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L'occhiata letale - Sardegna Cultura

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– Mi sono informato. Il maggiore Canelles deve fare<br />

richiesta alla Reale Udienza, il giudice incarica un medico<br />

che si chiama settore perché seziona e può cercare<br />

l’anello nelle budella…<br />

– Non esprimerti così, non stai parlando di un cane,<br />

Tatàno non era una bestia.<br />

– … negli intestini.<br />

E poi, all’improvviso, regredisce e fa il bambino, ma<br />

non per addolcire il padre. È che proprio vorrebbe,<br />

chissà perché - anche questo è qualcosa di nuovo - ritornare<br />

improvvisamente indietro, com’era prima perché,<br />

ora che ha parlato, gli sembra di vedere un paese,<br />

case, terre e facce che non conosce…<br />

Girolamo è indeciso. Questo ragionamento è fondato<br />

su una pera e come una pera ha una forma e proporzione.<br />

Il figlio gli sembra perso in un acquarello fantastico,<br />

però, invece, Efisio si introduce nei fatti come il<br />

caldo o il freddo penetrano in profondità nei corpi. Punirlo,<br />

pensa, non cambierebbe le cose che, ormai, stanno<br />

accadendo… e poi Efisio, tanto, non ritornerebbe<br />

un bambino.<br />

– Senti, figlio mio, tu credi che a te, a noi, alla famiglia,<br />

possa giovare tutto questo Ragiona.<br />

– Ho ragionato, babbo.<br />

– Ragiona ancora e dimmi: cosa ce ne viene<br />

– Ce ne viene, babbo, ce ne viene... ce ne viene niente...<br />

– Ti sbagli, può arrivare danno, invece… danno, capisci<br />

Lo hai visto cos’è il danno.<br />

– È che sapere mi chiarisce un po’ di cose… Il danno<br />

l’ho visto, a Tatàno è capitato il danno più grande…<br />

Ma, per esempio - Venanzio mi fa sempre esempi - tutto<br />

questo che non comprendo mi aiuta proprio a capire<br />

che cosa ci sto a fare sotto il cielo… Io voglio guardare,<br />

babbo, se no… la noia… la noia… I pensieri mi<br />

arrivano e non ci posso fare nulla… arrivano.<br />

Girolamo gli volta le spalle: – Troppe spiegazioni!<br />

Non voglio più sentire spiegazioni, Efisio! E non voglio<br />

sapere… Basta! Lasciami in pace e lascia la famiglia<br />

in pace! E da dove ti è venuta questa mania di spiegare<br />

e spiegare e spiegare Tanto non si può spiegare<br />

nulla e nessuno può capire nulla… Basta!<br />

Esce e sbatte la porta. Efisio resta da solo nello studio.<br />

Però Girolamo dopo qualche minuto rientra.<br />

Dalla finestra un soffio debole fa tremare la fiamma.<br />

– Forse questa notte cambia il vento, Efisio, e si respirerà.<br />

A letto cerca di cacciare dalla testa il morto spanciato.<br />

Un unico pensiero può spostare gli altri pensieri.<br />

Così pensa a Carmina, all’incontro segreto, alla luce,<br />

l’incontro in acqua. Carmina, le labbra rosse e la pelle<br />

scura.<br />

L’anno prima, quando l’estate aveva già vinto in città,<br />

tutto addormentato e prosciugato - non loro due - Efi-<br />

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