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L’anno<br />
di San Paolo<br />
Il 28 giugno, Benedetto XVI ha proclamato<br />
nella Basilica di San Paolo fuori le mura<br />
un anno dedicato a San Paolo. Con questa<br />
iniziativa il Papa vuole ricordare il secondo<br />
millennio della nascita dell’Apostolo delle<br />
genti, stimata tra gli anni 6 e 10 d.c.<br />
La proclamazione è stata fatta durante il<br />
vespro che si è tenuto accanto alla<br />
«confessio» di San Paolo, dove da venti secoli<br />
si conserva il sarcofago, che per concorde<br />
parere degli esperti ed incontrastata<br />
tradizione conserva i resti dell’apostolo Paolo.<br />
Il vescovo di Roma ha spiegato che<br />
«presso la Basilica papale e presso l’attigua<br />
omonima abbazia benedettina potranno<br />
quindi avere luogo una serie di eventi<br />
liturgici, culturali ed ecumenici, come pure<br />
varie iniziative pastorali e sociali, tutte ispirate<br />
alla spiritualità paolina. Inoltre, in ogni parte<br />
del mondo, analoghe iniziative potranno<br />
essere realizzate nelle diocesi, nei santuari,<br />
nei luoghi di culto da parte di istituzioni<br />
religiose, di studio o di assistenza, che<br />
portano il nome di San Paolo o che si ispirano<br />
alla sua figura e al suo insegnamento».<br />
Zenit<br />
Lettera del Papa<br />
ai cattolici cinesi<br />
L<br />
’unità della Chiesa di Cina e la sua<br />
indipendenza dal potere politico,<br />
ossia il rispetto della libertà religiosa in modo<br />
che possa svolgere la sua missione<br />
evangelizzatrice, è la preoccupazione<br />
centrale della «Lettera del Santo Padre<br />
Benedetto XVI ai vescovi, ai presbiteri, alle<br />
persone consacrate e ai fedeli laici della<br />
Chiesa cattolica nella Repubblica popolare<br />
cinese», resa pubblica il 30 giugno scorso.<br />
È alla luce di tale preoccupazione<br />
centrale che discendono la ricerca di<br />
«dialogo» con il governo, ove lavorare<br />
assieme per il bene del popolo cinese, la<br />
negazione di qualsiasi ruolo e legittimità<br />
dell’Associazione patriottica, l’idea di una<br />
necessaria «normalità» della Chiesa cinese,<br />
con l’invito a Vescovi e fedeli a superare le<br />
divisioni ed a manifestare pubblicamente la<br />
loro fede e l’abolizione delle norme<br />
straordinarie fin qui concesse alla Chiesa in<br />
Cina. Annunciata da mesi e attesa anche<br />
dal governo cinese, la Lettera – 54 pagine<br />
nell’edizione italiana – ha anche due edizioni<br />
in cinese, tradizionale e semplificato,<br />
e sarà anche il testo che dovrebbe<br />
inaugurare la sezione cinese del sito internet<br />
della Santa Sede.<br />
Asia News<br />
Da Focus, 2006<br />
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