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1 / 2011LA RIVISTA DEL COLLEGIO GEOMETRI E GEOMETRI LAUREATIDELLA PROVINCIA DI VENEZIA


I servizi del <strong>Collegio</strong>- Ricevimento presidente e segretariotutti i mercoledì matt<strong>in</strong>a dalle 10.00 alle 12.30- Consulenza legale con l’avvocato del <strong>Collegio</strong><strong>il</strong> primo mercoledì di ogni mese dalle 10.00 alle 12.30- Consulenza <strong>in</strong> materia di previdenza(Cassa <strong>Geometri</strong>) con i delegati Cipagl’ultimo mercoledì di ogni mese dalle 10.00 alle 12.30- Consulenza Parcellel’ultimo mercoledì di ogni mese,previo appuntamento telefonicoTutti i servizi sono gratuiti,previo appuntamento telefonico con la segreteriatel. 041985313 - fax 041980941e-ma<strong>il</strong>:sede@collegio.geometri.ve.it.Orario di apertura della segreteriamartedì-venerdì dalle 9.30 alle 12.30.WE DOcommunicationedit<strong>in</strong>gdesignadvertis<strong>in</strong>gpublic relationsdevelopmentvia Matteotti 9 - 30031 - Dolo (VE) - Italywww.charta-bureau.com


Sommarioattività del collegioDe Mart<strong>in</strong> confermato presidente del collegio pag. 4attività del collegioInnovazione professionalee sv<strong>il</strong>uppi previdenziali pag. 5attività del collegioIl “piano casa” fa ripartire l’ed<strong>il</strong>izia pag. 7attività del collegioUna legge che guarda al futuro pag. 10urbanisticaLa “seconda vita” del consorzio ed<strong>il</strong>izio pag. 13formazioneFormazione cont<strong>in</strong>ua: <strong>una</strong> scelta strategica pag. 15fiscoLa legge di stab<strong>il</strong>ità cambia <strong>il</strong> regime fiscale pag. 16catasto e topografiaPubblicazione nuova versione Pregeo 10 pag. 18estimoValori agricoli medi per l’anno 2011 pag. 20CNGNotizie dal Consiglio Nazionale pag. 21CIPAGNotizie dalla Cassa di Previdenza dei geometri pag. 23attività del collegioVariazioni Albo <strong>Geometri</strong> e Registro Praticanti pag. 24professione e satiraTeo Teodolite e <strong>il</strong> digitale terrestre com<strong>una</strong>le pag. 26<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di VeneziaViale Ancona n. 43 <strong>in</strong>t. 8-9 - 30172 Mestre - Venezia (VE)tel. 041985313 - fax 041980941www.collegio.geometri.ve.it - e-ma<strong>il</strong>: sede@collegio.geometri.ve.itanno 6numero 1 / 2011pubblicazione periodica edita da<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Veneziadirettore responsab<strong>il</strong>eGiambattista Marchettocommissione stampaDaniela Brazzolotto (presidente),Michelangelo Brichese, Mario Bullo,Alessandro Coletto, Sandro Lovato,Francesco Melato, Carol<strong>in</strong>a Orland<strong>in</strong>i,Alberto Scard<strong>in</strong>o, Giovanbattista Smania,coord<strong>in</strong>amento editorialee progetto graficoCharta Bureauvia Fondamenta, 2 - Dolo VEtel. 0415128217 - fax 0415102766www.charta-bureau.com<strong>in</strong>fo@charta-bureau.comstampaEUROOFFSET s.a.s.Via Rialto, 10830030 Maerne di Martellago (VE)Web site: www.eurooffset.comregistrazione:trib<strong>una</strong>le di Venezian. 25 del 2 dicembre 2008fotoarchivio del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Veneziafoto di copert<strong>in</strong>aarchivio del <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia


attività del collegio<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di VeneziaIl “piano casa”fa ripartire l’ed<strong>il</strong>iziaattese e prospettive <strong>in</strong> un convegno a Zelar<strong>in</strong>odi Maurizio Crepaldipresidente Commissione UrbanisticaIl <strong>Collegio</strong> dei <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureatie la Confartigianato della prov<strong>in</strong>cia di Veneziahanno organizzato al Centro Card<strong>in</strong>al Urbanidi Zelar<strong>in</strong>o un importante convegno sultema “La Legge Regionale sul Piano Casa: leattese e le prospettive”. Tra i relatori l’assessoreregionale Renato Chisso, <strong>il</strong> vicepresidentedella Prov<strong>in</strong>cia Mario Dalla Tor, l’assessoreall’Urbanistica del Comune di Venezia EzioMicelli, <strong>il</strong> presidente del <strong>Collegio</strong> Massim<strong>il</strong>ianoDe Mart<strong>in</strong> e quello degli ed<strong>il</strong>i aderenti aConfartigianato Paolo Fagherazzi.Attraverso relazioni dettagliate, numeri eproiezioni, è stato analizzato <strong>il</strong> mercato dellecostruzioni e la situazione del compartoed<strong>il</strong>e <strong>in</strong> Veneto e <strong>in</strong> prov<strong>in</strong>cia di Venezia, conrelativa documentazione sull’andamento delmercato del lavoro e le d<strong>in</strong>amiche occupazionali,anche <strong>in</strong> prospettiva 2011. Al centrodella scena, naturalmente, gli sv<strong>il</strong>uppi del“piano casa” <strong>in</strong> Veneto.RELAZIONE INTRODUTTIVACon l’approvazione della legge regionale veneto n.14 del08-07-2009 siglata col nome “Il Piano Casa del Veneto” glioperatori nel settore ed<strong>il</strong>izio, produttori di materiali ed<strong>il</strong>izi- costruttori e le categorie professionali, avevano creduto eriposto delle prospettive di lavoro che si sono affievolite conl’andare del tempo, per fattori diversi che di seguito andrò ad<strong>il</strong>lustrare e che i relatori presenti analizzeranno, cercando didare delle risposte.Già all’epoca dell’emanazione della legge n.14/2009 e primaancora nella Conferenza stato e regioni, si diffondeva l’ideache stava per essere messa <strong>in</strong> campo, usando un term<strong>in</strong>esportivo, <strong>una</strong> norma economica più che urbanistica, per sollecitarel’economia del settore ed<strong>il</strong>izio e l’<strong>in</strong>dotto commesso,che stava entrando <strong>in</strong> crisi.Per velocizzare l’iter amm<strong>in</strong>istrativo per conseguire <strong>il</strong> titoloab<strong>il</strong>itativo ad eseguire le opere ed<strong>il</strong>izie, fu stab<strong>il</strong>ito si dovevaut<strong>il</strong>izzare la Denuncia Inizio Attività (D.I.A.), confermando <strong>il</strong>percorso <strong>in</strong>trapreso dallo Stato, di voler procedere con lo snellimentoe la semplificazione delle procedure amm<strong>in</strong>istrativeper ridurre i tempi, spostando di fatto <strong>il</strong> lavoro dall’amm<strong>in</strong>istrazionestatale, che si riservava <strong>il</strong> compito solo di controllore,dal soggetto “tecnico com<strong>una</strong>le” al cittad<strong>in</strong>o e al tecnicoprofessionista asseveratore.La semplificazione proseguì successivamente con l’istitutodella C.I.A. ( comunicazione <strong>in</strong>izio attività ) e S.C.I.A. ( segnalazionecertificata <strong>in</strong>izio attività ) che ha sostituito la D.I.A:,oggetto di numerose <strong>in</strong>terpretazioni fra le parti tecniche.


attività del collegioQuesto nuovo modo di operare, hada un lato <strong>in</strong>vestito <strong>il</strong> professionista diresponsab<strong>il</strong>ità forse più del cittad<strong>in</strong>o,ma lo ha anche obbligato ad elevarela propria competenza <strong>in</strong> materia.S<strong>in</strong>o dalle prime conferenze e convegnisul tema, veniva divulgato <strong>il</strong> messaggioche la nuova legge regionale,se recepita <strong>in</strong> toto dalle amm<strong>in</strong>istrazion<strong>il</strong>ocali, avrebbe sbloccato <strong>il</strong> settoreed<strong>il</strong>izio e permesso agli uffici com<strong>una</strong>lidi avvallare le <strong>in</strong>iziative dei cittad<strong>in</strong>i,<strong>in</strong> deroga alle nome urbanistichelocali e all’immob<strong>il</strong>ismo dei comuni<strong>in</strong>gessati dalla legge regionale veneton.11/2004 che bloccava le varianti aglistrumenti urbanistici e li obbligava allaredazione dei P.A.T. ( piano assetto del da s<strong>in</strong>istra Coord<strong>in</strong>atore e Responsab<strong>il</strong>e Ricerche CRESME prof. Federico della Pupa, Dirigenteterritorio), P.I. (piano degli <strong>in</strong>terventi), Sportello Unico Ed<strong>il</strong>izia comune di San Dona’ arch. Dan<strong>il</strong>o Gerotto, moderatore Luca G<strong>in</strong>etto,P.A.T.I. (piano assetto del territorio <strong>in</strong>tercom<strong>una</strong>le),P.U.A. (piani urbanistici geom. Mar<strong>in</strong>a Co<strong>in</strong>Assesore Urbanistica-Ed<strong>il</strong>izia Privata e Convenzionata -Sportello unico comune di VeneziaProf. Ezio Micelli, Responsab<strong>il</strong>e del Procedimento SUAP - DIA - Agib<strong>il</strong>ità del comune di Miraattuativi) ecc., nuovi strumenti urbanistici,<strong>in</strong>terfacciati a sua volta con altristrumenti urbanistici assai complessi nella progettazione architettonico e costituiscono un degrado più che <strong>una</strong> qualifica,come anche le zone omogenee C di espansione.di competenza prov<strong>in</strong>ciale e regionale, mi riferisco al P.T.C.P.(piano territoriale di coord<strong>in</strong>amento prov<strong>in</strong>ciale ) e P.T.R.C. 2. Nelle zone omogenee B - E e D, se l’<strong>in</strong>tervento ricade <strong>in</strong>(piano territoriale regionale di coord<strong>in</strong>amento).zone v<strong>in</strong>colate spesso l’ente v<strong>in</strong>colante mette <strong>in</strong> atto tuttaNon vi è dubbio che <strong>il</strong> piano casa abbia dato <strong>una</strong> boccata <strong>una</strong> serie di osservazioni o spesso rigettano la richiesta.d’ossigeno al settore ed<strong>il</strong>izio, diversamente ci sarebbe stata 3. Le distanze fra costruzioni, non possono essere derogate,la paralisi assoluta del costruire, ciò viene confermato dalle <strong>in</strong> quanto la norma statale ne obbliga <strong>il</strong> rispetto di m.10,00,2850 pratiche ed<strong>il</strong>izie accettate f<strong>in</strong>o a metà dicembre 2010, salvo adottare dei sistemi costruttivi per più fabbricati.che <strong>in</strong>vocavano l’edificazione secondo la legge Piano Casa.4. Le distanze dai conf<strong>in</strong>i, riconducib<strong>il</strong>e ad un m<strong>in</strong>imo diUna media di n. 64 pratiche per ogni comune della prov<strong>in</strong>ciam.5,00 dagli strumenti urbanistici com<strong>una</strong>li, anche se <strong>il</strong>di Venezia, non distribuite uniformemente e spesso legate alTAR veneto ha sentenziato che tale distanza è riducib<strong>il</strong>e amaggior sv<strong>il</strong>uppo di alcuni territori com<strong>una</strong>li rispetto ad altri.m.1,50 come da C.C. con tutte le implicazioni connesse.Credo che numerose altre pratiche siano state <strong>in</strong>oltrate ma5. Non viene messo sullo stesso piano <strong>il</strong> titolo ab<strong>il</strong>itativo r<strong>il</strong>asciato,come sappiamo possono usufruire della legge leche siano state bloccate o non vengono accettate, per la nonoperatività di tecnici com<strong>una</strong>li o per l’ostacolo degli enti checostruzioni o le opere ed<strong>il</strong>izie esistenti o <strong>in</strong> corso di realizzazionealla data 31 marzo 2009, per un <strong>in</strong>terventosovr<strong>in</strong>tendono <strong>il</strong> v<strong>in</strong>colo, mi riferisco ai v<strong>in</strong>coli ambientali.diretto, costruzione fabbricato, rispetto un <strong>in</strong>tervento diLe categorie professionali da subito avevano r<strong>il</strong>avato dellerealizzazione di piano di lottizzazione, <strong>il</strong> primo gode dellimitazioni nell’applicazione della legge regionale, <strong>in</strong> primis20% di ampliamento, <strong>il</strong> secondo non lo può usufruire t<strong>il</strong>e difficoltà economiche dei cittad<strong>in</strong>i e periodo temporale ditale beneficio, nonostante entrambi gli <strong>in</strong>terventi tratt<strong>in</strong>oapplicazione troppo contenuto e <strong>in</strong> secondo, le limitazioni divolume o superficie, come richiama l’art.2 della legge.carattere urbanistico, mi riferisco al sovrapporsi di nome statalisenza possib<strong>il</strong>ità di deroga e di carattere tecnico-pratico,Fra le limitazioni di carattere tecnico-pratico si evidenziano:legate a <strong>in</strong>terpretazioni distorte o di alcuni capi settore o alla 1. L’ampliamento <strong>in</strong> edifici a blocco, ed<strong>il</strong>izia ormai dom<strong>in</strong>antenecessità di ottenere <strong>il</strong> consenso del conf<strong>in</strong>ante.che non rende fattib<strong>il</strong>e l’applicazione della legge, salvo casiparticolari, corpi di fabbrica predisposti per eventuale ampliamento.Restando nelle limitazioni di carattere urbanistico, si evidenziano:2. L’ampliamento di edifici a schiera, condizionata dal un1. Le zone omogenee A, corrispondenti al centro storico sonoprogetto unitario, anche fra soggetti non <strong>in</strong>teressati all’<strong>in</strong>tervento.state escluse, proprio quelle che avrebbero meglio usufruitodella legge, perché <strong>in</strong> queste zone si r<strong>il</strong>evano delle3. L’ampliamento non viene riconosciuto se sv<strong>il</strong>uppato su uncostruzioni che sono state edificate senza un preciso st<strong>il</strong>efabbricato accessorio alla residenza.


<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia4. I fabbricati non più funzionali all’attività, agricola o produttiva ne immediata delle fonti di energia r<strong>in</strong>novab<strong>il</strong>e non ancora allapossono beneficiare della legge, all’<strong>in</strong>terno di un progetto che portata del cittad<strong>in</strong>o.preveda la demolizione e ricostruzione con cambio di dest<strong>in</strong>azioned’uso.6. Derogare per la specifica applicazione della norma le distanzefra le costruzioni, soprattutto nelle zone omogenee5. La ricostruzione di edifici <strong>in</strong> zone v<strong>in</strong>colate, ut<strong>il</strong>izzando tecnichedi bio-architettura o di fonti di energia r<strong>in</strong>novab<strong>il</strong>e, agli anni <strong>in</strong> cui veniva rispettata la misura di m.3,00 permet-B di completamento, dove spesso gli <strong>in</strong>terventi risalgonopannelli solari e impianti fotovoltaici, che non <strong>in</strong>contrano <strong>il</strong> tendo l’edificazione restando sul perimetro esistente, <strong>in</strong>nalzando<strong>il</strong> rapporto tra superficie pavimentata e superficieconsenso dell’ente autorizzante.Altri esempi potrebbero essere portati <strong>in</strong> evidenza come azione f<strong>in</strong>estrata dei locali abitab<strong>il</strong>i a 1/4 anziché di 1/8 attuale.ostacolante all’applicazione del Piano Casa.7. Permettendo per la specifica applicazione della norma, laLa categoria vuole sostenere questa legge ma propone alle istituzioniregionali presenti delle proposte di carattere, f<strong>il</strong>osofico e portando l’altezza da m.270 a m.260, <strong>in</strong> modo da avereriduzione dell’altezza <strong>in</strong>terna dei locali abitab<strong>il</strong>i di cm.10normativo:meno volume da riscaldare, considerato che bisogna procederobbligatoriamente con <strong>il</strong> risparmio energetico.F<strong>il</strong>osofico <strong>in</strong>teso <strong>in</strong> questi term<strong>in</strong>i:8. Derogare alla obbligo di dover realizzare l’<strong>in</strong>tervento congiuntamentecon le proprietà contigue, mi riferisco agli1. Imprimere nei tecnici preposti al controllo, lo spirito della legge,quello di favorire, ripeto favorire <strong>il</strong> soggetto richiedente eampliamento di fabbricati a schiera e condom<strong>in</strong>iali, condizionandotali <strong>in</strong>terventi al parere della ricostituib<strong>il</strong>e Com-non creare ostacoli f<strong>in</strong>o al punto di dissuaderlo, a tutto beneficiodel settore ed<strong>il</strong>izio ormai paralizzato.missione dell’Ornato.2. Intervenire presso i responsab<strong>il</strong>i degli enti preposti ai v<strong>in</strong>coli,9. Permettere <strong>il</strong> recupero delle costruzioni anche rurali chedata la nostra realtà territoriale, perché anche questi supervisor<strong>in</strong>on siano rigidi nella applicazione delle normative speci-hanno perso la loro funzionalità orig<strong>in</strong>aria, obbligandolenello specifico ad adottare solo la demolizione e ricostruzioneut<strong>il</strong>izzando tecniche di bio-architettura o di fonti difiche.Normativo, modificando <strong>il</strong> testo di legge ed <strong>in</strong>serendo:energia r<strong>in</strong>novab<strong>il</strong>e, pannelli solari e impianti fotovoltaici.1. Prorogare i term<strong>in</strong>i della legge di altri due anni o più, proprioper <strong>il</strong> ristagnare della situazione economica, che a quantosembra perdurerà ancora per due o tre anni.R<strong>in</strong>grazio per <strong>il</strong> contributo e per <strong>il</strong> lavoro svolto anche gli altri2. Permettere l’applicazione delle legge anche nelle zone omogeneeA o centri storici, che a volte non hanno corrispondenza dro, Bergo Claudio, Cecch<strong>in</strong>ato Michele, Galesso Daniele,componenti della Commissione Urbanistica Ales<strong>in</strong>i Alessan-con <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e assegnato, soprattutto nelle frazioni com<strong>una</strong>li, Lazzaro Giuseppe, Marcagli Davide, Pierantonio Claudio, RadaelliWalter e Toniato Arianna.obbligando <strong>il</strong> Comune di <strong>in</strong>dividuare e catalogare velocementele costruzioni che costituiscono testimonianzastorica, <strong>il</strong> resto può essereassoggettato al piano casa.3. Favorire <strong>il</strong> frazionamento di unità abitativesoprattutto nelle zone centrostorico, spesso sovradimensionate perle esigenze abitative di oggi, derogandoalla dotazione di standard previstidal piano regolatore com<strong>una</strong>le, miriferisco al garage connesso all’unitàabitativa, di dimensioni obbligate <strong>in</strong>proprietà e soprattutto coperto.4. Derogare agli standard del piano regolatorecom<strong>una</strong>le, per certi <strong>in</strong>terventidi ampliamento, che secondo <strong>il</strong> P.R.G.obbligano <strong>il</strong> soggetto a sottoscrivereconvenzioni con <strong>il</strong> Comune per la cessionedi parti della proprietà.5. Premiare ulteriormente i soggetti che<strong>in</strong>vocano la legge, mediante l’aumentodella percentuale di riduzione sulda sisnistra Coord<strong>in</strong>atore e Responsab<strong>il</strong>e Ricerche CRESME prof. Federico della Pupa, AssesoreRegionale Renato Chisso, Vice Presidente Prov<strong>in</strong>ciale Mario Dalla Tor, moderatore Lucapagamento degli oneri di urbanizzazione,<strong>in</strong>dist<strong>in</strong>tamente dall’applicazio- del <strong>Collegio</strong> Massim<strong>il</strong>iano De Mart<strong>in</strong>, Vice Presidente <strong>Collegio</strong> MaurizioG<strong>in</strong>etto, Presidente Ed<strong>il</strong>i Confartigianato Prov<strong>in</strong>ciale di Venezia Paolo Fagherazzi, PresidenteCrepaldi.


<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia11Rassegna stampastione della aree urbane esistenti: via via che saranno approvatii PAT, i Consigli Com<strong>una</strong>li saranno chiamati a gestire letrasformazioni delle aree edificate sotto la loro completa responsab<strong>il</strong>ità.Potranno essere approvati strumenti urbanisticiattuativi, conseguenza diretta di scelte operative <strong>in</strong>trodottedirettamente dal Consiglio Com<strong>una</strong>le con <strong>il</strong> PI.La proposta qu<strong>in</strong>di è quella di riformulare l’articolo 3 dellaLegge regionale 14/09, <strong>in</strong>centivando i Consiglio Com<strong>una</strong>li adapprovare Piani Urbanistici Attuativi (che risolvono anche <strong>il</strong>grande problema delle distanze di cui al D.M.1444/68):• coerenti con le direttive comunitarie sulla riduzione delconsumo energetico, <strong>in</strong>dividuando livelli di prestazioniopportune <strong>in</strong> rapporto alla capacità <strong>in</strong>novative delle impresedi costruzioni (bottom up)• che favoriscono con opportuni <strong>in</strong>centivi, anche di naturavolumetrica e con opportune dest<strong>in</strong>azioni d’uso, <strong>il</strong> recuperodelle aree e/o degli edifici degradati, <strong>in</strong> relazione allereali esigenze f<strong>in</strong>anziarie stab<strong>il</strong>ite anche <strong>in</strong> rapporto all’<strong>in</strong>crementodi spazi o edifici pubblici, necessari a ridurre <strong>il</strong>congestionamento delle città o necessari per le esigenzedella collettività;• che puntano al recupero di aree ed immob<strong>il</strong>i del centrostorico e delle aree limitrofe <strong>in</strong> modo di favorire <strong>una</strong> maggioreresidenzialità necessaria al r<strong>il</strong>ancio delle attività economiche;• che dimostr<strong>in</strong>o <strong>una</strong> chiara assunzione di responsab<strong>il</strong>itànelle scelte di riqualificazione urbana anche sotto l’aspettodella qualità estetica degli edifici e degli spazi pubbliciprogettati.Si tratta cioè di consentire direttamente ai Comuni di <strong>in</strong>tervenirecon appositi programmi d’<strong>in</strong>tervento <strong>in</strong> deroga al PRG,nella riqualificazione urbana ed ed<strong>il</strong>izia delle aree degradate<strong>in</strong>cluse nelle zone territoriali omogenee di tipo A, B, C1, onelle aree <strong>in</strong>dustriali esistenti obsolete.E’ <strong>una</strong> soluzione sicuramente <strong>in</strong>novativa, alla quale non siamoancora abituati, conv<strong>in</strong>ti che l’unica forma di urbanisticasia quella esercitata con piani molto “rigidi” e un fortecontrollo dall’alto (regione o prov<strong>in</strong>cia). Ancora <strong>una</strong> volta <strong>il</strong>legislatore veneto potrebbe dare l’esempio alla nazione, con<strong>il</strong> coraggio di un vero e proprio federalismo verso i comuni,cedendo la responsab<strong>il</strong>ità alle comunità locali di costruzionedelle loro città.


attività del collegio<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia12


urbanistica<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di VeneziaLa “seconda vita”del consorzio ed<strong>il</strong>izio13analisi tecnica sull’evoluzione e sui problemi gestional<strong>in</strong>ell’applicazione di uno strumento importante e delicatodi Ivone Cacciav<strong>il</strong>laniNel panorama legislativo urbanistico-ed<strong>il</strong>izio, derivantedal comb<strong>in</strong>ato disposto delle leggi statali e regionali, staimponendosi con sempre maggior frequenza e <strong>in</strong>cisivitàl’istituto del consorzio, che sarebbe improprio def<strong>in</strong>ire“nuovo” perché è da sempre (s<strong>in</strong> dal codice civ<strong>il</strong>e e dallalegge urbanistica statale n. 1150, ambedue del 1942)presente nella materia. Nuovi sono <strong>in</strong>vece molti deiproblemi applicativi e gestionali anche per l’<strong>in</strong>troduzionedi nuovi istituti, quali la perequazione urbanistica e <strong>il</strong>credito ed<strong>il</strong>izio. Ovvio che <strong>il</strong> tema viene trattato conspecifico riferimento alla legislazione vigente <strong>in</strong> Veneto,le due leggi regionali n. 61/1985 e 11/2004 e statale, <strong>il</strong>DPR 380/2001.Il tema è troppo complesso per essere trattato <strong>in</strong> un unicocontesto e lo si sc<strong>in</strong>de <strong>in</strong> due <strong>in</strong>terventi strutturalmentedist<strong>in</strong>ti: <strong>il</strong> consorzio ed<strong>il</strong>izio e <strong>il</strong> consorzio urbanistico.1. Le fonti regolatriciL’accenno alla legislazione vigente <strong>in</strong> Veneto ponedelicati problemi di raccordo <strong>in</strong> relazione alla competenzalegislativa regolata dal “nuovo” art. 117 della Costituzione,risultante dalla riforma del 2001.Nel sistema regolato dal codice civ<strong>il</strong>e (art. 869-899) e dallalegge urbanistica n. 1150/1942 la materia dell’edificareera discipl<strong>in</strong>ata <strong>in</strong> modo unitario, pur nella dist<strong>in</strong>zione delledue componenti: l’urbanistica,”<strong>il</strong> “fare città”, e l’ed<strong>il</strong>izia,<strong>il</strong> realizzare le previsioni dell’urbanistica. Ambedue le fontiformavano un tutt’uno regolato con molta organicità.Anche la legge urbanistica regionale (Lur) 61/1985 simuoveva nella stessa orbita, regolando organicamentee unitariamente ambedue le sub-materie. Fu col DPR380/2001 che venne attuato <strong>il</strong> divorzio, dove l’ed<strong>il</strong>iziavenne regolata dallo Stato come materia a sé, dist<strong>in</strong>tadall’urbanistica, con dubbia legittimità costituzionale allaluce della riforma dello stesso 2001; ma tant’è che anchela Regione Veneto, con la Lur 11/2004, s’è adeguata,limitandosi a discipl<strong>in</strong>are solo l’urbanistica e r<strong>in</strong>viando allaprecedente Lur 61 e al DPR 390 per l’ed<strong>il</strong>izia, “<strong>in</strong> attesa”di <strong>una</strong> legge organica per l’ed<strong>il</strong>izia.Il “divorzio” pone i citati problemi di rapporto tra le variefonti, perché, pacifico che sul regime della proprietà laRegione non ha alcun potere d’<strong>in</strong>terferenza, occorrestab<strong>il</strong>ire quali delle disposizioni regionali attenganoo <strong>in</strong>tacch<strong>in</strong>o <strong>il</strong> regime della proprietà per escludernel’applicab<strong>il</strong>ità, dovendosi <strong>in</strong> tali materie far riferimentoesclusivamente alla legislazione statale.2. La def<strong>in</strong>izionePare superfluo r<strong>il</strong>evare che <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e “consorzio” vienequi usato nell’accezione specifica e speciale datane dagliarticoli 870 del codice civ<strong>il</strong>e e 23 della legge urbanistica(LU) statale n. 1150 del 1942; sono due norme paralleleche costituiscono <strong>il</strong> “ponte” tra le due fonti normative.Il consorzio ed<strong>il</strong>izio è istituto speciale a metà tra <strong>il</strong> dirittoprivato (rapporti tra proprietà) e <strong>il</strong> diritto pubblico(attuazione dell’urbanistica), del tutto diverso da altri, chepur vanno sotto la stessa denom<strong>in</strong>azione, sia nel dirittopubblico degli enti locali (ad es. i consorzi tra Comunie Prov<strong>in</strong>cie, regolati dall’art. 31 del L. L.vo n. 267 del2000 sulle autonomie locali), sia nel diritto privato, che


urbanistica<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia14conosce varie specie di consorzi, da quello di bonifica edi miglioramento fondiario, a quello per bandite di cacciao per riserve di pesca, a quelli cooperativistici come iconsorzi agrari, ed <strong>in</strong>f<strong>in</strong>e a quelli commerciali – <strong>in</strong>dustriali,come i consorzi tra imprese di cui all’art. 2602 del codice.Nell’ord<strong>in</strong>amento sono <strong>una</strong> vent<strong>in</strong>a i tipi di “consorzio”regolati dalla legislazione speciale.3. La funzioneQuando la realizzazione d’<strong>una</strong> previsione urbanisticacomporta <strong>il</strong> concorso e la collaborazione di più proprietari(ovvero accom<strong>una</strong> ed <strong>in</strong>teressa aree appartenentia proprietari diversi), viene imposto un “raccordooperativo” denom<strong>in</strong>ato appunto “consorzio”: si tratta diun’associazione imposta dalla legge e f<strong>in</strong>alizzata soltantoalla realizzazione della previsione urbanistica, nell’<strong>in</strong>teresseconcorrente dei s<strong>in</strong>goli proprietari di evitare la sanzione-prevista per <strong>il</strong> caso di <strong>in</strong>attuazione della previsionedell’espropriazioneattuativa, e del Comune, di vederattuate le sue previsioni urbanistiche. Sul piano civ<strong>il</strong>istico(dei rapporti tra proprietà) l’istituto è scarsamente studiato<strong>in</strong> dottr<strong>in</strong>a e per lo più malamente applicato nella prassiamm<strong>in</strong>istrativa, ma di fondamentale importanza perl’attuazione della programmazione urbanistica.La disposizione dell’art. 870 del codice va coord<strong>in</strong>atacon l’art. 869, che <strong>in</strong>troduce nel regime di vic<strong>in</strong>ato leprevisioni urbanistiche del PRG, facendo così entrarenello statuto della proprietà l’obbligazione generalee reciproca dei proprietari di aree, <strong>in</strong>teressate da <strong>una</strong>previsione urbanistica organica e unitaria, di accordarsiper assicurarne l’attuazione. Nel quadro di tale pr<strong>in</strong>cipio<strong>il</strong> consorzio viene, dalla seconda parte dell’articolo 870,<strong>in</strong>dicato come uno degli strumenti di attuazione del pianourbanistico, <strong>in</strong> alternativa con l’attuazione diretta delproprietario unico e con l’attuazione coattiva del Pianopubblico (PUA).4. Il Consorzio di compartoLa previsione urbanistica richiedente unitarietà direalizzazione può riguardare <strong>il</strong> s<strong>in</strong>golo lotto edificab<strong>il</strong>e(e la necessità del consorzio nasce dal fatto che le areecomprese appartengano a più proprietari), def<strong>in</strong>itopropriamente “comparto” -anche se <strong>il</strong> term<strong>in</strong>e vieneusato sovente <strong>in</strong> accezione impropria per <strong>in</strong>dicare l’ambitodello strumento attuativo-, o aree più vaste, co<strong>in</strong>cidentio meno con l’<strong>in</strong>tera zona territoriale omogenea, ma <strong>in</strong>ogni caso eccedenti <strong>il</strong> lotto edificab<strong>il</strong>e. Nel primo caso<strong>il</strong> consorzio ha f<strong>in</strong>alità (solo) “ed<strong>il</strong>izie”, nel secondo haf<strong>in</strong>alità prevalentemente “urbanistiche”. Per questo s’èparlato all’<strong>in</strong>izio dei due tipi di consorzio: quello ed<strong>il</strong>izioesam<strong>in</strong>ato qui e quello urbanistico, la cui disam<strong>in</strong>a viener<strong>in</strong>viata a successivo <strong>in</strong>tervento sempre <strong>in</strong> questa Rivista.L’<strong>in</strong>iziativa per la costituzione del consorzio ed<strong>il</strong>izio puòessere sia spontanea dei proprietari della aree ”<strong>in</strong>teressate”(accom<strong>una</strong>te dalla stessa previsione urbanistica), siacoattiva, attuata su <strong>in</strong>iziativa di qualsiasi proprietario<strong>in</strong>dipendentemente dalla caratura di partecipazionealla previsione da attuare. In questo <strong>il</strong> consorzio ed<strong>il</strong>iziodifferisce nettamente dal consorzio urbanistico, che perla costituzione coattiva richiede <strong>una</strong> soglia di caraturaqualificata; lo si esam<strong>in</strong>erà nel preannunciato successivo<strong>in</strong>tervento. Il procedimento d’impulso alla costituzione delconsorzio ed<strong>il</strong>izio è solo la messa <strong>in</strong> mora del proprietarionon assenziente notificata ai sensi dell’art. 1217 cod. civ..Tale messa <strong>in</strong> mora ha <strong>il</strong> ruolo giuridico sostanziale ditrasformare <strong>il</strong> proprietario non assenziente <strong>in</strong> dissenziente,esponendolo alla possib<strong>il</strong>ità di subire l’espropriazionesanzionatoria, che sarà diffusamente esam<strong>in</strong>ata <strong>in</strong>prosieguo.5. La natura giuridica del consorzioLa dottr<strong>in</strong>a è molto divisa sulla natura giuridica delconsorzio, mentre la giurisprudenza -a sua volta moltoscarsa sull’argomento‐ non è sempre univoca e chiara.Abbandonato lo sforzo (talora def<strong>in</strong>ib<strong>il</strong>e vera mania) didarne ad ogni costo <strong>una</strong> def<strong>in</strong>izione valida (<strong>in</strong> quantocomprensiva) per tutte le molte specie di consorzi, datal’enorme eterogeneità di istituti che vanno sotto lastessa dizione, pare sufficiente ravvisare nel consorzioche qui <strong>in</strong>teressa <strong>il</strong> mezzo per realizzare le f<strong>in</strong>alità dellastrumentazione urbanistica, generale od attuativa.Si tratta di un istituto strumentale rispetto all’ut<strong>il</strong>izzazionedelle aree conseguente -e qu<strong>in</strong>di imposta- allaprogrammazione urbanistica. Esso sorge ad opera deiproprietari delle aree “<strong>in</strong>teressate”, determ<strong>in</strong>ati ad attuarele previsioni urbanistiche ed esaurisce la sua funzione conla loro realizzazione. La sua natura giuridica è condizionatadalla sua funzione istituzionale, che è di trasformare laproprietà di un’area edificab<strong>il</strong>e <strong>in</strong> un condom<strong>in</strong>io degliedifici realizzati; dove <strong>il</strong> v<strong>in</strong>colo associativo delle aree(quale che ne sia <strong>il</strong> proprietario) nasce ed è imposto dallaprevisione urbanistica.La quota di partecipazione al consorzio (caratura) ècommisurata dalla quota della proprietà che lo forma.L’aggregazione consort<strong>il</strong>e comporta la partecipazione allespese di realizzazione dell’edificio e <strong>il</strong> contratto di consorziocrea l’obbligazione di partecipazione -sempre secondo larelativa caratura- alle spese di realizzazione dell’edificio.Come tale ed istituzionalmente <strong>il</strong> consorzio non èdest<strong>in</strong>ato a creare <strong>una</strong> comunione delle rispettive areetra i proprietari consorziati, sempre che ovviamentela dimensione dell’edificato sia tale da consentirel’<strong>in</strong>dividuazione di unità immob<strong>il</strong>iari autonome attribuib<strong>il</strong>eal s<strong>in</strong>golo consorziato. La formazione del consorzio nonlimita <strong>in</strong> alcun modo <strong>il</strong> diritto dei proprietari di disporre de<strong>il</strong>oro beni, anche durante la realizzazione della previsioneurbanistica, col solo limite di doverla attuare.Quello che va assolutamente escluso è che consorzioattui <strong>una</strong> specie di società e che la discipl<strong>in</strong>a sia della suacostituzione che del suo funzionamento possa essereassim<strong>il</strong>ata -anche solo analogicamente- a quella dellesocietà; esso attua un condom<strong>in</strong>io e la sua discipl<strong>in</strong>a segue<strong>il</strong> regime proprio del condom<strong>in</strong>io.Riferimenti <strong>in</strong> Dottr<strong>in</strong>aG. STANCANELLI, Consorzi amm<strong>in</strong>istrativi, <strong>in</strong> NuovissimoDigesto Italiano, Tor<strong>in</strong>o, UTET, 1959, vol. IV, pp. 250-254;P. STELLA RICHTER, Comparto edificatorio, <strong>in</strong> Enciclopediadel diritto, M<strong>il</strong>ano, Giuffrè, vol. VII, 1960, pp. 1027-1032;A. CROSETTI, Comparto edificatorio, <strong>in</strong> Nuovissimo DigestoItaliano, op. cit., Appendice II, 1981, pp. 93-100.I. CACCIAVILLANI, Proprietà privata e strumenti urbanistici,<strong>in</strong> AA.VV. (a cura di G. GRASSELLI, La proprietà immob<strong>il</strong>iare,Padova, Cedam, 2010, pp. 438-613.


formazione<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di VeneziaFormazione cont<strong>in</strong>ua:<strong>una</strong> scelta strategica15consistente <strong>il</strong> numero dei geometriche ha ottemperato agli obblighi previsti dal regolamentoL’attività di formazione cont<strong>in</strong>ua svolta dal <strong>Collegio</strong> nel corsodel 2010 ha registrato <strong>una</strong> consistente presenza di iscrittiall’Albo e <strong>una</strong> qualità elevata delle attività proposte.Nell’anno da poco trascorso, <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong> ha portato a term<strong>in</strong>e5 corsi e 10 sem<strong>in</strong>ari, per un totale di 167 ore di formazione;1745 le iscrizioni totali ai programmi e 186.715 i creditiformativi professionali riconosciuti.L’aggiornamento professionale costituisce dunque <strong>una</strong> tappafondamentale nel percorso di formazione dei futuri geometri.Per questo <strong>il</strong> <strong>Collegio</strong> <strong>in</strong>vita chi non ha ancora conseguito i creditim<strong>in</strong>imi previsti dall’art. 11 del regolamento sulla FormazioneCont<strong>in</strong>ua a considerare che l’aggiornamento professionale èespressamente previsto dal codice deontologico dei geometri(art. 23 lettera b, G.U. n. 121 del 26/05/2007): <strong>il</strong> geometra,<strong>in</strong>fatti, deve “mantenere costantemente aggiornata lapropria preparazione professionale attraverso lo svolgimentoe la frequenza delle attività di <strong>in</strong>formazione, di formazione eaggiornamento secondo le modalità statuite dal CNG sentitii Collegi Prov<strong>in</strong>ciali e Circondariali”Inoltre l’aggiornamento professionale è obbligatorio <strong>in</strong>prov<strong>in</strong>cia di Venezia dal 1/1/2008, a seguito della delibera del19/09/2007; è divenuto obbligatorio anche a livello nazionaleper tutti i professionisti iscritti Albo (anche per chi non esercitala libera professione) dal 1/1/2010.Al Consiglio Nazionale spetta poi la valutazione dell’obbligoformativo al term<strong>in</strong>e dei periodi qu<strong>in</strong>quennali stab<strong>il</strong>iti dalregolamento; <strong>in</strong> caso di <strong>in</strong>adempienza dell’obbligo verràdato avvio alla procedura di cui agli artt. 11 e 12 del RegioDecreto dell’11/2/1929, n.274. Inoltre <strong>il</strong> CNG, ognianno, è tenuto a <strong>in</strong>viare al<strong>Collegio</strong> Prov<strong>in</strong>ciale la listadei professionisti che non haottemperato all’obbligo deicrediti m<strong>in</strong>imi annuali.Per consentire <strong>una</strong> opport<strong>una</strong>programmazione dell’attivitàformativa di ogni iscritto, <strong>il</strong><strong>Collegio</strong> ha diramato l’elencodei corsi e dei sem<strong>in</strong>ari attiv<strong>in</strong>el 2011, per consentire discegliere l’aggiornamento piùut<strong>il</strong>e. Quando <strong>il</strong> corso verràattivato, ogni iscritto riceverà<strong>una</strong> circolare con programmae scheda per l’adesione.Tra le materie proposte vieneriservato particolare spazioalla Conc<strong>il</strong>iazione, all’Estimoe alla Sicurezza.Tabella dei crediti m<strong>in</strong>imiA B C A B C1 0 21 102 15 22 103 15 160 23 10 504 15 24 105 1525 106 10 26 107 10 27 108 10 120 28 10 509 10 29 1010 1030 1011 10 31 1012 10 32 1013 10 100 33 10 5014 10 34 1015 1035 1016 1017 1018 10 8019 1020 10A = anni di iscrizione all’Albo ProfessionaleB = CFP da conseguire nell’annoC = CFP da conseguire nel qu<strong>in</strong>quennioELENCO CORSI ANNO 2011TITOLODURATACORSO COORDINATORE SICUREZZA NEI120 ORECANTIERI EDILICORSO CONCILIATORI (più edizioni)54 ORECORSO PARCELLE16 ORECORSO DIREZIONE LAVORI E CONTRATTI10 ORECORSO CTU24 ORECORSO MEDOLOGIA ESTIMATIVA (più24 OREedizioni)CORSO AGGIORNAMENTO SICUREZZA40 ORECORSO GPS8 ORECORSO PREGEO8 ORECORSO DOCFA8 OREELENCO SEMINARI ANNO 2011TITOLODURATAPIANO CASA ATTESE E ASPETTATIVE4 ORERELAZIONE GEOLOGICA E GEOTECNICA E4 ORELA COMPATIBILITA’ IDRAULICAGEOMETRA FISCALISTA4 ORESICUREZZA – LINEE VITA4 ORELA DENUNCIA DI SUCCESSIONE4 ORESEMPLIFICAZIONE DELLE NORME4 OREURBANISTICHE PER L’EDIFICAZIONE IN ZONAAGRICOLAASSISTENZA DEL CLIENTE IN FASE DI VENDITA4 OREE ACQUISTO DELL’IMMOBILE ECERTIFICAZIONIGESTIONE DEI RIFIUTI DI CANTIERE,4 ORENORMATIVA E SENSIBILITA’ AMBIENTALE DELGEOMETRAAGGIORNAMENTO SULLA REDAZIONE DELLA4 OREREDAZIONE PAESAGGISTICA


<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia17ISTITUTOAccertamento con adesione e omessaimpugnazione su avvisi di accertamento(Art. 2-3 e 15 D.l.vo 218/1997Omessa impugnazione su atto non precedutoda “PVC”Art. 15 co. 2bis D.l.vo 218/97Adesione al “Processo verbale di costatazione(PVC) e all’Invito al contraddittorio(Art. 5 co. 1bis e 5bis D.l.vo 218/1997)Def<strong>in</strong>izione delle sole sanzioni (Art. 16-17D.l.vo 472/1997)Ravvedimento operoso su omessi versamentifiscali (Art. 13 D.l.vo 472/1997)Ravvedimento operoso su omessa presentazionedel modello Unico sanata entro 90giorniConc<strong>il</strong>iazione Giudiziale (Art. 48 D.l.vo546/1992)Riduzionef<strong>in</strong>o a 31.01.2011Riduzioneda 01.02.20111/4 Sanzione irrogata 1/3 Sanzione irrogata1/8 Sanzione irrogata 1/6 Sanzione irrogata1/8 Sanzione m<strong>in</strong>ima 1/6 Sanzione m<strong>in</strong>ima1/4 Sanzione irrogata 1/3 Sanzione irrogata1/12 (2,5%) mancato pagamento seregolarizzato entro 30 giorni1/10 (3%) mancato pagamento seregolarizzato entro 1 anno1/10 (3%) mancato pagamento se regolarizzatoentro 30 giorni1/8 (3,75%) mancato pagamento se regolarizzatoentro 1 anno1/12 Sanzione m<strong>in</strong>ima (E.21,5) 1/10 Sanzione m<strong>in</strong>ima (E. 25,8)1/3 del tributo concordato 40% del tributoVa precisato che le nuove misure si applicano agli attidef<strong>in</strong>ib<strong>il</strong>i emessi dall’Agenzia delle Entrate a partire dal01.02.2011 per: 1) Accertamento con adesione e omessaimpugnazione avvisi di accertamento; 2) Adesione ai PVCe agli <strong>in</strong>viti al contraddittorio; 3) Def<strong>in</strong>izione delle sanzioni.Per la conc<strong>il</strong>iazione giudiziale <strong>il</strong> riferimento è ai ricorsipresentati dal 01.02.2011. Per <strong>il</strong> ravvedimento operoso lenuove percentuali si applicano alle violazioni commesse dal01.02.2011.Non vengono modificate le sanzioni di cui agli articoli36-bis (avvisi bonari) e 36-ter D.p.r. 600/72 (richiestaesibizione documenti di Unico) che rimangono 1/3 e 2/3rispettivamente.La legge prevede anche un ampliamento alle ipotesi <strong>in</strong> cu<strong>il</strong>’amm<strong>in</strong>istrazione f<strong>in</strong>anziaria potrà ricorrere agli accertamentiparziali: ora gli accertamenti parziali saranno possib<strong>il</strong>i anchesulla base degli <strong>in</strong>viti a comparire e degli <strong>in</strong>viti a fornire atti edocumenti.Art. 1 co. 17-18-19-20-21-22 – “Il Sole 24 Ore” 08.12.10 p. 4 – “Italia Oggi”13.12.10 p. 4-5 – 03.01.11 p. 8Proroga detrazione fiscale “55%” su <strong>in</strong>terventidi riqualificazione energeticaViene disposta la proroga al 31.12.2011 per tutte le seguentimisure <strong>in</strong>trodotte dalla legge 296/2006. La ripartizione delladetrazione fiscale può avvenire <strong>in</strong> quote annuali di pariammontare, che per gli <strong>in</strong>terventi effettuati nell’anno 2011sono fissate <strong>in</strong> 10 anni. Di seguito vengono ricordati i limitial risparmio d’imposta.• Per le spese di riqualificazione energetica su edificiesistenti che comportano un risparmio energetico sullaclimatizzazione <strong>in</strong>vernale entro certi limiti, spetta <strong>una</strong>detrazione dall’imposta lorda pari al 55% delle spese,f<strong>in</strong>o ad <strong>una</strong> detrazione massima di Euro 100.000.• Per le spese relative a <strong>in</strong>terventi su edifici esistentiriguardanti coperture, pavimenti, f<strong>in</strong>estre, <strong>in</strong>fissi cherispett<strong>in</strong>o certi requisiti, spetta <strong>una</strong> detrazione d’impostapari al 55% delle spese, con un limite massimo didetrazione pari ad Euro 60.000.• Per le spese relative ad <strong>in</strong>stallazione di pannelli solari perla produzione di acqua calda per usi domestici, <strong>in</strong>dustrialie per <strong>il</strong> fabbisogno di pisc<strong>in</strong>e, strutture sportive, case diriposo e cura, scuole e università spetta <strong>una</strong> detrazionepari al 55% delle spese, con un limite di massimo didetrazione pari ad Euro 60.000.• Per le spese relative a sostituzione di impianti diclimatizzazione <strong>in</strong>vernale con impianti dotati dicaldaie a condensazione, con messa a punto del sistemadi distribuzione spetta <strong>una</strong> detrazione pari al 55% dellespese, con un limite di massimo di detrazione pari adEuro 30.000.Art. 1 co. 48 – “Il Sole 24 Ore” 09.12.10 p. 5 – 13.12.10 p. 20Proroga term<strong>in</strong>e cessione con IVA per leimprese di costruzioneCome noto, le imprese ed<strong>il</strong>i di costruzione o ristrutturazionedi fabbricati abitativi cedono gli immob<strong>il</strong>i applicando l’IVA,purché la cessione avvenga entro 4 anni dall’ultimazionedella costruzione. Oltre questo term<strong>in</strong>e la cessione diventaesente IVA art. 10 D.p.r. 633/1972 (con i problemi connessialla relativa <strong>in</strong>detraib<strong>il</strong>ità dell’IVA sugli acquisti).La legge di stab<strong>il</strong>ità <strong>in</strong>terviene stab<strong>il</strong>endo che la cessione conIVA possa avvenire non più entro 4 anni dall’ultimazione dellacostruzione, ma entro 5 anni.Art. 1 co. 86 – “Italia Oggi” 29.12.10 p. 30 – “Il Sole 24 Ore” 27.12.10 p. 2Modifica del Tasso di <strong>in</strong>teresse legaleIl Decreto del M<strong>in</strong>istero dell’Economia del 07.12.2010,pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 292 del 15.12.2010, haaumentato <strong>il</strong> tasso di <strong>in</strong>teresse legale di cui all’articolo 1284del Codice Civ<strong>il</strong>e dall’1% all’1,5%. La modifica ha effetto dal01.01.2011. Il tasso di <strong>in</strong>teresse legale è ut<strong>il</strong>izzato, tra l’altro,per <strong>il</strong> conteggio degli <strong>in</strong>teressi sul “ravvedimento operoso”degli omessi versamenti fiscali.“Il Sole 24 Ore 17.12.10 Norme e Tributi”Fonti e approfondimenti:o “Il Sole 24 Ore” 09.12.2010 – 10.12.2010. Inserti con <strong>il</strong> Testo della leggecommentato articolo per articolo.o “Il Sole 24 Ore” Inserti del 14.12.2010 (“Il Fisco”) – 16.12.2010 (“Il lavoro”)– 18.12.2010 (“Enti locali”).o In calce ai diversi punti sono stati <strong>in</strong>dicati alcuni articoli della stampaspecializzata che approfondiscono l’argomento.o Guida Italia Oggi: “La F<strong>in</strong>anziaria 2011”


catasto e topografia18Pubblicazione nuovaversione Pregeo 10Franco Maggiodirettore centrale dell’Agenzia del TerritorioCome noto, <strong>il</strong> 3 novembre 2010 è stata resa disponib<strong>il</strong>e, sulsito dell’Agenzia del Territorio, la nuova versione di Pregeo10 – APAG, stante l’esigenza di un perfezionamento dellaprecedente versione del 1° marzo 2010.Tale versione, che si presenta con un’<strong>in</strong>terfaccia graficasignificativamente r<strong>in</strong>novata rispetto alla precedente econ nuove e migliorative funzionalità per fac<strong>il</strong>itare laredazione della proposta di aggiornamento da parte deitecnici professionisti, ha evidenziato alcune criticità emalfunzionamenti. In particolare è risultata non ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>eper la predisposizione degli atti di aggiornamento cheprevedevano di confermare la rispondenza della mappacatastale allo stato dei luoghi e, più <strong>in</strong> generale, degliatti che non contengono entità r<strong>il</strong>evate; ha evidenziato,<strong>in</strong>oltre, <strong>una</strong> criticità legata ad alcuni nuovi controlli che <strong>il</strong>modulo “APAG” effettua sull’estratto di mappa.I malfunzionamenti sopra <strong>in</strong>dicati sono stati corretti edè stata realizzata <strong>una</strong> nuova versione della procedura;quest’ultima, a partire dal 29/12/2010, è stata sottopostadalla scrivente struttura ad un’azione di verifica.Avendo, <strong>in</strong>oltre, preso atto della necessità di un maggiorco<strong>in</strong>volgimento delle categorie professionali durante lafase di test della nuova procedura prima della sua messa<strong>in</strong> esercizio, esigenza condivisa anche da codesti Consiglie Collegi Nazionali, sulla base delle <strong>in</strong>dicazioni fornitedagli stessi, la nuova versione della procedura Pregeo 10– APAG è stata trasmessa, oltre ai tecnici dell’Agenziadel Territorio, anche ad un gruppo di tecnici iscritti allediverse categorie professionali per <strong>una</strong> fase di test piùapprofondita.Come è noto a codesti Consigli e Collegi Nazionali, gli esitidelle verifiche di che trattasi sono stati analizzati durantela riunione del gruppo di lavoro su Pregeo 10, tenutasi <strong>il</strong>giorno 12 gennaio 2011, con lo scopo di def<strong>in</strong>ire, <strong>in</strong> casodi esito positivo degli stessi, i tempi e le modalità per lapubblicazione della nuova procedura.Dall’analisi effettuata, è risultato che i malfunzionamentiprecedentemente evidenziatisi nella procedura Pregeo 10– ANAG del 3 novembre 2010 sono stati risolti nella nuovaversione; di contro, la sperimentazione ha evidenziatol’esistenza di ulteriori marg<strong>in</strong>ali malfunzionamenti, nontutti risolvib<strong>il</strong>i <strong>in</strong> tempi brevi.Sulla base di quanto sopra, preso atto delle problematicheancora presenti nella nuova versione della procedura e deitempi di risoluzione di ogni s<strong>in</strong>golo malfunzionamentoanalizzato, durante la riunione è stata condivisa con codestiConsigli e Collegi Nazionali l’opportunità di pubblicare laprocedura Pregeo 10 – APAG, corretta relativamente alleproblematiche più significative, al f<strong>in</strong>e di agevolare <strong>il</strong> lavorodei tecnici professionisti impegnati nella presentazionedi atti di aggiornamento, anche <strong>in</strong> vista della prossimascadenza del 31 marzo 2011.


<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia19Pertanto a conclusione dell’<strong>in</strong>contro del 12 gennaio u.s., èstato concordato con codesti Consigli e Collegi Nazionalidi pubblicare la nuova versione di Pregeo 10 – APAG <strong>il</strong>giorno 1° marzo 2011.Per <strong>una</strong> più ampia condivisione del progetto, si elencanodi seguito, le correzioni apportate alla versione dellaprocedura Pregeo 10 - APAG del 3 novembre 2010:• Procedure di auto-<strong>in</strong>stallazione1 è stato rimosso l’errore che produce <strong>il</strong> messaggio“f<strong>il</strong>e arch2.mdb non trovato”2. è stata aggiunta <strong>una</strong> procedura di detect delsistema operativo ut<strong>il</strong>izzato dall’elaboratore e, nelcaso di sistema operativo “W<strong>in</strong>dows 7” o “Vista”,vengono fornite le istruzioni dettagliate per lacorretta <strong>in</strong>stallazione ed <strong>il</strong> regolare funzionamentodella Procedura Pregeo 10• Procedura per la predisposizione dell’atto diaggiornamento3. <strong>il</strong> Punto Fiduciale appartenente ad un vertice delpoligono descrittivo del conf<strong>in</strong>e di <strong>una</strong> particella odel perimetro di un fabbricato presente nell’estrattodi mappa viene trattato correttamente nellaproposta di aggiornamento4. è stato corretto l’errore che <strong>in</strong>ibiva la predisposizionedegli atti di aggiornamento che trattavanocostruzioni di scarsa r<strong>il</strong>evanza cartografica ocensuaria, eseguiti per coord<strong>in</strong>ate <strong>in</strong>serite tramitela comp<strong>il</strong>azione delle righe 85. nella “tipologia 1”, se la superficie di <strong>una</strong> particellaorig<strong>in</strong>ale è reale, è possib<strong>il</strong>e dichiarare <strong>in</strong> superficiereale anche la particella variata, ma non è consentitala modifica del valore della superficie6 è stata <strong>in</strong>ibita la predisposizione automatica delmodello censuario nelle “tipologie 2 e 22”7. la “tipologia 3” può trattare un numero <strong>il</strong>limitatodi particelle orig<strong>in</strong>ali8. nella maschera di scelta dei casi codificati (riga di tipo9 del libretto delle misure) le “tipologie 13° e 13b” e le“tipologie 16° e 16b” sono state <strong>in</strong>serite nella stessasequenza con cui sono state descritte nell’allegato 2della Circolare n. 3 del 16 ottobre 20099. nella “tipologia 15” è stata corretta l’attivazionedella funzione che consente lo scorporo dell’areadella corte dal fabbricato10. è stata corretta la gestione della riga di <strong>in</strong>testazionedell’estratto di mappa auto-allestito per le“tipologie2 e 22”11. nella procedura di dematerializzazione di un atto diaggiornamento è stata corretta la funzione “spostatesti” nel caso di estratto di mappa <strong>in</strong> coord<strong>in</strong>ateGauss Boaga.Le rimanenti anomalie accertate durante la fase disperimentazione allargata, saranno apportate nellaversione della procedura Pregeo 10 – APAG, che sarà resadisponib<strong>il</strong>e a codesti Consigli e Collegi Nazionali, entro<strong>il</strong> primo semestre del corrente anno, per l’esecuzione di<strong>una</strong> sperimentazione allargata da condurre con le stessemodalità ut<strong>il</strong>izzate per la sperimentazione di <strong>in</strong>izio anno.Si fa presente, <strong>in</strong>oltre, che, nelle more della risoluzionedi tutte le anomalie, per la predisposizione degli atti diaggiornamento, sarà sempre possib<strong>il</strong>e ut<strong>il</strong>izzare versioniprecedenti della procedura Pregeo 10 pubblicate sul sitoInternet dell’Agenzia del Territorio.Per quanto riguarda gli aspetti connessi alla formazione,come è noto, è stata condivisa con codesti Consigli eCollegi Nazionali la necessità di provvedere a recuperare<strong>il</strong> gap formativo sulla nuova procedura Pregeo 10 – APAGattraverso un corso multimediale auto-istruttivo.Considerati i tempi necessari per la predisposizionedei moduli formativi, saranno resi disponib<strong>il</strong>i, sul sitodell’Agenzia, per primi i muli formativi più significativie, <strong>in</strong> particolare, quelli riguardanti le tipologie piùfrequentemente ut<strong>il</strong>izzate dai tecnici professionisti per laredazione degli atti di aggiornamento.


estimo<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia20Valori agricoli mediper l’anno 2011pubblichiamo <strong>il</strong> prospetto diffuso dallaCommissione Tributaria di VeneziaCome di consueto pubblichiamo i valori agricoli medi annui validi per l’anno <strong>in</strong> corso dist<strong>in</strong>ti per Regione Agraria che la CommissioneTributarria Prov<strong>in</strong>ciale di Venezia def<strong>in</strong>isce per l’ut<strong>il</strong>izzo di quanti opera nel settore dell’estimo.


CNG<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di VeneziaNotizie dal ConsiglioNazionale21Autorità Vig<strong>il</strong>anza suiContratti Pubblici –Determ<strong>in</strong>azioni n.8-9-10/2010.L’Autorità per la Vig<strong>il</strong>anza sui Contratti Pubblici ha reso disponib<strong>il</strong>i,sul sito <strong>in</strong>ternet www.avpc.it, le Determ<strong>in</strong>azioni:1. n.8 del 18/11/2010: prime <strong>in</strong>dicazioni sulla tracciab<strong>il</strong>itàf<strong>in</strong>anziaria ex art.3, legge 13 aqgosto 2010, n.136,come modificato dal d.l. 12 novembre 2010, n.1872. n.9 del 22/12/2010: questioni <strong>in</strong>terpretative concernent<strong>il</strong>e procedure di gara per l’affidamento del serviziodi realizzazione, erogazione, monitoraggio e rendicontazionedi voucher sociali;3. n.10 del 22/12/2010. ulteriori <strong>in</strong>dicazioni sulla tracciab<strong>il</strong>itàdei flussi f<strong>in</strong>anziari (art.3, legge 13 agosto 2010,n.136, come modificata dal decreto legge 12 novembre2010, n.187 converti <strong>in</strong> legge, con modificazioni,dalle legge 17 dicembre 2010, n.217);ATTIVITA’ DI MEDIAZIONEPervengono da parte di alcuni Collegi richieste di <strong>in</strong>formazioneriguardanti la discipl<strong>in</strong>a dell’attività di <strong>in</strong>termediazioneimmob<strong>il</strong>iare ed <strong>in</strong> particolare gli effetti <strong>in</strong>novativi<strong>in</strong>trodotti dall’entrata <strong>in</strong> vigore del DLgs. 26 marzo 2010,n.59, rispetto all’obbligo di iscrizione al “ruolo dei mediatori”ed alla “<strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità” con l’iscrizione <strong>in</strong> albi,ruoli, ord<strong>in</strong>i, ecc.Il richiamato DLgs. Del 26 marzo 2010, n.59, costituiscel’attuazione della diretta 2006/123/CE relativa ai serviz<strong>in</strong>el mercato <strong>in</strong>terno (10G0080) le cui disposizioni vannoapplicate a qualunque attività economica, di carattere imprenditorialeo professionale, svolta senza v<strong>in</strong>colo di subord<strong>in</strong>azione,diretta allo scambio di beni o alla fornituradi altra presentazione anche a carattere <strong>in</strong>tellettuale.L’art. 73 <strong>in</strong>nova la discipl<strong>in</strong>a relativa alle modalità di eserciziodell’attività di <strong>in</strong>termediazione commerciale e di affari(Titolo II, Disposizioni relative ad alcuni procedimenti dicompetenza del M<strong>in</strong>istro dello sv<strong>il</strong>uppo economico) sopprimendo<strong>il</strong> ruolo di cui all’articolo 2 della legge 3 febbraio1989, n.39 e successive modificazioni.Comunque, l’<strong>in</strong>novazione non comporta sostanziali modifichealle disposizioni soggettive previdenti poiché lafunzione del Ruolo suddetto è stata semplicemente sostituitadall’iscrizione “<strong>in</strong> <strong>una</strong> apposita sezione del REA”(Repertorio delle notizie economiche e amm<strong>in</strong>istrative) – onel registro delle imprese per le attività svolte <strong>in</strong> formadi impresa – costituendo, contrariamente all’auspicata liberalizzazione,<strong>una</strong> condizione di confermata esclusivitàprofessionale.Qu<strong>in</strong>di, le attività <strong>in</strong> precedenza discipl<strong>in</strong>ate dal ruolo, perl’iscrizione al quale era previsto un procedimento ad istanzadi parte, sono oggi soggette a dichiarazione di <strong>in</strong>iziodi attività (DIA), da presentare alla Camera di Commercio,<strong>in</strong>dustria, artigianato e agricoltura, per <strong>il</strong> tramite dellosportello unico, corredata delle autocertificazioni e dellecertificazioni attestanti <strong>il</strong> possesso dei requisiti prescritti.La Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricolturaassume la competenza di verificare <strong>il</strong> possesso deirequisiti stessi e di iscrivere i relativi dati nel registro delleimprese, se l’attività è svolta <strong>in</strong> forma di impresa, oppurenel repertorio delle notizie economiche e amm<strong>in</strong>istrative(REA), assegnando ad essi la qualifica di <strong>in</strong>termediario perle diverse tipologie di attività, dist<strong>in</strong>tamente previste dallalegge 3 febbraio 1989, n.39.La procedura è v<strong>in</strong>colante sia per <strong>il</strong> passaggio di iscrizioneal Registro degli <strong>in</strong>termediazioni immob<strong>il</strong>iari già iscritti nelruolo, sia per i nuovi iscritti e per tutti coloro che, noniscritti al ruolo, <strong>in</strong>tendono cont<strong>in</strong>uare l’esercizio dell’attivitàanche se <strong>in</strong> modo occasionale o discont<strong>in</strong>uo.L’iscrizione ha “effetto dichiarativo del possesso dei requisitiab<strong>il</strong>itanti all’esercizio della relativa attività professionale”e implica obbligatoriamente:1. <strong>il</strong> previo possesso di specifici requisiti tra i quali la frequenzadi un corso di formazione ed <strong>il</strong> superamento diun esame diretto ad accertare l’attitud<strong>in</strong>e e la capacitàprofessionale <strong>in</strong> relazione al ramo prescelto oppure unperiodo di pratica con l’obbligo di frequenza di specificocorso professionale. Tali requisiti costituisconocondizione essenziale di procedib<strong>il</strong>ità per le nuoveiscrizioni e non sono sostituib<strong>il</strong>i con altri titoli professionalio crediti formativi.2. la <strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità con l’esercizio di professioni. Le recentidisposizioni normative nulla correggono <strong>in</strong> temadi <strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità. Infatti, con l’art.18, lett. c), dellalegge 5 marzo 2001, n.57, che ha sostituito <strong>il</strong> comma3, dell’art.5, L.n. 39/89, la Legge fissa le condizioni di<strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità prevedendo l’obbligo per <strong>il</strong> mediatoredi non “esercitare” altre attività autonome imprenditorialeo professionali al di fuori del settore della mediazione.L’abolizione del più restrittivo divieto, che prevedeval’<strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità con l’iscrizione <strong>in</strong> albi, ruoli oregistri di qualsiasi genere, sposta la questione de quadal piano dell’iscrizione a quella dell’esercizio di attivitàimprenditoriali e professionali o nel registro delle im-


CNG<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia22prese per le attività svolte <strong>in</strong> forma di impresa.L’iscrizione all’Albo dei <strong>Geometri</strong> non è causa di <strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>itàma contestualmente permane l’obbligo, a caricodel professionista che abbia optato per l’attività di <strong>in</strong>termediazioneimmob<strong>il</strong>iare, di astenersi <strong>in</strong> modo assolutodall’esercitare la professione di geometra.Pertanto, restando comunque salve tutte le disposizion<strong>in</strong>ormative orig<strong>in</strong>ariamente collegate al “ruolo” ed attualmenteda riferirsi al “REA”, anche <strong>il</strong> geometra professionistache eserciti l’attività di mediatore, ancorché <strong>in</strong> modooccasionale o discont<strong>in</strong>uo, ha l’obbligo di essere iscrittonell’istituendo Repertorio delle notizie Economiche e Amm<strong>in</strong>istrativesecondo le modalità, requisiti soggettivi econdizioni di <strong>in</strong>compatib<strong>il</strong>ità previsti dalla modifica legislativadi cui DLgs. Del 26 marzo 2010, n.59.Il mancato rispetto della discipl<strong>in</strong>a espone a pesanti sanzionisia amm<strong>in</strong>istrative (da 7.500 a 15.000 euro) sia penaliai sensi dell’art.348 c.p., <strong>in</strong> caso di recidiva, con l’obbligodi restituzione alle parti contraenti delle provvigionipercepite.Per gli iscritti all’Albo è comunque sempre legittima l’attivitàprofessionale di partecipazione alla mediazione quandosia espletata su <strong>in</strong>carico e nell’<strong>in</strong>teresse di <strong>una</strong> sola delleparti, si sostanzi anche oltre le prestazioni rientranti nellenormali competenze tecnico professionali (consulenze everifiche tecniche, stime, contratti, ecc.) e sia compensatacon onorari, diritti e spese.CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICIDI SERVIZI E FORNITUREDLGS. N.163 del 12 apr<strong>il</strong>e 2006Sul sito <strong>in</strong>ternet del Governo (www.governo.it – l<strong>in</strong>k Presidenzadel Consiglio dei M<strong>in</strong>istri), è disponib<strong>il</strong>e la “Guidapratica per i contratti pubblici di servizi e forniture - Vol.2°, L’evidenza pubblica”.La pubblicazione <strong>in</strong> argomento, sulla base del piano dell’opera,descritto <strong>in</strong> calce al testo, costituisce <strong>il</strong> secondovolume, cui seguirà <strong>il</strong> Volume 3° - Il contratto ed <strong>il</strong> contenzioso.Si ritiene che l’opera, pur essendo dedicata specificatamentealla “attività contrattuale” della Presidenza delConsiglio, possa essere considerata un ut<strong>il</strong>e strumento, siadal professionista che dai Collegi Prov<strong>in</strong>ciali e Circondariali,per <strong>una</strong> migliore comprensione delle problematicheconnesse ai Contratti pubblici di servizi e forniture.ELABORATI DI CUI SICOMPONE LA PRESTAZIONECOMMESSA, RILASCIO A RICHIESTADEL COMMITTENTE DI COPIA INFORMATO ELETTRONICO.In ord<strong>in</strong>e all’eventuale richiesta del committente f<strong>in</strong>alizzataad ottenere copia <strong>in</strong>formatica, degli elaboratori dicui si compone la prestazione commessa, non esiste <strong>una</strong>regola ad hoc ma la questione è def<strong>in</strong>ib<strong>il</strong>e semplicementefacendo riferimento ai pr<strong>in</strong>cipi contenuti nella legislazionevigente.Infatti l’art. 13 della legge n.144 del 2 marzo 1949 “Tariffaprofessionale dei geometri”, discipl<strong>in</strong>ando i diritti delcommittente, sancisce che allo stesso “spetta, salvo particolaripattuizioni, <strong>una</strong> sola copia di tutti gli elaborati di cuisi compone l’operazione commessa” mentre <strong>il</strong> geometra“è tenuto a fornirgli tutti i dati, le notizie e gli atti necessariperché gli sia possib<strong>il</strong>e di valersi pienamente dell’operacommessa, e non avrà diritto a ulteriori compensi per tal<strong>in</strong>otizie, dati e atti, se essi possono implicitamente ritenersicompresi nei compensi esposti nella specifica”.Qu<strong>in</strong>di, con <strong>il</strong> pagamento della specifica, <strong>il</strong> committenteacquista esclusivamente <strong>il</strong> diritto a realizzare quella specificaopera, avvalendosi dei progetti e dei permessi ad essicorrelativi. Gli elaborati orig<strong>in</strong>ali dei disegni, delle relazioni,dei calcoli e di quanto altro, rappresentando l’operad’<strong>in</strong>gegno del geometra, non possono essere liberamenteriproposti con adattamenti <strong>in</strong> nuovi contesti, ma i diritti diuso restano sempre riservati allo stesso professionista.Quanto sopra trova fondamento nell’art.2575, c.c. e confermanell’art.7, legge n.144 del 2 marzo 1949, che disponeesplicitamente:”la proprietà <strong>in</strong>tellettuale che spettial geometra <strong>in</strong> conformità alle leggi, per l’opera ideata egli atti tecnici che la compongono, non è <strong>in</strong> alcun modopregiudicata dall’avvenuto pagamento dei compensi e <strong>in</strong>dennizzidovutigli. Il committente non può, senza <strong>il</strong> consensodel geometra, valersi dell’opera e degli atti tecniciche la compongono per uno scopo diverso da quello percui furono commessi. Qualora un elaborato venga usatoanche per altre applicazioni, oltre quella per cui fu commesso,o ne venga dal committente ripetuto l’uso, al geometra,spetta, per ogni nuova applicazione, un compensonon <strong>in</strong>feriore al 25% e non superiore al 50% delle competenzestab<strong>il</strong>ite dalla tariffa <strong>in</strong> ragione <strong>in</strong>versa del numerodelle applicazioni oltre alle <strong>in</strong>tere competenze per lenuove prestazioni da esse dipendenti (r<strong>il</strong>ievi, tracciamenti,contratto, direzione dei lavori, liquidazione, ecc.).Alla luce delle disposizioni di cui sopra, può affermarsiche <strong>il</strong> committente ha diritto di ricevere <strong>una</strong> copia conformecartacea o su supporto elettronico (protetta <strong>in</strong> mododa non consentire la possib<strong>il</strong>ità di modifica) degli elaboratiche compongono gli atti oggetto della presentazione.Tali elaborati, <strong>in</strong> quanto tali, non sono ut<strong>il</strong>izzab<strong>il</strong>i (tantomenomodificab<strong>il</strong>i) senza <strong>il</strong> consenso o l’autorizzazionedel professionista-autore, poiché soltanto allo stesso spettala facoltà di apportarvi eventuali variazioni.D’altro lato, la consegna di copia non protetta <strong>in</strong> formatoelettronico comporta naturalmente <strong>il</strong> consenso all’uso el’implicita oggettiva accettazione della possib<strong>il</strong>ità di modifica.Qu<strong>in</strong>di, anche ai sensi dell’art.20, comma 1, Legge633/41 e s.m.i., è rimessa alla <strong>in</strong>iziativa del professionistae del committente la specifica pattuizione delle condizionidi consegna della copia non protetta su supporto elettronico,di autorizzazione per l’ut<strong>il</strong>izzo e modifica deglielaborati nonché di determ<strong>in</strong>azione degli onorari dovuti.Ai f<strong>in</strong>i della congrua e equa determ<strong>in</strong>azione degli onorari,da corrispondere al professionista per <strong>il</strong> r<strong>il</strong>ascio di tale tipodi copia, è necessario tenere conto che gli stessi devonoessere concordati e def<strong>in</strong>iti caso per caso (art.7, L.144/49)<strong>in</strong> rapporto al valore delle attività tecniche svolte (triangolazioni,r<strong>il</strong>ievo metrico con o senza preesistenza di grafici,disegno ed elaborazione grafica, dimensionamenti, caratterizzazionearchitettonica, r<strong>il</strong>ievo fotografico, restituzioneprospettica, riproduzione di foto e mappe, ecc.), all’orig<strong>in</strong>alitàdell’opera d’<strong>in</strong>gegno e di progetto, all’importanzadella stessa, al livello di creatività o soluzione “orig<strong>in</strong>ale”di problemi tecnici.


CIPAG<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di VeneziaNotizie dalla Cassadi Previdenza dei geometri23Cassa Italiana <strong>Geometri</strong>:recupero PasswordDal 16 febbraio u.s. è stato attivato <strong>il</strong> servizio on-l<strong>in</strong>e per <strong>il</strong>recupero della password sul portale della CIPAG.Tutti gli iscritti potranno d’ora <strong>in</strong> poi richiedere la passwordrapidamente, nel caso l’avessero smarrita o non la ricordassero,semplicemente cliccando sul l<strong>in</strong>k ‘Recupera Password’,posizionato sotto la sezione di accesso all’area riservata.Una volta entrati nell’area di recupero della password saràsufficiente <strong>in</strong>serire <strong>il</strong> numero di matricola e l’<strong>in</strong>dirizzo diposta elettronica certificata (P.E.C.) presente nella propriaanagrafica.Una volta effettuato questo veloce passaggio la passwordverrà immediatamente <strong>in</strong>viata all’<strong>in</strong>dirizzo P.E.C. In casonon si disponesse di <strong>una</strong> casella P.E.C. si può richiedere lapassword contattando <strong>il</strong> Numero Verde 800 65 58 73 ecomunicando all’operatore <strong>il</strong> proprio numero di matricolaed <strong>il</strong> proprio codice fiscale.Modello Unico 2011ATTIVAZIONE DELL’INDIRIZZOPEC DELLA CASSA GEOMETRISi <strong>in</strong>forma che la CASSA GEOMETRI ha attivato <strong>il</strong> proprio<strong>in</strong>dirizzo di posta elettronica certificata:cipag@geopec.ital quale i titolari di PEC possono trasmettere ogni comunicazionecon <strong>il</strong> vantaggio della tempestività ed economicitàderivanti da tale modalità. Le comunicazioni <strong>in</strong>viate amezzo PEC assumono <strong>il</strong> valore legale della raccomandatacon avviso di ricevimento.Con l’occasione si ricorda agli Iscritti che non avesseroancora provveduto, che tutti i professionisti per obbligo d<strong>il</strong>egge, devono disporre di <strong>una</strong> casella di posta elettronicacertificata (D.L. n. 185 del 29/11/2008 convertito dalla L.n. 2/2009). Essa può essere attivata <strong>in</strong> modo totalmentegratuito accedendo all’area riservata del sito della Cassa:www.cassageometri.itSi rammenta <strong>in</strong>oltre che l’<strong>in</strong>dirizzo PEC del <strong>Collegio</strong> è <strong>il</strong>seguente:collegio.venezia@geopec.itA partire da quest’anno, grazie alla convenzione fra CI-PAG e L’Agenzia delle Entrate, sarà possib<strong>il</strong>e determ<strong>in</strong>arei contributi alla Cassa all’<strong>in</strong>terno del Modello Unico,adempiendo così agli obblighi previdenziali con <strong>il</strong> soloadempimento fiscale.Non sarà più necessario fare <strong>una</strong> seconda dichiarazioneattraverso <strong>il</strong> Modello 17 ma ogni professionista potràcomp<strong>il</strong>are la nuova sezione per gli iscritti alla CIPAG<strong>in</strong>serita nel quadra RR, dedicato ai contributi previdenziali,del Modello Unico 2011.Questa <strong>in</strong>novazione non solo consentirà uno snellimento deitempi ed <strong>una</strong> riduzione del rischi di sanzioni a causa di error<strong>in</strong>ella comp<strong>il</strong>azione, attendib<strong>il</strong>i con due dichiarazioni diverse,ma apporterà tre importanti vantaggi per gli iscritti.Il primo riguarda la compensazione debiti-crediti che,già ut<strong>il</strong>izzata per i pagamenti con Modello F24, si estenderàanche sui debiti contributivi verso la CIPAG, che potrannoessere compensati con eventuali crediti verso glialtri enti impositori (Iva, Irpef, etc).Il secondo, non meno importante, prevede la rateizzazionedei pagamenti possib<strong>il</strong>e f<strong>in</strong>o ad un massimo di seirate rispetto alle due previste con <strong>il</strong> Modello 17, acquisendocosì le stesse modalità e scadenze di quelli fiscali.Il terzo vantaggio è la rappresentato dalla riduzione del4% del tasso annuo di <strong>in</strong>teresse per le rate rispetto alprecedente 6%.


attività del collegio24Variazioni Albo <strong>Geometri</strong>e Registro PraticantiREGISTRO TIROCINANTISeduta del Consiglio Direttivo del 22 dicembre 2010NUOVE ISCRIZIONIGeom. RIZZETTO LUCA VIA MARTIRI N. 43 30024 MUSILE DI PIAVE VERICONOSCIMENTO ATTIVITA’ TECNICA SUBORDINATAGeom. CAGNIN ILENIA VIA A. SCARLATTI N. 45 30030 SALZANO-ROBEGANO VESeduta del Consiglio Direttivo del 19 gennaio 2011NUOVE ISCRIZIONIGeom. DORIO RAFFAELE VIA DELLE QUERCE N. 52/A 30036 SANTA MARIA DI SALA VEGeom. STAINER ALESSANDRO VIA SAN PIO X N. 28/2 30027 SAN DONA’ DI PIAVE VESeduta del Consiglio Direttivo del 9 marzo 2011NUOVE ISCRIZIONIGeom. BREDA MASSIMO VIA CAVETTA MARINA N. 40 30016 JESOLO VEGeom. BUSETTO ELISA SAN MARCO N. 3923 30124 VENEZIA VEGeom. CALLEGARI ALESSANDRO VIA BASSA GAMBARARE N. 41/D4 30034 MIRA-GAMBARARE VEGeom. GAMBILLARA LAURA VIA G. MARCONI N. 2 30031 DOLO VEGeom. GASPARINI ELISA VIA MUSSETTA DI SOPRA N. 49 30027 SAN DONA’ DI PIAVE VEGeom. GATTO ALESSANDRA VIA G. ROSSINI N. 55/A 30030 SCORZE’-GARDIGIANO VEGeom. MALVESTIO GIACOMO VIA MONTELLO N. 2 35010 MASSANZAGO PDGeom. MARCHIORI GIADA VIA 1° MAGGIO N. 136 30010 CAMPAGNA LUPIA VEGeom. MARSON ALESSANDRO VIA ROMA SINISTRA N. 88 30016 JESOLO VEGeom. ORTOLAN RICCARDO VIA BORGO VECCHIO N. 15 30020 MARCON VEGeom. PATRON MATTEO VIA VALMARANA N. 4/F 30034 MIRA VEGeom. PIZZATO VANESSA VIA G. MAZZINI N. 35 30030 SCORZE’-PESEGGIA VEGeom. RIGHETTO ANTHEA VIA FRACASSO N. 28/C 30036 SANTA MARIA DI SALA VEGeom. SFRISO STELLA VIA A. BOITO N. 12 30038 SPINEA VEGeom. SIMIONATO LUCIA VIA ALVISOPOLI N. 10 30126 VENEZIA - LIDO VEGeom. ZOCCARATO DAVIDE VIA DEI CALAMARI N. 13/A 30021 CAORLE VERICONOSCIMENTO ATTIVITA’ TECNICA SUBORDINATAGeom. DE PIERI MARCO VIA CHIESANUOVA N. 39 30027 SAN DONA’ DI PIAVE VEGeom. NISATO MATTIA VIA PARCO FERROVIARIO N. 46 30175 VENEZIA - MARGHERA VEGeom. VOLPATO DAMIANO VIA TERRONAZZO N. 43/1 30173 VENEZIA VECANCELLAZIONIGeom. BORDON ALESSANDRO cancellazione d’ufficioGeom. BULLO RICCARDOcancellazione d’ufficioGeom. FINOTTO NICOLAcancellazione d’ufficioGeom. FRANZO ALESSANDROcancellazione d’ufficioGeom. FREGONESE NICOLAcancellazione d’ufficioGeom. LALLAI GIUSEPPEcancellazione d’ufficioGeom. MIRIZZI MATTEOcancellazione d’ufficioGeom. ZAGO KETTYcancellazione d’ufficioGeom. DE ZOTTI SILVIAdimissioni volontarieSeduta del Consiglio Direttivo del 23 marzo 2011NUOVE ISCRIZIONIGeom. BONALDO MARCO VIA DELEDDA N. 2 30036 SANTA MARIA DI SALA VEGeom. RIZZI VICTOR VIA DEL BOSCO N. 8 30034 MIRA-MALCONTENTA VEGeom. SALGARELLA MIRKO VIA DEI PESCATORI N. 19 30023 CONCORDIA SAGITTARIA VERICONOSCIMENTO ATTIVITA’ TECNICA SUBORDINATAGeom. PAVANELLO MATTIA VIA A. VIVALDI N. 11/F 30016 JESOLO VE


<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia25ALBOSeduta del Consiglio Direttivo del 26 novembre 2010CANCELLAZIONIGeom. VIDAL VALTER dimissioni volontarie con decorrenza 26/11/2010Seduta del Consiglio Direttivo del 21 dicembre 2010CANCELLAZIONIGeom. BERTAN ALBERTO dimissioni volontarie con decorrenza 07/12/2010Geom. DOLCETTA GIANNI dimissioni volontarie con decorrenza 13/12/2010Geom. LIBERA FRANCESCO dimissioni volontarie con decorrenza 16/12/2010Geom. PAVAN GIANNI dimissioni volontarie con decorrenza 10/12/2010Geom. RIGHETTO DUILIO dimissioni volontarie con decorrenza 01/12/2010Geom. STOCCO DENISE dimissioni volontarie con decorrenza 01/12/2010Geom. VALLESE LISA dimissioni volontarie con decorrenza 16/12/2010Geom. VIGANI SERGIO dimissioni volontarie con decorrenza 16/12/2010Seduta del Consiglio Direttivo del 19 gennaio 2011NUOVE ISCRIZIONIGeom. BERTAJA LUCA VIA PIZZON N. 4/1 30014 CAVARZERE-SAN PIETRO VEGeom. BERTO DIEGO VIA F. MOROSINI N. 7 30126 VENEZIA-LIDO VEGeom. BERTOLDO CARLO ALBERTO VIA BOTTENIGO N. 24 30175 VENEZIA-MRGHERA VEGeom. BONOTTO NICOLAS VIA GIORGIONE N. 8 30020 MARCON VEGeom. BUSATO ANDREA VIA BISSUOLA N. 92/E 30173 VENEZIA-MESTRE VEGeom. CHINELLATO SIMONE VIA VALLESELLE N. 14/G 30175 VENEZIA-MARGHERA VEGeom. GOMIERO LUCA VIA CARDINAL G. TREVISANATO N. 32 30174 VENEZIA-MESTRE VEGeom. PENZO CAVALDORO NICOLA VIA DELLE FOLAGHE N. 27/3 30173 VENEZIA-DESE VEGeom. RANZATO CLAUDIA VIA MILLEPERTICHE N. 60 30024 MUSILE DI PIAVE VEGeom. SALVADEGO GLORIA VIA CADUTI DI NASSIRIYA N. 9 30030 PIANIGA VECANCELLAZIONIGeom. BARBATO LAURA dimissioni volontarie con decorrenza 29/12/2010Geom. BITTOLO BON GIOVANNI dimissioni volontarie con decorrenza 29/12/2010Geom. COCCATO MATTEO dimissioni volontarie con decorrenza 28/12/2010Geom. FAGGIAN ARTEMIO dimissioni volontarie con decorrenza 28/12/2010Geom. GAIDANI MARIO dimissioni volontarie con decorrenza 28/12/2010Geom. MUNERATTO PIERLUIGI dimissioni volontarie con decorrenza 14/12/2010Geom. PAOLACCI ENNIO dimissioni volontarie con decorrenza 22/12/2010Geom. PAVAN MARIO dimissioni volontarie con decorrenza 17/12/2010Geom. PESCARA ANNA MARIA dimissioni volontarie con decorrenza 23/12/2010Geom. PIANURA FEDERICO dimissioni volontarie con decorrenza 22/12/2010Geom. PONCINA PAOLA dimissioni volontarie con decorrenza 30/12/2010Geom. CULOS ORLANDO MARCELLO decessoSeduta del Consiglio Direttivo del 9 marzo 2011NUOVE ISCRIZIONIGeom. BUOSO CRISTIAN VIA CORSICA N. 53 30021 CAORLE VEGeom. DAVANZO SILVIA VIA MARTIRI N. 44/5 30024 MUSILE DI PIAVE VEGeom. FRATTOLIN Francesco VIA Conic<strong>il</strong>iazione N. 61 30028 San Michele al Tagliamento (VE)Geom. MALANOTTE STEFANO VIA C. CABOTO N. 12 30173 VENEZIA-MESTRE VEGeom. SALAMON ALESSANDRO VIA CESARE BATTISTI N. 11/A 30016 JESOLO VEISCRIZIONI PER TRASFERIMENTOGeom. CAMPANER CHRISTIAN VIA MISURINA N. 35 30027 SAN DONA’ DI PIAVE VECANCELLAZIONIGeom. BUSATTO UGO ZENO dimissioni volontarie con decorrenza 09/02/2011Seduta del Consiglio Direttivo del 23 marzo 2011NUOVE ISCRIZIONIGeom. TREVISAN ELISA VIA CAPITELMOZZO N. 22 30033 NOALE VE


professione e satira<strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> laureatidella prov<strong>in</strong>cia di Venezia26Teo Teodolite e <strong>il</strong> digitaleterrestre com<strong>una</strong>lele follie di un eroe oscurocon un gran senso dell’umorismodi Giovambattista SmaniaIl nostro geometra Teodolite era corso <strong>in</strong> aiuto urgente delTecnico Com<strong>una</strong>le che aveva bisogno di <strong>una</strong> ditta di espurgopozzi neri perché gli uffici protocollo e anagrafe avevano gliscarichi fognari <strong>in</strong>tasati e <strong>il</strong> liquame, <strong>in</strong>vece di smaltirsi nellarete, usciva dagli <strong>in</strong>terruttori e dalle sp<strong>in</strong>e dell’impianto elettrico.Nell’<strong>in</strong>tento di aiutare <strong>il</strong> tecnico Com<strong>una</strong>le, palesemente <strong>in</strong>difficoltà, Teodolite aveva chiamato <strong>una</strong> ditta di sua fiduciadotata di super idroyette elettro-d<strong>in</strong>amico con telecamera diultima generazione collegata <strong>in</strong> tempo reale con le più importantiemittenti televisive <strong>in</strong>tercom<strong>una</strong>li.In men che non si dica la ditta “P.A.V.” - Penetro – Apro– Vedo” - <strong>in</strong>tervenuta tempestivamente nei luoghi “di cui èfogna” con i suoi uom<strong>in</strong>i <strong>in</strong> tuta bianca di Versace, aveva<strong>in</strong>trodotto nella condotta fognaria <strong>in</strong>tasata la benefica sondacon <strong>una</strong> possib<strong>il</strong>ità erogativa di 1000 atmosfere di pressione.In un baleno <strong>il</strong> perfido ugello aveva disotturato la condotta epercorrendo i meandri delle tubazioni com<strong>una</strong>li era sbucatanel water al primo piano dove stava meditando la segretariacom<strong>una</strong>le; si era successivamente <strong>in</strong>cuneato nello scarico delvaso igienico al secondo piano dove si trovava <strong>il</strong> responsab<strong>il</strong>edell’Ufficio Tributi facendogli seduta stante <strong>una</strong> colon – scopiaper uscire qu<strong>in</strong>di nel lavabo dell’assistente sociale allaquale, mentre si stava sciacquando la bocca, eseguiva <strong>una</strong>gastroscopia tridimensionale.Con tanto di referti e f<strong>il</strong>mati trasmessi direttamente <strong>in</strong> Eurovisionee all’ULSS per calcolo del ticket.Dopo l’<strong>in</strong>tervento Teodolite si era recatodal Tecnico Com<strong>una</strong>le che da quandoaveva scoperto di essere un direttodiscendente della d<strong>in</strong>astia M<strong>in</strong>g, amavadef<strong>in</strong>ire <strong>il</strong> suo ufficio privato “sala deltrono”.Il capo settore urbanistica era <strong>in</strong> predaa tristezza fisiologica e patologica depressivairreversib<strong>il</strong>e e aveva bisogno diessere consolato e confortato.L’<strong>il</strong>lustre funzionario era <strong>in</strong> crisi a seguitodel passaggio al digitale terrestredelle telecomunicazioni com<strong>una</strong>li.L’Ufficio Tecnico Com<strong>una</strong>le aveva avutoaccesso ad un mutuo dalla Cassa Depositie Prestiti di Pech<strong>in</strong>o per <strong>in</strong>stallaresul tetto del Palazzo di Città, <strong>una</strong> seriedi antenne con telecamere digitalizzatead alta def<strong>in</strong>izione made <strong>in</strong> Ch<strong>in</strong>a collegatea ciascun cantiere concessionatoo “... DIA...lizzato”.Questo impianto televisivo, assemblatocon le microscopiche telecamere recuperatedalle auto di Formula 1 o dallemoto GP, permetteva <strong>il</strong> collegamento 24 ore su 24 con tuttii cantieri <strong>in</strong> attività compresi i passi carrai, le rec<strong>in</strong>zioni, lefosse a fondo disperdente, le sostituzioni dei rivestimenti deibagni, ecc...Praticamente tutte le famiglie erano sotto controllo, monitoratesu schermo dedicato, video registrate su hard – diska loro volta direttamente connessi col sistema miss<strong>il</strong>istico com<strong>una</strong>leanti abusivismo – “Sistema PICA – Parto – Individuo– Colpisco – Anniento”.Il sistema era pronto a far partire <strong>in</strong> automatico e <strong>in</strong> temporeale un droide balistico senza p<strong>il</strong>ota per colpire ogni difformitàe abuso ed<strong>il</strong>izio r<strong>il</strong>evato.Solo che con <strong>il</strong> passaggio al digitale terrestre le l<strong>in</strong>ee si eranosconnesse dal sistema anche perché non erano state pagatele ultime sei rate di affitto del satellite.In mancanza di fondi le l<strong>in</strong>ee erano state riprist<strong>in</strong>ate e adattateal nuovo sistema direttamente dal Tecnico Com<strong>una</strong>le assistitodal Comandante dei Vig<strong>il</strong>i Urbani perché aveva un figlioche studiava Perito Industriale e poteva dargli qualche dritta.Solo che i tecnici improvvisati avevano <strong>in</strong>vertito molte connessioniprovocando danni per m<strong>il</strong>ioni di dollari al sistemasatellitare <strong>in</strong>tercom<strong>una</strong>le.E questo aveva provocato un <strong>in</strong>op<strong>in</strong>ato bombardamento perpresunto abuso ed<strong>il</strong>izio con conseguente abbattimento dellanuova sede della Protezione Civ<strong>il</strong>e e del Museo della Straccaganassa.Allora Teodolite aveva suggerito all’Imperatore M<strong>in</strong>g, pardonal Tecnico Com<strong>una</strong>le, di trasmetteredirettamente, facendosi riprendere sulsuo trono, un messaggio <strong>in</strong> videoconferenza“urbi et orbi” a reti com<strong>una</strong>liunificate collegate con <strong>il</strong> circolo bocciof<strong>il</strong>o,l’obitorio, stand degli ossetti ebaraccone “del ballo liscio”; <strong>il</strong> discorsoannunciava ai cittad<strong>in</strong>i che purtroppoveniva sospeso f<strong>in</strong>o a data da def<strong>in</strong>irsi<strong>il</strong> servizio di video sorveglianza urbanisticaremota, raccomandandosi d<strong>in</strong>on fare i birich<strong>in</strong>i.Poi <strong>il</strong> Geometra Teo Teodolite e <strong>il</strong> TecnicoCom<strong>una</strong>le, rasserenati, si recarono<strong>in</strong>sieme al bar per uno sprizzettocon l’oliva.E lì <strong>in</strong>contrarono “‘l’Assessore al fabbisognocon delega al nulla” con <strong>il</strong>quale affrontarono <strong>una</strong> discussione<strong>in</strong>f<strong>in</strong>ita : i due tecnici gli fecero credereche i tre Re Magi arrivati per l’Epifanianon si chiamavano Gasparre, Baldassaree Melchiorre ma bensì Gasparre,Baldassare e ... Marchionne.

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