SettembreOttobre
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La pagina del Rettore<br />
Le “Ave”<br />
che ritmano la vita<br />
Carissimi amici,<br />
Dopo la pausa estiva riprendiamo<br />
con serenità<br />
il nostro cammino e il<br />
nostro dialogo nelle pagine della<br />
rivista a cui siete affezionati.<br />
Il mese di settembre è ricco di<br />
feste mariane, non c’è che l’imbarazzo<br />
della scelta: la Natività<br />
di Maria (8), il nome di Maria<br />
(12), la B.V. M. Addolorata (15),<br />
la B.V. della Mercede (24); sono<br />
tante occasioni per guardare a lei,<br />
orientare la nostra vita sul modello<br />
suo e invocarla nelle varie situazioni<br />
che incontriamo sul nostro<br />
cammino.<br />
Ottobre sarà invece il mese del<br />
Rosario, preghiera antica, ma sempre<br />
attuale, da riscoprire e da valorizzare.<br />
Il Rosario, imparato fra le<br />
braccia di mamma Margherita,<br />
ha alimentato tutto il cammino<br />
di Don Bosco, ha caratterizzato<br />
la sua devozione mariana e lo ha<br />
reso capace di seguire con coraggio<br />
Gesù. Il Rosario, infatti,<br />
anche se presenta una fisionomia<br />
mariana, è preghiera che orienta<br />
tutta l’attenzione su Gesù e concentra<br />
in sé la profondità dell’intero<br />
messaggio evangelico, in<br />
una semplice, ma ricca sintesi.<br />
Alla scuola di Maria s’impara a<br />
contemplare la bellezza del volto<br />
di Gesù e della sua persona e<br />
si comprende la profondità del<br />
suo amore. Sullo sfondo delle parole<br />
dell’Ave Maria passano davanti<br />
agli occhi dell’anima i principali<br />
episodi della vita di Gesù<br />
Cristo. Essi ci mettono in comunione<br />
viva con Lui attraverso il<br />
Cuore di sua Madre. Nello stesso<br />
tempo il nostro cuore può racchiudere<br />
in queste decine del Rosario<br />
le tante realtà che compongono<br />
la vita di ognuno di noi,<br />
della nostra famiglia, della nostra<br />
comunità, della società, della<br />
Chiesa e dell’umanità intera.<br />
Vicende personali e vicende del<br />
prossimo, delle persone a noi più<br />
vicine e di quelle lontane, di tutti<br />
coloro che ci stanno più a cuore.<br />
La semplice preghiera del Rosario<br />
batte il ritmo della vita umana.<br />
Se guardiamo alle generazioni<br />
che ci hanno preceduto, vediamo<br />
che spesso nelle loro mani troviamo<br />
la corona del Rosario, recitato<br />
in famiglia la sera; una preghiera<br />
semplice, ma capace di<br />
dare forza per affrontare con fede<br />
e speranza la vita e le sue prove.<br />
Il Rosario non è una preghiera<br />
Giovanni Paolo II pregava il Rosario più volte al giorno.<br />
vecchia, perché il Vangelo non è<br />
vecchio! Oggi vediamo, forse con<br />
un po’ di meraviglia, che tanti<br />
giovani stanno ritrovando questa<br />
preghiera popolare, la stanno<br />
amando e sono fedeli alla sua recita.<br />
È certamente un segno di<br />
speranza per il futuro.<br />
Giovanni Paolo II così concludeva<br />
la sua Lettera apostolica<br />
sul Rosario: “Carissimi fratelli e<br />
sorelle! Una preghiera così facile,<br />
e al tempo stesso così ricca,<br />
merita davvero di essere riscoperta<br />
dalla comunità cristiana.<br />
Guardo a voi tutti, fratelli e sorelle<br />
di ogni condizione, a voi, famiglie<br />
cristiane, a voi, ammalati e anziani,<br />
a voi giovani: riprendete<br />
con fiducia tra le mani la corona<br />
del Rosario, riscoprendola alla luce<br />
della Scrittura, in armonia con<br />
la Liturgia, nel contesto della vita<br />
quotidiana. Che questo mio appello<br />
non cada inascoltato!” (43).<br />
A tutti il nostro saluto e l’assicurazione<br />
del nostro ricordo in<br />
Basilica per voi.<br />
Don Franco Lotto<br />
Rettore<br />
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