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Ghiaroni-Giulia-Violenza-assistita-intrafamiliare

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sessuale, maltrattamento fisico, maltrattamento psicologico e trascuratezza). Si passa poi a<br />

definire il complesso fenomeno della violenza domestica, attraverso l’analisi delle varie fasi che<br />

costituiscono la “Teoria del ciclo della violenza”, elaborata da Lenore Walker, sottolineando<br />

come esso comprenda ogni forma di violenza fisica, psicologica, sessuale od economica da<br />

parte di un partner nei confronti dell’altro.<br />

Segue la descrizione del fenomeno denominato “violenza <strong>assistita</strong> <strong>intrafamiliare</strong>” e l’analisi<br />

delle caratteristiche e degli indicatori, attraverso cui riconoscere tale forma di maltrattamento<br />

psicologico. Inoltre, si pone l’attenzione sull’emersione, in Italia, del fenomeno, il quale è stato<br />

riconosciuto socialmente grazie all’importante lavoro delle associazioni femminili, dei Centri<br />

Antiviolenza e dei servizi specializzati alla cura e alla tutela di minori abusati e maltrattati, e sui<br />

dati a disposizione.<br />

Nel secondo capitolo si descrivono le conseguenze psicologiche, sia a breve sia a lungo<br />

termine, che colpiscono i minori che assistono a violenza domestica. Vengono mostrate le aree<br />

di sviluppo del minore che risentono dell’esposizione prolungata al maltrattamento psicologico,<br />

e le strategie messe in atto dai bambini per sopravvivervi. Viene evidenziato come tale<br />

fenomeno possa essere un fattore di rischio per la trasmissione intergenerazionale della violenza<br />

e possa portare le vittime, durante l’adolescenza, a mettere in atto comportamenti delinquenziali<br />

o disadattivi. Infine, si analizzano i principali effetti negativi a lungo termine della violenza<br />

<strong>assistita</strong> da minore, quali disturbo post-traumatico da stress, depressione, disturbi dissociativi,<br />

somatizzazione, disordini alimentari, dipendenze, attaccamento insicuro, trasmissione<br />

intergenerazionale della violenza, e una delle principali capacità che permette al bambino di<br />

resistere all’esperienza traumatica della violenza <strong>intrafamiliare</strong>, la resilienza.<br />

Nel terzo capitolo viene descritto il fenomeno della violenza <strong>assistita</strong> da maltrattamento sulle<br />

madri, attraverso l’analisi del danno alla genitorialità che ne deriva e degli effetti negativi sul<br />

legame di attaccamento madre-bambino. Inoltre, vengono messi in luce il fenomeno, ancora<br />

poco noto, della violenza <strong>assistita</strong> sui fratelli, la quale può avere conseguenze più gravi e<br />

destabilizzanti di quella perpetrata sulle madri, e le possibili reazioni che le vittime rivolgono ai<br />

fratelli maltrattati.<br />

Infine, nel quarto capitolo, vengono descritte le varie fasi di intervento (rilevazione,<br />

protezione, valutazione, trattamento), che caratterizzano i percorsi di riparazione e protezione,<br />

rivolti alle vittime di violenza <strong>assistita</strong>.<br />

In particolare, si fa riferimento a percorsi di intervento specifici per il minore, quali la terapia<br />

individuale e la terapia di gruppo, e a interventi rivolti alla diade madre-bambino, che permette<br />

la ricostruzione di un legame di attaccamento solido e sicuro.<br />

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