Marino Meazzi ci ha lasciato - Dismamusica
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Dalla PRIMA<br />
segue da pag. 1<br />
Anaheim, incontro<br />
con l’America<br />
50 Km. a sud di Los Angeles,<br />
nella terra delle arance e di Disneyland,<br />
Anaheim <strong>ci</strong> accoglie<br />
come ogni anno con le migliaia<br />
di lu<strong>ci</strong> accese di notte e di giorno<br />
senza un gran motivo e con<br />
i larghi viali fitti di palme che si<br />
elevano altissime verso un <strong>ci</strong>elo<br />
celeste limpido e, forse per<br />
la vi<strong>ci</strong>nanza dell’oceano Pa<strong>ci</strong>fico,<br />
veramente infinito. Quest’anno<br />
dobbiamo coprir<strong>ci</strong> molto<br />
più del solito: la temperatura<br />
non è così mite, le notizie di<br />
neve e freddo ascoltate prima<br />
di partire erano forse esagerate,<br />
ma non <strong>ci</strong> era mai capitato<br />
di indossare s<strong>ci</strong>arpe e pesanti<br />
giacconi, soprattutto nelle us<strong>ci</strong>te<br />
serali.<br />
Viaggio ottimo, nonostante le<br />
sempre più diffi<strong>ci</strong>li normative<br />
in vigore negli aeroporti e la severità<br />
alla frontiera degli Stati<br />
Uniti; quando arriviamo davanti<br />
all’albergo è sera e la passeggiata<br />
per il centro commer<strong>ci</strong>ale<br />
“The Block” serve a tirare un<br />
po’ tardi per alleviare i disagi<br />
della differenza di fuso orario.<br />
Qui iniziano le prime riflessioni<br />
su un Paese che è forse il più<br />
contraddittorio del mondo: dal<br />
kitch e dall’inutilità di alcuni negozi<br />
o dagli arredi improponibili<br />
di strade e di interni, si passa<br />
a librerie piene di pubblicazioni<br />
interessantissime, di CD, DVD,<br />
foto, manifesti che fanno gola,<br />
all’interno di sale molto accoglienti,<br />
con caffetteria, pasticceria<br />
e tanta, tanta gente che<br />
trascorre lì la serata, visto che<br />
la chiusura è alle 23.00. Si va a<br />
dormire riflettendo sul fatto che<br />
questo non capita di frequente<br />
in Italia, dove i giovani,<br />
per mancanza<br />
di suggerimenti o<br />
di luoghi stessi,<br />
non scelgono di<br />
certo una libreria<br />
come punto<br />
d’incontro serale.<br />
Un esempio<br />
che sarebbe invece<br />
da seguire.<br />
Gli artisti,<br />
la Fiera<br />
Quando la mattina si parte per<br />
andare in fiera, la prima tappa<br />
d’obbligo è uno dei numerosissimi<br />
locali di ristorazione<br />
della <strong>ci</strong>ttà: accoglienza e<br />
gentilezza a livelli altissimi,<br />
<strong>ci</strong>bo e caffé da dimenticare.<br />
Così, tra una famiglia<br />
in pro<strong>ci</strong>nto di muoversi<br />
per la giornata a Disneyland<br />
e molti operatori<br />
pronti per la visita alla<br />
nostra fiera, si cerca<br />
scampo dalle uova<br />
strapazzate con<br />
salsicce e burro in<br />
quantità, optando<br />
per un pancake,<br />
leggermente<br />
più<br />
digeribile<br />
alle<br />
8,30. Capita molte volte di incontrare<br />
già durante la colazione<br />
qualche big delle aziende di<br />
strumenti musicali o qualche<br />
musi<strong>ci</strong>sta in <strong>ci</strong>rcolazione. Con<br />
piacere si nota Robert Godin<br />
o Lloyd Baggs, si ascolta Larry<br />
Fishman o Jean Larrivèe, si<br />
apprezza il caffè offerto dai chitarristi<br />
Harvey Reid o Alex De<br />
Grassi.<br />
Questo aspetto del NAMM, la<br />
possibilità di incontrare di persona<br />
molti dei nomi che stanno<br />
facendo la storia degli strumenti<br />
musicali dell’era moderna<br />
–da personaggi dei nostri<br />
giorni a personaggi miti<strong>ci</strong> come<br />
Jim Mars<strong>ha</strong>ll, inossidabilmente<br />
seduto al tavolo dello stand<br />
dei suoi amplificatori a firmare<br />
autografi– è una delle più affas<strong>ci</strong>nanti<br />
particolarità di questo<br />
grande appuntamento internazionale.<br />
In nessun festival e in<br />
nessun’altra manifestazione si<br />
<strong>ha</strong> una così alta concentrazione<br />
di artisti: sia di performer,<br />
sia di progettisti e costruttori<br />
di strumenti musicali ed accessori.<br />
Ti trovi allo stand Ibanez e ries<strong>ci</strong><br />
ad avere la foto con dedica<br />
di Steve Vai, saluti Jim Mars<strong>ha</strong>ll<br />
e vedi un numero di persone<br />
in coda per salutare Paul<br />
Stanley dei Kiss (invidiabile la<br />
sua forma nonostante<br />
l’età), torni di sera<br />
in albergo e incro<strong>ci</strong><br />
e saluti Chris<br />
Martin IV! Se<br />
poi, come mi capita<br />
da un po’ di<br />
anni lavorando<br />
alla mia manifestazione<br />
di Sarzana,<br />
conos<strong>ci</strong> ormai un po’ tutti,<br />
ti accorgi che c’è come una<br />
grande famiglia, un <strong>ci</strong>rco che si<br />
sposta nei grandi appuntamenti<br />
del settore, dove tutti sono<br />
accomunati da una grande passione,<br />
nonostante siano spesso<br />
tra loro anche concorrenti,<br />
e da un grande rispetto re<strong>ci</strong>proco.<br />
Passione<br />
e business<br />
È un grande esempio la passione<br />
che, unita al business,<br />
muove tutti questi personaggi.<br />
È come dovrebbe sempre essere:<br />
lavorare con grande amore<br />
e dedizione ed essere in affari,<br />
cercando il giusto guadagno<br />
da un lavoro molto impegnativo;<br />
la musica è nello stesso tempo<br />
un’alta espressione della capa<strong>ci</strong>tà<br />
artistica umana ed un mercato<br />
produttivo, una realtà del<br />
mondo del lavoro capace di produrre<br />
ricchezza e occupazione.<br />
Viene spontaneo il paragone<br />
con un’Italia ancora acerba come<br />
mentalità, dove, quando<br />
si spiega a qualcuno<br />
che si lavora<br />
nel<br />
mondo della musica, <strong>ci</strong> si sente<br />
spesso rispondere “Beato<br />
te!”. Ed è una vera impresa<br />
cercare di far capire che invece<br />
lavori 12 e più ore al giorno, e<br />
che questo settore può rappresentare<br />
una grande opportunità<br />
per il nostro Paese.<br />
Bisognerebbe capire tutto questo<br />
e riflettere su esempi visti al<br />
NAMM, dove tanti presidenti di<br />
aziende, all’interno dello stand,<br />
sorridono al pubblico con una<br />
sempli<strong>ci</strong>tà disarmante, rispondendo<br />
con competenza e con<br />
cortesia, quasi come impiegati<br />
qualsiasi, alle mille domande<br />
dei visitatori. Se si capisse<br />
tutto questo, forse<br />
si crescerebbe,<br />
e si rius<strong>ci</strong>rebbe<br />
a comunicare<br />
competenza e<br />
passione, contagiando<br />
anche<br />
in Italia le persone,<br />
coinvolgendole<br />
nell’uso o nell’acquisto<br />
di uno strumento<br />
musicale.<br />
Panorama<br />
del mercato<br />
e novità<br />
A questo pensiamo mentre <strong>ci</strong><br />
muoviamo tra un corridoio e<br />
l’altro dei numerosi padiglioni,<br />
fermando<strong>ci</strong> ad osservare più<br />
da vi<strong>ci</strong>no quello che maggiormente<br />
attrae la nostra curiosità.<br />
Non si vedono numerose e<br />
rilevanti novità quest’anno. Almeno<br />
per quello che riguarda<br />
il mio settore spe<strong>ci</strong>fico, quello<br />
delle chitarre ed accessori. Mi<br />
sembra che <strong>ci</strong> sia una grande<br />
ricerca nel perfezionare sempre<br />
di più qualcosa che già esiste:<br />
sistemi di amplificazione<br />
per esempio, con novità un po’<br />
in tutte le aziende, più che le<br />
chitarre stesse. Per quanto riguarda<br />
lo strumento in particolare,<br />
sia acustico che elettrico,<br />
si susseguono invece i modelli<br />
“signature”, quelli realizzati<br />
in collaborazione o solo con<br />
il nome di qualche grande artista.<br />
Probabilmente si vendono<br />
grazie ai frutti della<br />
continua campagna mediatica<br />
di divinizzazione.<br />
È tra i piccoli produttori,<br />
e ce ne sono molti<br />
presenti in fiera,<br />
che si trova qualche<br />
idea nuova ed una<br />
ricerca della qualità<br />
estrema. Le<br />
grandi aziende,<br />
pur mantenendo<br />
in alcune<br />
produzioni un<br />
livello soddisfacente, sono<br />
più esposte alla concorrenza e<br />
alla cres<strong>ci</strong>ta dei costi produttivi<br />
e sono quindi obbligate alle dispute<br />
per realizzare modelli legati<br />
a questo o quel nome, sperando<br />
nella veloce commer<strong>ci</strong>alizzazione.<br />
Osserviamo come non manchi<br />
nessuno dei grandi produttori<br />
mondiali; de<strong>ci</strong>ne di corridoi<br />
espositivi lunghissimi,<br />
posti ai vari piani del<br />
Convention Center, con<br />
stand arredati proprio<br />
“all’americana” e numeri<br />
di pubblico da capogiro,<br />
sia come presenze di addetti<br />
al settore, sia come curiosi<br />
in arrivo il sabato e la domenica.<br />
Questi ultimi sono uno<br />
spettacolo nello spettacolo, tra<br />
i mille colori, le fogge di abito e<br />
le accon<strong>ci</strong>ature degne di Guerre<br />
Stellari. Non mancano neanche<br />
le “supergirls” in abiti suc<strong>ci</strong>nti<br />
e forse anche un po’ datate,<br />
pronte a farsi fotografare<br />
con ognuno di noi.<br />
Seminari,<br />
conferenze,<br />
eventi<br />
a getto continuo<br />
Ma è tutto <strong>ci</strong>ò che ruota intorno<br />
al NAMM Show a las<strong>ci</strong>are<br />
veramente impressionati: dovunque<br />
–e le varie guide lo<br />
comunicano molto bene–<br />
si susseguono<br />
appuntamenti,<br />
eventi, incontri<br />
di grande interesse.<br />
Direi<br />
che siamo nell’Università<br />
della<br />
Musica, dove si<br />
studia, attraverso un<br />
numero impressionante<br />
di seminari e conferenze, come<br />
produrre, suonare e vendere<br />
uno strumento musicale.<br />
Inutile dire che i concerti e le<br />
performance in genere sono innumerevoli<br />
ed è impossibile seguirne<br />
forse anche solo la metà.<br />
Sì, perché si va dagli eventi<br />
in fiera a quelli in programma<br />
nei vari auditorium della <strong>ci</strong>ttà,<br />
dagli appuntamenti musicali<br />
negli alberghi ai party privati<br />
delle aziende. Scegliere è<br />
molto diffi<strong>ci</strong>le, ma comunque<br />
ce n’è per tutti i gusti musicali.<br />
Già nella grande <strong>ha</strong>ll d’ingresso,<br />
dalla quale poi si accede<br />
ai vari corridoi e padiglioni, si<br />
è spettatori ogni mattina di un<br />
concerto: abbiamo visto esibirsi<br />
dall’orchestra messicana<br />
completamente al femminile alla<br />
big band giovanile di jazz di<br />
una delle tante scuole californiane,<br />
con tanto di esibizione<br />
spettacolare della sezione percussioni.<br />
La musica accompagna<br />
anche la chiusura di ogni<br />
giornata e spesso è talmente<br />
presente che non <strong>ci</strong> si sofferma<br />
più di tanto, salvo pentirsi poi<br />
per non essersi fermati quando<br />
scopri dal programma che<br />
la musica che ti aveva piacevolmente<br />
incuriosito proveniva dalle<br />
tastiere di un grande musi<strong>ci</strong>sta<br />
come George Duke, che per<br />
anni è stato a fianco di Frank<br />
Zappa. Eh sì, perché insieme<br />
a te, tra gli stand e i corridoi,<br />
si muovono de<strong>ci</strong>ne e de<strong>ci</strong>ne di<br />
musi<strong>ci</strong>sti, alcuni presenti solo<br />
per curiosità, perché vivono<br />
nelle vi<strong>ci</strong>nanze, altri impegnati<br />
appunto nelle mille performance<br />
previste<br />
dal programma<br />
o nei vari<br />
stand. Molti<br />
di loro sembrano<br />
aver fatto un<br />
patto con il diavolo,<br />
perché gli<br />
anni passano,<br />
ma sono in forma<br />
smagliante, sempre<br />
pronti a sorridere<br />
e a firmare<br />
autografi. Di questa<br />
generazione di<br />
musi<strong>ci</strong>sti se ne incontrano<br />
tantissimi, è proprio<br />
lontana l’era e l’immagine del<br />
musi<strong>ci</strong>sta legato all’alcool e alle<br />
droghe: qui o fanno un “tagliando”<br />
ogni sei mesi o vanno<br />
avanti a succhi di frutta e acque<br />
toniche!<br />
La sera poi possiamo davvero<br />
scegliere tra numerosi appuntamenti<br />
e così <strong>ci</strong> si può anche<br />
dividere fra un tranquillo “Acoustic<br />
Cafè”, che<br />
per me è una<br />
tappa d’obbligo<br />
visto il tenore della mia<br />
manifestazione di Sarzana, e il<br />
party organizzato da Paul Reed<br />
Smith, che attrae maggiormente<br />
mia figlia e gli altri nostri<br />
compagni di viaggio, visto che<br />
è atteso anche Santana.<br />
A casa di Bob<br />
I quattro giorni di fiera passano<br />
così, senza un attimo di sosta<br />
e con orari da lavoro più che di<br />
visita. Come ogni anno, si accumulano<br />
tanta stanchezza e<br />
mal di gambe, ma senza dubbio<br />
<strong>ci</strong> si arricchisce, si “studia”<br />
l’universo musica in ogni suo<br />
aspetto, pronti a farne tesoro.<br />
Lunedì si parte. Per fortuna <strong>ci</strong><br />
godiamo qualche altro giorno<br />
in California, spostando<strong>ci</strong> verso<br />
il nord, in direzione<br />
di San Fran<strong>ci</strong>sco<br />
e percorrendo<br />
la meravigliosa<br />
Highway 1,<br />
quella che costeggia<br />
l’Oceano<br />
Pa<strong>ci</strong>fico che<br />
<strong>ci</strong> porta a casa<br />
Brozman. Bob<br />
<strong>ci</strong> aspetta immerso<br />
nella<br />
sua collezione<br />
di chitarre<br />
e <strong>ci</strong> offre<br />
un’ospitalità<br />
impeccabile. Ci vengono infatti<br />
servite –permettemi di chiudere<br />
con questa immagine–<br />
meravigliose tagliatelle “<strong>ha</strong>nd<br />
made” preparate dalla signora<br />
Brozman, con uova delle<br />
loro galline e pesto fatto da<br />
vero basilico italiano. Un miracolo<br />
inaspettato in questo<br />
viaggio: una fusione perfetta<br />
tra splendide chitarre e grande<br />
cu<strong>ci</strong>na!<br />
In alto a sinistra:<br />
la Pa<strong>ci</strong>fic Highway.<br />
A destra, dall’alto in basso:<br />
un pianoforte Yama<strong>ha</strong> e una batteria<br />
elettronica Roland nelle mani di due visitatori.<br />
Nei due tondi, il CEO della NAMM Joe Lamond<br />
durante un convegno e Bob Brozman alle prese con<br />
le sue amatissime chitarre resofoniche National.<br />
Qui sopra: Ed Ger<strong>ha</strong>rd, lo stand<br />
Martin & Co. e un concentratissimo<br />
Jim Mars<strong>ha</strong>ll intento a firmare autografi.<br />
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