Vescovi.<br />

Nella sua omelia, Mons. Geraldo<br />

ha messo l’accento sul fatto che la<br />

famiglia è un patrimonio <strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à<br />

e cost<strong>it</strong>uisce “uno dei tesori più importanti<br />

dei popoli latino-americani”.<br />

Il pellegrinaggio è stato un “risveglio<br />

<strong>del</strong> brasiliano per il valore e la central<strong>it</strong>à<br />

<strong>del</strong>la famiglia di fronte alle tante<br />

crisi che affrontiamo nell’attual<strong>it</strong>à”, ha<br />

dichiarato Mons. Orlando Brandes,<br />

Arcivescovo di Londrina, Brasile.<br />

Il Vaticano, pioniere<br />

nell’arte diplomatica<br />

“La Santa Sede è stata la prima Ist<strong>it</strong>uzione<br />

a mettere in moto una diploma-<br />

42 Salvami Regina · Luglio 2009


zia, e non è esagerato dire che la diplomazia<br />

pontificia è paradigmatica” Così<br />

ha affermato il brasiliano Marcus Vinicius<br />

Br<strong>it</strong>o de Macedo, nel sostenere<br />

all’Univers<strong>it</strong>à di Navarra (Spagna) la<br />

sua tesi di Dottorato, int<strong>it</strong>olata La diplomazia<br />

pontificia come servizio pietrino<br />

e la sua partecipazione all’Organizzazione<br />

<strong>del</strong>le Nazioni Un<strong>it</strong>e.<br />

Per il neo dottore, la diplomazia<br />

<strong>del</strong>la Santa Sede si caratterizza per<br />

la sua missione pastorale e religiosa,<br />

nell’esercizio <strong>del</strong>la quale aspira ad esser<br />

ascoltata da tutti e a influire in modo<br />

speciale nelle coscienze. Ha sottolineato<br />

anche che il servizio diplomatico<br />

<strong>del</strong> Vaticano deve esser formato<br />

da “sacerdoti che siano uomini di Chiesa<br />

e trovino in questo discreto lavoro il<br />

senso di dedizione ad una v<strong>it</strong>a di sant<strong>it</strong>à<br />

e speranza per tutti i popoli”.<br />

Compendio <strong>del</strong>la Lettera <strong>del</strong><br />

Papa ai cattolici cinesi<br />

RV – In una nota <strong>del</strong>la Sala Stampa<br />

<strong>del</strong>la Santa Sede, nel secondo anniversario<br />

<strong>del</strong>la pubblicazione <strong>del</strong>la Let-<br />

tera <strong>del</strong> Papa ai cattolici nella Repubblica<br />

Popolare Cinese, viene offerto alla<br />

Chiesa <strong>del</strong>la Cina un Compendio,<br />

che — seguendo il genere letterario<br />

catechetico di domande e risposte —<br />

rappresenta gli elementi fondamentali<br />

espressi da Benedetto XVI. Il Compendio<br />

ripropone fe<strong>del</strong>mente, nella<br />

struttura e nel linguaggio, i contenuti<br />

<strong>del</strong>la Lettera, riportando ampi brani<br />

<strong>del</strong> suo testo: con l’aggiunta di alcune<br />

note a piè pagina e due brevi appendici,<br />

sottolinea la Sala Stampa, aggiungendo<br />

che questo “si presenta come un<br />

autorizzato strumento che può favorire<br />

una conoscenza <strong>del</strong> pensiero <strong>del</strong> Papa su<br />

alcuni punti particolarmente <strong>del</strong>icati”.<br />

L’util<strong>it</strong>à di questa Lettera è confermata<br />

dalla grande e favorevole accoglienza<br />

che le è stata riservata dai<br />

cattolici cinesi che hanno potuto conoscerla.<br />

Secondo informazioni che<br />

giungono dalla Cina, risulta che la<br />

lettera ha dato origine non solo a incontri<br />

di studio per approfondire il<br />

suo contenuto, ma anche a molte iniziative<br />

di carattere pastorale.<br />

32º Incontro Nazionale<br />

<strong>del</strong> Rinnovamento<br />

Carismatico in Italia<br />

Ventimila membri <strong>del</strong> Rinnovamento<br />

Carismatico <strong>it</strong>aliano si sono riun<strong>it</strong>i<br />

nel 32º Incontro Nazionale, realizzato<br />

a Rimini nel primo fine settimana<br />

di maggio. Per tre giorni, i partecipanti<br />

hanno cercato di approfondire<br />

il tema Andate e proclamate al<br />

popolo queste parole di v<strong>it</strong>a.<br />

In un telegramma firmato dal Segretario<br />

di Stato, Cardinal Tarcisio<br />

Bertone, SDB, Papa Benedetto XVI<br />

ha manifestato il desiderio che l’Incontro<br />

risvegli “una rinnovata adesione<br />

a Cristo crocifisso e resusc<strong>it</strong>ato, una<br />

profonda comunione fraterna e una<br />

gioiosa testimonianza evangelica”.<br />

Diverse autor<strong>it</strong>à ecclesiastiche erano<br />

presenti, distinguendosi tra loro il<br />

Cardinal Angelo Bagnasco, Arcivescovo<br />

di Genova e Presidente <strong>del</strong>la Conferenza<br />

Episcopale Italiana e il Cardinal<br />

Claudio Hummes, OFM, Prefetto <strong>del</strong>la<br />

Congregazione per il Clero, che ha<br />

presieduto l’Eucaristia di chiusura.<br />

C<br />

Trenta nuovi sacerdoti <strong>del</strong>l’Opus Dei<br />

on una cerimonia realizzata il 23 maggio nella<br />

Basilica di Sant’Eugenio, a Roma, trenta diaconi<br />

<strong>del</strong>l’Opus Dei hanno ricevuto l’ordinazione presb<strong>it</strong>erale.<br />

L’atto l<strong>it</strong>urgico è stato presieduto da Mons. Javier<br />

Echevarria, Prelato <strong>del</strong>l’Ist<strong>it</strong>uzione, il quale ha rivolto<br />

ai neosacerdoti parole di incoraggiamento per la ricerca<br />

<strong>del</strong>la santificazione personale, indispensabile all’<br />

efficacia <strong>del</strong>le attiv<strong>it</strong>à apostoliche:<br />

“È indub<strong>it</strong>abile che i sacerdoti sono in modo particolare<br />

obbligati ad essere santi. Con le parole <strong>del</strong> nostro<br />

Padre, vi ricordo che la vocazione sacerdotale comporta<br />

l’esigenza <strong>del</strong>la sant<strong>it</strong>à”. E non una sant<strong>it</strong>à comune,<br />

neppure soltanto esimia, ha accentuato il Prelato, ma<br />

una “sant<strong>it</strong>à eroica”.<br />

Ha ricordato loro anche il passo di un discorso nel<br />

quale Papa Benedetto XVI segnala i punti più importanti<br />

<strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a dei sacerdoti: la fe<strong>del</strong>tà nell’esercizio<br />

<strong>del</strong> ministero, la dedizione totale a Dio a servizio dei<br />

fratelli, promuovendo la giustizia, la fratern<strong>it</strong>à, la solidarietà<br />

e la condivisione.<br />

I nuovi presb<strong>it</strong>eri provengono da dodici paesi, tra i<br />

quali la Cina, il Kenia e la Costa d’Avorio.<br />

OpusDei<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 43


cdow.org.uk<br />

Nuovo Arcivescovo<br />

Primate d’Inghilterra<br />

Al momento <strong>del</strong>l’insediamento nella<br />

sua sede, il 21 maggio, come nuovo<br />

Arcivescovo di Westminster e Primate<br />

d’Inghilterra, Mons. Vincent Gerard<br />

Nichols, ha messo in rilievo la dimensione<br />

comun<strong>it</strong>aria <strong>del</strong>la Fede e ha sottolineato<br />

il suo “aspetto pubblico e la<br />

necess<strong>it</strong>à che la società la rispetti”.<br />

Hanno partecipato alla solenne<br />

cerimonia, realizzata nella Cattedrale<br />

di Westminster e trasmessa dalle<br />

em<strong>it</strong>tenti televisive BBC2 e EWTN,<br />

il Nunzio Apostolico d’Inghilterra,<br />

Mons. Faustino Sainz Muñoz, l’Arcivescovo<br />

emer<strong>it</strong>o di Westminster, Cardinal<br />

Cormac Murphy-O’Connor, il<br />

primo ministro Gordon Brown, l’arcivescovo<br />

anglicano di Canterbury,<br />

Rowan Williams e numerose altre<br />

personal<strong>it</strong>à.<br />

Mons. Vincent Nichols è nato nel<br />

1945 e ha ricevuto l’ordinazione presb<strong>it</strong>erale<br />

nel 1969. È laureato in Filosofia<br />

e Teologia ed ha consegu<strong>it</strong>o il<br />

master in Scienze Umane e in Educazione.<br />

È stata nominato Vescovo ausiliare<br />

di Westminster nel 1991 e Arcivescovo<br />

di Birmingham nel 2000.<br />

Giornata mondiale di<br />

preghiera per la Cina<br />

Su iniziativa <strong>del</strong> Papa Benedetto<br />

XVI, i cattolici hanno celebrato<br />

in tutto il mondo la Giornata di<br />

Preghiera per la Chiesa in Cina, il 24<br />

maggio, data <strong>del</strong>la commemorazione<br />

l<strong>it</strong>urgica <strong>del</strong>la Madonna Ausiliatrice,<br />

che è venerata con molta devozione<br />

nel Santuario di Sheshan, a<br />

Xangai.<br />

Dopo la rec<strong>it</strong>a <strong>del</strong> Regina Cœli,<br />

Sua Sant<strong>it</strong>à si è rivolto con queste parole<br />

ai fe<strong>del</strong>i: “Oggi il mio pensiero va<br />

a tutto il popolo cinese. Saluto con speciale<br />

affetto i cattolici <strong>del</strong>la Cina e li<br />

esorto a rinnovare in questo giorno la<br />

loro comunione di Fede in Cristo e di<br />

fe<strong>del</strong>tà al successore di Pietro”.<br />

I cattolici cinesi, a loro volta, sono<br />

accorsi a migliaia in pellegri-<br />

Wikipedia<br />

naggio al Santuario <strong>del</strong>la Vergine<br />

di Sheshan per pregare per il Papa<br />

e per la Chiesa universale. Lo stesso<br />

è accaduto nel santuario mariano<br />

di Wangzhuang, dove il Vescovo di<br />

Linyi, Mons. Fang Xing Yao, ha celebrato<br />

una Messa per i pellegrini. “Il<br />

pellegrinaggio ci aiuta a rafforzare la<br />

Fede e ci dà l’occasione di intercedere<br />

per il bene <strong>del</strong> paese e per il mondo. Ci<br />

ricorda anche che salvare l’anima è la<br />

cosa più importante <strong>del</strong>la nostra v<strong>it</strong>a”<br />

— ha ribad<strong>it</strong>o nell’omelia.<br />

Andrea Riccardi riceve il<br />

Premio Carlo Magno 2009<br />

Il Premio Internazionale Carlo<br />

Magno è stato confer<strong>it</strong>o quest’anno<br />

allo storico Andrea Riccardi, fondatore<br />

<strong>del</strong>la Comun<strong>it</strong>à di Sant’Egidio.<br />

La cerimonia di dedicazione si è rea-<br />

Adotti un giovane Araldo <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong><br />

Attualmente 825 giovani<br />

aspiranti agli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong><br />

<strong>Vangelo</strong>, aspettano il momento<br />

di entrare in uno dei Centri<br />

di Formazione Giovanile degli <strong>Araldi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>. Essi hanno bisogno<br />

di una borsa di studio che aiuti a sostenere<br />

i costi <strong>del</strong>la loro formazione.<br />

Per questo, è stata lanciata la Campagna<br />

“Padrini o Madrine”. Consiste<br />

“nell’adottare” un ragazzo o una giovane<br />

aspirante, aiutando a finanziare<br />

la formazione di questi neo-<strong>Araldi</strong>.<br />

Questo è un gesto concreto a beneficio<br />

<strong>del</strong>la gioventù. Nell’adottare un<br />

aspirante lei starà offrendo una solida<br />

formazione cattolica a un adolescente<br />

bisognoso.<br />

44 Salvami Regina · Luglio 2009


XI Incontro Continentale <strong>del</strong>la RIIAL<br />

C<br />

on l’obiettivo di incentivare la Missione Continentale<br />

<strong>del</strong>la Chiesa, nel contesto <strong>del</strong>la cultura<br />

dig<strong>it</strong>ale e <strong>del</strong>la divers<strong>it</strong>à di pubblici e utenti, la Rete<br />

Informatica <strong>del</strong>la Chiesa in America Latina (RIIAL)<br />

ha promosso dal 3 al 5 giugno, a Bogotà in Colombia,<br />

il suo XI Incontro Continentale.<br />

Hanno partecipato all’evento specialisti in comunicazione<br />

di 20 paesi, come pure rappresentanti degli<br />

episcopati di tutto il continente, <strong>del</strong> Servizio di Tecnologia<br />

<strong>del</strong>l’Informazione <strong>del</strong>la CEI (Conferenza Episcopale<br />

Italiana) e <strong>del</strong>l’Arcidiocesi di Madrid.<br />

L’apertura dei lavori ha contato sulla presenza<br />

<strong>del</strong>l’Arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente <strong>del</strong><br />

Consiglio Pontificio per le Comunicazioni Sociali, che<br />

ha evidenziato che le recenti tecnologie <strong>del</strong>la comunicazione<br />

susc<strong>it</strong>ano una nuova cultura e nuove sfide per<br />

la Chiesa. “Si deve assumere — ha affermato — che la<br />

pastorale di comunicazione non è una ‘parte’ <strong>del</strong>la pastorale,<br />

ma una dimensione trasversale di tutta la missione<br />

<strong>del</strong>la Chiesa [...] in un’epoca in chi siamo inv<strong>it</strong>ati<br />

per vocazione ad operare<br />

in questa realtà dig<strong>it</strong>ale<br />

<strong>del</strong> mondo d’oggi”.<br />

Mons. Fabian Marulanda<br />

López, Segretario<br />

Generale <strong>del</strong>la Conferenza<br />

Episcopale <strong>del</strong>la Colombia,<br />

ha ricordato che<br />

“la Chiesa ha come sfida<br />

di realizzare incursioni nel<br />

mondo <strong>del</strong>la tecnologia al<br />

fine di lavorare, senza alcun<br />

timore, per giungere ad<br />

un mondo migliore”.<br />

Nello stesso senso, si è manifestato Mons. Guillermo<br />

Mondragón, Vescovo di Cuaut<strong>it</strong>lan in Messico e<br />

responsabile <strong>del</strong>la Sezione Dig<strong>it</strong>ale RIIAL: “Con la<br />

tecnologia dig<strong>it</strong>ale, l’uomo sta entrando in una nuova dimensione<br />

<strong>del</strong>la sua esistenza”.<br />

“Come Vescovo e a nome <strong>del</strong>la Chiesa, vi sono grato<br />

per lo sforzo e la vostra dedizione”, ha dichiarato Mons.<br />

Guillermo Mondragón, alla conclusione <strong>del</strong>l’Incontro.<br />

In questo sono state previste varie “linee di lavoro”, in<br />

appoggio alla Missione Continentale che gli episcopati<br />

<strong>del</strong> continente hanno intrapreso dopo la riunione di<br />

Aparecida. Tra queste, spicca l’impegno ad elevare la<br />

qual<strong>it</strong>à dei s<strong>it</strong>i cattolici, al fine di rendere più efficace la<br />

missione evangelizzatrice <strong>del</strong>la Chiesa.<br />

L’XI Incontro Continentale <strong>del</strong>la RIIAL è stato organizzato<br />

congiuntamente dal Pontificio Consiglio per<br />

le Comunicazioni Sociali<br />

e dal Consiglio<br />

Episcopale Latino-<br />

Americano (CELAM).<br />

A destra, alcuni<br />

dei partecipanti<br />

all’incontro; sopra<br />

Mons. Claudio María<br />

Celli, nella conferenza<br />

inaugurale.<br />

Diego Benítez<br />

lizzata nella Sala <strong>del</strong>l’Incoronazione,<br />

<strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà di Aachen in Germania, il<br />

21 maggio.<br />

Tra gli altri motivi, l’onorificenza è<br />

stata concessa “per il suo straordinario<br />

impegno a favore di un’Europa più<br />

umana e solidale, dentro e fuori le sue<br />

frontiere, <strong>del</strong>la comprensione tra i popoli,<br />

le religioni e le culture, di un mondo<br />

più giusto e pacifico”.<br />

Considerato uno dei più importanti<br />

premi europei, il Premio Internazionale<br />

Carlo Magno è stato attribu<strong>it</strong>o<br />

per la prima volta nel 1950. Tra<br />

le personal<strong>it</strong>à che lo hanno ricevuto,<br />

si distinguono l’ex-cancelliere <strong>del</strong>la<br />

Germania, Konrad Adenauer e il Papa<br />

Giovanni Paolo II.<br />

Incontro di novizi salesiani<br />

ANS – Si è realizzata dal 21 al 24<br />

maggio il Primo Incontro di Novizi<br />

Salesiani Europei, con la presenza<br />

di rappresentanti provenienti soprattutto<br />

dall’Italia, Francia, Slovacchia e<br />

Polonia-Varsavia.<br />

L’incontro, caratterizzato da svariate<br />

attiv<strong>it</strong>à, ha cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o un’interessante<br />

esperienza di conoscenza e dialogo<br />

tra novizi e formatori. Sono stati<br />

giorni di studio, fratern<strong>it</strong>à e spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à,<br />

arricch<strong>it</strong>i dalla vis<strong>it</strong>a a luoghi in<br />

cui il carisma salesiano è nato.<br />

L’incontro è stato motivato dal<br />

Centocinquantenario <strong>del</strong>la Fondazione<br />

<strong>del</strong>la Congregazione Salesiana<br />

e dal “Progetto Europa”, in cui<br />

si chiede una maggior capac<strong>it</strong>à di intercambio<br />

e solidarietà, tra i salesiani<br />

<strong>del</strong> Vecchio Continente, soprattutto<br />

di coloro che sono nella fase <strong>del</strong>la<br />

formazione iniziale.<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 45


Storia per bambini... o per adulti pieni di fede<br />

Una meravigliosa<br />

conversione<br />

Ed<strong>it</strong>h Pet<strong>it</strong>clerc<br />

Può esserci posto per la tristezza in una festa così<br />

bella come quella <strong>del</strong>l’Immacolata Concezione<br />

Potrebbe la Madre <strong>del</strong>la Misericordia non ascoltare<br />

<strong>del</strong>le preghiere fatte con tanto fervore da<br />

un’anima innocente nel giorno<br />

<strong>del</strong>la sua Prima Comunione<br />

Maristella era raggiante!<br />

Non aveva ancora<br />

sette anni e già<br />

avrebbe fatto la sua<br />

Prima Comunione.<br />

Ricevere il Signore era il suo più grande<br />

desiderio! Per questo, aveva studiato<br />

il catechismo con perseveranza e, soprattutto,<br />

pregava molto, chiedendo<br />

che la sua anima fosse senza macchia<br />

per ricevere Gesù nella Sacra Eucaristia.<br />

Ma c’era qualcosa che inquietava<br />

quell’innocente cuore: suo padre...<br />

Era trascorso ormai quasi un anno<br />

da quando sua madre era sal<strong>it</strong>a al Cielo.<br />

Cattolica esemplare, la signora Gesuina<br />

aveva insegnato alla figlia le ver<strong>it</strong>à<br />

cristiane e, soprattutto, le aveva<br />

dato il buon esempio nella pratica <strong>del</strong>le<br />

virtù. Suo mar<strong>it</strong>o Abelardo, invece,<br />

viveva in modo appartato rispetto alla<br />

Chiesa. Influenzato da cattivi compagni<br />

di lavoro, era diventato un ateo<br />

Fernanda Cordeiro da Fonseca<br />

e, cosa peggiore, un blasfemo. Madre<br />

e figlia pregavano con tutto l’impegno<br />

possibile per la sua conversione, ma<br />

lui resisteva ostinato.<br />

Perdendo la moglie, Abelardo si<br />

chiuse ancora di più a tutto quanto riguardava<br />

la Religione. Tuttavia, permetteva<br />

che Margher<strong>it</strong>a— la catechista<br />

<strong>del</strong>la parrocchia — portasse Maristella<br />

a Messa, tutte le domeniche. Solo non<br />

immaginava che lei si stesse già preparando<br />

per la sua Prima Comunione...<br />

La bambina trovava nella preghiera<br />

consolazione alla nostalgia che aveva<br />

per sua madre. In chiesa, si inginocchiava<br />

sempre davanti ad una bella<br />

statua <strong>del</strong>la Vergine Immacolata e Le<br />

chiedeva che Lei fosse ora, più ancora<br />

di prima, la sua Madre sulla terra e<br />

convertisse suo padre, che andava per<br />

strade tanto funeste.<br />

Una domenica mattina, festa<br />

<strong>del</strong>l’Immacolata Concezione, tutti i<br />

bambini <strong>del</strong>la parrocchia si fecero<br />

belli per rendere omaggio alla Vergine<br />

Maria, soprattutto quelli che avrebbero<br />

avuto la grazia di ricevere Gesù per<br />

la prima volta. Maristella era tra questi.<br />

Col suo bel vest<strong>it</strong>o bianco — preparatole<br />

con cura da Margher<strong>it</strong>a —,<br />

sembrava un Angelo, che rifletteva la<br />

purezza <strong>del</strong> suo cuore.<br />

Tuttavia, invece di rimanere con<br />

gli altri bambini, che si preparavano<br />

per la processione di ingresso <strong>del</strong>la<br />

cerimonia, Maristella se ne stava<br />

in disparte in un angolo <strong>del</strong>la chiesa,<br />

vicino al confessionale, piangendo.<br />

Don Matteo, già coi paramenti<br />

sacri, la vide da lontano e le si avvicinò.<br />

Egli pensava che forse qualche<br />

scrupolo infantile stesse turbando la<br />

coscienza <strong>del</strong>la bambina, ma lei si<br />

era confessata tanto bene alla vigilia...<br />

Era un’anima innocente! Allora<br />

le chiese:<br />

46 Salvami Regina · Luglio 2009


— Maristella, figliola mia, per<br />

quale motivo sei tanto triste nel momento<br />

<strong>del</strong>la tua Prima Comunione<br />

— Ah, padre, tutti i bambini sono<br />

qui con i loro gen<strong>it</strong>ori ed io sono sola...<br />

Lei conosce mio padre... Ieri mi<br />

ha picchiata, quando ha saputo che<br />

sarei andata a ricevere Gesù per la<br />

prima volta! E disse che, se mi fossi<br />

proprio comunicata, mi avrebbe picchiata<br />

ancora di più!<br />

Il sacerdote si emozionò nel vedere<br />

come quell’anima, tanto giovane,<br />

ma così forte, era disposta a ricevere<br />

i colpi <strong>del</strong> padre, pur di non rinunciare<br />

a ricevere le carezze <strong>del</strong> Signore<br />

nell’Eucaristia. Contenendo le lacrime,<br />

le disse affettuosamente:<br />

— Non affliggerti, piccina mia.<br />

Prega per lui nel momento in cui ti<br />

comunicherai, e quando tornerai a<br />

casa tua, digli che voglio parlargli.<br />

Maristella alzò i suoi occhioni neri<br />

sorpresi, pieni di lacrime, e rispose:<br />

— Ma, padre, lui non verrà! Lei sa<br />

che da anni non mette piede in chiesa.<br />

E mi picchierà ancora di più...<br />

— Abbi fiducia, Maristella! Ora<br />

entra nella processione, perché sta<br />

per cominciare la Messa.<br />

La bambina fu pervasa di consolazione<br />

durante la cerimonia. Le nuvole<br />

d’incenso profumato, il suono<br />

maestoso <strong>del</strong>l’organo, le musiche<br />

che sembravano cantate da Angeli,<br />

don Matteo con i suoi bei paramenti,<br />

e, soprattutto, la statua <strong>del</strong>la Vergine<br />

Immacolata, che pareva sorridere,<br />

le trasmisero una enorme fiducia.<br />

Al momento <strong>del</strong>la Comunione, pregò<br />

con un fervore tale come mai aveva<br />

sent<strong>it</strong>o in v<strong>it</strong>a sua. Aveva appena<br />

ricevuto proprio Gesù nel suo cuore!<br />

Solamente quando stava tornando<br />

a casa, si ricordò di suo padre... Che<br />

avrebbe detto Aveva gli occhi ancora<br />

un po’ gonfi per il pianto… Quando la<br />

vide, egli sub<strong>it</strong>o chiese:<br />

— Che è successo Perché hai<br />

pianto<br />

Lei gli rispose con candore:<br />

— Ho pianto perché ho appena<br />

fatto la mia Prima Comunione e tutti<br />

i bambini erano accompagnati dai loro<br />

gen<strong>it</strong>ori in questo grande giorno...<br />

Soltanto io ero sola...<br />

Abelardo abbassò il capo, muto<br />

e pensieroso, ma quando Maristella<br />

gli comunicò che don Matteo voleva<br />

parlare con lui, ebbe un’esplosione di<br />

rabbia. Tuttavia, non la picchiò, come<br />

aveva minacciato di fare...<br />

Maristella non replicò. Nel suo intimo,<br />

pregava. Era così felice di aver<br />

ricevuto Gesù nella sua anima, che<br />

non voleva perdere la comunione con<br />

Lui. Non volle neppure togliersi il vest<strong>it</strong>o<br />

bianco <strong>del</strong>la cerimonia.<br />

Il padre la osservava di sbieco. La<br />

figlia era così bella con quel vest<strong>it</strong>o<br />

bianco! Questo lo fece riflettere sulla<br />

sua v<strong>it</strong>a. Anche lui aveva fatto la Prima<br />

Comunione... Perché si era allontanato<br />

da Dio Qualcosa cominciava<br />

ad inquietare la sua anima, indur<strong>it</strong>a<br />

dai numerosi peccati.<br />

Nel pomeriggio, preso da un inatteso<br />

sentimento di tenerezza paterna,<br />

egli decise di fare una passeggiata<br />

con la bambina. Dandosi la mano,<br />

camminavano vicini per la strada.<br />

Maristella conversava animatamente,<br />

mentre conduceva il padre in direzione<br />

<strong>del</strong>la Piazza <strong>del</strong>la Chiesa... Abelardo<br />

si lasciava condurre da quell’<br />

“Angelo Custode” e forse non si era<br />

neppure accorto di quando entrarono<br />

nella chiesa.<br />

Il tempio era nella penombra. Gli<br />

ultimi raggi <strong>del</strong> sole ancora illuminavano<br />

le vetrate. Erano tanti anni che<br />

Abelardo non entrava in una chiesa...<br />

Il suo cuore cominciò a battere più in<br />

fretta!<br />

Maristella avvistò don Matteo seduto<br />

nel confessionale, mentre pregava<br />

l’Ufficio Divino. Gli si avvicinò<br />

e disse:<br />

— Padre, qui c’è mio padre!<br />

Il sacerdote salutò l’uomo con dimostrazioni<br />

di bontà, mentre la bambina<br />

si metteva discretamente in disparte.<br />

Abelardo, molto toccato dalla<br />

grazia, si inginocchiò nel confessionale<br />

e cominciò ad alleviare la sua anima<br />

da tutti i peccati che lo abbruttivano.<br />

Quando le campane suonarono,<br />

annunciando la Messa <strong>del</strong>le sei, il zelante<br />

parroco ancora ascoltava quelle<br />

parole di pentimento bagnate dalle<br />

lacrime <strong>del</strong> felice pen<strong>it</strong>ente, convert<strong>it</strong>o<br />

dalla innocenza e dalle preghiere<br />

<strong>del</strong>la sua piccola figlia. Infine, anche<br />

lui poté ricevere di nuovo Gesù Ostia<br />

nel suo cuore contr<strong>it</strong>o — dopo tanti<br />

anni! — nello stesso giorno in cui lei<br />

Lo aveva ricevuto per la prima volta.<br />

Dal Cielo, la signora Gesuina contemplava<br />

con somma gioia la conversione<br />

<strong>del</strong> mar<strong>it</strong>o e in Terra, Maristella<br />

e don Matteo davano testimonianza<br />

di come Dio non tralasci mai l’occasione<br />

di accogliere chi si avvicina a<br />

Lui con vera contrizione, e di come<br />

sia potente la preghiera rivolta all’Altissimo<br />

per intercessione <strong>del</strong>la Mediatrice<br />

di tutte le grazie. <br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 47


I Santi di ogni giorno _ _______<br />

Sergio Hollmann<br />

1. San Domiziano, abate (†sec.V).<br />

Distribuì i suoi beni ai poveri e si fece<br />

erem<strong>it</strong>a ad Arles in Francia. Fondò a<br />

Lione, con l’aiuto di Sant’Euquério,<br />

un monastero di v<strong>it</strong>a contemplativa.<br />

2. Santi Liberato, Servo e Rustico,<br />

martiri (†484). Monaci sottoposti a<br />

cru<strong>del</strong>i torture e uccisi per ordine <strong>del</strong> re<br />

ariano Unerico.<br />

3. San Tommaso, Apostolo.<br />

San Filippo Phan Van Minh, presb<strong>it</strong>ero<br />

e martire (†1853). Temendo di<br />

creare complicazioni alla famiglia che<br />

lo aveva accolto durante la persecuzione,<br />

preferì consegnarsi. Fu decap<strong>it</strong>ato a<br />

Cochinchina, attuale Vietnam, per ordine<br />

<strong>del</strong> re Tu Duc.<br />

"Santa Isabella<br />

<strong>del</strong> Portogallo"<br />

- Francisco<br />

de Zurbarán -<br />

Museo <strong>del</strong> Prado,<br />

Madrid<br />

4. Santa Isabella <strong>del</strong> Portogallo,<br />

regina (†1336).<br />

Sant’Andrea di Creta, Vescovo<br />

(†740). Arcivescovo di Gortina (Creta),<br />

si distinse come innografo e predicatore.<br />

5. XIV Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario.<br />

Sant’Antonio Maria Zaccaria,<br />

presb<strong>it</strong>ero (†1539).<br />

Sant’Atanasio di Gerusalemme,<br />

martire (†451). Diacono assassinato da<br />

un monaco eretico perché diffondeva<br />

la dottrina <strong>del</strong> Concilio di Calcedonia<br />

contro il monofisismo.<br />

6. Santa Maria Goretti, vergine e<br />

martire (†1902).<br />

Beato Tommaso Alfield, presb<strong>it</strong>ero<br />

e martire (†1585). Anglicano convert<strong>it</strong>o<br />

al Cattolicesimo, ricevette in Francia<br />

l’ordinazione sacerdotale. R<strong>it</strong>ornato<br />

in Inghilterra fu catturato e, sotto tortura,<br />

rinnegò la Fede. In segu<strong>it</strong>o si pentì e,<br />

r<strong>it</strong>ornato alla Chiesa Cattolica, soffrì le<br />

pene <strong>del</strong> martirio.<br />

7. San Panteno di Alessandria<br />

(†sec. III). Uomo di vasta cultura, per<br />

amore <strong>del</strong>la Parola di Dio, si diresse nel<br />

lontano Oriente per diffondere il <strong>Vangelo</strong>.<br />

8. San Giovanni Wu Wenyin, martire<br />

(†1900). Amministratore dei beni<br />

<strong>del</strong>la piccola comun<strong>it</strong>à cattolica <strong>del</strong><br />

suo villaggio, in Vietnam, fu catturato<br />

e condannato durante la persecuzione<br />

<strong>del</strong>la setta dei Boxer.<br />

9. Santa Paolina <strong>del</strong> Cuore Agonizzante<br />

di Gesù, vergine (†1942).<br />

Santa Veronica Giuliani, badessa<br />

(†1727). A diciassette anni entrò come<br />

religiosa cappuccina nel monastero di<br />

C<strong>it</strong>tà di Castello, dove trascorse i suoi<br />

50 anni di v<strong>it</strong>a religiosa. Partecipò misticamente<br />

alla Passione di Cristo.<br />

10. Beata Maria Gertrude di Santa<br />

Sofia de Ripert d’Alauzin, vergine<br />

e martire (†1794). Religiosa orsolina<br />

proveniente da una nobile famiglia,<br />

fu ghigliottinata ad Orange in Francia,<br />

per aver negato il giuramento di libertà-uguaglianza<br />

che le avevano imposto.<br />

11. San Benedetto, abate (†547).<br />

San Chetillo, presb<strong>it</strong>ero (†1151).<br />

Religioso agostiniano in Danimarca,<br />

promosse l’evangelizzazione e si impegnò<br />

a pacificare gli animi nelle dispute<br />

dinastiche <strong>del</strong> suo paese.<br />

12. XV Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario.<br />

Beato Davide Gunston, martire<br />

(†1541). Cavaliere <strong>del</strong>l’Ordine di San<br />

Giovanni di Gerusalemme, fu giustiziato<br />

per ordine di Enrico VIII d’Inghilterra,<br />

per essersi rifiutato di riconoscere<br />

l’autor<strong>it</strong>à <strong>del</strong> re nelle questioni religiose.<br />

13. Sant’Enrico, imperatore<br />

(†1024).<br />

Sant’Esdra, sacerdote e scriba che,<br />

di r<strong>it</strong>orno dall’esilio di Babilonia, riunì<br />

il popolo ebreo disperso e si dedicò ad<br />

insegnare e mettere in pratica la Legge<br />

<strong>del</strong> Signore in Israele.<br />

14. San Camillo de Lellis, presb<strong>it</strong>ero<br />

(†1614).<br />

Beata Angelina de Marsciano, religiosa<br />

(†1435). Essendo rimasta vedova,<br />

visse per 50 anni esclusivamente a<br />

servizio di Dio. Diede inizio all’Ordine<br />

<strong>del</strong>le Terziarie Francescane di clausura,<br />

per la formazione <strong>del</strong>la gioventù<br />

femminile.<br />

15. San Bonaventura, Vescovo e<br />

dottore <strong>del</strong>la Chiesa (†1274).<br />

San Pompilio Maria Pirrotti, presb<strong>it</strong>ero<br />

(†1766). Sacerdote <strong>del</strong>l’Ordine<br />

dei Chierici Regolari <strong>del</strong>le Scuole Pie<br />

eserc<strong>it</strong>ò il suo apostolato in diverse regioni<br />

d’Italia.<br />

16. Beata Maria Vergine <strong>del</strong> Monte<br />

Carmelo.<br />

48 Salvami Regina · Luglio 2009


_____________________ Luglio<br />

Beata Ermengarda, badessa<br />

(†866). Bisnipote di Carlo Magno. In<br />

tenera età abbandonò gli splendori <strong>del</strong>la<br />

corte per entrare nel monastero di Chiemsee<br />

in Baviera.<br />

17. Beato Ignazio de Azevedo, presb<strong>it</strong>ero,<br />

e compagni, martiri (†1570).<br />

Sant’Andrea, erem<strong>it</strong>a (†1031). Su<br />

richiesta <strong>del</strong> re Santo Stefano si recò<br />

in Ungheria, dove condusse una v<strong>it</strong>a<br />

di estrema auster<strong>it</strong>à, in prossim<strong>it</strong>à dei<br />

Monti Carpazi.<br />

Timothy Ring<br />

25. San Giacomo Maggiore, Apostolo.<br />

San Cucufate, martire (†sec. IV).<br />

Nato in Africa, partì per la Spagna desideroso<br />

di raggiungere il martirio. Morì<br />

traf<strong>it</strong>to da una spada a Barcellona, durante<br />

la persecuzione di Diocleziano.<br />

26. XVII Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario.<br />

Santi Gioacchino e Anna, gen<strong>it</strong>ori<br />

<strong>del</strong>la Beata Vergine Maria.<br />

San Giorgio Preca, presb<strong>it</strong>ero<br />

(†1962). Fondò a Malta la Società <strong>del</strong>la<br />

Dottrina Cristiana, per evangelizzare i<br />

giovani, con l’esempio e l’insegnamento<br />

catechetico.<br />

18. San Bruno, Vescovo (†1123).<br />

Per lavorare intensamente nella riforma<br />

<strong>del</strong>la Chiesa, fu persegu<strong>it</strong>ato e obbligato<br />

ad abbandonare la sua diocesi di Segni<br />

in provincia di Roma e a rifugiarsi<br />

nel monastero di Montecassino, <strong>del</strong><br />

quale divenne abate.<br />

19. XVI Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario.<br />

Beato Achille Puchala, presb<strong>it</strong>ero e<br />

martire (†1943). Religioso francescano<br />

polacco, fucilato dagli invasori nazisti<br />

durante la Seconda Guerra Mondiale.<br />

20 Sant’Apollinare, vescovo (†sec.<br />

II).<br />

Santa Marina o Margher<strong>it</strong>a, vergine<br />

e martire (†sec. sc.). Uccisa dopo<br />

terribili torture per ordine <strong>del</strong> governatore<br />

di Antiochia.<br />

21. San Lorenzo da Brindisi, presb<strong>it</strong>ero<br />

e dottore <strong>del</strong>la Chiesa (†1619).<br />

San Simeone Salo, erem<strong>it</strong>a (†sec.<br />

IV). Mentre era in pellegrinaggio in<br />

Terra Santa, si sentì chiamato ad abbandonare<br />

il mondo e si r<strong>it</strong>irò nella sol<strong>it</strong>udine<br />

erem<strong>it</strong>ica.<br />

22. Santa Maria Maddalena.<br />

Beato Agostino di Biella Fangi,<br />

presb<strong>it</strong>ero (†1493). Religioso domenicano,<br />

eserc<strong>it</strong>ò la carica di priore cercando<br />

sempre la perfetta osservanza <strong>del</strong>la<br />

regola e <strong>del</strong>le cost<strong>it</strong>uzioni <strong>del</strong>l’Ordine.<br />

“San Giacomo Maggiore” -<br />

Portico <strong>del</strong>la gloria -<br />

Cattedrale di “Santiago de<br />

Compostela” (Spagna)<br />

23. Santa Brigida, religiosa<br />

(†1373).<br />

Beato Basilio Hopko, Vescovo e<br />

martire (†1976). Vescovo ausiliare di<br />

Catturato, incarcerato e sottoposto a<br />

torture dal governo <strong>del</strong>la Slovacchia,<br />

contrasse una grave malattia che lo portò<br />

alla morte.<br />

24. San Charbel Makhlouf, presb<strong>it</strong>ero<br />

(†1898).<br />

Santa Cunegonda, religiosa<br />

(†1293). Figlia dei re d’Ungheria, andò<br />

sposa al Principe di Cracovia (Polonia),<br />

con il quale visse in perfetta cast<strong>it</strong>à.<br />

Dopo la morte <strong>del</strong>lo sposo, si fece<br />

religiosa clarissa nel monastero da<br />

lei fondato.<br />

27. Beata Maria Clemente di Gesù<br />

Crocifisso Staszewska, vergine e martire<br />

(†1943). Religiosa orsolina polacca,<br />

uccisa nel campo di concentramento<br />

di Auschw<strong>it</strong>z.<br />

28. Santi Pròcoro, Nicànore, Timòne,<br />

Parmenàs e Nicola. Cinque dei<br />

sette “uomini di buona reputazione, pieni<br />

di Spir<strong>it</strong>o e di saggezza, ai quali affideremo<br />

quest’incarico” (At 6, 3) scelti<br />

dagli Apostoli per aiutarli nel ministero.<br />

29. Santa Marta.<br />

San Guglielmo Pinchon, Vescovo<br />

(†1234). Pastore di Saint Brieuc (Francia),<br />

difese ardentemente i dir<strong>it</strong>ti <strong>del</strong>la<br />

Chiesa.<br />

30. San Pietro Crisologo, Vescovo<br />

e dottore <strong>del</strong>la Chiesa (†450).<br />

Beato Zosimo Izquierdo Gil, presb<strong>it</strong>ero<br />

e martire (†1936). Sacerdote<br />

detenuto durante la Guerra Civile Spagnola.<br />

Nel carcere ascoltava in confessione<br />

i prigionieri e pregava con loro il<br />

rosario.<br />

31. Sant’Ignazio di Loyola, presb<strong>it</strong>ero<br />

(†1556).<br />

Beato Giovanni Colombini, religioso<br />

(†1307). Ricco commerciante di<br />

Siena , abbandonò tutto e abbracciò una<br />

v<strong>it</strong>a di estrema povertà. Fondò l’Ordine<br />

dei “Gesuati”, per l’assistenza degli<br />

infermi.<br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 49


“Dio ab<strong>it</strong>a qui”<br />

Il benessere <strong>del</strong>l’uomo di fronte a un grandioso<br />

paesaggio è espressione, sebbene <strong>del</strong> subconscio,<br />

<strong>del</strong>l’aspirazione all’infin<strong>it</strong>o ins<strong>it</strong>a nel suo cuore.<br />

Philip & Karen Sm<strong>it</strong>h / Getty Images<br />

Poste di fronte a un<br />

panorama grandioso,<br />

molte persone<br />

avranno sperimentato<br />

una sensazione<br />

che invade tutto l’essere e che, per alcuni<br />

momenti, causa perfino una certa<br />

perpless<strong>it</strong>à. L’intelligenza, in questi<br />

istanti, traboccante di dati e informazioni,<br />

sembra non riuscire ad assimilarli<br />

con la stessa rapid<strong>it</strong>à con cui i<br />

sensi li registrano. Questi, a loro volta,<br />

presi da un piacevole e superiore<br />

benessere, lo esteriorizzano con esclamazioni.<br />

La respirazione, frammezzata,<br />

rivela una straordinaria gioia.<br />

Un’enorme e salutare felic<strong>it</strong>à per questa<br />

s<strong>it</strong>uazione in cui si trova, prende<br />

possesso di tutta la persona che sperimenta<br />

un’intera consonanza con ciò<br />

che vede. Ci vorrà più o meno tempo<br />

perché riesca a esplic<strong>it</strong>are questo be-<br />

nefico stato, ma il ricordo rimarrà<br />

impresso nella sua anima per sempre.<br />

È quello che frequentemente cap<strong>it</strong>a<br />

a chi ha l’opportun<strong>it</strong>à di vis<strong>it</strong>are<br />

il cuore <strong>del</strong>le Montagne Rocciose,<br />

la spettacolare cordigliera <strong>del</strong>l’America<br />

<strong>del</strong> Nord.<br />

Le Montagne Rocciose formano<br />

una parte <strong>del</strong>la Cordigliera Americana,<br />

una sequenza di montagne che si<br />

estendono dalla Patagonia all’Alaska e<br />

sono denominate la “colonna dorsale<br />

d’America”. La loro peculiare configurazione,<br />

con creste che si sovrappongono<br />

le une alle altre, suggerisce l’idea<br />

di una nobile emulazione per vedere<br />

quale si approssima di più al cielo.<br />

Il che fa sì che la vista formata<br />

da questa cordigliera sia distinta da<br />

quella presentata da altre simili, non<br />

soltanto per le sue impressionanti altezze<br />

— infatti le Montagne Rocciose<br />

50 Salvami Regina · Luglio 2009


Ryan Francis Murphy<br />

sono superate da altre catene famose,<br />

come le Alpi o l’Himalaya —, ma<br />

per l’armonica e maestosa disposizione<br />

che gli elementi terra, acqua e roccia<br />

hanno assunto quando furono ordinati<br />

dalle mani <strong>del</strong> Creatore.<br />

Formando cornici per le acque verdi-azzurrognole<br />

<strong>del</strong> Louise, uno dei<br />

diversi laghi s<strong>it</strong>uati nel Parco Nazionale<br />

di Banff, in Canada, gli alti picchi<br />

si riflettono su questo scintillante<br />

smeraldo liquido, i cui colori, belli e<br />

vividi, portano molte persone a considerarli<br />

irreali. Questo raro fenomeno<br />

è dovuto alla presenza di quant<strong>it</strong>à significative<br />

di particelle rocciose portate<br />

fino al lago dall’alto dei ghiacciai,<br />

che assumono una tonal<strong>it</strong>à che<br />

trova una somiglianza nel piumaggio<br />

dei colibrì e dei pavoni.<br />

Il cielo, come fosse in disputa con<br />

l’azzurro dei laghi, ostenta un color<strong>it</strong>o<br />

azzurro-zaffiro intenso, formando<br />

il fondo di un quadro ideale per il<br />

grandioso panorama. A volte, le montagne<br />

sono coperte da dense formazioni<br />

di nuvole che all’osservatore posto<br />

ai loro piedi, sembrano tagliate<br />

nel mezzo da grossi gom<strong>it</strong>oli di lana.<br />

Invece, all’alpinista che si trova al<br />

di sopra di questo insol<strong>it</strong>o lenzuolo, le<br />

vette appariranno come un arcipelago<br />

sparso in mezzo a un mare bianco.<br />

L’uomo che consideri estasiato<br />

questo spettacolo di elementi naturali,<br />

e rifletta sui suoi propri movimenti<br />

interiori, cercherà una spiegazione<br />

a questa sua sensazione di sentirsi<br />

un tutt’uno con il quadro, desideroso<br />

di unirsi a questo.<br />

Quando, il primo giorno, la terra<br />

fu adornata con cordigliere e montagne<br />

— i giganti <strong>del</strong> regno minerale<br />

— quale fu l’aspetto <strong>del</strong> suo Creatore<br />

in quelle simbolizzato Nel mo<strong>del</strong>lare<br />

questi scenari montuosi, probabilmente<br />

Dio ha avuto come principale<br />

intenzione quella di offrirci<br />

l’opportun<strong>it</strong>à di med<strong>it</strong>are riguardo<br />

la Sua grandezza e maestà infin<strong>it</strong>e.<br />

Ora, il benessere provato dall’uomo<br />

di fronte a un grandioso paesaggio,<br />

in realtà, è espressione, seppure<br />

subcosciente, <strong>del</strong>l’aspirazione all’infin<strong>it</strong>o<br />

ins<strong>it</strong>a nel suo cuore.<br />

L’ammirazione <strong>del</strong> grandioso che<br />

lo circonda stimola nella sua anima<br />

il desiderio <strong>del</strong> meraviglioso, il quale,<br />

a sua volta, risveglia l’anel<strong>it</strong>o al<br />

Cielo. E la volontà di unirsi a ciò che<br />

lo incanta, o di rimanere lì per sempre,<br />

è, in fondo, un desiderio di unirsi<br />

a Dio, rappresentato in quel punto<br />

<strong>del</strong>la creazione. È come se dicesse:<br />

“Da questo luogo non voglio andarmene,<br />

perché Dio ab<strong>it</strong>a qui”. <br />

Luglio 2009 · Salvami Regina 51


Dio Spir<strong>it</strong>o Santo<br />

ha comunicato a Maria,<br />

sua fe<strong>del</strong>e sposa,<br />

i suoi doni ineffabili,<br />

scegliendola a<br />

dispensatrice di tutto<br />

quanto Egli possiede.<br />

In questo modo lei distribuisce<br />

i suoi doni e le sue grazie<br />

a chi vuole, quanto vuole,<br />

come vuole e dove vuole,<br />

e nessun dono è concesso<br />

agli uomini, che non passi<br />

per le Sue mani virginali.<br />

Hector Mattos<br />

(Trattato <strong>del</strong>la Vera Devozione<br />

alla Santissima Vergine,<br />

San Luigi Grignion de Montfort)<br />

Statua Pellegrina <strong>del</strong><br />

Cuore Immacolato di Maria<br />

appartenente agli <strong>Araldi</strong><br />

<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>

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