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n. 10 - ottobre 2008 - Collegio dei Geometri della Provincia di Parma

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SommarioANNO XLVIII - n° <strong>10</strong> <strong>ottobre</strong> <strong>2008</strong>Pubblicazione Mensiledel <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong>Laureati <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> VeronaAutorizzata dal Trib. c.p. <strong>di</strong> VRcon decreto n. 140 del 22 <strong>di</strong>cembre 1960Redazione-Amministrazione37129 VERONA - Vicolo Orologio, 3Tel. 045 8031186 - Fax 045 8009861www.collegio.geometri.vr.ite-mail: sede@collegio.geometri.vr.itDirettore ResponsabileGeom. Domenico RomanelliComitato <strong>di</strong> RedazioneGeom. Gianluca FasoliGeom. Fiorenzo FurlaniGeom. Davide SabainiMaddalena FaedoSegretario <strong>di</strong> RedazioneRag. Maurizio BuinHanno collaborato:Annalisa De PasqualeMaria Vittoria AdamiProgetto Graficoe Coor<strong>di</strong>namento E<strong>di</strong>torialetagliani,grigoletti snc37121 Verona - Via Macello, 17Tel. 045 8009179 - Fax 045 8018980www.taglianigrigoletti.itPubblicitàOEPI Pubblicità37122 VERONA - P.zza Citta<strong>della</strong>, 9Tel. 045 596036 - Fax 045 8001490e-mail: grafica@oepipubblicita.itwww.oepipubblicita.itStampaSprinter srl - Via Meucci, 2437036 SAN MARTINO B.A. (VR)E<strong>di</strong>toreSocietà Cooperativa<strong>Geometri</strong> Veronesi37129 VERONA - Vicolo Orologio, 3Il “Geometra Veronese” è un mensile <strong>di</strong>informazione e aggiornamento professionalee<strong>di</strong>to dalla “Società Cooperativa <strong>Geometri</strong>Veronesi”.La collaborazione è aperta agli organirappresentativi <strong>di</strong> categoria e a tutti i singoliprofessionisti.Ogni redattore risponde delle proprieaffermazioni ed il suo nome è semprereperibile presso la redazione.L’EDITORIALECongresso internazionale <strong>dei</strong> geometri,Verona ombelico del mondo 1VITA DEL COLLEGIOSette giorni <strong>di</strong> full immersion sucartografia, urbanistica e gran<strong>di</strong> opere 3Maggior collaborazione tra istituzioni e professionisti<strong>della</strong> progettazione per una pianificazione piùrispettosa delle scarse risorse del pianeta 7Il Catasto sarà uno <strong>dei</strong> capisal<strong>di</strong> del federalismofiscale: è fondamentale quin<strong>di</strong> il ruolo <strong>dei</strong> geometrinel rapporto tra citta<strong>di</strong>ni e amministrazioni 9Un Protocollo d’intenti per la sicurezza e laregolarità contributiva in e<strong>di</strong>lizia: più formazionecomune e nuove figure in cantiere 11FATTI E NOTIZIEIl geometra abilitato in Italia può lavorarein tutta Europa 15Vitto e alloggio, detraibilità Iva e deducibilitàdel costo 19Lo stu<strong>di</strong>o paga la pubblicità 23IL PERSONAGGIOBambini abbandonati ed adozioni, l’esperienza<strong>di</strong> un “geometra <strong>di</strong> frontiera” in Etiopia 25CULTURA DEL TERRITORIOTornano all’antico splendore i “sogni”del Marchese Carlotti 29AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEImpianti negli e<strong>di</strong>fici: al via le nuove norme 33ATTI E DOCUMENTI DEL COLLEGIOConsiglio Direttivo del 18 Luglio <strong>2008</strong> 39Consiglio Direttivo del 29 Agosto <strong>2008</strong> 40Consiglio Direttivo del 25 Settembre <strong>2008</strong> 41In copertina: Colline <strong>di</strong> Sant’Ambrogio <strong>di</strong> Valpolicella - VeronaOttobre <strong>2008</strong>


L’EDITORIALEilGeometra veronesea cura del Presidente Domenico RomanelliCongresso internazionale <strong>dei</strong> geometri,Verona ombelico del mondoUna vetrina importante per la categoria. Ora contiamo <strong>di</strong> più nello scacchierelocale e siamo pronti a <strong>di</strong>re la nostra, in tema <strong>di</strong> pianificazione del territorioAspettavo con trepidazione questo e<strong>di</strong>toriale, damesi e mi chiedevo cos’avrei scritto sull’AnnualMeeting che si è tenuto in settembre.Ero trepidante perché questo spazio rappresenta ilmio filo <strong>di</strong>retto con gli iscritti, anche se è a sensounico per il momento.(da sx: Luca Coletto, Domenico Romanelli)È quin<strong>di</strong> il principale canale <strong>di</strong> comunicazione convoi. Sarebbe stato un pampleth contro l’assenteismoe l’incuranza <strong>della</strong> categoria o la celebrazione<strong>di</strong> un trionfo? Come sempre la verità sta nelmezzo. Per sette giorni si sono confrontate persone<strong>di</strong> cultura e mo<strong>di</strong> <strong>di</strong> concepire il lavoro e il settore <strong>di</strong>versi.È stato un crogiuolo <strong>di</strong> pensieri e lingue, vitalee proficuo: non profittevole, proficuo.Affrontare un argomento così vasto e solo apparentementegenerico e non specializzato come la pianificazionesul territorio ha chiaramente lasciatopoche nozioni tecniche utilizzabili sul campo.Non era questo, però, il nostro, mio e <strong>dei</strong> vertici del<strong>Collegio</strong> e <strong>di</strong> Cng, obiettivo, quando abbiamo can<strong>di</strong>datoVerona ad ospitare l’Annual Meeting.Il convegno tecnico, possiamo organizzarlo quandovogliamo: poche relazioni, chiare e succinte con in<strong>di</strong>cazionitecniche e possibilmente normative sucome si traccia un confine lungo un muro a seccoo come si accatasta un terreno agricolo secondo inuovi dettami <strong>della</strong> Finanziaria <strong>2008</strong>.All’Annual Meeting noi, e sono orgoglioso <strong>di</strong> <strong>di</strong>rlo,ce la siamo raccontata. Pochi <strong>di</strong> noi, avranno a chefare con la pianificazione del territorio o con la realizzazione<strong>di</strong> ponti e infrastrutture varie. Per questo,no non è stato profittevole, ma è stato molto proficuo,perché ci ha aperto le menti. Perché ci ha offertouna ribalta citta<strong>di</strong>na, e anche nazionale, chemai avevamo avuto. Perché ci ha dato la possibilità<strong>di</strong> fare presente alle istituzioni, all’economia, alla Veronache conta <strong>di</strong> <strong>di</strong>re: “ci siamo anche noi”.Perché ci ha fatto capire che il nostro lavoro quoti<strong>di</strong>anoha un portato che va ben oltre quello che immaginiamo.Se non ci fossimo noi, il Catasto sarebbeun fossile vivente e come, le amministrazionipotrebbero pianificare lo sviluppo senza una cartografiae delle mappe aggiornate?Per questo, è stato importante lavorare duramenteper anni, con un impegno economico notevole:perché d’ora in poi, la categoria si è mette a <strong>di</strong>sposizionedel settore pubblico e le amministrazioninon mancheranno <strong>di</strong> chiederci consiglio in tema <strong>di</strong>pianificazione. È un risultato importante, anche se èun primo passo verso una rete <strong>di</strong> relazioni consolidateche va pazientemente tessuta. È quin<strong>di</strong> consincera gratitu<strong>di</strong>ne che faccio i miei complimenti all’organizzazionedell’Annual Meeting, a chi ha coltol’importanza dell’iniziativa e ha inteso parteciparvied a tutta la categoria che attraverso il lavoro svoltosul territorio ha permesso <strong>di</strong> esprimerci con testimonianzaconcreta e non con parole vuote.Ottobre <strong>2008</strong>1


VITA DEL COLLEGIOilGeometra veroneseFederazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>,Annual meeting, Verona 9-15 settembreSette giorni <strong>di</strong> full immersion sucartografia, urbanistica e gran<strong>di</strong> opereStatisti e duecento geometri <strong>di</strong> quaranta paesi del mondo si sono confrontati sullenuove frontiere <strong>della</strong> professionePianificazione dello sviluppo sul territorio e famenel mondo. Verona è tornata alla ribalta <strong>della</strong> scenainternazionale con il meeting annuale <strong>della</strong> Fig, laFédération Internationale des Géomètres.Sette giorni <strong>di</strong> full immersion sulla pianificazione delterritorio per uno sviluppo rispettoso dell’ambientee che tenga conto delle risorse scarse <strong>di</strong> cui il pianeta<strong>di</strong>spone, organizzata dal <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>Geometri</strong> Laureati <strong>di</strong> Verona e <strong>Provincia</strong>, dal ConsiglioNazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e dalla Fig, appunto.200 delegati provenienti da 40 paesi si sono confrontatisul ruolo <strong>della</strong> professione nella gestione delterritorio assieme a rappresentanti <strong>della</strong> Food andAgricolture Organization of the United Nations (Fao)e ad esperti internazionali <strong>di</strong> pianificazione e gestionedel territorio <strong>di</strong> tutte le principali macroareedel mondo. Significativa la presenza <strong>di</strong> Ministri delleinfrastrutture e delle riforme del territorio <strong>dei</strong> paesiin cui è maggiormente sentita la problematica:Cambogia, Ghana, Polonia, Macedonia e Nepal.Ad aprire la settimana un seminario “Gestione delterritorio pubblico e dello Stato”, organizzato incollaborazione con la Fao, Food and AgricultureOrganization of the United Nations.La pianificazione dell’utilizzo <strong>della</strong> grande quantità<strong>di</strong> aree pubbliche presenti in ogni Stato possonocostituire elementi strategici per contribuire a risolverei problemi legati allo sviluppo economico, considerandole esigenze primarie dell’alimentazioneumana. Gli effetti <strong>di</strong> una scorretta pianificazione delterritorio, purtroppo, li stanno scontando le popolazionidel Terzo Mondo, ormai a corto <strong>di</strong> derratealimentare.“I <strong>Geometri</strong> sono pronti a collaborare con le organizzazioniinternazionali - ha spiegato il Presidentedel Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>laureati, Fausto Savol<strong>di</strong> - affinché, soprattuttonei paesi in via <strong>di</strong> sviluppo, tale processo <strong>di</strong>conoscenza e pianificazione prenda avvio utilizzandole significative esperienze già attuate in varieparti del mondo”.Al convegno è seguito il meeting <strong>della</strong> settima CommissioneFig, la Commissione specializzata in Catastoe gestione del territorio.(da sx: Fausto Savol<strong>di</strong>, Domenico Romanelli)Tre giorni a porte chiuse riservati agli interventi <strong>dei</strong>550 delegati provenienti da più <strong>di</strong> cento paesi delmondo. Si è <strong>di</strong>tattuto sull’evoluzione del ruolo edelle competenze delle tra<strong>di</strong>zionali attività del geometraitaliano ovvero la topografia, l’e<strong>di</strong>lizia el’estimo.Attività che presuppongono una profonda conoscenzadel territorio, <strong>della</strong> sua rappresentazione edel legame tra le persone e il territorio, rappresentatodal Catasto.Attività che influenzano ogni giorno la pianificazionedello sviluppo e l’utilizzo del territorio.Ottobre <strong>2008</strong>3


ilGeometra veroneseVITA DEL COLLEGIOFederazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>,Annual meeting, Verona 9-15 settembreUn momento <strong>di</strong> aggregazione e <strong>di</strong> riflessione sulruolo del geometra nel settore del progettare e delcostruire, un ruolo fondamentale.In qualità <strong>di</strong> tecnico <strong>di</strong> relazione, il geometra, oggi,nell’attuale società <strong>di</strong>namica ed in costante evoluzione,costituisce una figura vicina ai problemi patrimoniali<strong>della</strong> famiglia, alle esigenze tecniche delleImprese, degli Enti Pubblici e <strong>della</strong> Società.Si fa garante del rispetto <strong>della</strong> norma e si assume ilruolo <strong>di</strong> interme<strong>di</strong>ario tra il privato e la pubblica amministrazione,assicurando alla Committenza garanzia<strong>di</strong> “qualità <strong>della</strong> prestazione”.“In qualità <strong>di</strong> tecnico <strong>di</strong> relazione, il geometra, oggi,- interviene Domenico Romanelli, Presidente del<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong> Laureati <strong>della</strong><strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Verona, - nell’attuale società <strong>di</strong>namicaed in costante evoluzione, costituisce una figura vicinaai problemi patrimoniali <strong>della</strong> famiglia, alle esigenzetecniche delle Imprese, degli Enti Pubblici e<strong>della</strong> Società.Si fa garante del rispetto <strong>della</strong> norma e si assume ilruolo <strong>di</strong> interme<strong>di</strong>ario tra il privato e la pubblica amministrazione,assicurando alla Committenza garanzia<strong>di</strong> “qualità <strong>della</strong> prestazione”.Cos’è la F.I.G.La FIG è la Federazione Internazionale <strong>dei</strong><strong>Geometri</strong> ed il Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>e <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> laureati ne fa parte.Le attività <strong>di</strong> questa federazione si articolano in<strong>10</strong> Commissioni permanenti <strong>di</strong> lavoro.All’interno <strong>di</strong> questa organizzazione, compostada <strong>10</strong> Commissioni, la Commissione settima(Cadastre and Land Management: Catasto egestione del territorio) organizza ogni anno ilproprio meeting annuale, riservato ai delegatidelle varie organizzazioni <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> aderentida oltre <strong>10</strong>0 paesi nel mondo, per <strong>di</strong>batteree confrontarsi su temi <strong>di</strong> reciproco interesse.Normalmente, i meeting <strong>della</strong> Commissionesettima <strong>della</strong> FIG, hanno per oggetto ricorrentela migliore gestione e l’amministrazionedel territorio, con particolare riferimentoal contributo <strong>di</strong> conoscenza del territorio e <strong>di</strong>capacità professionale che può assicurare lafigura ed il lavoro del Geometra libero professionista,nei vari continenti del mondo.Per maggiori informazioni: www.fig.net4 Ottobre <strong>2008</strong>


VITA DEL COLLEGIOFederazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>,Annual meeting, Verona 9-15 settembreilGeometra veroneseDel resto gli antenati <strong>della</strong> professione risalgono all’epocaromana: con le rispettive specializzazioni,le strade e le opere <strong>di</strong> <strong>di</strong>fesa. La Tecnica del rilievoe <strong>della</strong> rappresentazione grafica <strong>della</strong> proprietà, incisasulla pietra dai geometri delle antiche civiltàSumerica, Egizia, Fenicia, è <strong>di</strong>fficile da cancellare”.La raccolta, l’inter<strong>di</strong>pendenza e la messa in relazionetra <strong>di</strong> loro delle informazioni costituisce l’elementoportante <strong>della</strong> gestione integrata del territorioe dell’ambiente: buona parte <strong>di</strong> tali dati provienedagli aggiornamenti catastali.I <strong>Geometri</strong>, dunque, hanno un’idea chiara dell’usosociale del bene pubblico, <strong>della</strong> gestione e <strong>della</strong> valutazionedel territorio, ovvero <strong>di</strong> terreni e fabbricatie una conoscenza approfon<strong>di</strong>ta delle trasformazionideterminate dagli interventi costruttivi dell’uomo.Il catasto è un fondamentale strumento <strong>di</strong> lavoro e<strong>di</strong>l principale sistema <strong>di</strong> riferimento dell’attività delcostruire, del preservare, del monitorare e del gestireil territorio. Per le piccole, ma a maggior ragioneper la gran<strong>di</strong> opere opere pubbliche <strong>di</strong> ingegneria,quali il Mose, cui i geometri hanno de<strong>di</strong>catouna sessione <strong>di</strong> due giorni, in chiusura <strong>di</strong> meeting.Il primo giorno è stato de<strong>di</strong>cato “alla teoria” con ilsimposio “Amministrazione e gestione del territorio:gran<strong>di</strong> opere per la <strong>di</strong>fesa del territorio”.Si è parlato <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> opere, come il Mose, maanche <strong>di</strong> infrastrutture viarie e <strong>di</strong> pianificazione dellosviluppo del Veneto e <strong>di</strong> Verona. Il giorno dopo si èpassati “alla pratica” con una approfon<strong>di</strong>ta visita alcantiere del Mose, la barriera in costruzione nellaLaguna <strong>di</strong> Venezia per <strong>di</strong>fendere la città dall’acquaalta, le cui caratteristiche tecniche sono state illustratedai rappresentanti del Consorzio.Ottobre <strong>2008</strong>5


VITA DEL COLLEGIOFederazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>,Annual meeting, Verona 9-15 settembreilGeometra veroneseMaggior collaborazione tra istituzionie professionisti <strong>della</strong> progettazione peruna pianificazione più rispettosa dellescarse risorse del pianetaAl seminario sulla gestione del territorio pubblico, organizzato assieme alla Fao,è stata presentata anche una ricerca sulla mancata programmazione in Veneto.Il territorio regionale è ormai compromesso dall’urbanizzazione <strong>di</strong>ffusa,soprattutto in pianura. Il 73% <strong>dei</strong> fabbricati è, infatti, destinato ad attivitàindustriali ed artigianaliUn Catasto <strong>di</strong>namico, che incroci i dati sugli assettiterritoriali, terreni e fabbricati, con gli aspetti socialie culturali delle <strong>di</strong>verse componenti <strong>di</strong> quella cheormai è una società multi-etnica. Informazioni ottenutecon la collaborazione <strong>di</strong> tutte le categoria, acominciare dai geometri, perché come <strong>di</strong>cevaHenry Ford “Mettersi insieme è un inizio, rimanereinsieme è un progresso, lavorare insieme è un successo”.Così Gabriella Alemanno, Direttore dell’Agenziadel Territorio, intervenuta a Verona al Seminariosulla gestione del territorio, “Gestione delterritorio pubblico e dello Stato”, organizzato in collaborazionecon la Food and Agricolture Organizationof the United Nations (Fao), che ha aperto lasettimana <strong>di</strong> incontri organizzata dalla SettimaCommissione <strong>della</strong> Federazione Internazionale <strong>dei</strong><strong>Geometri</strong>, presieduta da András Osskó.“Un appello che con<strong>di</strong>vi<strong>di</strong>amo - le ha fatto eco ilPresidente del Consiglio Nazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e<strong>Geometri</strong> Laureati, Fausto Savol<strong>di</strong> - la nostra categoriaè coinvolta in prima persona nelle trasformazioniin atto nel sistema <strong>di</strong> aggiornamento catastale,con il <strong>di</strong>scusso e travagliato passaggio <strong>di</strong> competenzedall’Agenzia del Territorio ai Comuni.Tra le opere pubbliche che impattano sullo sviluppodel territorio il Catasto è senz’altro la prima”.Sensibilità sottolineata anche da Domenico Romanelli,Presidente del <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> <strong>della</strong><strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Verona che ha sottolineato come “ilconfronto tra professionalità e competenze <strong>di</strong>verseè l’humus ideale per lo sviluppo <strong>di</strong> progetti <strong>di</strong> ampiorespiro che non si limitino alla sola progettazionee<strong>di</strong>lizia, ma considerino anche la portata socio-economicae ambientale degli interventi”.(da sx: András Osskó, Domenico Romanelli, Fausto Savol<strong>di</strong>,Stig Enemark)Portata <strong>di</strong> enormi <strong>di</strong>mensioni, soprattutto nei paesidel Terzo Mondo, dove una corretta pianificazionefa la <strong>di</strong>fferenza tra la vita e la morte. Di fame.A portare il tema su una <strong>di</strong>mensione internazionale,è stato Mika Töhronen, Land Tenure Officer <strong>di</strong> Fao:“la debolezza nel governo del territorio e delle suerisorse naturali ne incrina seriamente le possibilità <strong>di</strong>sviluppo. Una debolezza che affligge soprattutto learee povere del pianeta. Compito <strong>della</strong> Fao e delledemocrazie più sviluppate è quello <strong>di</strong> assistere taliGoverni e Istituzioni perché si arrivi ad una gestioneottimale, compatibile ed efficiente del territorio edelle sue risorse, nonché ad una riforma <strong>della</strong> pubblicaamministrazione”.Ottobre <strong>2008</strong>7


ilGeometra veroneseVITA DEL COLLEGIOFederazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>,Annual meeting, Verona 9-15 settembreCosì Töhronen ha introdotto la presentazione delprogetto Fao per la definizione <strong>di</strong> linee guida chepossano orientare l’azione <strong>di</strong> consulenza nella pianificazionedel territorio. Una serie <strong>di</strong> best practiceco<strong>di</strong>ficate frutto <strong>di</strong> una partnership tra esperti e stu<strong>di</strong>osi<strong>dei</strong> paesi aderenti alla Fao, <strong>della</strong> Fao e <strong>di</strong> organismied istituzioni in grado <strong>di</strong> orientare profondamentele scelte <strong>di</strong> pianificazione: come la BancaMon<strong>di</strong>ale, la Gtz e la stessa Federazione Internazionale<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>. Del progetto si tireranno le filenell’Expert Group Meeting che si terrà a Roma iprossimi 24 e 25 novembre. Töhronen ha citato ipaesi del Terzo Mondo, ma i professori FrancescoMarangon e Tiziano Tempesta, hanno presentatoun paper che tira in ballo il ricchissimo Veneto.Secondo la ricerca presentata dai due docenti <strong>dei</strong>Dipartimento Territorio e sistemi agroforestali e <strong>di</strong>Scienze economiche, rispettivamente delle Università<strong>di</strong> U<strong>di</strong>ne e Padova analizzando l’andamento delcostruito e del mercato immobiliare veneto hannoscoperto che “il tentativo <strong>di</strong> controllare la pianificazionedello sviluppo urbano regionale, ovvero <strong>di</strong>correggere e in<strong>di</strong>rizzare le <strong>di</strong>namiche spontanee<strong>della</strong> domanda <strong>di</strong> suolo, soprattutto in pianura, percontenere lo spreco <strong>di</strong> aree e le esternalità negativeè fallito. Quarant’anni <strong>di</strong> sviluppo economico hannoportato ad un’urbanizzazione <strong>di</strong>ffusa che comprometteprofondamente il territorio regionale.Dal 2000 in poi, storicamente nel Veneto non si eramai costruito così tanto. Il 73% <strong>dei</strong> fabbricati è destinatoad attività industriali e artigianali, l’11% all’agricolturaed il resto ai servizi.”.Un’affermazione che assume ancora maggior valenza,se si considera che la Regione è stata tra leprime a dotarsi in Italia <strong>di</strong> norme urbanistiche e a<strong>di</strong>mporre l’adozione <strong>di</strong> piani territoriali a tutte le amministrazionilocali. Dalla ricerca, si evince, infatti,che la quantità <strong>di</strong> superficie urbanizzata per ogni residenteaumenta notevolmente nel passare dai poliurbani (219 mq/abitante), ai comuni metropolitani(426 mq/abitante) al centro Veneto (546 mq/abitante)ai comuni <strong>di</strong> transizione verso le zone marginali(612 mq/abitante).Ne consegue che il progressivo decentramento<strong>della</strong> popolazione dai centri urbani verso i comunipiù periferici ha comportato un incremento considerevole<strong>della</strong> superficie necessaria ad inse<strong>di</strong>are unnuovo residente innescando fenomeni <strong>di</strong> spreco <strong>di</strong>suolo molto rilevanti . “Ciò è tanto più grave - spieganoi due docenti - se si considera che la strutturaurbana tende a riprodursi per lunghi perio<strong>di</strong> <strong>di</strong>tempo presentando in genere una fortissima inerziadovuta agli investimenti infrastrutturali che si accompagnanoalla sua formazione e che non rendonoeconomicamente conveniente avviare profonderiorganizzazioni dell’assetto inse<strong>di</strong>ativi”.(Mika Töhronen)Lo stesso assessore alla progettazione e manutenzioneviabilistica <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Verona, Luca Sebastiano,intervenuto a portare i saluti <strong>di</strong> del Presidente,Elio Mosele, ha sottolineato come “Veronasia una città nota nel mondo per la sua cultura, perla sua musica, per il mito shakespeariano <strong>di</strong> Giuliettae Romeo. In realtà, però, è anche una città congran<strong>di</strong> problemi <strong>di</strong> traffico, con un livello elevato <strong>di</strong>inquinamento da polveri sottili che rendono il tema<strong>di</strong> questo convegno molto attuale. Per la sua <strong>di</strong>mensioneeconomica e per la sua posizione geografica,al centro <strong>di</strong> gran<strong>di</strong> vie <strong>di</strong> comunicazione europee,esprime un bisogno <strong>di</strong> infrastrutture che necessitano<strong>di</strong> una pianificazione rispettosa dell’ambiente.Noi lo stiamo facendo, tra l’altro, in modo concertatoe con<strong>di</strong>viso attraverso lo strumento del PTCP -il piano territoriale <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento provinciale.8 Ottobre <strong>2008</strong>


VITA DEL COLLEGIOFederazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>,Annual meeting, Verona 9-15 settembreilGeometra veroneseIl Catasto sarà uno <strong>dei</strong> capisal<strong>di</strong> delfederalismo fiscale: è fondamentalequin<strong>di</strong> il ruolo <strong>dei</strong> geometri nel rapportotra citta<strong>di</strong>ni e amministrazioniLa riforma del Catasto e le risorse aggiuntive per potenziare le infrastruttureitaliane al centro dell’intervento del Sottosegretario alle economie e finanze,Alberto Giorgetti, al simposio “Amministrazione e gestione del territorio”Sarà il catasto uno <strong>dei</strong> capisal<strong>di</strong> per l’avvento delfederalismo fiscale. “An<strong>di</strong>amo verso un assetto <strong>di</strong>carattere fiscale che terrà maggior conto <strong>dei</strong> valorirealizzati sul territorio, con ren<strong>di</strong>te chiare e una maggiorfacilità <strong>di</strong> utilizzo <strong>dei</strong> beni. Per un’economiameno finanziaria e più reale”. Così Alberto Giorgetti,il veronese Sottogretario al Ministero delleeconomie e finanze, ha chiosato intervenendo alSimposio “Amministrazione e gestione del territorio:gran<strong>di</strong> opere per la <strong>di</strong>fesa del territorio”.(da sx: Alberto Giorgetti, Domenico Romanelli)L’incontro ha aperto la sessione <strong>di</strong> due giorni cheha chiuso l’Annual Meeting <strong>della</strong> Federazione Internazionale<strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> (Fig).“La professionalità e le abilità <strong>dei</strong> geometri rappresentanoun punto <strong>di</strong> riferimento fondamentale nelrapporto tra citta<strong>di</strong>ni e istituzioni per tutti gli interventisul territorio, sia quelli <strong>di</strong> natura privata chequelli pubblici. In particolare, - ha aggiunto Giorgetti- è fondamentale la loro conoscenza delle operazionie <strong>dei</strong> valori catastali.È cruciale definire le modalità <strong>di</strong> in<strong>di</strong>viduazione delvalore degli asset patrimoniali, in questo sensol’esperienza <strong>dei</strong> geometri ci può essere utile.Possono dare in<strong>di</strong>cazioni su come si costruisce ilvalore <strong>di</strong> un bene immobile ed aiutare il Governo a<strong>di</strong>dentificare le procedure per la lotta all’evasione”.Dal canto suo il Governo, sta agendo su più frontiper promuovere lo sviluppo infrastrutturale chel’Italia si aspetta. Dal un lato è stata costituitaun’unica realtà che avrà il compito <strong>di</strong> gestire il patrimoniopubblico che raggruppa sotto un unicotetto gli assett e le competenze <strong>di</strong> Patrimonio spa,Fintecna e Agenzia del Demanio. Sarà prevista unaprocedura agevolata per gli enti locali in modo chepossano utilizzare il patrimonio pubblico in tempibrevi e senza intralci burocratici. Dall’altro occorreliberare risorse pubbliche per realizzare le gran<strong>di</strong>opere che sono necessarie per lo sviluppo.Il tema dello sviluppo economico è necessariamentelegato al rafforzamento <strong>della</strong> rete <strong>di</strong> infrastrutture,ma questo <strong>di</strong>pende dalle risorse pubbliche a <strong>di</strong>sposizione.“Risorse ce ne sarebbero - ha conclusoGiorgetti -, basti pensare agli accantonamenti dell’Inail.Si tratta <strong>di</strong> stock <strong>di</strong> liqui<strong>di</strong>tà enormi che, perònon abbiamo la possibilità <strong>di</strong> utilizzare, poiché dobbiamo,rispettare il patto <strong>di</strong> stabilità che lega l’andamentodegli investimenti al contenimento <strong>della</strong>spesa pubblica. Si tratta <strong>di</strong> un valore, ma anche <strong>di</strong>un freno per le economie europee nella corse agliinvestimenti in competizione con le altre aree delmondo, come quelle asiatiche, che non sono tenutea rispettare patti <strong>di</strong> stabilità. Il fardello del debitopubblico con<strong>di</strong>ziona le possibilità <strong>di</strong> spesa.Ottobre <strong>2008</strong>9


ilGeometra veroneseVITA DEL COLLEGIOFederazione Internazionale <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>,Annual meeting, Verona 9-15 settembreIl Governo, quin<strong>di</strong>, sta cercando <strong>di</strong> liberare risorseaggiuntive, contenendo naturalmente la spesa pubblica,ma anche ricorrendo al project financing e all’emissione<strong>di</strong> titoli”.Giorgetti, riprendendo il tema del giorno, le gran<strong>di</strong>opere opere pubbliche <strong>di</strong> ingegneria, ha anticipatoche il Ministro dell’Ambiente, Altero Mattioli visiteràil cantiere del Mose a fine settembre, quin<strong>di</strong> potràdare informazioni certe e aggiornate sullo stato <strong>di</strong>avanzamento <strong>dei</strong> lavori: in ogni caso gli risulta cheal momento siano rispettati i tempi previsti.Sod<strong>di</strong>sfatto il Presidente del <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong><strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Verona che, nel suo intervento, ètornato sui temi <strong>della</strong> pianificazione provinciale e regionale,introducendo le relazioni <strong>di</strong> Elisabetta Pellegrini,Direttore dell’Area Programmazione e Sviluppodel Territorio <strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Verona, e GiuseppeFasiol. Per Romanelli, “è ora <strong>di</strong> abbandonarel’immobilismo e <strong>di</strong> recuperare il tempo perduto.Ben vengano gli interventi <strong>di</strong> riqualificazionedelle aree abbandonate al degrado e anche le infrastrutture<strong>di</strong> più ampio respiro, quali il traforo. Le amministrazionipubbliche veronesi hanno tutti i numeriper poter gestire le operazioni in modo efficiente,trasparente e veloce. Sono convinto, anche, che abbianola sensibilità necessaria, sia per le esigenze<strong>della</strong> popolazione che per il rispetto dell’ambiente”.Una particolare attenzione per l’ambiente, messo adura prova dall’urbanizzazione <strong>di</strong>ffusa seguita alboom dell’economia veneta, la <strong>di</strong>mostra la <strong>Provincia</strong><strong>di</strong> Verona che si avvia a presentare ai primi <strong>di</strong><strong>ottobre</strong> il Piano Territoriale.“Il piano - ha spiegato Elisabetta Pellegrini, Direttoredell’Area Programmazione e Sviluppo del Territorio<strong>della</strong> <strong>Provincia</strong> <strong>di</strong> Verona - prevede la creazione<strong>di</strong> una rete ecologica, ovvero <strong>di</strong> un insieme <strong>di</strong>aree urbanizzate e che preveda un più rispettosoimpatto <strong>della</strong> vita umana sull’ambiente. Si tratta del47,33% del territorio provinciale. Su <strong>di</strong> esso, gli interventiinse<strong>di</strong>ativi o <strong>di</strong> riqualificazione, che si andrannoa realizzare, dovranno necessariamente rispettareil principio “chi consuma, paga”“.Sul tema <strong>della</strong> pianificazione dello sviluppo, la Pellegriniconcorda perfettamente con l’orientamentodell’amministrazione regionale: le scelte vanno concordateassieme.Il simposio si è concluso lunedì 15 settembre conuna visita guidata al cantiere del Mose, allebocche <strong>di</strong> porto <strong>della</strong> Laguna. Le caratteristichetecniche del Mose, la barriera in costruzione nellaLaguna <strong>di</strong> Venezia per un impegno <strong>di</strong> spesa stimatosui 2,3 miliar<strong>di</strong> <strong>di</strong> euro, sono state illustrate ieri, duranteil simposio dai rappresentanti del ConsorzioVenezia Nuova.<strong>10</strong> Ottobre <strong>2008</strong>


VITA DEL COLLEGIOilGeometra veroneseSicurezza in cantieree<strong>di</strong>lizia sicuraUn Protocollo d’intenti per la sicurezzae la regolarità contributiva in e<strong>di</strong>lizia:più formazione comune e nuove figurein cantiere<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>, <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Costruttori, Associazione nazionale Consulentidel Lavoro, Cassa e<strong>di</strong>le e Comitato paritetico territoriale (Cpt) <strong>di</strong> Verona hannofirmato il documento a chiusura del convegno “Verona E<strong>di</strong>lizia Sicura”Sicurezza e regolarità contributiva sui cantieri sonotemi che non potevano mancare alla fiera Marmomacc,attualmente in corso, e che sono stati snocciolatisul tavolo <strong>di</strong> confronto circa il Testo Unico<strong>della</strong> Sicurezza sul Lavoro. Nel pomeriggio <strong>di</strong> venerdì5 <strong>ottobre</strong> <strong>2008</strong> al Centro congressi <strong>di</strong> Verona-Fiere, criticità e soluzioni sono state analizzate duranteil convegno Verona E<strong>di</strong>lizia Sicura, un eventoorganizzato dal <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e <strong>Geometri</strong>laureati <strong>di</strong> Verona, dal <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> Costruttorie<strong>di</strong>li <strong>di</strong> Verona e dall’unione provinciale dell’Associazionenazionale Consulenti del lavoro.“Il Confronto sul Testo Unico <strong>della</strong> Sicurezza sul Lavoro-spiega Domenico Romanelli, Presidente del<strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> scaligero - è stato un primo,in<strong>di</strong>spensabile check a <strong>di</strong>stanza <strong>di</strong> cinque mesi dall’entratain vigore. Il Testo Unico responsabilizzamaggiormente le imprese e i professionisti che operanoin cantiere. Da qui nasce l’esigenza <strong>di</strong> collaborareassieme per formare i tecnici in modo piùorientato alla sicurezza, ma, nel contempo alle esigenzedelle imprese <strong>di</strong> costruzione”.Il segreto per un’efficace sicurezza e per la regolaritàcontributiva nell’esecuzione delle opere e<strong>di</strong>li è lasinergia. Da una comunanza <strong>di</strong> intenti è nata,quin<strong>di</strong>, tra <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>, <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong>Costruttori e<strong>di</strong>li, Associazione Consulenti delLavoro, Cassa e<strong>di</strong>le e Comitato paritetico territoriale(Cpt) <strong>di</strong> Verona, l’idea <strong>di</strong> firmare - nell’ambitodel convegno - un Protocollo d’intenti.Il documento impegna tutti i firmatari, ciascuno nelsuo settore e per le sue competenze, a dar vita adun sistema <strong>di</strong> confronto che metta in con<strong>di</strong>visioneiniziative <strong>di</strong> formazione e <strong>di</strong> aggiornamento e che sitramuti in scambio <strong>di</strong> informazioni sulle novitàemergenti nei rapporti con le Istituzioni, gli Enti localie gli Istituti previdenziali. Il tutto nell’ottica <strong>di</strong>promuovere maggiore formazione, consulenza eassistenza tra gli operatori del settore delle costruzionie<strong>di</strong>li e costituire un sistema <strong>di</strong> reciproca collaborazionee <strong>di</strong> scambio <strong>di</strong> servizi che migliorino i livelli<strong>di</strong> sicurezza e <strong>di</strong> regolarità contributiva, promuovendouna cultura <strong>della</strong> sicurezza sul lavoro.Il Presidente <strong>di</strong> Ance Verona, Andrea Marani, haaperto i lavori del convegno definendolo un’ulterioreoccasione <strong>di</strong> sensibilizzazione sul tema <strong>della</strong> sicurezzasul lavoro: «La nostra azione informativa è rivoltanon solo a quanti lavorano nei cantieri e<strong>di</strong>li,ma a tutti gli addetti ai lavori, aziende comprese.Ottobre <strong>2008</strong>11


ilGeometra veroneseVITA DEL COLLEGIOSicurezza in cantieree<strong>di</strong>lizia sicuraOccorre inculcare in tutti questa cultura e auspichiamoche, continuando sulla strada dell’informazione,i cantieri <strong>di</strong>ventino effettivamente più sicuri, icasi <strong>di</strong> lavoro nero <strong>di</strong>minuiscano e gli uffici delle rispettiveaziende siano maggiormente responsabili».Ha portato i saluti del Prefetto, Italia Fortunati, ilVicePrefetto Vicario Faillaci, che ha spostato ilpiano delle riflessioni sul <strong>di</strong>ritto fondamentale dell’in<strong>di</strong>viduoalla salute. Diritto sancito dall’articolo 32<strong>della</strong> Costituzione. “La lotta contro gli infortuni sullavoro è una battaglia <strong>di</strong> civiltà che misura il grado<strong>di</strong> progresso <strong>di</strong> una nazionale civile.Il tavolo <strong>di</strong> confronto sulla sicurezza nei cantieri presiedutodal Prefetto, cui hanno aderito tutte le categoriee gli organismi coinvolti, è un importantepasso avanti in questa battaglia”.È toccato a Manuela Peruzzi, responsabile Vigilanzadello Spisal Ulss20, affrontare il tema attraversoi dati sulla situazione <strong>dei</strong> cantieri scaligeri, integratidalla lettura effettuata dagli enti <strong>di</strong> vigilanzadello Spisal. «Le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong> lavoro sui cantierisono in parte migliorate ed è calato il numero <strong>di</strong> infortuni.Il numero <strong>di</strong> incidenti gravi e <strong>dei</strong> decessi,tuttavia, non accenna a <strong>di</strong>minuire.Occorre sottolineare che spesso una sicurezza carentenei cantieri è dovuta anche alla cattiva organizzazioneche regola gli stessi.Per questo la Vigilanza dello Spisal ha mo<strong>di</strong>ficato ilsuo modus operan<strong>di</strong>: innanzitutto partiamo da uncontrollo del territorio in generale, oltre che dai cantierinel particolare. In secondo luogo, valutiamonon solo gli aspetti <strong>della</strong> sicurezza ma anche quelliorganizzativi degli appalti e <strong>dei</strong> cantieri stessi.La regolarità degli appalti e del lavoro, infatti, sonostrettamente connessi alla sicurezza».«Il convegno - ha concluso Romanelli - ha sancitol’impegno sul territorio non <strong>di</strong> una sola categoriaprofessionale, ma <strong>di</strong> <strong>di</strong>verse categorie partecipanti,a livelli <strong>di</strong>versi, alla filiera delle costruzioni e<strong>di</strong>li.Il <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> riporta l’attenzione sul fattoche da soli non si può fare nulla, meglio unire le forzeper la sicurezza sul lavoro. L’accordo firmato oggi,durante il convegno, testimonia proprio questa comunione<strong>di</strong> intenti e la volontà <strong>di</strong> far fronte alle criticitàdel settore in maniera compatta e univoca».Secondo il Protocollo d’intesa, il <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong>si impegna a sensibilizzare i propri iscritti allaformazione continua nei ruoli <strong>di</strong> Responsabile Lavori,Coor<strong>di</strong>natore alla sicurezza, Titolare <strong>di</strong> delegheantinfortunistiche, Verificatore. Il <strong>Collegio</strong> Costruttoriestenderà al <strong>Collegio</strong> <strong>dei</strong> <strong>Geometri</strong> e all’Associazione<strong>dei</strong> Consulenti del lavoro i propri eventi formativi,mentre la Cassa E<strong>di</strong>le <strong>di</strong> Verona cercheràmodalità più semplici <strong>di</strong> accesso ai dati, sulla situazionecontributiva delle imprese, sia ai Responsabilisia ai Consulenti del lavoro.12 Ottobre <strong>2008</strong>


FATTI E NOTIZIEL’esercizio <strong>della</strong> professione oltralpeIl geometra abilitato in Italia puòlavorare in tutta EuropailGeometra veroneseLa Direttiva 2005/36 è entrata in vigore in tutti i paesi dell’Unione Europea e dà<strong>di</strong>ritto a chi esercita una professione regolamentata <strong>di</strong> farlo ovunque senza altriesami. Spieghiamo come farsi riconoscere il titolo professionaleDa quando è entrata in vigore la <strong>di</strong>rettiva europea2005/36/CE, relativa al riconoscimento delle qualificheprofessionale, sono cambiate le regole che ungeometra, alla pari degli altri professionisti iscritti aun or<strong>di</strong>ne professionale, deve seguire per esercitarela professione in uno <strong>dei</strong> paesi dell’Unione europea.La <strong>di</strong>rettiva è entrata in vigore il 20 <strong>ottobre</strong> 2007, eperciò ogni stato europeo la deve rispettare.Essa sostituisce le precedenti <strong>di</strong>rettive 89/48/CEE e92/51/CEE, come mo<strong>di</strong>ficate dalla <strong>di</strong>rettiva2001/19/CE (da notare che la <strong>di</strong>zione inglese, prevalentesui siti europei, scrive EEC al posto CEE).La professione <strong>di</strong> geometra rientra nei livelli <strong>di</strong> qualificaprevisti dall’art. 11, lettera c) <strong>di</strong> tale <strong>di</strong>rettiva2005/36, ed è specificatamente descritta nell’AllegatoII - Elenco <strong>dei</strong> cicli <strong>di</strong> formazione con strutturaparticolare <strong>di</strong> cui all’articolo 11, lettera c) - comeavente un ciclo <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> tecnici secondari <strong>della</strong> duratacomplessiva <strong>di</strong> almeno tre<strong>di</strong>ci anni, <strong>di</strong> cui otto <strong>di</strong>scolarità obbligatoria più cinque anni <strong>di</strong> stu<strong>di</strong> secondari,tre <strong>dei</strong> quali concentrati sulla professione, concludentisicon un esame <strong>di</strong> maturità tecnica e completatida un tirocinio pratico <strong>di</strong> almeno due anni inun ufficio professionale o da un’esperienza professionale<strong>di</strong> cinque anni, seguito dall’esame <strong>di</strong> Stato.Che cosa deve dunque fare un geometra italiano,iscritto a un <strong>Collegio</strong>, per esercitare la professionenell’Unione europea? Deve chiedere all’autoritàcompetente del paese in cui desidera lavorare (ingenere è un ministero), <strong>di</strong> ottenere il riconoscimentodel titolo professionale <strong>di</strong> geometra ai sensi <strong>della</strong><strong>di</strong>rettiva europea 2005/36, articolo 11, lettera c.Per in<strong>di</strong>viduare l’in<strong>di</strong>rizzo a cui rivolgersi, il punto <strong>di</strong>partenza è l’elenco <strong>dei</strong> Punti nazionali <strong>di</strong> contattoche si trova sul sito del Dipartimento Politiche Comunitarie,http://old.politichecomunitarie.it dovec’è una sezione de<strong>di</strong>cata ai riconoscimenti professionali.Il Dipartimento per le Politiche Comunitariesi trova presso la Presidenza del Consiglio, e offreinformazioni telefoniche dettagliate al numero06 6779.53.22.La posta elettronica valida è attualmente soloquesta: lu.monaco@palazzochigi.it.Ai punti <strong>di</strong> contatto degli altri paesi (che pubblichiamo<strong>di</strong> seguito, assieme a quello <strong>della</strong> Svizzera,perché con questo paese c’è un reciproco riconoscimento<strong>dei</strong> <strong>di</strong>plomi che danno <strong>di</strong>ritto ad accederea una professione regolamentata) ai quali ci sideve rivolgere se sapere che documenti ciascuno<strong>di</strong> essi richiede perché la qualifica <strong>di</strong> geometra siariconosciuta. È opportuno inviare la richiesta inlingua inglese.Nel caso che il paese prescelto chieda un attestatoda parte dell’autorità competente italiana, tale autoritàè il ministero <strong>della</strong> Giustizia, a cui il geometradovrà inviare la richiesta scritta, allegando la documentazioneinviata dal paese europeo.Sul sito dell’Unione Europea:http://europa.eu/scadplus/leg/it/cha/c1<strong>10</strong>65.htm,c’è una sintesi <strong>della</strong> Direttiva 2005/36/CE del 7 settembre2005, pubblicata nella Gazzetta ufficiale L2522 del 30.09.2005. In questa pagina è descrittocon buon dettaglio il contenuto <strong>della</strong> <strong>di</strong>rettiva, compresoun aspetto nuovo, assai importante, che riguardail lavoro temporaneo e occasionale, senzanecessità <strong>di</strong> stabilimento <strong>di</strong> servizi.La <strong>di</strong>rettiva infatti <strong>di</strong>stingue tra “libera prestazione<strong>dei</strong> servizi” e “libertà <strong>di</strong> inse<strong>di</strong>amento” basandosisui criteri in<strong>di</strong>cati dalla Corte <strong>di</strong> giustizia: durata, frequenza,perio<strong>di</strong>cità e continuità delle prestazioni.I geometri che hanno intenzione <strong>di</strong> lavorare in Europafaranno bene a leggere accuratamente questalunga pagina, dalla quale è possibile raggiungeretutti i documenti relativi.Ottobre <strong>2008</strong>15


ilGeometra veroneseFATTI E NOTIZIEL’esercizio <strong>della</strong> professione oltralpeSul sito del ministero <strong>della</strong> Giustizia:www.giustizia.it/professionisti/tit_prof_paesi_ue.htmsono invece pubblicate le regole che riguardano iprofessionisiti <strong>di</strong> altri paesi dell’Unione europea chevogliono lavorare in Italia. Il Decreto Legislativo 6novembre 2007, n. 206, che ha recepito la <strong>di</strong>rettiva2005/36 non riguarda perciò i professionisti italiani.Mariangela Balloda “Pitagora” - <strong>Collegio</strong> <strong>Geometri</strong> PadovaDocumentazionePunto <strong>di</strong> partenza:http://old.politichecomunitarie.it, sito del DipartimentoPolitiche Comunitarie, dove c’è una sezionede<strong>di</strong>cata ai riconoscimenti professionali.Approfon<strong>di</strong>mento:http://europa.eu/scadplus/leg/it/cha/c1<strong>10</strong>65.htmpagina del sito dell’Unione Europea dove è illustratala Direttiva 2005/36.I punti nazionali <strong>di</strong> contatto nei Paesidell’Unione Europea e in SvizzeraIl Punto nazionale <strong>di</strong> contatto per i riconoscimentiprofessionali fornisce a tutti i citta<strong>di</strong>ni interessatiogni utile conoscenza riguardo il complesso <strong>di</strong> <strong>di</strong>sposizioni,norme e principi comunitari e nazionaliche regolano il sistema <strong>della</strong> libera circolazione <strong>dei</strong>professionisti nell’Unione Europea; in particolarefornisce chiarimenti sulle <strong>di</strong>sposizioni esistenti inmateria <strong>di</strong> esercizio dell’attività professionale tra gliStati membri dell’Unione e sui sistemi <strong>di</strong> riconoscimento<strong>dei</strong> titoli professionali.Il Punto <strong>di</strong> contatto italiano opera presso l’Ufficio IVdel Dipartimento per le politiche comunitarie, PresidenzaConsiglio Ministri, piazza Nicosia n. 20, 00186Roma, tel. 06 6779.53.22, fax 06 6779.51.58,e-mail: lu.monaco@palazzochigi.itAUSTRIABundesministerium für Wirtschaft und ArbeitAbteilung I/7, Stubenring 1A - <strong>10</strong><strong>10</strong> VIENNAtel.: +43-1-711.00.5446 - fax.: +43-1-714.2718e-mail: irene.kosnopfl@bmwa.gv.at - www. bmwa. gv. atBELGIO(Comunità francese)Ministère de l’Education - Communauté francaiseRue Royale 204B - <strong>10</strong><strong>10</strong> BRUXELLEStel: +32-2-2<strong>10</strong>.55.77fax: +32-2-2<strong>10</strong>.59.92e-mail: chantal.kaufmann@.cfwb.be(Vlaamse Gemeenschap)Afdeling UniversiteitenHendrik. Consciencegebouw, Toren A - 7de verd.,Koning Albert II laan 15B - 12<strong>10</strong> BRUSSELtel.: +32-2-553.98.01fax: +32-2-533.98.05e-mail: noel.vercruysse@ond.vlaanderen.beCIPROHuman Resource Development Authority of Cyprus2 Anavissou Str. Strovolos, P.O.Box 25431CY - 1392 NICOSIAtel.: +357 22390363, 22515000fax: +357 22428522e-mail: g.siekkeris@hrdauth.org.cywww.hrdauth.org.cyDANIMARCACenter for Vurdering af Udenlandske UddannelserFiolstraede 44, 1171 København KTel.: +45 3392 5000Direct line: +45 3395 7069,fax: +45 3395 7001,e-mail: Tatjana.Milsevic@cvuu.dkwww.cvuu.dkESTONIAMinistry of Education and Research Munga 18,EE - 50088 TARTUTel.: +372 7 350 228fax: +372 7 350 162e-mail: tiia.raudma@hm.ee oppure hels@.hm.eeEstonian ENIC/NARICCentre Koidula 13K,EE - <strong>10</strong>125 TALLINNTel.: +372 696 2415 - fax: +372 696 2426e-mail: gunnar@archimedes.eeFINLANDIANational Board of EducationP.O. Box 380SF - 00531 HELSINKItel.: +358-9-77.47.71.28fax: +358-9-77.47.72.01e-mail: carita.blomqvist@oph.fi16 Ottobre <strong>2008</strong>


FATTI E NOTIZIEL’esercizio <strong>della</strong> professione oltralpeilGeometra veroneseFRANCIABureau DRIC B4 1<strong>10</strong> rue de Grenelle, F 75007 PARIStel: +33 1 55 55 04 29fax: +33 1 55 55 04 23e-mail: DRICB40@education.gouv.froppure clau<strong>di</strong>ne.lamiral@education.gouv.frGERMANIAZentralstelle für auslän<strong>di</strong>schesBildungswesen im Seketariat der Kultusministerkonferenz(KMK) Lennénstr. 6, D - 53113 BONNtel.: +49-228-501-0fax: +49-228-501-229e-mail : zab@kmk.orgGRECIADirective 89/48/EECSection of Recognition of Professional QualificationsMinistry of National Education & Religious Affairs67 rue Penepistimiou GR - <strong>10</strong>5 64 ATHENStel. +30-<strong>10</strong>-3243923 - fax: +30-<strong>10</strong>-3316651e-mail: srpq@tenet.grwww.srpq.grDirective 92/51/EECO.E.E.K. (Organisation for vocational education andtrainino) Department for European and InternationalRelations Ethnikis Antistaseos 41 GR - 142 34 N. Ionia,ATHENSProfessional rights and degree equivalencetel.: +30-<strong>10</strong>-2709015Section of Degree equivalence tel: +30-<strong>10</strong>-2709145e-mail: tm.isotimion@oeek.grtm.eth@oeek.gr - fax: +30-<strong>10</strong>-2715921 www.oeek.grIRLANDAQualifications Section Dept of Education & ScienceTraining College Buil<strong>di</strong>ngMarlborough St., IRL - DUBLIN 1tel: +353-1-889 6539 - fax: +353-1-889 2378e-mail: Leona_Dekhors@education.gov.ieITALIAPresidenza Consiglio Ministri - Dipartimento per ilCoor<strong>di</strong>namento delle Politiche ComunitariePiazza Nicosia, 20 - 00186 ROMAtel.: +39-06-6779.5322fax: +39-06-6779.5158e-mail: lu.monaco@palazzochigi.itLETTONIADepartment of European Integration and TechnicalAssistance Programmes Coor<strong>di</strong>nation Ministry ofEducation and Science Valnu iela 2 - 207, LV - <strong>10</strong>50 RIGAe-mail: Gunta.araja@izm.gov.lvLITUANIADirectives 89/48/EEC, 92/51/EECLithuanian Ministry of Social Security and LabourVivulskio 5, LT - 031516 VILNIUStel. +370 52 266 42 68fax.: +370 52 66 42 09e-mail: Bkinduriene@socmin.ltLUSSEMBURGOMinistère de la Culture,de l’Enseignement Supérieur et de la Recherche18-20, Montée de la Pétrusse L- 2912 LUXEMBOURGtel.: +352-478.51.39fax: +352-26.29.60.37e-mail: jean.tagliaferri@mcesr.etat.luMALTA328, Education Division MT-FLORIANA, Maltatel.: +356 21240419: +356 25982448fax: +356 21239842e-mail: anthony.v.degiovanni@gov.mtOLANDADirective 89/48/EECIRAS - Informatiecentrum Richtlijn Algemeen Stelsel,Postbus 29777NL - 2502 LT DEN HAAGtel.: +31-70.426.0390 /+ 31.70.426.0286fax: +31-70.426.0395e-mail: wigleven@nuffic.nlwww.nuffic.nlwww.professionalrecognition.nlDirective 92/51/EECCOLO, Sector Internationale <strong>di</strong>plomawaardering.Postbus 7259NL - 2701 AG ZOETERMEERe-mail: s.plijnaar@colo.nltel.: +31-79.352.30.00fax: +31-79.351.54.78www.colo.nl www.professionalrecognition.nlPOLONIADirectives 89/48/EEC e 92/51/EECMinistry of National Education Department forEuropean and International CooperationAl. 25 Szucha.PL - 00918 WARSAWTel.: +48.22.628.41.35/629.02.94fax: +48.22 628.85.61e-mail: obidowsk@menis.gov.ple-mail: czarneck@menis.gov.plOttobre <strong>2008</strong>17


ilGeometra veroneseFATTI E NOTIZIEL’esercizio <strong>della</strong> professione oltralpePORTOGALLODirective 89/48/EECMinistério da Ciência e do Ensino Superior- Geral do Ensino Superior- Divisão de Reconhecimonto e IntercãmbioAv. Duque d’Àvila, 137 - 4è EsqP - <strong>10</strong>69-016 LISBOAtel.: +351-21-312.60.98fax : +351-21-57.96.17e-mail: manuela.paiva@desup.minedu.ptDirective 92/51/EECDirecçào-Geral de Formação VocacionalAv. 24 de Julho, 138 - 7°P-1350 - 026 Lisboatel.: 351 21 394 37 05fax: 351 21 394 37 97e-mail: holiveira@dgfv.min-edu.ptREGNO UNITODepartment for Education and Skills, Room E3b,MoorfootGB - SHEEFIELD S1 4PQtel.: +44-114-259.41.51fax: +44-114-259.44.75e-mail : carol.rowlands@dfes.gsi.gov.ukwww.dfes.gov.uk/europeopenREPUBBLICA CECAMinistry of Education,Karmelitskà 7CZ - 18 12 PRAHA 1tel.: +420257193615fax: -+420257193650e-mail : lenka.spanhelova@msmt.czwww.msmt. czSLOVENIAMinistry of Labour, Family and Social AffairsKotnikova 5 SI - <strong>10</strong>00 LJUBLJANAtel.: +386 1 478 34 88fax : +386 1 478 34 93 e-mail: Gorazd.jenko@gov.siSLOVACCHIADirective 89/48/EECMinistry of Education Stromova 1, SK- BRATISLAVAtel.: +421 2 59374439tel.: +421 2 59374240e-mail: plavcan@education.gov.skDirective 92/51/EECMària JózsovàMinistry of EducationStromova 1, SK - BRATISLAVAe-mail: jozsova@education.gov.skSPAGNAMinisterio de Educación, Cultura y Deporte,Sub<strong>di</strong>rección General de Títulos, Convalidaciones yHomologaciones, Consejería Tecnica de Títulos de laUnión Europea, Paseo del Prado, 28E - 28071 MADRIDtel.: +34-91-506.56.18fax: +34-91-506.57.06e-mail: alvaro.martinez@educ.mec.esSVEZIAHögeskolverket(National Agency for Higter Education)Box 7851S - <strong>10</strong>3 99 STOCKHOLMtel.: +46-8-563 086 63fax: +46-8-563 086 50e-mail: Karin.Dahl.Bergendorff@hsv.sewww.hsv.seSVIZZERAOffice fédéral de la formation professionnelleet de la technologie (OFFT)Effingerstrasse 27CH - 3003 BERNE Tel. +41 31 322 29 37e-mail: Michael.Buchser@bbt.admin.chwww.bbt.admin.ch/themen/hoehere/00169/index.html?lang=itNell’ambito del riconoscimento <strong>dei</strong> <strong>di</strong>plomi,la Svizzera e l’Unione europea riconosconoreciprocamente i <strong>di</strong>plomi che danno <strong>di</strong>ritto ad accederea una professione regolamentata nei vari StatiUNGHERIAHungarian Eduivalence and Information Centre(ENIC/NARIC) Ministry of EducationSzalay utca <strong>10</strong>-14FIL - <strong>10</strong>55 BUDAPESTtel. +36 1 473 7382 / +36 1 473 7325fax +36 1 332 1932e-mail: gabor.meszaros@om.gov.huwwv.naric.hu18 Ottobre <strong>2008</strong>


FATTI E NOTIZIEVitto e alloggio, detraibilità Iva ededucibilità del costoVitto e alloggio, detraibilità Iva ededucibilità del costoilGeometra veronesePrimi chiarimenti sulla nuova norma introdotta dalla manovra d’estateLa Circ. n. 53/E del 05.09.<strong>2008</strong> fornisce i primi chiarimentiin relazione alla novella introdotta dalla manovrad’estate (DL 112/<strong>2008</strong>) concernente la detrazionedell’IVA per le spese <strong>di</strong> vitto e alloggio, ammessadal 1° settembre <strong>2008</strong> e la limitazione parziale<strong>della</strong> deducibilità del costo, con decorrenzadal 1° gennaio 2009.Appare opportuno chiarire alcuni aspetti:1.- Se si rinuncia alla detrazione dell’Iva per le prestazionialberghiere e <strong>di</strong> ristorazione - inerenti all’attività- contabilizzando la fattura con Iva indetraibile,il costo rimane comunque deducibile nel limitemassimo del 75%, salvo il caso delle trasferte <strong>di</strong> <strong>di</strong>pendentie collaboratori, dove il costo è detraibileal <strong>10</strong>0%. Il regime pertanto è obbligatorio e non facoltativo(come d’altronde si evince dal testo normativo).Semmai, nel caso <strong>di</strong> rinuncia consapevolealla detrazione dell’Iva, ci si espone al rischio <strong>di</strong> ripresadel <strong>10</strong>% del costo (pari all’Iva non detratta),in quanto - in sede <strong>di</strong> verifica - il comportamentopotrebbe essere qualificato come rinuncia ad uncre<strong>di</strong>to liquido ed esigibile.Rimane del tutto invariata la <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> caratteregenerale che vieta la detrazione dell’Iva nelcaso <strong>di</strong> spese <strong>di</strong> rappresentanza e/o <strong>di</strong> spese noninerenti.2.- Nel caso <strong>di</strong> spese <strong>di</strong> rappresentanza, l’Iva è detraibilelimitatamente alle spese sostenute per l’acquisto<strong>di</strong> beni <strong>di</strong> valore unitario fino a € 25,82 e nonanche relative alle prestazioni <strong>di</strong> servizi.Pertanto, l’Iva riferita a vitto e alloggio per spese<strong>di</strong> rappresentanza è sempre indetraibile.3.- Per poter effettuare la detrazione dell’Iva èsempre necessaria la fattura, essendo l’unicomezzo idoneo a giustificare la detrazione dell’Iva.Essa va richiesta al ristoratore o all’albergatore, inquanto l’emissione <strong>della</strong> fattura è obbligatoria solose richiesta dal cliente. Il documento va intestatoalla società e deve recare anche il nominativo <strong>dei</strong>soggetti fruitori <strong>della</strong> prestazione.In riferimento alla “cointestazione” <strong>della</strong> fattura(società e <strong>di</strong>pendente/amministratore), la fattura vaintestata alla società e - per evitare inutili complicazioniburocratiche - i dati del <strong>di</strong>pendente o amministratoreche ha fruito <strong>della</strong> prestazione - se non in<strong>di</strong>catiin fattura - dovranno essere in<strong>di</strong>cati in una appositanota ad essa allegata. La precisazione risultauna semplificazione degli adempimenti, in quanto -nel caso <strong>di</strong> più commensali - esclude la necessità <strong>di</strong>un singolo documento per ciascun fruitore <strong>della</strong>prestazione, ma è sufficiente allegare alla fatturauna nota in<strong>di</strong>cante i nominativi.4.- Per quanto riguarda i <strong>di</strong>pendenti e i collaboratori,l’Iva è detraibile e il costo è interamente deducibile.Nel caso in cui l’amministratore può essereassimilato al collaboratore, la detrazione dell’Iva èconcessa. Nel caso <strong>di</strong> trasferte all’estero, se laspesa è adeguatamente documentata, è deducibilesecondo i criteri or<strong>di</strong>nari.Quanto all’Iva, se la trasferta avviene in territorio comunitario,si può optare per il recupero <strong>della</strong> stessacon la procedura <strong>di</strong> rimborso formalizzata nella VIII<strong>di</strong>rettiva e, in tal caso, non si potrà considerarecome costo, a meno <strong>di</strong> un rifiuto del rimborso daparte delle autorità straniere.Le spese per le trasferte degli amministratori <strong>di</strong>società <strong>di</strong> capitali sono interamente deducibili.Infatti, non è applicabile la limitazione <strong>della</strong> deducibilitàal 75% (a partire dal 1° gennaio 2009).Essi sono quin<strong>di</strong> assimilati ai lavoratori <strong>di</strong>pendenti.Sorte opposta spetta invece ai soci <strong>di</strong> società <strong>di</strong>persone che, non essendo né <strong>di</strong>pendenti né collaboratori,non sono riconducibili alle ipotesi soggettivemenzionate nella <strong>di</strong>sposizione <strong>di</strong> legge.Ottobre <strong>2008</strong>19


ilGeometra veroneseFATTI E NOTIZIEVitto e alloggio, detraibilità Iva ededucibilità del costoI rimborsi spese loro erogati non possono beneficiare<strong>della</strong> deducibilità totale, ma scontano il limitedel 75%.5.- Dal punto <strong>di</strong> vista delle imposte <strong>dei</strong> red<strong>di</strong>ti, vainnanzi tutto verificata l’inerenza del costo.Se sussiste l’inerenza, la deducibilità, dal 1° gennaio2009, sarà del 75%.6.- Nel caso <strong>di</strong> fatture <strong>di</strong> importo inferiore a € 154,94è concessa la semplificazione prevista dal Dpr695/96, ossia la possibilità <strong>di</strong> registrare un documentoriepilogativo, su base p. es. mensile, nelquale si riepilogano tutte le fatture pervenute <strong>di</strong> importoinferiore a € 154,94. Nel documento dovrannoessere in<strong>di</strong>cati i numeri attribuiti alle singole fatturedal destinatario, l’ammontare complessivo delleoperazioni e l’ammontare dell’imposta.7. - Per il regime <strong>dei</strong> minimi (art. 1 comma <strong>10</strong>4 L.24.12.2007 n. 244) le spese <strong>di</strong> vitto e alloggio sonointeramente deducibili, se inerenti e documentate,in quanto non possono trovare applicazione le specifichenorme del Tuir che limitano la deducibilità <strong>di</strong>taluni costi.Giulio GastaldelloLo schema che segue illustra in maniera sintetica le principali novitàSOGGETTI IMPRESESpese alberghiere e <strong>di</strong> ristorazione Verifica intestazione documento Interamente deducibilisostenute da <strong>di</strong>pendenti e collaboratori con nominativo del fruitore Iva detraibileSpese alberghiere e <strong>di</strong> ristorazione Verifica inerenza ex art. <strong>10</strong>8 Tuir Deducibilità del 75% del costosostenute per rappresentanzainerente - Iva indetraibilePROFESSIONISTISpese alberghiere e <strong>di</strong> ristorazione Verifica intestazione documento Deducibili 75% - max 2% fatturatogeneriche con nominativo del fruitore Iva detraibileSpese alberghiere e <strong>di</strong> ristorazione Verifica intestazione documento Deducibili 75% - max 1% fatturatosostenute per rappresentanza con nominativo del fruitore Iva indetraibileSpese alberghiere e <strong>di</strong> ristorazione Verifica intestazione documento Interamente deducibilisostenute da <strong>di</strong>pendenti e collaboratori con nominativo del fruitore Iva detraibileSpese alberghiere e <strong>di</strong> ristorazione Verifica intestazione documento Deducibilità 50% del 75%sostenute in ambito convegnistico con nominativo del fruitore Iva detraibile al 50%Spese alberghiere e <strong>di</strong> ristorazione sostenute Verifica intestazione documento Interamente deducibilidal committente con riaddebito in fattura con nominativo del fruitore Iva detraibile20 Ottobre <strong>2008</strong>


FATTI E NOTIZIELo stu<strong>di</strong>o paga la pubblicitàLo stu<strong>di</strong>o paga la pubblicitàilGeometra veroneseLa targa fuori dall’ufficio è soggetta all’imposta. Una sentenza <strong>della</strong> Cassazionechiarisce l’applicazione <strong>della</strong> normativaSulle targhe <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o professionale si pagal’imposta sulla pubblicità quando sono esposte inun luogo aperto al pubblico, come può essere unastrada o un cortile condominiale.Il nuovo tassello al complesso mosaico sulla <strong>di</strong>battutaquestione del pagamento dell’imposta lo haaggiunto la Corte <strong>di</strong> cassazione che, con la sentenzan. 22572 dell’8 settembre <strong>2008</strong>, ha sancitol’obbligo per gli stu<strong>di</strong> <strong>di</strong> pagare il tributo sulletarghe che superano i trecento centimetri quadrati(30 x <strong>10</strong>).E lo ha fatto interpretando l’articolo 5 del dlgs. 507del ‘93 e quin<strong>di</strong> le nuove norme rispetto al vecchiodpr 639 del ‘72. Si complica dunque il quadro.Dato che nel 2002 il ministero delle finanze, conapposita circolare del 2 maggio, aveva chiarito cheagli stu<strong>di</strong> professionali spetta l’esenzione dell’impostasulla pubblicità quando la targa è inferiore a500 cm quadri.Un’interpretazione che però non ha fermato il contenziosotributario vista la riven<strong>di</strong>cazione da parte<strong>di</strong> alcuni comuni nonostante le in<strong>di</strong>cazioni ministeriali.Fra l’altro la giurisprudenza non è mai stataunanime sul punto.Nelle motivazioni la sezione tributaria richiama unamassima resa nel ‘90, precedente quin<strong>di</strong> la riforma(n. 1930) nella quale si legge che «in tema <strong>di</strong> impostasulle pubblicità che si applica ai sensi dell’art.6 del dpr n. 639 del 1972, quando i mezzi pubblicitarisiano esposti o effettuati in luoghi pubblicio aperti a pubblico o, comunque, da tali luoghi percepibili- il presupposto dell’imponibilità va ricercatonell’astratta possibilità del messaggio, in rapportoall’ubicazione del mezzo, <strong>di</strong> avere un numeroindeterminato <strong>di</strong> destinatari, che <strong>di</strong>ventino tali soloperché vengono a trovarsi in quel luogo determinato.Il detto presupposto sussiste, pertanto, rispettoa una targa in<strong>di</strong>cativa <strong>di</strong> uno stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> avvocatoesposta in un cortile, il quale, pur se privatodebba ritenersi aperto al pubblico, perché accessibiledurante il giorno a un numero indeterminato <strong>di</strong>persone».Il principio resta fermo ancora oggi, hanno spiegatoi giu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> Piazza Cavour, dato che le nuove <strong>di</strong>sposizioniricalcano quelle del ‘72.Le motivazioni contengono anche un altro importantechiarimento: l’imposta va pagata soltantosulle targhe che superano i 300 cm quadrati equin<strong>di</strong> su quelle poco più gran<strong>di</strong> <strong>di</strong> un foglio A4.In proposito, si legge in sentenza, «è emerso che latarga in questione ha una superficie superiore ai300 cm quadrati e pertanto non è applicabile l’articolo7 del dlgs 507 che recita: non si fa luogo adapplicazione <strong>di</strong> imposta per superfici inferiori a 300centimetri quadrati». Non è ancora tutto.Nessuna esenzione può essere estesa alle targhe<strong>dei</strong> professionisti.Anche su questo punto la sentenza non lasciaspazio a dubbi: «D’altro canto», hanno scritto i giu<strong>di</strong>ci<strong>di</strong> legittimità, «nel dlgs 507 è <strong>di</strong>sposta l’esenzionedelle sole targhe apposte per l’in<strong>di</strong>viduazionedelle se<strong>di</strong> <strong>di</strong> comitati, associazioni, fondazioni eogni altro ente che non persegua scopo <strong>di</strong> lucro,godono parimenti dell’esenzione le targhe la cuiesposizione sia obbligatoria per legge o per regolamento».È evidente che lo stu<strong>di</strong>o <strong>di</strong> commercialisti associatoche si è visto recapitare la cartella esattorialenon è un’associazione non profit e che quin<strong>di</strong>debba versare l’imposta, almeno stando a quest’ultimapronuncia <strong>della</strong> Cassazione.Il caso ha creato qualche <strong>di</strong>sparità <strong>di</strong> vedute fra igiu<strong>di</strong>ci <strong>di</strong> merito. La commissione provinciale avevadato ragione allo stu<strong>di</strong>o, quella regionale ha decisoil contrario.Debora Albericida “ItaliaOggi”Ottobre <strong>2008</strong>23


IL PERSONAGGIOBambini abbandonati ed adozioni,l’esperienza <strong>di</strong> un “geometra <strong>di</strong> frontiera” in EtiopiailGeometra veroneseBambini abbandonati ed adozioni,l’esperienza <strong>di</strong> un “geometra <strong>di</strong> frontiera”in EtiopiaIntervista a Paolo Lucchese, che <strong>di</strong> lavoro segue progetti, pratiche e perizie aVerona, ma la sua passione lo porta lontano. Nel paese africano ha <strong>di</strong>retto ilavori <strong>di</strong> costruzione <strong>di</strong> una casa <strong>di</strong> accoglienza per famiglie in <strong>di</strong>fficoltà(Inaugurazione e consegna <strong>della</strong> casa al Sindaco <strong>di</strong> Durame )Geometra Lucchese, Lei è riuscito a coniugare ledue passioni <strong>della</strong> sua vita: l’attività <strong>di</strong> geometra equella <strong>di</strong> papà adottivo. In quale occasione?«Ho fatto l’esperienza, per conto dell’AssociazioneN.A.D.I.A. Onlus, <strong>di</strong> essere <strong>di</strong>rettore <strong>dei</strong> lavori <strong>di</strong> unacasa per bambini abbandonati in Etiopia».Facciamo un passo in<strong>di</strong>etro, cosa l’ha portata inEtiopia?«Tutto è iniziato appunto quando abbiamo adottatoil nostro bambino. Abbiamo conosciuto in seguitoaltre famiglie adottive facenti parte dell’AssociazioneN.a.d.i.a. Onlus, <strong>di</strong> cui ora sono vicepresidente,che si occupa <strong>di</strong> aiutare le famiglie che desideranoadottare, ma fa anche interventi nei paesid’origine <strong>dei</strong> bambini».Senza <strong>di</strong>menticare che lei, appunto è un geometraa 360gra<strong>di</strong>...«Sì, possiamo <strong>di</strong>re così, visto che il mio stu<strong>di</strong>o sioccupa <strong>di</strong> progettazione, <strong>di</strong> costruzione, <strong>di</strong> catasto,e facciamo anche perizie».Un “geometra <strong>di</strong> una volta” insomma, che si è impegnatonel costruire un futuro per bimbi etiopi«Con l’associazione N.a.d.i.a. stavamo verificandolo stato delle adozioni in Etiopia, quando abbiamoiniziato un progetto <strong>di</strong> cooperazione nel paese africano.Abbiamo così deciso <strong>di</strong> costruire una casa <strong>di</strong>450 metri quadrati in muratura a Durame, un paesenella regione <strong>di</strong> Kembata».Perché specifica che la costruzione è in muratura?«Per quella regione dell’Etiopia è un fatto eccezionaleavere una casa con le pareti <strong>di</strong> mattoni.La struttura può accogliere <strong>10</strong> mamme e 20 bambiniabbandonati. In questo paese africano, come in altri,infatti, le donne che hanno subito violenza vengonoallontanate dalle famiglie, così loro e i loro piccolisono destinati alla strada ed ad una brevissima vita<strong>di</strong> stenti. Nella nostra casa lavorano operatori ed assistentisociali etiopi che abbiamo formato noi e chesi prendono cura delle mamme e <strong>dei</strong> bambini».(Paolo Lucchese)Quale futuro avranno queste donne con i lorofigli?«Noi cerchiamo <strong>di</strong> farle ricongiungere con la famigliad’origine, molte <strong>di</strong> loro restano poi a lavorarenella struttura».Ottobre <strong>2008</strong>25


ilGeometra veroneseIL PERSONAGGIOBambini abbandonati ed adozioni,l’esperienza <strong>di</strong> un “geometra <strong>di</strong> frontiera” in EtiopiaQuanti bambini ci sono attualmente?«Sono sei, la struttura è stata inaugurata lo scorso15 maggio».Come si è esplicitata la sua attività <strong>di</strong> geometra intutto questo?«Vorrei sottolineare che tutto il personale che operae ha lavorato alla casa è etiope, ma serviva una figura<strong>di</strong> “supervisione” <strong>dei</strong> lavori, quello che quichiamiamo il <strong>di</strong>rettore <strong>dei</strong> lavori.Mi sono dunque occupato dell’aspetto tecnico econtabile <strong>di</strong> tutto il progetto e sono stato un paio <strong>di</strong>volte a Kembata per verificare lo stato <strong>dei</strong> lavori».C’è <strong>di</strong>fferenza nel fare il geometra in Italia e inEtiopia?«Bè, intanto è <strong>di</strong>verso lo spirito. Qui il riconoscimentoalla fine è economico, là è <strong>di</strong> altro tipo».E le <strong>di</strong>fficoltà?«Ho dovuto conoscere e capire le tra<strong>di</strong>zioni e leusanze etiopi. Per esempio nelle case le zone peruomini e donne sono fisicamente separate, abbiamodunque dovuto prevedere due ingressi. Ma poi cisono le credenze e le superstizioni che vanno rispettate.Per esempio usare alcune tinte “porta male”».In un mondo così <strong>di</strong>verso ha imparato qualcosa?«Certo. Prima <strong>di</strong> tutto l’importanza dell’acqua. Noinon abbiamo la capacità <strong>di</strong> sfruttare e gestirel’acqua come fanno loro. Abbiamo progettato unacisterna per la raccolta dell’acqua piovana.Là si trovano soluzioni a problemi che qui nemmenoci poniamo. Ho visto un sistema che convoglia i rifiuti<strong>dei</strong> pozzi neri in una fossa asettica dalla qualesi ricavano gas da utilizzare in cucina e acqua depurataper innaffiare i giar<strong>di</strong>ni».Proseguirà con l’esperienza <strong>di</strong> “geometra <strong>di</strong> frontiera”?«Abbiamo già un altro progetto pronto. Vorremmocostruire un sistema <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione idrica nellacittà <strong>di</strong> Sashamene con il patrocinio del Comune <strong>di</strong>Verona e dell’Associazione Italia-Etiopia.La proposta è quella <strong>di</strong> incanalare l’acqua <strong>di</strong> unpozzo attraverso <strong>dei</strong> condotti in un deposito dovepuò essere trattata con pastiglie contro i germi equin<strong>di</strong> impiegata per uso umano, domestico e inagricoltura. Tra febbraio e marzo dell’anno prossimotornerò in Etiopia per insegnare ad operai localicome iniziare questo lavoro».Un’altra sfida che dovrà affrontare con i mezzi locali«Si. Per esempio lavoreremo senza energia elettricae quin<strong>di</strong> grazie all’impiego <strong>di</strong> pannelli solari.Ancora una volta mi troverò a dover conciliare la nostraesperienza con quella etiope».(L’abitazione ultimata)Si è confrontato con altri geometri su queste sueesperienze?Certo. E trovo molto entusiasmo, spero che altri voglianomettere la loro esperienza al servizio <strong>di</strong> Paesiche ne hanno bisogno. Perché nulla ripaga come ilsorriso <strong>dei</strong> bambini. È il ricordo più bello che mi portonel cuore dopo aver costruito la casa a Kembata».Grazie geometra Lucchese, l’intervista è terminata«Grazie per avermi fatto parlare <strong>di</strong> questa esperienza.Se avessi dovuto fare un’intervista sulla professionedel geometra in Italia sarei stato in “<strong>di</strong>fficoltà”,su questo argomento invece è un piaceresoffermarsi a raccontare e ricordare il sorriso <strong>dei</strong>bambini <strong>di</strong> Kembata».26 Ottobre <strong>2008</strong>


CULTURA DEL TERRITORIOilGeometra veroneseTornano all’antico splendore i “sogni”del Marchese CarlottiTornano all’antico splendore i “sogni”del Marchese CarlottiProsegue il restauro <strong>della</strong> splen<strong>di</strong>da villa sede del Municipio <strong>di</strong> Caprino:ora al tocca al nucleo quattrocentesco e all’abbattimento delle barrierearchitettoniche. Negli spazi recuperati avrà sede la sezione locale dell’AvisUna nuova sede per i donatori <strong>di</strong> sangue e l’anticosplendore per gli affreschi <strong>della</strong> villa fanno parte delpacchetto <strong>di</strong> interventi che l’Amministrazione comunale<strong>di</strong> Caprino ha pre<strong>di</strong>sposto su Palazzo Carlotti.Collocato nel cuore del capoluogo montebal<strong>di</strong>no,lo storico e<strong>di</strong>ficio è dal 1952 sede municipale<strong>di</strong> Caprino, dopo essere stato <strong>di</strong> proprietà <strong>dei</strong> Carlottie precedentemente, nella seconda metà delCinquecento, <strong>dei</strong> Vimercati.Il palazzo negli ultimi anni ha ritrovato la sua splen<strong>di</strong>dafacciata grazie a <strong>di</strong>versi interventi <strong>di</strong> restauroche ne hanno recuperato il corpo centrale, alcunesale interne e parte dell’apparato decorativo.L’Amministrazione sta ora procedendo con il piùcomplesso intervento <strong>di</strong> restauro dell’interno cheprevede il risanamento integrale dell’ala est, da anniinagibile, e alcuni lavori <strong>di</strong> recupero degli affreschi edelle decorazioni.«La decisione <strong>di</strong> proseguire i lavori a Palazzo Carlotti- spiega il Sindaco Stefano Sandri - è dettatadalla volontà <strong>di</strong> restituire alla Comunità la funzionalità<strong>di</strong> una parte del palazzo rimasta per anni inagibilee in uno stato <strong>di</strong> degrado. Con tale interventoall’interno degli spazi recuperati troverà sede definitivauna delle associazioni più attive e importantidel territorio: la sezione comunale dell’Avis.Ottobre <strong>2008</strong>29


ilGeometra veroneseCULTURA DEL TERRITORIOTornano all’antico splendore i “sogni”del Marchese CarlottiIl palazzo, infatti, dalle eleganti forme architettonicheseicentesche, si impone per la gran<strong>di</strong>osità<strong>della</strong> facciata e per le decorazioni pittoriche dell’interno,restaurate nell’inverno del 1972.In molte stanze al primo piano, la parte centrale delsoffitto è affrescata a figure allegoriche dalle forme<strong>di</strong> gusto seicentesco e sulle pareti del salone visono <strong>di</strong>pinti in cornici <strong>di</strong> stucco sagomate che fingonoquadri.(Stefano Sandri, Sindaco <strong>di</strong> Caprino Veronese)Inoltre, l’e<strong>di</strong>ficio sarà reso idoneo all’accesso ancheal piano superiore alle persone <strong>di</strong>versamente abiliche potranno utilizzare l’ascensore».L’attuale progetto si propone <strong>di</strong> completare in mododefinitivo il restauro dell’e<strong>di</strong>ficio, intervenendo sulleparti che ancora lo richiedono: il nucleo originarioquattrocentesco, sull’ala destra, che attualmenteversa in forte degrado, e il piano terra soggetto inparticolare alle problematiche inerenti l’umi<strong>di</strong>tà darisalita. Contestualmente si prevede la messa anorma dell’impiantistica dell’e<strong>di</strong>ficio, oltre che l’inserimento<strong>di</strong> un vano ascensore e l’istallazione <strong>di</strong>una nuova centrale termica interrata.Con il primo stralcio sarà effettuato il restauro degliapparati decorativi interni e, contemporaneamente,saranno realizzate le opere e<strong>di</strong>li <strong>di</strong> risanamento, ristrutturazionee messa a norma degli impianti elettricie termosanitari.Per quanto riguarda il lato “artistico” dell’intervento,per il restauro degli affreschi è stata consultata laSoprintendenza per i Beni Ambientali ed Architettonici<strong>di</strong> Verona che ha approvato il progetto echiesto <strong>di</strong> effettuare delle analisi stratigrafiche degliintonaci e degli apparati in <strong>di</strong>versi punti <strong>della</strong> villa, alfine <strong>di</strong> ricercare la presenza delle finiture originariedell’e<strong>di</strong>ficio, dando corso ad un restauro filologiconel rispetto del prezioso patrimonio comunale.Le più interessanti sono le scene <strong>di</strong> caccia, che siestendono su ampi spazi, mentre nei riquadri allepareti i temi variano da paesaggi fantastici <strong>di</strong> laghettie boschi a motivi architettonici con colonnatio scaloni scenografici, fontane e statue, per finirecon gli angioletti <strong>di</strong>pinti in cornici ovali sulle ported’entrata.Senza dubbio spicca per l’originalità e l’eccentricitàla Sala <strong>dei</strong> sogni, il cui soffitto a volta è ricoperto dauna fantasiosa decorazione a piccole figure sufondo bianco raffiguranti galeoni, personaggi vestitialla orientale, uccellini, carrozze, che la tra<strong>di</strong>zionevorrebbe fossero “i sogni del marchese Carlotti”.30 Ottobre <strong>2008</strong>


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEImpianti negli e<strong>di</strong>fici: al via le nuove normeilGeometra veroneseImpianti negli e<strong>di</strong>fici: al via le nuovenormeCon il passar degli anni il condominio è <strong>di</strong>ventatouna realtà molto significativa sia per la vita sia perla sicurezza <strong>dei</strong> condomini, poiché interessa milioni<strong>di</strong> persone. Sotto l’aspetto legislativo questo“fenomeno sociale” è stato, negli ultimi decenni,<strong>di</strong>sciplinato in maniera <strong>di</strong>sarticolata in quanto, seda un lato non ci si è preoccupati <strong>di</strong> aggiornarel’impianto normativo contenuto nel co<strong>di</strong>ce civile,lasciando ampie lacune provocate da vetustenorme redatte negli anni ‘40, dall’altro il legislatoresi è preoccupato <strong>di</strong> recepire una serie <strong>di</strong> <strong>di</strong>rettivedelI’UE, che hanno, <strong>di</strong> fatto, aumentato ed estesooneri e responsabilità agli operatori del settore, inprimis agli amministratori condominiali.Tra le <strong>di</strong>verse attività, quella dell’installazione emanutenzione degli impianti (sia comuni, sia singoli)riguarda un delicato settore <strong>della</strong> vita condominialee costituisce, forse sotto l’aspetto propriamentelegislativo, il settore in cui si sono innestate,negli ultimi anni, numerose mo<strong>di</strong>fiche normative.Pertanto, gli operatori del settore si sono trovati afronteggiare una serie <strong>di</strong> innumerevoli <strong>di</strong>sposizioniparticolarmente significative in ambito <strong>della</strong> sicurezza,tanto che molti Autori hanno riba<strong>di</strong>to, piùvolte, l’esigenza <strong>di</strong> re<strong>di</strong>gere un Testo Unico che <strong>di</strong>sciplinassein maniera omogenea la problematica<strong>della</strong> sicurezza in ambito condominialeLa normativa sugli impianti:un lungo iter travagliatoIl 2007 è stato sicuramente l’anno in cui sono maturatele scadenze più rilevanti per quanto concerneil futuro professionale degli installatori <strong>di</strong> impianti e<strong>di</strong> tutti gli addetti ai servizi complementari a esso.A tale situazione si è giunti solo dopo un lungo e travagliatoiter legislativo che può essere così riassunto:a. il primo gennaio del 2007 è scaduta l’ultima prorogadel T.U. e<strong>di</strong>lizia per la parte <strong>di</strong>sciplinante lanormativa per la sicurezza degli impianti.Va precisato che, a causa <strong>dei</strong> numerosi rinvii, il Consiglio<strong>dei</strong> Ministri del 19 giugno 2003 ha emanato ilD.L. 147/2003, che all’art. 4 proroga al 1° gennaio2004 l’entrata in vigore delle norme contenute al capitoloquinto <strong>di</strong>sciplinanti la sicurezza degli impianti.Successivamente l’entrata in vigore del D.P.R.380/2001, riguardante gli impianti tecnologici, èstata <strong>di</strong>fferita al 1° luglio 2006 dall’art. 5-bis <strong>della</strong>legge 144/2005;b. contestualmente, parallelamente e senza nessunnesso <strong>di</strong> coor<strong>di</strong>namento, è stato emanato un regolamentoconcernente l’attuazione dell’art. 11- quaterdecies,comma 13, lett. a) <strong>della</strong> legge 248 del 2<strong>di</strong>cembre 2005, recante il “rior<strong>di</strong>no delle <strong>di</strong>sposizioniin materia <strong>di</strong> attività <strong>di</strong> installazione degli impiantiall’interno degli e<strong>di</strong>fici”.Il caos normativo e i dubbi interpretatividel Consiglio <strong>di</strong> StatoDalle <strong>di</strong>sposizioni evidenziate, si desume come il legislatoreha compiuto uno <strong>dei</strong> più grossi pasticcinormativi in tema <strong>di</strong> norme sulla sicurezza degli impiantia causa dell’introduzione <strong>di</strong> due testi normativiche pretendono <strong>di</strong> regolamentare, confusamente,una materia così articolata e delicata.Infatti, a oggi, non è chiaro stabilire quale legge prevarràtra il Testo Unico e la legge 248/2005 cheaspira al rior<strong>di</strong>no del settore.Una cosa, comunque, possiamo affermare: il c.d.“rior<strong>di</strong>no” messo in atto dalle <strong>di</strong>verse <strong>di</strong>sposizionilegislative introduce una inevitabile confusione, suitemi <strong>di</strong> grande importanza come quello dell’impiantisticacondominiale.Alcuni dubbi, però, erano stati già espressi dalConsiglio <strong>di</strong> Stato nell’adunanza del 7 maggio 2007dove, con parere n. 159/2007, aveva consideratola materia in esame «complessa e resa ancor piùcomplicata dal fatto che l’art. 11- quaterdecies nonparla espressamente <strong>di</strong> abrogazione <strong>di</strong> norme nédetta criteri-guida per il rior<strong>di</strong>no <strong>della</strong> normativaesistente».Il Consiglio <strong>di</strong> Stato, inoltre, ha “manifestato la propriaperplessità” sulla scelta del Ministero <strong>di</strong> attuareOttobre <strong>2008</strong>33


ilGeometra veroneseAGGIORNAMENTO PROFESSIONALEImpianti negli e<strong>di</strong>fici: al via le nuove normesolo la lett. a) dell’art. 11 citato, comma 13, <strong>della</strong>legge 248/2005 che si riferisce, appunto, al rior<strong>di</strong>nodegli impianti all’interno degli e<strong>di</strong>fici, rimandandoperò a un momento successivo l’attuazione dellelett. b), e) e d) che attendono alle verifiche degli impianti,alla determinazione degli enti locali e statalie alle violazioni. Le perplessità avanzate dal Consiglio<strong>di</strong> Stato sono rimaste inascoltate.Un intrigo <strong>dei</strong> certificatiLe nuove <strong>di</strong>sposizioni cambiano ra<strong>di</strong>calmente tuttele regole <strong>della</strong> certificazione sugli impianti domestici,inserendo anche un nutrito apparato sanzionatorioche arriva a toccare i <strong>10</strong> mila euro <strong>di</strong> multain caso <strong>di</strong> trasgressione.Le novità interessano praticamente tutti i tipi <strong>di</strong> impianti(elettrici, ra<strong>di</strong>otelevisivi, riscaldamento, idrici,sanitari) comportando una gran quantità <strong>di</strong> oneriburocratici con una contestuale valanga <strong>di</strong> certificatiche andranno trasmessi anche in caso <strong>di</strong> ven<strong>di</strong>tadell’immobile.L’art. 13 del regolamento <strong>di</strong> attuazione, infatti, stabilisceche in caso <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta occorrerà inserireuna <strong>di</strong>chiarazione del ven<strong>di</strong>tore il quale garantisceche gli impianti esistenti nell’immobile sonoin regola in base alla normativa sulla sicurezza, allegandoanche una <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità.La medesima documentazione dovrà essere rilasciataanche al conduttore.La <strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità potrà essere sostituitada una “<strong>di</strong>chiarazione, <strong>di</strong> rispondenza” rilasciatada un tecnico iscritto all’Albo specifico <strong>di</strong>competenza.Tutte queste nuove formalità e oneri, <strong>di</strong> fatto, allungherannoanche i tempi <strong>della</strong> transazione dell’immobile,costringendo il proprietario dell’immobile apagare un tecnico specializzato affinché la <strong>di</strong>chiarazionevenga rilasciata in tempi brevi.Nessun limite alla circolazione degli immobiliUn ulteriore problema che si è prospettato con l’entratain vigore (27 marzo <strong>2008</strong>) del regolamento èstato avanzato in merito al “blocco <strong>dei</strong> rogiti”, chea una prima lettura sembrava imporre obblighi stringentialla compraven<strong>di</strong>ta degli immobili che nonerano in regola con il nuovo decreto. In merito a taleproblematica, l’art. 13 del provve<strong>di</strong>mento non alludea un contratto atipico bensì a una prestazioneoggetto <strong>di</strong> più contratti che “a qualsiasi titolo” sianoidonei a realizzare il trasferimento dell’immobile.Il notaio viene preso in considerazione solo in trefasi <strong>di</strong>stinte: la consegna all’avente causa <strong>della</strong> documentazioneamministrativa: l’in<strong>di</strong>cazione in atto<strong>della</strong> conformità degli impianti ai sensi <strong>della</strong> vigentenormativa sulla sicurezza e l’allegazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>chiarazione<strong>di</strong> conformità.Circa la consegna <strong>della</strong> documentazione previstaex art. 13, il dettato normativo lascia supporre chequesta possa in<strong>di</strong>fferentemente precedere o seguirel’atto <strong>di</strong> compraven<strong>di</strong>ta.Riguardo l’onere <strong>di</strong> allegazione <strong>della</strong> <strong>di</strong>chiarazione,ex art. 7, non viene prevista nessuna sanzione incaso <strong>di</strong> violazione <strong>di</strong> tale prescrizione.La violazione <strong>di</strong> tale obbligo non incide sulla vali<strong>di</strong>tàdell’atto, anche perché, su espressa previsione normativale parti, <strong>di</strong> comune accordo, possono escluderela necessità <strong>di</strong> predetta allegazione.In tale contesto, quin<strong>di</strong>, il presente provve<strong>di</strong>mentonulla ha cambiato in merito alla compraven<strong>di</strong>ta degliimmobili, in quanto questi ultimi potranno comodamentecontinuare a circolare anche in assenza <strong>della</strong><strong>di</strong>chiarazione del ven<strong>di</strong>tore ex art 13.Quin<strong>di</strong>, i fabbricati “non a norma” possono continuarea circolare in quanto l’obbligo <strong>di</strong> garanzia,previsto dal decreto, non è inderogabile e qui ilnuovo acquirente può accettare <strong>di</strong> comprare il fabbricato“nello stato in cui si trova”.Sotto l’aspetto pratico ci troveremo <strong>di</strong> fronte a unmercato immobiliare avente immobili <strong>di</strong> “serie A” e<strong>di</strong> “serie B” a seconda se saranno muniti o meno <strong>di</strong>idonea documentazione.L’analisi del regolamentoEntrando nel merito del provve<strong>di</strong>mento, l’art. 1 definiscel’ambito <strong>di</strong> applicazione circoscritto a tuttiquegli impianti al servizio degli e<strong>di</strong>fici (in<strong>di</strong>pendentementedalla destinazione d’uso) posti all’internodegli stessi o delle relative pertinenze.34 Ottobre <strong>2008</strong>


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEImpianti negli e<strong>di</strong>fici: al via le nuove normeilGeometra veroneseGli impianti soggetti all’applicazione del regolamentoAmbito <strong>di</strong> applicazioneImpianti <strong>di</strong> produzione, trasformazione,trasporto, <strong>di</strong>stribuzione,utilizzazione <strong>di</strong> energia elettricalmpianti per la <strong>di</strong>stribuzione el’utilizzazione del gasCircuiti <strong>di</strong> alimentazione degli utilizzatori e delle prese a spina,nonché gli impianti elettrici <strong>di</strong> autoproduzione<strong>di</strong> energia fino a 20 kW nominaleInsieme degli accessori per la <strong>di</strong>stribuzione <strong>di</strong> gasdal punto <strong>di</strong> consegna agli utilizzatori, con tutte lepre<strong>di</strong>sposizioni per le aerazioni, ventilazioni,oltre che per lo scarico <strong>dei</strong> prodotti combustiImpianti idrici e sanitariImpianti <strong>di</strong> riscaldamento, climatizzazione, con<strong>di</strong>zionamento, refrigerazione con opere <strong>di</strong> evacuazione <strong>dei</strong>prodotti <strong>della</strong> combustioneImpianti <strong>di</strong> sollevamento (ascensori, montacarichi, scale mobili ecc.)Impianti ra<strong>di</strong>otelevisivi ed elettronici,antenneImpianti <strong>di</strong> protezione antincen<strong>di</strong>oPer la trasmissione e ricezione <strong>dei</strong> segnali e <strong>dei</strong> datialimentati a tensione < 50 V a corrente alternata,> 120 V in corrente continuaPer alimentare gli idranti; per impianti <strong>di</strong> estinzioneautomatico e manuale; impianti <strong>di</strong> rilevazioneImpianti per automazione <strong>di</strong> porte, cancelli, barriereImpianti <strong>di</strong> protezione contro scariche atmosferichePer gli impianti connessi alla rete <strong>di</strong> <strong>di</strong>stribuzione,fa testo il punto <strong>di</strong> consegna delle forniture, laddovela <strong>di</strong>tta fornitrice e/o <strong>di</strong>stributrice rende fruibili all’utentel’acqua, l’energia elettrica, il gas.L’art. 2 definisce alcuni concetti relativi al contesto.Per esempio:- per potenza impegnata, si intende il maggiore <strong>dei</strong>valori tra la potenza da contratto con il fornitore equella nominale degli impianti <strong>di</strong> autoproduzione installati:- per uffici tecnici interni, si intendono le strutturecostituite da risorse umane e strumentali preposteall’impiantistica, alla realizzazione degli impiantiaziendali e alla loro manutenzione:- per or<strong>di</strong>naria manutenzione, gli interventi chehanno il fine <strong>di</strong> contenere il degrado normaled’«uso, nonché <strong>di</strong> far fronte a eventi accidentali checomportano la necessità <strong>di</strong> primi interventi, che comunquenon mo<strong>di</strong>ficano la struttura dell’impiantosu cui si interviene o la sua destinazione d’uso.Direttamente “relazionato” all’art. 1 e ai suoi ambiti<strong>di</strong> applicazione è l’art. 3, relativo alle imprese abilitateche andranno a in<strong>di</strong>care (presentando una <strong>di</strong>chiarazione)per quale lettera e quale voce dell’art. 1intendono esercitare attività, nonché il possesso <strong>dei</strong>requisiti tecnico-professionali.Ottobre <strong>2008</strong>35


ilGeometra veroneseAGGIORNAMENTO PROFESSIONALEImpianti negli e<strong>di</strong>fici: al via le nuove normeImprese abilitateIscritte nel registro delle imprese(<strong>di</strong> cui al D.P.R. 581/1995).Iscritte nell’Albo <strong>Provincia</strong>le delle ImpreseArtigiane (<strong>di</strong> cui alla legge 443/1985).Imprese alle quali sono stati riconosciuti irequisiti tecnico-professionali e che hanno<strong>di</strong>ritto a un certificato <strong>di</strong> riconoscimentosecondo i modelli approvati con D.M. industria,commercio e artigianato 11 giugno 1992.All’inizio <strong>dei</strong> lavori l’impresa affigge un cartelloinformativo da cui risultino i propri datiidentificativi (art. 12)Il professionista iscritto negli Albi Professionali, secondola specifica competenza tecnica richiesta,re<strong>di</strong>ge un progetto (i cui contenuti sono specificatinello schema 1) per l’installazione, la trasformazionee l’ampliamento dell’impianto, con esclusione degliimpianti <strong>di</strong> sollevamento.CondominialiDomestiche(potenza > 6 kw)UTENZEImmobili a usome<strong>di</strong>co-sanitarioImmobili perattività produttiveCommercio, terziario (tensione > 1.000 V)Gli impianti devono essere realizzati e installati a“regola d’arte” in conformità alle norme UNI-CEI.A fine lavori l’impresa rilascia ai committente la <strong>di</strong>chiarazione<strong>di</strong> conformità degli impianti realizzati el’attestazione <strong>di</strong> collaudo ove previsto: a essa si colleganola relazione e il progetto. Il tutto va depositalopresso lo Sportello Unico per l’E<strong>di</strong>lizia del comunein cui deve essere realizzato l’impianto.Se la suddetta <strong>di</strong>chiarazione non è stata redatta, osia irreperibile, può essere sostituita da una <strong>di</strong>chiarazionea opera <strong>di</strong> un professionista iscritto all’Alboprofessionale competente.Obblighi del committente o proprietarioAffida i lavori a imprese abilitateAdotta misure per conservare le con<strong>di</strong>zioni <strong>di</strong>sicurezza considerando le istruzioni per l’uso ela manutenzione fornitegli dalle impreseEntro 30 giorni dall’allacciamento <strong>di</strong> nuoveforniture, o da richiesta <strong>di</strong> aumento <strong>di</strong> potenzao portata, consegna al <strong>di</strong>stributore la<strong>di</strong>chiarazione <strong>di</strong> conformità dell’impianto penasospensione <strong>della</strong> fornituraDichiarazione <strong>di</strong> conformità acquisita (nonché delcertificato <strong>di</strong> collaudo degli impianti installati, oveprevisto), le autorità competenti rilasciano il certificato<strong>di</strong> agibilità. I soggetti destinatari delle prescrizionipreviste dal Provve<strong>di</strong>mento conservano la documentazioneamministrativa, tecnica e il libretto <strong>di</strong>uso e manutenzione.SCHEMA 1Contenuti del progettoPROGETTO- Schemi dell’impianto- Disegni planimetrici- Relazione tecnica (su consistenza e tipologia)- Caratteristiche <strong>dei</strong> materiali- Misure <strong>di</strong> prevenzione e sicurezza- Se il progetto è variato in corso d’opera, allegare documentazione integrativa36 Ottobre <strong>2008</strong>


AGGIORNAMENTO PROFESSIONALEImpianti negli e<strong>di</strong>fici: al via le nuove normeilGeometra veroneseAll’attività <strong>di</strong> normazione tecnica svolta dall’UNI-CEIè destinato il 3% del contributo annuale dovuto dall’INAIL.Alle violazioni degli obblighi del decreto siSCHEMA 2Sistema sanzionatorio<strong>10</strong>0,00 € / 1.000,00 €applicano le sanzioni con riferimento alla complessitàdell’impianto, al grado <strong>di</strong> pericolosità e alle relativesituazioni oggettive e soggettive (schema 2).da “Consulente Immobiliare” Ivan Meo, Alfredo Pesce1.000,00 € / <strong>10</strong>.000,00 €(Violazione altri obblighi del decreto)Comunicato alla Camera<strong>di</strong> Commercio, Industria,Artigianato e Agricolturacon annotazione a verbalenell’Albo <strong>Provincia</strong>le delleImprese o nel RegistroSanzioni(art. 15)Violazione <strong>di</strong> normesu progettazione e collau<strong>di</strong>reiterate 3 volte:provve<strong>di</strong>menti <strong>di</strong>sciplinaria carico <strong>dei</strong> professionistiAll’erogazione provvedonole Camere <strong>di</strong> Commercio,Industria, Artigianatoe AgricolturaViolazione <strong>di</strong> normesulla sicurezza reiterate 3 volte:sospensione temporaneadal Registro o dall’AlboOttobre <strong>2008</strong>37


ATTI E DOCUMENTI DEL COLLEGIOConsiglio Direttivo del 18 Luglio <strong>2008</strong>ilGeometra veroneseConsiglio Direttivo del 18 Luglio <strong>2008</strong>Variazioni AlboNuove Iscrizionin. 3245) geom. Armato Calogero - via Pina Ma<strong>di</strong>nelli, 25/a - Caprino Veronesen. 3246) geom. Chiesa Nicola - via Bellini, 9 - SonaCancellazioni per <strong>di</strong>missionin. 564) geom. Darra Igino - P.zza S. Rocco, 20 - Valeggio sul Mincion. 2987) geom. Panada Jesper Paolo - via IV Novembre, 23/a - Costermanon. <strong>10</strong>48) geom. Molinari Giuseppe - CanadaVariazioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo- geom. Vuerich Nicola - via Sabotino, 1 - Verona (stu<strong>di</strong>o)- geom. Cecchini Giammaria - via Oppenheim, <strong>10</strong>6 - S.Ambrogio Valpolicella (abit.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Spessotto Guido - via Sardegna , 19 - Verona (stu<strong>di</strong>o)- geom. Donisi Luisa - via <strong>dei</strong> Narcisi, 6 - Cervia (stu<strong>di</strong>o)- geom. Magagna Elisa - via A<strong>di</strong>ge, 18 - Montecchia <strong>di</strong> Crosara (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Filippozzi Monica - via Gen. C.A.Dalla Chiesa, 25 - Mezzane <strong>di</strong> sotto (abitaz.-stu<strong>di</strong>o.)- geom. Spinelli Giovanni Andrea - St. Peschiera, 39/d - Ponti sul Mincio (abitaz.)- geom. Mantovani Alberto - P.zza IV Novembre, 18/n - Povegliano Veronese (stu<strong>di</strong>o)- geom. Mantovani Chiara - P.zza IV Novembre, 18/n - Povegliano Veronese (stu<strong>di</strong>o)- geom. Posenato Davide - via G. Marconi, 4/c- S.Martino B.A. (stu<strong>di</strong>o)- geom. Zanin Sergio - via Caris, 24/a - Malcesine (abitaz.)- geom. Zanin Sergio - via Navene Vecchia, 26 - Malcesine (stu<strong>di</strong>o)- geom. Corrado Roberto - vicolo S. Silvestro, 5 - Verona (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Tommasi Davide - via S.Sofia, 27 - S.Pietro Incariano (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Rinal<strong>di</strong> Luca - via Monte Sabotino, 3 - S.Giovanni Lupatoto (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Corra<strong>di</strong>ni Marco - via Donatori <strong>di</strong> Sangue, 21 - Villafranca (abitaz.)- geom. Zanini Paolo - via Ezzelino, 6 - Oppeano (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Turri Romano - via Gorizia, 8/a - Verona (stu<strong>di</strong>o)- geom. De Berti Andrea - via Cà Rotte, 20 - Cerea (stu<strong>di</strong>o)- geom. Crivellente Matteo - via Colonnello Rossi, 6/b - S.Gregorio/Veronella (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Lovato Andrea - via Marina, 19 - Roveredo <strong>di</strong> Guà (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Tessari Manuel - via Roveggia, 27 - Verona (abitaz.)- geom. Zorzella Edoardo - via M.te Recamao, <strong>10</strong> - Verona (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Tosetto Nicola - via Madonna, 263 - Bovolone (stu<strong>di</strong>o)Registro Praticantin. 3656) geom. Fabbro Natascia, Verona - presso arch. Richelli Paolo, Veronan. 3657) geom. Pighi Damiano, Sandrà - presso arch. Guasti Mauro, Sandràn. 3658) geom. Bernar<strong>di</strong>ni Zeno, Verona - presso geom. Pasquale Pietro, Veronan. 3659) geom. Tessari Giulia, Gazzolo d’Arcole - presso geom. Frigotto Tiziano, Monteforte d’Alponen. 3660) geom. Feder Filippo, Ronco all’A<strong>di</strong>ge - presso Praga Roberto, S.Giovanni Lupataton. 3661) geom. Buratto Matteo, Cerea - presso Ing. Vicentini Saverio, Cerean. 3662) geom. Bertol<strong>di</strong> Nicola, Mezzane <strong>di</strong> Sotto - presso geom. Castagna Luca, Colognola ai Collin. 3663) geom. De Gran<strong>di</strong>s Christine, Veronella - presso arch. Contri Gianfranco, Veronellan. 3664) geom. Can<strong>della</strong>to Giulio, Sorgà - presso <strong>di</strong>tta “Mi.Ca.R.”, VillimpentaOttobre <strong>2008</strong>39


ilGeometra veroneseATTI E DOCUMENTI DEL COLLEGIOConsiglio Direttivo del 29 Agosto <strong>2008</strong>Consiglio Direttivo del 29 Agosto <strong>2008</strong>Variazioni AlboNuove Iscrizionin. 3247) geom. Pugliese Luciano - via Valmora, 89 - GardaCancellazioni per <strong>di</strong>missionin. 2574) geom. Disarò Fabio - via Pigno, 61 - SommacampagnaCancellazioni per decesso1329) geom. Mazzucco Renzo - via P.D.Frattini, 28 - LegnagoVariazioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo- geom. Maccacaro Marco - via Bionde, 49 - Verona (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Bertolini Luca - via Cà Brusà, 12/L - Bovolone (abitaz.)- geom. Frainer Francesca - via Rota, 37 - Cal<strong>di</strong>ero (abitaz.)- geom. Zantonello Stefano - via S. Pertini, 11/a - S.Giovanni Lupatoto (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Roberto Caldana - via Speranza, 55/f - S.Giovanni Lupatoto (abitaz.)- geom. Ceoloni Silvano - viale Ungheria, 14 - Isola <strong>della</strong> Scala (abitaz.)- geom. Fantoni Federica - via Lucio III°, 18 - Verona (abitaz.)- geom. Salvador Daniele - via Tegnente, 39/b - Pescantina (abitaz.)- geom. Salvador Daniele - via <strong>della</strong> Filanca, 15 - Pescantina (stu<strong>di</strong>o)- geom. Tomelleri Luca - via Pio X°, 7/a - Bovolone (stu<strong>di</strong>o)- geom. Barbati Maurizio - via Pio X°, 7/a - Bovolone (stu<strong>di</strong>o)- geom. Milani Alberto - via Monte Ongarine, 38 - Verona (stu<strong>di</strong>o)- geom. Cipriani Luigi - via Vittorio <strong>della</strong> Vittoria, 25 - Verona (abitaz.)Registro Praticantin. 3665) geom. Gaburro Emid<strong>di</strong>o, Lavagno - presso geom. Pennacchioni Giuseppe, Cal<strong>di</strong>eron. 3666) geom. Leati Luca, Salizzole - presso geom. Bissoli Devis, Bovolonen. 3667) geom. Ferro Nicola, Colognola ai Colli - presso geom. Bressan Clau<strong>di</strong>o, Colognola ai Collin. 3668) geom. Remelli Enrico, Valeggio sul Mincio - presso geom. Berti Sandrino, Villafrancan. 3669) geom. Gambaretto Manuel, S.G. Ilarione - presso geom. Beschin Antonio, S.G. Ilarionen. 3670) geom. Santi Andrea, Verona - presso arch. Gugole Vittorio, Veronan. 3671) geom. Silvestrini Marco, Villafranca - presso geom. Ottolini Marcello, Veronan. 3672) geom. Aldrighetti Marco, Marano Valp.la - presso geom. Aldrighetti Clau<strong>di</strong>o, Marano Valp.lan. 3673) geom. Menegolli Andrea, Lugo/Grezzana - presso geom. Bertagnoli Maurizio, Grezzanan. 3674) geom. Mignolli Luca, Negrar - presso arch. Merci Giancarlo, Negrar40 Ottobre <strong>2008</strong>


ATTI E DOCUMENTI DEL COLLEGIOConsiglio Direttivo 25 Settembre <strong>2008</strong>ilGeometra veroneseConsiglio Direttivo del 25 Settembre <strong>2008</strong>Variazioni AlboVariazioni <strong>di</strong> in<strong>di</strong>rizzo- geom. Motta Francesco - via Scurtoli, 34 - Lugagnano/Sona (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Merci Diego - via San Martino, 49 - Lazise (abitaz.)- geom. Vallan Cristian - via Gi<strong>di</strong>no, 22 - Sommacampagna (stu<strong>di</strong>o)- geom. Berto Raffaele - via A.Vespucci, 11 - Vigasio (abitaz.)- geom. Bellini Moreno - via Stazione, 1645 - Zimella (abitaz.-stu<strong>di</strong>o)- geom. Borini Lisa - via Martin Luter King, 4 - Bovolone (stu<strong>di</strong>o)- geom. Turrata Davide - via Marchi, 29 - Valeggio sul Mincio (abitaz.)- geom. Zorzi Leonardo - via Santini, 9 - Verona (stu<strong>di</strong>o)- geom. Bellini Alberto - via G. Matteotti , 74 - Villabartolomea (abitaz.)- geom. Carestiato Nicola - via Madonna, 11 - Pescantina (stu<strong>di</strong>o)- geom. Franchi Erika - via Archimede, <strong>10</strong> - S.Martino B.A. (stu<strong>di</strong>o)- geom. Bertagnoli Maurizio - via Roma, 34 - Grezzana (stu<strong>di</strong>o)Registro Praticantin. 3675) geom. Tomasi Mirko, Caprino Veronese - presso arch. Monese Giuseppe, Caprino Veronesen. 3676) geom. Zampieri Giada, Poiano - presso geom. Dall’Occhio Carlo, Veronan. 3677) geom. Veneziani Alessandro, Vigasio - presso geom. Nicolini Massimo, Vigasion. 3678) geom. Dzehverovic Feriha, Verona - presso ing. Tornasi Giorgio, Veronan. 3679) geom. Ugolini Mattia, S.Ambrogio Valp.la - presso geom. Lonar<strong>di</strong> Cesare, Pedemonten. 3680) geom. Barretta Raffaele, Verona - presso ing. Franceschini Francesco, S.Giovanni Lupatoton. 3681) geom. Silvestroni Stefano, Cerea - presso geom. Gallinaro Massimiliano, Bovolonen. 3682) geom. Vicentini Alberto, Montecchia Crosara - presso geom. Vicentini Bruno, Montecchia Crosaran. 3683) geom. Nar<strong>di</strong> Matteo, Zimella - presso geom. Nar<strong>di</strong> Giorgio, Zimellan. 3684) geom. Businaro Fabio, Belfiore d’A<strong>di</strong>ge - presso ing. Tessari Giuliano, Belfiore d’A<strong>di</strong>gen. 3685) geom. Zandonà Alessandro Edoardo, Verona - presso geom. De Santis Michael, Veronan. 3686) geom. Brolo Silvia, Gazzolo d’Arcole - presso geom. Sugan Denis, San Bonifacion. 3687) geom. Valente Mattia, San Bonifacio - presso geom. Buda Roberto, San Bonifacion. 3688) geom. Benedetti Alberto, Boscochiesanuova - presso geom. Sponda Clau<strong>di</strong>o, Boscochiesanuovan. 3689) geom. Grisotto Daniel, Concamarise - presso geom. Martinelli Vito, Gazzo Veronesen. 3690) geom. Rossi Federico, Verona - presso geom. Dona<strong>di</strong> Alessandro, Veronan. 3691) geom. Melotto Francesca, Legnago - presso geom. Algarvia Giancarlo, Legnagon. 3692) geom. Costantini Eleonora, Monteforte d’Alpone - presso arch. Maschi Giacomo, Cal<strong>di</strong>eron. 3693) geom. Bernabé Andrea, Verona - presso geom. Vinco Marcellino, Veronan. 3694) geom. Campedelli Alberto, Erbezzo - presso geom. Valbusa Alberto, Boscochiesanuovan. 3695) geom. Filippini Enrico, Isola <strong>della</strong> Scala - presso ing. Sandrini Luca, Isola <strong>della</strong> ScalaOttobre <strong>2008</strong>41

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