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La TOSCANA - Settembre 2014

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Gessica, 2013, spatola, olio su cartone preparato,<br />

cm. 35x50<br />

Andrea Ortuño nato a Firenze nel 1963, si è diplomato<br />

nel 1988 all’Accademia di Belle Arti di Firenze in discipline<br />

pittoriche. Dopo il diploma si trasferisce a Barcellona,<br />

dove prosegue la sua esperienza nella pittura astratta;<br />

ma presto avverte nel clima artistico giovanile catalano,<br />

una stanca ripetizione di modelli espressivi contemporanei,<br />

già noti nella cultura italiana anni Settanta. Successivamente<br />

matura la convinzione che un ciclo storico si è<br />

concluso; nel ’93 rientra in Italia, si stabilisce nel vecchio<br />

studio di suo padre a Firenze. Riparte con la pittura figurativa<br />

dopo la parentesi astratta della metà anni Ottanta.<br />

<strong>La</strong>vora ad opere di grandi dimensioni il cui soggetto<br />

principale è la figura umana, rappresentata attraverso<br />

il nudo di schiena, come le coppie, figure uomo-donna,<br />

una accanto all’altra, che formano un'unica forma chiusa,<br />

archetipa, dipinte prevalentemente in bleu e verde<br />

come ‘summa’ evocative dell’essere umano, esse sono<br />

avvertite come ‘emblemi’ del destino dell’uomo chiamate<br />

“Anthropos”. Anche nel soggetto delle nature morte trasporta<br />

quel senso di sospesa incertezza che anima i nudi;<br />

inizia il ciclo dei “Quartetti’, composizioni di mele o limoni,<br />

non più pensate come natura morta, ma bensì come<br />

pura forma e colore che trascende dall’immagine<br />

reale. Passa lunghi anni, come dirà il critico Mario Bucci, a creare il suo stile prima di<br />

apparire in pubblico. Nel ’95 espone alla Galleria Cimabue e, nello stesso anno, apre presso<br />

il suo studio una scuola di pittura sia per studenti dell’Accademia, sia per privati. Nel ’98<br />

pubblica il catalogo “Opere” recensito dallo stesso Bucci; viene preso a lavorare in esclusiva<br />

per tre anni alla Galleria Arte Mia di Roberto Masi a Firenze, iniziano le prime esperienze<br />

con il mercato dell’arte, partecipa a numerose esposizioni in Italia, tra cui la Expo di Roma<br />

del 1998 ed a varie pubblicazioni su riviste d’arte tra cui “Arte Mondadori”. Nel 2000 passa<br />

alla Galleria Paviglianiti di Firenze, continuando la serie di esposizioni anche all’estero,<br />

come la Art Expo International di San Francisco U.S.A del 2000, la Art Expo International di<br />

New York del 2001 e la Art Basel, Miami (Florida) U.S.A del 2002. Seguiranno varie pubblicazioni<br />

sempre su “Arte Mondadori”. Nel 2004 espone alla galleria Art Point Black di Firenze e<br />

nello stesso anno fonda lo Studio San Lorenzo come scuola di pittura permanente. Nel 2007<br />

espone al Palagio di Parte Guelfa, con il patrocinio del Comune di Firenze. Dal 2013 riprende<br />

la pittura del ritratto, concepito sempre meno come strumento di rappresentazione del soggetto,<br />

ma più come mezzo per sondare l’animo umano; in tal senso raccoglie in se tutte le<br />

esperienze maturate precedentemente per esprimere, attraverso il disegno e la pittura, una<br />

sintesi ‘semiologica’ non concettuale dell’immagine, per avvicinarsi maggiormente a una<br />

diretta introspezione umana. Nasce cosi il tema “Le Anime del Mondo”, serie di ritratti fatti<br />

a persone incontrate nei suoi viaggi o nel suo studio.<br />

Filosofo, 2013, spatola, olio su cartone preparato,<br />

cm. 50x61<br />

Rom, 2013, spatola, olio su carone preparato, cm. 49x68<br />

Andrea Ortuño nel suo studio<br />

Contatti:<br />

Studio: Via Panicale, 9 int. 141 - 50123 Firenze<br />

Cell. 339 3972201<br />

www.andrea-ortuno.com<br />

andrea.ortuno@gmail.com<br />

Andrea Ortuño<br />

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