SUONO n° 484

INSIDE I COLORI DEL SUONO
a cura di Guido Bellachioma
da sinistra Adrian Belew,
Tony Levin e Pat Mastelotto.
I King Crimson sono la creatura
del chitarrista Robert Fripp,
in assoluto tra le realtà
più creative del rock come
lo conosciamo. Interviste
con Bruford, Levin, Belew
e Mastelotto.
King Crimson ‘81/‘95
Il tour italiano del Crimson ProjeKCt, nato dall’unione tra il
Power Trio di Adrian Belew e gli Stick Men di Tony Levin e Pat
Mastelotto, ci ha dato lo spunto per dedicare questo numero de
I colori del suono ai King Crimson 1981-1995… ovvero a quel repertorio,
spesso sottovalutato rispetto alla produzione degli anni ‘70 ma
sempre di grande creatività, che il Crimson ProjeKCt rivisiterà live,
da Discipline (di cui analizziamo la ristampa del 40nnale) a THRAK.
Nelle pagine che seguono abbiamo raccolto le interviste ai tre sopra
citati e a Bill Bruford, di cui approfondiamo l’aspetto tecnico del kit
usato. In uno dei prossimi numeri, invece, dedicheremo altro spazio
all’aspetto chitarristico di questo periodo, grazie all’opera del chitarrista
Alessandro Bruno, esperto Crimson di assoluta esperienza,
allievo di Robert Fripp e collaboratore di Markus Reuter negli Europa
String Choir. Gli “originali” King Crimson, purtroppo, non ci sono
più da tempo, quelli non basta neanche la presenza di Fripp a riportarli
in vita… anche quando torneranno a suonare fra qualche
tempo. Non proprio così presto, in realtà, dato che persino Levin
e Mastelotto (che ne fanno parte) dicono di non sapere assolutamente
quando inizieranno a fare le prove con la nuova formazione
batterie, con l’esclusione eccellente di Adrian Belew. Ricordiamo
alcuni degli elementi crimsoniani del passato che, oltre a Fripp,
hanno contribuito in modo importante a creare quella leggenda
McDonald, John Wetton, David Cross, Keith Tippett, Jamie Muir
e altri, oltre a quelli citati in questa sede.
SUONO febbraio 2014 55