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cronache delle gare - Federazione Ciclistica Italiana

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CAMPIONATI MONDIALI MILITARI - A Kozienice in Polonia<br />

Gambino “scivola” giù dal podio<br />

CICLOCROSS<br />

L’alfiere del GS Esercito cade quando era in lotta per una medaglia. Successo del francese Clochez<br />

KOZIENICE (POL) - Il francese<br />

Geoffrey Clochez, già medaglia<br />

di bronzo nel 2004 a Liberec,<br />

nella Repubblica Ceca, si è laureato<br />

campione del mondo militari<br />

ciclocross sabato scorso a<br />

Kozienice, in Polonia, precedendo<br />

il belga Geert Wellens, fratello<br />

del più celebre Bart, attuale<br />

campione nazionale categoria<br />

Elite; al terzo posto il polacco<br />

Morek Cichosz.<br />

Il primo degli azzurri, il giovane<br />

Alessandro Gambino, classificatosi<br />

ottavo, aveva il podio nel mirino<br />

quando proprio il neo iridato<br />

Clochez, che faceva parte con<br />

lui del quintetto in fuga, ha sbandato<br />

in una curva sabbiosa e l’ha<br />

mandato a gambe all’aria. Nonostante<br />

tutto Gambino si riprendeva<br />

e concludeva in una posizione<br />

più che dignitosa ma beffarda,<br />

alla luce della grande opportunità<br />

che gli si era prospettata.<br />

I quattro atleti della squadra azzurra,<br />

diretta dal CT Fausto Scotti,<br />

militari in forza al Gruppo<br />

Sportivo Esercito presieduto dal<br />

Generale Gianfranco Marinelli, si<br />

sono battuti con grande determinazione<br />

in un contesto che, si sapeva,<br />

sarebbe stato duro e quasi<br />

proibitivo per i nostri giovani ragazzi<br />

a confronto con atleti<br />

esperti e maturi. Eppure stava<br />

per verificarsi il miracolo, se la<br />

sfortuna non ci avesse messo la<br />

zampino.<br />

Così il tecnico azzurro sintetizza<br />

la sua prima esperienza con i ciclocrossisti<br />

militari: ...”alla sfortuna<br />

di Gambino si è aggiunta la<br />

febbre che ha colpito Ursi alla vigilia<br />

della gara. Fabio è partito lo<br />

stesso, ma ha dovuto ritirarsi<br />

perché un percorso così difficile e<br />

tecnico si poteva affrontare solo<br />

in condizioni fisiche perfette. E’<br />

stata una manifestazione molto<br />

bella, seguita da un folto pubblico<br />

lungo il tracciato, dentro la pineta<br />

di Kozienice, e al traguardo<br />

posto nello stadio della città.<br />

Non è andata come poteva, ma<br />

sono soddisfatto. La prova di<br />

Gambino è stata superba fino all’incidente<br />

e anche dopo, quando<br />

ha avuto la forza di riprendersi<br />

piazzandosi tra i primi dieci...”.<br />

All’indomani, come da programma,<br />

tutti i reduci dalla prova iridata,<br />

hanno partecipato al Gran<br />

premio città di Varsavia dove con<br />

una prova maiuscola di tutto il<br />

collettivo gli azzurri coglievano il<br />

secondo posto con Alessandro<br />

Gambino e l’ottavo con Fabio<br />

Ursi. Un ordine d’arrivo, quello<br />

conseguito nella capitale della<br />

Polonia, che aumenta il rammarico<br />

per la sfortunata prova di<br />

Kozienice, valevole per il titolo<br />

mondiale.<br />

A tale proposito Fausto Scotti,<br />

che avrebbe volentieri invertito i<br />

risultati dell’intenso fine settimana,<br />

aggiungeva che: ..”abbiamo<br />

colto con Gambino, qui a Varsavia,<br />

quel podio che solo la sfortuna<br />

ci ha negato a Kozienice. Anche<br />

Fabio Ursi, appena uscito<br />

dalla debilitazione per la febbre,<br />

ha pedalato bene entrando negli<br />

otto. E c’erano tutti gli avversari<br />

affrontati il giorno prima, dal polacco<br />

Marek Cichosz, terzo nella<br />

prova iridata e primo a Varsavia<br />

con 13” di vantaggio su Gambino,<br />

al neo campione del mondo<br />

militare, il francese Clochez che<br />

ha dovuto cedere il passo al nostro<br />

Gambino, terminando terzo<br />

a 40” dal vincitore. Al quarto posto<br />

si è piazzato il belga Tom De<br />

Kort (già secondo al mondiale<br />

militare ciclocross nel 2002) con<br />

un distacco di 1’20”. Sono stati<br />

decisivi nella strategia della gara<br />

anche Alex De Bastiani, Matteo<br />

Borga e il capitano Ivan Dotto,<br />

perché hanno aiutato Gambino a<br />

riportarsi sui primi nella fase più<br />

delicata. Poi Alessandro è stato<br />

bravo ad involarsi con Cichosz e<br />

avrebbe potuto anche cogliere il<br />

successo pieno se non avesse<br />

avuto un problema meccanico<br />

sull’ultima rampa che immetteva<br />

nel rettilineo d’arrivo. Ma va bene<br />

così. Il Gs Esercito può essere<br />

soddisfatto di questa prima sortita<br />

a livello internazionale. E’ una<br />

scommessa già vinta e le cose<br />

non potranno che migliorare in<br />

futuro...”.<br />

In effetti la squadra ciclocross del<br />

Gs Esercito, che ha esordito in<br />

maglia azzurra con la trasferta in<br />

Polonia, torna con un bottino<br />

soddisfacente soprattutto in prospettiva.<br />

Ora si tratta di lavorare<br />

sul nucleo messo insieme e di<br />

farlo crescere. Non tarderanno<br />

ad arrivare altri risultati di rilievo,<br />

con reciproca soddisfazione della<br />

nostra federazione e dello Stato<br />

Maggiore Difesa.<br />

Come abbiamo già avuto modo<br />

di sottolineare, in occasione della<br />

presentazione della sezione ciclismo<br />

del Gs Esercito, la transizione<br />

al modello professionale del<br />

nostro Esercito ha determinato,<br />

con la sospensione della leva dal<br />

2004, la fine dello sport militare<br />

basato sui giovani coscritti.<br />

Fino ad oggi esso aveva consentito,<br />

da un lato, agli atleti in servizio<br />

di leva di mantenere una<br />

buona condizione psico-fisica,<br />

dall’altro, all’Istituzione, di beneficiare<br />

del loro contributo, seppur<br />

limitato nel tempo, per un’attiva<br />

e qualificata presenza nell’ambito<br />

dello sport nazionale.<br />

Gambino ed Ursi<br />

Il definitivo affermarsi del soldato<br />

professionista apre oggi una<br />

pagina nuovo nell’ambito dello<br />

sport militare ed in particolare in<br />

quello d’eccellenza, anche a livello<br />

amatoriale. In tale prospettiva<br />

l’Esercito ha ritenuto opportuno<br />

e conveniente rilanciare su<br />

nuove basi lo sport d’eccellenza,<br />

istituendo - anche per il ciclismo<br />

- la figura professionale dell’atleta<br />

militare. Un’apertura gratifica<br />

il nostro sport e ci impegna a<br />

continuare nel sinergico rapporto<br />

di collaborazione.<br />

Alfredo Vittorini<br />

Ordine di arrivo<br />

1. Geoffrey Clochez (Fra) in<br />

1h07’42”; 2. Geert Wellens (Bel)<br />

a 22”; 3. Marek Cichosz (Pol) a<br />

41”; 4. Bjorn Rondelez (Bel) a<br />

1’03”; 5. Torsten Struch (Ger) a<br />

1’31”; 6. Sylwester Janiszewski<br />

(Pol) a 1’44”; 7. Laurent Spiesser<br />

(Fra) a 1’47”; 8. Alessandro Gambino<br />

(Ita) a 1’54”; 9. Tom de Kort<br />

(Bel) a 2’14”; 10. Tomasz Repinski<br />

(Pologne) a 4’04”.<br />

Classifica a squadre<br />

1. Belgio 72; 2. Polonia 68; 3.<br />

Francia 67; 4. Germania 56; 5.<br />

Paesi Bassi 38; 6. Italia 29; 7.<br />

Slovacchia 27.<br />

numero 44<br />

Il Mondo del Ciclismo<br />

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