Rivista Araldi del Vangelo - Salvamiregina.it
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Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R. - Periodico <strong>del</strong>l’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Stella <strong>del</strong>la Nuova Evangelizzazione<br />
Numero 75<br />
Luglio 2009<br />
La grandezza incomparabile<br />
<strong>del</strong> Battesimo<br />
Salvami Regina
Supplica ai Sacri<br />
Cuori di Gesù e di Maria<br />
C<br />
uore di Gesù, oceano di bontà, fonte perenne<br />
di misericordia, degnaTi di esaudire<br />
le mie preghiere.<br />
Cuore di Gesù, che è Tua <strong>del</strong>izia ab<strong>it</strong>are<br />
con i figli degli uomini e colmarli di<br />
benefici, degnaTi di venire incontro alle nostre preghiere.<br />
Cuore di Gesù, nostro conforto nelle afflizioni, rimedio<br />
nelle molestie, sollievo di tutte le miserie, esaudisci<br />
le nostre suppliche.<br />
Cuore di Gesù, che sotto l’impulso di una tenera e amorosa<br />
compassione, hai fatto un miracolo nelle nozze di Cana,<br />
soccorri e guarisci la persona che Ti presentiamo.<br />
Cuore di Gesù, che hai rest<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o la v<strong>it</strong>a alla figlia <strong>del</strong><br />
capo <strong>del</strong>la Sinagoga, soccorri e guarisci il nostro malato.<br />
Cuore di Gesù, che intener<strong>it</strong>o di compassione per la<br />
vedova di Naim Ti sei degnato di resusc<strong>it</strong>are suo figlio,<br />
soccorri e guarisci il nostro malato.<br />
Cuore di Gesù, che con bontà più che paterna hai alimentato<br />
cinquemila uomini<br />
nel deserto, per timore<br />
che venissero meno,<br />
Darío Iallorenzi<br />
Il Tesoro <strong>del</strong>la Preghiera<br />
soccorri e guarisci il<br />
nostro malato.<br />
Cuore di Gesù,<br />
che hai mostrato<br />
il Tuo potere<br />
e la Tua bontà<br />
guarendo ogni<br />
specie di inferm<strong>it</strong>à<br />
e prostrazione,<br />
soccorri e guarisci<br />
il malato che Ti<br />
presentiamo.<br />
Beato Eustachio van Lieshout, Sscc<br />
Cuore di Gesù, a Cui è<br />
stato concesso tutto il<br />
potere sulla Terra e in<br />
Cielo, soccorri e guarisci<br />
il nostro malato.<br />
Cuore di Gesù, a<br />
cui non piace castigare,<br />
ma che preferisce<br />
perdonare e liberarci<br />
dai mali che<br />
ci affliggono, soccorri<br />
e guarisci il nostro<br />
malato.<br />
Per l’agonia che hai<br />
sofferto nell’Orto degli Ulivi,<br />
ascoltaci, Divino Cuore.<br />
Per il colpo di lancia che hai ricevuto sulla croce,<br />
esaudiscici, Divino Cuore.<br />
Per la Tua clemenza e bontà infin<strong>it</strong>a, esaudisci le nostre<br />
suppliche.<br />
Preghiera<br />
Non rifiutare, Adorabile Cuore, la grazia che Ti chiediamo.<br />
Non smetteremo di implorarTi fino a che udiremo<br />
queste dolci parole: “Sono la tua salvezza. Voglio<br />
guarirti”. Come potrai respingere le nostre suppliche,<br />
visto che soccorri tutti Rifiuterai le nostre richieste, essendo<br />
il Il Tuo Cuore così facile da intenerire<br />
Maria Santissima, la più tenera <strong>del</strong>le madri, per il Tuo<br />
Cuore così generoso e compassionevole, intercedi per noi,<br />
affinché Nostro Signore ci conceda la grazia che Gli chiediamo<br />
con istanza.<br />
Cuore di Maria, aiutaci.<br />
Cuore di Gesù, esaudiscici.<br />
Amen! <br />
P<strong>it</strong>ture a olio prodotte nell’atelier artistico<br />
degli araldi - Cappella privata degli <strong>Araldi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong> a Schomberg, Canada<br />
(Possedendo il dono di guarire,<br />
Beato Eustachio compose questa preghiera<br />
a beneficio dei malati che gli chiedevano aiuto)
SommariO<br />
Salvami<br />
Regina<br />
Periodico <strong>del</strong>l’Associazione<br />
Madonna di Fatima - Maria, Stella<br />
<strong>del</strong>la Nuova Evangelizzazione<br />
Anno XI, numero 75, Luglio 2009<br />
Direttore responsabile:<br />
Zuccato Alberto<br />
Consiglio di redazione:<br />
Guy Gabriel de Ridder, Suor Juliane<br />
Vasconcelos A. Campos, EP,<br />
Luis Alberto Blanco Cortés, Madre<br />
Mariana Morazzani Arráiz, EP,<br />
Severiano Antonio de Oliveira<br />
Amministrazione:<br />
Via San Marco, 2A<br />
30034 Mira (VE)<br />
CCP 13805353<br />
Aut. Trib. Padova 1646 <strong>del</strong> 4/5/99<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione<br />
in Abbonamento Postale - D. L.<br />
353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)<br />
art. 1, comma 2, DR PD<br />
Contiene I.R.<br />
www.araldi.org<br />
www.salvamiregina.<strong>it</strong><br />
Con la collaborazione<br />
<strong>del</strong>l’Associazione<br />
Privata Internazionale di Fe<strong>del</strong>i<br />
di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />
<strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong><br />
Viale Vaticano, 84 Sc. A, int. 5<br />
00165 Roma<br />
Tel. sede operativa<br />
a Mira (VE): 041 560 08 91<br />
Montaggio:<br />
Equipe di arti grafiche<br />
degli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong><br />
Stampa e rilegatura:<br />
Pozzoni - Ist<strong>it</strong>uto Veneto<br />
de Arti Grafiche S.p.A.<br />
Via L. Einaudi, 12<br />
36040 Brendola (VI)<br />
Gli articoli di questa rivista potranno essere<br />
riprodotti, basta che si indichi la fonte e si invii<br />
copia alla Redazione. Il contenuto degli articoli<br />
firmati è di responsabil<strong>it</strong>à dei rispettivi autori.<br />
Scrivono i lettori . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4<br />
La grandezza incomparabile<br />
<strong>del</strong> Battesimo (Ed<strong>it</strong>oriale) . . . . . . . . . . . . . . . . 5<br />
La voce <strong>del</strong> Papa –<br />
Chiesa, la legge<br />
naturale e dir<strong>it</strong>ti umani<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .6<br />
Commento al <strong>Vangelo</strong> –<br />
I Dodici sono<br />
inviati in missione<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .10<br />
Intervista esclusiva con il<br />
Cardinal Cláudio Hummes<br />
Tempo di riflessione per<br />
tutta la Chiesa<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .18<br />
Il Battesimo e i suoi effetti<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .22<br />
<strong>Araldi</strong> nel mondo<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .28<br />
Pace <strong>del</strong>l’ anima nel silenzio<br />
e nella sol<strong>it</strong>udine<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .34<br />
La Madonna<br />
<strong>del</strong> “Grand Retour”<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .37<br />
E’ accaduto nella<br />
Chiesa e nel mondo<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .40<br />
Storia per bambini...<br />
Una meravigliosa<br />
conversione<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .46<br />
I Santi di<br />
ogni giorno<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .48<br />
“Dio ab<strong>it</strong>a qui”<br />
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .50
Scrivono i lettori<br />
Sostegno per la mia<br />
v<strong>it</strong>a sacerdotale<br />
Tutto quanto appare nella rivista<br />
<strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong> mi sembra sommamente<br />
interessante. Desidero nuovamente<br />
esprimere il mio più ardente<br />
sentimento di grat<strong>it</strong>udine soprattutto<br />
per l’ultimo numero <strong>del</strong>la rivista:<br />
il suo contenuto è un sostegno per la<br />
mia v<strong>it</strong>a sacerdotale, e lo considero di<br />
grande valore nella pastorale odegetica<br />
e nella predicazione. È sempre attuale<br />
e molto “concreta”, in ordine alle<br />
necess<strong>it</strong>à e alle problematiche <strong>del</strong><br />
mondo che abbiamo da affrontare.<br />
Don Julio Cèsar G. L.<br />
Me<strong>del</strong>lin – Colombia<br />
Comp<strong>it</strong>o di annunciare la pace<br />
e portarci buone notizie<br />
Prima di tutto porgo i miei complimenti<br />
c<strong>it</strong>ando le parole <strong>del</strong> profeta<br />
Isaia: “Come sono belli i piedi degli<br />
<strong>Araldi</strong> che annunciano la pace e portano<br />
buone notizie!” (cfr. Is 52, 7).<br />
Sulla scia <strong>del</strong>le celebrazioni pasquali,<br />
mi rivolgo a tutta l’equipe di<br />
collaboratori ringraziando per la rivista<br />
che mi arriva mensilmente e felic<strong>it</strong>andomi<br />
con loro per il fatto che<br />
si tratta di una rivista sempre attuale,<br />
la cui presentazione inv<strong>it</strong>a alla<br />
lettura; inoltre è professionalmente<br />
strutturata, e nel contempo didattica<br />
nell’esposizione dei temi. A mano<br />
a mano che si avanza nella lettura,<br />
si ha la sensazione di bere un bicchier<br />
d’acqua fresca in momenti di<br />
intenso calore, che produce nell’anima<br />
una pace indefin<strong>it</strong>a, chissà forse<br />
psicologica, ma io direi piuttosto prodotta<br />
dallo Spir<strong>it</strong>o Santo nei lettori di<br />
buona volontà. Pace programmata a<br />
Betlemme, vissuta dagli Apostoli in<br />
ogni elogio di Gesù, splendente e riconfortante<br />
nella notte <strong>del</strong>la domenica<br />
<strong>del</strong>la Resurrezione: “La pace sia<br />
con voi! Non temete!”.<br />
Qui finiscono i miei complimenti,<br />
ma non la mia grat<strong>it</strong>udine. Vi offro le<br />
mie orazioni, e che la Santissima Vergine<br />
Maria, Regina <strong>del</strong>la Pace, vi protegga<br />
in questo meraviglioso comp<strong>it</strong>o<br />
di annunciare la pace e portarci buone<br />
novelle. Felic<strong>it</strong>azioni vivissime!<br />
Mons. S. Aurelio I. S.<br />
Parroco di San Marcello<br />
Canonico Metropol<strong>it</strong>ano<br />
di Lima – Perù<br />
Eccellente strumento<br />
per la med<strong>it</strong>azione<br />
Sono un abbonato <strong>del</strong>la vostra rivista<br />
e vorrei complimentarmi con<br />
voi per tutti i numeri che ho ricevuto,<br />
specialmente per quello <strong>del</strong>l’aprile<br />
scorso. Se tutte le riviste che ho ricevuto<br />
fino a questo momento sono<br />
state molto interessanti e formative,<br />
quella <strong>del</strong> mese di aprile è stata particolarmente<br />
“sostanziosa”. Oltre ad<br />
essere informative e formative, sono<br />
un eccellente strumento per la med<strong>it</strong>azione.<br />
Chiedo alla Santissima Vergine<br />
che conservi in voi il desiderio di<br />
continuare a pubblicare una rivista così<br />
interessante e di qual<strong>it</strong>à. Continuate<br />
così e contate sulle mie orazioni.<br />
Guillermina de la E.<br />
Guadalajara – Spagna<br />
Il vero pane <strong>del</strong>la Parola<br />
Scrivo questo messaggio per congratularmi<br />
con tutta l’equipe che lavora<br />
in questa iniziativa meravigliosa.<br />
Ho portato i diversi numeri <strong>del</strong>la<br />
rivista nella mia comun<strong>it</strong>à, e sappiate<br />
che tutti i mesi è attesa con ansietà.<br />
Vedo con soddisfazione come essa<br />
sia sfruttata da tutti. Il nostro parroco,<br />
Don Edivandro, è sempre interessato<br />
al Commento al <strong>Vangelo</strong>, i<br />
bambini <strong>del</strong> catechismo vogliono conoscere<br />
le Storie per bambini, quelli<br />
che compiono gli anni guardano il<br />
loro patrono nel calendario dei santi...<br />
e così via, ognuno trova qualcosa<br />
di speciale nella rivista per la sua v<strong>it</strong>a.<br />
La trovo popolare, nel miglior senso<br />
<strong>del</strong>la parola, poiché raggiunge tutti.<br />
Allo stesso tempo arriva agli spir<strong>it</strong>i<br />
più colti, a cui piacciono le attual<strong>it</strong>à e<br />
le questioni che inducono alla riflessione.<br />
E le illustrazioni, così belle, sono<br />
uno stimolo per noi brasiliani, non<br />
sempre molto amici <strong>del</strong>la lettura.<br />
Agli scr<strong>it</strong>tori, così giovani e dal<br />
volto così gioioso, il mio elogio speciale,<br />
e molte grazie a Mons. João<br />
Clá, che offre ai lettori il miglior alimento:<br />
il vero pane <strong>del</strong>la Parola.<br />
Luis S.<br />
Via e-mail – Brasile<br />
Approvazioni pontificie<br />
Che grande gioia per i cuori di tante<br />
persone che cercano Gesù, attraverso<br />
il carisma degli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>,<br />
e di tante altre che ne traggono<br />
anch’esse beneficio e condividono il<br />
suo esemplare apostolato!<br />
Vi inviamo i nostri complimenti,<br />
con tutto il nostro cuore, per le approvazioni<br />
pontificie <strong>del</strong>le due Società di<br />
V<strong>it</strong>a Apostolica nate in seno agli <strong>Araldi</strong>,<br />
e ci uniamo al rendimento di grazie<br />
allo Spir<strong>it</strong>o Santo, che susc<strong>it</strong>a nella<br />
sua Chiesa nuove iniziative per il bene<br />
<strong>del</strong>le anime. E preghiamo in modo<br />
speciale per voi nelle nostre orazioni,<br />
affinché la vostra fe<strong>del</strong>tà sia perpetua,<br />
come perpetuo è l’amore <strong>del</strong> Padre<br />
manifestato chiaramente attraverso la<br />
fiducia nel vostro lavoro apostolico.<br />
Mirna de R. H. e famiglia<br />
Guatemala – Guatemala<br />
R<strong>it</strong>ratto <strong>del</strong>la Santa<br />
Chiesa Cattolica<br />
Vorrei continuare a ricevere queste<br />
riviste bellissime, piene di v<strong>it</strong>a e<br />
Fede, ove traspare il vero r<strong>it</strong>ratto <strong>del</strong>la<br />
nostra Santa Chiesa Cattolica. Mi<br />
piace molto leggere e mi sento riv<strong>it</strong>alizzato<br />
quando leggo argomenti riguardanti<br />
Dio e la Sua Chiesa.<br />
José F. F. de A.<br />
Bom Conselho – Brasile<br />
4 Salvami Regina · Luglio 2009
E d<strong>it</strong>oriale<br />
La grandezza incomparabile<br />
<strong>del</strong> Battesimo<br />
Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D. L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DR PD - Contiene I.R. - Periodico de l’Associazione Madonna di Fatima - Maria, Ste la de la Nuova Evangelizzazione<br />
Numero 75<br />
Luglio 2009<br />
La grandezza incomparabile<br />
<strong>del</strong> Battesimo<br />
Salvami Regina<br />
Battesimo <strong>del</strong><br />
Signore – Chiesa<br />
<strong>del</strong> Santissimo<br />
Sacramento, Porto<br />
(Portogallo)<br />
(Paulo Mikio)<br />
Al tempo in cui il cappello faceva parte <strong>del</strong>l’abbigliamento, la sua funzione non<br />
si lim<strong>it</strong>ava a proteggere il capo: era anche un bell’ornamento <strong>del</strong>la parte più<br />
nobile <strong>del</strong> corpo umano e un prezioso strumento <strong>del</strong>la cortesia. Le convenzioni<br />
sociali esigevano che il gentiluomo sapesse in che misura avrebbe dovuto alzare il<br />
cappello, o toglierlo completamente, in base alla rispettabil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la persona da salutare.<br />
Era anche costume che passando davanti ad una chiesa, gli uomini si scoprissero<br />
il capo in segno di rispetto al luogo sacro. Infatti quelle pietre erano state unte dal<br />
vescovo e consacrate al culto divino. Al loro interno, il Santissimo Sacramento era<br />
presente nel Tabernacolo.<br />
Semplici formule di cortesia, senza valore né util<strong>it</strong>à, che il pragmatismo <strong>del</strong>la nostra<br />
epoca ha fin<strong>it</strong>o per abolire quasi completamente o manifestazioni di una realtà<br />
più profonda che l’uomo moderno ha una certa difficoltà a distinguere<br />
Per un cristiano le formule di cortesia sono un prezioso mezzo per esprimere l’amore<br />
al prossimo e per impregnare le realtà temporali con lo spir<strong>it</strong>o <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>. La condizione<br />
di battezzato mer<strong>it</strong>a un altissimo rispetto. Non è vero forse che con il Battesimo,<br />
mentre perdura lo stato di grazia, ogni cristiano è un tempio vivo di Dio San Paolo,<br />
esortando i fe<strong>del</strong>i di Corinto a perseverare nella Fede, invoca questo argomento:<br />
“Non sapete che siete tempio di Dio e che lo Spir<strong>it</strong>o di Dio ab<strong>it</strong>a in voi” (I Cor 3, 16). Il<br />
peccato profana questo tempio ed espelle Dio dal suo interno. Per questo l’Apostolo<br />
supplicava i corinzi a non peccare: “Fugg<strong>it</strong>e la fornicazione” (I Cor 6, 18a).<br />
L’inab<strong>it</strong>azione <strong>del</strong>la Santissima Trin<strong>it</strong>à, concessaci con il Battesimo, è una ver<strong>it</strong>à<br />
difficile da intendere alla nostra intelligenza umana, come ben notava Papa Pio<br />
XII: “Certamente, non ignoriamo quanto sia difficile da comprendere e da spiegare<br />
questa dottrina riguardante la nostra unione con il divino Redentore e, in modo particolare,<br />
l’inab<strong>it</strong>azione <strong>del</strong>lo Spir<strong>it</strong>o Santo nelle anime” (Mystici Corporis Christi, n. 78).<br />
Non dobbiamo però indietreggiare davanti a questa ver<strong>it</strong>à, per quanto sia di difficile<br />
comprensione, ma cercare di penetrare con venerazione il suo misterioso senso.<br />
Ricorriamo per questo ai chiarimenti <strong>del</strong>la Teologia, grazie alla penna brillante<br />
di Fr. Antonio Royo Marin: “La inab<strong>it</strong>azione divina — assolutamente inseparabile<br />
dalla grazia santificante — ce la dà proprio Dio stesso”. In che cosa consista questo<br />
dare Dio all’anima, spiega con la chiarezza propria <strong>del</strong>la scuola tomista lo stesso<br />
teologo: “Nel cristiano, l’inab<strong>it</strong>azione equivale all’unione ipostatica nella persona di<br />
Cristo, sebbene non sia lei, ma la grazia santificante, che ci cost<strong>it</strong>uisce formalmente figli<br />
adottivi di Dio. [...] Ma la divina inab<strong>it</strong>azione è come l’incarnazione, nelle nostre anime,<br />
<strong>del</strong>l’assolutamente divino: <strong>del</strong> proprio essere di Dio tale come è in Se stesso, uno in<br />
essenza e trino in persone”.<br />
Davanti a una così sublime ver<strong>it</strong>à, non sarebbe fuori luogo, dopo il battesimo di un<br />
bambino, che tutti si inginocchiassero davanti a lui, in segno di adorazione a Dio che in<br />
questo bimbo ha appena stabil<strong>it</strong>o la Sua dimora: “Se uno mi ama, osserverà la mia parola<br />
e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui” (Gv 14, 23).<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 5
La voce <strong>del</strong> Papa<br />
Chiesa, la legge naturale<br />
e dir<strong>it</strong>ti umani<br />
I dir<strong>it</strong>ti umani sono radicati in una partecipazione di Dio, che ha creato<br />
ogni persona umana con intelligenza e libertà. Se questa ferma base etica e<br />
pol<strong>it</strong>ica sarà ignorata, essi rimarranno fragili, perché<br />
sprovvisti <strong>del</strong> suo solido fondamento.<br />
Dopo aver studiato il<br />
lavoro, la democrazia,<br />
la globalizzazione,<br />
la solidarietà e la<br />
sussidiarietà in relazione<br />
alla dottrina sociale <strong>del</strong>la Chiesa,<br />
la vostra accademia ha scelto di<br />
tornare alla questione centrale <strong>del</strong>la<br />
dign<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la persona umana e dei dir<strong>it</strong>ti<br />
umani, un punto di incontro fra<br />
la dottrina <strong>del</strong>la Chiesa e la società<br />
contemporanea.<br />
L’uomo è creato ad immagine<br />
e somiglianza di Dio<br />
Le grandi religioni e filosofie<br />
<strong>del</strong> mondo hanno illuminato alcuni<br />
aspetti di questi dir<strong>it</strong>ti umani, esposti<br />
brevemente nella “regola d’oro” nel<br />
<strong>Vangelo</strong>: “E come volete che gli uomini<br />
facciano a voi, così anche voi fate a<br />
loro” (Lc 6, 31; cfr. Mt 7, 12).<br />
La Chiesa ha sempre affermato<br />
che i dir<strong>it</strong>ti fondamentali, al di<br />
là <strong>del</strong>le loro differenti formulazioni<br />
e dei differenti gradi di importanza<br />
che possono avere nei vari contesti<br />
culturali, devono essere sostenuti<br />
e riconosciuti universalmente perché<br />
sono inerenti alla natura stessa<br />
<strong>del</strong>l’uomo che è creato a immagine<br />
e somiglianza di Dio. Se tutti gli<br />
esseri umani sono creati a immagine<br />
e somiglianza di Dio, allora condividono<br />
una natura comune che li unisce<br />
gli uni agli altri e richiede rispetto<br />
universale. La Chiesa, assimilando<br />
la dottrina di Cristo, considera la persona<br />
“la più degna <strong>del</strong>la natura” (San<br />
Tommaso d’Aquino, De potentia, 9, 3)<br />
e insegna che l’ordine etico e pol<strong>it</strong>ico<br />
che governa i rapporti fra le persone<br />
ha origine nella struttura stessa<br />
<strong>del</strong>l’essere <strong>del</strong>l’uomo.<br />
La stessa libertà ha bisogno<br />
di essere liberata<br />
La scoperta <strong>del</strong>l’America e il conseguente<br />
dibatt<strong>it</strong>o antropologico<br />
nell’Europa dei secoli sedicesimo e<br />
diciassettesimo hanno portato a una<br />
maggiore consapevolezza dei dir<strong>it</strong>ti<br />
umani in quanto tali e <strong>del</strong>la loro universal<strong>it</strong>à<br />
(ius gentium). Il periodo moderno<br />
ha contribu<strong>it</strong>o a forgiare l’idea<br />
che il messaggio di Cristo, poiché<br />
proclama che Dio ama ogni uomo e<br />
ogni donna e che ogni essere umano<br />
è chiamato ad amare Dio liberamente,<br />
dimostra che ognuno, indipendentemente<br />
dalla sua condizione sociale<br />
e culturale, per natura mer<strong>it</strong>a libertà.<br />
Al contempo, dobbiamo sempre ricordare<br />
che “la libertà, quindi, ha bisogno<br />
di essere liberata. Cristo ne è il liberatore”<br />
(Ver<strong>it</strong>atis splendor, n. 86).<br />
A metà <strong>del</strong>lo scorso secolo, dopo<br />
la grande sofferenza causata da due<br />
terribili guerre mondiali e da crimini<br />
inenarrabili perpetrati da ideologie<br />
total<strong>it</strong>arie, la comun<strong>it</strong>à internazionale<br />
ha acquis<strong>it</strong>o un nuovo sistema di<br />
dir<strong>it</strong>to internazionale basato sui dir<strong>it</strong>ti<br />
umani. In questo, sembra aver ag<strong>it</strong>o<br />
in conform<strong>it</strong>à al messaggio <strong>del</strong> mio<br />
predecessore Benedetto XV, quando<br />
esortò i belligeranti <strong>del</strong>la prima guerra<br />
mondiale a “trasformare la forza<br />
materiale <strong>del</strong>le armi nella forza morale<br />
<strong>del</strong> dir<strong>it</strong>to” (“Nota ai capi dei popoli<br />
belligeranti”, 1 agosto 1917).<br />
6 Salvami Regina · Luglio 2009
I dir<strong>it</strong>ti umani sono divenuti il<br />
punto di riferimento di un ethos universale<br />
condiviso, almeno a livello<br />
di aspirazione, dalla maggior parte<br />
<strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à. Questi dir<strong>it</strong>ti sono stati<br />
ratificati da quasi tutti gli Stati <strong>del</strong><br />
mondo. Il Concilio Vaticano II, nella<br />
dichiarazione Dign<strong>it</strong>atis humanae, e i<br />
miei predecessori Paolo VI e Giovanni<br />
Paolo II, hanno fatto riferimento<br />
con vigore ai dir<strong>it</strong>ti di libertà di coscienza<br />
e di religione che devono essere<br />
al centro di quei dir<strong>it</strong>ti che scaturiscono<br />
dalla natura umana stessa.<br />
I dir<strong>it</strong>ti umani sono radicati<br />
in una partecipazione di Dio<br />
Parlando in senso stretto, questi<br />
dir<strong>it</strong>ti umani non sono ver<strong>it</strong>à di fede,<br />
sebbene si possano scoprire, e di fatto<br />
acquistano piena luce, nel messaggio<br />
di Cristo che “rivela l’uomo all’uomo<br />
stesso” (Gaudium et spes, n. 22).<br />
Essi ricevono ulteriore conferma dalla<br />
fede.<br />
Tuttavia non si può negare che, vivendo<br />
e agendo nel mondo fisico come<br />
esseri spir<strong>it</strong>uali, uomini e donne<br />
constatano la presenza pervasiva<br />
di un logos che permette loro di distinguere<br />
non solo fra vero e falso,<br />
ma anche fra buono e cattivo, migliore<br />
e peggiore, giustizia e ingiustizia.<br />
Quest’abil<strong>it</strong>à di discernere, questo intervento<br />
radicale, rende ogni persona<br />
in grado di cogliere la “legge naturale”,<br />
che non è altro che una partecipazione<br />
alla legge eterna: “unde... lex<br />
universalis nihil aliud est quam participatio<br />
legis aeternae in rationali creatura”<br />
(San Tommaso d’Aquino, ST I-<br />
II, 91, 2).<br />
La legge naturale è una guida riconoscibile<br />
da tutti, sulla base <strong>del</strong>la<br />
quale tutti possono reciprocamente<br />
comprendersi e amarsi. I dir<strong>it</strong>ti umani,<br />
quindi, sono defin<strong>it</strong>ivamente radicati<br />
in una partecipazione di Dio, che<br />
ha creato ogni persona umana con intelligenza<br />
e libertà. Se si ignora questa<br />
solida base etica e pol<strong>it</strong>ica, i dir<strong>it</strong>ti<br />
umani restano fragili perché privi <strong>del</strong><br />
loro saldo fondamento.<br />
Benedetto XVI ascolta attentamente le parole di saluto<br />
<strong>del</strong>la Prof.ssa Mary Ann Glendon, Presidente <strong>del</strong>la Pontificia<br />
Accademia <strong>del</strong>le Scienze Sociali<br />
L’azione <strong>del</strong>la Chiesa nella promozione<br />
dei dir<strong>it</strong>ti umani è dunque<br />
sostenuta dalla riflessione razionale,<br />
in modo tale che questi dir<strong>it</strong>ti si possano<br />
presentare a tutte le persone di<br />
buona volontà, indipendentemente<br />
dalla loro affiliazione religiosa. Ciononostante,<br />
come ho osservato nelle<br />
mie Encicliche, la ragione umana<br />
deve subire una purificazione costante<br />
da parte <strong>del</strong>la fede, da un lato<br />
perché corre sempre il pericolo di<br />
una certa cec<strong>it</strong>à etica provocata da<br />
passioni disordinate e dal peccato,<br />
dall’altro perché, dovendo ogni generazione<br />
e ogni individuo riappropriarsi<br />
dei dir<strong>it</strong>ti umani ed essendo<br />
la libertà umana, che procede per libere<br />
scelte, sempre fragile, la persona<br />
umana ha bisogno <strong>del</strong>la speranza<br />
e <strong>del</strong>l’amore incondizionati che<br />
si possono trovare solo in Dio e che<br />
portano alla partecipazione alla giustizia<br />
e alla generos<strong>it</strong>à di Dio verso<br />
altri (cfr. Deus car<strong>it</strong>as est, n. 18; e Spe<br />
salvi, n. 24)<br />
Soluzione per alcuni problemi<br />
sociali degli ultimi decenni<br />
Questa prospettiva richiama l’attenzione<br />
su alcuni dei più gravi problemi<br />
sociali degli ultimi decenni, come<br />
la crescente consapevolezza, sorta<br />
in parte con la globalizzazione e<br />
con l’attuale crisi economica, di un<br />
contrasto stridente fra l’attribuzione<br />
uguale di dir<strong>it</strong>ti e l’accesso diseguale<br />
ai mezzi per ottenerli.<br />
Per i cristiani che regolarmente<br />
chiedono a Dio “donaci ogni giorno<br />
il nostro pane quotidiano”, è una<br />
tragedia vergognosa che un quinto<br />
<strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à soffra ancora la fame.<br />
Per garantire una scorta di cibo<br />
adeguata e la protezione di risorse<br />
v<strong>it</strong>ali quali acqua ed energia, tutti<br />
i responsabili internazionali devono<br />
collaborare dimostrando una disponibil<strong>it</strong>à<br />
a lavorare in buona fede,<br />
rispettando il dir<strong>it</strong>to naturale e promuovendo<br />
la solidarietà e la sussidiarietà<br />
con le regioni e le popolazioni<br />
più povere <strong>del</strong> pianeta come<br />
la strategia più efficace per eliminare<br />
le ineguaglianze sociali fra Paesi<br />
e società e per aumentare la sicurezza<br />
globale.<br />
(Discorso ai membri <strong>del</strong>la<br />
Pontificia Accademia <strong>del</strong>le<br />
Scienze Sociali, 4/5/2009)<br />
L’Osservatore Romano<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 7
Il ministero pastorale <strong>del</strong>le<br />
nunziature apostoliche<br />
Le condizioni in cui i diplomatici <strong>del</strong>la Santa Sede eserc<strong>it</strong>ano la loro missione<br />
esigono da loro “una struttura interiore robusta e una solid<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uale capace di<br />
salvaguardare ed evidenziare sempre di più la loro ident<strong>it</strong>à cristiana e sacerdotale”.<br />
Il servizio nelle Nunziature<br />
Apostoliche si può considerare,<br />
in qualche misura,<br />
come una specifica vocazione<br />
sacerdotale, un ministero<br />
pastorale che comporta un particolare<br />
inserimento nel mondo e nelle<br />
sue problematiche spesso assai complesse,<br />
di carattere sociale e pol<strong>it</strong>ico. E’<br />
allora importante che impariate a decifrarle,<br />
sapendo che il “codice”, per così<br />
dire, di analisi e di comprensione di<br />
queste dinamiche non può essere che<br />
il <strong>Vangelo</strong> e il perenne Magistero <strong>del</strong>la<br />
Chiesa.<br />
Occorre che vi formiate alla lettura<br />
attenta <strong>del</strong>le realtà umane e sociali,<br />
a partire da una certa sensibil<strong>it</strong>à<br />
personale, che ogni serv<strong>it</strong>ore <strong>del</strong>la<br />
Santa Sede deve possedere, e usufruendo<br />
di una esperienza specifica<br />
da acquisire durante questi anni.<br />
Il Signore vi vuole santi<br />
Inoltre, quella capac<strong>it</strong>à di dialogo<br />
con la modern<strong>it</strong>à che vi è richiesta,<br />
nonché il contatto con le persone e<br />
le ist<strong>it</strong>uzioni che esse rappresentano,<br />
esigono una robusta struttura interiore<br />
e una solid<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uale in grado<br />
di salvaguardare e anzi di evidenziare<br />
sempre meglio la vostra ident<strong>it</strong>à<br />
cristiana e sacerdotale. Solo così potrete<br />
ev<strong>it</strong>are di risentire degli effetti<br />
negativi <strong>del</strong>la mental<strong>it</strong>à mondana, e<br />
non vi lascerete attrarre né contaminare<br />
da logiche troppo terrene.<br />
Poiché è il Signore stesso che vi<br />
domanda di svolgere nella Chiesa<br />
questa missione, attraverso la chiamata<br />
<strong>del</strong> vostro Vescovo che vi segnala<br />
e vi pone a disposizione <strong>del</strong>la<br />
Santa Sede, è al Signore stesso che<br />
dovete sempre e soprattutto far riferimento.<br />
Nei momenti di oscur<strong>it</strong>à<br />
e di difficoltà interiore, volgete il<br />
vostro sguardo verso Cristo che un<br />
giorno vi ha fissati con amore e vi<br />
ha chiamati a stare con Lui e ad occuparvi,<br />
alla sua scuola, <strong>del</strong> suo Regno.<br />
Ricordate sempre che è essenziale<br />
e fondamentale per il ministero<br />
sacerdotale, in qualunque modo lo si<br />
eserc<strong>it</strong>i, mantenere un legame personale<br />
con Gesù. Egli ci vuole suoi<br />
“amici”, amici che cercano la sua intim<strong>it</strong>à,<br />
seguono i suoi insegnamenti<br />
e si impegnano a farlo conoscere ed<br />
amare da tutti.<br />
Il Signore ci vuole santi, cioè tutti<br />
“suoi”, non preoccupati di costruirci<br />
una carriera umanamente interessante<br />
o comoda, non alla ricerca <strong>del</strong><br />
plauso e <strong>del</strong> successo <strong>del</strong>la gente, ma<br />
interamente ded<strong>it</strong>i al bene <strong>del</strong>le anime,<br />
disposti a compiere fino in fondo<br />
il nostro dovere con la consapevolezza<br />
di essere “servi inutili”, lieti di<br />
poter offrire il nostro povero apporto<br />
alla diffusione <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>.<br />
“Siate, prima di tutto, uomini<br />
di intensa preghiera”<br />
Cari sacerdoti, siate, in primo luogo,<br />
uomini di intensa preghiera, che<br />
coltivano una comunione di amore<br />
e di v<strong>it</strong>a con il Signore. Senza questa<br />
solida base spir<strong>it</strong>uale come sarebbe<br />
possibile perseverare nel vostro ministero<br />
Chi così lavora nella vigna <strong>del</strong> Signore<br />
sa che quanto viene realizzato<br />
con dedizione, con sacrificio e per<br />
amore, non va mai perduto. E se talora<br />
ci è dato di assaporare il calice <strong>del</strong>la<br />
sol<strong>it</strong>udine, <strong>del</strong>l’incomprensione e<br />
<strong>del</strong>la sofferenza, se il servizio ci risulta<br />
talora pesante e la croce qualche<br />
volta dura da portare, ci sostenga e<br />
ci sia di conforto la certezza che Dio<br />
sa rendere tutto fecondo. Noi sappiamo<br />
che la dimensione <strong>del</strong>la croce,<br />
ben simboleggiata nella parabola<br />
<strong>del</strong> chicco di grano che sepolto in<br />
terra muore per dare frutto - immagine<br />
usata da Gesù poco prima <strong>del</strong>la<br />
sua passione - è parte essenziale <strong>del</strong>la<br />
v<strong>it</strong>a di ogni uomo e di ogni missione<br />
apostolica.<br />
In ogni s<strong>it</strong>uazione dobbiamo offrire<br />
la lieta testimonianza <strong>del</strong>la nostra<br />
adesione al <strong>Vangelo</strong>, accogliendo<br />
l’inv<strong>it</strong>o <strong>del</strong>l’apostolo Paolo a vantarci<br />
solamente <strong>del</strong>la croce di Cristo, con<br />
l’unica ambizione di completare in<br />
noi stessi ciò che manca <strong>del</strong>la passio-<br />
8 Salvami Regina · Luglio 2009
ne <strong>del</strong> Signore, a favore <strong>del</strong> suo Corpo<br />
che è la Chiesa (cfr. Col 1, 24).<br />
Occasione quanto mai preziosa<br />
per rinnovare e rafforzare la vostra<br />
risposta generosa alla chiamata <strong>del</strong><br />
Signore, per intensificare la vostra relazione<br />
con Lui, è l’Anno Sacerdotale,<br />
che avrà inizio il prossimo 19 giugno,<br />
solenn<strong>it</strong>à <strong>del</strong> Sacratissimo Cuore<br />
di Gesù e Giornata di santificazione<br />
sacerdotale. Valorizzate al massimo<br />
questa opportun<strong>it</strong>à per essere sacerdoti<br />
secondo il cuore di Cristo, come<br />
san Giovanni Maria Vianney, il<br />
santo Curato d’Ars, <strong>del</strong> quale ci apprestiamo<br />
a celebrare il 150º anniversario<br />
<strong>del</strong>la morte.<br />
(Brano <strong>del</strong> discorso ai membri<br />
<strong>del</strong>la Pontificia Accademia<br />
Ecclesiastica, 23/5/2009)<br />
La pace è un dono di Dio<br />
Per assicurare il progresso sociale nella pace, è fondamentale coltivare<br />
un’autentica v<strong>it</strong>a di preghiera, imparando a combattere e vincere il<br />
male dentro di noi stessi e nel rapporto con gli altri.<br />
Ogni volta che celebriamo<br />
la Santa Messa, sentiamo<br />
echeggiare nel<br />
cuore le parole confidate<br />
da Gesù ai discepoli,<br />
nell’Ultima Cena come un dono<br />
prezioso: “Vi lascio la pace, vi do la Mia<br />
pace” (Gv 14, 27). Quanto bisogno ha<br />
la comun<strong>it</strong>à cristiana el’intera uman<strong>it</strong>à<br />
di assaporare appieno la ricchezza e la<br />
potenza <strong>del</strong>la pace di Cristo!<br />
San Benedetto ne è stato grande testimone,<br />
perché l’ha accolta nella sua<br />
esistenza e l’ha fatta fruttificare in opere<br />
di autentico rinnovamento culturale<br />
e spir<strong>it</strong>uale.<br />
Proprio per questo, all’ingresso<br />
<strong>del</strong>l’Abbazia di Montecassino e di<br />
ogni altro monastero benedettino, è<br />
posta come motto la parola “PAX” :<br />
la comun<strong>it</strong>à monastica, infatti, è chiamata<br />
a vivere secondo questa pace,<br />
che è dono pasquale per eccellenza.<br />
Come sapete, nel mio recente viaggio<br />
in Terra Santa, mi sono fatto pellegrino<br />
di pace, e oggi – in questa terra segnata<br />
dal carisma benedettino – mi è<br />
data l’occasione per sottolineare, ancora<br />
una volta, che la pace è in primo<br />
luogo dono do Dio, e dunque la sua<br />
forza sta nella preghiera.<br />
E’ un dono affidato, però, all’impegno<br />
degli uomini. Anche l’energia<br />
necessaria per attuarlo si può attingere<br />
dalla preghiera. E’ pertanto,<br />
fondamentale coltivare un’autentica<br />
v<strong>it</strong>a di preghiera per assicurare il<br />
progresso sociale nella pace. Ancora<br />
una volta la storia <strong>del</strong> monachesimo<br />
ci insegna che una grande cresc<strong>it</strong>a<br />
di civiltà si prepara nel quotidiano<br />
ascolto <strong>del</strong>la Parola di Dio, che<br />
spinge i credenti ad uno sforzo personale<br />
e comun<strong>it</strong>ario di lotta contro<br />
ogni forma di egoismo e di ingiustizia.<br />
Solo imparando, con la grazia di<br />
Cristo, a combattere e vincere il male<br />
dentro di sé nelle relazioni con gli<br />
altri, si diventa autentici costruttori<br />
di pace e di progresso civile.<br />
La Vergine Maria, Regina <strong>del</strong>la Pace,<br />
aiuti tutti i cristiani, nelle diverse<br />
vocazioni e s<strong>it</strong>uazioni di v<strong>it</strong>a, ad essere<br />
testimoni <strong>del</strong>la pace che Cristo ci ha<br />
dato e ci ha lasciato come missione impegnativa<br />
da realizzare dappertutto. <br />
(Regina Cæli, Prala Miranda,<br />
Cassino, 24/5/2009)<br />
Entrata <strong>del</strong>l’Abazia di<br />
Montecassino<br />
Ricardo Castelo Branco<br />
Tutti i dir<strong>it</strong>ti sui documenti pontifici sono riservati alla Libreria Ed<strong>it</strong>rice Vaticana.<br />
La versione integrale di questi documenti può essere trovata in www.vatican.va<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 9
Commento al <strong>Vangelo</strong> – XV Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario<br />
I Dodici<br />
sono inviati in missione<br />
Gesù conferì agli Apostoli il potere di scacciare gli spir<strong>it</strong>i immondi e il dono di<br />
guarire gli infermi, affinché gli uomini <strong>del</strong> suo tempo dessero cred<strong>it</strong>o al messaggio<br />
<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>. E ai nostri giorni, qual è la prova <strong>del</strong>l’autentic<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la Buona Novella<br />
che gli evangelizzatori devono presentare al mondo moderno<br />
Mons. João Scognamiglio Clá Dias, EP<br />
I – La croce,<br />
compagna inseparabile<br />
<strong>del</strong>l’apostolo<br />
Prima di inviare gli Apostoli in<br />
missione a predicare il <strong>Vangelo</strong>, Gesù<br />
ha dato loro preziosi consigli che,<br />
sebbene possano sembrare ad alcuni<br />
un tanto ardui da essere messi in pratica,<br />
continuano ad essere interamente<br />
validi, poiché le Sue parole rimangono<br />
per sempre.<br />
Egli parlava agli uomini <strong>del</strong> Suo<br />
tempo, facendo uso <strong>del</strong>le risorse<br />
di linguaggio proprie <strong>del</strong>la cultura<br />
orientale, nella quale abbondano<br />
le immagini, gli enigmi, le parabole.<br />
Queste, purché siano deb<strong>it</strong>amente<br />
interpretate, rivelano preziose norme<br />
di apostolato, utilissime per chi segue<br />
oggi i passi <strong>del</strong> Maestro nel mer<strong>it</strong>orio<br />
e difficile comp<strong>it</strong>o di evangelizzare.<br />
Prima però di considerare il <strong>Vangelo</strong><br />
<strong>del</strong>la 15º domenica <strong>del</strong> Tempo<br />
Ordinario, soffermiamoci un poco<br />
sull’episodio immediatamente precedente<br />
— la vis<strong>it</strong>a a Nazareth —, per<br />
penetrare meglio nel senso degli insegnamenti<br />
<strong>del</strong> Signore ai Dodici, in<br />
vista <strong>del</strong>la missione che avrebbe dato<br />
loro.<br />
I suoi compaesani Lo respinsero<br />
Si potrebbe affermare, in termini<br />
colloquiali, che la predicazione<br />
di Gesù a Nazareth sfociò in un vero<br />
fallimento: qui Egli probabilmente<br />
non riuscì a convertire nessuno e<br />
quasi non fece miracoli.<br />
San Marco riporta i commenti<br />
fatti dai conoscenti “<strong>del</strong> carpentiere”,<br />
nei quali traspare il deplorevole<br />
vizio <strong>del</strong>l’invidia, proveniente dalla<br />
comparazione <strong>del</strong>le proprie qual<strong>it</strong>à,<br />
sopravvalutate da un’analisi compiacente,<br />
con i talenti degli altri. In<br />
questo caso, la comparazione era con<br />
lo stesso Gesù: “Non è costui il carpentiere,<br />
il figlio di Maria, il fratello di<br />
Giacomo, di Ioses, di Giuda e di Simone<br />
E le sue sorelle non stanno qui da<br />
noi”. (Mc 6, 3). In altre parole, “non<br />
è costui quell’ uomo che io conosco<br />
da molto tempo, che vale quanto me,<br />
e ora si presenta come profeta, che<br />
fa miracoli Come mai egli ha questi<br />
doni e io no”.<br />
Frequentemente, i legami molto<br />
prossimi e assidui provocano un<br />
curioso fenomeno di cec<strong>it</strong>à spir<strong>it</strong>uale<br />
in relazione alle qual<strong>it</strong>à e virtù<br />
<strong>del</strong> prossimo. Gli ab<strong>it</strong>anti di Nazareth<br />
non riuscivano a vedere in<br />
Gesù nient’altro che il “falegname”,<br />
10 Salvami Regina · Luglio 2009
Il Divino Maestro parlava agli uomini <strong>del</strong> Suo tempo,<br />
facendo uso <strong>del</strong>le risorse di linguaggio proprie <strong>del</strong>la cultura orientale,<br />
nella quale abbondano le immagini, gli enigmi, le parabole<br />
“Gesù mentre insegna ai suoi Apostoli” – Cattedrale di Sant’Isacco,<br />
San Pietroburgo (Russia)<br />
“fratello di Giacomo”. Rimasero incapaci<br />
di vedere in Lui il Figlio di<br />
Dio. E, invece, Egli era il Messia<br />
promesso!<br />
C’è da notare che, prima di andare<br />
a Nazareth, Gesù aveva operato<br />
un miracolo che aveva lasciato tutti<br />
stupefatti: aveva resusc<strong>it</strong>ato la figlia<br />
di Giàiro, appena morta: “Part<strong>it</strong>o<br />
quindi di là, andò nella sua patria”<br />
(Mc 6, 1). Solo Dio ha il potere di<br />
far r<strong>it</strong>ornare in v<strong>it</strong>a un morto. Era<br />
naturale che una notizia di questo<br />
calibro corresse a precedere il Divino<br />
Maestro. Così, al suo arrivo a Nazareth,<br />
il fatto straordinario era già<br />
noto a tutti.<br />
C’era, pertanto, da aspettarsi che i<br />
Suoi compaesani — soprattutto i Suoi<br />
parenti più prossimi — si rallegrassero<br />
per tale avvenimento, poiché Dio<br />
aveva scelto uno <strong>del</strong>l’ambiente loro,<br />
per una così alta missione. No! Al<br />
contrario, chiusero il loro cuore, rifiutarono<br />
Gesù, tentarono persino di ucciderLo,<br />
come narra San Luca (cfr. 4,<br />
29). Mistero <strong>del</strong>l’iniqu<strong>it</strong>à...<br />
Il Maestro forma lo<br />
spir<strong>it</strong>o degli Apostoli<br />
Nasce allora la domanda: per quale<br />
ragione Cristo, che tutto conosceva, ha<br />
voluto vis<strong>it</strong>are Nazareth, insieme agli<br />
Apostoli<br />
Egli sapeva già che la Sua predicazione<br />
sarebbe stata vana... Oltre a<br />
questo, lì aveva vissuto dal Suo r<strong>it</strong>orno<br />
dall’Eg<strong>it</strong>to e conosceva a fondo la<br />
durezza di cuore dei Suoi conterranei.<br />
Senza dubbio, nel corso di questo periodo,<br />
deve esserSi impegnato ad aprire<br />
loro l’anima in vista <strong>del</strong>la grandezza<br />
a <strong>Vangelo</strong> A<br />
7<br />
“Allora chiamò i Dodici, ed<br />
incominciò a mandarli a due<br />
a due e diede loro potere sugli<br />
spir<strong>it</strong>i immondi. 8 E ordinò<br />
loro che, oltre al bastone,<br />
non prendessero nulla per il<br />
viaggio: né pane, né bisaccia,<br />
né denaro nella borsa; 9 ma,<br />
calzati solo i sandali, non indossassero<br />
due tuniche. 10 E<br />
diceva loro: ‘Entrati in una<br />
casa, rimanetevi fino a che<br />
ve ne andiate da quel luogo.<br />
11<br />
Se in qualche luogo non vi<br />
riceveranno e non vi ascolteranno,<br />
andandovene, scuotete<br />
la polvere di sotto ai vostri<br />
piedi, a testimonianza per loro’.<br />
12 E part<strong>it</strong>i, predicavano<br />
che la gente si convertisse,<br />
13 scacciavano molti demòni,<br />
ungevano di olio molti<br />
infermi e li guarivano” (Mc<br />
6, 7-13).<br />
Gustavo Kralj<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 11
dei giorni che avrebbero vissuto,<br />
quando Egli Si fosse manifestato<br />
come il Messia, sapendo<br />
quanto essi fossero lontani<br />
da queste prospettive grandiose.<br />
Che cosa Lo condusse allora<br />
a Nazareth Una <strong>del</strong>le ragioni,<br />
certamente, era quella<br />
di preparare gli Apostoli alla<br />
missione di annunciare il <strong>Vangelo</strong>.<br />
Egli aveva percorso la Galilea<br />
compiendo ogni tipo di<br />
miracoli ma, per il modo in cui<br />
l’Evangelista Marco riferisce il<br />
passaggio per Nazareth, quanto<br />
successe in questa c<strong>it</strong>tà non<br />
passò indifferente nel cuore<br />
dei Suoi discepoli, che non<br />
fecero a meno di sottolineare<br />
quell’apparente fallimento:<br />
“E non vi poté operare nessun<br />
prodigio” (Mc 6, 5).<br />
Per formare lo spir<strong>it</strong>o<br />
degli Apostoli, lo stesso<br />
Gesù non trascurò di manifestare<br />
loro quanto l’incredul<strong>it</strong>à di<br />
quella gente fosse inus<strong>it</strong>ata: “E si<br />
meravigliava <strong>del</strong>la loro incredul<strong>it</strong>à”<br />
(Mc 6, 6). In questo modo, con lo<br />
choc generato da un atteggiamento<br />
così sorprendente dei Nazareni —<br />
il rifiuto <strong>del</strong>la grazia e dei benefici<br />
che gli erano offerti —, certamente<br />
Gesù cercava di insegnare, in modo<br />
divino, come colui che si dedica<br />
all’apostolato non possa lasciarsi<br />
prendere dalle illusioni. Infatti la<br />
tendenza normale <strong>del</strong>l’apostolo è<br />
diffondere il bene, soprattutto tra i<br />
più prossimi e, alle volte, è tra questi<br />
che incontra un maggior rifiuto.<br />
Atteggiamento <strong>del</strong>l’apostolo<br />
davanti al rifiuto<br />
Gustavo Kralj<br />
I compaesani di Gesù chiusero il loro cuore,<br />
Lo rifiutarono, tentarono persino di ucciderLo,<br />
come narra San Luca (4, 29)<br />
Interno <strong>del</strong>la Sinagoga di Nazareth<br />
Per quale ragione<br />
Cristo, che tutto<br />
conosceva, ha<br />
voluto vis<strong>it</strong>are<br />
Nazareth, insieme<br />
agli Apostoli<br />
Che cosa bisogna fare allora La<br />
ver<strong>it</strong>à non deve essere imposta ma<br />
offerta con semplic<strong>it</strong>à. Se quelli che<br />
ascoltano non la vogliono accettare,<br />
l’apostolo, invece di insistere, cerchi<br />
di annunciarla a chi ha buona disposizione.<br />
Per questo, Gesù non ha fatto<br />
miracoli a Nazareth: se avesse cercato<br />
di imporre la ver<strong>it</strong>à per mezzo di<br />
segni straordinari, avrebbe aumentato<br />
la colpa di coloro che la rifiutavano.<br />
In questo vi era anche un atto<br />
di misericordia nei confronti di chi<br />
chiudeva l’anima al Bene.<br />
Che cosa deve fare l’apostolo<br />
quando è rifiutato da qualche parte<br />
L’esempio dato dal Maestro è inequivocabile:<br />
“Percorreva i paesi <strong>del</strong>la regione,<br />
insegnando” (Mc 6, 6).<br />
È mirabile il modo in cui Egli<br />
preparava gli Apostoli per la missione<br />
che sub<strong>it</strong>o dopo avrebbe<br />
dovuto affidare loro. Il suo<br />
divino metodo pedagogico<br />
era basato sul Suo sublime<br />
esempio. Primo, fece in modo<br />
che Lo accompagnassero<br />
nella predicazione, vedessero<br />
i miracoli operati, partecipassero<br />
anche ad un tentativo<br />
fall<strong>it</strong>o, a Nazareth, dove<br />
tutto sembrava concorrere a<br />
un buon successo <strong>del</strong>la predicazione.<br />
Solo dopo li inviò<br />
in missione a predicare<br />
la Buona Novella, quando il<br />
loro spir<strong>it</strong>o era già più preparato<br />
per questa esperienza<br />
ed era stata già un po’<br />
scossa l’illusione che davanti<br />
a loro si aprisse un’ampia<br />
e comoda strada di successi.<br />
Quello che l’apostolo deve<br />
aspettarsi di incontrare<br />
sul cammino non sono successi,<br />
ma il più <strong>del</strong>le volte,<br />
incomprensioni, ostacoli<br />
e sofferenze. La Croce sarà<br />
la compagna inseparabile <strong>del</strong> vero<br />
apostolo, anche quando gli sia concesso<br />
il dono di fare miracoli e dominare<br />
gli spir<strong>it</strong>i impuri.<br />
II – Raccomandazioni<br />
<strong>del</strong> Divino Maestro<br />
7<br />
“Allora chiamò i Dodici...”.<br />
In tutto quanto faceva il Signore<br />
Gesù, troviamo principi di altissima<br />
saggezza, poiché i Suoi atti erano realizzati<br />
con divina perfezione. Possiamo,<br />
infatti, domandarci perché Egli<br />
avrà scelto dodici Apostoli e non un<br />
altro numero qualsiasi, in base alle<br />
necess<strong>it</strong>à concrete <strong>del</strong> momento. Nei<br />
commenti al <strong>Vangelo</strong> di San Matteo,<br />
San Tommaso d’Aquino dà una ragione:<br />
“Perché dodici Per mostrare la<br />
conform<strong>it</strong>à tra l’Antico e il Nuovo Testamento:<br />
come nell’Antico ci furono<br />
dodici Patriarchi, nel Nuovo sono dodici”<br />
gli Apostoli. 1<br />
Inoltre, seguendo molto il gusto<br />
dei medievali, il Dottor Angelico di-<br />
12 Salvami Regina · Luglio 2009
scorre sulla simbologia dei<br />
numeri e presenta un altro<br />
motivo: “Era anche per indicare<br />
la perfezione, perché<br />
il numero dodici risulta da<br />
due volte sei. Infatti, sei è un<br />
numero perfetto, visto che si<br />
compone di tutte le sue parti:<br />
egli viene da uno, da due<br />
o da tre, e queste parti, sommate<br />
una alle altre, danno<br />
sei. Così, il Signore ha scelto<br />
dodici per indicare la perfezione.<br />
‘Siete perfetti come vostro<br />
Padre è perfetto’” (Mt 5,<br />
48). 2<br />
“...ed incominciò a<br />
mandarli a due a due”<br />
È mirabile il modo in cui Gesù prepara<br />
gli Apostoli per la missione che sub<strong>it</strong>o dopo<br />
avrebbe affidato loro<br />
“Gesù con gli Apostoli” – Chiesa <strong>del</strong> Salvatore<br />
<strong>del</strong> Sangue Versato, San Pietroburgo (Russia)<br />
La compagnia<br />
di un fratello<br />
è sempre una<br />
protezione verso<br />
un incalcolabile<br />
numero di<br />
tentazioni<br />
te, sedotte dalle illusioni <strong>del</strong> mondo...<br />
La compagnia di un fratello è<br />
sempre una protezione verso un incalcolabile<br />
numero di tentazioni<br />
e seduzioni,che, oggi più che mai,<br />
possono presentarsi persino nei<br />
luoghi più sacri, come anche nella<br />
tranquill<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la propria casa, durante<br />
una “navigazione” imprudente<br />
per i vasti e pericolosi spazi virtuali<br />
di internet...<br />
Duemila anni fa, non esistevano<br />
i rischi morali <strong>del</strong>la nostra epoca.<br />
Anche così, il Signore Gesù ha<br />
Gustavo Kralj<br />
Il fatto di inviare gli<br />
Apostoli a due a due obbedisce<br />
a un principio di prudenza.<br />
Data la natura socievole<br />
<strong>del</strong>l’uomo, la compagnia<br />
di un fratello gli<br />
serve da prezioso appoggio<br />
psicologico, tanto nelle difficoltà<br />
concrete <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a come in quelle<br />
spir<strong>it</strong>uali, rendendo più sopportabile<br />
il peso da sostenere.<br />
Così, con sollec<strong>it</strong>udine divina,<br />
Nostro Signore già insegnava loro<br />
una norma di condotta che favoriva<br />
la pratica <strong>del</strong>la virtù nella perseveranza<br />
e sarebbe stata segu<strong>it</strong>a da tanti<br />
religiosi, nel corso dei secoli. Questa<br />
norma favorisce anche le virtù <strong>del</strong>la<br />
vigilanza e <strong>del</strong>l’umiltà, poiché chi<br />
accetta la compagnia di un fratello e<br />
si assoggetta ad essere da lui vigilato,<br />
riconosce implic<strong>it</strong>amente la propria<br />
debolezza. Il demonio avrà più<br />
difficoltà a vincerlo con le sue insidie<br />
e il mondo meno potere per avvilupparlo<br />
con le sue seduzioni.<br />
Quante persone, che si sono<br />
lanciate con impegno nelle lotte<br />
<strong>del</strong>l’apostolato, hanno mancato<br />
ai propri doveri lungo il cammino,<br />
per aver confidato sulle proprie<br />
forze e si sono avventurate da sole!<br />
Hanno fin<strong>it</strong>o per essere, tristemeninviato<br />
i Suoi Apostoli a due<br />
a due, per aiutarsi l’un l’altro<br />
e sostenersi reciprocamente<br />
nella Fede, quando sarebbero<br />
sorte <strong>del</strong>le difficoltà: “Io vi<br />
mando come pecore in mezzo<br />
ai lupi” (Mt 10, 16).<br />
Anche don Manuel de Tuya<br />
sottolinea che il partire in<br />
coppia degli Apostoli, dava<br />
loro la possibil<strong>it</strong>à “aiutarsi e<br />
vigilarsi” a vicenda e aggiunge<br />
che, oltre a questo, conferiva<br />
autentic<strong>it</strong>à alle loro parole,<br />
poiché “nessuno poteva sospettare<br />
di colui che aveva un<br />
testimone”. 3<br />
Duchesne adduce altre ragioni,<br />
non meno importanti:<br />
“In questo modo, certamente<br />
Gesù voleva indicare anche<br />
l’unione che deve regnare tra i<br />
Suoi ministri e i Suoi veri discepoli”.<br />
4 E conclude il commento<br />
con un saggio consiglio:<br />
“È massima prudenza<br />
cercare, sempre che sia possibile,<br />
questo aiuto che Gesù Cristo<br />
ha stabil<strong>it</strong>o, ha santificato e offerto ai<br />
Suoi Apostoli”. 5<br />
Anche la Sapienza ci parla nello<br />
stesso senso: “Meglio essere in due<br />
che uno solo, perché due hanno un miglior<br />
compenso nella fatica. Infatti, se<br />
vengono a cadere, l’uno rialza l’altro.<br />
Guai invece a chi è solo: se cade, non<br />
ha nessuno che lo rialzi.” (Qo 4, 9-10).<br />
“...e diede loro potere sugli spir<strong>it</strong>i<br />
immondi”.<br />
Questa era un’altra prova irrefutabile<br />
<strong>del</strong>la divin<strong>it</strong>à di Nostro Signore.<br />
Essendo il potere degli angeli<br />
molto superiore a quello degli uomini,<br />
nessuno può vincere uno spir<strong>it</strong>o<br />
impuro senza l’aiuto di Dio.<br />
Cristo ha non solo questo potere,<br />
ma anche la capac<strong>it</strong>à di trasmetterlo<br />
agli Apostoli, poiché Egli è Dio.<br />
La Chiesa, fino ad’oggi, lo conferisce<br />
ai suoi ministri, che designano<br />
esorcisti, con l’incarico — in caso di<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 13
François Boulay / Gustavo Kralj<br />
Gesù ha inviato i Suoi Apostoli a due a<br />
due, per aiutarsi l’un l’altro e sostenersi<br />
reciprocamente nella Fede<br />
Dettaglio <strong>del</strong> pulp<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la Chiesa <strong>del</strong> Sacro Cuore<br />
di Gesù, Montreal (Canada)<br />
possessione diabolica comprovata, e<br />
seguendo norme molto rigide — di<br />
espellere gli spir<strong>it</strong>i impuri, col potere<br />
concessole da Cristo.<br />
Al tempo <strong>del</strong> Signore Gesù, l’impero<br />
<strong>del</strong> male si estendeva su tutta<br />
l’uman<strong>it</strong>à, immersa nelle tenebre<br />
<strong>del</strong> paganesimo e <strong>del</strong>l’idolatria, manifestandosi<br />
frequentemente attraverso<br />
possessioni, come ci riferiscono<br />
numerosi passi dei Vangeli.<br />
Può darsi che ai nostri giorni non<br />
sia così visibile il dominio <strong>del</strong> male<br />
sul mondo, come lo era nell’ Antich<strong>it</strong>à,<br />
ma la sua azione, senza dubbio,<br />
è più ampia e insidiosa, portando<br />
un gran numero di persone a credere<br />
che non esiste il demonio né il peccato.<br />
Così, le anime, per mancanza di<br />
difesa, sono più esposte alla sua malefica<br />
influenza. E la sbalord<strong>it</strong>iva degradazione<br />
dei costumi <strong>del</strong>la nostra<br />
epoca, con la conseguente moltiplicazione<br />
dei crimini, non sarà un sintomo<br />
di questa forma surrettizia di dominazione<br />
degli spir<strong>it</strong>i impuri in tutta<br />
la terra<br />
8<br />
“E ordinò loro<br />
che, oltre al bastone,<br />
non prendessero<br />
nulla per il viaggio:<br />
né pane, né bisaccia,<br />
né denaro<br />
nella borsa; ma,<br />
calzati solo i sandali,<br />
non indossassero<br />
due tuniche”.<br />
La radical<strong>it</strong>à di queste<br />
disposizioni di Nostro<br />
Signore agli Apostoli<br />
ha susc<strong>it</strong>ato tra gli<br />
esegeti e maestri spir<strong>it</strong>uali,<br />
nel corso <strong>del</strong>la<br />
storia <strong>del</strong>la Chiesa,<br />
molteplici interpretazioni.<br />
Secondo alcuni, tra<br />
cui San Francesco d’Assisi,<br />
tali precetti devono<br />
esser segu<strong>it</strong>i alla lettera,<br />
seguendo l’esempio<br />
degli Apostoli. Altri interpretano<br />
le parole di Gesù in senso figurato,<br />
facendo i dovuti adattamenti rispetto<br />
alle circostanze di ogni epoca e luogo.<br />
In ogni caso, è inequivocabile l’intenzione<br />
di Nostro Signore di rendere<br />
chiaro, con queste prescrizioni, che gli<br />
Apostoli, nel dedicarsi all’evangelizzazione,<br />
non si dovevano preoccupare<br />
<strong>del</strong>le risorse materiali, ma far uso soltanto<br />
di quello che era loro indispensabile.<br />
Tutta la loro fiducia avrebbe<br />
dovuto esser riposta nella protezione<br />
di Dio, sia per ottenere i mezzi di sussistenza<br />
sia, soprattutto, per ottenere i<br />
mezzi soprannaturali, ossia, la grazia,<br />
indispensabile alla conversione <strong>del</strong>le<br />
anime.<br />
A volte, l’evangelizzatore, troppo<br />
preoccupato <strong>del</strong>le risorse materiali<br />
per sviluppare le sue attiv<strong>it</strong>à a favore<br />
<strong>del</strong>la salvezza <strong>del</strong>le anime, può finire<br />
per depos<strong>it</strong>are la sua fiducia nei propri<br />
sforzi e qual<strong>it</strong>à naturali, dimenticando<br />
che solo Dio, con la grazia divina,<br />
è capace di smuovere i cuori. Tutto<br />
il resto, compreso lo stesso aposto-<br />
lo, non è che un mero strumento nelle<br />
mani <strong>del</strong>l’Altissimo. Pertanto, dopo<br />
aver fatto tutti gli sforzi per il buon risultato<br />
<strong>del</strong>l’evangelizzazione, dobbiamo<br />
rimanere convinti <strong>del</strong> fatto che siamo<br />
“servi inutili” (Lc 17, 10).<br />
Il miglior modo di assicurare<br />
buoni frutti di apostolato consiste<br />
nell’avere questa disposizione d’animo,<br />
di consegnarsi completamente<br />
nelle mani <strong>del</strong>la Provvidenza, confidando<br />
ciecamente nel Suo aiuto.<br />
Lasciamo da parte l’interpretazione<br />
data dagli esegeti alle discrepanze<br />
tra gli Evangelisti sull’uso o<br />
meno <strong>del</strong> bastone e altri particolari<br />
di minore importanza , e rivolgiamo<br />
la nostra attenzione alla bellissima<br />
simbologia che alcuni autori mettono<br />
in risalto nelle prescrizioni <strong>del</strong> Signore.<br />
San Tommaso d’Aquino raccoglie<br />
nella Catena Aurea alcune di queste<br />
interpretazioni simboliche, colme<br />
di saggezza. Sant’Agostino così<br />
spiega il significato <strong>del</strong>l’uso dei<br />
sandali, al posto <strong>del</strong>le calzature ordinarie:<br />
“Quando, secondo San Marco,<br />
il Salvatore gli raccomanda di calzare<br />
i sandali, è necessario vedere in<br />
questi sandali un significato simbolico<br />
e misterioso: la calzatura deve lasciare<br />
il piede <strong>del</strong> predicatore scoperto<br />
in cima e protetto in basso; questo<br />
significa che il <strong>Vangelo</strong> non può rimanere<br />
occulto né appoggiarsi ai vantaggi<br />
terreni”. 6<br />
Quanto alla raccomandazione di<br />
non portare due tuniche per il viaggio,<br />
così la interpreta lo stesso Dotto-<br />
Quante persone<br />
hanno mancato<br />
ai propri doveri<br />
lungo il cammino,<br />
per aver confidato<br />
nelle proprie forze!<br />
14 Salvami Regina · Luglio 2009
Chi si è rivest<strong>it</strong>o<br />
<strong>del</strong>le funzioni di<br />
evangelizzatore<br />
non può piegarsi<br />
sotto il peso <strong>del</strong>le<br />
occupazioni terrene<br />
11<br />
“Se in qualche luogo<br />
non vi riceveranno e<br />
non vi ascolteranno, andandovene,<br />
scuotete la<br />
polvere di sotto ai vostri<br />
piedi, a testimonianza<br />
per loro”.<br />
Ancora una volta, a somiglianza<br />
<strong>del</strong>l’esempio da Lui<br />
dato a Nazareth, Gesù ammonisce<br />
che non si deve insistere<br />
con coloro che non vogliono<br />
credere nella Buona Novella.<br />
Il tempo è una creatura<br />
di Dio, <strong>del</strong> cui uso Gli dovremo<br />
render conto. Sprecarlo, insistendo<br />
ad evangelizzare chi non vuole salvarsi,<br />
implica trascurare di predicare a<br />
coloro che trarrebbero miglior prof<strong>it</strong>to<br />
dal messaggio <strong>del</strong>la Salvezza. Non<br />
avranno costoro ragioni per recriminare,<br />
nel giorno <strong>del</strong> Giudizio, di chi li<br />
ha privati di un bene così prezioso<br />
Il linguaggio dei simboli parla molto<br />
più agli uomini orientali che a noi,<br />
occidentali, che abbiamo ered<strong>it</strong>ato<br />
una mental<strong>it</strong>à proiettata all’util<strong>it</strong>arismo.<br />
Strappare le vesti in segno di indignazione,<br />
coprire la testa di ceneri per<br />
esprimere la pen<strong>it</strong>enza o una grande<br />
tristezza erano atteggiamenti, tra gli altri,<br />
che gli orientali trovavano necessario<br />
assumere per esprimere i loro sentimenti<br />
più vivi. Così anche, nell’essere<br />
oggetto di un grande rifiuto, il gesto di<br />
battere i sandali per scrollare la polvere<br />
esprime una rottura totale, la volontà<br />
di non portare con sé nemmeno la polvere<br />
<strong>del</strong> luogo i cui ab<strong>it</strong>anti non hanno<br />
voluto accettare la Buona Novella.<br />
Pirot e Clamer descrivono l’origine<br />
di tale costume: “Procedevano core:<br />
“Che cosa significa la proibizione di<br />
avere e di portare due tuniche, e la proibizione<br />
più espressa di vestire più di una<br />
tunica, se non che gli Apostoli devono<br />
procedere nella semplic<strong>it</strong>à, senza la minima<br />
duplic<strong>it</strong>à”. 7<br />
A sua volta, San Beda interpreta<br />
nella forma seguente il simbolismo <strong>del</strong><br />
pane, <strong>del</strong>la bisaccia e <strong>del</strong> denaro: “In<br />
senso allegorico, la bisaccia rappresenta<br />
gli impegni e le difficoltà mondane;<br />
il pane, le <strong>del</strong>izie <strong>del</strong>la terra; il denaro<br />
nella borsa, la saggezza che rimane nascosta.<br />
Infatti, chi si è rivest<strong>it</strong>o <strong>del</strong>le funzioni<br />
di evangelizzatore non può piegarsi<br />
sotto il peso <strong>del</strong>le occupazioni terrene,<br />
né lasciarsi intenerire dai desideri carnali,<br />
né nascondere, sotto la negligenza<br />
di un corpo ded<strong>it</strong>o all’ozio, il talento<br />
<strong>del</strong>la parola che gli è stata affidata”. 8<br />
10<br />
“E diceva loro: ‘Entrati in<br />
una casa, rimanetevi fino a che<br />
ve ne andiate da quel luogo.’”<br />
Trattando di questo stesso episodio,<br />
l’ Evangelista San Matteo è più<br />
dettagliato, specificando che deve esser<br />
scelta la casa di una persona degna:<br />
“In qualunque c<strong>it</strong>tà o villaggio entriate,<br />
fatevi indicare se vi sia qualche<br />
persona degna, e lì rimanete fino alla<br />
vostra partenza.” (Mt 10, 11).<br />
È quasi intu<strong>it</strong>iva la ragione per la<br />
quale Nostro Signore fa loro questa<br />
raccomandazione. “Senza una prudente<br />
scelta — commenta Fillion —,<br />
avrebbero potuto mettere in rischio la<br />
loro reputazione personale e pregiudicare<br />
la causa <strong>del</strong> Regno dei Cieli. Non<br />
devono andare alla casa <strong>del</strong> più ricco<br />
o <strong>del</strong> più influente, ma<br />
a quella che sia più degna.<br />
Ricevuti in una<br />
casa, lì rimarranno fino<br />
alla partenza. Cambiare<br />
per un’altra sarebbe segno di<br />
superficial<strong>it</strong>à o di poca mortificazione,<br />
che scred<strong>it</strong>ano la dign<strong>it</strong>à<br />
apostolica”. 9<br />
“Ordinò loro che, oltre al bastone,<br />
non prendessero nulla per il viaggio:<br />
né pane, né bisaccia, né denaro<br />
nella borsa”.<br />
“San Giacomo Apostolo”, Chiesa <strong>del</strong> Sacro<br />
Cuore di Gesù, Montreal, (Canada)<br />
sì i giudei quando uscivano dal suolo<br />
pagano ed entravano nella Terra Santa.<br />
Per mettere in chiaro che non volevano<br />
conservare nessun contatto impuro,<br />
essi scrollavano persino la polvere dai<br />
loro sandali, gesto simbolico che sottolineava<br />
quanto completa era la rottura<br />
tra il giudeo e il pagano. Da parte degli<br />
Apostoli, questo gesto si proponeva di<br />
mostrare ai giudei ribelli alla voce <strong>del</strong>la<br />
grazia, che essi si erano resi indegni<br />
<strong>del</strong> messaggio che era stato loro offerto,<br />
al punto che, a partire da quel momento,<br />
erano considerati e trattati come dei<br />
pagani. Così agirono ad Antiochia <strong>del</strong>la<br />
Pisidia, quando una rivolta provocata<br />
dai giudei li forzò a lasciare questa c<strong>it</strong>tà<br />
e ad andare a Iconio (cfr. At 13, 51)”. 10<br />
III – Effetti <strong>del</strong>la<br />
predicazione<br />
12<br />
“E part<strong>it</strong>i, predicavano che la<br />
gente si convertisse”.<br />
Gustavo Kralj<br />
La pen<strong>it</strong>enza ha qui il senso di<br />
conversione <strong>del</strong> cuore ossia, peni-<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 15
Gustavo Kralj<br />
In questa prima missione, essi operavano le guarigioni<br />
ungendo i malati con olio, mentre il Divino Maestro lo faceva<br />
semplicemente con la forza <strong>del</strong>la Sua Parola<br />
Sacri olii – Parrocchia Santa Ed<strong>it</strong>h Stein, Brockton (Stati Un<strong>it</strong>i)<br />
tenza interiore, più che atti esterni di<br />
mortificazione come digiunare, vestirsi<br />
con un sacco o coprirsi di cenere,<br />
alla maniera dei farisei, per esser<br />
visti e lodati dagli uomini.<br />
“La pen<strong>it</strong>enza interiore è un radicale<br />
riorientamento di tutta la v<strong>it</strong>a, un r<strong>it</strong>orno,<br />
una conversione a Dio con tutto<br />
il cuore, una rottura con il peccato,<br />
un’avversione per il male, insieme<br />
con la riprovazione nei confronti <strong>del</strong>le<br />
cattive azioni che abbiamo commesse.<br />
Nello stesso tempo, essa comporta il<br />
desiderio e la risoluzione di cambiare<br />
v<strong>it</strong>a con la speranza <strong>del</strong>la misericordia<br />
di Dio e la fiducia nell’aiuto <strong>del</strong>la sua<br />
grazia” — come insegna la Chiesa. 11<br />
13<br />
“scacciavano molti demòni,<br />
ungevano di olio molti infermi<br />
e li guarivano”.<br />
Oltre al potere di scacciare i demoni,<br />
il Signore ha dato agli Apostoli il<br />
dono di fare miracoli. In questa prima<br />
missione, essi operavano le guarigioni<br />
ungendo i malati con olio, mentre<br />
il Divino Maestro lo faceva semplicemente<br />
con la forza <strong>del</strong>la Sua Parola.<br />
Il Concilio di Trento vide “insinuato”<br />
in questa unzione il Sacramento <strong>del</strong>l’<br />
Il principale dono<br />
<strong>del</strong>l’Unzione degli<br />
Infermi<br />
è una grazia di<br />
conforto, di pace<br />
e di coraggio<br />
Unzione degli Infermi. Alcuni teologi<br />
vedono in essa le “origini reali” di questo<br />
Sacramento, mentre altri la considerano<br />
soltanto un “tipo o figura”. 12<br />
È questa una buona occasione per<br />
ricordare alcuni degli effetti <strong>del</strong> Sacramento<br />
che la Chiesa riserva a chi<br />
si trova in pericolo di morte, causata<br />
da malattia o vecchiaia. Non è necessario,<br />
pertanto, per ricevere l’Unzione<br />
degli Infermi, che la morte sia<br />
imminente, basta che la malattia sia<br />
grave e possa causare il decesso, anche<br />
avendo speranza di guarigione.<br />
“Il principale dono di questo Sacramento<br />
— insegna il Catechismo <strong>del</strong>la<br />
Chiesa Cattolica — è una grazia di<br />
conforto, di pace e di coraggio per superare<br />
le difficoltà proprie <strong>del</strong>lo stato<br />
di malattia grave o <strong>del</strong>la fragil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la<br />
vecchiaia. Questa grazia è un dono<br />
<strong>del</strong>lo Spir<strong>it</strong>o Santo che rinnova la fiducia<br />
e la fede in Dio e fortifica contro le<br />
tentazioni <strong>del</strong> maligno, cioè contro la<br />
tentazione di scoraggiamento e di angoscia<br />
di fronte alla morte. Questa assistenza<br />
<strong>del</strong> Signore attraverso la forza<br />
<strong>del</strong> suo Spir<strong>it</strong>o vuole portare il malato<br />
alla guarigione <strong>del</strong>l’anima, ma anche a<br />
quella <strong>del</strong> corpo, se tale è la volontà di<br />
Dio. Inoltre, ‘se ha commesso peccati,<br />
gli saranno perdonati’ (Tg 5, 15)”. 13<br />
Per questo, non è raro che infermi<br />
gravi si r<strong>it</strong>rovino guar<strong>it</strong>i dopo aver ricevuto<br />
l’ Unzione degli Infermi o abbiano<br />
la v<strong>it</strong>a prolungata al di là <strong>del</strong>le<br />
aspettative normali <strong>del</strong>la medicina.<br />
Non perdiamo, dunque, l’opportun<strong>it</strong>à<br />
di offrire questa grazia inestimabile a<br />
coloro che riuniscono le condizioni richieste<br />
per ricevere validamente questo<br />
Sacramento. Tra i suoi effetti mirabili<br />
— secondo grandi dottori e teologi<br />
come San Tommaso d’Aquino, San<br />
Bonaventura, Sant’Alberto Magno,<br />
Sant’Alfonso de’ Liguori e altri — vi è<br />
quello di preparare l’anima ad entrare<br />
direttamente nella gloria, che dipende<br />
dalle disposizioni interiori con cui essa<br />
lo riceve. Non sarebbero questi effetti<br />
una ragione sufficiente per chiedere<br />
l’Unzione degli Infermi con vera<br />
impazienza, ogni qualvolta una malattia<br />
grave ci fa vis<strong>it</strong>a<br />
IV – Dio dà,<br />
ad ogni epoca,<br />
i rimedi più adeguati<br />
Il mondo moderno non necess<strong>it</strong>a<br />
di essere evangelizzato meno di quello<br />
antico ma, a volte, forse ci sentiamo<br />
in svantaggio in rapporto all’epoca<br />
passata, vedendo il progresso dominatore<br />
<strong>del</strong> male e la mancanza di operai<br />
che annuncino la Buona Novella. Dove<br />
sono i nuovi Apostoli capaci di fare<br />
miracoli, come quelli di altri tempi,<br />
di scacciare gli spir<strong>it</strong>i impuri e di predicare<br />
la pen<strong>it</strong>enza come loro<br />
Dio dà sempre per i mali di ogni<br />
epoca i rimedi più adeguati. Quando<br />
16 Salvami Regina · Luglio 2009
Gesù convocò i Dodici, era più conveniente,<br />
per il bene <strong>del</strong>le anime, che essi<br />
realizzassero prodigi portentosi al<br />
fine di provare la verac<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la dottrina<br />
mirabile che annunciavano.<br />
E oggi Che miracoli deve operare<br />
chi si dedica all’apostolato, per smuovere<br />
le anime alla conversione Nella<br />
nostra epoca così secolarizzata, può<br />
darsi che i miracoli non producano<br />
l’effetto che ebbero nei tempi apostolici.<br />
Per questo, il “miracolo” che gli<br />
autentici evangelizzatori devono fare è<br />
quello di annunciare Gesù Cristo mediante<br />
la testimonianza di una v<strong>it</strong>a santa;<br />
pertanto, praticando la virtù, aspirando<br />
alla sant<strong>it</strong>à e disprezzando le sollec<strong>it</strong>azioni<br />
e gli illusori incanti <strong>del</strong> mondo.<br />
Questo, sì, è il miracolo capace di<br />
stupire il nostro mondo secolarizzato,<br />
poiché la pratica stabile dei Dieci Comandamenti<br />
non è possibile soltanto<br />
con le forze naturali <strong>del</strong>la volontà umana,<br />
come ci insegna il Magistero Ecclesiastico.<br />
È necessario che la grazia santificante<br />
divinizzi l’uomo e lo faccia agire<br />
e vivere alla ricerca <strong>del</strong>la perfezione.<br />
È questo il portentoso miracolo che<br />
potrebbe scuotere l’incredul<strong>it</strong>à o l’indifferenza<br />
dei nostri coetanei, come<br />
tante volte ci hanno ricordato gli ultimi<br />
Papi, e già insegnava il Concilio Vaticano<br />
II, riferendosi all’apostolato laicale:<br />
“I laici diventano valorosi araldi<br />
<strong>del</strong>la Fede in quelle realtà che speriamo<br />
(cfr. Eb 11,1) si uniscano senza<br />
es<strong>it</strong>azione, ad una v<strong>it</strong>a di Fede,<br />
alla professione <strong>del</strong>la stessa Fede.<br />
Questo modo di evangelizzare,<br />
che proclama il messaggio<br />
di Cristo con la testimonianza<br />
<strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a e con la parola, acquista<br />
un certo carattere specifico<br />
e una particolare efficacia<br />
per il fatto che si realizza nelle<br />
condizioni ordinarie <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a<br />
nel mondo”. 14<br />
Seguiamo le sapienziali<br />
raccomandazioni <strong>del</strong> Concilio<br />
Vaticano II, come<br />
autentici araldi <strong>del</strong>la<br />
Buona Novella, come<br />
lo furono gli evangeliz-<br />
zatori dei primi tempi <strong>del</strong>la Chiesa, soprattutto,<br />
con la “predicazione” di una<br />
v<strong>it</strong>a irreprensibile e santa, secondo i<br />
precetti mirabili <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>. Solo così<br />
una Nuova Evangelizzazione riuscirà a<br />
vincere l’onda di secolarismo che invade<br />
la società odierna. ²<br />
1<br />
d’AQUINO, San Tommaso. Super<br />
Evangelium S. Matthæi. caput 10,<br />
lectio 1.<br />
2<br />
Idem, ibidem.<br />
E oggi<br />
Che miracoli<br />
deve operare<br />
chi si dedica<br />
all’apostolato<br />
3<br />
TUYA, OP, Pe. Manuel de. Biblia comentada<br />
– II Evangelios. Madrid:<br />
BAC, 1964, pag. 671-672.<br />
4<br />
DUQUESNE, L’abbé. L’Évangile méd<strong>it</strong>é<br />
– Tome deuxième. Paris: Librairie<br />
Victor Lecoffre, 1904, pag. 223.<br />
5<br />
Idem, ibidem.<br />
6<br />
Apud d’AQUINO, San Tommaso.<br />
Catena Aurea.<br />
7<br />
Idem, ibidem.<br />
8<br />
Idem, ibidem.<br />
9<br />
FILLION, Louis-Claude. Vida de<br />
Nuestro Señor Jesucristo – II Vida<br />
pública. Madrid: Rialp, 2000,<br />
pag. 218.<br />
10<br />
PIROT, Louis; CLAMET, Albert. La<br />
Sainte Bible – t. IX. Paris: Letouzey<br />
et Ané, 1950. pag. 465.<br />
11<br />
Catechismo <strong>del</strong>la Chiesa Cattolica,<br />
n. 1431.<br />
12<br />
Cf. PIROT, Op c<strong>it</strong>., pag. 466.<br />
13<br />
Catechismo <strong>del</strong>la Chiesa Cattolica,<br />
n. 1520.<br />
14<br />
Lumen Gentium, n. 35.<br />
Dio dà sempre per i mali di ogni epoca i rimedi più adeguati.<br />
Quando Gesù convocò i Dodici, era più conveniente, per il bene <strong>del</strong>le anime,<br />
che essi realizzassero prodigi portentosi<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 17
François Boulay<br />
Intervista esclusiva con il Cardinale Cláudio Hummes, OFM<br />
Tempo di riflessione<br />
per tutta la Chiesa<br />
Affabile e accogliente, il prefetto <strong>del</strong>la Congregazione per il Clero spiega come<br />
l’Anno Sacerdotale, iniziato il 19 giugno, sarà una eccellente occasione per<br />
riflettere sull’ ident<strong>it</strong>à, la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e la missione dei sacerdoti e su come<br />
tutti i laici possano e debbano dare la loro collaborazione per il buon es<strong>it</strong>o di<br />
questa iniziativa <strong>del</strong> Santo Padre.<br />
Don José Francisco Hernández Medina, EP<br />
Vostra Eminenza potrebbe<br />
parlarci un po’ <strong>del</strong>la genesi<br />
<strong>del</strong>l’Anno Sacerdotale<br />
Com’è sorta l’idea Com’è<br />
stata ricevuta dal Papa<br />
Una decisione così importante come<br />
proclamare un anno speciale, in<br />
questo caso l’Anno Sacerdotale, tocca<br />
esclusivamente al Papa. E’ stata infatti<br />
una decisione sovrana <strong>del</strong> Santo Padre.<br />
Questo è ovvio e deve essere messo<br />
in risalto. Evidentemente egli può<br />
aver ascoltato coloro che allora erano<br />
coinvolti in questo argomento, la Congregazione<br />
per il Clero, ed anche altre<br />
congregazioni. Desidero però sottolineare<br />
che, ovviamente, si tratta di una<br />
decisione <strong>del</strong> Papa.<br />
In un recente pronunciamento,<br />
Benedetto XVI ha affermato<br />
che favorire il perfezionamento<br />
spir<strong>it</strong>uale dei sacerdoti è<br />
stata una <strong>del</strong>le principali<br />
cause <strong>del</strong>la proclamazione<br />
<strong>del</strong>l’Anno Sacerdotale. Qual<br />
è la relazione tra la sant<strong>it</strong>à<br />
personale dei presb<strong>it</strong>eri e<br />
l’efficacia <strong>del</strong> loro ministero<br />
C’è sempre stata una relazione molto<br />
forte. Tutta la storia <strong>del</strong> sacerdozio<br />
nella Chiesa lo evidenzia. Possiamo cominciare<br />
con l’Ultima Cena. Gesù aveva<br />
davanti a Sé gli Apostoli, ai quali<br />
aveva dato una formazione di tre anni,<br />
nella Sua v<strong>it</strong>a pubblica. Essi aderirono<br />
pienamente al Divino Maestro — con<br />
tutti i lim<strong>it</strong>i umani — seguendolo dappertutto.<br />
A loro Cristo ha consegnato<br />
questo grande ministero <strong>del</strong> Sacerdozio<br />
legato, soprattutto, con l’Eucaristia,<br />
ma anche con la predicazione, come<br />
Egli dirà in segu<strong>it</strong>o: “Andate in tutto<br />
il mondo e predicate il <strong>Vangelo</strong> a ogni<br />
creatura” (Mc 16, 15).<br />
Questo ha sempre supposto, in primo<br />
luogo, una Fede molto profonda,<br />
radice di ogni spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à. Una Fede<br />
che proviene dall’adesione a Gesù<br />
Cristo, incondizionata e totale, entusiasta<br />
ed entusiasmante. Così, il sacerdote<br />
— ogni cristiano ma soprattutto<br />
il sacerdote — deve essere una persona<br />
che realmente ha un grande amore<br />
verso Gesù Cristo, è incantato da Gesù<br />
Cristo. Questa adesione inizia con<br />
un incontro personale e forte con Lui.<br />
Per esempio, vediamo nei Vangeli<br />
quei discepoli di Giovanni Battista<br />
che seguono Gesù e gli chiedono:<br />
“Rabbi, dove ab<strong>it</strong>i” (Gv 1, 38). Gesù<br />
risponde: “Ven<strong>it</strong>e e vedrete” (Gv 1, 39).<br />
Loro sono andati e sono usc<strong>it</strong>i trasfor-<br />
18 Salvami Regina · Luglio 2009
François Boulay<br />
mati. Hanno avuto quell’incontro forte,<br />
personale, con Gesù Cristo. Coloro<br />
che sono aperti effettivamente ricevono<br />
la grazia <strong>del</strong>l’adesione. L’inizio <strong>del</strong>la<br />
Fede è aderire a Gesù Cristo, credere<br />
in Lui, confidare in Lui, donarsi<br />
pienamente a Lui. Questo è il nucleo<br />
forte, centrale, di ogni spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e<br />
così deve essere per il sacerdote. Credo<br />
che egli possa imparare molto nel<br />
guardare quei primi discepoli aderire<br />
a Gesù Cristo.<br />
È chiaro che poi la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />
dovrà essere approfond<strong>it</strong>a, in molti<br />
modi. Sarà una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à, soprattutto,<br />
eucaristica; una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />
<strong>del</strong>l’ascolto <strong>del</strong>la Parola di Dio, perché<br />
il sacerdote è predicatore di questa<br />
Parola; una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la car<strong>it</strong>à<br />
pastorale, soprattutto per quella<br />
piccola parte di pecorelle di Cristo<br />
affidate al sacerdote. Lui dovrà<br />
amare Gesù Cristo e queste pecore,<br />
al punto da esser capace di dare la<br />
v<strong>it</strong>a per loro; soprattutto esser colui<br />
che sta vicino ai più sofferenti, ai più<br />
bisognosi, ai più poveri. Tutto questi<br />
elementi hanno a che vedere con la<br />
car<strong>it</strong>à pastorale e sono elementi fondamentali<br />
di questa spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à.<br />
La spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à non è una cosa vaga,<br />
di mero sentimento, ma ha direttive<br />
molto ferme e, diciamo così, molto<br />
forti. Sono att<strong>it</strong>udini di v<strong>it</strong>a e compromessi,<br />
è esser capace di donarsi<br />
“Stiamo insistendo molto affinché la<br />
programmazione <strong>del</strong>l’Anno Sacerdotale<br />
sia marcatamente locale, dove ogni Chiesa<br />
locale sia in grado di fare un programma.”<br />
Il Cardinale Cláudio riceve gli omaggi dei fe<strong>del</strong>i in occasione <strong>del</strong> suo<br />
50° anniversario di sacerdozio, nella Cattedrale di San Paolo <strong>del</strong> Brasile<br />
realmente. È qui che sta la forza <strong>del</strong>la<br />
spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à. E’ questo che dà, infatti,<br />
al sacerdote una migliore comprensione<br />
<strong>del</strong>la sua ident<strong>it</strong>à, <strong>del</strong> senso <strong>del</strong><br />
suo ministero, quindi <strong>del</strong>l’ident<strong>it</strong>à sacerdotale.<br />
Gli dà la forza per vivere la<br />
sua vocazione e compiere la missione<br />
che gli è stata affidata.<br />
Allora, la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à realmente è<br />
fondamentale. Il Papa ha sempre posto<br />
l’accento— e noi anche, costantemente<br />
parliamo con i Vescovi su questo —<br />
sul fatto che essi devono aver molta cura<br />
a sviluppare la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e dare anche<br />
ai sacerdoti l’opportun<strong>it</strong>à<br />
per poterla approfondire,<br />
una spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />
che sia realmente forte,<br />
dai contenuti molto defin<strong>it</strong>i,<br />
come succede con la<br />
spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à eucaristica.<br />
Ma anche la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />
mariana è molto importante,<br />
perché la Madonna<br />
è un grande mo<strong>del</strong>lo<br />
di Fede. È la donna eucaristica,<br />
come sempre<br />
si dice con molta ragione.<br />
Allora, anche la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />
mariana fa parte<br />
<strong>del</strong>la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à sacerdotale.<br />
L’Anno Sacerdotale pretende<br />
sottolineare qualche punto<br />
di questa spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à<br />
Vede, stiamo insistendo molto affinché<br />
la programmazione <strong>del</strong>l’Anno<br />
Sacerdotale sia marcatamente locale,<br />
dove ogni Chiesa locale sia in<br />
grado di fare un programma. Invece<br />
di aspettare soltanto contenuti inviati<br />
da Roma, essi stessi — il Vescovo<br />
con i suoi sacerdoti — devono sedersi<br />
a un tavolo, riflettere, med<strong>it</strong>are,<br />
pregare, celebrare, fare un programma.<br />
È chiaro che verranno inviati<br />
anche contenuti, a cominciare dallo<br />
stesso Papa. Ieri, festa <strong>del</strong> Corpus<br />
Domini, egli ha già parlato di questo<br />
Anno speciale. Il giorno 19, apertura<br />
<strong>del</strong>l’Anno Sacerdotale, sarà il tema<br />
<strong>del</strong>l’omelia. Nel corso <strong>del</strong>l’anno,<br />
certamente, affronterà i temi <strong>del</strong>la<br />
v<strong>it</strong>a e <strong>del</strong>la missione sacerdotale.<br />
Speriamo che egli possa pubblicare<br />
una Lettera Apostolica per i sacerdoti<br />
di tutto il mondo.<br />
Abbiamo l’intenzione di inviare,<br />
attraverso il s<strong>it</strong>o <strong>del</strong>la congregazione,<br />
un messaggio mensile. Pubblicheremo<br />
anche il testo sulla missionarietà<br />
dei presb<strong>it</strong>eri, che è frutto<br />
<strong>del</strong>l’ultima plenaria <strong>del</strong>la Congregazione<br />
per il Clero, poiché r<strong>it</strong>e-<br />
Victor Toniolo<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 19
François Boulay<br />
“E’ molto importante<br />
che anche i laici riflettano<br />
sia sull’ident<strong>it</strong>à sacerdotale<br />
che, assieme ai sacerdoti,<br />
su qual è di fatto<br />
la vocazione e la missione<br />
<strong>del</strong> sacerdote”.<br />
niamo molto importante risvegliare<br />
la coscienza missionaria, stimolare<br />
il fatto che il sacerdote realmente<br />
va in missione. La missione aiuta<br />
molto il sacerdote a riscoprire la sua<br />
ident<strong>it</strong>à, la sua gioia di essere sacerdote,<br />
perché lui incontrerà le persone<br />
che sono in attesa di una luce vera<br />
la quale dia senso alla loro v<strong>it</strong>a e<br />
le orienti. Si tratta di uscire alla ricerca<br />
di queste persone che non vengono<br />
da sole, ma sono molto aperte<br />
a questa luce.<br />
Oltre alle iniziative e proposte<br />
che partiranno dalla Congregazione,<br />
speriamo che vi siano congressi<br />
<strong>del</strong>le univers<strong>it</strong>à cattoliche<br />
sul sacerdozio. Sarebbero, indubbiamente,<br />
riflessioni approfond<strong>it</strong>e<br />
sulla quotidian<strong>it</strong>à, la missione,<br />
la v<strong>it</strong>a, la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> sacerdote.<br />
Speriamo che siano programmati<br />
r<strong>it</strong>iri spir<strong>it</strong>uali specifici per<br />
riacquistare l’ident<strong>it</strong>à sacerdotale,<br />
il celibato sacerdotale e la questione<br />
<strong>del</strong>la spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à e <strong>del</strong>la missione,<br />
che noi desideriamo accentuare<br />
particolarmente.<br />
In quale maniera e misura i laici<br />
potranno partecipare anche<br />
loro all’Anno Sacerdotale<br />
Questo è fondamentale perché il<br />
sacerdote esiste per i laici, esiste per<br />
il popolo di Dio, esiste per la comun<strong>it</strong>à<br />
locale che gli è affidata. Allora,<br />
è realmente molto importante coinvolgere<br />
i laici nell’Anno Sacerdotale.<br />
Stiamo insistendo su questo punto,<br />
ed è per questo che si celebrerà l’Anno<br />
nelle comun<strong>it</strong>à parrocchiali e in altre<br />
comun<strong>it</strong>à. È ovviamente molto importante<br />
che anche i laici riflettano sia<br />
sull’ident<strong>it</strong>à sacerdotale che, assieme<br />
ai sacerdoti, su qual è di fatto la vocazione<br />
e la missione <strong>del</strong> sacerdote.<br />
Ci piacerebbe inoltre che<br />
quest’anno fosse molto pos<strong>it</strong>ivo anche<br />
in un altro senso. Malgrado tutto<br />
ciò che la stampa ha pubblicato in<br />
questi ultimi tempi riguardo a gravi<br />
<strong>del</strong><strong>it</strong>ti di una piccola parte di sacerdoti<br />
— una parte piccolissima,<br />
ma che ha originato una visione negativa<br />
da parte <strong>del</strong>l’opinione pubblica<br />
rispetto al sacerdozio — che i laici<br />
siano capaci di dire ai loro sacerdoti,<br />
come anche noi desideriamo dire<br />
nuovamente, che in ver<strong>it</strong>à, nella loro<br />
grandissima maggioranza, i sacerdoti<br />
sono fe<strong>del</strong>i, degni, uomini che danno<br />
tutta la loro v<strong>it</strong>a per la Chiesa, per il<br />
popolo, insomma, per Gesù Cristo e,<br />
pertanto, noi li ammiriamo, li amiamo,<br />
li veneriamo e la Chiesa è orgogliosa<br />
di loro. Questo i laici dovrebbero<br />
dire di nuovo ai sacerdoti, perché<br />
si sentano, effettivamente, riconosciuti<br />
per quello che sono. Non si<br />
tratta soltanto di una bella parola. La<br />
realtà è questa: realmente, nella loro<br />
grandissima maggioranza, i sacerdoti<br />
sono uomini degni e la Chiesa sente<br />
un grande orgoglio per loro.<br />
Vostra Eminenza è stato per<br />
più di otto anni a capo di una<br />
<strong>del</strong>le maggiori diocesi <strong>del</strong> mondo,<br />
quando è stato nominato prefetto<br />
<strong>del</strong>la Congregazione per il Clero.<br />
Come ha fatto ad adattarsi così<br />
bene alla nuova funzione<br />
Siamo vari capi di dicasteri — come<br />
sono chiamati i prefetti <strong>del</strong>le Congregazioni<br />
e i presidenti dei Pontifici<br />
Consigli — che sono stati Vescovi diocesani<br />
per un certo tempo, e poi sono<br />
stati designati per qualche incarico<br />
nella Curia. Questa esperienza nelle<br />
attiv<strong>it</strong>à pastorali è molto importante<br />
perché portiamo un punto di vista più<br />
rivolto verso l’aspetto pastorale. Io sono<br />
stato Vescovo diocesano per 32 anni.<br />
Questo, credo, mi aiuti nell’esercizio<br />
<strong>del</strong>le mie attuali funzioni, specialmente<br />
per quanto riguarda i sacerdoti,<br />
i diaconi, la catechesi, che sono le<br />
competenze di questa Congregazione.<br />
È chiaro che non sia facile adattarsi<br />
al nuovo r<strong>it</strong>mo di v<strong>it</strong>a, a non aver<br />
più una comun<strong>it</strong>à, nella quale si lavori<br />
direttamente con il popolo. Il servizio<br />
nella Curia ha sempre una dimensione<br />
pastorale fondamentale,<br />
che però opera ad un livello universale,<br />
senza un coinvolgimento diretto<br />
con il popolo. Comprende anche tutte<br />
le attiv<strong>it</strong>à tecniche, amministrative,<br />
perché una Congregazione ha anche<br />
competenze governative, essa fa parte<br />
<strong>del</strong> governo <strong>del</strong>la Chiesa universale.<br />
Questo è necessario impararlo.<br />
Per adattarsi, basta avere amore per<br />
il lavoro, credere che si sta facendo la<br />
volontà di Dio. Io ho la certezza che<br />
Egli voglia che sia qui, perché il Papa<br />
mi ha chiamato.<br />
Nell’Arcidiocesi di San Paolo,<br />
Vostra Eminenza si è distinto<br />
per la preoccupazione, per la<br />
formazione dei presb<strong>it</strong>eri. Come<br />
vede da Roma l’istruzione e<br />
la formazione <strong>del</strong> Clero<br />
Prima di tutto questa differisce<br />
molto da diocesi a diocesi, da paese<br />
a paese, perché ogni cosa si assimila<br />
alla cultura <strong>del</strong> posto, tutto ha la sua<br />
storia. In questo senso la Chiesa è<br />
molto differenziata — questo è bene,<br />
perché la leg<strong>it</strong>tima divers<strong>it</strong>à arricchisce<br />
la Chiesa, porta esperienze differenti<br />
— ma esiste una grande un<strong>it</strong>à.<br />
La formazione nei seminari è di<br />
competenza <strong>del</strong>la Congregazione per<br />
20 Salvami Regina · Luglio 2009
l’Educazione Cattolica, ma la formazione<br />
permanente, a partire dal momento<br />
in cui il seminarista riceve l’ordinazione<br />
presb<strong>it</strong>erale, compete alla<br />
nostra Congregazione. Bisogna aver<br />
sempre cura di offrire proposte universali,<br />
valide per tutte le diocesi, che<br />
siano importanti da seguire.<br />
Ora, quando si analizza la storia recente<br />
<strong>del</strong>la formazione nei seminari, si<br />
nota che, sebbene ci siano stati molti<br />
cambiamenti dopo il Concilio Vaticano<br />
II, il sacerdote di Gesù Cristo, che<br />
deve esser formato, continua sempre<br />
ad essere lo stesso. In questo senso, si<br />
tratta sempre <strong>del</strong>la medesima formazione,<br />
perché il sacerdozio non muta.<br />
Gesù Cristo è lo stesso ieri, oggi e<br />
sempre. Per essere Suo discepolo deve<br />
avere sempre le stesse grandi esigenze<br />
e lo stesso grande amore.<br />
Allora i cambiamenti non sono stati<br />
così radicali, sono stati cambiamenti<br />
di metodo per raggiungere gli stessi<br />
obiettivi. Dopo il Concilio, ci furono<br />
molte, cosiddette, esperienze nuove.<br />
Alcune sono state azzeccate, altre<br />
sono state un vero fallimento, altre<br />
ancora hanno portato a recuperare<br />
certe metodologie che erano state<br />
abbandonate, ma si è visto, alla fine,<br />
che era importante riprendere. Allora<br />
c’è stato tutto un processo di ricerca<br />
di percorsi, ma non di cambiamento<br />
di obiettivi: gli obiettivi sono gli<br />
stessi perché il sacerdozio è lo stesso.<br />
Il sacerdote deve sempre essere<br />
un uomo acculturato nella sua epoca,<br />
egli deve saper portare Gesù Cristo<br />
al mondo di oggi, che è differente<br />
dal mondo di secoli addietro. Sotto<br />
questo aspetto ci sono stati cambiamenti,<br />
ma il grande ministero <strong>del</strong> sacerdote<br />
è sempre lo stesso. Il ministero<br />
<strong>del</strong>l’Eucaristia, <strong>del</strong>la Parola, <strong>del</strong>la<br />
santificazione, <strong>del</strong> pastore che dirige<br />
la sua comun<strong>it</strong>à sono i grandi ministeri<br />
<strong>del</strong> sacerdote, che provengono<br />
da Gesù Cristo.<br />
Che consiglio darebbe Vostra<br />
Eminenza ai nostri lettori, per<br />
impostarli a vivere pienamente<br />
l’Anno Sacerdotale<br />
Io raccomanderei di cominciare<br />
col cercare di avere una comprensione<br />
più profonda di quello che è un<br />
presb<strong>it</strong>ero. Quest’uomo di Dio, in ver<strong>it</strong>à,<br />
si intende soltanto alla luce <strong>del</strong>la<br />
Fede, non si può ridurlo a un essere<br />
umano che ha una professione che<br />
gli dà da vivere. No! Il sacerdozio è<br />
un dono di Dio. Pertanto, la comun<strong>it</strong>à<br />
dovrà accogliere il sacerdote come<br />
un dono di Gesù Cristo, non come un<br />
qualcosa di fabbricato da lei.<br />
In secondo luogo, avere molto<br />
amore per il sacerdote e non solo collaborare<br />
con lui, come ha detto il Papa<br />
recentemente, ma sentirsi corresponsabile<br />
per la propria Chiesa. Non<br />
aiutare il sacerdote semplicemente<br />
perché si r<strong>it</strong>iene che lui stia facendo<br />
una cosa buona, lasciando a lui tutta<br />
la responsabil<strong>it</strong>à. No. Ogni cristiano,<br />
ogni battezzato deve sentire che<br />
quanto ha a che vedere con la Chiesa<br />
riguarda anche con lui. Anche se è<br />
“C’è stato tutto un<br />
processo di ricerca di<br />
percorsi, ma non di<br />
cambiamento di obiettivi:<br />
gli obiettivi sono gli<br />
stessi perché il sacerdozio<br />
è lo stesso”.<br />
laico o laica deve dire: “Anch’io sono<br />
responsabile”.<br />
Oltre a questo, pregare per i sacerdoti<br />
e per le vocazioni. Far capire al<br />
sacerdote che noi lo amiamo, lo ammiriamo,<br />
ci rallegriamo di averlo come<br />
nostro pastore e desideriamo essere<br />
un appoggio per lui. Così l’Anno<br />
Sacerdotale sarà un anno pos<strong>it</strong>ivo<br />
che aiuterà i sacerdoti a crescere nella<br />
gioia <strong>del</strong>la loro vocazione, a sentire<br />
la gioia di realizzare la loro missione,<br />
anche se questo costa loro molto<br />
sacrificio. <br />
François Boulay<br />
Victor Toniolo<br />
Il Cardinale Cláudio Hummes, OFM, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel<br />
1958, all’età di 24 anni. Ha consegu<strong>it</strong>o il dottorato in Filosofia e ha insegnato in<br />
diversi ist<strong>it</strong>uti scolastici superiori. Fin dai primi anni <strong>del</strong> suo ministero, ha eserc<strong>it</strong>ato,<br />
tra l’altro, la funzione di formare i futuri sacerdoti <strong>del</strong> suo Ordine religioso. Quando<br />
fu eletto Vescovo di Santo André (Brasil), nel 1975, era il superiore <strong>del</strong>la Provincia<br />
Francescana di Rio Grande do Sul. Nel 1996 è stato promosso Arcivescovo di Fortaleza,<br />
dove è rimasto soltanto due anni, essendo poi convocato per reggere l’Arcidiocesi<br />
di San Paolo nel 1998. Giovanni Paulo II lo elevò al Cardinalato nel 2001 e<br />
Benedetto XVI lo ha nominato prefetto <strong>del</strong>la Congregazione per il Clero nel 2006.<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 21
Gustavo Kralj<br />
Il Battesimo e i<br />
Un gesto semplice, una materia comune, e<br />
soltanto alcune parole facili da memorizzare<br />
producono, in unione con la Chiesa, i più<br />
meravigliosi effetti sul piano soprannaturale.<br />
“Gesù è battezzato<br />
da San Giovanni” –<br />
Chiesa di San Giovanni Battista,<br />
Halifax (Canada)<br />
Erano circa quattro secoli<br />
che nessun profeta faceva<br />
udire la sua voce in Israele<br />
quando, nel 15º anno <strong>del</strong><br />
regno di Tiberio Cesare, avvicinandosi<br />
i giorni annunciati da Daniele sulla venuta<br />
<strong>del</strong> Messia, un improvviso subbuglio<br />
percorse Gerusalemme e tutta la<br />
Giudea. Sulle sponde sacre <strong>del</strong> Giordano<br />
— il fiume leggendario, palco di<br />
incantevoli miracoli e scene grandiose<br />
— era apparso un uomo pen<strong>it</strong>ente,<br />
un inviato di Dio nello spir<strong>it</strong>o di Elia.<br />
Giovanni Battista era il suo nome.<br />
Predicazione di Giovanni<br />
e Battesimo di Gesù<br />
Mo<strong>del</strong>lo di anacoreta fino al momento<br />
di compiere la sua missione,<br />
il figlio di Zaccaria ed Elisabetta abbandonò<br />
la lunga, austera e mistica<br />
sol<strong>it</strong>udine in cui era vissuto e scese fino<br />
alla valle <strong>del</strong> Giordano, dove convergevano<br />
da tutte le parti carovane,<br />
al fine di predicarvi parole di un religioso<br />
timore: “Convert<strong>it</strong>evi, perché il<br />
regno dei cieli è vicino!” (Mt 3, 2).<br />
Molt<strong>it</strong>udini di israel<strong>it</strong>i affluivano<br />
per udirlo e ricevere il suo battesimo,<br />
simbolo <strong>del</strong>la purificazione <strong>del</strong><br />
cuore necessaria per mer<strong>it</strong>are il Regno<br />
dei Cieli. Il battesimo di Giovanni<br />
— che era di preparazione, di<br />
pen<strong>it</strong>enza, non ancora il sacramento<br />
— produceva un infervoramento<br />
spir<strong>it</strong>uale come mai si era visto prima<br />
in Israele. “Allora accorrevano a<br />
lui da Gerusalemme, da tutta la Giudea<br />
e dalla zona adiacente il Giordano;<br />
e, confessando i loro peccati, si<br />
facevano battezzare da lui nel fiume<br />
Giordano” (Mt 3, 5-6).<br />
E l’araldo <strong>del</strong>l’Altissimo si presentava<br />
sempre come mero precursore,<br />
dicendo incessantemente: “Io vi battezzo<br />
con acqua per la conversione; ma<br />
colui che viene dopo di me è più potente<br />
di me e io non son degno neanche di<br />
portargli i sandali; egli vi battezzerà in<br />
Spir<strong>it</strong>o santo e fuoco” (Mt 3, 11).<br />
Erano sei mesi che il santo Precursore<br />
preparava i figli di Israele<br />
all’incontro col Messia, quando Gesù<br />
andò al Giordano “per farsi battezzare<br />
da lui” (Mt 3, 13). Notando la<br />
presenza <strong>del</strong>l’Innocente nel mezzo<br />
<strong>del</strong>la molt<strong>it</strong>udine, Giovanni si chinò<br />
e Gli disse: “Io ho bisogno di essere<br />
battezzato da te e tu vieni da me!”<br />
(Mt 3, 14). Gesù gli rispose: “Lascia<br />
fare per ora, poiché conviene che così<br />
adempiamo ogni giustizia”. E Gio-<br />
22 Salvami Regina · Luglio 2009
suoi effetti<br />
José Afonso Sulzbach de Aguiar<br />
vanni, obbediente, Lo immerse nel<br />
Giordano (cfr. Mt 3, 13-15). 1<br />
Quando Gesù uscì dall’acqua, il<br />
Cielo si aprì e lo Spir<strong>it</strong>o Santo scese su<br />
di Lui assumendo l’aspetto di una colomba.<br />
“E si sentì una voce dal cielo: ‘Tu<br />
sei il Figlio mio prediletto, in te mi sono<br />
compiaciuto’” (Mc 1, 11). Grandiosa<br />
manifestazione divina con la quale il<br />
Padre, il Figlio e lo Spir<strong>it</strong>o Santo, un<strong>it</strong>i<br />
nell’opera <strong>del</strong>la Redenzione proclamavano<br />
l’ist<strong>it</strong>uzione <strong>del</strong> Sacramento<br />
più necessario per la nostra Salvezza. 2<br />
I Sacramenti, che cosa sono<br />
Secondo il Catechismo <strong>del</strong>la<br />
Chiesa Cattolica, “I Sacramenti sono<br />
segni efficaci <strong>del</strong>la grazia, ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />
da Cristo e affidati alla Chiesa, attraverso<br />
i quali ci viene elarg<strong>it</strong>a la v<strong>it</strong>a divina.<br />
I r<strong>it</strong>i visibili con i quali i Sacramenti<br />
sono celebrati significano e realizzano<br />
le grazie proprie di ciascun Sacramento.<br />
Essi portano frutto in coloro<br />
che li ricevono con le disposizioni<br />
richieste.” 3<br />
Nello stesso senso — sebbene in<br />
forma più sintetica — si esprime l’illustre<br />
teologo don Antonio Royo<br />
Marin, OP, il quale afferma che i Sacramenti<br />
sono “segni sensibili ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />
dal Signore Gesù, per significare e produrre<br />
la grazia santificante in colui che<br />
li riceve degnamente”. 4<br />
Ascoltiamo il dotto domenicano<br />
nella spiegazione dei termini in questa<br />
breve e precisa definizione.<br />
I Sacramenti sono, in primo luogo,<br />
segni. — Ossia, rimandano a qualcosa<br />
di differente da se stessi, come<br />
Françõis Boulay<br />
Il Battesimo di Cristo e<br />
il Battesimo di Giovanni<br />
M<br />
entre Apollo si trovava a Corinto,<br />
Paolo attraversò le province<br />
superiori e giunse a Efeso, dove<br />
incontrò alcuni discepoli e chiese loro:<br />
“Avete ricevuto lo Spir<strong>it</strong>o Santo, quando<br />
avete abbracciato la fede”.<br />
Gli risposero: “No, non abbiamo<br />
neppure sent<strong>it</strong>o parlare di uno Spir<strong>it</strong>o<br />
Santo!”. “Allora in che battesimo<br />
siete stati battezzati” — chiese Paolo.<br />
Dissero: “Nel battesimo di Giovanni”.<br />
Paolo allora replicò: “Giovanni<br />
dava soltanto un battesimo di<br />
pen<strong>it</strong>enza, dicendo al popolo che credesse<br />
in Colui che sarebbe venuto<br />
dopo di lui, cioè, in Gesù”.<br />
Udendo questo, furono battezzati<br />
in nome <strong>del</strong> Signore Gesù e quando<br />
Paolo impose loro le mani, lo Spir<strong>it</strong>o<br />
Santo discese su di loro e parlavano<br />
in lingue strane e profetizzavano.<br />
Erano in tutto circa dodici uomini.<br />
Paolo entrò nella sinagoga e parlò<br />
con coraggio per tre mesi, discutendo<br />
e persuadendoli riguardo al Regno di<br />
Dio (At 19, 1-8).<br />
“San Paolo” - Vetrata <strong>del</strong>la Basilica di<br />
San Patrizio, Montreal (Canada)<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 23
Gustavo Kralj<br />
È<br />
“Crocifissione” Opera<br />
di Pacino di Buonaguida -<br />
Metropol<strong>it</strong>an Museum<br />
of Art - New York<br />
Acqua e Sangue<br />
<strong>del</strong> costato di Cristo<br />
evidente che Cristo ci ha liberato<br />
dai peccati, soprattutto<br />
con la sua Passione, non soltanto<br />
per l’efficacia e i mer<strong>it</strong>i <strong>del</strong>la stessa,<br />
ma anche a causa <strong>del</strong> suo valore<br />
espiatorio. Allo stesso modo, anche<br />
grazie alla sua Passione è iniziato<br />
il sistema r<strong>it</strong>uale <strong>del</strong>la Religione<br />
cristiana, offrendo Se stesso a<br />
Dio come ‘oblazione e v<strong>it</strong>tima’, come<br />
è scr<strong>it</strong>to nella Lettera agli Efesini.<br />
È, dunque, evidente che la forza<br />
dei Sacramenti <strong>del</strong>la Chiesa provengono<br />
specialmente dalla Passione<br />
di Cristo; il ricevere i Sacramenti,<br />
a sua volta, ci pone per così dire<br />
in comunicazione con la forza <strong>del</strong>la<br />
Passione di Cristo. Come segno<br />
di questa connessione, dal costato<br />
di Cristo pendente nella Croce<br />
sono deflu<strong>it</strong>i acqua e sangue: l’acqua<br />
si riferisce al Battesimo, il sangue<br />
all’Eucaristia, che sono i principali<br />
Sacramenti (d’AQUINO, San<br />
Tommaso, Summa Teologica, III, q.<br />
62, a. 5, risp.)<br />
la bilancia simbolizza la giustizia, o la<br />
bandiera rappresenta la Patria.<br />
Sono segni sensibili. — Possono,<br />
pertanto, esser percep<strong>it</strong>i dai sensi corporali,<br />
come accade, per esempio, con<br />
l’acqua nel Battesimo, il pane e il vino<br />
nell’Eucaristia o l’olio nella Cresima e<br />
nell’Unzione degli Infermi.<br />
Sono stati ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i da Nostro Signor<br />
Gesù Cristo. — Come afferma<br />
anche San Tommaso, “ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o<br />
qualcosa che gli dà vigore e forza”. 5<br />
Stando così le cose, solamente Gesù<br />
può esser causa dei Sacramenti, e<br />
non la Chiesa, “poiché la grazia santificante<br />
germina, come dalla sua fonte<br />
unica, dal Cuore traf<strong>it</strong>to di Cristo”. 6<br />
Ne deriva anche che, come insegna<br />
San Pio X, non tocca alla Chiesa, “innovare<br />
alcunché riguardo alla sostanza<br />
stessa dei Sacramenti”. 7<br />
Per significare e produrre la grazia<br />
santificante. — L’acqua <strong>del</strong> Battesimo,<br />
per esempio, lava il corpo <strong>del</strong><br />
battezzato per rappresentare la purificazione<br />
<strong>del</strong>la sua anima, che resta<br />
purificata da ogni peccato e l’Eucaristia<br />
ci è data sotto la forma di<br />
alimento corporale, per simbolizzare<br />
l’alimento spir<strong>it</strong>uale che l’anima<br />
riceve per la presenza reale di Cristo<br />
in corpo, sangue, anima e divin<strong>it</strong>à.<br />
In colui che li riceve degnamente.<br />
— Affinché i Sacramenti producano<br />
la grazia santificante è necessario che<br />
chi li riceve non opponga loro nessun<br />
ostacolo o impedimento volontario.<br />
Ecco perché è richiesto il possesso<br />
<strong>del</strong>lo stato di grazia per ricevere<br />
la Cresima, Eucaristia, Unzione degli<br />
Infermi, Ordine e Matrimonio ed<br />
essere pent<strong>it</strong>o, almeno con attrizione<br />
soprannaturale, 8 per ricevere l’assoluzione<br />
nel Sacramento <strong>del</strong>la Pen<strong>it</strong>enza,<br />
o il Battesimo quando si tratta<br />
di persona in età d’uso <strong>del</strong>la ragione.<br />
Occorre notare, infine, che i Sacramenti<br />
hanno un carattere universale;<br />
Gesù Cristo non li ha ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>i<br />
unicamente perché alcuni scegliessero,<br />
ma piuttosto per prof<strong>it</strong>to<br />
di tutti gli uomini.<br />
24 Salvami Regina · Luglio 2009
V<strong>it</strong>a naturale e v<strong>it</strong>a<br />
soprannaturale<br />
Portando oltre l’analogia tra il piano<br />
simbolico e il piano <strong>del</strong>la grazia,<br />
San Tommaso d’Aquino stabilisce nella<br />
Summa Teologica un interessante parallelo<br />
tra la v<strong>it</strong>a naturale e la v<strong>it</strong>a soprannaturale<br />
prodotta dai Sacramenti. 9<br />
Mentre, nella v<strong>it</strong>a naturale, l’uomo<br />
è generato, cresce e si alimenta; nella<br />
v<strong>it</strong>a soprannaturale, l’anima nasce<br />
dal Battesimo, raggiunge la statura e la<br />
forza perfette per la Cresima e si nutre<br />
con l’Eucaristia. E “come l’uomo incorre<br />
a volte in un’inferm<strong>it</strong>à corporale o spir<strong>it</strong>uale,<br />
essendo questa il peccato, è necessario<br />
che sia guar<strong>it</strong>o dalla malattia”. 10<br />
È questa la funzione <strong>del</strong>la Pen<strong>it</strong>enza<br />
(Riconciliazione), che ristabilisce la salute,<br />
e <strong>del</strong>l’Unzione degli Infermi, che<br />
pulisce l’anima dalle vestigia e postumi<br />
lasciati nella sua anima dal peccato.<br />
A questi cinque Sacramenti<br />
si uniscono quello <strong>del</strong> Matrimonio<br />
e quello <strong>del</strong>l’Ordine — essendo<br />
quest’ultimo analogo al potere che<br />
riceve un uomo per reggere la molt<strong>it</strong>udine<br />
e eserc<strong>it</strong>are funzioni pubbliche<br />
— completando così il numero<br />
di sette.<br />
“A partire da qui — conclude il Dottor<br />
Angelico — resta chiara la questione<br />
<strong>del</strong> numero dei Sacramenti, anche in<br />
quanto mira alla ribellione dal peccato,<br />
poiché il Battesimo si rivolge contro<br />
la mancanza di v<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale; la Cresima,<br />
contro la debolezza d’animo che<br />
si trova negli appena nati; l’Eucaristia,<br />
contro la fragil<strong>it</strong>à <strong>del</strong>l’anima davanti al<br />
peccato; la Pen<strong>it</strong>enza, contro il peccato<br />
presente commesso dopo il Battesimo;<br />
l’Unzione degli Infermi, contro le<br />
conseguenze <strong>del</strong> peccato non sufficientemente<br />
tolte dalla Pen<strong>it</strong>enza o provenienti<br />
dalla negligenza o dall’ignoranza;<br />
l’Ordine , contro la disorganizzazione<br />
<strong>del</strong>la molt<strong>it</strong>udine; il Matrimonio,<br />
contro la concupiscenza personale<br />
e contro la scomparsa <strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à che<br />
si verifica con la morte”. 11<br />
“Nulla permane, pertanto, a margine<br />
<strong>del</strong>l’ influenza benefica dei Sa-<br />
cramenti”, osserva Don Antonio Royo<br />
Marin.“Tram<strong>it</strong>e loro la v<strong>it</strong>a umana<br />
intera è santificata e l’uomo si trova<br />
provvisto con divina abbondanza di<br />
tutto quanto necess<strong>it</strong>a per assicurare la<br />
sua salvezza eterna”. 12<br />
L’unico Sacramento<br />
indispensabile per la salvezza<br />
Nella tradizionale relazione stabil<strong>it</strong>a<br />
da San Tommaso, il Battesimo,<br />
nuova nasc<strong>it</strong>a spir<strong>it</strong>uale, è il primo<br />
dei sette Sacramenti. 13 Lo è anche dal<br />
punto di vista <strong>del</strong>la necess<strong>it</strong>à, poiché è<br />
l’unico Sacramento indispensabile per<br />
ognuno di noi, individualmente, per<br />
raggiungere la Beat<strong>it</strong>udine eterna. 14<br />
Così sostiene con tutta chiarezza<br />
lo stesso San Tommaso: “È, dunque,<br />
chiaro, che tutti sono obbligati al Battesimo<br />
e che, senza questo, non può esserci<br />
salvezza per gli uomini”. 15 In modo<br />
ancor più bello e chiaro lo stesso<br />
Nostro Signore: “Se uno non nasce da<br />
acqua e da Spir<strong>it</strong>o, non può entrare nel<br />
regno di Dio.” (Gv 3, 5). 16<br />
Ora, “conviene alla misericordia di<br />
chi ‘vuole che tutti gli uomini si salvino’,<br />
permettere che si trovi facilmente<br />
il rimedio per la salvezza”. 17 Ne consegue<br />
che la materia <strong>del</strong> Battesimo<br />
sia una materia comune, l’acqua, che<br />
qualunque uomo può ottenere e ne<br />
consegue anche che il ministro <strong>del</strong><br />
Battesimo, in circostanze eccezionali,<br />
possa essere una persona qualunque,<br />
anche non ordinata, uomo o donna<br />
e persino un eretico o un pagano. 18<br />
Affinché il Sacramento sia valido, la<br />
Chiesa esige soltanto che sia utilizzata<br />
la materia <strong>del</strong> Sacramento, osservata<br />
la forma e applicata l’intenzione<br />
di fare ciò che Lei stessa fa, astraendo<br />
da qualsiasi eresia o infe<strong>del</strong>tà.<br />
Battesimo e Peccato Originale<br />
Conviene, infine, non dimenticare<br />
che la necess<strong>it</strong>à di questo Sacramento,<br />
come spiega Besson, “è conseguenza<br />
degli effetti <strong>del</strong> Peccato Originale<br />
e <strong>del</strong>le rest<strong>it</strong>uzioni promesse<br />
dall’Uomo-Dio”. 19<br />
Ognuno di noi ha peccato<br />
in Adamo, e la morte<br />
è entrata nella nostra anima<br />
col peccato; allo stesso<br />
modo, ognuno di noi<br />
è stato salvato nel nuovo<br />
Adamo, e affinché la v<strong>it</strong>a<br />
di Lui entri nella nostra<br />
anima è necessario che riceviamo la<br />
grazia <strong>del</strong> Battesimo. “Sotto le acque<br />
<strong>del</strong> Battesimo, la macchia prim<strong>it</strong>iva ed<br />
estinta dalla fronte <strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à; e con<br />
il t<strong>it</strong>olo di figlio battezzato e rigenerato,<br />
l’uomo decaduto recupera i suoi dir<strong>it</strong>ti e<br />
la sua ered<strong>it</strong>à celestiale. Questa necess<strong>it</strong>à<br />
include tutti gli uomini”. 20<br />
Per questo, poco tempo dopo la<br />
sua nasc<strong>it</strong>a, il bambino è condotto al<br />
fonte battesimale da un padrino che<br />
risponde <strong>del</strong>la sua Fede, e china sotto<br />
l’acqua santa la sua fronte ancora<br />
segnata dal peccato originale. 21 Consumato<br />
il r<strong>it</strong>o, il bambino si erge libero,<br />
innocente e immacolato, con l’in<strong>del</strong>ebile<br />
sigillo <strong>del</strong>l’ordine soprannaturale.<br />
Era schiavo e le sue catene sono<br />
state spezzate; era morto ed è stato<br />
resusc<strong>it</strong>ato.<br />
Due principali effetti<br />
Quali sono i principali effetti di<br />
questo Sacramento<br />
Nel suo già menzionato libro Somos<br />
hijos de Dios, don Royo Marin<br />
ne enumera sette, con la precisione<br />
propria <strong>del</strong> teologo. Il Catechismo<br />
<strong>del</strong>la Chiesa Cattolica, con un intento<br />
più pastorale, afferma che ve ne<br />
sono principalmente due: la purificazione<br />
dei peccati e la nuova nasc<strong>it</strong>a<br />
nello Spir<strong>it</strong>o Santo. 22<br />
Non vi è molto da dire in relazione<br />
al primo di questi, se non che la<br />
purificazione è così completa che<br />
“tutti i peccati sono perdonati: il peccato<br />
originale e tutti i peccati personali,<br />
come pure tutte le pene <strong>del</strong> peccato”.<br />
23<br />
Ma al di là di pulire così l’anima,<br />
questo Sacramento “fa <strong>del</strong> neof<strong>it</strong>a una<br />
creatura nuova, un figlio adottivo di<br />
Dio che è divenuto partecipe <strong>del</strong>la na-<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 25
Sette meravigliosi<br />
effetti <strong>del</strong> Battesimo<br />
Il Sacramento <strong>del</strong> Battesimo produce, in colui che lo riceve,<br />
una serie di divine meraviglie. Ecco le principali:<br />
1) Infonde la grazia santificante, con la sfumatura speciale<br />
di grazia rigenerativa, che è propria <strong>del</strong> battezzato,<br />
rendendolo in grado di ricevere gli altri Sacramenti.<br />
2) Converte il battezzato in tempio vivo <strong>del</strong>la Santissima<br />
Trin<strong>it</strong>à, per la divina inab<strong>it</strong>azione in tutte le anime in<br />
stato di grazia.<br />
3) Infonde il germe di tutte le virtù infuse e i doni <strong>del</strong>lo<br />
Spir<strong>it</strong>o Santo.<br />
4) Lo rende membro vivo di Gesù Cristo, come ramo <strong>del</strong>la<br />
divina Vigna (Gv 15, 5).<br />
5) Imprime il carattere battesimale, il quale lo rende<br />
membro vivo <strong>del</strong> Corpo Mistico di Gesù Cristo, che è<br />
la Chiesa, e gli dà una partecipazione reale e vera (sebbene<br />
incompleta) nel sacerdozio di Gesù Cristo. Questa<br />
partecipazione sacerdotale si perfeziona con il carattere<br />
<strong>del</strong> Sacramento <strong>del</strong>la Cresima e si completa con<br />
il carattere <strong>del</strong> Sacramento <strong>del</strong>l’Ordine.<br />
6) Estingue totalmente dall’anima il peccato originale e<br />
tutti i peccati presenti, precedentemente commessi;<br />
questi peccati non sono appena coperti, ma estinti di<br />
fatto e in forma defin<strong>it</strong>iva. Così lo ha defin<strong>it</strong>o espressamente<br />
il Concilio di Trento (D §792).<br />
7) Perdona tutta la pena dovuta ai peccati, tanto quella temporale<br />
quanto quella eterna. In modo che se un peccatore<br />
riceve il Battesimo nel momento <strong>del</strong>la morte, entra immediatamente<br />
in Cielo, senza passare per il Purgatorio. È<br />
quello che ha insegnato il Concilio di Firenze (D §696) e<br />
che poi il Concilio di Trento ha defin<strong>it</strong>o (D §792).<br />
(ROYO MARÍN, OP, Antonio. Somos hijos de Dios.<br />
Madrid: BAC, 1977, pagg. 69-70).<br />
Sergio Miyasaki<br />
Note<br />
1<br />
Durante la sua recente<br />
vis<strong>it</strong>a al luogo in cui era<br />
stato battezzato Gesù,<br />
Papa Benedetto XVI<br />
spiega il motivo di questo<br />
gesto <strong>del</strong> Redentore:<br />
“Gesù si è messo in<br />
fila con i peccatori e ha<br />
accettato il battesimo di<br />
pen<strong>it</strong>enza di Giovanni<br />
come un segno profetico<br />
<strong>del</strong>la propria Passione,<br />
Morte e Ressurrezione<br />
per il perdono dei peccati”<br />
(10/5/2009).<br />
2<br />
San Tommaso afferma che<br />
questo Sacramento è stato<br />
ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o quando Cristo è<br />
stato battezzato, sebbene<br />
la necess<strong>it</strong>à di riceverlo sia<br />
stata notificata all’uman<strong>it</strong>à<br />
solo dopo la sua Passione<br />
e Ressurrezione (cfr. ST<br />
III, q. 66, a. 2).<br />
3<br />
CIC § 1131-1132.<br />
4<br />
ROYO MARÍN, OP,<br />
Antonio. Somos hijos de Dios.<br />
Madrid: BAC, 1977, pag. 93.<br />
5<br />
d’AQUINO, San<br />
Tommaso. Summa<br />
Teologica III, q. 64, a. 2.<br />
Cfr. Denzinger –<br />
Hünermann, §1864.<br />
6<br />
ROYO MARÍN, OP, Op.<br />
c<strong>it</strong>., pagg. 93-94.<br />
7<br />
Denzinger –<br />
Hünermann, §3556.<br />
8<br />
La attrizione, o contrizione<br />
imperfetta, e il pentimento<br />
susc<strong>it</strong>ato dal timore <strong>del</strong><br />
castigo. Per conoscere<br />
meglio le differenze tra<br />
attrizione e contrizione<br />
perfetta, si può consultare<br />
<strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>, n. 84,<br />
dicembre 2008, pagg. 34-<br />
35.<br />
9<br />
Cf. d’AQUINO, San<br />
Tommaso. Summa<br />
Teologica III, q. 65, a. 1.<br />
10<br />
Idem, q. 65, a. 1, resp.<br />
11<br />
Idem, ibidem.<br />
12<br />
ROYO MARÍN, OP, Op.<br />
C<strong>it</strong>., pag. 94.<br />
13<br />
Cf. d’AQUINO, San<br />
Tommaso de. Summa<br />
Teologica III, q. 65, a. 2,<br />
risp.<br />
14<br />
Cfr. Idem, q. 65, a. 3, ad.<br />
3; a. 4, resp. La Pen<strong>it</strong>enza<br />
e l’Ordine sacerdotale<br />
sono anch’essi di necess<strong>it</strong>à<br />
assoluta, ma la prima<br />
è richiesta soltanto per<br />
coloro che hanno peccato<br />
dopo il Battesimo e il<br />
secondo è imprescindibile<br />
per la Chiesa, non per gli<br />
individui (cfr. ST III, q.<br />
65, a. 4).<br />
15<br />
d’AQUINO, San<br />
Tommaso. Summa<br />
Teologica, III q. 68, a. 1,<br />
risp.<br />
16<br />
Non tratteremo in questo<br />
articolo <strong>del</strong> battesimo di<br />
26 Salvami Regina · Luglio 2009
tura divina, membro di Cristo e coerede<br />
con Lui, tempio <strong>del</strong>lo Spir<strong>it</strong>o Santo”. 24<br />
Infatti, il Battesimo ci rende membri<br />
<strong>del</strong> Corpo di Cristo e ci incorpora<br />
alla Chiesa. Attraverso il Battesimo,<br />
la v<strong>it</strong>a di Gesù Cristo circola in<br />
tutto il Corpo, portando la Sua grazia<br />
cap<strong>it</strong>ale a tutti i membri e permettendo<br />
loro di ottenere la grazia e le<br />
virtù: “Dal capo che è Cristo deriva sui<br />
Suoi membri la pienezza <strong>del</strong>la grazia e<br />
<strong>del</strong>la virtù, secondo il <strong>Vangelo</strong> di Giovanni:<br />
‘Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo<br />
ricevuto e grazia su grazia’ (Gv<br />
1, 16)”. 25<br />
Così, in ordine alla soddisfazione,<br />
alla redenzione, al mer<strong>it</strong>o, all’orazione,<br />
al sacerdozio: tutto è divenuto<br />
comune tra Gesù Cristo e noi, visto<br />
che la Chiesa intera, Corpo Mistico<br />
di Gesù Cristo, può esser considerata<br />
come una sola persona con Lui,<br />
secondo quanto insegna San Tommaso<br />
d’Aquino. 26<br />
La Passione di Cristo è<br />
comunicata al neof<strong>it</strong>a<br />
Le conseguenze di questa dottrina<br />
hanno una portata maggiore di quanto<br />
si pensi, al punto che San Paolo afferma<br />
che, col Battesimo, il credente<br />
è in comunione con la morte di Cristo,<br />
è sepolto e resusc<strong>it</strong>a con Lui. 27<br />
Su questo, commenta San Tommaso:<br />
“Col Battesimo siamo incorporati<br />
nella Passione e Morte di Cristo.<br />
Dice Paolo: ‘Se siamo morti con<br />
Cristo, crediamo che anche vivremo<br />
con Lui. Si dimostra così che ad ogni<br />
battezzato la Passione di Cristo è comunicata<br />
per servire da rimedio, come<br />
se lui stesso avesse sofferto e fosse<br />
morto. Ora, la Passione di Cristo<br />
è una soddisfazione sufficiente per<br />
tutti i peccati di tutti gli uomini. Per<br />
questo, chi è battezzato, è liberato dal<br />
reato di ogni pena dovuta per i suoi<br />
peccati, come se egli stesso avesse offerto<br />
una soddisfazione sufficiente per<br />
tutti i suoi peccati”. 28<br />
Siamo figli di Dio<br />
Ma forse il più toccante e prodigioso<br />
effetto <strong>del</strong> Battesimo è il produrre<br />
la filiazione divina.<br />
Dio ha solo un figlio secondo la<br />
sua natura, che è il Verbo Incarnato.<br />
Soltanto a Lui il Padre trasferisce<br />
eternamente la natura divina in<br />
tutta la sua infin<strong>it</strong>a pienezza. Tuttavia,<br />
la grazia santificante<br />
— che è uno degli effetti<br />
<strong>del</strong> Battesimo — conferisce<br />
ai neof<strong>it</strong>i una partecipazione<br />
reale e vera<br />
in questa filiazione<br />
“per una adozione intrinseca,<br />
la quale pone nella<br />
nostra anima, fisicamente e formalmente,<br />
una realtà assolutamente divina,<br />
che fa circolare lo stesso sangue<br />
di Dio nelle vene <strong>del</strong>la nostra anima.<br />
Grazie a questo innesto divino, l’anima<br />
si fa partecipe <strong>del</strong>la stessa v<strong>it</strong>a di<br />
Dio. Si tratta di una vera generazione<br />
spir<strong>it</strong>uale, una nasc<strong>it</strong>a soprannaturale<br />
che im<strong>it</strong>a la generazione naturale e<br />
ricorda, per analogia, la generazione<br />
eterna <strong>del</strong> Verbo di Dio”. 29<br />
In una parola, la grazia santificante,<br />
per la quale il Battesimo ci apre le<br />
porte, non ci dà solo il dir<strong>it</strong>to di chiamarci<br />
figli di Dio, ma ci rende realmente<br />
tali. “Ineffabile meraviglia —<br />
conclude Don Royo Marin — che sembrerebbe<br />
incredibile se non risultasse<br />
espressamente nella divina Rivelazione”.<br />
30<br />
Avrebbe potuto Dio fare qualcosa<br />
di più per noi <br />
sangue (dei martiri non<br />
battezzati) né di quello<br />
di desiderio, poiché<br />
sebbene producano<br />
gli stessi effetti <strong>del</strong><br />
Battesimo sacramentale,<br />
non sono essi sacramenti<br />
propriamente detti (cfr.<br />
ST III, q. 66, a. 11, ad.<br />
2). Il lettore interessato<br />
a conoscere quello che<br />
San Tommaso afferma su<br />
entrambi, può consultare<br />
l’art. 12 <strong>del</strong>la questione<br />
66 (battesimo di sangue)<br />
e l’art. 2 <strong>del</strong>la q. 68<br />
(battesimo di desiderio).<br />
17<br />
Cf. d’AQUINO, San<br />
Tommaso. Summa<br />
Teologica III, q. 67, a. 3.<br />
18<br />
Cf. Idem, q. 67, a. 3-5.<br />
19<br />
BESSON, Mgr. Louis<br />
François Nicolas. Les<br />
Sacrements. Paris: Reaux-<br />
Bray, 1886, pag. 116.<br />
20<br />
Idem, ibidem.<br />
21<br />
Sulla convenienza di non<br />
trascurare il Battesimo dei<br />
bambini si veda Summa<br />
Teologica, III, q. 68, a. 3<br />
e 9.<br />
22<br />
Cfr. CIC §1262. Il Rev.<br />
mo Don Royo Marin,<br />
nel suo già menzionato<br />
Somos hijos de Dios, fa la<br />
relazione sistematica degli<br />
effetti <strong>del</strong> Battesimo che<br />
abbiamo riprodotto nel<br />
box allegato.<br />
23<br />
CIC §1263.<br />
24<br />
CIC §1265.<br />
25<br />
d’AQUINO, San<br />
Tommaso. Summa<br />
Teologica, III, q. 69, a. 4.<br />
San Tommaso afferma<br />
anche: “Con il Battesimo<br />
rinasciamo alla v<strong>it</strong>a<br />
spir<strong>it</strong>uale, propria di<br />
coloro che credono in<br />
Cristo. [...] Ora, la v<strong>it</strong>a è<br />
l’unione <strong>del</strong>le membra col<br />
capo dal quale ricevono<br />
il senso e il movimento”<br />
(Summa Teologica, III, q.<br />
69, a. 5).<br />
26<br />
Cfr. Idem: “Si deve dire<br />
che capo e membri sono<br />
come un’unica persona<br />
mistica. Pertanto, la<br />
soddisfazione di Cristo<br />
appartiene a tutti i fe<strong>del</strong>i<br />
come membri Suoi”<br />
(ST III, q. 48, a.2 ad 1).<br />
“Tutta la Chiesa, che è il<br />
Corpo Mistico di Cristo, è<br />
considerata come una sola<br />
persona col suo capo, che<br />
è Cristo” (ST III, q. 49, a.<br />
1 Risp).<br />
27<br />
Cf. CIC §1227.<br />
28 d’AQUINO, San<br />
Tommaso. Summa<br />
Teologica, III, q. 69, a.4<br />
Risp.<br />
29<br />
ROYO MARÍN, OP, Op.<br />
c<strong>it</strong>., pagg. 20-21.<br />
30<br />
Idem, pag. 21.<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 27
<strong>Araldi</strong> frequentanti l’Angelicum<br />
Studiando “in ginocchio”<br />
Ancor oggi si può dire che tutte le strade portano<br />
a Roma.<br />
Basta percorrere alcune vie <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà per<br />
averne la conferma. Vi convergono molt<strong>it</strong>udini di fe<strong>del</strong>i<br />
e turisti, durante tutto l’anno, desiderosi di percorrere<br />
ogni basilica, ogni chiesa, ogni monumento, poiché tutto<br />
ha una Storia millenaria. Fra coloro che hanno avuto la<br />
fortuna di andarci, non ce n’è uno che non sogni di poter<br />
tornare, tale è l’attrazione eserc<strong>it</strong>ata dalla C<strong>it</strong>tà Eterna.<br />
Si respira Cattolicesimo e Storia ad ogni passo. Ogni angolo,<br />
ogni pietra ha qualcosa da raccontare...<br />
Come sede <strong>del</strong> Papato, Roma è anche il principale centro<br />
di formazione accademica dei chierici <strong>del</strong> mondo intero.<br />
È un privilegio e un onore poter studiare in una <strong>del</strong>le<br />
sue secolari univers<strong>it</strong>à, prezioso fregio <strong>del</strong>la Santa Chiesa.<br />
Tra queste ist<strong>it</strong>uzioni scolastiche, occupa un luogo di<br />
rilievo la famosa Univers<strong>it</strong>à Pontificia di San Tommaso<br />
d’Aquino, l’Angelicum, come è conosciuta. Appartiene<br />
all’Ordine fondato nel 1216 da San Domenico di<br />
Guzman, la cui final<strong>it</strong>à è la predicazione <strong>del</strong>la Parola di<br />
Dio. Con speciale enfasi nello studio, i domenicani hanno<br />
avuto nelle loro fila il fior fiore di teologi come San<br />
Tommaso d’Aquino, Sant’Alberto Magno e Santa Caterina<br />
da Siena, dichiarati dottori <strong>del</strong>la Chiesa, oltre a cinque<br />
papi, tra i quali San Pio V.<br />
Otto secoli di storia<br />
L’origine <strong>del</strong>l’Angelicum rimonta allo Studium medievale,<br />
scuola fondata nel 1220 nel Convento di Santa Sabina,<br />
a Roma. In segu<strong>it</strong>o, nel 1577, fu ist<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o il Collegio<br />
Italo-Spagnolo di SanTommaso nel Convento di Minerva,<br />
aperto anche ad alunni non appartenenti all’ordine<br />
domenicano. Nel 1727, Benedetto XIII concesse il dir<strong>it</strong>to<br />
all’Ordine di San Domenico di conferire t<strong>it</strong>oli accademici,<br />
originando la Facoltà di Teologia. A seguire, nel<br />
1882 fu fondata la Facoltà di Filosofia e, nel 1896, la Facoltà<br />
di Dir<strong>it</strong>to Canonico. Il t<strong>it</strong>olo pontificio fu concesso<br />
dal Papa San Pio X nel 1906, mentre era Maestro-Generale<br />
<strong>del</strong>l’ordine il Beato Giacinto Cormier, fondatore<br />
<strong>del</strong>l’Angelicum, propriamente detto. Dal 1932 ha la sua<br />
sede nell’antico Convento dei Santi Domenico e Sisto,<br />
ampliato per tale funzione. Attualmente, tredici centri di<br />
formazione in Teologia e Filosofia nei cinque continenti<br />
sono affiliati all’univers<strong>it</strong>à.<br />
Adorazione eucaristica quotidiana<br />
Nell’Angelicum dal 2001, vi è adorazione al Santissimo<br />
Sacramento portata avanti da alunni volontari,<br />
durante tutti i giorni di lezione. Si unisce, in tal modo,<br />
la v<strong>it</strong>a di studio a quella di devozione. A tal propos<strong>it</strong>o,<br />
così si è espresso in un modo molto felice l’alunno<br />
Fra Ryan Wolford: “Cercando di studiare Teologia ‘in<br />
ginocchio’, il Santissimo Sacramento è un mezzo meraviglioso<br />
che fa sì che i nostri cuori r<strong>it</strong>ornino al centro e<br />
all’obiettivo di ogni nostro sforzo”. (L’Osservatore Romano,<br />
20/5/2009, pag. 26 – edizione settimanale in inglese,<br />
articolo di Joanne Ford).<br />
1600 alunni di circa ottanta paesi cost<strong>it</strong>uiscono il corpo<br />
discente <strong>del</strong>l’univers<strong>it</strong>à oggi, includendo sette <strong>Araldi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong> che vi seguono il corso di dottorato o il master<br />
in Dir<strong>it</strong>to Canonico e in Filosofia, un araldo è inoltre<br />
il vice-presidente <strong>del</strong> Centro Accademico.<br />
Sulla via <strong>del</strong>l’ Angelicum...<br />
... c’è sempre curios<strong>it</strong>à di conoscere gli araldi.<br />
28 Salvami Regina · Luglio 2009
Nella Pontificia Congregazione per il Clero – Studenti<br />
<strong>del</strong>la Facoltà di Dir<strong>it</strong>to Canonico <strong>del</strong>l’Angelicum hanno<br />
vis<strong>it</strong>ato questo dicastero dove sono stati ricevuti dal Prefetto,<br />
Cardinale Cláudio Hummes, OFM, e hanno assist<strong>it</strong>o a una<br />
conferenza tenuta dal Segretario, Don Mauro Piacenza.<br />
Processione Eucaristica – Oltre all’Adorazione<br />
quotidiana, gli alunni <strong>del</strong>l’Angelicum<br />
organizzano annualmente una processione<br />
col Santissimo Sacramento all’interno<br />
<strong>del</strong>l’Angelicum e <strong>del</strong>le vie adiacenti.<br />
Nella Congregazione per i Religiosi – Nella Pontificia<br />
Congregazione per gli Ist<strong>it</strong>uti di V<strong>it</strong>a Consacrata e le Società<br />
di V<strong>it</strong>a Apostolica sono stati anche accolti dal Prefetto,<br />
Cardinal Franc Rodè, CM. L’esposizione è stata fatta dal sottosegretario<br />
Don Sebastiano Pacciola, OCist.<br />
Apprendere dall’esperienza viva – Conferenze e altre attiv<strong>it</strong>à extra-accademiche danno l’opportun<strong>it</strong>à di<br />
assorbire l’esperienza viva dei responsabili per interpretare e applicare le Leggi <strong>del</strong>la Chiesa. A sinistra, alcuni<br />
degli araldi che studiano all’Angelicum con l’arcivescovo Mons. Raymond Leo Burke, Prefetto <strong>del</strong>la Firma<br />
Apostolica e il P. Bruno Espos<strong>it</strong>o, Vicerettore <strong>del</strong>l’Univers<strong>it</strong>à; a destra, con Mons. Francesco Coccopalmerio,<br />
Presidente <strong>del</strong> Pontificio Consiglio per i Testi Legislativi e il Cardinal Georges Cottier, OP, Proteologo emer<strong>it</strong>o<br />
<strong>del</strong>la Casa Pontificia.<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 29
Colombia<br />
Brasile<br />
Stati Un<strong>it</strong>i<br />
Costa Rica<br />
El Salvador<br />
Paraguay<br />
13 maggio – In tutto il mondo, gli araldi hanno commemorato l’anniversario <strong>del</strong>la prima apparizione <strong>del</strong>la<br />
Madonna a Fatima con solenni incoronazioni <strong>del</strong>la statua <strong>del</strong> Cuore Immacolato di Maria. In Brasile, questi<br />
eventi sono stati promossi in 101 c<strong>it</strong>tà di diversi Stati.<br />
Trenta portoghesi<br />
ricevono l’ab<strong>it</strong>o<br />
Trenta portoghesi aspiranti degli araldi hanno ricevuto l’ab<strong>it</strong>o<br />
dalle mani <strong>del</strong> Superiore Generale, Mons. João Scognamiglio<br />
Clá Dias, in una cerimonia realizzata nel Monastero di Battaglia il<br />
3 maggio scorso.<br />
30 Salvami Regina · Luglio 2009
Vaticano – Il Direttore degli <strong>Araldi</strong> in Perù, don José Mário da Silva, ha avuto la gioia<br />
di salutare il Santo Padre dopo l’udienza privata concessa ai Vescovi peruviani in vis<strong>it</strong>a ad limina.<br />
La Pontificia Congregazione<br />
per il Clero si felic<strong>it</strong>a con<br />
gli <strong>Araldi</strong><br />
In virtù <strong>del</strong>l’approvazione pontificia<br />
<strong>del</strong>le due Società di V<strong>it</strong>a<br />
Apostolica consorelle e affini<br />
agli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>, Mons. João<br />
Scognamiglio Clá Dias, EP, ha ricevuto,<br />
l’ 8 maggio scorso, una lettera di<br />
congratulazioni <strong>del</strong> Cardinale Cláudio<br />
Hummes, OFM, Prefetto <strong>del</strong>la Congregazione<br />
per il Clero, nella quale si<br />
dice convinto che questo vincolo più<br />
stretto con la Sede Petrina “genererà<br />
molti frutti apostolici di evangelizzazione<br />
in tutto il mondo”.<br />
Ecco il testo completo <strong>del</strong>la lettera:<br />
“Reverendo Monsignore,<br />
“È stato con grande gioia che abbiamo<br />
ricevuto la notizia <strong>del</strong>l’elevazione<br />
allo stato canonico di Società<br />
di V<strong>it</strong>a Apostolica di Dir<strong>it</strong>to Pontificio<br />
<strong>del</strong>le due fondazioni realizzate da<br />
Vostra Reverendissima.<br />
“Si tratta di un vincolo ancora più<br />
stretto con la Sede Petrina, che porta<br />
con sé la grande responsabil<strong>it</strong>à di<br />
una maggior comunione di fede con<br />
il Successore di Pietro<br />
e, pertanto, con tutta la<br />
Chiesa Universale.<br />
“Siamo sicuri che tale<br />
vincolo genererà molti<br />
frutti apostolici e di<br />
evangelizzazione in tutto<br />
il mondo e, specialmente,<br />
nel Continente Latinoamericano,<br />
dove vogliamo<br />
continuare, con rinnovato<br />
fervore, a condurre<br />
i nostri fratelli e sorelle<br />
a Gesù Cristo. Infatti, come<br />
ben ha ricordato la V<br />
Conferenza Generale di<br />
Aparecida, “conoscere Gesù Cristo<br />
con la fede è la nostra gioia; seguirlo<br />
è una grazia, e trasmettere queste<br />
tesoro agli altri è un comp<strong>it</strong>o che il<br />
Signore, chiamandoci ed eleggendoci,<br />
ci ha affidato” (Cfr. Documento di<br />
Aparecida, n.18).<br />
“Speriamo che la Virgo Flos Carmeli<br />
e la Regina Virginum possano<br />
continuare ad essere strumenti valenti<br />
che conducano all’incontro personale<br />
e comun<strong>it</strong>ario con Cristo, sempre più<br />
graziati con sante vocazioni al sacerdozio<br />
e alla v<strong>it</strong>a consacrata.<br />
“Che Dio, nostro amato Padre<br />
vi benedica e vi renda molto fe<strong>del</strong>i<br />
a Nostro Signore Gesù Cristo, con<br />
l’intercessione <strong>del</strong>la Nostra Madonna<br />
di Fatima!<br />
“Mi congedo, confermando i più<br />
sinceri sentimenti di stima e amicizia”.<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 31
L’Unzione degli Infermi<br />
Fonte costante di grazie<br />
Nell’amministrare ai malati l’Unzione degli Infermi,<br />
il sacerdote ha l’opportun<strong>it</strong>à di testimoniare quanto<br />
impressionanti siano le grazie legate a questo Sacramento.<br />
Ai giorni nostri, così<br />
incerti e pericolosi,<br />
le persone tendono<br />
a isolarsi nelle loro<br />
case, relazionandosi<br />
sempre meno con parenti o vicini.<br />
Anche se siamo circondati da persone,<br />
quasi tutto il mondo vive in una<br />
triste sol<strong>it</strong>udine... Tale s<strong>it</strong>uazione diventa<br />
particolarmente dolorosa quando<br />
si è aggred<strong>it</strong>i da una malattia, che<br />
richiede in molti casi un lungo ricovero<br />
all’ospedale. Il malato ha bisogno,<br />
in questa emergenza, di un po’ di incoraggiamento,<br />
di una parola amica. Praticare<br />
la car<strong>it</strong>à effettiva e affettiva verso<br />
questi fratelli, in queste condizioni, è<br />
un’opera sicuramente molto necessaria<br />
e mer<strong>it</strong>evole.<br />
Apostolato negli ospedali<br />
Gli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong> hanno già<br />
fatto propria questa pratica nella loro<br />
v<strong>it</strong>a di apostolato. In diverse c<strong>it</strong>tà,<br />
la loro presenza in ospedali e cliniche<br />
di salute, portando la statua <strong>del</strong> Cuore<br />
Immacolato di Maria o la statua di<br />
Gesù Bambino, è diventato un’impegno<br />
costante. Per i sacerdoti <strong>del</strong>l’associazione,<br />
portare i Sacramenti ai sofferenti,<br />
fa parte <strong>del</strong> lavoro pastorale.<br />
Don Aumir Antonio Scomparin, EP<br />
Molto numerose sono le richieste<br />
per ricevere l’Unzione degli Infermi<br />
ed essi si prodigano per esaudirle nel<br />
miglior modo possibile. In contropart<strong>it</strong>a,<br />
hanno l’opportun<strong>it</strong>à di testimoniare<br />
ogni giorno come le grazie legate<br />
a questo Sacramento siano impressionanti.<br />
Due casi recenti rendono testimonianza<br />
di questa realtà.<br />
Il suo ultimo sguardo fu<br />
verso la Madonna<br />
Una donna ricoverata in gravi<br />
condizioni, desiderava la presenza<br />
di un sacerdote prima di sottoporsi<br />
a una <strong>del</strong>icata operazione chirurgica.<br />
Un’amica che andò a farle vis<strong>it</strong>a si<br />
rese disponibile ad aiutarla, pensando<br />
di chiamare gli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong><br />
ma quando andò a cercare il loro numero<br />
di telefono nella sua agenda, ne<br />
trovò soltanto uno ormai disattivato.<br />
Tuttavia, aveva il numero di un cellulare<br />
che pensava fosse di un araldo,<br />
lo dig<strong>it</strong>ò sperando che fosse quello giusto<br />
e — che gioia! — era proprio quello.<br />
Malgrado egli si trovasse in missione in<br />
una c<strong>it</strong>tà all’interno <strong>del</strong> Paraná, si rese<br />
sub<strong>it</strong>o disponibile per aiutarla. Telefonò<br />
immediatamente a un sacerdote araldo<br />
a San Paolo, passandogli le necessarie<br />
informazioni. Era un venerdì sera.<br />
Il giorno dopo, il sacerdote telefonò<br />
alla malata e combinò l’incontro.<br />
Per una serie di complicazioni derivate<br />
dal suo ministero, non gli fu possibile<br />
arrivare all’orario fissato. Pensando<br />
che ormai fosse tardi, le telefonò<br />
per scusarsi e chiedere se ancora<br />
voleva esser vis<strong>it</strong>ata, malgrado l’ora<br />
tarda. Da parte <strong>del</strong>la malata, udì una<br />
voce debole, ma calma: “Non uscirò<br />
dall’ospedale. Può venire a qualsiasi<br />
ora <strong>del</strong> giorno o <strong>del</strong>la notte”.<br />
Il sacerdote pensò che questo fosse<br />
un segno di Dio, e disse: “Allora,<br />
tra mezz’ora al massimo arriverò. Va<br />
bene” — e si diresse in tutta fretta<br />
in ospedale.<br />
Quando egli entrò nella camera, la<br />
donna, sorridendo, gli disse che conosceva<br />
gli <strong>Araldi</strong>, ed era addir<strong>it</strong>tura<br />
una loro collaboratrice assidua e ha<br />
voluto sapere: “Dov’è la statua <strong>del</strong>la<br />
Madonna Mi piacerebbe vederla<br />
ancora per una volta”.<br />
Il sacerdote si rese disponibile<br />
a portargliela il giorno dopo. Dopo<br />
aver conversato un po’, lei chiese<br />
di confessarsi e di ricevere l’Unzione<br />
degli Infermi.<br />
32 Salvami Regina · Luglio 2009
Sacerdoti araldi sono costantemente precettati per amministrare l’Unzione degli Infermi ai malati.<br />
Nella foto, l’autore di queste righe amministra i Sacramenti in un ospedale<br />
In segu<strong>it</strong>o, riconfortata dall’azione<br />
efficace dei Sacramenti, disse: “Farò<br />
un’operazione <strong>del</strong>icata il prossimo<br />
lunedì. Sarebbe possibile, quando<br />
porterà la statua <strong>del</strong>la Madonna,<br />
ricevere l’Eucaristia Mi sento differente<br />
quando mi comunico”.<br />
E così fu fatto.<br />
Dopo l’operazione, la signora non<br />
si risvegliò più. Rimase tre giorni in<br />
terapia intensiva e morì. Il suo ultimo<br />
sguardo fu rivolto alla Madonna,<br />
consolatrice degli affl<strong>it</strong>ti e il suo<br />
ultimo alimento, il “Pane disceso dal<br />
Cielo”...<br />
Una gioia si impossessò di lei<br />
Un secondo caso rivela anch’esso<br />
l’inesauribile misericordia divina.<br />
Venne chiesto ad un sacerdote<br />
araldo che si prendesse cura di una<br />
persona, in un ospedale di San Paolo,<br />
fino a mezzogiorno, perché sarebbe<br />
entrata in sala operatoria alle ore 14.<br />
Alle 11 la malata ricevette l’Unzione<br />
degli Infermi. Era ormai di una<br />
certa età e molto semplice. Ringraziò<br />
molto per la vis<strong>it</strong>a e il sacerdote si r<strong>it</strong>irò.<br />
Sembrava non ci fosse nulla di<br />
straordinario.<br />
Passata una settimana, la figlia di<br />
questa donna telefonò al sacerdote<br />
raccontando l’accaduto.<br />
“Sacerdote, le telefono per chiedere<br />
scusa. Mia madre stava molto<br />
male, doveva essere operata assolutamente<br />
e sub<strong>it</strong>o, ma lei non voleva.<br />
Quando uno le diceva che aveva bisogno<br />
di esser ricoverata, per essere<br />
operata, lei diventava nervosa.<br />
“Ma era inev<strong>it</strong>abile. Cominciai allora<br />
a cercare negli armadi tutti gli esami<br />
e documenti per portarla in ospedale,<br />
verificavo l’una e l’altra cartella, e<br />
sempre in mezzo alle carte mi cap<strong>it</strong>ava<br />
in mano una foto <strong>del</strong>la statua <strong>del</strong>la<br />
Madonna. E io gettavo lontano la foto,<br />
giunsi persino a calciarne una...<br />
“Ma all’improvviso compresi che<br />
era un messaggio <strong>del</strong>la Madonna, e<br />
decisi di chiamare un sacerdote affinché<br />
venisse da mia madre. Non è<br />
stato facile! Mi trovai a discutere con<br />
tutta la famiglia, perché essi sostenevano<br />
che, se lo avessi fatto mia madre<br />
sarebbe morta. Anche in queste<br />
condizioni, ho affrontato tutto il<br />
mondo e le ho telefonato...<br />
“Vorrei anche raccontare che,<br />
non appena ha ricevuto l’Unzione<br />
degli Infermi, mia madre che prima<br />
scacciava gli infermieri dalla stanza,<br />
era nervosa e non voleva essere operata,<br />
ha cambiato completamente atteggiamento.<br />
Una gioia l’ha presa, ha<br />
cominciato a pregare incoraggiando<br />
gli altri a farlo insieme a lei e, con<br />
sorpresa generale, ha chiesto di esser<br />
operata sub<strong>it</strong>o.<br />
“Avrebbe dovuto rimanere in<br />
ospedale quindici giorni, in convalescenza,<br />
ma fu sufficiente una settimana.<br />
Ora è già a casa! Adesso parla<br />
soltanto <strong>del</strong>la Madonna. A tutte le<br />
persone che le chiedono come è andata<br />
l’operazione, lei parla <strong>del</strong>la gioia<br />
che ha provato nel cuore quando<br />
ha ricevuto l’Unzione degli Infermi e<br />
ringrazia la Madonna”.<br />
* * *<br />
Questa è la forza pacificatrice, rinvigorente<br />
e, soprattutto, santificatrice<br />
<strong>del</strong>l’Unzione degli Infermi, un meraviglioso<br />
Sacramento che Gesù, nella<br />
sua infin<strong>it</strong>a bontà, ha disposto per<br />
aiutarci in queste ore così speciali.<br />
Per mezzo di lui, sono meraviglie <strong>del</strong>la<br />
grazia quelle che si realizzano tutti<br />
i giorni, per rafforzarci nella fede e fiducia<br />
nella misericordia divina. <br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 33
San Charbel Makhlouf<br />
Pace <strong>del</strong>l’ anima<br />
nel silenzio e nella<br />
sol<strong>it</strong>udine<br />
In Libano, i cui maestosi cedri e m<strong>it</strong>iche montagne sono stati<br />
tante volte lodati dalla Sacra Scr<strong>it</strong>tura, ha brillato, in pieno<br />
secolo XIX, uno dei maggiori anacoreti <strong>del</strong>la storia <strong>del</strong>la Chiesa.<br />
Fin dai primordi <strong>del</strong> Cristianesimo,<br />
sono brillati<br />
nel firmamento <strong>del</strong>la<br />
Chiesa uomini e donne<br />
di preghiera che trascorrevano<br />
la v<strong>it</strong>a nella contemplazione<br />
e nel silenzio, assorti solamente in<br />
Dio. Spogliatisi completamente <strong>del</strong>le<br />
preoccupazioni terrene, tenevano<br />
l’anima fissa ad un unico fine: vacare<br />
Deo — riposare in Dio, darsi a Dio.<br />
Retrocediamo di quasi due secoli<br />
e viaggiamo, in cerca di una di<br />
queste anime, in un paese dai monti<br />
impervi le cui meraviglie furono<br />
innumerevoli volte proclamate nei<br />
Libri Sacri: il Libano. Lì, nel 1828,<br />
nel villaggio di Beqaa Kafra, nacque<br />
all’ombra dei cedri centenari il<br />
piccolo Youssef Makhlouf.<br />
Dio comincia<br />
a parlargli al cuore<br />
Nei teneri anni <strong>del</strong>la sua infanzia,<br />
morì suo padre, Antun Za’rur Makhlouf,<br />
sottoposto dall’eserc<strong>it</strong>o ottomano<br />
a un regime di lavori forzati. Sua<br />
Raphaela Nogueira Thomaz<br />
madre, Brigida, contrasse nuove nozze,<br />
lasciando la casa e le piccole proprietà<br />
di Antun ai figli, che passarono<br />
sotto la tutela <strong>del</strong>lo zio paterno, Tannus.<br />
Incline alla pietà e alla devozione,<br />
toccò al piccolo Youssef, sebbene fosse<br />
l’ultimogen<strong>it</strong>o di cinque fratelli, a<br />
dare loro il buon esempio nella pietà<br />
e nel compimento dei doveri. Dotato<br />
di uno spir<strong>it</strong>o pietoso e altamente sottomesso,<br />
rec<strong>it</strong>ava quotidianamente le<br />
preghiere con la famiglia, come pure<br />
assolveva con grande cura al comp<strong>it</strong>o<br />
di vigilare gli animali al pascolo.<br />
Le sue virtù divennero sub<strong>it</strong>o note<br />
a tutti gli ab<strong>it</strong>anti <strong>del</strong> villaggio. Amava<br />
la sol<strong>it</strong>udine, era saggio e intelligente.<br />
In Chiesa, si manteneva in raccoglimento,<br />
senza mai guardarsi intorno.<br />
Il suo buon comportamento richiamava<br />
così tanto l’attenzione che<br />
i ragazzi <strong>del</strong> posto si riferivano a lui<br />
denominandolo “il Santo”.<br />
A poco a poco la Provvidenza preparò<br />
l’anima di questo suo figlio eletto<br />
a tal punto che, vivendo ancora<br />
nel mondo, lo utilizzava soltanto per<br />
compiere quella che era l’unica aspirazione<br />
<strong>del</strong>la sua v<strong>it</strong>a. “Quando Dio<br />
vuole unirsi intimamente a un uomo<br />
e parlargli al cuore, Egli lo conduce<br />
alla sol<strong>it</strong>udine. Se si tratta di un uomo<br />
chiamato alla v<strong>it</strong>a religiosa contemplativa,<br />
Dio, per realizzare il suo<br />
desiderio, comincia col separarlo dal<br />
mondo”. 1<br />
Fu così che, nell’anno 1851, a 23<br />
anni, Youssef lasciò la casa materna<br />
e entrò nel Monastero <strong>del</strong>la Madonna,<br />
a Maifouk, dove adottò il nome di<br />
Charbel, in lode al martire di Edessa,<br />
<strong>del</strong> secondo secolo.<br />
Da Maifouk a<br />
San Maron de Annaya<br />
Però, considerato il desiderio di<br />
isolarsi dal mondo che ardeva nella<br />
sua anima, Maïfuq certamente non<br />
si trovava nell’ambiente più propizio<br />
per la realizzazione <strong>del</strong> suo ideale.<br />
Nonostante conducesse una v<strong>it</strong>a<br />
di orazione e lavoro, come la santa<br />
Regola prescriveva, il contatto<br />
34 Salvami Regina · Luglio 2009
con i contadini vicini gli pregiudicava<br />
molto il raccoglimento.<br />
Un giorno in cui i novizi si stavano<br />
occupando <strong>del</strong> loro comp<strong>it</strong>o<br />
quotidiano di togliere le foglie e le<br />
bucce dai gelsi, per la creazione <strong>del</strong><br />
baco da seta, una ragazzina che lavorava<br />
al suo fianco, volendo mettere<br />
alla prova il silenzio e la serietà<br />
di Charbel, gli lanciò sul volto un<br />
bozzolo. Non ottenendo alcun risultato,<br />
ne lanciò un altro. Il giovane<br />
novizio rimase impassibile, ma<br />
quella stessa notte uscì dal monastero<br />
di Maifouk, senza dir nulla a<br />
nessuno, e andò a r<strong>it</strong>irarsi nel convento<br />
de San Maron de Annaya, s<strong>it</strong>uato<br />
a quattro ore di marcia.<br />
Lì iniziò il noviziato, separato<br />
dal mondo da una severa clausura,<br />
osservando la regola che lo guidava<br />
nelle vie <strong>del</strong>la contemplazione,<br />
<strong>del</strong> raccoglimento, <strong>del</strong>l’orazione e<br />
<strong>del</strong>l’obbedienza. Due anni dopo ricevette<br />
l’ab<strong>it</strong>o dei maron<strong>it</strong>i — tunica<br />
nera, cappuccio a forma di cono<br />
e cordone fatto di pelle di capra —<br />
e pronunciò i voti di povertà, cast<strong>it</strong>à<br />
e obbedienza. Da allora, fu un monaco<br />
immerso nell’anonimato e nei<br />
suoi colloqui con Dio.<br />
Malgrado facesse di tutto per far<br />
dimenticare la sua persona, la sua<br />
sant<strong>it</strong>à diventò famosa agli altri religiosi.<br />
Per decisione <strong>del</strong> superiore<br />
e <strong>del</strong> consiglio <strong>del</strong>la comun<strong>it</strong>à,<br />
fu ammesso agli ordini sacri e, dopo<br />
aver fatto gli studi necessari, ricevette<br />
l’ordinazione presb<strong>it</strong>erale<br />
nel 1859.<br />
Charbel celebrava il Santo Sacrificio<br />
con la massima dign<strong>it</strong>à e con<br />
una fede talmente viva che, con frequenza,<br />
durante la Consacrazione,<br />
le lacrime gli scendevano dagli occhi<br />
scuri e profondi, che erano come<br />
due finestre aperte verso il Cielo.<br />
Nella contemplazione, restava<br />
così profondamente assorto che<br />
non prestava attenzione alcuna a<br />
eventuali rumori o brusii.<br />
Mo<strong>del</strong>lo di obbedienza e purezza<br />
Dal tempo <strong>del</strong> noviziato fino al<br />
suo ultimo respiro, si distinse come<br />
monaco esemplare nell’obbedienza e<br />
nell’osservanza <strong>del</strong>la Regola al punto<br />
che, quando il Superiore ordinava a<br />
un monaco di fare qualcosa di molto<br />
penoso, era frequente sentire una risposta<br />
<strong>del</strong> tipo:<br />
— Lei pensa, per caso, che io sia<br />
padre Charbel<br />
Una volta, quando era ancora novizio,<br />
un sacerdote decise di mettere alla<br />
prova la sua pazienza. Al momento<br />
di trasportare da un campo all’altro gli<br />
attrezzi agricoli, cominciò ad ammucchiare<br />
sulle sue spalle sacchi di sementi,<br />
pezzi di aratri, ferramenta ed altri<br />
materiali... Quando terminò, si vedeva<br />
in mezzo al carico il volto sorridente di<br />
Charbel che ripeteva la censura di Gesù<br />
ai dottori <strong>del</strong>la Legge: “Guai a voi,<br />
dottori <strong>del</strong>la legge, che caricate gli uomini<br />
di pesi insopportabili, e quei pesi voi<br />
non li toccate nemmeno con un d<strong>it</strong>o!”<br />
(Lc 11, 46). Tutti risero di questa c<strong>it</strong>azione<br />
spir<strong>it</strong>osa e si affrettarono a liberarlo<br />
dall’eccesso <strong>del</strong> carico.<br />
Ha brillato anche in modo speciale<br />
nella lotta per preservare la virtù <strong>del</strong>la<br />
cast<strong>it</strong>à, con atti di eroismo estremi,<br />
senza mai mostrare agli altri le mortificazioni<br />
a cui si sottoponeva. La Regola<br />
<strong>del</strong>l’ Ordine inc<strong>it</strong>a i monaci a tenere a<br />
freno con tutto l’impegno i propri sensi.<br />
Tra le altre att<strong>it</strong>udini di vigilanza, li<br />
esorta a ev<strong>it</strong>are qualsiasi conversazione<br />
con persone di sesso femminile, anche<br />
se si tratta di parenti. San Charbel andò<br />
ancora più in là: egli fece, e compì,<br />
il propos<strong>it</strong>o di non guardare mai il volto<br />
di una donna.<br />
Il dono di fare miracoli<br />
Ebbe il dono di fare miracoli, che<br />
eserc<strong>it</strong>ò con la sua sol<strong>it</strong>a umiltà.<br />
Una volta, una povera donna<br />
emorroissa, la cui inferm<strong>it</strong>à resisteva a<br />
tutti i trattamenti, incaricò un messaggero<br />
di consegnare a padre Charbel<br />
una determinata quant<strong>it</strong>à di denaro e<br />
di chiedergli che le inviasse una cintura<br />
benedetta. Vi è una devozione mariana<br />
tipica <strong>del</strong> Libano: nelle s<strong>it</strong>uazioni<br />
di emergenza — calam<strong>it</strong>à pubbliche,<br />
epidemie, guerre, ecc. —, i capi-<br />
www.saintcharbel-annaya.com<br />
Ai 47 anni, San Charbel si r<strong>it</strong>irò <strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a comun<strong>it</strong>aria <strong>del</strong> monastero (foto a sinistra)<br />
per ab<strong>it</strong>are come anacoreta nella chiesetta di San Pietro e San Paolo (foto a destra)<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 35
Il giorno 22 d’ogni mese il monastero d’Annaya<br />
si riempie di fe<strong>del</strong>i che vi accorrono per venerare San Charbel<br />
famiglia portano in Chiesa un velo di<br />
seta o cotone; questi veli sono intrecciati<br />
e restano sospesi sulla volta <strong>del</strong>la<br />
cappella, fino a che la Vergine fa cessare<br />
la disgrazia. Padre Charbel prese<br />
uno di questi veli, che stava presso la<br />
statua <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Rosario e lo<br />
consegnò al messaggero, dicendo:<br />
— Che la donna si cinga con questo<br />
velo, e sarà guar<strong>it</strong>a. Quanto alla<br />
elemosina, la metta sopra l’altare, il<br />
padre amministratore provvederà a<br />
r<strong>it</strong>irarla.<br />
E la donna guarì.<br />
Nella chiesetta di<br />
San Pietro e San Paolo<br />
Visto che la sol<strong>it</strong>udine lo attirava<br />
fin dall’infanzia e che nel monastero<br />
di Annaya viveva ormai praticamente<br />
come un anacoreta, fu trasfer<strong>it</strong>o alla<br />
chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, a poca<br />
distanza dal monastero. Aveva allora<br />
47 anni e vi rimase fino al giorno <strong>del</strong>la<br />
sua morte, avvenuta 23 anni dopo.<br />
Qui, la sua orazione era interrotta<br />
soltanto dalla coltivazione <strong>del</strong>la vigna<br />
e da altri lavori nella chiesetta. L’unica<br />
refezione quotidiana, verso le tre<br />
<strong>del</strong> pomeriggio, finiva per essere un<br />
esercizio di pen<strong>it</strong>enza, per l’esigu<strong>it</strong>à e<br />
povertà <strong>del</strong> cibo.<br />
La sua devozione a Maria era incomparabile.<br />
Ripeteva continuamente<br />
il Suo nome benedetto, e ogni volta<br />
che entrava o usciva dalla sua cella<br />
rec<strong>it</strong>ava, in ginocchio, l’Ave Maria davanti<br />
a una piccola statua.<br />
Proverbiale fu anche la sua pace<br />
d’animo. In un giorno di temporale,<br />
un fulmine demolì parte <strong>del</strong>l’ala meridionale<br />
<strong>del</strong>la chiesetta, buttò a terra<br />
una parete <strong>del</strong>la vigna e bruciò,<br />
nella cappella, la tovaglia <strong>del</strong>l’altare,<br />
mentre il santo monaco vi era raccolto<br />
in preghiera. Due erem<strong>it</strong>i accorsero<br />
sul posto, e lo videro nella più imperturbabile<br />
tranquill<strong>it</strong>à.<br />
— Padre Charbel, perché non si è<br />
mosso per spegnere il fuoco<br />
— Caro fratello, come avrei potuto<br />
farlo Sub<strong>it</strong>o dopo che si è attizzato,<br />
il fuoco si è estinto...<br />
Infatti, siccome l’incendio era stato<br />
rapidissimo, egli aveva r<strong>it</strong>enuto<br />
più importante continuare la sua preghiera,<br />
senza scomporsi.<br />
Nasc<strong>it</strong>a per la v<strong>it</strong>a eterna<br />
Mentre celebrava la Messa il 16<br />
dicembre <strong>del</strong> 1898, nel momento in<br />
cui comunicava il Preziosissimo Sangue<br />
<strong>del</strong> Signore Gesù, un improvviso<br />
attacco di apoplessia lo lasciò paralizzato,<br />
senza poter concludere il Santo<br />
Sacrificio. Soccorso immediatamente,<br />
fu portato nella sua povera cella,<br />
dove rimase otto giorni tra la v<strong>it</strong>a e<br />
la morte, con intervalli di lucid<strong>it</strong>à durante<br />
i quali rec<strong>it</strong>ava brevi orazioni.<br />
Alla vigilia di Natale, mentre la<br />
Chiesa commemorava la venuta al<br />
mondo <strong>del</strong> Bambino Gesù, nacque<br />
per l’etern<strong>it</strong>à quel santo monaco maron<strong>it</strong>a,<br />
il primo orientale ad essere<br />
canonizzato secondo la forma usata<br />
nella Chiesa Cattolica latina.<br />
I suoi resti mortali furono sepolti<br />
in una fossa comune, accanto a quelli<br />
di altri monaci deceduti, come prescriveva<br />
la santa Regola. Da quel momento,<br />
il cim<strong>it</strong>ero cominciò ad esser<br />
illuminato durante la notte da una<br />
soave e misteriosa luce. Questo e altri<br />
prodigi, un<strong>it</strong>i alla sua fama di sant<strong>it</strong>à,<br />
portarono al trasferimento in<br />
un nuovo tumulo, nella parete <strong>del</strong>la<br />
cripta <strong>del</strong>la Chiesa di San Maron.<br />
La fossa dove San Charbel era stato<br />
interrato era talmente umida che,<br />
al momento <strong>del</strong>l’esumazione, il corpo<br />
apparve letteralmente fradicio,<br />
ma miracolosamente integro e flessibile,<br />
trasudando un liquido rossastro<br />
dall’odore gradevole. Quando il nuovo<br />
tumulo fu aperto, nel 1950, 1952<br />
e 1955, si constatò che continuava ad<br />
essere ancora flessibile e incorrotto.<br />
La sua esemplare v<strong>it</strong>a monastica<br />
e i numerosi miracoli realizzati con<br />
la sua intercessione, portarono il Papa<br />
Paolo VI a beatificarlo il 5 dicembre<br />
<strong>del</strong> 1965, nei giorni antecedenti la<br />
chiusura <strong>del</strong> Concilio Vaticano II e a<br />
canonizzarlo il 10 ottobre <strong>del</strong> 1977.<br />
Esempio anche per noi<br />
L’esempio di San Charbel Makhlouf<br />
indica un cammino anche nei giorni<br />
attuali, poiché il silenzio e la preghiera<br />
cost<strong>it</strong>uiscono un prezioso ausilio<br />
per trovare le soluzioni alle angosce<br />
e afflizioni <strong>del</strong>l’uomo contemporaneo.<br />
Sbaglia chi pensa che il raccoglimento<br />
sia privilegio esclusivo dei religiosi<br />
di clausura. Esso è alla portata di<br />
tutti noi, poiché “la fonte <strong>del</strong>la vera sol<strong>it</strong>udine<br />
e <strong>del</strong> silenzio non è nelle condizioni<br />
o nella qual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> lavoro, ma piuttosto<br />
nel contatto intimo con Dio [...]<br />
Il silenzio, così inteso, può trovarsi per<br />
strada, nello strep<strong>it</strong>o <strong>del</strong> lavoro in fabbrica,<br />
nelle attiv<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la campagna, perché<br />
lo portiamo dentro di noi”. 2 <br />
1<br />
BRUNO, OCSO, P. M. Le silence monastique.<br />
2.ed. Besançon: Imprimerie<br />
de L’est, 1954, pag. 4.<br />
2<br />
ROYO MARÍN, Antonio, OP, La vida<br />
religiosa. 2.ed. Madrid: BAC,<br />
1968, pag. 437.<br />
36 Salvami Regina · Luglio 2009
La Madonna <strong>del</strong><br />
“Grand Retour”<br />
Al culmine <strong>del</strong>le afflizioni e angosce provocate dalla<br />
Seconda Guerra Mondiale, la Vergine Maria trasmette<br />
alla Francia un messaggio d’amore e fiducia che si<br />
estende a tutta l’uman<strong>it</strong>à.<br />
Felipe Garcia López Ria<br />
Nel 1943, il mondo subiva<br />
le orribili conseguenze<br />
<strong>del</strong>la guerra<br />
mondiale. Nella<br />
Francia invasa e<br />
umiliata, migliaia di famiglie soffrivano<br />
l’angoscia di avere un parente morto,<br />
prigioniero o scomparso. A testa bassa,<br />
i francesi vedevano le truppe straniere<br />
marciare arrogantemente per le loro<br />
c<strong>it</strong>tà semidistrutte dai bombardamenti<br />
nemici. Afflizione e amarezza imperavano<br />
negli animi.<br />
Tuttavia, in tanta desolazione,<br />
sorgeva inaspettatamente all’orizzonte<br />
un barlume luminoso di speranza.<br />
Una dopo l’altra, varie c<strong>it</strong>tà<br />
cominciavano ad addobbarsi come<br />
per una grande festa: nelle case<br />
pendevano dalle finestre arazzi e decorazioni<br />
floreali di vari colori. Graziose<br />
ghirlande sostenute da pali venivano<br />
erette lungo le strade, numerose<br />
bandiere bianche e blu sventolavano,<br />
sembrando obbedire al r<strong>it</strong>mo<br />
<strong>del</strong>la musica esegu<strong>it</strong>a dalla fanfara<br />
locale. Le sarte sistemavano affrettatamente<br />
gli ultimi dettagli dei<br />
vest<strong>it</strong>i da cerimonia dei bambini. In<br />
questi preparativi generali, neppure<br />
gli uomini rimanevano in disparte,<br />
organizzandosi per portare dal bosco<br />
p<strong>it</strong>toreschi arbusti con cui adornare<br />
gli angoli <strong>del</strong>le strade.<br />
Giubilo e aspettativa regnavano<br />
in molte c<strong>it</strong>tà francesi, presagendo<br />
qualcosa di grandioso... Ma, non perdiamo<br />
di vista il periodo in cui tutto<br />
questo si verifica: la Seconda Guerra<br />
Mondiale. Che cosa avrà fatto dimenticare<br />
alle persone per un momento<br />
i loro dolori Chi sarà stato<br />
l’oggetto di tanto omaggio<br />
Una celestiale vis<strong>it</strong>a<br />
“Lei sta arrivando!”... “Lei è lì!”<br />
— sono le grida che annunciano il<br />
grande avvenimento. Un pomposo<br />
corteo entra per le porte <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà.<br />
Fe<strong>del</strong>i intonano cantici religiosi a<br />
pieni polmoni. Tutti gli sguardi si rivolgono<br />
verso un carro che arriva...<br />
Per la sua forma, sembra piuttosto a<br />
una barca. Sì, una piccola barca su un<br />
carretto spinto da cavalli ornati con<br />
nastri multicolori.<br />
Sopra questa singolare imbarcazione,<br />
che sembra veleggiare sul selciato<br />
<strong>del</strong>le strade, si ravvede una<br />
semplice ma toccante statua <strong>del</strong>la<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 37
Michel Wal<br />
Marc Ryckaert<br />
Due aspetti <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà di Bologne-sur-Mer: a sinistra, dettaglio <strong>del</strong>la Porte des Dunes,<br />
che dà accesso alla parte alta <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà; a destra, veduta <strong>del</strong>la Basilica di Notre Dame<br />
Santissima Vergine. Dopo aver percorso<br />
l’ab<strong>it</strong>ato, Ella è ricevuta con<br />
grandi onori nella chiesa matrice, dove<br />
passerà la notte in veglia con i fe<strong>del</strong>i.<br />
Che Vergine è questa Quale sua<br />
storia Perché attira tanto le molt<strong>it</strong>udini<br />
intorno a sé<br />
Dono <strong>del</strong>la Provvidenza<br />
La sua origine risale al secolo<br />
VII. Un giorno, gli ab<strong>it</strong>anti di Boulogne-sur-Mer,<br />
all’estremo nord<br />
<strong>del</strong>la Francia, avvistarono in riva al<br />
mare un’imbarcazione senza vele,<br />
Invece la Provvidenza aveva altri disegni.<br />
Nel 1938 nella stessa c<strong>it</strong>tà, vensenza<br />
remi e senza marinai a condurla.<br />
Al suo interno vi fu trovata<br />
una statua <strong>del</strong>la Madonna con il<br />
Bambino Gesù, dal quale si irradiava<br />
una luce straordinaria, che trasmetteva<br />
un senso di pace, calma e<br />
felic<strong>it</strong>à.<br />
La devozione sorta intorno a<br />
questa statua trasformò a poco a<br />
poco il luogo in centro di pellegrinaggi.<br />
Vi accorsero personaggi come<br />
San Luigi IX, re di Francia e<br />
San Bernardo di Chiaravalle. Intorno<br />
al 1100, Santa Ilda, Contessa di<br />
Boulogne, diede inizio alla costru-<br />
zione di un santuario, ultimato circa<br />
200 anni dopo.<br />
Secoli più tardi, quando i furori<br />
antireligiosi <strong>del</strong>la Rivoluzione <strong>del</strong><br />
1789 rasero al suolo la Francia, non<br />
risparmiarono neppure la venerabile<br />
statua, che fu gettata alle fiamme,<br />
non restando di lei nient’altro<br />
che la mano destra. Sembrava terminata,<br />
così, l’opera <strong>del</strong>la Madonna,<br />
Vergine di Boulogne-sur-Mer.<br />
Cinque anni di missione popolare<br />
Catedral de Bologne-sur-Mer - Arquivo da Cúria<br />
A Bologne-sur-Mer si realizza ogni anno una<br />
processione per commemorare il miracolo.<br />
Sopra: arrivo <strong>del</strong>la statua al porto; a destra: la<br />
barretta è portata per le vie <strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà<br />
38 Salvami Regina · Luglio 2009
Nei blog e s<strong>it</strong>i francesi abbiamo trovato innumerevoli ricordi <strong>del</strong>le processioni<br />
di Notre Dame di Boulogne realizzati fra 1943 e 1948<br />
ne celebrato un congresso mariano durante<br />
il quale la Francia fu consacrata<br />
solennemente al Cuore Immacolato di<br />
Maria. Nel 1942, il Papa Pio XII consacrò<br />
a Lei l’uman<strong>it</strong>à intera. Anche in<br />
segu<strong>it</strong>o, le autor<strong>it</strong>à ecclesiastiche francesi<br />
rinnovarono la consacrazione <strong>del</strong>la<br />
Francia, già realizzata.<br />
Sulla scia di queste grazie, quattro<br />
copie <strong>del</strong>la statua di Boulogne-sur-<br />
Mer, nel 1943 partirono in pellegrinaggio,<br />
percorrendo in tutte le direzioni<br />
per cinque anni la terra di San Luigi IX<br />
e risvegliando un movimento di orazioni,<br />
di pen<strong>it</strong>enza e di nuovo fervore che<br />
solo lo Spir<strong>it</strong>o Santo può aver ispirato.<br />
Questo movimento fu denominato<br />
come Grand Retour, a causa <strong>del</strong> milione<br />
di soldati francesi che continuavano<br />
ad essere prigionieri di guerra, o r<strong>it</strong>orno<br />
<strong>del</strong>la pace, o r<strong>it</strong>orno <strong>del</strong>la libertà<br />
e, ciò che più importava, il r<strong>it</strong>orno <strong>del</strong>la<br />
Fede. La sofferenza faceva si che le<br />
anime si rivolgessero a Dio, in cerca di<br />
aiuto e consolazione.<br />
Ciò che si compì, in realtà, fu una<br />
fervente e commovente missione popolare<br />
di cinque anni. Le quattro statue,<br />
in totale, percorsero 120 mila chilometri,<br />
vis<strong>it</strong>ando 16 mila parrocchie di<br />
88 diocesi francesi. Furono anni di straordinarie<br />
manifestazioni di entusiasmo<br />
e di devozione mariana. In qualunque<br />
luogo la statua era accolta da una molt<strong>it</strong>udine<br />
vibrante di Fede e devozione,<br />
lasciando al suo passaggio conversioni,<br />
miracoli e una gioia traboccante e diffusa.<br />
Guarigioni fisiche e spir<strong>it</strong>uali<br />
Innumerevoli fatti toccanti segnarono<br />
questi cinque anni di pellegrinaggi.<br />
Si narra, per esempio che, inginocchiata<br />
e a braccia incrociate, una<br />
bambina pregava un giorno a lungo<br />
davanti alla statua. Che cosa supplicava<br />
così fervidamente Desiderava<br />
con ardore rivedere il suo caro papà,<br />
che da vari anni era part<strong>it</strong>o per la<br />
guerra e non aveva mai dato notizie<br />
di sé. Fu esaud<strong>it</strong>a: giunta a casa, lo<br />
trovò ad aspettarla affettuosamente.<br />
Si narra anche il caso di un fabbro<br />
che batteva vigorosamente la sua incudine<br />
durante la processione allo<br />
scopo di boicottare questa “idiozia”.<br />
Bastò che la Vergine facesse fermare<br />
l’incudine per alcuni istanti passando<br />
davanti a casa sua perché egli, pent<strong>it</strong>o,<br />
si unisse alla processione…<br />
Fu notata anche una persona che<br />
seguiva malvolentieri il corteo. Ostinato,<br />
con i pugni serrati, sembrava<br />
essere sotto l‘effetto di una misteriosa<br />
azione, e diceva tra sé: “Questa<br />
Vergine è irresistibile! È veramente<br />
irresistibile!”. E quando la processione<br />
giunse alla Chiesa, si diresse immediatamente<br />
al confessionale.<br />
Si verificarono anche guarigioni<br />
fisiche, ma erano superate da quelle<br />
spir<strong>it</strong>uali. Dove passava una statua, le<br />
chiese si riempivano in ogni angolo;<br />
molti accorrevano al Sacramento <strong>del</strong>la<br />
Pen<strong>it</strong>enza e r<strong>it</strong>ornavano alla pratica<br />
<strong>del</strong>la Religione, abbandonata per<br />
anni. Un parroco riferì che, prima di<br />
questa grazia, non vedeva un solo uomo<br />
pregare nella sua chiesa; dopo il<br />
pellegrinaggio, essi affluivano in gran<br />
numero.<br />
La Madonna <strong>del</strong> “Grand Retour”<br />
In virtù di queste grazie, Notre-<br />
Dame de Boulogne divenne nota come<br />
Madonna <strong>del</strong> Grand Retour. E il<br />
rinnovamento spir<strong>it</strong>uale che la Francia<br />
sperimentò in quei cinque anni,<br />
ha ben dimostrato quanto Maria<br />
non si dimentica di nessuno, vegliando<br />
su ognuno come se fosse suo<br />
figlio unico. Con il suo sapienziale<br />
e Immacolato Cuore che palp<strong>it</strong>a di<br />
ansietà e santa premura, Lei aspetta<br />
il nostro r<strong>it</strong>orno alla casa paterna<br />
per accoglierci, purificarci e riempirci<br />
di doni.<br />
Alla Vergine Santissima possono<br />
ben essere applicate queste parole<br />
<strong>del</strong> libro <strong>del</strong>la Sapienza: “La sapienza<br />
è radiosa e indefettibile, facilmente è<br />
contemplata da chi l’ama e trovata da<br />
chiunque la ricerca. Previene, per farsi<br />
conoscere, quanti la desiderano. Chi<br />
si leva per essa di buon mattino non faticherà,<br />
la troverà seduta alla sua porta.”<br />
(Sp 6, 12-14). <br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 39
“La Madonna mi ha guar<strong>it</strong>o!”<br />
Secondo una notizia pubblicata da<br />
Il Giornale di Milano, una signora <strong>it</strong>aliana<br />
che da vent’anni soffriva di sclerosi<br />
multipla ad una gamba, si è sent<strong>it</strong>a<br />
guar<strong>it</strong>a dopo essersi immersa nelle<br />
miracolose acque di Lourdes.<br />
Oltre a non poter camminare, Rosa<br />
Mollica — 52 anni, ab<strong>it</strong>ante nella<br />
piccola c<strong>it</strong>tà di Ripi — non riusciva a<br />
fare quasi nulla senza l’aiuto di qualcuno<br />
dei suoi familiari. Ora si muove<br />
senza difficoltà. Lei stessa racconta<br />
quello che è accaduto il giorno <strong>del</strong>la<br />
sua guarigione: “Sono entrata nella<br />
piscina e sub<strong>it</strong>o ho sent<strong>it</strong>o qualcosa di<br />
differente dentro di me. Dopo, nell’hotel,<br />
le mie gambe mi hanno inv<strong>it</strong>ato a<br />
camminare e in segu<strong>it</strong>o ho cominciato<br />
a danzare e a cantare”.<br />
Giunta a Lourdes, Rosa aveva portato<br />
il dossier medico relativo alla sua<br />
inferm<strong>it</strong>à. Questi documenti, come è<br />
di prassi, sono stati consegnati al Com<strong>it</strong>ato<br />
Medico Internazionale, i cui<br />
specialisti studieranno minuziosamente<br />
il caso, affinché l’Autor<strong>it</strong>à Ecclesiastica<br />
decida se la guarigione può o no<br />
essere attribu<strong>it</strong>a a un miracolo.<br />
Aumenta la partecipazione<br />
degli irlandesi alla Messa<br />
È aumentato significativamente<br />
negli ultimi mesi — fino al 30%, in alcune<br />
parrocchie — il numero di irlandesi<br />
che assistono alla Messa, informa<br />
l’agenzia Catholic News Service.<br />
Secondo Mons. Joseph Duffy, Vescovo<br />
di Clogher — una <strong>del</strong>le diocesi<br />
in cui questo incremento è più consistente<br />
—, molti cattolici che vivevano<br />
in disparte rispetto alla v<strong>it</strong>a ecclesiale,<br />
ora stanno r<strong>it</strong>ornando, insieme<br />
ai loro familiari giovani. Le difficoltà<br />
causate dalla crisi economica mondiale<br />
portano certamente le persone<br />
a cercare “qualcosa di più profondo”,<br />
ha spiegato Mons. Joseph Duffy.<br />
Omaggio filatelico a<br />
Benedetto XVI<br />
I servizi filatelici <strong>del</strong>la Giordania<br />
e di Israele hanno lanciato varie serie<br />
di francobolli commemorativi<br />
<strong>del</strong>la vis<strong>it</strong>a <strong>del</strong> Papa in Terra Santa.<br />
In Giordania, il portavoce <strong>del</strong>le<br />
poste, Zuheir al-Azzaz, ha informato<br />
che l’iniziativa di lanciare i francobolli<br />
in omaggio al Papa Benedetto<br />
XVI è stata presa con l’obiettivo<br />
di “preservare nella memoria questa<br />
importante e storica vis<strong>it</strong>a”.<br />
Trentaduesima<br />
assemblea <strong>del</strong> CELAM<br />
Si è realizzata nella cap<strong>it</strong>ale <strong>del</strong><br />
Nicaragua, dal 12 al 15 maggio, la 32ª<br />
Assemblea <strong>del</strong> CELAM, alla quale<br />
hanno partecipato rappresentanti<br />
<strong>del</strong>le 22 Conferenze Episcopali<br />
<strong>del</strong>l’America Latina, oltre al Prefetto<br />
<strong>del</strong>la Congregazione per i Vescovi,<br />
Cardinal Giovanni Battista Re.<br />
Tra i temi trattati: le sfide attuali<br />
dei paesi <strong>del</strong>la regione, come la crisi<br />
economica globale, la povertà, i mo<strong>del</strong>li<br />
pol<strong>it</strong>ici populisti e la corrente<br />
laicista che cerca di mettere sotto silenzio<br />
i valori religiosi e morali.<br />
L’andamento <strong>del</strong>la Missione Continentale<br />
lanciata dal Papa ad Aparecida<br />
nel 2007 è stata valutata in forma<br />
pos<strong>it</strong>iva. “Il fermo richiamo fatto<br />
ad Aparecida per realizzare la Missio-<br />
ne Continentale sta dando i suoi frutti”,<br />
sottolinea il comunicato finale.<br />
I progetti <strong>del</strong> Brasile vincono<br />
un premio <strong>del</strong>le Nazioni Un<strong>it</strong>e<br />
RV – Tre progetti di sostenibil<strong>it</strong>à<br />
<strong>del</strong> Brasile hanno vinto il Premio<br />
Semente-2009, annunciato nella sede<br />
<strong>del</strong>le Nazioni Un<strong>it</strong>e, a New York.<br />
Il premio è concesso dall’ONU a<br />
idee originali di sviluppo sostenibile.<br />
L’iniziativa è coordinata dall’agenzia<br />
<strong>del</strong>la Risorsa Ambiente <strong>del</strong>le Nazioni<br />
Un<strong>it</strong>e (PNUMA) e dal Programma<br />
di Sviluppo (PNUD).<br />
Quelli scelti <strong>del</strong> Brasile sono stati:<br />
Programma un Milione di Cisterne, che<br />
prevede la costruzione di vasche domestiche<br />
per la raccolta <strong>del</strong>l’acqua piovana<br />
nelle regioni semiaride; L’Uso Sostenibile<br />
di Sementi Amazzoniche, che<br />
mira alla creazione di redd<strong>it</strong>o attraverso<br />
la produzione di oli fatti con sementi;<br />
e il Progetto Pesciolini <strong>del</strong> Rio Negro,<br />
che tenta di promuovere la pesca commerciale<br />
ed ecologicamente sostenibile<br />
di pesci ornamentali.<br />
È la terza volta che iniziative brasiliane<br />
sono contemplate nel Premio<br />
Semente.<br />
Nuova pagina <strong>del</strong> Vaticano<br />
destinata alla gioventù<br />
Il Pontificio Consiglio <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />
Sociali ha lanciato un<br />
nuovo spazio web dedicato in modo<br />
speciale alla gioventù, il portale<br />
www.Pope2you.net.<br />
In una intervista alla Radio Vaticana,<br />
l’Arcivescovo Mons. Claudio María<br />
Celli, Presidente <strong>del</strong> Pontificio Consiglio,<br />
ha spiegato che si tratta di un s<strong>it</strong>o<br />
preparato tenendo conto <strong>del</strong>la 43ª<br />
Giornata Mondiale <strong>del</strong>le Comunicazioni<br />
Sociali. “Credo che sia un primo tentativo<br />
valido per avere con i giovani un dialogo<br />
ricco, piacevole, aperto e cordiale”<br />
— ha affermato Mons. Claudio Celli.<br />
Il contenuto <strong>del</strong>la nuova pagina<br />
web è disponibile in cinque lingue:<br />
<strong>it</strong>aliano, tedesco, inglese, spagnolo e<br />
francese. La sua realizzazione è frutto<br />
<strong>del</strong>la cooperazione con il Diparti-<br />
40 Salvami Regina · Luglio 2009
Nuno Moura<br />
La statua <strong>del</strong>la Madonna di Fatima che si<br />
venera nella cappella <strong>del</strong>le apparizioni è<br />
stata condotta in processione da Lisbona<br />
ad Almada. (Sopra, la statua di Cristo Re e<br />
sullo sfondo il Ponte 25 Aprile)<br />
Portogallo - Cinquantenario<br />
<strong>del</strong> Santuario di Cristo Re<br />
C<br />
entinaia di migliaia di<br />
fe<strong>del</strong>i hanno partecipato,<br />
il 17 maggio, alle<br />
commemorazioni <strong>del</strong> 50º anniversario<br />
<strong>del</strong> Santuario di Cristo<br />
Re, ad Almada in Portogallo.<br />
Le celebrazioni hanno avuto<br />
inizio con una Messa presieduta<br />
dal Cardinal Patriarca di Lisbona,<br />
José Policarpo e si sono<br />
concluse con una Celebrazione<br />
Eucaristica presieduta dal Cardinal<br />
Saraiva Martins e concelebrata<br />
da quasi tutti i Vescovi<br />
<strong>del</strong> Portogallo. Si sono associati<br />
all’evento il Presidente <strong>del</strong>la<br />
Repubblica accompagnato dalla<br />
moglie, il Presidente <strong>del</strong>l’Assemblea<br />
<strong>del</strong>la Repubblica, il<br />
Duca di Bragança e sua moglie,<br />
il Sindaco di Almada e diverse<br />
altre autor<strong>it</strong>à civili.<br />
Sempre in questo giorno,<br />
dopo l’Angelus, il Santo Padre<br />
ha rivolto uno speciale saluto<br />
ai cristiani portoghesi, accentuando<br />
che ad Almada, “eretto<br />
ben in alto, ben visibile, il Redentore<br />
divino con il cuore e le<br />
braccia aperte è un dono di pace<br />
all’uman<strong>it</strong>à”. Ha concluso<br />
con un’ardente supplica a Cristo<br />
Re “per un Portogallo migliore,<br />
fe<strong>del</strong>e alla Fede Cattolica,<br />
fertile nella sant<strong>it</strong>à, prospero<br />
nell’economia, giusto nella divisione<br />
<strong>del</strong>la ricchezza, fraterno<br />
nello sviluppo, gioioso nel servizio<br />
pubblico”.<br />
Ispirato al Cristo Redentore<br />
di Rio de Janeiro, il Santuario<br />
di Almada è stato eretto a<br />
compimento di una promessa<br />
fatta dai Vescovi portoghesi<br />
il 20 aprile <strong>del</strong> 1940, secondo<br />
la quale si compromisero a far<br />
erigere un monumento al Sacro<br />
Cuore di Gesù sovrastante<br />
la cap<strong>it</strong>ale, se il Portogallo non<br />
fosse entrato in guerra.<br />
mento <strong>del</strong>le Comunicazioni Sociali<br />
<strong>del</strong>la Conferenza Episcopale Italiana,<br />
il Centro Televisivo Vaticano, la<br />
Radio Vaticana e l’agenzia di notizie<br />
H2ONews.<br />
Indulgenza plenaria in<br />
onore di San Giovanni Bosco<br />
Mentre era in corso il pellegrinaggio<br />
<strong>del</strong>l’urna con la reliquia di San<br />
Giovanni Bosco, in preparazione <strong>del</strong><br />
bicentenario <strong>del</strong>la sua nasc<strong>it</strong>a, il Santo<br />
Padre ha concesso l’indulgenza<br />
plenaria a tutti i fe<strong>del</strong>i che, con spir<strong>it</strong>o<br />
pen<strong>it</strong>ente, abbiano partecipato<br />
a qualche funzione sacra in onore di<br />
questo santo o si siano trattenuti per<br />
un tempo conveniente in venerazione<br />
e orazione davanti alla reliquia solennemente<br />
esposta.<br />
Il Decreto promulgato dalla Pen<strong>it</strong>enzieria<br />
Apostolica chiarisce che,<br />
per ottenere l’indulgenza plenaria,<br />
è necessario anche adempiere alle<br />
condizioni generali: Confessione sacramentale,<br />
Comunione eucaristica<br />
e orazione secondo le intenzioni <strong>del</strong><br />
Sommo Pontefice.<br />
Gruppo di lavoro <strong>del</strong>la<br />
Comunicazione<br />
La Pontificia Univers<strong>it</strong>à Cattolica<br />
di Rio Grande do Sul, nella c<strong>it</strong>tà di<br />
Porto Alegre, Brasile, è stata scelta come<br />
sede per il Gruppo di lavoro <strong>del</strong>la<br />
Comunicazione <strong>del</strong>l’America Latina e<br />
dei Caraibi, da realizzarsi dal 12 al 17<br />
di questo mese, sul tema Processi di comunicazione<br />
e cultura solidale.<br />
Si calcola che vi parteciperanno<br />
più di tremila comunicatori, tra Vescovi,<br />
presb<strong>it</strong>eri, religiosi, professionisti,<br />
professori, ricercatori, agenti di<br />
pastorale <strong>del</strong>la comunicazione e studenti.<br />
È confermata la presenza <strong>del</strong><br />
Presidente <strong>del</strong> Pontificio Consiglio<br />
<strong>del</strong>le Comunicazioni Sociali, Mons.<br />
Claudio María Celli.<br />
Il Gruppo di lavoro sarà centralizzato<br />
su tre tematiche: nuovi scenari<br />
pol<strong>it</strong>ico-sociali e processi di comunicazione;<br />
economia e comunicazione<br />
nell’era dig<strong>it</strong>ale; comunicazione nel<br />
dialogo tra le culture.<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 41
Centenario <strong>del</strong>la Congregazione<br />
dei Missionari di Mariannhill<br />
La Congregazione dei Missionari<br />
di Mariannhill commemora 100<br />
anni d’esistenza con una serie di<br />
iniziative che ricordano la nasc<strong>it</strong>a<br />
<strong>del</strong>l’ist<strong>it</strong>uzione e la v<strong>it</strong>a <strong>del</strong> suo fondatore,<br />
l’Abate Franz Pfanner.<br />
Nata nell’Africa <strong>del</strong> Sud, il 28 luglio<br />
<strong>del</strong> 1909, durante il pontificato<br />
di San Pio X, oggi annovera circa 400<br />
membri che operano in 22 paesi <strong>del</strong><br />
mondo. Uno di questi, Mons. Paul<br />
Khumalo, è stato ordinato Vescovo<br />
nel 2002 e nominato recentemente<br />
Arcivescovo di Pretoria.<br />
Una bomba esplode in<br />
Chiesa in Nepal<br />
L’esplosione di una bomba collocata<br />
da estremisti il 23 maggio nella<br />
Chiesa <strong>del</strong>l’Assunzione a Kathmandu<br />
in Nepal, ha ucciso due giovani e<br />
fer<strong>it</strong>o numerosi altri fe<strong>del</strong>i dei circa<br />
300 che assistevano alla Messa.<br />
Il Direttore <strong>del</strong>la Car<strong>it</strong>as in Nepal,<br />
Don Silas Bogatim, che celebrava<br />
la Messa, ha attribu<strong>it</strong>o l’attentato<br />
a estremisti che cercano di spezzare<br />
l’armonia religiosa in questo paese.<br />
“Mai avremmo potuto immaginare che<br />
qualcuno avrebbe perpetrato un attentato<br />
così codardo come questo!” — ha<br />
commentato.<br />
Hong Kong – Anno <strong>del</strong>le<br />
Vocazioni Sacerdotali<br />
Fides – Da luglio 2009 fino a dicembre<br />
2010, la diocesi di Hong<br />
Kong celebrerà l’Anno <strong>del</strong>le Vocazioni<br />
Sacerdotali, unendosi, così, alle<br />
intenzioni <strong>del</strong> Santo Padre Benedetto<br />
XVI, che ha stabil<strong>it</strong>o l’Anno Sacerdotale.<br />
Questo è l’annuncio dato da<br />
Mons. John Tong Hon, nuovo Vescovo<br />
di Hong Kong, durante la solenne<br />
Eucaristia per il suo insediamento.<br />
Nell’omelia, Mons. Tong ha rinnovato<br />
il suo impegno prior<strong>it</strong>ario per le<br />
vocazioni sacerdotali, e ha ringraziato<br />
il Santo Padre Benedetto XVI e il<br />
Cardinal Dias, Prefetto <strong>del</strong>la Congregazione<br />
per l’Evangelizzazione dei<br />
Victor Toniolo<br />
Popoli, per la fiducia accordatagli.<br />
“Faccio un appello a tutti i fratelli sacerdoti<br />
affinché seguano intensamente<br />
le indicazioni <strong>del</strong> Papa, partecipando<br />
attivamente alla formazione permanente<br />
dei sacerdoti”.<br />
Nuove guardie svizzere<br />
prestano giuramento<br />
Il 6 maggio scorso, 32 reclute <strong>del</strong>la<br />
Guardia Svizzera hanno prestato giuramento<br />
di fe<strong>del</strong>tà al Papa, in una cerimonia<br />
realizzata nel Cortile San Damaso,<br />
in Vaticano.<br />
Nell’occasione, il Segretario di<br />
Stato <strong>del</strong>la Santa Sede, Cardinal Tarcisio<br />
Bertone, SDB, ha sottolineato<br />
che le guardie svizzere prestano un<br />
servizio qualificato che esige serietà,<br />
dedizione, fe<strong>del</strong>tà e vigilanza. Per<br />
questo, ha aggiunto, “la linfa v<strong>it</strong>ale <strong>del</strong><br />
lavoro deve essere la v<strong>it</strong>a di fede, di coscienza<br />
<strong>del</strong>l’appartenenza alla Chiesa e<br />
<strong>del</strong> sentimento di fe<strong>del</strong>tà al Papa”.<br />
Il giorno seguente, Benedetto XVI<br />
ha ricevuto in udienza tutti i membri<br />
<strong>del</strong>la Guardia. Nella sua breve allocuzione,<br />
il Santo Padre ha osservato<br />
che la loro missione, di proteggere il<br />
Successore di Pietro, si svolge in tre<br />
dimensioni che formano cerchi concentrici:<br />
nel Palazzo Apostolico, nella<br />
c<strong>it</strong>tà di Roma e in tutto l’orbe terrestre,<br />
poiché, ha spiegato,“dove vive<br />
il Papa, sta il cuore <strong>del</strong>la Chiesa Cattolica<br />
e, dove sta il cuore e il centro, sta<br />
anche il mondo intero”.<br />
Il Movimento Opera <strong>del</strong>la<br />
Chiesa compie 50 anni<br />
Quest’anno, si celebrano i 50 anni<br />
di fondazione <strong>del</strong>l’Opera <strong>del</strong>la<br />
Chiesa, ist<strong>it</strong>uzione di dir<strong>it</strong>to ponti-<br />
ficio integrata da sacerdoti, consacrati<br />
e consacrate, sposi, giovani,<br />
adolescenti e bambini.<br />
Fondato in Spagna nel 1959 da<br />
Madre Trinidad de la Santa Madre<br />
Iglesia, il Movimento ha ricevuto<br />
l’approvazione pontificia dal Papa<br />
Giovanni Paolo II, il 20 dicembre<br />
<strong>del</strong> 1997. La sua final<strong>it</strong>à, conforme<br />
a quanto risulta nel decreto di approvazione,<br />
è “vivere profondamente<br />
il mistero <strong>del</strong>la Chiesa, esser testimone<br />
vivo di Questa, mediante la v<strong>it</strong>a<br />
e la parola, e susc<strong>it</strong>are nelle anime<br />
il desiderio di aiutare i Vescovi a realizzare<br />
la loro missione”.<br />
L’ Opera <strong>del</strong>la Chiesa, che svolge<br />
in Spagna e in Italia le sue attiv<strong>it</strong>à,<br />
si sta espandendo anche in diversi<br />
paesi d’Africa e d’America.<br />
“Pellegrinaggio Nazionale<br />
a favore <strong>del</strong>la Famiglia”<br />
Circa 30mila fe<strong>del</strong>i si sono recati<br />
al Santuario Nazionale <strong>del</strong>la Madonna<br />
Aparecida, Brasile, per partecipare<br />
al Pellegrinaggio Nazionale a Favore<br />
<strong>del</strong>la Famiglia, organizzato dalla<br />
Commissione Episcopale Pastorale<br />
per la V<strong>it</strong>a e la Famiglia, <strong>del</strong>la CNBB.<br />
Il momento alto <strong>del</strong>l’evento è stata<br />
la Celebrazione Eucaristica il giorno<br />
24 maggio, presieduta dall’Arcivescovo<br />
di Mariana (Brasile) e Presidente<br />
<strong>del</strong>la CNBB, Mons. Geraldo<br />
Lyrio Rocha, alla quale hanno partecipato<br />
più di venti Arcivescovi e Vescovi.<br />
Nella sua omelia, Mons. Geraldo<br />
ha messo l’accento sul fatto che la<br />
famiglia è un patrimonio <strong>del</strong>l’uman<strong>it</strong>à<br />
e cost<strong>it</strong>uisce “uno dei tesori più importanti<br />
dei popoli latino-americani”.<br />
Il pellegrinaggio è stato un “risveglio<br />
<strong>del</strong> brasiliano per il valore e la central<strong>it</strong>à<br />
<strong>del</strong>la famiglia di fronte alle tante<br />
crisi che affrontiamo nell’attual<strong>it</strong>à”, ha<br />
dichiarato Mons. Orlando Brandes,<br />
Arcivescovo di Londrina, Brasile.<br />
Il Vaticano, pioniere<br />
nell’arte diplomatica<br />
“La Santa Sede è stata la prima Ist<strong>it</strong>uzione<br />
a mettere in moto una diploma-<br />
42 Salvami Regina · Luglio 2009
zia, e non è esagerato dire che la diplomazia<br />
pontificia è paradigmatica” Così<br />
ha affermato il brasiliano Marcus Vinicius<br />
Br<strong>it</strong>o de Macedo, nel sostenere<br />
all’Univers<strong>it</strong>à di Navarra (Spagna) la<br />
sua tesi di Dottorato, int<strong>it</strong>olata La diplomazia<br />
pontificia come servizio pietrino<br />
e la sua partecipazione all’Organizzazione<br />
<strong>del</strong>le Nazioni Un<strong>it</strong>e.<br />
Per il neo dottore, la diplomazia<br />
<strong>del</strong>la Santa Sede si caratterizza per<br />
la sua missione pastorale e religiosa,<br />
nell’esercizio <strong>del</strong>la quale aspira ad esser<br />
ascoltata da tutti e a influire in modo<br />
speciale nelle coscienze. Ha sottolineato<br />
anche che il servizio diplomatico<br />
<strong>del</strong> Vaticano deve esser formato<br />
da “sacerdoti che siano uomini di Chiesa<br />
e trovino in questo discreto lavoro il<br />
senso di dedizione ad una v<strong>it</strong>a di sant<strong>it</strong>à<br />
e speranza per tutti i popoli”.<br />
Compendio <strong>del</strong>la Lettera <strong>del</strong><br />
Papa ai cattolici cinesi<br />
RV – In una nota <strong>del</strong>la Sala Stampa<br />
<strong>del</strong>la Santa Sede, nel secondo anniversario<br />
<strong>del</strong>la pubblicazione <strong>del</strong>la Let-<br />
tera <strong>del</strong> Papa ai cattolici nella Repubblica<br />
Popolare Cinese, viene offerto alla<br />
Chiesa <strong>del</strong>la Cina un Compendio,<br />
che — seguendo il genere letterario<br />
catechetico di domande e risposte —<br />
rappresenta gli elementi fondamentali<br />
espressi da Benedetto XVI. Il Compendio<br />
ripropone fe<strong>del</strong>mente, nella<br />
struttura e nel linguaggio, i contenuti<br />
<strong>del</strong>la Lettera, riportando ampi brani<br />
<strong>del</strong> suo testo: con l’aggiunta di alcune<br />
note a piè pagina e due brevi appendici,<br />
sottolinea la Sala Stampa, aggiungendo<br />
che questo “si presenta come un<br />
autorizzato strumento che può favorire<br />
una conoscenza <strong>del</strong> pensiero <strong>del</strong> Papa su<br />
alcuni punti particolarmente <strong>del</strong>icati”.<br />
L’util<strong>it</strong>à di questa Lettera è confermata<br />
dalla grande e favorevole accoglienza<br />
che le è stata riservata dai<br />
cattolici cinesi che hanno potuto conoscerla.<br />
Secondo informazioni che<br />
giungono dalla Cina, risulta che la<br />
lettera ha dato origine non solo a incontri<br />
di studio per approfondire il<br />
suo contenuto, ma anche a molte iniziative<br />
di carattere pastorale.<br />
32º Incontro Nazionale<br />
<strong>del</strong> Rinnovamento<br />
Carismatico in Italia<br />
Ventimila membri <strong>del</strong> Rinnovamento<br />
Carismatico <strong>it</strong>aliano si sono riun<strong>it</strong>i<br />
nel 32º Incontro Nazionale, realizzato<br />
a Rimini nel primo fine settimana<br />
di maggio. Per tre giorni, i partecipanti<br />
hanno cercato di approfondire<br />
il tema Andate e proclamate al<br />
popolo queste parole di v<strong>it</strong>a.<br />
In un telegramma firmato dal Segretario<br />
di Stato, Cardinal Tarcisio<br />
Bertone, SDB, Papa Benedetto XVI<br />
ha manifestato il desiderio che l’Incontro<br />
risvegli “una rinnovata adesione<br />
a Cristo crocifisso e resusc<strong>it</strong>ato, una<br />
profonda comunione fraterna e una<br />
gioiosa testimonianza evangelica”.<br />
Diverse autor<strong>it</strong>à ecclesiastiche erano<br />
presenti, distinguendosi tra loro il<br />
Cardinal Angelo Bagnasco, Arcivescovo<br />
di Genova e Presidente <strong>del</strong>la Conferenza<br />
Episcopale Italiana e il Cardinal<br />
Claudio Hummes, OFM, Prefetto <strong>del</strong>la<br />
Congregazione per il Clero, che ha<br />
presieduto l’Eucaristia di chiusura.<br />
C<br />
Trenta nuovi sacerdoti <strong>del</strong>l’Opus Dei<br />
on una cerimonia realizzata il 23 maggio nella<br />
Basilica di Sant’Eugenio, a Roma, trenta diaconi<br />
<strong>del</strong>l’Opus Dei hanno ricevuto l’ordinazione presb<strong>it</strong>erale.<br />
L’atto l<strong>it</strong>urgico è stato presieduto da Mons. Javier<br />
Echevarria, Prelato <strong>del</strong>l’Ist<strong>it</strong>uzione, il quale ha rivolto<br />
ai neosacerdoti parole di incoraggiamento per la ricerca<br />
<strong>del</strong>la santificazione personale, indispensabile all’<br />
efficacia <strong>del</strong>le attiv<strong>it</strong>à apostoliche:<br />
“È indub<strong>it</strong>abile che i sacerdoti sono in modo particolare<br />
obbligati ad essere santi. Con le parole <strong>del</strong> nostro<br />
Padre, vi ricordo che la vocazione sacerdotale comporta<br />
l’esigenza <strong>del</strong>la sant<strong>it</strong>à”. E non una sant<strong>it</strong>à comune,<br />
neppure soltanto esimia, ha accentuato il Prelato, ma<br />
una “sant<strong>it</strong>à eroica”.<br />
Ha ricordato loro anche il passo di un discorso nel<br />
quale Papa Benedetto XVI segnala i punti più importanti<br />
<strong>del</strong>la v<strong>it</strong>a dei sacerdoti: la fe<strong>del</strong>tà nell’esercizio<br />
<strong>del</strong> ministero, la dedizione totale a Dio a servizio dei<br />
fratelli, promuovendo la giustizia, la fratern<strong>it</strong>à, la solidarietà<br />
e la condivisione.<br />
I nuovi presb<strong>it</strong>eri provengono da dodici paesi, tra i<br />
quali la Cina, il Kenia e la Costa d’Avorio.<br />
OpusDei<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 43
cdow.org.uk<br />
Nuovo Arcivescovo<br />
Primate d’Inghilterra<br />
Al momento <strong>del</strong>l’insediamento nella<br />
sua sede, il 21 maggio, come nuovo<br />
Arcivescovo di Westminster e Primate<br />
d’Inghilterra, Mons. Vincent Gerard<br />
Nichols, ha messo in rilievo la dimensione<br />
comun<strong>it</strong>aria <strong>del</strong>la Fede e ha sottolineato<br />
il suo “aspetto pubblico e la<br />
necess<strong>it</strong>à che la società la rispetti”.<br />
Hanno partecipato alla solenne<br />
cerimonia, realizzata nella Cattedrale<br />
di Westminster e trasmessa dalle<br />
em<strong>it</strong>tenti televisive BBC2 e EWTN,<br />
il Nunzio Apostolico d’Inghilterra,<br />
Mons. Faustino Sainz Muñoz, l’Arcivescovo<br />
emer<strong>it</strong>o di Westminster, Cardinal<br />
Cormac Murphy-O’Connor, il<br />
primo ministro Gordon Brown, l’arcivescovo<br />
anglicano di Canterbury,<br />
Rowan Williams e numerose altre<br />
personal<strong>it</strong>à.<br />
Mons. Vincent Nichols è nato nel<br />
1945 e ha ricevuto l’ordinazione presb<strong>it</strong>erale<br />
nel 1969. È laureato in Filosofia<br />
e Teologia ed ha consegu<strong>it</strong>o il<br />
master in Scienze Umane e in Educazione.<br />
È stata nominato Vescovo ausiliare<br />
di Westminster nel 1991 e Arcivescovo<br />
di Birmingham nel 2000.<br />
Giornata mondiale di<br />
preghiera per la Cina<br />
Su iniziativa <strong>del</strong> Papa Benedetto<br />
XVI, i cattolici hanno celebrato<br />
in tutto il mondo la Giornata di<br />
Preghiera per la Chiesa in Cina, il 24<br />
maggio, data <strong>del</strong>la commemorazione<br />
l<strong>it</strong>urgica <strong>del</strong>la Madonna Ausiliatrice,<br />
che è venerata con molta devozione<br />
nel Santuario di Sheshan, a<br />
Xangai.<br />
Dopo la rec<strong>it</strong>a <strong>del</strong> Regina Cœli,<br />
Sua Sant<strong>it</strong>à si è rivolto con queste parole<br />
ai fe<strong>del</strong>i: “Oggi il mio pensiero va<br />
a tutto il popolo cinese. Saluto con speciale<br />
affetto i cattolici <strong>del</strong>la Cina e li<br />
esorto a rinnovare in questo giorno la<br />
loro comunione di Fede in Cristo e di<br />
fe<strong>del</strong>tà al successore di Pietro”.<br />
I cattolici cinesi, a loro volta, sono<br />
accorsi a migliaia in pellegri-<br />
Wikipedia<br />
naggio al Santuario <strong>del</strong>la Vergine<br />
di Sheshan per pregare per il Papa<br />
e per la Chiesa universale. Lo stesso<br />
è accaduto nel santuario mariano<br />
di Wangzhuang, dove il Vescovo di<br />
Linyi, Mons. Fang Xing Yao, ha celebrato<br />
una Messa per i pellegrini. “Il<br />
pellegrinaggio ci aiuta a rafforzare la<br />
Fede e ci dà l’occasione di intercedere<br />
per il bene <strong>del</strong> paese e per il mondo. Ci<br />
ricorda anche che salvare l’anima è la<br />
cosa più importante <strong>del</strong>la nostra v<strong>it</strong>a”<br />
— ha ribad<strong>it</strong>o nell’omelia.<br />
Andrea Riccardi riceve il<br />
Premio Carlo Magno 2009<br />
Il Premio Internazionale Carlo<br />
Magno è stato confer<strong>it</strong>o quest’anno<br />
allo storico Andrea Riccardi, fondatore<br />
<strong>del</strong>la Comun<strong>it</strong>à di Sant’Egidio.<br />
La cerimonia di dedicazione si è rea-<br />
Adotti un giovane Araldo <strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong><br />
Attualmente 825 giovani<br />
aspiranti agli <strong>Araldi</strong> <strong>del</strong><br />
<strong>Vangelo</strong>, aspettano il momento<br />
di entrare in uno dei Centri<br />
di Formazione Giovanile degli <strong>Araldi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>. Essi hanno bisogno<br />
di una borsa di studio che aiuti a sostenere<br />
i costi <strong>del</strong>la loro formazione.<br />
Per questo, è stata lanciata la Campagna<br />
“Padrini o Madrine”. Consiste<br />
“nell’adottare” un ragazzo o una giovane<br />
aspirante, aiutando a finanziare<br />
la formazione di questi neo-<strong>Araldi</strong>.<br />
Questo è un gesto concreto a beneficio<br />
<strong>del</strong>la gioventù. Nell’adottare un<br />
aspirante lei starà offrendo una solida<br />
formazione cattolica a un adolescente<br />
bisognoso.<br />
44 Salvami Regina · Luglio 2009
XI Incontro Continentale <strong>del</strong>la RIIAL<br />
C<br />
on l’obiettivo di incentivare la Missione Continentale<br />
<strong>del</strong>la Chiesa, nel contesto <strong>del</strong>la cultura<br />
dig<strong>it</strong>ale e <strong>del</strong>la divers<strong>it</strong>à di pubblici e utenti, la Rete<br />
Informatica <strong>del</strong>la Chiesa in America Latina (RIIAL)<br />
ha promosso dal 3 al 5 giugno, a Bogotà in Colombia,<br />
il suo XI Incontro Continentale.<br />
Hanno partecipato all’evento specialisti in comunicazione<br />
di 20 paesi, come pure rappresentanti degli<br />
episcopati di tutto il continente, <strong>del</strong> Servizio di Tecnologia<br />
<strong>del</strong>l’Informazione <strong>del</strong>la CEI (Conferenza Episcopale<br />
Italiana) e <strong>del</strong>l’Arcidiocesi di Madrid.<br />
L’apertura dei lavori ha contato sulla presenza<br />
<strong>del</strong>l’Arcivescovo Claudio Maria Celli, presidente <strong>del</strong><br />
Consiglio Pontificio per le Comunicazioni Sociali, che<br />
ha evidenziato che le recenti tecnologie <strong>del</strong>la comunicazione<br />
susc<strong>it</strong>ano una nuova cultura e nuove sfide per<br />
la Chiesa. “Si deve assumere — ha affermato — che la<br />
pastorale di comunicazione non è una ‘parte’ <strong>del</strong>la pastorale,<br />
ma una dimensione trasversale di tutta la missione<br />
<strong>del</strong>la Chiesa [...] in un’epoca in chi siamo inv<strong>it</strong>ati<br />
per vocazione ad operare<br />
in questa realtà dig<strong>it</strong>ale<br />
<strong>del</strong> mondo d’oggi”.<br />
Mons. Fabian Marulanda<br />
López, Segretario<br />
Generale <strong>del</strong>la Conferenza<br />
Episcopale <strong>del</strong>la Colombia,<br />
ha ricordato che<br />
“la Chiesa ha come sfida<br />
di realizzare incursioni nel<br />
mondo <strong>del</strong>la tecnologia al<br />
fine di lavorare, senza alcun<br />
timore, per giungere ad<br />
un mondo migliore”.<br />
Nello stesso senso, si è manifestato Mons. Guillermo<br />
Mondragón, Vescovo di Cuaut<strong>it</strong>lan in Messico e<br />
responsabile <strong>del</strong>la Sezione Dig<strong>it</strong>ale RIIAL: “Con la<br />
tecnologia dig<strong>it</strong>ale, l’uomo sta entrando in una nuova dimensione<br />
<strong>del</strong>la sua esistenza”.<br />
“Come Vescovo e a nome <strong>del</strong>la Chiesa, vi sono grato<br />
per lo sforzo e la vostra dedizione”, ha dichiarato Mons.<br />
Guillermo Mondragón, alla conclusione <strong>del</strong>l’Incontro.<br />
In questo sono state previste varie “linee di lavoro”, in<br />
appoggio alla Missione Continentale che gli episcopati<br />
<strong>del</strong> continente hanno intrapreso dopo la riunione di<br />
Aparecida. Tra queste, spicca l’impegno ad elevare la<br />
qual<strong>it</strong>à dei s<strong>it</strong>i cattolici, al fine di rendere più efficace la<br />
missione evangelizzatrice <strong>del</strong>la Chiesa.<br />
L’XI Incontro Continentale <strong>del</strong>la RIIAL è stato organizzato<br />
congiuntamente dal Pontificio Consiglio per<br />
le Comunicazioni Sociali<br />
e dal Consiglio<br />
Episcopale Latino-<br />
Americano (CELAM).<br />
A destra, alcuni<br />
dei partecipanti<br />
all’incontro; sopra<br />
Mons. Claudio María<br />
Celli, nella conferenza<br />
inaugurale.<br />
Diego Benítez<br />
lizzata nella Sala <strong>del</strong>l’Incoronazione,<br />
<strong>del</strong>la c<strong>it</strong>tà di Aachen in Germania, il<br />
21 maggio.<br />
Tra gli altri motivi, l’onorificenza è<br />
stata concessa “per il suo straordinario<br />
impegno a favore di un’Europa più<br />
umana e solidale, dentro e fuori le sue<br />
frontiere, <strong>del</strong>la comprensione tra i popoli,<br />
le religioni e le culture, di un mondo<br />
più giusto e pacifico”.<br />
Considerato uno dei più importanti<br />
premi europei, il Premio Internazionale<br />
Carlo Magno è stato attribu<strong>it</strong>o<br />
per la prima volta nel 1950. Tra<br />
le personal<strong>it</strong>à che lo hanno ricevuto,<br />
si distinguono l’ex-cancelliere <strong>del</strong>la<br />
Germania, Konrad Adenauer e il Papa<br />
Giovanni Paolo II.<br />
Incontro di novizi salesiani<br />
ANS – Si è realizzata dal 21 al 24<br />
maggio il Primo Incontro di Novizi<br />
Salesiani Europei, con la presenza<br />
di rappresentanti provenienti soprattutto<br />
dall’Italia, Francia, Slovacchia e<br />
Polonia-Varsavia.<br />
L’incontro, caratterizzato da svariate<br />
attiv<strong>it</strong>à, ha cost<strong>it</strong>u<strong>it</strong>o un’interessante<br />
esperienza di conoscenza e dialogo<br />
tra novizi e formatori. Sono stati<br />
giorni di studio, fratern<strong>it</strong>à e spir<strong>it</strong>ual<strong>it</strong>à,<br />
arricch<strong>it</strong>i dalla vis<strong>it</strong>a a luoghi in<br />
cui il carisma salesiano è nato.<br />
L’incontro è stato motivato dal<br />
Centocinquantenario <strong>del</strong>la Fondazione<br />
<strong>del</strong>la Congregazione Salesiana<br />
e dal “Progetto Europa”, in cui<br />
si chiede una maggior capac<strong>it</strong>à di intercambio<br />
e solidarietà, tra i salesiani<br />
<strong>del</strong> Vecchio Continente, soprattutto<br />
di coloro che sono nella fase <strong>del</strong>la<br />
formazione iniziale.<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 45
Storia per bambini... o per adulti pieni di fede<br />
Una meravigliosa<br />
conversione<br />
Ed<strong>it</strong>h Pet<strong>it</strong>clerc<br />
Può esserci posto per la tristezza in una festa così<br />
bella come quella <strong>del</strong>l’Immacolata Concezione<br />
Potrebbe la Madre <strong>del</strong>la Misericordia non ascoltare<br />
<strong>del</strong>le preghiere fatte con tanto fervore da<br />
un’anima innocente nel giorno<br />
<strong>del</strong>la sua Prima Comunione<br />
Maristella era raggiante!<br />
Non aveva ancora<br />
sette anni e già<br />
avrebbe fatto la sua<br />
Prima Comunione.<br />
Ricevere il Signore era il suo più grande<br />
desiderio! Per questo, aveva studiato<br />
il catechismo con perseveranza e, soprattutto,<br />
pregava molto, chiedendo<br />
che la sua anima fosse senza macchia<br />
per ricevere Gesù nella Sacra Eucaristia.<br />
Ma c’era qualcosa che inquietava<br />
quell’innocente cuore: suo padre...<br />
Era trascorso ormai quasi un anno<br />
da quando sua madre era sal<strong>it</strong>a al Cielo.<br />
Cattolica esemplare, la signora Gesuina<br />
aveva insegnato alla figlia le ver<strong>it</strong>à<br />
cristiane e, soprattutto, le aveva<br />
dato il buon esempio nella pratica <strong>del</strong>le<br />
virtù. Suo mar<strong>it</strong>o Abelardo, invece,<br />
viveva in modo appartato rispetto alla<br />
Chiesa. Influenzato da cattivi compagni<br />
di lavoro, era diventato un ateo<br />
Fernanda Cordeiro da Fonseca<br />
e, cosa peggiore, un blasfemo. Madre<br />
e figlia pregavano con tutto l’impegno<br />
possibile per la sua conversione, ma<br />
lui resisteva ostinato.<br />
Perdendo la moglie, Abelardo si<br />
chiuse ancora di più a tutto quanto riguardava<br />
la Religione. Tuttavia, permetteva<br />
che Margher<strong>it</strong>a— la catechista<br />
<strong>del</strong>la parrocchia — portasse Maristella<br />
a Messa, tutte le domeniche. Solo non<br />
immaginava che lei si stesse già preparando<br />
per la sua Prima Comunione...<br />
La bambina trovava nella preghiera<br />
consolazione alla nostalgia che aveva<br />
per sua madre. In chiesa, si inginocchiava<br />
sempre davanti ad una bella<br />
statua <strong>del</strong>la Vergine Immacolata e Le<br />
chiedeva che Lei fosse ora, più ancora<br />
di prima, la sua Madre sulla terra e<br />
convertisse suo padre, che andava per<br />
strade tanto funeste.<br />
Una domenica mattina, festa<br />
<strong>del</strong>l’Immacolata Concezione, tutti i<br />
bambini <strong>del</strong>la parrocchia si fecero<br />
belli per rendere omaggio alla Vergine<br />
Maria, soprattutto quelli che avrebbero<br />
avuto la grazia di ricevere Gesù per<br />
la prima volta. Maristella era tra questi.<br />
Col suo bel vest<strong>it</strong>o bianco — preparatole<br />
con cura da Margher<strong>it</strong>a —,<br />
sembrava un Angelo, che rifletteva la<br />
purezza <strong>del</strong> suo cuore.<br />
Tuttavia, invece di rimanere con<br />
gli altri bambini, che si preparavano<br />
per la processione di ingresso <strong>del</strong>la<br />
cerimonia, Maristella se ne stava<br />
in disparte in un angolo <strong>del</strong>la chiesa,<br />
vicino al confessionale, piangendo.<br />
Don Matteo, già coi paramenti<br />
sacri, la vide da lontano e le si avvicinò.<br />
Egli pensava che forse qualche<br />
scrupolo infantile stesse turbando la<br />
coscienza <strong>del</strong>la bambina, ma lei si<br />
era confessata tanto bene alla vigilia...<br />
Era un’anima innocente! Allora<br />
le chiese:<br />
46 Salvami Regina · Luglio 2009
— Maristella, figliola mia, per<br />
quale motivo sei tanto triste nel momento<br />
<strong>del</strong>la tua Prima Comunione<br />
— Ah, padre, tutti i bambini sono<br />
qui con i loro gen<strong>it</strong>ori ed io sono sola...<br />
Lei conosce mio padre... Ieri mi<br />
ha picchiata, quando ha saputo che<br />
sarei andata a ricevere Gesù per la<br />
prima volta! E disse che, se mi fossi<br />
proprio comunicata, mi avrebbe picchiata<br />
ancora di più!<br />
Il sacerdote si emozionò nel vedere<br />
come quell’anima, tanto giovane,<br />
ma così forte, era disposta a ricevere<br />
i colpi <strong>del</strong> padre, pur di non rinunciare<br />
a ricevere le carezze <strong>del</strong> Signore<br />
nell’Eucaristia. Contenendo le lacrime,<br />
le disse affettuosamente:<br />
— Non affliggerti, piccina mia.<br />
Prega per lui nel momento in cui ti<br />
comunicherai, e quando tornerai a<br />
casa tua, digli che voglio parlargli.<br />
Maristella alzò i suoi occhioni neri<br />
sorpresi, pieni di lacrime, e rispose:<br />
— Ma, padre, lui non verrà! Lei sa<br />
che da anni non mette piede in chiesa.<br />
E mi picchierà ancora di più...<br />
— Abbi fiducia, Maristella! Ora<br />
entra nella processione, perché sta<br />
per cominciare la Messa.<br />
La bambina fu pervasa di consolazione<br />
durante la cerimonia. Le nuvole<br />
d’incenso profumato, il suono<br />
maestoso <strong>del</strong>l’organo, le musiche<br />
che sembravano cantate da Angeli,<br />
don Matteo con i suoi bei paramenti,<br />
e, soprattutto, la statua <strong>del</strong>la Vergine<br />
Immacolata, che pareva sorridere,<br />
le trasmisero una enorme fiducia.<br />
Al momento <strong>del</strong>la Comunione, pregò<br />
con un fervore tale come mai aveva<br />
sent<strong>it</strong>o in v<strong>it</strong>a sua. Aveva appena<br />
ricevuto proprio Gesù nel suo cuore!<br />
Solamente quando stava tornando<br />
a casa, si ricordò di suo padre... Che<br />
avrebbe detto Aveva gli occhi ancora<br />
un po’ gonfi per il pianto… Quando la<br />
vide, egli sub<strong>it</strong>o chiese:<br />
— Che è successo Perché hai<br />
pianto<br />
Lei gli rispose con candore:<br />
— Ho pianto perché ho appena<br />
fatto la mia Prima Comunione e tutti<br />
i bambini erano accompagnati dai loro<br />
gen<strong>it</strong>ori in questo grande giorno...<br />
Soltanto io ero sola...<br />
Abelardo abbassò il capo, muto<br />
e pensieroso, ma quando Maristella<br />
gli comunicò che don Matteo voleva<br />
parlare con lui, ebbe un’esplosione di<br />
rabbia. Tuttavia, non la picchiò, come<br />
aveva minacciato di fare...<br />
Maristella non replicò. Nel suo intimo,<br />
pregava. Era così felice di aver<br />
ricevuto Gesù nella sua anima, che<br />
non voleva perdere la comunione con<br />
Lui. Non volle neppure togliersi il vest<strong>it</strong>o<br />
bianco <strong>del</strong>la cerimonia.<br />
Il padre la osservava di sbieco. La<br />
figlia era così bella con quel vest<strong>it</strong>o<br />
bianco! Questo lo fece riflettere sulla<br />
sua v<strong>it</strong>a. Anche lui aveva fatto la Prima<br />
Comunione... Perché si era allontanato<br />
da Dio Qualcosa cominciava<br />
ad inquietare la sua anima, indur<strong>it</strong>a<br />
dai numerosi peccati.<br />
Nel pomeriggio, preso da un inatteso<br />
sentimento di tenerezza paterna,<br />
egli decise di fare una passeggiata<br />
con la bambina. Dandosi la mano,<br />
camminavano vicini per la strada.<br />
Maristella conversava animatamente,<br />
mentre conduceva il padre in direzione<br />
<strong>del</strong>la Piazza <strong>del</strong>la Chiesa... Abelardo<br />
si lasciava condurre da quell’<br />
“Angelo Custode” e forse non si era<br />
neppure accorto di quando entrarono<br />
nella chiesa.<br />
Il tempio era nella penombra. Gli<br />
ultimi raggi <strong>del</strong> sole ancora illuminavano<br />
le vetrate. Erano tanti anni che<br />
Abelardo non entrava in una chiesa...<br />
Il suo cuore cominciò a battere più in<br />
fretta!<br />
Maristella avvistò don Matteo seduto<br />
nel confessionale, mentre pregava<br />
l’Ufficio Divino. Gli si avvicinò<br />
e disse:<br />
— Padre, qui c’è mio padre!<br />
Il sacerdote salutò l’uomo con dimostrazioni<br />
di bontà, mentre la bambina<br />
si metteva discretamente in disparte.<br />
Abelardo, molto toccato dalla<br />
grazia, si inginocchiò nel confessionale<br />
e cominciò ad alleviare la sua anima<br />
da tutti i peccati che lo abbruttivano.<br />
Quando le campane suonarono,<br />
annunciando la Messa <strong>del</strong>le sei, il zelante<br />
parroco ancora ascoltava quelle<br />
parole di pentimento bagnate dalle<br />
lacrime <strong>del</strong> felice pen<strong>it</strong>ente, convert<strong>it</strong>o<br />
dalla innocenza e dalle preghiere<br />
<strong>del</strong>la sua piccola figlia. Infine, anche<br />
lui poté ricevere di nuovo Gesù Ostia<br />
nel suo cuore contr<strong>it</strong>o — dopo tanti<br />
anni! — nello stesso giorno in cui lei<br />
Lo aveva ricevuto per la prima volta.<br />
Dal Cielo, la signora Gesuina contemplava<br />
con somma gioia la conversione<br />
<strong>del</strong> mar<strong>it</strong>o e in Terra, Maristella<br />
e don Matteo davano testimonianza<br />
di come Dio non tralasci mai l’occasione<br />
di accogliere chi si avvicina a<br />
Lui con vera contrizione, e di come<br />
sia potente la preghiera rivolta all’Altissimo<br />
per intercessione <strong>del</strong>la Mediatrice<br />
di tutte le grazie. <br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 47
I Santi di ogni giorno _ _______<br />
Sergio Hollmann<br />
1. San Domiziano, abate (†sec.V).<br />
Distribuì i suoi beni ai poveri e si fece<br />
erem<strong>it</strong>a ad Arles in Francia. Fondò a<br />
Lione, con l’aiuto di Sant’Euquério,<br />
un monastero di v<strong>it</strong>a contemplativa.<br />
2. Santi Liberato, Servo e Rustico,<br />
martiri (†484). Monaci sottoposti a<br />
cru<strong>del</strong>i torture e uccisi per ordine <strong>del</strong> re<br />
ariano Unerico.<br />
3. San Tommaso, Apostolo.<br />
San Filippo Phan Van Minh, presb<strong>it</strong>ero<br />
e martire (†1853). Temendo di<br />
creare complicazioni alla famiglia che<br />
lo aveva accolto durante la persecuzione,<br />
preferì consegnarsi. Fu decap<strong>it</strong>ato a<br />
Cochinchina, attuale Vietnam, per ordine<br />
<strong>del</strong> re Tu Duc.<br />
"Santa Isabella<br />
<strong>del</strong> Portogallo"<br />
- Francisco<br />
de Zurbarán -<br />
Museo <strong>del</strong> Prado,<br />
Madrid<br />
4. Santa Isabella <strong>del</strong> Portogallo,<br />
regina (†1336).<br />
Sant’Andrea di Creta, Vescovo<br />
(†740). Arcivescovo di Gortina (Creta),<br />
si distinse come innografo e predicatore.<br />
5. XIV Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario.<br />
Sant’Antonio Maria Zaccaria,<br />
presb<strong>it</strong>ero (†1539).<br />
Sant’Atanasio di Gerusalemme,<br />
martire (†451). Diacono assassinato da<br />
un monaco eretico perché diffondeva<br />
la dottrina <strong>del</strong> Concilio di Calcedonia<br />
contro il monofisismo.<br />
6. Santa Maria Goretti, vergine e<br />
martire (†1902).<br />
Beato Tommaso Alfield, presb<strong>it</strong>ero<br />
e martire (†1585). Anglicano convert<strong>it</strong>o<br />
al Cattolicesimo, ricevette in Francia<br />
l’ordinazione sacerdotale. R<strong>it</strong>ornato<br />
in Inghilterra fu catturato e, sotto tortura,<br />
rinnegò la Fede. In segu<strong>it</strong>o si pentì e,<br />
r<strong>it</strong>ornato alla Chiesa Cattolica, soffrì le<br />
pene <strong>del</strong> martirio.<br />
7. San Panteno di Alessandria<br />
(†sec. III). Uomo di vasta cultura, per<br />
amore <strong>del</strong>la Parola di Dio, si diresse nel<br />
lontano Oriente per diffondere il <strong>Vangelo</strong>.<br />
8. San Giovanni Wu Wenyin, martire<br />
(†1900). Amministratore dei beni<br />
<strong>del</strong>la piccola comun<strong>it</strong>à cattolica <strong>del</strong><br />
suo villaggio, in Vietnam, fu catturato<br />
e condannato durante la persecuzione<br />
<strong>del</strong>la setta dei Boxer.<br />
9. Santa Paolina <strong>del</strong> Cuore Agonizzante<br />
di Gesù, vergine (†1942).<br />
Santa Veronica Giuliani, badessa<br />
(†1727). A diciassette anni entrò come<br />
religiosa cappuccina nel monastero di<br />
C<strong>it</strong>tà di Castello, dove trascorse i suoi<br />
50 anni di v<strong>it</strong>a religiosa. Partecipò misticamente<br />
alla Passione di Cristo.<br />
10. Beata Maria Gertrude di Santa<br />
Sofia de Ripert d’Alauzin, vergine<br />
e martire (†1794). Religiosa orsolina<br />
proveniente da una nobile famiglia,<br />
fu ghigliottinata ad Orange in Francia,<br />
per aver negato il giuramento di libertà-uguaglianza<br />
che le avevano imposto.<br />
11. San Benedetto, abate (†547).<br />
San Chetillo, presb<strong>it</strong>ero (†1151).<br />
Religioso agostiniano in Danimarca,<br />
promosse l’evangelizzazione e si impegnò<br />
a pacificare gli animi nelle dispute<br />
dinastiche <strong>del</strong> suo paese.<br />
12. XV Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario.<br />
Beato Davide Gunston, martire<br />
(†1541). Cavaliere <strong>del</strong>l’Ordine di San<br />
Giovanni di Gerusalemme, fu giustiziato<br />
per ordine di Enrico VIII d’Inghilterra,<br />
per essersi rifiutato di riconoscere<br />
l’autor<strong>it</strong>à <strong>del</strong> re nelle questioni religiose.<br />
13. Sant’Enrico, imperatore<br />
(†1024).<br />
Sant’Esdra, sacerdote e scriba che,<br />
di r<strong>it</strong>orno dall’esilio di Babilonia, riunì<br />
il popolo ebreo disperso e si dedicò ad<br />
insegnare e mettere in pratica la Legge<br />
<strong>del</strong> Signore in Israele.<br />
14. San Camillo de Lellis, presb<strong>it</strong>ero<br />
(†1614).<br />
Beata Angelina de Marsciano, religiosa<br />
(†1435). Essendo rimasta vedova,<br />
visse per 50 anni esclusivamente a<br />
servizio di Dio. Diede inizio all’Ordine<br />
<strong>del</strong>le Terziarie Francescane di clausura,<br />
per la formazione <strong>del</strong>la gioventù<br />
femminile.<br />
15. San Bonaventura, Vescovo e<br />
dottore <strong>del</strong>la Chiesa (†1274).<br />
San Pompilio Maria Pirrotti, presb<strong>it</strong>ero<br />
(†1766). Sacerdote <strong>del</strong>l’Ordine<br />
dei Chierici Regolari <strong>del</strong>le Scuole Pie<br />
eserc<strong>it</strong>ò il suo apostolato in diverse regioni<br />
d’Italia.<br />
16. Beata Maria Vergine <strong>del</strong> Monte<br />
Carmelo.<br />
48 Salvami Regina · Luglio 2009
_____________________ Luglio<br />
Beata Ermengarda, badessa<br />
(†866). Bisnipote di Carlo Magno. In<br />
tenera età abbandonò gli splendori <strong>del</strong>la<br />
corte per entrare nel monastero di Chiemsee<br />
in Baviera.<br />
17. Beato Ignazio de Azevedo, presb<strong>it</strong>ero,<br />
e compagni, martiri (†1570).<br />
Sant’Andrea, erem<strong>it</strong>a (†1031). Su<br />
richiesta <strong>del</strong> re Santo Stefano si recò<br />
in Ungheria, dove condusse una v<strong>it</strong>a<br />
di estrema auster<strong>it</strong>à, in prossim<strong>it</strong>à dei<br />
Monti Carpazi.<br />
Timothy Ring<br />
25. San Giacomo Maggiore, Apostolo.<br />
San Cucufate, martire (†sec. IV).<br />
Nato in Africa, partì per la Spagna desideroso<br />
di raggiungere il martirio. Morì<br />
traf<strong>it</strong>to da una spada a Barcellona, durante<br />
la persecuzione di Diocleziano.<br />
26. XVII Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario.<br />
Santi Gioacchino e Anna, gen<strong>it</strong>ori<br />
<strong>del</strong>la Beata Vergine Maria.<br />
San Giorgio Preca, presb<strong>it</strong>ero<br />
(†1962). Fondò a Malta la Società <strong>del</strong>la<br />
Dottrina Cristiana, per evangelizzare i<br />
giovani, con l’esempio e l’insegnamento<br />
catechetico.<br />
18. San Bruno, Vescovo (†1123).<br />
Per lavorare intensamente nella riforma<br />
<strong>del</strong>la Chiesa, fu persegu<strong>it</strong>ato e obbligato<br />
ad abbandonare la sua diocesi di Segni<br />
in provincia di Roma e a rifugiarsi<br />
nel monastero di Montecassino, <strong>del</strong><br />
quale divenne abate.<br />
19. XVI Domenica <strong>del</strong> Tempo Ordinario.<br />
Beato Achille Puchala, presb<strong>it</strong>ero e<br />
martire (†1943). Religioso francescano<br />
polacco, fucilato dagli invasori nazisti<br />
durante la Seconda Guerra Mondiale.<br />
20 Sant’Apollinare, vescovo (†sec.<br />
II).<br />
Santa Marina o Margher<strong>it</strong>a, vergine<br />
e martire (†sec. sc.). Uccisa dopo<br />
terribili torture per ordine <strong>del</strong> governatore<br />
di Antiochia.<br />
21. San Lorenzo da Brindisi, presb<strong>it</strong>ero<br />
e dottore <strong>del</strong>la Chiesa (†1619).<br />
San Simeone Salo, erem<strong>it</strong>a (†sec.<br />
IV). Mentre era in pellegrinaggio in<br />
Terra Santa, si sentì chiamato ad abbandonare<br />
il mondo e si r<strong>it</strong>irò nella sol<strong>it</strong>udine<br />
erem<strong>it</strong>ica.<br />
22. Santa Maria Maddalena.<br />
Beato Agostino di Biella Fangi,<br />
presb<strong>it</strong>ero (†1493). Religioso domenicano,<br />
eserc<strong>it</strong>ò la carica di priore cercando<br />
sempre la perfetta osservanza <strong>del</strong>la<br />
regola e <strong>del</strong>le cost<strong>it</strong>uzioni <strong>del</strong>l’Ordine.<br />
“San Giacomo Maggiore” -<br />
Portico <strong>del</strong>la gloria -<br />
Cattedrale di “Santiago de<br />
Compostela” (Spagna)<br />
23. Santa Brigida, religiosa<br />
(†1373).<br />
Beato Basilio Hopko, Vescovo e<br />
martire (†1976). Vescovo ausiliare di<br />
Catturato, incarcerato e sottoposto a<br />
torture dal governo <strong>del</strong>la Slovacchia,<br />
contrasse una grave malattia che lo portò<br />
alla morte.<br />
24. San Charbel Makhlouf, presb<strong>it</strong>ero<br />
(†1898).<br />
Santa Cunegonda, religiosa<br />
(†1293). Figlia dei re d’Ungheria, andò<br />
sposa al Principe di Cracovia (Polonia),<br />
con il quale visse in perfetta cast<strong>it</strong>à.<br />
Dopo la morte <strong>del</strong>lo sposo, si fece<br />
religiosa clarissa nel monastero da<br />
lei fondato.<br />
27. Beata Maria Clemente di Gesù<br />
Crocifisso Staszewska, vergine e martire<br />
(†1943). Religiosa orsolina polacca,<br />
uccisa nel campo di concentramento<br />
di Auschw<strong>it</strong>z.<br />
28. Santi Pròcoro, Nicànore, Timòne,<br />
Parmenàs e Nicola. Cinque dei<br />
sette “uomini di buona reputazione, pieni<br />
di Spir<strong>it</strong>o e di saggezza, ai quali affideremo<br />
quest’incarico” (At 6, 3) scelti<br />
dagli Apostoli per aiutarli nel ministero.<br />
29. Santa Marta.<br />
San Guglielmo Pinchon, Vescovo<br />
(†1234). Pastore di Saint Brieuc (Francia),<br />
difese ardentemente i dir<strong>it</strong>ti <strong>del</strong>la<br />
Chiesa.<br />
30. San Pietro Crisologo, Vescovo<br />
e dottore <strong>del</strong>la Chiesa (†450).<br />
Beato Zosimo Izquierdo Gil, presb<strong>it</strong>ero<br />
e martire (†1936). Sacerdote<br />
detenuto durante la Guerra Civile Spagnola.<br />
Nel carcere ascoltava in confessione<br />
i prigionieri e pregava con loro il<br />
rosario.<br />
31. Sant’Ignazio di Loyola, presb<strong>it</strong>ero<br />
(†1556).<br />
Beato Giovanni Colombini, religioso<br />
(†1307). Ricco commerciante di<br />
Siena , abbandonò tutto e abbracciò una<br />
v<strong>it</strong>a di estrema povertà. Fondò l’Ordine<br />
dei “Gesuati”, per l’assistenza degli<br />
infermi.<br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 49
“Dio ab<strong>it</strong>a qui”<br />
Il benessere <strong>del</strong>l’uomo di fronte a un grandioso<br />
paesaggio è espressione, sebbene <strong>del</strong> subconscio,<br />
<strong>del</strong>l’aspirazione all’infin<strong>it</strong>o ins<strong>it</strong>a nel suo cuore.<br />
Philip & Karen Sm<strong>it</strong>h / Getty Images<br />
Poste di fronte a un<br />
panorama grandioso,<br />
molte persone<br />
avranno sperimentato<br />
una sensazione<br />
che invade tutto l’essere e che, per alcuni<br />
momenti, causa perfino una certa<br />
perpless<strong>it</strong>à. L’intelligenza, in questi<br />
istanti, traboccante di dati e informazioni,<br />
sembra non riuscire ad assimilarli<br />
con la stessa rapid<strong>it</strong>à con cui i<br />
sensi li registrano. Questi, a loro volta,<br />
presi da un piacevole e superiore<br />
benessere, lo esteriorizzano con esclamazioni.<br />
La respirazione, frammezzata,<br />
rivela una straordinaria gioia.<br />
Un’enorme e salutare felic<strong>it</strong>à per questa<br />
s<strong>it</strong>uazione in cui si trova, prende<br />
possesso di tutta la persona che sperimenta<br />
un’intera consonanza con ciò<br />
che vede. Ci vorrà più o meno tempo<br />
perché riesca a esplic<strong>it</strong>are questo be-<br />
nefico stato, ma il ricordo rimarrà<br />
impresso nella sua anima per sempre.<br />
È quello che frequentemente cap<strong>it</strong>a<br />
a chi ha l’opportun<strong>it</strong>à di vis<strong>it</strong>are<br />
il cuore <strong>del</strong>le Montagne Rocciose,<br />
la spettacolare cordigliera <strong>del</strong>l’America<br />
<strong>del</strong> Nord.<br />
Le Montagne Rocciose formano<br />
una parte <strong>del</strong>la Cordigliera Americana,<br />
una sequenza di montagne che si<br />
estendono dalla Patagonia all’Alaska e<br />
sono denominate la “colonna dorsale<br />
d’America”. La loro peculiare configurazione,<br />
con creste che si sovrappongono<br />
le une alle altre, suggerisce l’idea<br />
di una nobile emulazione per vedere<br />
quale si approssima di più al cielo.<br />
Il che fa sì che la vista formata<br />
da questa cordigliera sia distinta da<br />
quella presentata da altre simili, non<br />
soltanto per le sue impressionanti altezze<br />
— infatti le Montagne Rocciose<br />
50 Salvami Regina · Luglio 2009
Ryan Francis Murphy<br />
sono superate da altre catene famose,<br />
come le Alpi o l’Himalaya —, ma<br />
per l’armonica e maestosa disposizione<br />
che gli elementi terra, acqua e roccia<br />
hanno assunto quando furono ordinati<br />
dalle mani <strong>del</strong> Creatore.<br />
Formando cornici per le acque verdi-azzurrognole<br />
<strong>del</strong> Louise, uno dei<br />
diversi laghi s<strong>it</strong>uati nel Parco Nazionale<br />
di Banff, in Canada, gli alti picchi<br />
si riflettono su questo scintillante<br />
smeraldo liquido, i cui colori, belli e<br />
vividi, portano molte persone a considerarli<br />
irreali. Questo raro fenomeno<br />
è dovuto alla presenza di quant<strong>it</strong>à significative<br />
di particelle rocciose portate<br />
fino al lago dall’alto dei ghiacciai,<br />
che assumono una tonal<strong>it</strong>à che<br />
trova una somiglianza nel piumaggio<br />
dei colibrì e dei pavoni.<br />
Il cielo, come fosse in disputa con<br />
l’azzurro dei laghi, ostenta un color<strong>it</strong>o<br />
azzurro-zaffiro intenso, formando<br />
il fondo di un quadro ideale per il<br />
grandioso panorama. A volte, le montagne<br />
sono coperte da dense formazioni<br />
di nuvole che all’osservatore posto<br />
ai loro piedi, sembrano tagliate<br />
nel mezzo da grossi gom<strong>it</strong>oli di lana.<br />
Invece, all’alpinista che si trova al<br />
di sopra di questo insol<strong>it</strong>o lenzuolo, le<br />
vette appariranno come un arcipelago<br />
sparso in mezzo a un mare bianco.<br />
L’uomo che consideri estasiato<br />
questo spettacolo di elementi naturali,<br />
e rifletta sui suoi propri movimenti<br />
interiori, cercherà una spiegazione<br />
a questa sua sensazione di sentirsi<br />
un tutt’uno con il quadro, desideroso<br />
di unirsi a questo.<br />
Quando, il primo giorno, la terra<br />
fu adornata con cordigliere e montagne<br />
— i giganti <strong>del</strong> regno minerale<br />
— quale fu l’aspetto <strong>del</strong> suo Creatore<br />
in quelle simbolizzato Nel mo<strong>del</strong>lare<br />
questi scenari montuosi, probabilmente<br />
Dio ha avuto come principale<br />
intenzione quella di offrirci<br />
l’opportun<strong>it</strong>à di med<strong>it</strong>are riguardo<br />
la Sua grandezza e maestà infin<strong>it</strong>e.<br />
Ora, il benessere provato dall’uomo<br />
di fronte a un grandioso paesaggio,<br />
in realtà, è espressione, seppure<br />
subcosciente, <strong>del</strong>l’aspirazione all’infin<strong>it</strong>o<br />
ins<strong>it</strong>a nel suo cuore.<br />
L’ammirazione <strong>del</strong> grandioso che<br />
lo circonda stimola nella sua anima<br />
il desiderio <strong>del</strong> meraviglioso, il quale,<br />
a sua volta, risveglia l’anel<strong>it</strong>o al<br />
Cielo. E la volontà di unirsi a ciò che<br />
lo incanta, o di rimanere lì per sempre,<br />
è, in fondo, un desiderio di unirsi<br />
a Dio, rappresentato in quel punto<br />
<strong>del</strong>la creazione. È come se dicesse:<br />
“Da questo luogo non voglio andarmene,<br />
perché Dio ab<strong>it</strong>a qui”. <br />
Luglio 2009 · Salvami Regina 51
Dio Spir<strong>it</strong>o Santo<br />
ha comunicato a Maria,<br />
sua fe<strong>del</strong>e sposa,<br />
i suoi doni ineffabili,<br />
scegliendola a<br />
dispensatrice di tutto<br />
quanto Egli possiede.<br />
In questo modo lei distribuisce<br />
i suoi doni e le sue grazie<br />
a chi vuole, quanto vuole,<br />
come vuole e dove vuole,<br />
e nessun dono è concesso<br />
agli uomini, che non passi<br />
per le Sue mani virginali.<br />
Hector Mattos<br />
(Trattato <strong>del</strong>la Vera Devozione<br />
alla Santissima Vergine,<br />
San Luigi Grignion de Montfort)<br />
Statua Pellegrina <strong>del</strong><br />
Cuore Immacolato di Maria<br />
appartenente agli <strong>Araldi</strong><br />
<strong>del</strong> <strong>Vangelo</strong>