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infatti il media più utilizzato in Italia, l’unico in grado di raggiungere tutte le
fasce sociali della popolazione, soprattutto quelle meno agiate e istruite.
L’ipotesi sulla quale sta lavorando il CNIPA è l’attivazione di un nuovo canale di
comunicazione verso il cittadino.
I primi presupposti per il successo dell’operazione si stanno realizzando:
oltre quattro milioni di persone sono in grado di ricevere il segnale digitale, un
numero che sta rapidamente crescendo;
le scelte tecniche effettuate si stanno rivelando corrette: passaggio rapido al digitale,
forte incentivazione di strumenti interattivi, adozione di soluzioni standard;
29 progetti sperimentali, promossi da Regioni ed Enti locali con il coordinamento
del CNIPA, sono in fase di attivazione. Ciascuno di essi porterà un certo
numero di servizi interattivi informativi (nei settori del turismo, della salute, della
scuola) nelle case degli italiani;
Italia Utile, il portaleTV delle pubblica amministrazione sviluppato dal CNIPA e
dalla Rai, è una sorta di supertelevideo di approfondimento dei temi trattati dal
canale televisivo Rai Utile. Il portale è andato in onda nel novembre 2004.
La Fondazione Ugo Bordoni sta coordinando alcuni progetti di sperimentazione
avanzata delle tecniche di interattività basate sulla disponibilità della larga banda
e della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per l’identificazione dell’utente.
L’insieme di queste iniziative disegna il ruolo dell’Italia come leader europeo del
t-government. In questa fase, il CNIPA sta enfatizzando tre concetti fondamentali:
la semplicità delle applicazioni, la localizzazione delle applicazioni, il riuso
dei contenuti del mondo web. Solo successivamente si svilupperà una maggiore
integrazione tra t-government e televisione, necessaria per la diffusione dei
servizi sulla totalità dei telespettatori.
Nota 8 - L’emissione dei pareri
Nel corso del 2004 sono stati emessi dal CNIPA 184 pareri, di cui 141 ordinari,
18 riservati o “segreti”, 25 sospensivi. Gli esiti sono stati favorevoli in 151 casi e
contrari in 8. In 7 casi vi è stata una richiesta di parere poi ritirata dall’amministrazione
proponente.
La spesa complessiva trattata è stata di circa 1.577 milioni di euro, dei quali 72
milioni corrispondenti ai pareri negativi e 95 milioni alle richieste di parere ritirate.
I pareri favorevoli hanno riguardato un ammontare di 1.505 milioni di euro. A
seguito della valutazione di tali richieste, la spesa ritenuta congrua è risultata di
1.438 milioni di euro, con una riduzione di 67 milioni di euro. La riduzione è stata
ottenuta sia a seguito di una verifica del non allineamento dell’importo rispetto ai
valori di mercato, sia attraverso la ridefinizione di alcuni aspetti dei progetti stessi.