Rivista Araldi del Vangelo - Salvamiregina.it
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Il giorno 22 d’ogni mese il monastero d’Annaya<br />
si riempie di fe<strong>del</strong>i che vi accorrono per venerare San Charbel<br />
famiglia portano in Chiesa un velo di<br />
seta o cotone; questi veli sono intrecciati<br />
e restano sospesi sulla volta <strong>del</strong>la<br />
cappella, fino a che la Vergine fa cessare<br />
la disgrazia. Padre Charbel prese<br />
uno di questi veli, che stava presso la<br />
statua <strong>del</strong>la Madonna <strong>del</strong> Rosario e lo<br />
consegnò al messaggero, dicendo:<br />
— Che la donna si cinga con questo<br />
velo, e sarà guar<strong>it</strong>a. Quanto alla<br />
elemosina, la metta sopra l’altare, il<br />
padre amministratore provvederà a<br />
r<strong>it</strong>irarla.<br />
E la donna guarì.<br />
Nella chiesetta di<br />
San Pietro e San Paolo<br />
Visto che la sol<strong>it</strong>udine lo attirava<br />
fin dall’infanzia e che nel monastero<br />
di Annaya viveva ormai praticamente<br />
come un anacoreta, fu trasfer<strong>it</strong>o alla<br />
chiesetta dei Santi Pietro e Paolo, a poca<br />
distanza dal monastero. Aveva allora<br />
47 anni e vi rimase fino al giorno <strong>del</strong>la<br />
sua morte, avvenuta 23 anni dopo.<br />
Qui, la sua orazione era interrotta<br />
soltanto dalla coltivazione <strong>del</strong>la vigna<br />
e da altri lavori nella chiesetta. L’unica<br />
refezione quotidiana, verso le tre<br />
<strong>del</strong> pomeriggio, finiva per essere un<br />
esercizio di pen<strong>it</strong>enza, per l’esigu<strong>it</strong>à e<br />
povertà <strong>del</strong> cibo.<br />
La sua devozione a Maria era incomparabile.<br />
Ripeteva continuamente<br />
il Suo nome benedetto, e ogni volta<br />
che entrava o usciva dalla sua cella<br />
rec<strong>it</strong>ava, in ginocchio, l’Ave Maria davanti<br />
a una piccola statua.<br />
Proverbiale fu anche la sua pace<br />
d’animo. In un giorno di temporale,<br />
un fulmine demolì parte <strong>del</strong>l’ala meridionale<br />
<strong>del</strong>la chiesetta, buttò a terra<br />
una parete <strong>del</strong>la vigna e bruciò,<br />
nella cappella, la tovaglia <strong>del</strong>l’altare,<br />
mentre il santo monaco vi era raccolto<br />
in preghiera. Due erem<strong>it</strong>i accorsero<br />
sul posto, e lo videro nella più imperturbabile<br />
tranquill<strong>it</strong>à.<br />
— Padre Charbel, perché non si è<br />
mosso per spegnere il fuoco<br />
— Caro fratello, come avrei potuto<br />
farlo Sub<strong>it</strong>o dopo che si è attizzato,<br />
il fuoco si è estinto...<br />
Infatti, siccome l’incendio era stato<br />
rapidissimo, egli aveva r<strong>it</strong>enuto<br />
più importante continuare la sua preghiera,<br />
senza scomporsi.<br />
Nasc<strong>it</strong>a per la v<strong>it</strong>a eterna<br />
Mentre celebrava la Messa il 16<br />
dicembre <strong>del</strong> 1898, nel momento in<br />
cui comunicava il Preziosissimo Sangue<br />
<strong>del</strong> Signore Gesù, un improvviso<br />
attacco di apoplessia lo lasciò paralizzato,<br />
senza poter concludere il Santo<br />
Sacrificio. Soccorso immediatamente,<br />
fu portato nella sua povera cella,<br />
dove rimase otto giorni tra la v<strong>it</strong>a e<br />
la morte, con intervalli di lucid<strong>it</strong>à durante<br />
i quali rec<strong>it</strong>ava brevi orazioni.<br />
Alla vigilia di Natale, mentre la<br />
Chiesa commemorava la venuta al<br />
mondo <strong>del</strong> Bambino Gesù, nacque<br />
per l’etern<strong>it</strong>à quel santo monaco maron<strong>it</strong>a,<br />
il primo orientale ad essere<br />
canonizzato secondo la forma usata<br />
nella Chiesa Cattolica latina.<br />
I suoi resti mortali furono sepolti<br />
in una fossa comune, accanto a quelli<br />
di altri monaci deceduti, come prescriveva<br />
la santa Regola. Da quel momento,<br />
il cim<strong>it</strong>ero cominciò ad esser<br />
illuminato durante la notte da una<br />
soave e misteriosa luce. Questo e altri<br />
prodigi, un<strong>it</strong>i alla sua fama di sant<strong>it</strong>à,<br />
portarono al trasferimento in<br />
un nuovo tumulo, nella parete <strong>del</strong>la<br />
cripta <strong>del</strong>la Chiesa di San Maron.<br />
La fossa dove San Charbel era stato<br />
interrato era talmente umida che,<br />
al momento <strong>del</strong>l’esumazione, il corpo<br />
apparve letteralmente fradicio,<br />
ma miracolosamente integro e flessibile,<br />
trasudando un liquido rossastro<br />
dall’odore gradevole. Quando il nuovo<br />
tumulo fu aperto, nel 1950, 1952<br />
e 1955, si constatò che continuava ad<br />
essere ancora flessibile e incorrotto.<br />
La sua esemplare v<strong>it</strong>a monastica<br />
e i numerosi miracoli realizzati con<br />
la sua intercessione, portarono il Papa<br />
Paolo VI a beatificarlo il 5 dicembre<br />
<strong>del</strong> 1965, nei giorni antecedenti la<br />
chiusura <strong>del</strong> Concilio Vaticano II e a<br />
canonizzarlo il 10 ottobre <strong>del</strong> 1977.<br />
Esempio anche per noi<br />
L’esempio di San Charbel Makhlouf<br />
indica un cammino anche nei giorni<br />
attuali, poiché il silenzio e la preghiera<br />
cost<strong>it</strong>uiscono un prezioso ausilio<br />
per trovare le soluzioni alle angosce<br />
e afflizioni <strong>del</strong>l’uomo contemporaneo.<br />
Sbaglia chi pensa che il raccoglimento<br />
sia privilegio esclusivo dei religiosi<br />
di clausura. Esso è alla portata di<br />
tutti noi, poiché “la fonte <strong>del</strong>la vera sol<strong>it</strong>udine<br />
e <strong>del</strong> silenzio non è nelle condizioni<br />
o nella qual<strong>it</strong>à <strong>del</strong> lavoro, ma piuttosto<br />
nel contatto intimo con Dio [...]<br />
Il silenzio, così inteso, può trovarsi per<br />
strada, nello strep<strong>it</strong>o <strong>del</strong> lavoro in fabbrica,<br />
nelle attiv<strong>it</strong>à <strong>del</strong>la campagna, perché<br />
lo portiamo dentro di noi”. 2 <br />
1<br />
BRUNO, OCSO, P. M. Le silence monastique.<br />
2.ed. Besançon: Imprimerie<br />
de L’est, 1954, pag. 4.<br />
2<br />
ROYO MARÍN, Antonio, OP, La vida<br />
religiosa. 2.ed. Madrid: BAC,<br />
1968, pag. 437.<br />
36 Salvami Regina · Luglio 2009