L'Agrotecnico Oggi aprile 11 - Collegio Nazionale degli Agrotecnici
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PROFESSIONE AGROTECNICO<br />
così poco amato, perché è così poco capito. Vogliamo allora<br />
riproporlo integralmente, con alcune “note a margine” che<br />
spieghino il senso delle parole più criptiche, almeno per chi<br />
non è uno storico.<br />
IL CANTO DEGLI ITALIANI<br />
“Fratelli d’Italia<br />
L’Italia s’è desta<br />
Dell’elmo di Scipio 1<br />
S’è cinta la testa.<br />
Dov’è la vittoria?<br />
Le porga la chioma;<br />
Ch’è schiava di Roma 2<br />
Iddio la creò.<br />
Stringiamoci a coorte! 3<br />
Siam pronti alla morte.<br />
L’Italia chiamò.”<br />
1<br />
Il riferimento è a Publio Cornelio Scipione, il generale romano<br />
che il 18 ottobre 202 a.c. a Zama (vicino a Cartagine)<br />
sconfisse l’esercito di Annibale.<br />
“Uniamoci, amiamoci, 4<br />
L’unione e l’amore<br />
Rivelano ai popoli<br />
Le vie del Signore.<br />
Giuriam di far libero<br />
Il suolo natìo:<br />
Uniti, per Dio,<br />
Chi vincer ci può?<br />
Stringiamoci a coorte!<br />
Siam pronti alla morte.<br />
L’Italia chiamò.”<br />
4<br />
“Uniamoci, amiamoci” è una singolare affermazione in un inno<br />
nazionale! Ma il riferimento è alle idee di Vincenzo Gioberti<br />
(nato nel 1801 e morto nel 1852), un sacerdote ma anche un<br />
filosofo ed un politico, tanto da essere una figura preminente<br />
per il Risorgimento italiano. Le sue teorie, che ebbero una<br />
forte influenza nelle elite dell’epoca, erano un misto di senso<br />
religioso e liberalismo.<br />
Gioberti identificava la religione con la civiltà, giungendo a<br />
concludere che vi fosse una “supremazia morale” dell’Italia nel<br />
2<br />
“Ch’è schiava di Roma” è appunto la “Vittoria”, che idealmente<br />
arride alla capitale d’Italia.<br />
3<br />
“Stringiamoci a coorte”, qui il riferimento è alla “Coorte” cioè<br />
all’unità di base dell’esercito romano. Le Coorti, già sperimentate<br />
con successo da Scipione l’Africano, vennero poi adottate<br />
in via generalizzata. Una Coorte era composta di 600 uomini,<br />
10 Coorti costituivano una Legione.<br />
“Noi siamo da secoli<br />
Calpesti, derisi,<br />
Perché non siam popolo,<br />
Perché siam divisi.<br />
Raccolgaci un’unica<br />
Bandiera, una speme:<br />
Di fonderci insieme<br />
Già l’ora suonò.<br />
Stringiamoci a coorte!<br />
Siam pronti alla morte.<br />
L’Italia chiamò.”<br />
Qui il testo è chiaro, fa riferimento al fatto che l’Italia fu per<br />
secoli terra di conquista delle potenze straniere, che avevano<br />
facile gioco ad approfittare delle divisioni interne ai vari potentati<br />
regionali.<br />
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