L'Agrotecnico Oggi aprile 11 - Collegio Nazionale degli Agrotecnici
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ATTUALITÀ<br />
APRILE 20<strong>11</strong><br />
In barba al Ministero<br />
La Regione Lombardia è la prima a proporre e<br />
deliberare la delimitazione dei comprensori di bonifica<br />
di MENTORE BERTAZZONI<br />
D<br />
opo oltre due anni di discussione con il Ministero<br />
della Semplificazione in merito alla<br />
riorganizzazione dei Consorzi di Bonifica,<br />
si è registrato il primo risultato da parte della Regione<br />
Lombardia, da sempre contraria alle pretese avanzate dal<br />
Ministero, che ha deliberato una riorganizzazione dei<br />
comprensori di bonifica e irrigazione, dando così ragione<br />
ai presidenti dei consorzi e ai massimi dirigenti delle<br />
organizzazioni di categoria. Con questo provvedimento<br />
di riforma si è operato secondo il modello organizzativo<br />
che rispetta il territorio e<br />
le esigenze delle coltivazioni.<br />
In questo modo i<br />
tecnici agricoli potranno<br />
continuare a utilizzare<br />
la risorsa acqua a beneficio<br />
delle coltivazioni<br />
secondo le esigenze reali<br />
temporali, e non certamente<br />
prestabilite, come<br />
avrebbe voluto il Ministro<br />
delle Semplificazioni<br />
Roberto Calderoli. I<br />
presidenti dei consorzi<br />
sono liberi di organizzare<br />
le strutture territoriali più idonee ad ogni specifico<br />
Consorzio.<br />
La Giunta lombarda, su proposta <strong>degli</strong> assessori al Territorio<br />
e Urbanistica della Lombardia Daniele Belotti,<br />
all’Agricoltura Giulio De Capitani e alla semplificazione<br />
Carlo Maccari, ha approvato la proposta di ridelimitazione<br />
dei comprensori di bonifica e irrigazione. “Con<br />
questa proposta, condivisa anche dagli enti locali -ha spiegato<br />
l’assessore Belotti- si procede al riordino della rete dei<br />
comprensori in un’ottica di razionalizzazione dei costi e dei<br />
servizi offerti. I comprensori infatti - che passeranno da 20<br />
a 12, di cui 3 (Ticino-Oltrepo, Terre dei Gonzaga in destra<br />
Po e Burana) con valenza interregionale - sono stati individuati<br />
e delimitati sulla base d’omogeneità a livello idrografico<br />
e idraulico e saranno maggiormente funzionali alle<br />
esigenze di programmazione, esecuzione e gestione dell’attività<br />
di bonifica, di irrigazione e di difesa del suolo”.<br />
L’assessore De Capitani ha poi sottolineato come “I comprensori<br />
di bonifica e di irrigazione sono realtà centrali nel<br />
panorama dell’agricoltura e la loro riorganizzazione ne rafforzerà<br />
il ruolo, contribuendo allo sviluppo del settore primario”.<br />
Alla comunicazione<br />
dell’avvenuta approvazione<br />
del documento, è<br />
esplosa la soddisfazione<br />
dei massimi dirigenti<br />
delle organizzazioni di<br />
categoria.<br />
“Il provvedimento è un<br />
primo importante passo<br />
-ha commentato l’assessore<br />
Maccari-, ora c’è il<br />
lavoro per il riordino normativo,<br />
che ci permetterà<br />
di proseguire il confronto<br />
con i territori per completare<br />
questa riforma strutturale”.<br />
Nella delibera sono diversi i consorzi soppressi o accorpati.<br />
Mantova, la provincia con il maggior numero<br />
di consorzi, (7 su 20) riduce a 5 la cifra pur rimanendo<br />
in pole position. Spariscono completamente i consorzi di<br />
bonifica Alta e Media pianura Mantova e Colli Morenici<br />
che saranno fusi nel nuovo consorzio “Destra Mincio”<br />
mentre Fossa di Pozzolo e Bonifica di Sud Ovest daranno<br />
vita al nuovo “Laghi di Mantova”. Gli altri accorpamenti<br />
sono di facile comprensione se si confrontano le<br />
singole province.<br />
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