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Ghiaroni-Giulia-Violenza-assistita-intrafamiliare

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anno di vita), con l’acquisizione del pensiero simbolico e dell’esperienza vissuta sul<br />

piano affettivo e sociale, il bambino potrà costruire i modelli operativi interni (MOI), i<br />

quali gli consentiranno di affrontare la separazione dalla madre in maniera<br />

affettivamente e cognitivamente più matura (Corsano, 2007).<br />

Bowlby individua due tipi di attaccamento: l’attaccamento sicuro, che si verifica<br />

quando il bambino è tranquillo, socievole, fiducioso nei confronti degli altri, disponibile<br />

ed equilibrato e percepisce sicurezza, protezione e affetto dalla figura di riferimento;<br />

l’attaccamento insicuro, il quale è, invece, caratterizzato da sentimenti di instabilità,<br />

prudenza, eccessiva dipendenza dalla figura di riferimento e dalla paura di essere<br />

abbandonati.<br />

I bambini che manifestano quest’ultimo tipo di attaccamento vengono definiti come<br />

“anaffettivi” (Meloni & Cilio, 2009).<br />

Dalle ricerche di Mary Ainsworth (Ainsworth et al., 1978) è emerso che, nonostante<br />

le tappe di costruzione di tale legame di attaccamento siano condivise dalla maggior<br />

parte dei bambini, l’esito può essere diverso per ciascuno di loro.<br />

Infatti, attraverso il famoso metodo di osservazione denominato Strange Situation,<br />

che si basa sull’ipotesi della presenza/assenza della madre e di una figura estranea al<br />

bambino, la Ainsworth ha potuto individuare stili diversi di attaccamento in bambini tra<br />

i 12 e i 18 mesi: “sicuro” (di tipo B), “insicuro evitante” (di tipo A), “insicuro<br />

ambivalente” (di tipo C).<br />

I bambini che mostrano un attaccamento di tipo B manifestano comportamenti di<br />

protesta se vengono separati dalla madre; al momento del suo ritorno però sono pronti a<br />

calmarsi e ad avvicinarsi a lei. In presenza della madre, si dedicano all’esplorazione<br />

dell’ambiente, sono curiosi ed autonomi (Corsano, 2007).<br />

Nell’attaccamento insicuro evitante, in particolare durante il momento del<br />

ricongiungimento, il bambino mostra un notevole esitamento nei confronti della madre,<br />

appare autonomo e più interessato all’esplorazione che alla presenza della figura di<br />

riferimento, evita ogni contatto con lei e continua a giocare, volgendole le spalle; tende<br />

a minimizzare le proprie reazioni affettive mostrandosi indaffarato e coinvolto nel<br />

gioco. La madre, nel momento in cui il figlio manifesta malessere, evita il contatto<br />

fisico, respingendone o ignorandone le richieste di attenzione (Di Blasio, 2000).<br />

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