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ISSN 1974-0301 - Rivista Vai

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vincia di Belluno (anziché da Valfredda),<br />

e arrivo a Passo San Pellegrino in<br />

Trentino, dopo una serie di salite e discese<br />

tutte su pista, per ovvii motivi di<br />

sicurezza.<br />

Problemi di visibilità innanzitutto, perché<br />

una fitta nebbia e un’insistente<br />

nevicata hanno fatto “navigare a vista”<br />

gli atleti i quali, nel pallore plumbeo<br />

della giornata, avevano come unico<br />

riferimento le bandierine che segnalavano<br />

salite (verdi) e discese (rosse).<br />

Tecnicamente non è stata una gara di<br />

puro scialpinismo ma, viste le condizioni<br />

della giornata, di più gli organizzatori<br />

non potevano davvero fare. Tuttavia<br />

la neve abbondante caduta sulle<br />

piste (gran parte chiuse, appunto, a<br />

causa della mancanza di visibilità) ha<br />

reso faticoso l’incedere in salita con le<br />

pelli, costringendo i concorrenti a<br />

spingere spesso anche in discesa, su<br />

un fondo pesante che frenava l’entusiasmo<br />

anche dei più arditi.<br />

Lo start è stato dato con un’ora di ritardo<br />

per consentire ai 400 iscritti di<br />

raggiungere Caverson, il nuovo punto<br />

di partenza (anche la viabilità stradale<br />

era rallentata dalla nevicata), e subito<br />

si è creato un trenino che ha messo in<br />

luce i migliori che avrebbero poi monopolizzato<br />

la giornata.<br />

Un trenino composto da Riz, Zulian,<br />

Follador, Mair, Dezulian e Canteri, a fare<br />

la traccia nella neve fresca per il<br />

gruppone.<br />

Martin Riz è stato il più attivo, anche<br />

se, alla fine della prima salita, è stato<br />

Zulian ad arrivare per primo al cambio<br />

pelli. L’’esperienza di Riz gli ha consentito<br />

pero’ un pit-stop velocissimo che<br />

lo ha fatto ripartire per primo trascinandosi<br />

in scia Follador e Zulian, con<br />

Mair costretto ad inseguire.<br />

Al secondo cambio pelli al “campo Arva”<br />

Zulian aveva recuperato la leadership,<br />

con Riz e Follador a soffiargli sul<br />

collo, ma Riz è sceso a rotta di collo dal<br />

Col Margherita, e a Passo San Pellegrino<br />

è stato il più lesto a rimettere le pelli<br />

sotto la soletta e ad incamminarsi verso<br />

Cima Uomo. Una manciata di secondi<br />

di vantaggio, assorbiti però subito da<br />

Zulian, ma anche Follador all’inizio della<br />

salita di Cima Uomo era già in coda ai<br />

due fassani ricostituendo così il “trenino”<br />

che si era formato sul Col Margherita.<br />

Alle loro spalle Mair, Dezulian e Canteri<br />

spingevano sull’acceleratore mentre<br />

dietro si accodavano anche Trettel e,<br />

più staccato, Antiga. Una lunga salita, e<br />

dopo il cambio pelli la discesa finale che<br />

piombava sul traguardo. Sembrava ormai<br />

tutto deciso, ma in salita Mair aumentava<br />

il ritmo, mentre sulla discesa<br />

a Zulian succedeva l’imprevedibile, lo<br />

sci sinistro si apriva in due ed era l’addio<br />

al podio.<br />

A Passo San Pellegrino, sempre sotto<br />

l’insistente nevicata, gli applausi erano<br />

tutti per Martin Riz che tagliava il traguardo<br />

per primo (1h35’35”), felice<br />

ma contrariato. Finalmente era riuscito<br />

a vincere la Pizolada delle Dolomiti<br />

dopo tanti piazzamenti, ma non era la<br />

gara che voleva. Costretto a fare spesso<br />

la traccia nella neve, non ha potuto<br />

esprimersi come desiderava, soprattutto<br />

sul tecnico.<br />

Con Zulian costretto a scendere su un<br />

solo sci, il secondo posto era di Friedl<br />

Mair staccato di oltre un minuto, e sul<br />

podio saliva a pieno titolo anche il falcadino<br />

Alessandro Follador. Poi seguivano<br />

gli altri protagonisti di giornata,<br />

Dezulian, Canteri e lo sfortunato Zulian.<br />

Tra le donne, Sabrina Zanon in gran<br />

giornata siglava la Pizolada delle Dolomiti<br />

numero 33. Per lei la prima vera<br />

vittoria da agonista e la leadership della<br />

Coppa Dolomiti, strappata a Orietta<br />

Calliari che finiva terza, preceduta anche<br />

da Carla Jellici.<br />

Tra gli junior successo di Davide Pierantoni<br />

e Anna Recla e tra i cadetti di<br />

Mirko Ferrari e Stefania Casari. Tra i<br />

numerosissimi “amatori” miglior tempo<br />

di Werner Toth.<br />

Davide Aiello<br />

Classifica<br />

Maschile:<br />

1. Riz Martin (Bogn da Nia) 1.35.35; 2.<br />

Mair Friedl (Mountain Ski S.S.Campo<br />

T.) 1.36.56; 3. Follador Alessandro<br />

(Dolomiti Skialp) 1.37.05; 4. Dezulian<br />

Riccardo (Bogn da Nia) 1.38.22; 5.<br />

Canteri Marco (US Primiero San Martino)<br />

1.38.52;<br />

Femminile:<br />

1. Zanon Sabrina (Asd Cauriol)<br />

1.59.30; 2. Jellici Carla (Bogn da Nia)<br />

2.01.09; 3. Calliari Orietta (Sc Brenta<br />

Team) 2.03.40; 4. Margoni Ketti (Us<br />

Dolomitica) 2.06.21; 5. Senik Jennifer<br />

(Asd Montanaia Racing) 2.14.12.<br />

ISki Alp<br />

Dolomiti di Brenta<br />

Doppietta per il GS Esercito nella 35 a<br />

Ski Alp Dolomiti di Brenta che ha dominato<br />

sia la prova maschile con Matteo<br />

Eydallin tra gli uomini e Gloriana<br />

Pellissier in campo femminile. Oltre<br />

agli atleti sono stati sole e neve i protagonisti<br />

della giornata del 13 aprile a<br />

Madonna di Campiglio sui pendii del<br />

Grostè.<br />

Oltre 200 al via nei pressi del rifugio<br />

Boch, con il gruppo dei migliori subito<br />

lesto ad impostare un ritmo veloce. Un<br />

passo alternato con le pelli sotto gli sci<br />

verso l’attacco della prima vera salita,<br />

quella che portava al cambio pelli di<br />

Passo Grostè (2.560 m.), un’ascesa che<br />

i due alpini Eydallin e Reichegger hanno<br />

affrontato per primi, é quello che gli<br />

appassionati saliti a Passo Grostè hanno<br />

potuto ammirare: un lungo cordone di<br />

scialpinisti che salivano zigzagando sui<br />

tornanti scolpiti nella neve.<br />

Tra le donne subito al comando si è portata<br />

l’alpina Gloriana Pellissier, che ha<br />

messo in mostra una marcia in più rispetto<br />

ad Orietta Calliari e Nadia Scola,<br />

le quali sono salite appaiate verso il primo<br />

cambio pelli di Passo Grostè.<br />

La prima discesa era un vorticoso canalone,<br />

quello “del Campaniletto dei Camosci”,<br />

con una pendenza superiore<br />

al 45% che ha messo in luce le grandi<br />

doti dei due alpini. Hanno subito fatto<br />

il vuoto, con Eydallin ancora più “spericolato”<br />

del solito ben deciso a ritornare<br />

a Salice d’Ulzio con l’automobile<br />

in palio.<br />

Reichegger non ha mai mollato la presa,<br />

incollandosi alle code del compagno<br />

di squadra. Il successivo cambio<br />

pelli annunciava agli atleti la nuova salita,<br />

quella che scollinava a Castello di<br />

Vallesinella (2.782 m.) dopo un dislivello<br />

di oltre 700 metri in poco più di<br />

due chilometri e con un tratto in assetto<br />

alpinistico, sci sullo zaino.<br />

La situazione vedeva i due di testa, Eydallin<br />

e Reichegger, allungare leggermente<br />

sui due temibili francesi Bon<br />

Mardion e Perrier, mentre dietro si formava<br />

un gruppetto con Holzknecht,<br />

Lenzi e Pedrini, ma pure con Brunod<br />

che iniziava un lento recupero, imitato<br />

da Riz.<br />

Tra le donne, la Pellissier era sempre irraggiungibile<br />

dalle avversarie, un altro<br />

pianeta, insomma. Sulla salita di Castello<br />

di Vallesinella alle sue spalle si è<br />

portata la fassana Nadia Scola, con<br />

Orietta Calliari in leggero ritardo ma<br />

che non perdeva di vista la Scola.<br />

La successiva discesa, un canalone<br />

ghiacciato con 730 metri in “apnea”<br />

che riportava al sentiero Tuckett, consentiva<br />

a Matteo Eydallin di guadagnare<br />

qualche metro su Reichegger.<br />

Una discesa “diretta” per il leader della<br />

Ski Alp Race Dolomiti di Brenta,<br />

mentre Reichegger tentava qualche<br />

scodata per frenare la velocità impressionante.<br />

A quel punto la gara, che proponeva<br />

ancora 350 metri di dislivello all’insù<br />

verso Corna Rossa, vedeva i due alpini<br />

distanziati involarsi da soli verso il traguardo<br />

di Rifugio Boch. Dietro i due<br />

francesi perdevano terreno, ma procedevano<br />

perfettamente incollati uno all’altro.<br />

Quasi un minuto divideva i due<br />

dai leaders, distacco che era ormai impossibile<br />

colmare.<br />

Negli ultimi metri Eydallin accelerava<br />

ancora un po’ lasciandosi dietro un arrendevole<br />

Reichegger. Così Matteo Eydallin<br />

bloccava il cronometro su<br />

1h44’55”, un tempo che ha dell’incredibile,<br />

record della gara. E il cronometro<br />

scandiva ancora 9” prima che Reichegger<br />

potesse salutare il rivale sul<br />

traguardo, che già festeggiava il suo<br />

speciale premio imitando la guida al<br />

volante.<br />

Dopo due minuti arrivavano i due<br />

transalpini Perrier e Bon Mardion appaiati,<br />

e così balzavano insieme sul podio<br />

condividendo la medaglia di bronzo.<br />

Gloriana Pellissier non mollava più la<br />

leadership femminile e concludeva in<br />

solitaria la gara col tempo di<br />

2h12’08”, con 12’ su Orietta Calliari<br />

che chiudeva al secondo posto davanti<br />

a Nadia Scola.<br />

Erano in gara anche i giovani. Tra i cadetti<br />

successi per Stefania Casari e<br />

Mirko Ferrari e tra gli junior per Martina<br />

Valmassoi e Michele Boscacci.<br />

L’ultima prova della Coppa Dolomiti<br />

incoronava definitivamente Martin Riz<br />

e Orietta Calliari.<br />

Organizzazione di pregio dello Spor-<br />

Varie<br />

IE’ mancato<br />

Giuliano Rodeghiero<br />

Si è spento ad Asiago Giuliano Rodeghiero.<br />

Insieme alla sorella Roberta era<br />

titolare della ditta Rode, famosa ditta<br />

produttrice di scioline, attività iniziata<br />

dal padre Rizzieri, protagonista come<br />

ting Club Campiglio che, grazie al<br />

supporto di Funivie e APT Campiglio,<br />

Regole di Spinale e Manez, Comuni di<br />

Pinzolo e Ragoli, Casse Rurali di Pinzolo<br />

e Adamello Brenta,<br />

Stefano Girardi<br />

Classifica:<br />

Senior maschile:<br />

1) Eydallin Matteo (CS Esercito)<br />

1.44.55; 2) Reichegger Manfred (CS<br />

Esercito) 1.45.04; 3) Perrier Florent<br />

(Francia) 1.46.47; 3) Bon Mardion William<br />

(Francia) 1.46.47; 5) Lenzi Damiano<br />

(Valleanzasca) 1.48.08; 6) Pedrini<br />

Daniele (Alta Valtellina) 1.48.15; 7)<br />

Holzknecht Lorenzo (Alta Valtellina)<br />

1.48.50; 8) Lugger Alexander (Austrian<br />

Team) 1.49.58; 9) Riz Martin<br />

(Bogn da Nia) 1.50.33; 10) Lanfranchi<br />

Pietro (Lame Perrel Ranica) 1.50.46.<br />

Senior femminile:<br />

1) Pellissier Gloriana (CS Esercito)<br />

2.12.08; 2) Calliari Orietta (Brenta<br />

Team) 2.24.37; 3) Scola Nadia (Ski<br />

Team Fassa) 2.27.55; 4) Botti Giulia<br />

(GS Altitude) 2.43.12; 5) Bones Bice<br />

(Valle dei Laghi) 2.53.58<br />

Junior maschile:<br />

1) Boscacci Michele (Albosaggia)<br />

1.16.09; 2) Thaler Wienfrid (Brenta<br />

Team) 1.21.15; 3) Bignotti Matteo (Alta<br />

Valtellina) 1.21.40<br />

Junior femminile:<br />

1) Valmassoi Martina (Dolomiti Ski<br />

Alp) 1.51.58; 2) Recla Anna (Brenta<br />

Team) 2.14.20; 3) Colombo Martina<br />

(Valtartano) 2.17.17<br />

Cadetti maschile:<br />

1) Ferrari Mirko (Alpin go Val Rendena)<br />

1.31.36; 2) Bettega Simone (San Martino)<br />

1.38.38; 3) Baldassari Ivan (Brenta<br />

Team) 2.34.17<br />

Cadetti femminile:<br />

1) Casari Stefania (Ski Team Fassa)<br />

2.09.54<br />

Trentino, Carlsberg, Camp e Ski Trab,<br />

chiude un albo d’oro ricco di nomi<br />

qualificati.<br />

atleta di livello nello sci di fondo prima<br />

e produttore innovativo di scioline poi.<br />

La disponibilità e l’affabilità di Giuliano<br />

mancherà molto a chi lo ha conosciuto<br />

di persona. La redazione di VAI<br />

e tutti gli amici sono vicini in questa triste<br />

occasione alla famiglia e a tutti coloro<br />

che, come noi, gli hanno voluto<br />

bene.<br />

VAi<br />

n°373<br />

Cronache • Podismo • Ultramaratona • Sci alpinismo • Varie<br />

25

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