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p r i m o p i a n o
Aterballetto compie 30 anni
Venerdì 16 gennaio al via i festeggiamenti della
Fondazione Nazionale della Danza. Ne ripercorriamo la
storia attraverso l’esperienza di Mauro Bigonzetti, dal
1982 legato alla compagnia, oggi coreografo principale
Fondata nel 1979, sotto la direzione
artistica di Amedeo Amodio la storia
dei primi trent’anni di Aterballetto è
la cronaca di un lungo cammino nel panorama
della danza internazionale, un sorprendente
percorso artistico che l’ha resa
ciò chè è oggi; la principale Compagnia di
produzione e distribuzione di spettacoli di
danza in Italia e la prima realtà stabile di
balletto al di fuori degli Enti Lirici. Dopo
essere divenuto Centro Regionale della
Danza, nel 2001, Aterballetto dall’aprile
2003 si è trasformato in Fondazione Nazionale
della Danza. Dal 1997 la direzione
artistica della compagnia è stata affidata
a Mauro Bigonzetti, oggi coreografo
principale, da allora è impossibile scindere
questi due nomi; Bigonzetti è il maestro
concertatore, il burattinaio magico, il
cuore pulsante, l’anima più profonda della
formazione stessa.
“Sono arrivato a Reggio Emilia nel 1982,
portando con me l’importante esperienza
da cui provengo, quella della Scuola di
Ballo dell’Opera di Roma - ci racconta Bigonzetti
- ma è con Aterballetto che la mia
carriera artistica e la mia vita stessa hanno
avuto uno svolta importante. Ricordo che
già dall’inizio la Compagnia era spesso
in tournée per il mondo ma soprattutto
ricordo l’incontro con i grandi coreografi
internazionale William Forsythe, Jiri Kyliàn
e Ohad Naharin. E poi tornare a Reggio,
ogni volta, era come ritrovare la propria
concentrazione, la tranquillità e la serenità
per poter lavorare su nuove idee”.
Com’è avvenuto il passaggio da ballerino
a coreografo?
“Devo ringraziare innanzitutto Cristina Bozzolini
(oggi direttore artistico dell’Aterballetto)
che forte della sua capacità nel scoprire
talenti mi ha sollecitato a intraprendere
questa strada. Presto mi sono accorto
che era proprio la direzione che volevo
percorrere; dopo una anno ho smesso
di ballare e l’attività di coreografo mi ha
assorbito in modo totale. Il punto di vista
è completamente diverso quello che deve
riuscire a fare il coreografo è proiettare
sugli altri la propria forza espressiva”.
E poi, dopo un decennio di direzione artistica
(dal 1997 al 2007), lo scorso anno
ha lasciato il ruolo per vestire i panni del
coreografo principale...
“Ora posso finalmente dedicarmi totalmente
della creazione coreografica, dello studio
e della ricerca. È talmente bella questa carriera
che preferisco stare a contatto il più
possibile con i danzatori e non occuparmi
di aspetti burocratici”.
Cosa c’è nel futuro di Bigozetti?
“Il mio futuro è con l’Aterballetto. È lavorare
ancora tanto con questa compagnia che
gode di una grande e meritata considerazione
all’estero, che ha raggiunto grandi risulati
e che può crescere sempre di più”.
Le celebrazioni per il trentennale della compagnia
inizieranno venerdì 16 gennaio con
una serata interamente dedicata all’Aterballetto:
un lungo sguardo sul passato e
qualche anticipazione sul futuro. [G.R.]
Aterballetto day
VENERDÌ 16 GENNAIO - in Fonderia
17.00-18.30
Aterballetto, un’impresa culturale del
territorio e nuove politiche di sistema
18.15-19.00
Aterballetto Story: storia di una compagnia
italiana attraverso le immagini del repertorio
Dalle19.00 e per tutta la serata: omaggio
a Mauro Bigonzetti
19.30-20.00
Il M° Bruno Moretti eseguirà dal vivo al
pianoforte brani tratti dal repertorio
20.00-20.30 CASANOVA di Eugenio
Scigliano - Presentazione dello studio sulla
nuova creazione della Compagnia
20.45-21.15
Massimo De Rossi : Frammenti Casanovian
21.15-22.30
Performance Songs - estratti da Terra -
estratti da Cantata, di Mauro Bigonzetti
Info: www.aterballetto.it
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