marzo 2013 - Gttc.it

20
marzo 2013
COSTUME E CULTURA
Sapori intensi e profumati
Caffè, cioccolato e sigaro
Un abbinamento da intenditori
di Bernardino de Hassek
Secondo alcuni appassionati
fumatori, bere il caffè mentre si
fuma un sigaro è il massimo del
godimento.
Per apprezzare il fumo del sigaro
un abbinamento vincente è anche
quello con bevande alcoliche, primo
fra tutte il rum, il distillato della
canna da zucchero, seguito dal
tequila, tuttavia il migliore
accostamento, universalmente
riconosciuto, resta quello con il
caffè, preferibilmente lungo. Per il
finale della fumata è considerato
buono anche l’espresso o lo
shakerato.
Allo scopo di enfatizzare l’aroma
della nera bevanda, nei locali
particolarmente attenti ai sapori,
si serve in aggiunta del cioccolato,
di solito fondente. Solo i palati più
raffinati infatti consumano insieme
caffè, cioccolato e sigari.
Poco tempo fa, presso un famoso
ristorante di Torino si svolse una
manifestazione enogastronomica
con il finale dal titolo emblematico
“Caffè, cioccolato e sigaro: il
concerto dei sapori”.
Lo scopo era quello di scoprire
sapori nuovi e aromi inconsueti,
coinvolgenti tutti i cinque sensi.
La vista, con l’insolita
presentazione dei prodotti, l’olfatto,
per godere dei loro profumi ancora
prima del consumo, l’udito a cui
l’enunciazione degli abbinamenti
crea aspettative, il tatto attraverso
il contatto fisico con i prodotti,
soprattutto il tabacco, e finalmente
il gusto, per completare la magia.
Al termine della cena furono infatti
proposte ai commensali alcune
degustazioni e relativi abbinamenti
di cioccolato e caffè, di cioccolato
e sigaro e, dulcis in fundo, di tutti
e tre assieme.
Una vera e propria apoteosi del
gusto.
L’iniziativa fece conoscere e
valorizzare le caratteristiche e la
varietà dei chicchi necessari alla
preparazione di un ottimo espresso.
Si entrò nell’area delle selezioni
speciali e di qualità prodotte nelle
varie parti del mondo nell’intento
di diffondere la “Cultura della nera
bevanda”.
Furono fatte conoscere meglio
anche le caratteristiche del
cioccolato, la Xocoàtl atzeca, dalle
migliori produzioni di cacao, alle
miscele più selezionate, agli aspetti
strutturali del prodotto finito.
Non mancarono indicazioni per
educare il palato ad assaporare i
prodotti di qualità spesso realizzati
con l’aggiunta di spezie o con un
ripieno di liquore.
Il tabacco completava la
degustazione e venne previsto un
assaggio di tre tipi di sigari riservato
naturalmente a coloro che amano
fumare.
Per rimanere sul tema tabacco, si
dice che non esista al mondo un
sigaro migliore di quello cubano.
La produzione dell’isola caraibica
è apprezzata dagli intenditori dal
1800 e il suo più grande estimatore
è stato sicuramente Sir Winston
Churcill di cui non mancarono le
immagini con un grosso sigaro fra
le labbra.
Nelle grandi sale dove si trattavano
le foglie della pianta Nicotiana
erano impiegate molte donne.
Decenni fa, esse, durante il lavoro,
ascoltavano con attenzione e
coinvolgimento la lettura di romanzi
da parte di un addetto tanto che a
una delle marche più apprezzate
di sigari prodotti all’Avana fu dato
il nome di “Montecristo” in ricordo