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ato me...<br />
me perseguiteranno anche voi”<br />
(Gv 15,20-21).<br />
Anche un santo dei primi secoli,<br />
il vescovo Giovanni Crisostomo,<br />
che ebbe a soffrire<br />
moltissimo per la fede scrisse:<br />
“Dinanzi alle persecuzioni del<br />
mondo il Cristianesimo non si<br />
sostiene con le parole dell’umana<br />
sapienza, ma con la forza<br />
di Dio”.<br />
In pellegrinaggio<br />
dalla Persia a Roma...<br />
Qui a lato, un dipinto che raffigura il<br />
martirio di Sant’Ignazio di Antiochia.<br />
L’anfiteatro Flavio, a Roma, vide tanti<br />
martiri cristiani.<br />
E questa forza che ha sostenuto<br />
migliaia di martiri lungo i<br />
secoli (e milioni nel secolo appena<br />
trascorso), sostenne anche<br />
i santi che vogliamo ricordare<br />
in questo mese, e cioè Mario,<br />
Marta e i loro due figli. Una famiglia<br />
unita non solo nella carità<br />
verso gli altri fratelli e sorelle<br />
già morti per la fede e bisognosi<br />
di una degna sepoltura<br />
(rischiosa in quei tempi e in<br />
quelle circostanze a Roma) ma<br />
anche nella testimonianza della<br />
propria fede per Gesù Cristo,<br />
col martirio appunto.<br />
Una decina di anni fa venne<br />
fatta una ricerca onomastica: si<br />
voleva sapere quali erano i nomi<br />
più diffusi tra gli italiani. Ricordo<br />
solo che il primo risultava<br />
Giuseppe ed il quarto Mario (in<br />
mezzo mi pare che fossero Giovanni-Gianni<br />
e Francesco-Franco).<br />
Non mi risulta che sia lo<br />
stesso tra le nuove generazioni,<br />
diciamo tra i nati negli ultimi anni.<br />
Anche se bisogna aggiungere<br />
per la verità che Mario (e i<br />
suoi vicini Mariano, Mariolino,<br />
Marietto, Mariuccio) molto spesso<br />
sono collegati, dai genitori che<br />
lo danno, a Maria di Nazaret:<br />
Mario come forma maschile di<br />
Maria. È forse qui la spiegazione<br />
di questa notevole diffusione<br />
nel passato (quando la devozione<br />
alla Madonna era più sentita<br />
dalle madri italiane) più che dal<br />
richiamo al San Mario (e famiglia)<br />
martiri del III-IV secolo,<br />
dai pochi riscontri storici. Qualcuno,<br />
per la verità, spiega la pre-<br />
Definizione di Martire<br />
Dal greco martys (leggi martus),<br />
che significa “testimone”, e indica<br />
il fedele, il quale piuttosto di<br />
cedere all’abiura, cioè al rinnegamento<br />
della propria fede, sceglieva<br />
di affrontare i processi, la<br />
persecuzione e la morte cruenta.<br />
Particolarmente nei primi secoli<br />
del cristianesimo furono innumerevoli<br />
i credenti sottoposti<br />
al martirio, di cui in diversi casi<br />
restano testimonianze scritte che<br />
successivamente hanno permesso<br />
di scrivere quello che venne<br />
chiamato “martirologio”, cioè<br />
l’elenco di queste vittime, e la<br />
descrizione del loro martirio.<br />
Quelli dei primi secoli cristiani,<br />
cioè fino all’Editto di Milano del<br />
313 di Costantino, in cui il cristianesimo<br />
veniva riconosciuto<br />
religione lecita, che hanno donato<br />
la loro vita per la fede sono<br />
stati considerati automaticamente<br />
santi dalla Chiesa Cattolica<br />
primitiva e il loro culto è presente<br />
nella Liturgia.<br />
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