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ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

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VAi<br />

n°373<br />

Podismo<br />

12<br />

Tutti vittoriosi<br />

Un appassionante Campionato del Mondo delle 24 ore a Bergamo<br />

Riflessioni in azzurro. Innanzitutto desidero<br />

partire con un elogio spassionato<br />

sulle capacità organizzative dei<br />

Runners Bergamo, che oltre ad essere stati<br />

ottimamente supportati dai Dirigenti e Giudici<br />

locali della Federazione Italiana di Atletica<br />

leggera hanno saputo coinvolgere con<br />

profitto le Amministrazione locali, importanti<br />

aziende ed istituti e uno staff di risorse<br />

umane, davvero impareggiabili. Gli italiani<br />

di Stefano Scevaroli - Renata D’Antoni - Foto Maurizio Crispi<br />

hanno dimostrato efficienza e spettacolarità<br />

su tutti i versanti, quello tecnico, quello logistico,<br />

quello altrettanto delicato dell’accoglienza<br />

ed infine quello dei cerimoniali, che<br />

è apparso sicuramente come una ciliegina<br />

sulla torta.<br />

Parliamo con altrettanto entusiasmo della<br />

squadra femminile azzurra, che si è ben distinta<br />

sia a livello individuale, sia a livello collettivo,<br />

sia in termini di classifica, sia in termini<br />

di risultato tecnico, tenendo<br />

conto anche delle difficoltà<br />

create dal primo caldo<br />

primaverile.<br />

Nella gara individuale, è arrivata<br />

una importante medaglia<br />

di bronzo da Monica<br />

Casiraghi, dimostratasi a<br />

Bergamo all’altezza del suo<br />

immenso valore tecnico e<br />

caratteriale, nonostante la<br />

responsabilità di correre<br />

“in casa”, capace alla fine<br />

di sfiorare con 223,848<br />

km la miglior prestazione<br />

Classifica a squadre<br />

Maschile<br />

1. Giappone 706.984 km; 2. Russia 693.445 km (1°<br />

Campionato Europeo); 3. Germania 689.111 km (2°<br />

Campionato Europeo).<br />

Femminile<br />

1. Francia 684.078 km (1° Campionato Europeo); 2.<br />

Usa 636.159 km; 3. Italia 626.386 km (2° Campionato<br />

Europeo).<br />

italiana della specialità, peraltro già sua dal<br />

2008 con 226,130 km. Malgrado alcune crisi<br />

subite nella prima metà di gara, Monica ha<br />

reagito con molta caparbietà, consapevole<br />

di poter conquistare una medaglia mondiale,<br />

riconquistando prima e difendendo poi la<br />

terza posizione, trascinando le compagne di<br />

squadra ad un risultato collettivo di notevole<br />

portata.<br />

Proprio la nostra squadra femminile ha rappresentato<br />

una bellissima sorpresa di compattezza<br />

e di grandi individualità. Oltre alla<br />

performance della Casiraghi, possiamo contare<br />

infatti sulla straordinaria prestazione di<br />

Annemarie Gross, tanto concentrata in gara<br />

e altrettanto trascinatrice goliardica fuori<br />

dalla competizione. Annemarie è riuscita a<br />

conseguire il suo primato personale e a scrivere<br />

la seconda miglior prestazione italiana<br />

di tutti i tempi con 215,911 km facendo capire<br />

di poter superare presto anche i 220 km.<br />

Le altre quattro ragazze si sono alternate nel<br />

ruolo di terza italiana a fare punteggio (i risultati<br />

delle prime tre contano per la classifica<br />

di squadra). Alla fine la terza prestazione<br />

azzurra con 186,627 km ce l’ha regalata una<br />

grandissima Lorena Di Vito, capace dopo<br />

quasi un anno di vari infortuni di riconquistare<br />

una buona condizione che fa ben sperare<br />

per un suo completo ritorno ad altissimi<br />

livelli. Ha migliorato il suo primato personale<br />

anche Virginia Oliveri con 183,425 km.<br />

L’atleta ligure, di origine argentina, ci ha abituato<br />

a migliorare il proprio personale ad<br />

ogni apparizione e siamo convinti che potrà<br />

crescere ancora e diventare una pedina sicura<br />

della nostra squadra. Così come lo sarà sicuramente<br />

Monica Barchetti, che ha riportato<br />

un buon risultato di 183,026 km nonostante<br />

l’infortuno che l’ha bloccata proprio nell’ultimo<br />

periodo di preparazione. Monica Barchetti<br />

ha dimostrato anche a Bergamo di poter<br />

costituire una pedina indispensabile per il<br />

team rosa confermando le sue potenzialità<br />

decisamente superiori ai 200 km. Cerniera e<br />

collante sicura di questa squadra è stata ancora<br />

una volta un’altra Monica, ma questa<br />

volta con il kappa come simpaticamente la<br />

riconoscono e si riconosce lei<br />

stessa: parliamo di Monika<br />

Moling. Dal 2003 è capace di<br />

esprimersi in azzurro tra i<br />

180 e il muro dei 200 km che<br />

ha già superato due volte. In<br />

questa occasione è arrivata<br />

con lo stesso identico risultato<br />

di Monica Barchetti, dando<br />

un aiuto sostanziale nell’ultima<br />

ora di gara correndo

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