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Ghiaroni-Giulia-Violenza-assistita-intrafamiliare

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infatti, considerati come forme disadattive della regolazione delle emozioni (Thompson<br />

& Wonderlich, 2004).<br />

In particolare, donne con una diagnosi di disordine del comportamento alimentare<br />

evitano situazioni con alto carico affettivo e gestiscono con più difficoltà le emozioni<br />

rispetto a donne che non hanno ricevuto questo tipo di diagnosi (Corstorphine,<br />

Mountford, Tomlinson, Walzer, & Meyer, 2007).<br />

Nella ricerca denominata Lifetime family violence exposure is associated with<br />

current symptoms of eating disorders among both young men and women, condotta da<br />

Sonya S. Brady 7 (2008) si è ipotizzato che, sia la vittimizzazione diretta da parte di uno<br />

o più membri della famiglia sia la violenza <strong>assistita</strong> <strong>intrafamiliare</strong>, siano entrambe<br />

associate a sintomi di disordini alimentari e che ciò si verifichi indipendentemente dalla<br />

differenza di genere.<br />

Lo studio ha utilizzato un campione formato da 319 studenti, tra i 18 e i 20 anni (il<br />

56% costituito da maschi), i quali, dopo aver sottoscritto il consenso informato, hanno<br />

compilato il Community Experiences Questionnaire (Schwartz & Proctor, 2000). Il test<br />

è stato preventivamente adattato per misurare l’esposizione alla vittimizzazione diretta<br />

della violenza familiare (11 items) e alla violenza <strong>assistita</strong> (14 items). I partecipanti<br />

dovevano indicare, per ciascun item, se si era verificato: mai=0; una volta=1; poche<br />

volte=2; molte volte=3.<br />

In seguito, ai soggetti è stata somministrata la Eating Disorder Diagnostic Scale di Stice<br />

et coll (2004) 8 .<br />

I risultati hanno dimostrato che sia la vittimizzazione diretta sia la violenza <strong>assistita</strong><br />

<strong>intrafamiliare</strong> sono associate a più sintomi di disordine alimentare, senza differenze in<br />

base al genere.<br />

In particolare, è risultato che l’esposizione alla violenza <strong>assistita</strong> rimane<br />

significativamente associata con ciascun sintomo di disordine alimentare,<br />

indipendentemente dal fatto che ci sia vittimizzazione diretta.<br />

7 Sonya S. Brady, University of Minnesota School of Public Health, Division of Epidemiology &<br />

Community Health, Minneapolis, MN.<br />

8 Stice E., Fisher M., & Martinez E. (2004). Eating Disorder Diagnostic Scale :additional evidence of<br />

reliability and validity. Psychological Assesment, 16, 60-71.<br />

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