Ghiaroni-Giulia-Violenza-assistita-intrafamiliare
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• sperimentare il gruppo come luogo positivo e contenitivo, in modo da<br />
permettere ai bambini di sperimentare un luogo ricco di fiducia e<br />
sicurezza;<br />
• potenziare l’autostima, attraverso la valorizzazione di sé, dei propri<br />
sentimenti, delle proprie risorse e capacità;<br />
• apprendere strategie volte all’autoprotezione, incentrate sull’assertività.<br />
In alcuni casi può essere costruito coi partecipanti un “piano di protezione”, ovvero<br />
una mappa mentale dei luoghi sicuri e della rete sociale protettiva, che il minore può<br />
utilizzare in caso di emergenza (Moscati, 2005).<br />
Per l’ammissione di un bambino al gruppo è necessario un colloquio tra i conduttori<br />
del gruppo e il/i genitore/i, così da raccogliere dati anamnestici della storia individuale e<br />
familiare del minore.<br />
Si procede, poi, con un incontro col bambino, allo scopo di valutare le condizioni di<br />
salute psicofisica e la sua motivazione rispetto al gruppo. E’ importante che gli vengano<br />
illustrate le finalità dell’esperienza di gruppo, le modalità di conduzione degli incontri, e<br />
mostrati gli spazi che saranno utilizzati durante le fasi del trattamento.<br />
Gli strumenti prevalentemente adottati sono: giochi corporei, drammatizzazione con<br />
ausilio di pupazzi e bambole, giochi di ruolo, sculture, narrazione di favole, disegni<br />
liberi e guidati, visione di filmati.<br />
In un articolo di ricerca, denominato Using group art therapy to address the shame<br />
and silencing surrounding children’s experiences of witnessing domestic violence<br />
(2012), le autrici Emma Mills e Stephanie Kellington hanno mostrato che l’uso della<br />
, come modalità di trattamento, possa alleggerire il carico di vergogna e il<br />
silenzio presenti in bambini che hanno assistito ad episodi di violenza.<br />
Le autrici hanno presentato uno studio di caso di una bambina di undici anni,<br />
Hayley, impegnata in un gruppo di arte-terapia, costituito da bambini che, come lei,<br />
avevano assistito a violenza domestica.<br />
Il lavoro di gruppo è durato 27 settimane, all’inizio delle quali, la bambina era<br />
silenziosa, ansiosa e cercava di isolarsi dai coetanei. A volte mostrava comportamenti<br />
aggressivi e sentimenti negativi di colpa e di vergogna.<br />
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