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L'occhiata letale - Sardegna Cultura

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la casa, fuori dal suo controllo. E ha un presentimento:<br />

Chissà cosa succederà ancora per colpa di quest’anello<br />

Mi sembra che non sia finita… «Ma ho il timor che<br />

sottoterra, piano piano, a poco a poco, si sviluppi un<br />

certo foco…» No, non è finita…<br />

L’opera, per lui, è una cosa seria, ci trova tutto, come<br />

in una scrittura sacra, anche la ragione e anche la spiegazione<br />

della follia. C’è quello che è morale e quello<br />

che è contro la morale. Lo dice sempre che «l’universo<br />

mondo va a finire o in chiesa o in teatro».<br />

Girolamo stende il tovagliolo sulle ginocchia, una<br />

specie di bandiera bianca: – Va bene, Efisio. Mi spiegherai<br />

tutto dopo cena. Ma ricorda che da un nulla può<br />

venire fuori un terremoto, – e per ricordare che c’è<br />

l’autorità: – E spostati i capelli dagli occhi.<br />

Fedela trova il momento - una pausa a tavola - si alza,<br />

prende una forcina e glieli ferma.<br />

Insieme al tovagliolo sulle ginocchia, questo gesto<br />

piccolo è un’autorizzazione e tutti iniziano a bere il<br />

brodo serale, ognuno col suo rumore ma in un unico e<br />

armonico rumore di famiglia.<br />

C’è una pedagogia tra consanguinei, solida quanto la<br />

casa, proporzionata e adattata alla forma della casa, nata<br />

e consolidata prima delle mura che le sono state innalzate<br />

intorno.<br />

Più tardi, nello studio, Efisio, in piedi, inizia a parlare<br />

con la sicurezza, certe volte non cosciente, di chi usa il<br />

cervello come uno strumento che cura e di cui si fida<br />

anche se non lo conosce tutto e gli sembra di possederne<br />

una parte non sua.<br />

È vicino al lume a petrolio e il padre lo vede chiaro in<br />

faccia. E c’è qualcosa di nuovo nella faccia di Efisio,<br />

qualcosa di nuovo.<br />

– Quando ho trovato il cadavere di Tatàno tutto nudo<br />

e ho visto lo squarcio, tanto grande che formava un<br />

pozzetto pieno d’acqua, mi sono chiesto: Perché è nudo<br />

e perché un taglio così lungo Due palmi… tutta la<br />

pancia aperta!<br />

– Continua e fai attenzione a quello che dici! – E ancora<br />

a Girolamo viene in mente:… «Ma ho il timor che<br />

sottoterra, piano piano a poco a poco…»<br />

Efisio si scarmiglia: – Mi chiedevo: Perché, perché<br />

Ne ho parlato anche con padre Venanzio che mi ha detto:<br />

Aspetta con pazienza e qualche idea arriverà. Mi ha<br />

anche spiegato che le idee non hanno un mondo loro e<br />

che provengono dalle cose, basta aspettarle. Poi a tavola,<br />

ieri, un’idea mi è venuta e mi è arrivata proprio da<br />

una cosa… Venanzio aveva ragione lui.<br />

– A tavola<br />

– Sì, vi ricordate le pere dell’altro giorno<br />

– Le pere<br />

– Sì, erano dolci ed erano dieci, una per ciascuno. È<br />

da lì che mi è venuta un’idea.<br />

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