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GAMING<br />
BADSEED<br />
http://badseed.co<br />
DIVENTARE GRANDI<br />
SENZA COPIARE I BIG-GAMES<br />
Il team<br />
NUMERI<br />
3<br />
Founders<br />
7<br />
Collaboratori<br />
28<br />
Età media<br />
15.000 euro<br />
Round / Finanziamenti (totale)<br />
Grant Working Capital awards<br />
250.000 euro<br />
erogati dal fondo<br />
europeo United Ventures.<br />
e altre startup di giochi solitamente fanno<br />
“L<br />
cloni di giochi famosi, cercando di sfruttare la<br />
visibilità altrui per catturare l’attenzione. Noi<br />
invece vogliamo creare qualcosa di nuovo, per<br />
poi magari farci copiare dagli altri» racconta<br />
Jacopo Musso, co-fondatore insieme a Roberto Mangiafico e<br />
Clara Parona di BadSeed.<br />
Sono partiti nel 2012 con i risparmi accumulati lavorando<br />
da Ubisoft, azienda di videogiochi francese con sede a Milano.<br />
«Ad un certo punto però non volevamo più essere un<br />
piccolo ingranaggio in una grande società. Volevamo fare<br />
qualcosa di nostro». GameFounders, il principale acceleratore<br />
di startup europeo del settore ha rappresentato il trampolino<br />
di lancio.<br />
Il team ha preso insieme un volo per Tallinn, in Estonia, e<br />
hanno cominciato il loro percorso di accelerazione. 15 mila<br />
euro di finanziamento e due camere di ostello che li hanno<br />
accolti per tre mesi. «E’ stato importantissimo per creare<br />
una squadra unita. Abbiamo avuto l’occasione di conoscere<br />
persone con grande esperienza nell’industria dei giochi. Per<br />
citarne solo uno: Ian Livingstone, il papà di <strong>La</strong>ra Croft».<br />
Nel 2013 BadSeed ha vinto una borsa per la scuola di Mind<br />
The Bridge. Sono partiti, questa volta solo in due, verso San<br />
Francisco. E ci sono rimasti per tre mesi. «Alla fine abbiamo<br />
aperto anche una sede lì».<br />
Mentre lavoravano per Ubisoft, i tre ragazzi hanno dato vita<br />
a Sheep up, la loro prima app, che ha come protagonista una<br />
pecorella intrappolata in una scatola: «Abbiamo avuto oltre<br />
un milione di download e Google ci ha messo in vetrina su<br />
Play per diversi mesi. Tutto questo ci ha poi permesso di<br />
essere selezionati al Nonick di Bilbao e alla GMIC di San<br />
Francisco».<br />
Nel luglio 2014, BadSeed ha ricevuto un finanziamento di<br />
250 mila euro dal fondo europeo United Ventures che ha<br />
aiutato la startup a fare un ulteriore salto di qualità: «Ci sono<br />
serviti per lanciare il nostro nuovo gioco: Sleep Attack».<br />
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