cronache delle gare - Federazione Ciclistica Italiana

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CICLOCROSS Aurelio Fontana, secondo sulla scia di Franzoi. Un sicuro protagonista della stagione, l’atleta della Selle Italia Guerciotti, anche lui propenso a svolgere attività in Belgio, tanto che giovedì sarà di scena nella gara che si disputerà nella celebre località Koppenberg. E’ rientrato alle gare, nella gara di Mogliano, e lo accogliamo con un abbraccio affettuoso anche lo juniores Domenico Salviani, reduce da un serio incidente stradale, non con la bici. Mentre Franzoi all’indomani di I convocati per Hittnau Questi i convocati per gli Europei in Svizzera: Alessio Veronica (Team Desenzanese As Dilettantistica); Aru Fabio (G.S. Ozierese Carrera); Bettoncelli Riccardo (Gs Cicli Fiorin-Despar Asd); Calderan Alessandro (U.C. Trevigiani); Cavani Milena (Marchiol Ima Famila Liquigas Site); Coledan Massimo (Rinascita Ormelle Pinarello); Dall’Oste Daniele (Solbiatese); Ponta Marco (Cycling Team Friuli); Rossi Vania (Selle Italia); Silvestri Elia (Selle Italia Guerciotti Elite); Sportelli Luca (Asd Gaetano Cavallaro); Tabotta Yezid (Rinascita Ormelle Friuli); Trentin Matteo (Moro-Bycicle Line-Scott); Ursi Fabio (Gruppo Sportivo Esercito). Enrico Franzoi ancora una volta il migliore italiano in Coppa del Mondo Tabor onorava, insieme ad Alessandro Fontana, la gara nazionale nella sua Mogliano, Visinelli restava in Belgio e gareggiava a Zonhoven, dove si classificava al 20° posto nella prova vinta dal campione nazionale Bart Wellens che precedeva di 13” il suo consocio della Fidea, Vantornout, e di 25” il solito Nys. Visinelli si è stabilito, a Mechelen, tra Anversa e Bruxelles e vi resterà tutto il mese di novembre per partecipare a tutte le gare internazionali del Benelux. Complimenti al ragazzo del Cs Forestale per la determinazione e i sacrifici che compie, in questo senso ben avviato dal suo precedente team manager. Marco Bianco, a sua volta, nel rientrare nella sua regione, il Piemonte, faceva sosta in Svizzera per partecipare all’internazionale di Steinmaur vinta dal francese Francis Mourey, che batteva allo sprint lo svizzero Simon Zahner, staccando di 58” l’americano Jonathan Page, vice campione del mondo. Al di la del risultato (20° posto) Bianco l’atleta piemontese si è confrontato, ancora una volta, con i migliori specialisti del mondo ed anche a lui, come a Visinelli, va dato il giusto merito per gli enormi sacrifici che compiono per amore di questo sport. Così come merita una doverosa Davide Frattini che negli Usa ha già conseguito un successo e numerosi piazzamenti. La concorrenza per un posto nella squadra azzurra, in vista del mondiale di Treviso, si fa interessante e stimolante per il crescente numero di aspiranti e questo non può che giovare alla crescita del nostro movimento, tanto è vero che la città di Lucca, già sede delle recenti prove tricolori, ha rinnovato al sua candidatura per organizzare i mondiali di ciclocross nel 2010. Un buon segnale complessivo che va raccolto anche dagli organizzatori di gare regionali e nazionali, per arrivare a mettere nel calendario internazionale altre opportunità per i nostri atleti, per acquisire esperienza e possibilità di punteggio per il ranking Uci che determina l’allineamento di partenza nelle gare più importanti. Intanto la RAI, grazie all’impegno del formidabile tandem composto da Igino Michieletto ed Armando Zamprogna, ha fin d’ora assicurato una adeguata copertura televisiva per i campionati italiani di tutte le categorie federali che avranno luogo, come è noto, a Scorzè il 5 6 gennaio 2008. Avanti così, siamo sulla buona strada, anzi sul buon fuoristrada. Ordine arrivo 1 Sven Nys (Bel, Rabobank) in 1h05’22”; 2. Klaas Vantornout (Bel, Fidea Cycling Team) a 13”; 3. Lars Boom (Ol, Rabobank) a 18”; 4. Bart Wellens (Bel, Fidea Cycling Team) a 33”; 5. Zdenek Stybar (Rep. Ceca, Fidea Cycling Team) a 41”; 6. Francis Mourey (Fra, Française Des Jeux) a 46”; 7. Petr Dlask (Rep. Ceca, Fidea Cycling Team) a 50”; 8. Christian Heule (Svi) a 52”; 9. Steve Chainel (Fra, Auber 93) a 54”; 10. Radomir Simunek (Rep. Ceca, Palmans Collstrop) a 58”; 18. Enrico Franzoi (Ita, Lampre-Fondital) a 1’58”; 25. Marco Bianco (Ita) a 2’33”; 42. Rafael Visinelli(Ita) a 5’57”; 47. Alessandro Fontana (Ita) a un giro; 48. Giancarlo Saiu (Ita) a un giro. 10 Il Mondo del Ciclismo numero 44
CAMPIONATI MONDIALI MILITARI - A Kozienice in Polonia Gambino “scivola” giù dal podio CICLOCROSS L’alfiere del GS Esercito cade quando era in lotta per una medaglia. Successo del francese Clochez KOZIENICE (POL) - Il francese Geoffrey Clochez, già medaglia di bronzo nel 2004 a Liberec, nella Repubblica Ceca, si è laureato campione del mondo militari ciclocross sabato scorso a Kozienice, in Polonia, precedendo il belga Geert Wellens, fratello del più celebre Bart, attuale campione nazionale categoria Elite; al terzo posto il polacco Morek Cichosz. Il primo degli azzurri, il giovane Alessandro Gambino, classificatosi ottavo, aveva il podio nel mirino quando proprio il neo iridato Clochez, che faceva parte con lui del quintetto in fuga, ha sbandato in una curva sabbiosa e l’ha mandato a gambe all’aria. Nonostante tutto Gambino si riprendeva e concludeva in una posizione più che dignitosa ma beffarda, alla luce della grande opportunità che gli si era prospettata. I quattro atleti della squadra azzurra, diretta dal CT Fausto Scotti, militari in forza al Gruppo Sportivo Esercito presieduto dal Generale Gianfranco Marinelli, si sono battuti con grande determinazione in un contesto che, si sapeva, sarebbe stato duro e quasi proibitivo per i nostri giovani ragazzi a confronto con atleti esperti e maturi. Eppure stava per verificarsi il miracolo, se la sfortuna non ci avesse messo la zampino. Così il tecnico azzurro sintetizza la sua prima esperienza con i ciclocrossisti militari: ...”alla sfortuna di Gambino si è aggiunta la febbre che ha colpito Ursi alla vigilia della gara. Fabio è partito lo stesso, ma ha dovuto ritirarsi perché un percorso così difficile e tecnico si poteva affrontare solo in condizioni fisiche perfette. E’ stata una manifestazione molto bella, seguita da un folto pubblico lungo il tracciato, dentro la pineta di Kozienice, e al traguardo posto nello stadio della città. Non è andata come poteva, ma sono soddisfatto. La prova di Gambino è stata superba fino all’incidente e anche dopo, quando ha avuto la forza di riprendersi piazzandosi tra i primi dieci...”. All’indomani, come da programma, tutti i reduci dalla prova iridata, hanno partecipato al Gran premio città di Varsavia dove con una prova maiuscola di tutto il collettivo gli azzurri coglievano il secondo posto con Alessandro Gambino e l’ottavo con Fabio Ursi. Un ordine d’arrivo, quello conseguito nella capitale della Polonia, che aumenta il rammarico per la sfortunata prova di Kozienice, valevole per il titolo mondiale. A tale proposito Fausto Scotti, che avrebbe volentieri invertito i risultati dell’intenso fine settimana, aggiungeva che: ..”abbiamo colto con Gambino, qui a Varsavia, quel podio che solo la sfortuna ci ha negato a Kozienice. Anche Fabio Ursi, appena uscito dalla debilitazione per la febbre, ha pedalato bene entrando negli otto. E c’erano tutti gli avversari affrontati il giorno prima, dal polacco Marek Cichosz, terzo nella prova iridata e primo a Varsavia con 13” di vantaggio su Gambino, al neo campione del mondo militare, il francese Clochez che ha dovuto cedere il passo al nostro Gambino, terminando terzo a 40” dal vincitore. Al quarto posto si è piazzato il belga Tom De Kort (già secondo al mondiale militare ciclocross nel 2002) con un distacco di 1’20”. Sono stati decisivi nella strategia della gara anche Alex De Bastiani, Matteo Borga e il capitano Ivan Dotto, perché hanno aiutato Gambino a riportarsi sui primi nella fase più delicata. Poi Alessandro è stato bravo ad involarsi con Cichosz e avrebbe potuto anche cogliere il successo pieno se non avesse avuto un problema meccanico sull’ultima rampa che immetteva nel rettilineo d’arrivo. Ma va bene così. Il Gs Esercito può essere soddisfatto di questa prima sortita a livello internazionale. E’ una scommessa già vinta e le cose non potranno che migliorare in futuro...”. In effetti la squadra ciclocross del Gs Esercito, che ha esordito in maglia azzurra con la trasferta in Polonia, torna con un bottino soddisfacente soprattutto in prospettiva. Ora si tratta di lavorare sul nucleo messo insieme e di farlo crescere. Non tarderanno ad arrivare altri risultati di rilievo, con reciproca soddisfazione della nostra federazione e dello Stato Maggiore Difesa. Come abbiamo già avuto modo di sottolineare, in occasione della presentazione della sezione ciclismo del Gs Esercito, la transizione al modello professionale del nostro Esercito ha determinato, con la sospensione della leva dal 2004, la fine dello sport militare basato sui giovani coscritti. Fino ad oggi esso aveva consentito, da un lato, agli atleti in servizio di leva di mantenere una buona condizione psico-fisica, dall’altro, all’Istituzione, di beneficiare del loro contributo, seppur limitato nel tempo, per un’attiva e qualificata presenza nell’ambito dello sport nazionale. Gambino ed Ursi Il definitivo affermarsi del soldato professionista apre oggi una pagina nuovo nell’ambito dello sport militare ed in particolare in quello d’eccellenza, anche a livello amatoriale. In tale prospettiva l’Esercito ha ritenuto opportuno e conveniente rilanciare su nuove basi lo sport d’eccellenza, istituendo - anche per il ciclismo - la figura professionale dell’atleta militare. Un’apertura gratifica il nostro sport e ci impegna a continuare nel sinergico rapporto di collaborazione. Alfredo Vittorini Ordine di arrivo 1. Geoffrey Clochez (Fra) in 1h07’42”; 2. Geert Wellens (Bel) a 22”; 3. Marek Cichosz (Pol) a 41”; 4. Bjorn Rondelez (Bel) a 1’03”; 5. Torsten Struch (Ger) a 1’31”; 6. Sylwester Janiszewski (Pol) a 1’44”; 7. Laurent Spiesser (Fra) a 1’47”; 8. Alessandro Gambino (Ita) a 1’54”; 9. Tom de Kort (Bel) a 2’14”; 10. Tomasz Repinski (Pologne) a 4’04”. Classifica a squadre 1. Belgio 72; 2. Polonia 68; 3. Francia 67; 4. Germania 56; 5. Paesi Bassi 38; 6. Italia 29; 7. Slovacchia 27. numero 44 Il Mondo del Ciclismo 11
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