Collegio dei Geometri della Provincia di Parma

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17 FINANZIAMENTI IN AGRICOLTURA La Commissione Agricoltura segnala agli Iscritti che sul sito della Regione Emilia- Romagna potrà essere scaricato il PROGRAMMA DELLA REGIONE EMILIA-ROMAGNA – triennio 2007/2013 inerente i finanziamenti pubblici per lo SVILUPPO RURALE collegandosi al sito: http://www.ermesagricoltura.it/wcm/ermesagricoltura/rivista/2007/supp_33_2007.htm 18 RIVALUTAZIONE TERRENI AGRICOLI - Con la manovra Finanziaria 2008 – art. 1 – comma 91 - viene concessa una nuova opportunità ai contribuenti che vogliono procedere alla rivalutazione dei terreni agricoli ed edificabili, nonché delle partecipazioni in società, per evitare o ridurre la plusvalenza che si realizzerebbe in caso di successiva vendita. Il termine è stato fissato al 30 giugno 2008. Entro questa data dovrà essere versata l’imposta sostitutiva al 4% (per i terreni e partecipazioni qualificate) e al 2% per le partecipazioni non qualificate oppure la prima delle due o tre rate. La rideterminazione dei valori richiede, la redazione di una perizia asseverata da professionisti abilitati ed individuati dagli articoli 5 e 7 della legge 448/01. La data di riferimento dei valori viene fissata al 1° gennaio 2008. La nuova chance potrà essere favorevole in una serie di occasioni, meno in altre. La rivalutazione è sempre comunque molto conveniente per i terreni edificabili e vantaggiosa per: − Persona fisica, società semplice o ente in possesso di un terreno agricolo che verrà rivenduto prima che siano trascorsi cinque anni dalla data di acquisto (la rivendita realizza plusvalenza in base all’articolo 67, lettera b, del Tuir); − Persona fisica, società semplice o ente che possiedono terreni edificabili che in caso di vendita generano sempre plusvalenza tassabile; − Persona fisica che possiede quote di partecipazione in società di qualsiasi tipo e oggetto. L’AGENZIA DELLE ENTRATE con circolare n. 47/E del 5 giugno 2002, ha precisato che, limitatamente alle partecipazioni societarie, la perizia di stima può essere redatta anche dopo la cessione. Alla luce della riapertura dei termini, i contribuenti possono procedere, entro la scadenza del 30 giugno 2008, con riferimento ai valori al 1° gennaio 2008, alla redazione della perizia ed al versamento dell’imposta sostitutiva a condizione che la partecipazione sia ancora di proprietà al 1° gennaio 2008 e anche se sia ceduta immediatamente dopo questa data.
TABELLA RIASSUNTIVA CON VANTAGGI E PENALIZZAZIONI Le quote donate o in successione La cessione della partecipazione genera plusvalenza tassabile (capital gain). L’articolo 68, comma 6 del Tuir dispone che per le partecipazioni acquisite per donazione si assume come costo quello riconosciuto in capo al donante. Per cui è verosimile che la plusvalenza, in caso di alienazione, risulti elevata tenuto conto che il costo sia stato sostenuto in epoca remota. La stessa condizione si verifica per partecipazioni pervenute per successione nel periodo in cui l’imposta era soppressa (19 ottobre 2001-3 ottobre 2006): il costo della partecipazione corrisponde a quello sostenuto dal de cuius. Quindi la rivalutazione è l’unico strumento che consente l’adeguamento del costo di acquisto. Dal 3 ottobre 2006 con la reintroduzione dell’imposta di successione si assume il valore dichiarato ai fini di tale imposta. Le partecipazioni qualificate Per le partecipazioni qualificate, fino al 31 dicembre 2007, la base imponibile era costituita dal 40% dell’ammontare della plusvalenza. Per effetto della riduzione dell’aliquota Ires dal 33% al 27,5% verrà adeguata la percentuale che individua la parte imponibile della plusvalenza in capo al socio: la relazione governativa che accompagna la legge finanziaria indica tale percentuale nella misura del 49,4 per cento. Questo aumento non dovrebbe riguardare le società di persone non essendo state modificate le aliquote Irpef. Aumentando la percentuale imponibile della plusvalenza per le partecipazioni qualificate in società di capitali occorre valutare di non perdere l’occasione della rivalutazione per rideterminare il costo di acquisto. Terreni acquistati nel quinquennio Per i terreni, anche agricoli, acquistati e rivenduti nel quinquennio scatta l’intento speculativo e, quindi, la tassazione della plusvalenza. La tassazione scatta anche se i terreni sono pervenuti mediante atto di donazione, in quanto se il donante li ha acquistati da meno di cinque anni la data di acquisto per il calcolo del quinquennio decorre dalla data di acquisto da parte del donante. Quindi, per esempio, se il soggetto A ha acquistato il terreno agricolo nel 2004 e lo ha donato nel 2007 al soggetto B che lo rivende nel 2008, B deve tassare la plusvalenza anche se ha ricevuto il terreno per donazione. Il costo del terreno per il calcolo della plusvalenza è quello sostenuto dal donante. Nella fattispecie l’unico rimedio per B è quello di rivalutare il terreno avuto in donazione nel 2007. Niente operazioni su eredità recenti Nell’ipotesi di decesso del contribuente, per esempio a luglio 2007, gli eredi devono dichiarare il terreno in sede di dichiarazione di successione assolvendo, oltre all’imposta di successione (se il valore è superiore alla franchigia), le imposte ipotecarie e catastale nella misura del 3%. Il valore dichiarato a questi fini assume natura di costo in sede di determinazione della plusvalenza (articolo 67, comma 1, lettera b del Tuir) come confermato dall’agenzia delle Entrate nella circolare n. 81/E/2002. In particolare, l’articolo 68, comma 2, prevede che per i terreni acquistati per effetto della successione si assume come prezzo di acquisto il valore dichiarato nelle denunce aumentato di ogni altro costo successivo inerente. In questo caso, quindi, gli eredi non hanno convenienza a procedere alla rivalutazione avendo un costo di acquisto del terreno già aggiornato. (Tabella tratta dal quotidiano “Il Sole 24 Ore del 9 gennaio 2008”)
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