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Salute<br />

01/09 diagnosi & terapia<br />

spazio-salute.it<br />

29<br />

In Emilia Romagna il Gruppo tecnico<br />

regionale ha detto sì allo screen<strong>in</strong>g<br />

neonatale al<strong>la</strong>rgato.<br />

In Campania quello che doveva essere<br />

un piccolo progetto sperimentale<br />

limitato a pochi centri nascita di<br />

Salerno sta diventando una importante<br />

realtà sul territorio.<br />

In Sardegna l’esperienza negativa per<br />

Stefano accelererà i tempi di attivazione.<br />

In Puglia sono stati stanziati i fondi<br />

per l’attivazione dello screen<strong>in</strong>g al<strong>la</strong>rgato,<br />

ma non sono ancora stati resi<br />

disponibili.<br />

La paro<strong>la</strong> agli esperti<br />

Ma<strong>la</strong>ttie Metaboliche Ereditarie<br />

Approccio al<strong>la</strong> diagnosi<br />

Dott. Franco Lilliu - UO Ma<strong>la</strong>ttie del<br />

Metabolismo e Screen<strong>in</strong>g Neonatale,<br />

II Cl<strong>in</strong>ica Pediatrica - Cagliari<br />

Le ma<strong>la</strong>ttie metaboliche ereditarie<br />

subiscono una serie di preconcetti<br />

diffusi che possono portare ad un<br />

ritardo diagnostico. Sono, <strong>in</strong>fatti, considerate:<br />

1- ma<strong>la</strong>ttie molto rare,<br />

2- ma<strong>la</strong>ttie troppo specialistiche,<br />

3- ma<strong>la</strong>ttie il cui sospetto diagnostico<br />

può essere confermato da esami<br />

di <strong>la</strong>boratorio molto complicati.<br />

Al contrario:<br />

1- queste sono rare s<strong>in</strong>go<strong>la</strong>rmente,<br />

ma non come gruppo,<br />

2- è possibile il sospetto diagnostico<br />

anche per il non-specialista<br />

3- è possibile eseguire le <strong>in</strong>dag<strong>in</strong>i di<br />

primo livello nei <strong>la</strong>boratori di base.<br />

L’<strong>in</strong>cidenza complessiva di questo<br />

gruppo di ma<strong>la</strong>ttie <strong>in</strong> Italia è <strong>in</strong>torno a<br />

1/2500 nati vivi. E’ dunque importante<br />

che il pediatra mantenga sempre<br />

un forte sospetto diagnostico, anche<br />

se ovviamente un buon numero di<br />

questi sospetti non saranno successivamente<br />

confermati.<br />

Si pensa sia difficile sospettare cl<strong>in</strong>icamente<br />

un paziente affetto da errore<br />

congenito del metabolismo ossia<br />

che <strong>la</strong> semeiotica cl<strong>in</strong>ica sia troppo<br />

specialistica, <strong>in</strong> realtà sia nel neonato<br />

che nel bamb<strong>in</strong>o più grande,<br />

secondo <strong>la</strong> patologia implicata,<br />

abbiamo dei s<strong>in</strong>tomi importanti e<br />

ben def<strong>in</strong>iti, che possono farci<br />

sospettare una di queste patologie.<br />

Il ruolo del pediatra di base o dello<br />

specialista al momento del sospetto<br />

(e <strong>in</strong> base alle condizioni cl<strong>in</strong>iche), è<br />

quello di avviare gli esami di primo<br />

livello che possono essere eseguiti <strong>in</strong><br />

qualunque <strong>la</strong>boratorio. Questo è vero<br />

soprattutto per il bamb<strong>in</strong>o più grande.<br />

Non sarà <strong>in</strong>vece possibile nel neonato<br />

che dovrà essere preso <strong>in</strong> carico <strong>in</strong><br />

una struttura cl<strong>in</strong>ica che abbia al suo<br />

<strong>in</strong>terno un centro specializzato nel<strong>la</strong><br />

diagnosi e cura delle ma<strong>la</strong>ttie del<br />

metabolismo o <strong>in</strong> alternativa possa<br />

mantenere uno stretto contatto con<br />

tale Centro.<br />

Quando dobbiamo dunque pensare<br />

ad una ma<strong>la</strong>ttia del metabolismo?<br />

La c<strong>la</strong>ssificazione accettata universalmente<br />

è quel<strong>la</strong> di Saudubray, che<br />

suddivide queste ma<strong>la</strong>ttie <strong>in</strong> tre<br />

macrocategorie.<br />

1. Disord<strong>in</strong>i che danno luogo ad un<br />

quadro cl<strong>in</strong>ico cosiddetto di <strong>in</strong>tossicazione,<br />

per accumulo di metaboliti tossici<br />

che l’organismo non è <strong>in</strong> grado di<br />

smaltire, ossia di metabolizzare. Il<br />

difetto enzimatico specifico impedisce,<br />

<strong>in</strong>fatti, <strong>la</strong> trasformazione di alcune<br />

sostanze quali am<strong>in</strong>oacidi e zuccheri.<br />

Queste sostanze o altri metaboliti da<br />

queste derivanti, accumu<strong>la</strong>ndosi sono<br />

di per sé tossiche per l’organismo.<br />

Una volta accumu<strong>la</strong>ti gli am<strong>in</strong>oacidi o<br />

gli zuccheri possono <strong>in</strong>camm<strong>in</strong>arsi<br />

verso altre vie di “smaltimento” trasformandosi<br />

<strong>in</strong> altre sostanze estremamente<br />

tossiche per l’organismo.<br />

Un esempio di ciò è dato dal<strong>la</strong> tiros<strong>in</strong>emia<br />

di tipo I ove non è dannosa<br />

pr<strong>in</strong>cipalmente <strong>la</strong> tiros<strong>in</strong>a che si accumu<strong>la</strong>,<br />

ma il succ<strong>in</strong>i<strong>la</strong>lcetone che da<br />

questa deriva per via del blocco enzimatico.<br />

La terapia recentemente utilizzata<br />

ha lo scopo di bloccare <strong>la</strong> produzione<br />

di succ<strong>in</strong>i<strong>la</strong>cetone pur restando<br />

alta <strong>la</strong> toris<strong>in</strong>a.<br />

In questo caso i s<strong>in</strong>tomi si manifestano<br />

al<strong>la</strong> nascita o meglio, poche<br />

ore dopo e possono rendersi conc<strong>la</strong>mati<br />

poco dopo <strong>la</strong> dimissione del<br />

neonato dal Nido. Infatti, durante <strong>la</strong><br />

gravidanza, il circolo materno ha<br />

avuto <strong>la</strong> funzione di ripulire il sangue<br />

fetale da queste sostanze, dopo <strong>la</strong><br />

nascita ciò non può più avvenire e si<br />

manifestano gravi s<strong>in</strong>tomi.<br />

Spesso i s<strong>in</strong>tomi si manifestano<br />

dopo episodi febbrili <strong>in</strong>tercorrenti<br />

che scatenano il catabolismo proteico<br />

portando a scompenso.<br />

I s<strong>in</strong>tomi possono essere assai generici,<br />

quali difficoltà nell’alimentazione<br />

o scarso accrescimento, <strong>in</strong> altri<br />

casi si hanno s<strong>in</strong>tomi più gravi quali<br />

vomito, letargia, coma, <strong>in</strong>sufficienza<br />

epatica, cardiomiopatia. In questi<br />

casi <strong>la</strong> diagnosi può essere semplice

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