15.01.2015 Views

maurizio fabrizio e “l'arte dell'incontro” - Campo de'fiori

maurizio fabrizio e “l'arte dell'incontro” - Campo de'fiori

maurizio fabrizio e “l'arte dell'incontro” - Campo de'fiori

SHOW MORE
SHOW LESS

Create successful ePaper yourself

Turn your PDF publications into a flip-book with our unique Google optimized e-Paper software.

38<br />

<strong>Campo</strong> de’ fiori<br />

Vires meas ingravescente aetate<br />

(Le mie forze si sono indebolite)<br />

Un fulmine si abbatte sulla Cupola di San Pietro<br />

febbraio 2013, Papa Benedetto<br />

XVI annunzia al mondo la sua decisione:<br />

alle ore 20 del prossimo 28 E’l’11<br />

febbraio, egli non sarà più il Sommo Pontefice<br />

“Vires meas ingravescente aetate non<br />

iam aptas esse” - Le mie forze si sono indebolite<br />

per l’età avanzata. E’ la prima volta<br />

che ciò accade, nell’era moderna, mai un<br />

Papa si era “dimesso”.<br />

Lo stesso giorno su Roma imperversa un<br />

temporale e, a tarda sera, un fulmine si abbatte<br />

sulla Cupola di San Pietro, una coincidenza<br />

davvero incredibile, per i fedeli è<br />

forse un segno del cielo; le sensazioni sono<br />

di sconcerto, paura, incredulità, l’evento è<br />

fissato da uno scatto fotografico. Poco<br />

prima, appresa la notizia, S.E. Angelo Sodano,<br />

decano del Collegio Cardinalizio,<br />

aveva definito le “dimissioni” del Santo<br />

Padre, “un fulmine a ciel sereno”.<br />

Abbiamo sempre saputo che un Pontefice è<br />

“per sempre” e la tradizione dimostra che<br />

ciò è vero, ma c’è sempre una prima volta,<br />

Benedetto XVI non ha retto, egli non era di<br />

certo un gladiatore di Cristo e nemmeno un<br />

milite tedesco, ma più semplicemente “un<br />

semplice operaio della vigna del Signore”<br />

come ebbe a precisare in occasione della<br />

sua elezione al Soglio Pontificio.<br />

Per la verità non sono molti i Pontefici che<br />

hanno superato in buona salute gli anni di<br />

Papa Benedetto il quale, nella consapevolezza<br />

che le forze necessarie per sopportare<br />

i notevoli carichi di lavoro stanno per venir<br />

meno, con alto senso di responsabilità, lascia<br />

ad altri il timone della Chiesa. Quanti si<br />

sarebbero comportati come lui<br />

Dimettendosi il Papa non è “sceso dalla<br />

Croce” come diceva Papa Giovanni Paolo II,<br />

quando affermava che “la Croce del Papato”<br />

si porta fino alla morte; ma in questo caso<br />

lo stesso annunzio in latino, sta a indicare<br />

come queste “dimissioni” siano irreversibili.<br />

Recentemente egli ebbe a dire: “un inquieto<br />

cercatore privo di fede è più vicino a Dio di<br />

un devoto per abitudine, la verità, infatti,<br />

non abita dentro di noi,<br />

nessuno la possiede,<br />

ma è la verità che possiede<br />

noi, nessuno detiene il monopolio<br />

della verità e può decidere in nome della<br />

verità e, molto spesso, non ce ne accorgiamo”.<br />

Questo uno dei tanti segni che<br />

hanno caratterizzato il suo Pontificato.<br />

Di questo Papa ci mancheranno i suoi<br />

sguardi pieni di dolcezza, sguardi che sembravano<br />

volessero dire: “fratelli io sono soltanto<br />

un pensatore designato a reggere le<br />

sorti di un Pontificato”. Tommaso Bechet nel<br />

momento in cui veniva assassinato nella sua<br />

Cattedrale pronunzio queste parole: “Dio<br />

com’è pesante la tua Croce”.<br />

Papa Ratzinger non avrebbe mai voluto essere<br />

il successore di Pietro, ma la “ingravescente<br />

aetate” è soltanto uno dei motivi che<br />

lo fatto portato a questa decisione egli, infatti,<br />

durante il lungo Pontificato di Giovanni<br />

Paolo II, quando la sua fama faceva pensare<br />

che sarebbe potuto succedere a Papa<br />

Wojtyla, gli aveva più volte chiesto il permesso<br />

di ritirarsi a vita privata.<br />

Chi lo conosce bene sostiene che dopo diversi<br />

lustri trascorsi in Vaticano, dove si era<br />

trasferito da Monaco nel 1982, avrebbe voluto<br />

fare ritorno nella sua Germania per dedicarsi<br />

alla scrittura, lasciando ad altri i<br />

gravosi compiti di decano del Collegio Cardinalizio<br />

e quello di Prefetto per la fede - l’ex<br />

Sant’Uffizio.<br />

Era quella la vita a cui ambiva, ma Papa<br />

Wojtyla, che lo volle al suo fianco, insistette<br />

perché restasse a Roma conferendogli, in<br />

tal modo, quel prestigio che presto lo<br />

avrebbe portato sul trono di Pietro.<br />

Joseph Ratzinger venne eletto Papa solo<br />

dopo due giorni di Conclave, era il 19 aprile<br />

2005, dopo l’annunzio “Habemus Papam”,<br />

egli si presentò al balcone piuttosto intimidito<br />

con l’aria di colui che aveva assistito al<br />

verificarsi dell’evento che più temeva: “fratelli<br />

e sorelle, dopo il grande Papa Giovanni<br />

Paolo II, i signori Cardinali hanno scelto me,<br />

un semplice, umile lavoratore della vigna<br />

del Signore”. Queste le sue prime parole da<br />

Pontefice.<br />

Joseph Ratzinger nasce il giorno di sabato<br />

Santo dell’anno 1927 a Marktl am<br />

Inn, un paesino della Baviera orientale,<br />

il suo babbo è un graduato della<br />

locale gendarmeria e la sua mamma<br />

una cuoca d’albergo.<br />

Allo scoppio della seconda guerra<br />

mondiale Joseph ha soltanto sedici<br />

anni e, secondo la “regola” nazista,<br />

viene arruolato e assegnato all’artiglieria<br />

contraerea disposta in difesa del<br />

complesso Bmw, quindi, alle intercettazioni<br />

telefoniche e, infine, allo scavo di<br />

trincee. Sconfitta la Germania nazista, viene<br />

fatto prigioniero dagli alleati e recluso per<br />

alcune settimane in un lager.<br />

Corre l’anno 1951 quando Joseph Ratzinger<br />

e il fratello maggiore Georg, vengono ordinati<br />

sacerdoti ed è il 1974 quando Papa<br />

Paolo Vi lo nomina Arcivescovo di Monaco<br />

e Frisinga e, poco dopo, Cardinale. Profondamente<br />

legato a Papa Wojtyla, avrebbe<br />

preso volentieri il nome del suo predecessore,<br />

ma non volendo paragonarsi a Giovanni<br />

Paolo II, assume quello di Benedetto<br />

XVI, nome ormai desueto, l’ultimo Papa con<br />

questo nome, Benedetto XV, Giacomo della<br />

Porta, regnò dal 1914 al 1922.<br />

Domani Joseph Ratzinger sarà un “ex Papa”<br />

che vivrà appartato a pochi passi dal suo<br />

successore, egli disporrà di un futuro che<br />

nessuno riesce ad immaginare, almeno nei<br />

dettagli, per esempio non si sa ancora<br />

come sarà chiamato; di certo, dopo un<br />

breve periodo a Castelgandolfo, si trasferirà<br />

nel Convento Mater Ecclesie, un luogo voluto<br />

da Papa Wojtyla nel 1994 che ospita le<br />

suore di clausura di quattro diversi Ordini.<br />

Una scelta di vita di tipo conventuale.<br />

La sua giornata sarà scandita da poche elementi:<br />

preghiera, scrittura, riflessioni teologiche,<br />

a fargli compagnia Ciccio, l’amato<br />

gatto, la musica di Mozart, il pianoforte, i<br />

libri. Papa Benedetto si spoglia dei simboli<br />

del potere ed entra in una Comunità religiosa<br />

che fa del silenzio e della discrezione<br />

la sua ragione di vita; un Pontefice che liberamente<br />

decide di lasciare il potere supremo<br />

per ritirarsi dietro le mura di un<br />

Convento, una sfida affascinate e misteriosa,<br />

ma anche una situazione inedita per<br />

la Chiesa di Roma. Cosa ci riserverà il futuro<br />

Noi tutti, alle ore 20 del prossimo 28 febbraio<br />

cercheremo, ancora una volta il suo<br />

sguardo, mentre egli, raggiungendo la sua<br />

solitudine, continuerà a servire la Santa<br />

Chiesa di Dio con una vita interamente dedicata<br />

alla preghiera. Di certo pregherà per<br />

noi tutti. Grazie Papa Benedetto.<br />

Riccardo Consoli

Hooray! Your file is uploaded and ready to be published.

Saved successfully!

Ooh no, something went wrong!